BR02 Alessia Palomba – Eppure tu

Views: 659

BR02 Alessia Palomba – Eppure tu

Vota il seguente brano:

BR02 Alessia Palomba legge la poesia “Eppure tu” scritta da Bruno Mancini

BR02 Alessia Palomba – Eppure tu

BR02 Alessia Palomba legge la poesia "Eppure tu" scritta da Bruno Mancini

Le votazioni web termineranno il 10 Ottobre 2019

La proclamazione dei brani vincitori avverrà tra il 13 e il 17 Novembre 2019, e cioè durante il Bookcity #BCM19

La cerimonia di premiazione avverrà entro il mese di gennaio 2020

Brani finalisti premio recitazione “Otto milioni” 2019

BR01

BR02 Alessia Palomba – Eppure tu

BR03
BR04
BR05
BR06
BR07
BR08
BR09
BR10
BR11
BR12
BR13
BR14
BR15
BR16
BR17
BR18
BR19
BR20
BR21
BR22
BR23
BR24
BR25
BR26
BR27
BR28
BR29
BR30
BR31
BR32
BR33
BR34
BR35
BR36
BR37
BR38
BR39
BR40
BR41
BR42
BR43
BR44

Otto milioni 2019 – Premi di poesia, narrativa, musica, arti grafiche, giornalismo

Dichiarazioni iscrizioni premi “Otto milioni” 2019

Regolamenti partecipazioni premi “Otto milioni” 2019

Bandi completi premi “Otto milioni” 2019

Regolamento partecipazione premio Recitazione “Otto milioni” 2019

Dichiarazione iscrizione premio Recitazione Otto milioni 2019

Brani finalisti premio Recitazione “Otto milioni” 2019

Classifiche premio Recitazione “Otto milioni” 2019

BR02 Alessia Palomba legge la poesia "Eppure tu" scritta da Bruno Mancini
Comunicazione ufficiale vincitori “Otto milioni” 2019

Cerimonia premiazione vincitori “Otto milioni” 2019

Attestati “Otto milioni” 2019

Rassegna stampa “Otto milioni” 2019

Rassegna fotografica “Otto milioni” 2019

Video “Otto milioni” 2019

INFO: emmegiischia@gmail.com – Tel: 3914830355

IBAN: IT52V0514239930CC1331129692


Premi “Otto milioni” edizione 2018

Premio internazionale Otto milioni

DILA

BR01 Adriana Iftimie Ceroli - Ombra Rossa

Premi Otto milioni

ideati da

Bruno Mancini

BR01 Adriana Iftimie Ceroli - Ombra Rossa

Una poesia di Bruno Mancini

BR01 Adriana Iftimie Ceroli – Ombra Rossa

Views: 726

BR01 Adriana Iftimie Ceroli – Ombra Rossa

Vota il seguente brano:

BR01 Adriana Iftimie Ceroli legge la poesia “Ombra Rossa” scritta da Adriana Iftimie Ceroli

BR01 Adriana Iftimie Ceroli – Ombra Rossa

Le votazioni web termineranno il 10 Ottobre 2019

La proclamazione dei brani vincitori avverrà tra il 13 e il 17 Novembre 2019, e cioè durante il Bookcity #BCM19

La cerimonia di premiazione avverrà entro il mese di gennaio 2020

Brani finalisti premio recitazione “Otto milioni” 2019

BR01 Adriana Iftimie Ceroli – Ombra Rossa

BR02
BR03
BR04
BR05
BR06
BR07
BR08
BR09
BR10
BR11
BR12
BR13
BR14
BR15
BR16
BR17
BR18
BR19
BR20
BR21
BR22
BR23
BR24
BR25
BR26
BR27
BR28
BR29
BR30
BR31
BR32
BR33
BR34
BR35
BR36
BR37
BR38
BR39
BR40
BR41
BR42
BR43
BR44

Otto milioni 2019 – Premi di poesia, narrativa, musica, arti grafiche, giornalismo

