Carlo Riccardi artista e fotografo

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Carlo Riccardi artista e fotografo

 Arriva dal cuore della gente di Olevano Romano la cittadinanza onoraria all’artista e fotografo Carlo Riccardi.

La giornata ha avuto inizio presso il museo Villa de Pisa con l’inaugurazione della  mostra  dedicata all’opera di Carlo Riccardi, nel piano terra della villa, sono esposte le opere pittoriche storiche che ritraggono il suo paese natale “Olevano Romano” da scorci inconsueti e attraverso il mutamento delle stagioni. Le opere sono state offerte per l’esposizione  dai concittadini di Olevano Romano nella sala, si possono ammirare anche 5 Maxitele.  Nel piano superiore sono tre le sale dedicate alla ricca documentazione fotografica, la prima è allestita  con foto uniche della Dolce Vita e personaggi dello spettacolo e dello sport, la seconda sala è dedicata ai Papi e ai Presidenti Italiani, dal primo presidente Italiano Enrico De Nicola al presidente in carica Sergio Mattarella.

Carlo Riccardi mostra arte e fotografia

Carlo Riccardi
mostra arte e fotografia

Ben sette i Papi in mostra immortalati da Carlo Riccardi. Un percorso che parte da Papa Pio XII a Papa Francesco. La terza sala è la più coinvolgente, racconta Olevano Romano visto attraverso l’obbiettivo di Carlo Riccardi: scene di vita, bambini, contadini e gli eventi più significativi svolti nel suo paese natale. Un viaggio indietro nel tempo che fa rimanere incantati.La mostra resterà aperta tutti i sabato e domeniche fino al 30 dicembre nella sede di Villa de Pisa, Museo Civico d’Arte di Olevano O.M.R. e sede dell’Associazione Amici del Museo di Olevano Romano Via Heinz Hindorf / Via Vittorio Veneto, 25 – 00035. La cerimonia ufficiale si è svolta nella sede del Comune di Olevano Romano. L’Assessora alla Cultura, Valentina Rocchi ha presentato il poliedrico artista Carlo Riccardi, sottolineando che oltre all’opera artistica e fotografica il maestro ha sempre rimarcato  la sua nascita e il suo attaccamento ad Olevano Romano  un  comportamento di riconoscenza alla sua madre terra che avvalora il conferimento della cittadinanza Onoraria al  Consiglio Comunale.  Sono intervenuti esaltando l’importanza del riconoscimento i consiglieri Guido Milana e  Enrico Arcieri Il riconoscimento è stato consegnato a Carlo Riccardi dall’Assessora alla Cultura, Valentina Rocchi. Il sindaco Umberto Quaresima a consegnato le chiavi della Città.

Carlo Riccardi consegna riconoscimento

Carlo Riccardi
consegna riconoscimento

Commovente, il  momento in cui  Carlo Riccardi ha ricordato con enfasi l’altro Olevanese Belloni, che è stato assessore alla Cultura del Comune di Roma e che la città ha ricordato lo scorso mese. Riccardi ha lanciato un appello: non lasciate la nostra terra e “State in campagna più che potete”.Nel corso della cerimonia è stato presentato il libro di Maurizio Ayo “una lunga vita tra fotografia e pittura” Carlo Riccardi tra fotografia e Pittura, un pregevole libro che racconta l’artista illustrando con foto e opere il suo  mondo artistico.

Nel pomeriggio si è svolta la conferenza “ Raccontando Carlo Riccardi Dalle origini Olevanesi alla dolce Vita Romana”. Sono Intervenuti : Giovanni Brusatori, Massimo Papi, Ignazio Colagrossi, Alba Milana, Rita Gazzè Riccardi,  Stefania Cirillo, Simonetta Russo, Giancarlo Flavi. Nel corso della conferenza è stato proiettato il documentario su Carlo Riccardi tra Arte e Fotografia. e sono stati letti alcuni passaggi del libro di Maurizio Ayo su Carlo Riccardi.

