Poesie scurrili lette da Antonio Mencarini

Views: 33

Poesie scurrili lette da Antonio Mencarini

Poesie scurrili

L’ucello in chiesa

Culo wmv

Culo

‘O burdello

Antonio Mencarini legge Marchese mio bello con sigla

Antonio Mencarini legge ‘O burdello con sigla

Antonio Mencarini legge ‘O brinnese con sigla

Antonio Mencarini legge Matrioska Kakoshimachia con sigla

Una storia di troppo – legge Bruno

Views: 56

Una storia di troppo

Una storia di troppo wmv

Una storia di troppo avi

 

Dalla raccolta di poesie “Segni” (1964 – 1987):
Una storia di troppo

Il quinto dito di una mano.
Forti emozioni più
forti, fortissime.
Lei troppo prima.

Nel tempo perduto di un viaggio astrale
la nostra coppia
solitaria
– in solitudini senza tempo –
s’arrocca in semplici schemi
– d’amore è troppo -.
Lei – pensa – troppo unica.

“Rivederci un giorno”
“Appuntamento in centro”
“Va bene, ai treni”
“All’ora di punta”
“Che non sia Carnevale”
Troppo amore non serve.
Lei – pensa – troppo uguale.

Troppo nuda
troppo sincera
troppo significante.
L’attesa è del troppo gradevole.

Ma il vecchio corsaro ora vuole la noia
– pretende
attende –
l’ultima emozione prima
ignota, offensiva.
Sul fasciame di un suo vascello
– disteso –
alla fonda in acque mitiche
– solo –
il sole affisso all’albero alto
– chiuso –
lasciati avvizzire i ricordi
cerca – e sbaglia –
la Noia.

L’ultima emozione è più
forte, fortissima:
se assale è solo da sola
solissima
senza illudersi d’essere attesa
assimilata
per poi dissolvere anche i rimpianti
– scrupoli –
di non essere ancora
appartenuta.

E Franco potrà dire
“Il tema è favola
la storia è antica
il passo è breve
accettati
e lascia libere le tue certezze”.

 

 

 

Una storia di troppo – legge Bruno Mancini

Views: 47

Una storia di troppo

Una storia di troppo

Una storia di troppo wmv

Dalla raccolta di poesie “Segni” (1964 – 1987):

Una storia di troppo

Il quinto dito di una mano.
Forti emozioni più
forti, fortissime.
Lei troppo prima.

Nel tempo perduto di un viaggio astrale
la nostra coppia
solitaria
– in solitudini senza tempo –
s’arrocca in semplici schemi
– d’amore è troppo -.
Lei – pensa – troppo unica.

“Rivederci un giorno”
“Appuntamento in centro”
“Va bene, ai treni”
“All’ora di punta”
“Che non sia Carnevale”
Troppo amore non serve.
Lei – pensa – troppo uguale.

Troppo nuda
troppo sincera
troppo significante.
L’attesa è del troppo gradevole.

Ma il vecchio corsaro ora vuole la noia
– pretende
attende –
l’ultima emozione prima
ignota, offensiva.
Sul fasciame di un suo vascello
– disteso –
alla fonda in acque mitiche
– solo –
il sole affisso all’albero alto
– chiuso –
lasciati avvizzire i ricordi
cerca – e sbaglia –
la Noia.

L’ultima emozione è più
forte, fortissima:
se assale è solo da sola
solissima
senza illudersi d’essere attesa
assimilata
per poi dissolvere anche i rimpianti
– scrupoli –
di non essere ancora
appartenuta.

E Franco potrà dire
“Il tema è favola
la storia è antica
il passo è breve
accettati
e lascia libere le tue certezze”.

Rimuovo licheni

Views: 64

Rimuovo licheni

Rimuovo licheni avi

Rimuovo licheni solo testo

Rimuovo licheni avi

Dalla raccolta di poesie “Non sono un principe”
(2012 – 2014):

Rimuovo licheni

Ventaglio di giorni
disegnati sulla seta, bifronte,
vado creando
nel tramonto senza sole
nel tramonto mare e cielo
nel tramonto che ho voluto.

Scandaglio ad occhi chiusi
fondali di memorie;
frequento tane di cerniole
rimuovo licheni da madrepore,
sosto,
al limite del fiato,
in apnea,
sul più bel sogno che ho vissuto.

Intanto, sulla costa,
si accendono le luci del presente
mentre io mi carico di dubbi
-zaino/cervello-,
lasciando vincere l’attesa.

Rimuovo licheni

Ricomincio il canto

Views: 63

Ricomincio il canto

Ricomincio il canto

Dalla raccolta di poesie “Non sono un principe”
(2012 – 2014):

Ricomincio il canto

Il ritorno scoppia
di silenzi amici:
siamo troppo forti
per la pacca sulla spalla.
La storia resta imprigionata.

Annuso il freddo dell’aria in quelle sere.

Libri sfogliati su tavoli di legno.

Le mie contraddizioni eterne,
coerenti compiacenti compiute.

La soglia del “non voglio”
scalpellinata da flutti d’ideali.

Intrisi
infusi
indotti
-cupole rilucenti.

Le tenere ragazze innamorate.

… e poi mi parlo della catena d’oro
ostaggio della mia vita,
… e poi ti guardo
ancora senza fretta di sapere