Dichiarazioni iscrizioni premi “Otto milioni” 2019

Regolamenti partecipazioni premi “Otto milioni” 2019

Bandi completi premi “Otto milioni” 2019

Regolamento partecipazione premio Recitazione “Otto milioni” 2019

Dichiarazione iscrizione premio Recitazione Otto milioni 2019

Brani finalisti premio Recitazione “Otto milioni” 2019

Classifiche premio Recitazione “Otto milioni” 2019

Recitazione - Premio "Otto milioni" 2019
Comunicazione ufficiale vincitori “Otto milioni” 2019

Cerimonia premiazione vincitori “Otto milioni” 2019

Attestati “Otto milioni” 2019

Rassegna stampa “Otto milioni” 2019

Rassegna fotografica “Otto milioni” 2019

Video “Otto milioni” 2019

INFO: emmegiischia@gmail.com – Tel: 3914830355

IBAN: IT52V0514239930CC1331129692


Premi “Otto milioni” edizione 2018

Premio internazionale Otto milioni

DILA

BR01 Adriana Iftimie Ceroli - Ombra Rossa

Premi Otto milioni

ideati da

Bruno Mancini

BR01 Adriana Iftimie Ceroli - Ombra Rossa

Una poesia di Bruno Mancini
Dalla raccolta “Non sono un principe”
A Casablanca

Farfalle filigranate
in vetri di Murano
questi giorni di stasi e di attese
queste notti di sonni convulsi,
brutali desideri di muovere la vita.

E ancora non si fermano,
pensieri endecasillabi,
domani, ieri,
sbalzati fuori del presente.

Apro il sipario
sui mondi paralleli
tra patatine fritte e birre popolari,
scovo puttana priva di spocchia
dietro lo schermo piatto
-come da un altro mondo
la sua vocina aliena
sberleffa
“Amor, amor…”-,
accartoccio speranze e delusioni
in plico sigillato
destinatario “Il mio destino”,
umetto la linguella di chiusura
-sigillo gli fu negato-,
sconfino nel banale
lì dove un notiziario intitola
che non c’è festa a Casablanca.

Spiaccicata
scandalosa memoria,
non più brillo d’entusiasmi,
contro me stesso, trucido pirata,
incatenate anamnesi
alla ruota della tortura,
vorrò misura saldo
tra passioni e delusioni,
gemme
tempeste
inganni,
fin quando in sconveniente epilogo
folle apoteosi d’una mia poesia
sarà farfalla incastonata
-mosaico decorativo-
sul girotondo opaco di una coppa.

Kenro Izu allo Spazio Damiani a Bologna con la mostra “Seduction”

Views: 18

L’artista giapponese è in mostra  dal 22 marzo 2019 nello Spazio Damiani con i suoi scatti che vanno oltre la realtà per restituire Immagini in cui l’ombra crea espansioni di corpi e oggetti

Dall’interesse per i luoghi sacri delle grandi antiche civiltà  a quello per le persone ai margini della società in particolare quella indiana, fino al richiamo per PompeiKENRO IZU attraverso la fotografia ha restituito aspetti della storia dell’uomo con sguardo attento e partecipe cogliendo quel senso di rinascita e smarrimento e quelle luci e ombre che attraversano l’esistenza. Allo stesso tempo anche lo studio della natura morta lo porta ad una interpretazione nuova del soggetto di cui cattura l’essenza spirituale insita nei corpi e negli stessi oggetti.

Nato ad Osaka in Giappone nel 1949, KENRO IZU si è formato a Tokyo alla Art at Nippon University, scegliendo poi di trasferirsi a New York nel 1974 dove attualmente vive e lavora.

Kenro Izul esposizione “Seduction”, Spazio Damiani, Bologna

A questo protagonista della fotografia contemporanea, le cui opere sono state esposte in diverse gallerie dall’Asia all’ Europa agli Stati Uniti tra cui: il Rubin Museum of Art di New York, l’Arthur M. Sackler Gallery di Washington, il Kiyosato Photographic Art Museum in Giappone, la Serindia Gallery di Bangkok e la Galleria Forma a Milano, è dedicata l’esposizione “SEDUCTION” presso lo Spazio Damiani a Bologna. La personale del fotografo giapponese, che inaugura il 22 marzo 2019 alle 18.30, aperta fino al 31 luglio, presenta 15 scatti della serie “Still Life” realizzati da Kenro Izu tra il 1991 e il 2017, in cui il concetto di ombra viene valorizzato in quanto fenomeno che restituisce un nuovo modo di osservare l’oggetto, i corpi e lo spazio dove essi si collocano ed inseriscono.

