Mancineide 3 Ottobre 2016 video Bruno Mancini

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Mancineide 3 Ottobre 2016

Mancineide 3 Ottobre 2016 video

M 103 Guido Arbonelli Lucia D’Ambra Vito Iacono Antonio Guarracino Giulio Menichelli Alessia Palomba Eppure tu Museo Etnogeadico del Mare Vito Nicola Paradiso Antonio Mencarini Bruno Mancini

Mancineide 3 Ottobre

Mancineide 3 Ottobre 2016 video  M 103 Guido Arbonelli Lucia D’Ambra Vito Iacono Antonio Guarracino Giulio Menichelli Alessia Palomba Eppure tu Museo Etnogeadico del Mare Vito Nicola Paradiso Antonio Mencarini Bruno ManciniMancineide 2016

Calendario Mancineide in onda su Teleischia

Mancineide in onda su Teleischia nel mese di Settembre 2016

Mancineide in onda su Teleischia nel mese di Ottobre 2016

Mancineide in onda su Teleischia nel mese di Novembre 2016

Mancineide in onda su Teleischia nel mese di Dicembre 2016

Digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.com/live-tv ogni giorno dal lunedì al venerdì con inizio alle ore 19:15, 3:00, 6:30, 12:45

Mancineide 2017

Progetto Teleischia 2016-2017

da:-TELEISCHIA <direzione@teleischia.it>
a:-Bruno Mancini <emmegiischia@gmail.com>data:-27 maggio 2016 19:37
oggetto:-Fwd: Rubrica 2016
proveniente da:-gmail.com
firmato da:-gmail.com
crittografia:-Standard (TLS)

Caro Bruno, così come concordato nel nostro ultimo incontro, ti confermo la disponibilità di Teleischia a trasmettere una rubrica giornaliera di tua produzione.
La rubrica, di carattere artistico e culturale, sarà trasmessa da Settembre a Giugno, andrà in onda alle ore 19.30 circa, prima del telegiornale della sera (fatta eccezione del sabato e della domenica), avrà la durata di circa 30 minuti e sarà replicata secondo un calendario ancora da definire.
Con l’augurio di buon lavoro e grandi successi.
Enrico Buono

enrico Buono

emmegiischia@gmail.com

Digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.com/live-tv ogni giorno dal lunedì al venerdì con inizio alle ore 19:15, 3:00, 6:30, 13:00

Mancineide

Adesioni

Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Roberta Panizza

Agnese Monaco
Alberto Liguoro
Alice Rubbini
Anna Di Trani
Annarita Petrino
Antonella Ronzulli
Antonio Fiore
Antonio Mencarini
Carmelo Cossa
Elisa Marini
Emma Di Stefano

Francesco Cellurale
Gianluca Compagno
Gianmarco Latilla
Itala Cosmo
Jo Conti
Katia Massaro
Luca Nicastro
Luciano Somma
Lucio Filisdeo
Maria Luisa Neri
Mario Mirenghi
Pola Occhi
Peter Ciani
Valentina Gavrish
Vincenzo Savarese
Ufficio stampa Safarà Editore

MANCINEIDE: video da 1 a 30

MANCINEIDE: video da 31 a 60

MANCINEIDE: video da 61 a 90

MANCINEIDE: video da 91 a 120

MANCINEIDE: video da 121 a 150

 

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI ALLA LORENZELLI ARTE

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LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI TRA SPAZIO E MATERIA IN MOSTRA A MILANO 

Nel colore, nelle sue infinite possibilità espressive a suggerire nuovi modi di percepire il rapporto tra forme e spazio, Matteo Negri, classe 1982, scultore con all’attivo mostre di successo in Italia e all’estero, trova l’elemento chiave per restituire ai suoi lavori una visione innovativa, talora distante dall’effettivo ruolo che quell’oggetto ricopre abitualmente. A dare altro volto a questi oggetti, o elementi di forte impatto visivo con cui  suggerisce installazioni ambientali, è proprio il colore forte, ed intenso di stampo pop usato ad esempio per le mine sotterranee in ceramica smaltata che lontane dal loro effetto violento, diventano simili ad insoliti gioielli.

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI alla LORENZELLI ARTE MILANO

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI alla LORENZELLI ARTE MILANO

Attraverso diversi materiali quali resina, ceramica, pietra, ferro, vetro, metalli, Negri, artista dal gran talento creativo, esplora le potenzialità dei cromatismi nel creare nuovi rapporti tra i singoli oggetti rappresentati e lo spazio circostante, dando agli oggetti un valore aggiunto attraverso riproduzioni molto grandi, spesso lontane dalla loro forma originaria. Il volume definito dalle installazioni e dagli oggetti rappresentati e gli ambienti dove gli stessi lavori trovano nuova espressione anche grazie agli effetti di un colore che crea associazioni visive inaspettate, sono al centro della mostra a lui dedicata  Matteo Megri. 17 Sculture a colori” che inaugura il 23 marzo 2017 presso gli spazi della galleria Lorenzelli Arte di Milano.