 

 

La mostra

VIVERE PER L’ARTE

90 anni di genio e passione

Esposizione di quadri e fotografie

di Carlo Riccardi

Villa de Pisa, Museo Civico d’Arte di Olevano O.M.R.

e sede dell’Associazione Amici del Museo di Olevano Romano

Via Heinz Hindorf / Via Vittorio Veneto, 25 – 00035.

 

 

ALESSIO DELI la Bellezza e la Ruggine

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ALESSIO DELI

LA BELLEZZA E LA RUGGINE; L’ORDINARIO DIVENTA STRAORDINARIO

A proporre un nuovo modo con cui guardare all’arte contemporanea e ai suoi possibili sviluppi nel creare interazioni tra stili diversi anche richiamandosi ad epoche passate è il programma presentato dall’iniziativa “Autunno Contemporaneo” giunta alla V edizione. Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali e Turismo, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, l’iniziativa offre a diversi artisti l’occasione di raccontare il tema del sacro sotto diversi profili creando un ponte tra moderno e contemporaneo grazie alle molteplici possibilità presentate dall’arte, i cui stili diversi per tendenze e periodi possono incontrarsi e creare una sorprendente novità sul piano della rappresentazione. Al progetto “Autunno Contemporaneo” accanto a Mauro Pipani e Fabrizio Cicero rispettivamente con “Antropocene” e “La notte s’avvicina” installazioni site- specific centrate sul tema del sacro, ha aderito ALESSIO DELI con un’opera che recupera in termini straordinari aspetti ordinari e assolutamente banali che appartengono al quotidiano.

Alessio Deli LA BELLEZZA E LA RUGGINE

Alessio Deli
LA BELLEZZA E LA RUGGINE

LA BELLLEZZA E LA RUGGINE questo il titolo del lavoro di Alessio Deli (Marino RM 1981) a cura di Lorenzo Canova, realizzato per gli spazi della Sala Santa Rita, mette al centro della ricerca il tema della sacralità quale memoria originaria e allo stesso tempo quale istanza antropologica con cui soffermarsi a riflettere sull’esistenza e sul suo significato. Descrivere il sacro attraverso l’arte invita ad una sorta di riflessione esistenziale entrando nel tessuto umano e culturale. Questo propone Deli con la sua originale installazione – visitabile fino al 26 novembre 2016- che esplora il rapporto tra arte contemporanea e sacralità a partire da un’interazione tra epoche e stili differenti.

Unendo e facendo interagire sacralità, classicità e avanguardia, le sue sculture sono come sospese tra la nostalgia e la memorai del passato e il bisogno di ridefinire il presente a partire proprio dal passato. Le sue opere caratterizzate da un sentito misticismo che si armonizza con lo splendore delle figure femminili, con richiami ad antiche liturgie coniugano memorie rinascimentali ed aspetti legati alla contemporaneità. Così il richiamo all’eleganza misteriosa e celestiale delle donne rinascimentali scolpite da Francesco Laurana, da Verrocchio o da Jacopo della Quercia si associa all’uso di nuovi materiali e altri di recupero che ricordano in particolare l’Arte Povera e poi Alberto Burri che ne mitizza il senso e il significato.

In questo lavoro Alessio Deli modella volti e figure secondo un gusto classico, lontano da accademismi per dare spazio ad un uovo modo di rappresentare la grazia femminile densa di mistero e bellezza, adornata da materia di scarto che acquista una valenza sacra, così come ogni scarto della civiltà industriale, compresi oggetti abbandonati ai margini delle nostre città e consumati dal tempo. Emerge un’azione di “redenzione” di questi oggetti scartati e qui riscattati dalla loro condizione di inutilità, per trasformarsi negli abiti sontuosi di figure metaforiche che portano con sé allusioni enigmatiche. La grazia spirituale delle donne di Alessio Deli fiorisce dal metallo arrugginito e dalla materia corrosa a significare come la bellezza e la purezza possano trovare una nuova occasione per rifiorire a nuova vita, inaspettatamente.