Si tratta di fotografie dai soggetti eleganti e raffinati prese dalle quattro sezioni in cui si articola la serie: Flora, Body, Blue e Orchard. Si procede da soggetti quali fiori, frutta e corpi umani cui viene restituita una nuova visione, a composizioni di oggetti dal sapore metafisico, per poi passare all’omaggio a Picasso del periodo blu con due cianotipie tratte dalla sezione Blue. Le forme astratte del corpo femminile, grazie a questa tecnica della cianotipia su platino sviluppata dal fotografo, emergono dal colore blu e dalle ombre profonde del platino.

Il suo lento processo creativo nello svelare l’essenza spirituale di corpi e oggetti, lo porta a rendere palese un atto di seduzione tra l’artista stesso e il soggetto osservato, Dalla cultura tradizionale giapponese egli riprende il fenomeno delle ombre che al pari della luce, definiscono i corpi, gli oggetti e gli spazi assumendo un valore positivo rispetto a quanto ritenuto nella cultura occidentale.

Viene utilizzata per tredici fotografie la tecnica di stampa al palladio, la più raffinata delle tecniche di stampa in bianco e nero attraverso cui le immagini presentano una vasta ampiezza nelle sfumature, dando valore alla resa del gioco di luci e ombre.

Il suo primo accostamento alla fotografia digitale avviene con la serie “ Requiem”  che fa riferimento alla vicenda della città di Pompei quasi duemila anni fa distrutta dall’eruzione del Vesuvio.

A seguito del viaggio in Cambogia nel 1993 in cui constata le condizioni di estrema povertà della popolazione con molte carenze nel sistema sanitario, si decide a fondare un’associazione no-profit, Friends Without A Border (Friends). per dare vita in Cambogia a Siem Reap, all’ospedale pediatrico Angkor Hospital for Children (AHC), che da allora ha curato oltre un milione e seicentomila bambini. Inoltre nel 2015 ha fondato un secondo ospedale pediatrico a Luang Prabang, in Laos, il Lao Friends Hospital for Children (LFHC).

Diversi i volumi da lui pubblicati tra cui “Sacred Places” (Arena Editions), “Bhutan sacred within” (Nazraeli), “Teritories of Spirits” (Skira Books), “Eternal Light (Steidle)”, “Seduction” (Damiani).

Numerosi anche i premi e riconoscimenti ricevuti tra cui: il National Endowment for Arts, il New York Foundation for Arts e la Guggenheim Fellowship.

Silvana Lazzarino

 

KENRO IZU

“Seduction”

Spazio Damiani,

Via dello Scalo 3/2 abc, Bologna

Orario: dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00, il venerdì dalle 9.00 alle 16.30,

Inaugurazione venerdì 22 marzo 2019 ore 18.30

Dal 22 marzo al 31 luglio 2019

 

Altri articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

https://www.emmegiischia.com/wordpress/natale-di-roma-alla-casina-di-raffaello-per-avvicinare-i-bambini-alla-storia-di-roma/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-20180423/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/ischia-patrizia-canola-al-museo-etnografico-del-mare/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/roma-i-musei-si-aprono-alla-musica/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/miro-sogno-e-colore-a-bologna/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/massimiliano-bartesaghi-e-le-sue-prospettive-urbane/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/roberto-barni-in-mostra-alla-galleria-poggiali/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/98293-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/la-belle-epoque-con-toulouse-lautrec-a-verona/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/torre-grossa-a-san-gimignano-un-viaggio-nel-medioevo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/eugenia-serafini-e-valerio-bocci-a-tolfarte/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/stargate-di-fabio-viale-a-pietrasanta/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/lettura-interattiva-con-magic-blue-ray/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/97273-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/morhena_-solo-un-po-di-rabbia-e-gia-un-successo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/artemisia-gentileschi-e-milena-petrarca-a-pozzuoli/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/fulvio-bernardini-al-micro-arti-visive-di-roma/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/dispari-2017-06-12/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/gioco-damore-di-angela-tiberi-a-pontinia/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/menzione-donore-silvana-lazzarino/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/uno-lo-street-artist-che-rielabora-lo-stile-pop/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/96784-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/grande-successo-a-latina-per-il-premio-magna-grecia/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/walter-guidobaldi-e-il-suo-mondo-fantastico/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/alba-gonzales-in-mostra-a-bomarzo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/arturo-martini-e-fausto-pirandello/