La personale a cura di Pietro Gaglianò e Ivan Quaroni mira a sottolineare la ricerca formale e linguistica portata avanti da Matteo Negri che tiene conto di una consolidata esperienza artigianale, tecnica e progettuale. Si procede da installazioni ambientali realizzate con specchi speciali e luci teatrali, a sculture in cui vengono impiegati materiali compostiti (resine epossidiche, silicone) sino all’acciaio e al classico bronzo. Quanti entreranno negli spazi di Lorenzelli Arte resteranno affascinati dalle due installazioni composte da 17 sculture, così come cita il titolo della mostra., A creare interazioni tra spazio e volumi è sempre il colore qui espresso grazie ai vetri cangianti, acciai, specchi. Attraverso l’alterazione ed espansione degli oggetti e il capovolgimento dei piani si viene quasi disorientati in una sorta di

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO nEGRI

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI

contrapposizione tra il vicino e il lontano, il visibile e l’invisibile, per trovare cosa sia oltre quella stessa rappresentazione. Così entrando nella prima sala della galleria  sulla parete sono rappresentati i 12 Kamigami – parola mutuata dal giapponese per definire l’infinitezza e la pluralità dello spirito – a creare  un’installazione di superfici tonde, cangianti, forate, incorniciate da acciaio a specchio. Superfici tonde simili ad una sorta di oblò ambigui che, rimanendo sculture uniche a parete, riflettono infinite prospettive e ribaltano lo spazio aprendo infiniti interrogativi sulla sua finitezza, Nell’ambiente successivo è l’istallazione composta da cinque elementi: sculture in ferro e vetro di differenti dimensioni, costituite da lastre ad incastro che, come poliedri che si scompongono e ricompongono, producono innumerevoli riflessioni, rendendo le opere catalizzatori di infinite potenzialità visuali. Come afferma lo stesso Matteo Negri “attraverso questi elementi installativi, quasi delle gemme aperte, l’osservatore è chiamato in causa mediante una lenta contemplazione, a determinare se stesso nella relazione con le opere e a ricostruire il rapporto che lo lega allo spazio”. Il catalogo a cura di Silvana Editoriale in italiano e in inglese, con testi di Pietro Gaglianò e Ivan Quaroni, presenta le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte.

Silvana Lazzarino

Matteo Negri. 17 Sculture a colori

 a cura di Ivan Quaroni e Pietro Gaglianò

Lorenzelli Arte

Corso Buenos Aires, 2 Milano

Orario: martedì – sabato, ore 10.00/13.00 – 15.00/19.00.

lunedì su appuntamento. Festivi chiuso

Ingresso libero

Inaugurazione giovedì 23 maggio ore 18.30

dal 24 marzo al 6 maggio 2017

MATTEO NEGRI BIOGRAFIA

Matteo Negri è nato a San Donato Milanese nel 1982 e si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 2003.

Il suo lavoro d’artista prosegue negli anni successivi con numerose istallazioni per mostre in gallerie private, pubbliche e per fiere in Italia e all’estero (incluse Parigi e Berlino).

La sua ricerca artistica si concentra sull’utilizzo di materiali plastici che lavora in modo eclettico passando dalla pietra alla ceramica alla resina, utilizzando colori pop come strumento espressivo per eccellenza.

L’artista dopo una breve ricerca sui motori ad iniezione recuperati da iniziali situazioni di abbandono, emerge con una serie di mine sottomarine in ceramica smaltata, con colori tipicamente pop che le rendono oltremodo luminose. Le bombe finiscono così per somigliare a bizzarri gioielli, che assorbono nella seduzione della forma e del colore la violenza insita nella loro funzione. Ma questa scissione tra forma e contenuto ricorda appunto alcuni meccanismi della retorica pop, che tramite la riproduzione ingigantita degli oggetti spostava l’attenzione dello spettatore dall’originale destinazione d’uso alla seduzione meramente estetica del simulacro. Dopo la serie dedicata alle mine, l’artista crea un nuovo ciclo di opere che hanno come protagonista il Lego, noto mattone colorato, che assume il ruolo di archetipo della creatività per la possibilità di costruire e creare insita nell’oggetto (il lego), e per la conversione dei valori acquisiti diventando oggetto artistico. Attraverso le modifiche e le manipolazioni, il lego cessa di essere una forma e diventa una metafora della soggettività (l’Ego). Matteo