Silvana Lazzarino

 

ALESSIO DELI

LA BELLEZZA E LA RUGGINE

INSTALLAZIONE DI ALESSIO DELI

a cura di Lorenzo Canova

con una poesia inedita di Marco Lodoli

Sala Santa Rita-  Roma, Via Montanara (ad Piazza Campitelli)

Orario: da lunedì’ al sabato 15-19, chiuso la domenica

Dal 14 al 26 Novembre 2016

Inaugurazione sabato 12 novembre ore 17,00

Per informazioni telefono 060608

Ingresso libero

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Maronti 6 Novembre 2016

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Maronti, 6 Novembre 2016

Maronti & Manega – Video di Bruno Mancini – Musica di Alessio Manega

Alessio Manega

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Rituali Bucolici – Altre voci Ensemble
Esecutori: Luca Benatti – Pianoforte, Cosimo Linoci – Clarinetto, Paolo Grillenzoni – Percussioni, Riccardo – Immagini di Bruno Mancini

Foto Bruno Amedeo Piro agosto 2014 (2)

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

Maronti & Manega – Video di Bruno Mancini – Musica di Alessio Manega

Alessio Manega – Rituali Bucolici – Altre voci Ensemble
Esecutori: Luca Benatti – Pianoforte, Cosimo Linoci – Clarinetto, Paolo Grillenzoni – Percussioni, Riccardo

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

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Barano d’Ischia, spiaggia dei Maronti, 6 Novembre 2016 – Foto di Bruno Mancini

VESNA PAVAN E LE SUE FOTOGRAFIE

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VESNA PAVAN al fianco delle donne sfigurate con l’acido e violentate

A Milano la sua esposizione fotografica per dire  NO alla violenza sulle donne

Decise e indifese, forti e fragili, le donne hanno dovuto lottare per ottenere diritti e giusti riconoscimenti alla pari degli uomini. Diverse sono state le conquiste cui sono giunte nel corso degli anni: dal diritto di voto alla legalizzazione dell’aborto, alla possibilità di far carriera in ambito politico e giuridico. Con le proprie capacità e risorse la donna ha dimostrato di potersi affermare tanto in politica quanto in ambito imprenditoriale ricoprendo ruoli prima impensabili. Malgrado le donne

VESNA PAVAN Mostra fotografica Fermo Immagine

VESNA PAVAN
Mostra fotografica Fermo Immagine

abbiamo raggiunto queste conquiste acquisendo più forza e voce, resta sempre un’ombra che le imprigiona quella della violenza che le minaccia facendole sentire indifese e sole, spesso costrette a portarsi dietro questa ferita nel silenzio nella speranza che qualcosa possa cambiare.

Alle donne vittime della violenza e della deturpazione da acido in occasione della GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Vesna Pavan artista e fotografa di origine friulana, dedica una mostra fotografica per sostenere attraverso il linguaggio universale dell’arte quante di esse impegnate nella famiglia e nella società e coinvolte in progetti, sogni e speranze, ancora debbano fare i conti con questa realtà drammatica purtroppo non sconfitta del tutto.

Vesna Pavan

Vesna Pavan

Figlia d’arte, nata a Spilimbergo (PN) nel 1976, Vesna Pavan la cui prima esposizione risale al 1992, nella sua ricerca stilistico espressiva coniuga influenze orientali e un esuberante tocco contemporaneo facendo della fotografia un luogo fisico e metafisico attraverso cui creare stupore e spaesamento. Questo anche grazie all’interazione tra pittura e fotografia dove non mancano contaminazioni tra il design, la moda e la tecnologia.

Con questa personale fotografica FERMO IMMAGINE che si inaugura il 25 novembre 2016 a Milano Lambrate (Via Montenevoso 7) presso la galleria “Spazio M70” VESNA PAVAN artista di gran talento e sensibilità, riconferma il suo impegno sociale a favore delle vittime di deturpazioni da acido.