 

 

Alessia Palomba – Video singole poesie di Bruno Mancini

Views: 96

Alessia Palomba – Video singole poesie di Bruno Mancini

Alessia Palomba - Video singole poesie di Bruno Mancini

Alessia Palomba

Alessia Palomba legge la poesia “Non sono io il suo dannato problema” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Sasquatch” (1968 – 2009):

Non sono io il suo dannato problema

Non sono io il suo dannato problema
– il latte in caglio
vino in aceto
la grande sinfonia nei titoli di coda
l’assenzio
la riverenza della serva -.

Romantica frantumata giuggiola
stropiccio
quasi un appiglio al non saperla fragile.
Al volto del leone è stato rotto il muso.

Ancora il brivido,
sfuggito
al gancio
che straccia il tenero sul tenero
– Ah, s’io fossi stato discepolo di me! –,
mi scorta tacito,
lui scudo,
nella malinconia che mi “suicida”.
Non c’è una notte simile ad un’altra.
In cielo e in terra i firmamenti implodono.
… e allora?
Per chi non s’accorse d’essere morto
ieri,
a poco vale sentirsi vivo
ora.

Prosieguo di parentesi
attingano sfumate divergenze.

Alessia Palomba legge la poesia “Che giunga da lontano” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Che giunga da lontano 1

Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”

Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?

Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.

Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.

Alessia Palomba legge la poesia “E sento bestemmiare il cielo” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963):

E sento bestemmiare il cielo

E sento bestemmiare il cielo
e sento l’aria pungermi la carne
e sento quel malvagio gallo
in vicinanza di morte
di Cristo ricordarmi il tradimento.

E suona ancora la mia campana
e sono ancora sulla mia pelle vive
le sinfonie di quei silenzi d’alba,
ma ora mi riporta il primo sole
la sola angoscia di sentirmi osso.

Alessia Palomba legge la poesia “Eppure tu” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Eppure tu

Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.

Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.

Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.

Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.

Oppure… tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.

Il tuo destino è detto.
Il mio destino è udirlo.

Alessia Palomba legge la poesia “Macroscopiche assoluzioni” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Alessia Palomba legge la poesia “Sono quella cornice vuota” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963):

Sono quella cornice vuota

Sono quella cornice vuota:
quel vuoto incoronato.
Sotto un vento d’incanto
sono un curvo pastore d’illusioni.
Sono quel tronco cavo che vidi un mattino,
in sofferenza d’arsura,
nero d’insetti:
ma in lui bucava, estrema reliquia
la povertà silente nel perdono.

Alessia Palomba legge la poesia “Parliamo sottovoce” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Parliamo sottovoce

Parliamo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
dalla vinaccia al puro distillato.

Un vecchio adagio,
proverbio di contrada,
basta a formare il tema di una gita fra i vigneti.
se solo tu fossi un essere vivente
andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni!

Poesia
Amore
Malattia.

Dea della vita
anche a volte sedotta e sfavillante
ma di certo al momento dell’addio
“Intimità dimenticata”.

Parliamo sottovoce.

Alessia Palomba legge la poesia “Che giunga da lontano” di Bruno Mancini versione 2

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Che giunga da lontano versione 2

Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”

Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?

Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.

Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.

Alessia Palomba legge la poesia “Macroscopiche assoluzioni” di Bruno Mancini versione 2

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Macroscopiche assoluzioni versione 2

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Alessia Palomba legge la poesia “Che giunga da lontano” di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009):

Che giunga da lontano 3

Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”

Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?

Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.

Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.

Video poesie di Bruno Mancini