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TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA

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TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA

PARTECIPA LA PITTRICE PATRIZIA CANOLA CON “FUTURO”

L’arte di Patrizia Canola è poesia delle emozioni perché riesce a restituire quel battito interiore che lega gioia e nostalgia, passato e presente proiettando lo sguardo verso il futuro attraverso i molteplici scenari di una natura in divenire filtrata nei suoi diversi volti dalla forza rivelatrice della luce. Pittrice di fama internazionale, da molti critici definita impressionista- macchiaiola, Patrizia Canola, nasce a Milano, ma ben presto dopo aver girato diversi luoghi dell’Italia tra Emilia Romagna, Umbria e Toscana si trasferisce in Brianza. sito privilegiato dove da forma e vita ad opere avvolgenti che raccontano dei suoni, dei respiri e silenzi della natura: una natura che si mostra serena e solare, ma anche nostalgica e misteriosa passando da boschi dove scorrono ruscelli dall’acqua cristallina a marine, da paesaggi invernali attraversati da una luce abbagliante a nature morte, per arrivare a scenari dove ogni immagine è appena accennata, avvolta da chiarori di luci che definiscono la parte emotiva del pensiero.

Triennale di Arti Visive a Roma dipinto Futuro di Patrizia Canola

Triennale di Arti Visive a Roma dipinto Futuro di Patrizia Canola

Patrizia Canola, con quarantanni di carriera ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero: citiamo tra le più recenti: “Nel respiro di Gaia. La Madre Terra” a Gualdo Tadino nello Spazio Store di San Benedetto, Verdi Off” a Parma per il Festival di Verdi e “Art Walk” a Palazzo Zenobio Venezia.

Quest’anno Patrizia Canola è tra gli artisti selezionati per l’ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA giunta alla terza edizione, che sarà inaugurata il 1 aprile 2017 presso il Complesso del Vittoriano di Roma da Daniele Radini Tedeschi noto critico d’arte e Achille Bonito Oliva, teorico della Transavanguardia e riconosciuto come il più importante curatore d’arte contemporanea.

Oltre a questa principale sede espositiva la rassegna d’arte a cura di Gianni Dunil, è allestita presso lo storico Palazzo Velli e la Fondazione Venanzo Crocetti dove inaugura il prossimo 25 marzo. Proprio in quest’ultimo sarà esposto il dipinto di Patrizia Canola, “Futuro selezionato per la grande esposizione. Un’ opera intensa per lo stile e il contenuto in cui l’artista ha voluto rappresentare il suo modo di vedere un possibile futuro per l’umanità ora sempre più presa dal bisogno di riconoscimenti sul piano materiale e sempre meno rivolta ad ascoltare le emozioni del cuore. Da un lato aridità e perdita dei veri valori per inseguire falsi miti, dall’altro il bisogno di ritornare sui propri passi e guardare ad un futuro in cui ritrovare l’ascolto e l’accoglienza con l’altro a partire da se stessi. Due vie possibili da percorrere, due possibili scelte con cui l’uomo può indirizzare il proprio domani, liberamente. E’ data all’uomo la possibilità di rinascere indirizzandosi verso il percorso dove trovare la forza di guardare in se stesso.

Triennale di Arti Visive a Roma 2017

Triennale di Arti Visive a Roma 2017

“Futuro” fa parte del nuovo ciclo di dipinti che l’artista ha iniziato a realizzare circa un anno fa con “Va pensiero” nel quale  spicca quel bisogno di libertà reso dalla rappresentazione di figure eteree proiettate verso l’alto, quasi impercettibili e in simbiosi con il chiarore dello sfondo che avvicina a quella luce dove tutto rinasce e respira di nuova vita.

Il catalogo della rassegna, la cui introduzione è curata da Vittorio Sgarbi, contiene diversi testi critici di nomi importanti del panorama della storia e della critica d’arte.

La giuria formata da Jas Gawronski, Stefania Pieralice e Gianni Lattanzio, avrà il compito di votare e stabilire l’artista vincitore dell’edizione del 2017 di questa prestigiosa rassegna d’arte. Inoltre sarà assegnato il “Premio alla Carriera” da parte del comitato scientifico della rassegna nelle persone di Mario Bernardinello, Dante Fasciolo, Loredana Trestin e Stefano Valeri.