Vesna Pavan mostra fotografica FERMO IMMAGINE Milano

Vesna Pavan
mostra fotografica FERMO IMMAGINE Milano

Vesna Pavan ambasciatrice dell’Arte Italiana in Russia ha voluto dare risalto al volto delle donne poiché nel volto è impressa ogni emozione: il volto femminile per lei è molto importante ed è per questo che ha deciso di raccogliere fondi per ridare una speranza alle donne il cui volto è stato deturpato dall’acido.

L’esposizione che resterà aperta fino al 30 novembre 2016 presenta circa duecento foto selezionate dalla stessa Vesna Pavan tra le immagini più significative, viste in TV negli ultimi due anni e mezzo. “Fermo Immagine” invita a riflettere da una parte su come queste immagini video siano proiettate in modo così veloce durante i telegiornali, tanto da non riuscire ad averne una visione chiara ed una comprensione completa; dall’altra sul numero spaventoso di donne che hanno subito violenze, percosse e mutilazioni negli ultimi due anni e la necessita di fare qualcosa affinché la situazione possa cambiare.

All’inaugurazione sarà presentato in anteprima assoluta il video raffigurante l’installazione multi-sensoriale, che l’artista aveva allestito all’interno dello stesso spazio espositivo il 14 febbraio 2015, in occasione della presentazione di RED&FUCHSIA. Saranno presenti all’evento di grande portata sociale anche personaggi autorevoli tra cui lo stimato chirurgo plastico e ricostruttivo Gianluca Campiglio . Sulla sua arte intensa ed espressiva per la capacità di raccontare il vero, hanno scritto Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice e Paolo Levi.

 RED&FUCHSIA è un progetto umanitario che Pavan sta portando avanti da più di un anno in collaborazione con il Rotary Club di Certosa di Pavia, con il nobile scopo di raccogliere fondi da destinare ad  ASFI  (Acid Survivors Foundation India) e ASTI (Acid Survivors Trust International), associazioni umanitarie che assistono quotidianamente le donne che hanno subito violenza. Centoventicinque opere appartenenti al ciclo SKIN sono state realizzate da Vesna appositamente per essere vendute all’asta nelle sedi Rotary di 24 paesi, dall’Italia all’India, e i proventi verranno devoluti interamente alle due associazioni.

Silvana Lazzarino

VESNA PAVAN

Fermo Immagine

“Spazio M7”

Via Monte Nevoso 7, 20133 Milano (MM Lambrate)

Dal 25 al 30 novembre

Ingresso libero su appuntamento

Per informazioni sull’intera produzione artistica di Vesna sono disponibili sui siti www.vesnapavan.com e www.skinart.info.

 

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MIMI’ QUILICI BUZZACCHI

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MIMI’ QUILICI BUZZACCHI

ELEGANZA E POESIA DI COLORI E LUCI 

Alla poetica del paesaggio quale spazio entro cui ritrovare le emozioni tra ricordi nostalgie, presenze e assenze è dedicato il percorso della mostra con protagonista Mimì Quilici Buzzacchi ((Mendole Mantova 1903-Roma 1990) tra le più importanti artiste di opere grafiche del XX secolo.

MIMI0 QUILLICI BUZZACCHI Autoritratto al torchio

MIMI’ QUILICI BUZZACCHI
Autoritratto al torchio

Promossa da Roma Capitale- Assessorato alla Cultura e curata da Federica Pirani, Gloria Raimondi e Maria Catalano, la mostra, MIMI’ QUILICI BUZZACCH. TRA SEGNO E COLORE, allestita presso le tre sale della Galleria di Arte Moderna di Roma (Via Francesco Crispi, 24) aperta fino al 27 novembre 2016, presenta circa cinquanta opere di questa straordinaria artista tra dipinti, opere grafiche e documenti provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna e dall’Archivio Mimi Quiici Buzzacchi. Un percorso attraverso le fasi più significative della sua attività iniziata a Ferrara negli anni Venti e proseguita a Roma quando vi si trasferì a metà degli anni Quaranta, fino alla morte nel 1990. Un’occasione per conoscere meglio la sua attività incisoria e in particolare la xilografia cui si dedica fin dagli

