VENEZIA SCARLATTA: LOTTO, SAVOLDO, CARIANI

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VENEZIA SCARLATTA

 TRE PROTAGONISTI DELLA PITTURA DEL CINQUECENTO

Rispetto a Firenze e Roma, il Rinascimento a Venezia inizia a prendere piede verso la seconda metà del Quattrocento quando artisti come Antonello da Messina e Mantegna introducono un nuovo stile lontano da reminiscenze gotiche, cui si lega in quegli anni Giovanni Bellini uno degli interpreti più eleganti cui ha fatto riferimento per i suoi inizi il pittore veneziano LORENZO LOTTO costretto per via della schiacciante personalità di Tiziano, a spostarsi in altre città contribuendo a diffondere al di fuori della stessa Venezia quel nuovo modo di dipingere il cosiddetto “tonalismo” che in particolare  faceva del colore l’elemento per eccellenza definito attraverso una ben precisa quantità di luce. Colore prettamente rosso che grazie a Lorenzo Lotto, Giovanni Gerolamo Savoldo e Giovanni Busi detto il Cariani viene portato fuori da Venezia toccando Bergamo, Cremona, Pesaro, Roma.

A questi tre artisti presso Palazzo Barberini a Rima è dedicata una suggestiva mostra Venezia scarlatta: Lotto, Savoldo, Cariani, che inaugura il 13 marzo alle ore 11.00Curata da Michele di Monte, l’esposizione attraverso sei capolavori provenienti da importanti istituzioni museali nazionali e internazionali (New York – Metropolitan Museum, Parigi – Musée du Louvre, Madrid – Museo Nacional del Prado e Bergamo – Accademia Carrara), intende celebrare “il senso del rosso” di Lorenzo Lotto, Giovanni Gerolamo Savoldo e Giovanni Cariani, in un percorso che mette in discussione la centralità della città lagunare sulla Venezia di terra.

VENEZIA SCARLATTA mostra a Palazzo Barberini Roma

VENEZIA SCARLATTA
mostra a Palazzo Barberini Roma

Attivo tra Lombardia, Marche e Veneto, Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556/1557) nella sua opera intreccia elementi della tradizione pittorica quattrocentesca con aspetti anticipatori del periodo barocco. Partendo dalle composizioni raffinate di Giovanni Bellini, e recuperando l’aspetto emotivo proprio dei personaggi  di Antonello da Messina, senza tralasciare l’equilibrio di Albrecht Dürer protagonista tedesco dell’arte fiamminga, e ancora il riferimento giorgionesco per la costruzione del paesaggio visto in a unione con le figure, Lotto ha dato ampio spazio al ruolo del colore tonale nel definire tematiche sia a carattere religioso, sia profano. Nelle grandi Pale d’altare e nei suggestivi ritratti ben caratterizzati nelle espressioni, si respira un ritmo serrato dato dalla disposizione dei piani prospettici spesso tagliati e dall’inserimento dei personaggi di frequente inseriti in uno spazio carico di simbologie o entro una natura inquietante dove si percepiscono sprazzi di luce fredda. Tra i suoi capolavori accanto alla “Deposizione” di Jesi, all’ “Annunciazione” di Recanati, alla “Madonna del Rosario” di Cingoli e alla “Presentazione al Tempio” di Loreto, vanno ricordate le opere  profane come “La Castità mette in fuga Cupido” e la “Lussuria” della collezione Pallavicini  e poi i ritratti come: il “Triplice ritratto di orefice” e il “Ritratto d’uomo con il cappello di feltro”.

Giovanni Gerolamo Savoldo (Brescia 1480 ca.- dopo il 1548) tra i più significativi esponenti del Rinascimento bresciano, pur risentendo del fascino della pittura di Tiziano, Lotto e Giorgione duranti gli anni trascorsi a Venezia a partire dal 1520, ha sempre mantenuto viva la matrice naturalistica dell’arte lombarda. Famoso per i notturni particolarmente luminosi, come “San Matteo e l’Angelo” del Metropolitan Museum of art di Washington, il Savoldo, nell’uso realistico della luce nel definire i chiaroscuri a caratterizzare sguardi e gesti dei soggetti rappresentati conferendo plasticità alle forme, è stato anticipatore di certe rappresentazioni caravaggesche. Anche  Giovanni Busi detto il Cariani, (Fuipiano al Brembo, 1485 circa–Venezia, 1547). risente dell’uso del colore del Tiziano come dimostra la sua opera più importante la “Pala di San Gottardo”, mentre successivamente per i ritratti è Lotto a diventare il suo punto di riferimento per la resa realistica e la caratterizzazione della psicologia dei personaggi, mantenendo però un colore intenso e ricco.

All’inaugurazione della mostra intervengono Flaminia Gennari Santori, Direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica e Michele di Monte, curatore della mostra

Silvana Lazzarino

 

 

Venezia scarlatta: Lotto, Savoldo, Cariani

mostra a cura di Michele Di Monte

Palazzo Barberini, Roma – via delle Quattro Fontane, 13

Inaugurazione lunedì 13 marzo 2017, ore 11.00

Ufficio Stampa Maria Bonmassar

ufficiostampa@mariabonmassar.com | ufficio: +39 06 4825370 | cellulare: + 39 335 490311

 

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