Negli scenari raffigurati da Patrizia Canola, legati alla natura, la luce è fondamentale diventando elemento che forma e fonde il colore a svelare i dettagli della stessa natura al passare delle stagioni che corrono in sintonia con stati d’animo ed emozioni. La luce da lei catturata sia diurna, sia crepuscolare, avvolge ogni singolo particolare del paesaggio o veduta: ecco che un bosco, un campo di grano, un torrente d’acqua cristallina e poi le mimose, le peonie e l’uva bianca, si riempiono di questa essenza che traspare in ogni loro dettaglio creando il senso del movimento. Intense le incursioni di luci a scandire le variazioni cromatiche in “Rifrazioni” (2014) e “Atmosfera d’inverno sul fiume Adda” (2015) che esaltano l’effetto delle trasparenze legate alla magia dei riflessi. La luce nei dipinti della Canola crea trasparenze e spessori, riflettendosi nell’acqua e liberandosi nel cielo: una luce che ora sembra irrompere e palpitare fra i rami e le cime degli alberi come in “Luci d’Autunno” (2015), ora fermarsi su quelle proiezioni di orizzonti dove i i ghiacciai diventano specchi per cieli quasi marmorei e custodi di verità come in “Incanto d’inverno” (2015). Verità sul senso della vita inafferrabile, ma percepibile attraverso colori intensi e vivaci, delicati e avvolgenti nel loro restituire profumi ed energia ad alberi, fiori, fili d’erba, ninfee che raccontano della continuità, del passare dalla nascita alla morte, per poi rinascere. E’ la rinascita del respiro cosmico che abbraccia il finito e l’infinito tra la terra e il cielo, parlando all’uomo del mistero della vita. E’ la rinascita quale simbolo di speranza che si lascia intravedere proprio in “Futuro” in cui  la Canola da forma alle vibrazioni del pensiero più puro cogliendo l’essenza della vita che guarda oltre l’apparenza e supera le distanze riscoprendo la bellezza della verità..

Silvana Lazzarino

ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA

Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Via San Pietro in Carcere, Roma

26 marzo – 23 aprile 2017

Palazzo Velli Expo, Piazza Sant’Egidio 10, Roma

Fondazione Venanzo Crocetti, via Cassia 492, Roma

25 marzo – 22 aprile 2017

Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

apertura al pubblico domenica 26 marzo fino al 23 aprile 2017

inaugurazione sabato 1 aprile ore 16.00

Palazzo Velli Expo

apertura al pubblico sabato 25 marzo ore 16.00 fino al 22 aprile 2017

conferenza domenica 26 marzo ore 16.30

Fondazione Venanzo Crocetti

apertura al pubblico sabato 25 marzo fino al 22 aprile 2017

Orari

Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

Lunedì – Giovedì 9.30 > 19.30, Venerdì – Sabato 9.30 > 22.00, Domenica 9.30 > 20.30

Ingresso libero- L’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura

Palazzo Velli Expo

Lunedì – Venerdì 11.00 > 19.00; Sabato e Domenica chiuso, Ingresso libero

Fondazione Venanzo Crocetti

Lunedì – Venerdì 11.30 > 13.00 – 15.00 >19.00; Sabato 11.00 > 19.00, Domenica chiuso, Ingresso libero

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Teleischia Prima pagina stralcio Ridicoli amministratori

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Teleischia Prima pagina stralcio Ridicoli amministratori

Teleischia Prima pagina stralcio Ridicoli amministratori

Teleischia – Prima Pagina – Amedeo Romano intervista Bruno Mancini

Ischia 14 Marzo 2017
Teleischia digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.com/live-tv

Amedeo Romano: “Comunque la domanda veniva spontanea, i rapporti con le istituzioni locali quali sono?”

Bruno Mancini: “Non esistono, e quando esistono corri il rischio che in qualche modo ti trovi alla fine di rimanere con il cerino in mano e non sappia come proseguire.Mi riferisco al gemellaggio e non voglio… infierire”

Amedeo Romano: “Certo non infieriamo in questa sede—”

Bruno Mancini: “E mi riferisco anche all’ultima edizione del Natale a Ischia, dove siamo stati inseriti nel programma del Comune di Ischia, soltanto che mezz’ora prima… due mesi prima questo.

Abbiamo fatto le nostre cose, abbiamo fatto venire le persone… cantanti addirittura della Scala. Persone che cantavano alla Scala sono venute a Ischia per partecipare a quella sera, e un’ora prima mi arriva una telefonata che mi dice, guarda che il tuo evento non si fa o comunque si fa in tempi ridotti perché è cambiato programma e c’è un dj che dovrà suonare sul palco. Ahahahaha”

Amedeo Romano: “Ecco. avevano cambiato la…”

Bruno Mancini: “Avevano cambiato, avevano messo un dj durante il nostro spazio…!