MIMI' QUILLICI BUZZACCHI Campagna ferrarese

MIMI’ QUILICI BUZZACCHI
Campagna ferrarese

esordi mostrando una grande attitudine e abilità tecnica, apprezzata tra gli altri in modo particolare da De Pisis che la incoraggia ad andare avanti su questa strada dedicandole anche un interessante articolo uscito sulle pagine del “Corriere Padano” a metà anni Venti. Tra le altre figure di artisti e intellettuali a lei vicine negli anni ferraresi accanto a De Pisis, amico del marito Nino Quilici  giornalista, sono Achille Funi e Carlo Socrate.

MIMI' QUILLICI BUZZACCHI Monte Mario e neve

MIMI’ QUILICI BUZZACCHI
Monte Mario e neve

Numerose le esposizioni nazionali e internazionali di prestigio cui Mimì Quilici ha preso parte negli anni Trenta tra cui le Biennali veneziane e le Quadriennali di Roma, senza dimenticare la sua partecipazione, insieme a Funi e agli altri artisti dell’”officina ferrarese” al progetto decorativo che interessò i molti edifici realizzati in Libia durante il governatorato di Italo Balbo. Per l’occasione tra il 1938 e il 1940 creò l’affresco “La glorificazione delle Sante Felicita e Perpetua” nella cappella del Villaggio Corradini uno dei centri agricoli destinati ai coloni italiani. Marine, scorci degli edifici e delle campagne della bella Ferrara, e poi ritratti, le vedute di Roma dove spicca Monte Mario a primavera e con la neve, ed ancora i paesaggi della sua produzione più recente, testimoniano l’evolversi di uno stile personalissimo dove il segno caratterizza l’immagine esaltata da tratti decisi e da un colore forte e vibrante, ma anche con tonalità tenui e calde. La sua costante ricerca

MIMI' QUILLICI BUZZACCHI Gli obelischi

MIMI’ QUILICI BUZZACCHI

nell’esplorare le infinite possibilità espressive del segno sia nella grafica sia nella pittura, in cui un ruolo fondamentale è dato dal dialogo tra luci e ombre, le ha permesso di dare vita ad atmosfere di grande spessore emotivo dove appaiono luoghi a lei famigliari o altri frequentati successivamente passando da Ferrara a Bologna, per poi giungere a Torino, Milano, fino a a Roma. Intensi i paesaggi legati al Tevere e alla collina di  Monte Mario e di Villa Madama, in cui

MIMI' QUILLICI BUZZACCHI

MIMI’ QUILICI BUZZACCHI

si avverte il dialogo diretto con la natura ed i suoi spazi: a riguardo citiamo: Sole su Monte Mario, Monte Mario e neve, e Luci di Roma, E poi intense anche le opere degli anni Venti come Mare e barche a Cesenatico e Campagna ferrarese, senza dimenticare Scogliere ai Maratea del 1971 e il capolavoro Gli obelischi (xilografia su carta).

.A completare la mostra è una selezione di documenti e la proiezione del videoImmagini da sequenze amatoriali tratte dall’archivio privato della famiglia Quilici” (F. Quilici – R. Pastori – M. Grassi, 1998, con musiche di A. Breschi) volti ad illustrare la figura e l’attività dell’artista. Infine sono presenti anche diverse opere di artisti a lei più vicini quali: Tato, Carlo Socrate, Filippo De Pisis e Virgilio Guidi.

Silvana Lazzarino

 

MIMÌ QUILICI BUZZACCHI. TRA SEGNO E COLORE

Galleria d’Arte Moderna

Roma Via Francesco Crispi, 24

Orario: da martedì a domenica 10.00 – 18.30, lunedì chiuso

L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.

Fino al 27 novembre 2016

 

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