Teleischia Prima pagina stralcio Otto milioni Salvatore Lauro Roberta Panizza Stralcio Otto milioni Salvatore Lauro Roberta Panizza

Ischia: Ridicoli amministratori

Ischia: la cascata di acqua marina, o quasi!

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Ischia: la cascata di acqua marina, o quasi!

Per la serie Esopo news

Ischia: la cascata di acqua marina, o quasi!

(N.B. Ischia 10 novembre 2020: la cascata è ancora attiva seppure incanalata in un tubazione… e sono passati più di tre anni da quando è stato pubblicato questo articolo)

Qualcuno dice che solo gli Enti pubblici possono scaricare nel mare liquidi depurati.
Qualcuno dice che sotto costa non sono permesse immissioni di nessun tipo di rifiuti.
Qualcuno dice che a mare non si può versare nulla senza una specifica depurazione.
Qualcuno dice che i materiali di risulta dei cantieri edili devono essere trattati in modo speciale.
Qualcuno dice che sul suolo pubblico non si può gettare neppure un mozzicone di sigaretta.
Qualcuno dice che le spiagge sono un patrimonio inestimabile per le comunità turistiche.
Qualcuno dice che i cantieri edili sono sottoposti alla vigilanza di Direttori di lavoro ed organi di controllo comunale, provinciale, regionale, statale, europeo ecc. ecc

Ad Ischia, pur girandola tutta, non era mai stato possibile imbattersi in una “cascata” neppure di pochi metri d’altezza e di poche gocce d’acqua sorgiva… fino ad ora!
Parcheggio Siena 20170317 (4)Parcheggio Siena 20170317 (3)Parcheggio Siena 20170317 (1) Parcheggio Siena 20170317 (2) Parcheggio Siena 20170317 (5) Parcheggio Siena 20170317 (6) Parcheggio Siena 20170317 (7) Parcheggio Siena 20170317 (8) Parcheggio Siena 20170317 (9) Ischia: la cascata di acqua marina, o quasi! Qualcuno dice che solo gli Enti pubblici possono scaricare nel mare liquidi depurati.

Parcheggio Siena cascata

La danza delle benne

Scempio & pericoli INSETTARIO Ischia

Bracconiere marino – Ischia 18 Marzo 2017

Cesare Di Scala scrive che…

Premio Cane di piombo

Bracconieri marini 16 Aprile 2016

Museo ischitano

Ridicolo concetto

Cemento sulla scogliera

I CESSI della città d’Ischia

Quando Berta filava

Una salus victis, nullam sperare salutem

Arrestato Sindaco Ischia Giosi Ferrandino

Amedeo Romano intervista Bruno Mancini

Ancora Scempi ad Ischia

Il ciclamino attonito

“Perversioni” nella pineta

Siringhe immortali – immortalate

La siringa abbandonata

Continua la distruzione

Coniglio morto pineta Mirtina

Ancora un cane morto su spiaggia Ischia

Spiagge “inondate” di meduse in pieno inverno

Alberi distrutti

Siringhe infette: la denuncia di Gennaro Savio

Le siringhe infette, bambini scomparsi

I funghi velenosi spariscono, le siringhe infette restano

Ancora siringhe infette – Carabinieri nella pineta Mirtina?

Siringhe infette – Un cercatore di funghi velenosi.

Siringhe buttate tra le paperelle

Siringhe come funghi nella pineta Mirtina di Ischia

Carcassa di cane morto su spiaggia Punta Molino

Siringhe infette in pineta Mirtina

Scempi spiagge Ischia Natale 2014 – Foto gruppo 1

Scempi spiagge Ischia Natale 2014 – Foto gruppo 2

Scempi spiagge Ischia Natale 2014 – Foto gruppo 3

Scempi spiagge Ischia Natale 2014 – Foto gruppo 4

Scempi spiagge Ischia Natale 2014 – Foto gruppo 5

Scempi alberi pinete Ischia – Foto gruppo 1 

Scempi alberi pinete Ischia – Foto gruppo 2

Gli scempi ischitani continuano e le vergogne non mancano!

Nel mare d’Ischia, peggio che nel far west dei pistoleri e degli sceriffi.

Meglio uno sceriffo con una stella di latta sul petto

Guardia Costiera Ischia: “Ogni scorfano è bello per sua madre”

Topicida nelle aiuole

Spiaggia Maronti

ENEL 1  Ischia

Spiaggia San Pietro – Ischia

Scempi Dicembre 2010

FOTO scempi Maronti 2009

FOTO scempi Maronti 2010

FOTO scempi Maronti 2011

golfo_16 PDF

Scempi