Kenro Izu allo Spazio Damiani a Bologna con la mostra “Seduction”

L’artista giapponese è in mostra  dal 22 marzo 2019 nello Spazio Damiani con i suoi scatti che vanno oltre la realtà per restituire Immagini in cui l’ombra crea espansioni di corpi e oggetti

Dall’interesse per i luoghi sacri delle grandi antiche civiltà  a quello per le persone ai margini della società in particolare quella indiana, fino al richiamo per PompeiKENRO IZU attraverso la fotografia ha restituito aspetti della storia dell’uomo con sguardo attento e partecipe cogliendo quel senso di rinascita e smarrimento e quelle luci e ombre che attraversano l’esistenza. Allo stesso tempo anche lo studio della natura morta lo porta ad una interpretazione nuova del soggetto di cui cattura l’essenza spirituale insita nei corpi e negli stessi oggetti.

Nato ad Osaka in Giappone nel 1949, KENRO IZU si è formato a Tokyo alla Art at Nippon University, scegliendo poi di trasferirsi a New York nel 1974 dove attualmente vive e lavora.

Kenro Izul esposizione “Seduction”, Spazio Damiani, Bologna

A questo protagonista della fotografia contemporanea, le cui opere sono state esposte in diverse gallerie dall’Asia all’ Europa agli Stati Uniti tra cui: il Rubin Museum of Art di New York, l’Arthur M. Sackler Gallery di Washington, il Kiyosato Photographic Art Museum in Giappone, la Serindia Gallery di Bangkok e la Galleria Forma a Milano, è dedicata l’esposizione “SEDUCTION” presso lo Spazio Damiani a Bologna. La personale del fotografo giapponese, che inaugura il 22 marzo 2019 alle 18.30, aperta fino al 31 luglio, presenta 15 scatti della serie “Still Life” realizzati da Kenro Izu tra il 1991 e il 2017, in cui il concetto di ombra viene valorizzato in quanto fenomeno che restituisce un nuovo modo di osservare l’oggetto, i corpi e lo spazio dove essi si collocano ed inseriscono.

Si tratta di fotografie dai soggetti eleganti e raffinati prese dalle quattro sezioni in cui si articola la serie: Flora, Body, Blue e Orchard. Si procede da soggetti quali fiori, frutta e corpi umani cui viene restituita una nuova visione, a composizioni di oggetti dal sapore metafisico, per poi passare all’omaggio a Picasso del periodo blu con due cianotipie tratte dalla sezione Blue. Le forme astratte del corpo femminile, grazie a questa tecnica della cianotipia su platino sviluppata dal fotografo, emergono dal colore blu e dalle ombre profonde del platino.

Il suo lento processo creativo nello svelare l’essenza spirituale di corpi e oggetti, lo porta a rendere palese un atto di seduzione tra l’artista stesso e il soggetto osservato, Dalla cultura tradizionale giapponese egli riprende il fenomeno delle ombre che al pari della luce, definiscono i corpi, gli oggetti e gli spazi assumendo un valore positivo rispetto a quanto ritenuto nella cultura occidentale.

Viene utilizzata per tredici fotografie la tecnica di stampa al palladio, la più raffinata delle tecniche di stampa in bianco e nero attraverso cui le immagini presentano una vasta ampiezza nelle sfumature, dando valore alla resa del gioco di luci e ombre.

Il suo primo accostamento alla fotografia digitale avviene con la serie “ Requiem”  che fa riferimento alla vicenda della città di Pompei quasi duemila anni fa distrutta dall’eruzione del Vesuvio.

A seguito del viaggio in Cambogia nel 1993 in cui constata le condizioni di estrema povertà della popolazione con molte carenze nel sistema sanitario, si decide a fondare un’associazione no-profit, Friends Without A Border (Friends). per dare vita in Cambogia a Siem Reap, all’ospedale pediatrico Angkor Hospital for Children (AHC), che da allora ha curato oltre un milione e seicentomila bambini. Inoltre nel 2015 ha fondato un secondo ospedale pediatrico a Luang Prabang, in Laos, il Lao Friends Hospital for Children (LFHC).

Diversi i volumi da lui pubblicati tra cui “Sacred Places” (Arena Editions), “Bhutan sacred within” (Nazraeli), “Teritories of Spirits” (Skira Books), “Eternal Light (Steidle)”, “Seduction” (Damiani).

Numerosi anche i premi e riconoscimenti ricevuti tra cui: il National Endowment for Arts, il New York Foundation for Arts e la Guggenheim Fellowship.

Silvana Lazzarino

 

KENRO IZU

“Seduction”

Spazio Damiani,

Via dello Scalo 3/2 abc, Bologna

Orario: dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00, il venerdì dalle 9.00 alle 16.30,

Inaugurazione venerdì 22 marzo 2019 ore 18.30

Dal 22 marzo al 31 luglio 2019

 

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Artefiera 40

ARTE FIERA A BOLOGNA, 40 ANNI

ARTE FIERA 2016 si presenta quale appuntamento di straordinaria ricchezza sul piano non solo qualitativo, ma anche stilistico, formale delle opere esposte. Accanto ad una selezione di opere di grandi artisti italiani e non solo è  la grande presenza di Gallerie e circuiti. Per questa 40ma edizione ad esporre sono 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea, 222 espositori totali a testimoniare l’importanza di questo appuntamento con l’arte internazionale considerato uno dei più prestigiosi e rilevanti dell’arte moderna e contemporanea in Italia.

Pirri

Pirri

Lungo uno spazio di 20.000 mq di esposizione sono allestiti tre padiglioni 25, 26 e 32 (un padiglione in più rispetto al 2015 tutto dedicato alla fotografia) che daranno visibilità ad oltre 2.000 opere tra dipinti, sculture, fotografie, installazioni, videoart, oltre a dare spazio a più di 1.000 artisti moderni e contemporanei.

L’inaugurazione di giovedì 28 gennaio 2016 è occasione per rendere omaggio al grande David Bowie, recentemente scomparso, con performance di Lindsay Kemp e musica di Maurizio Baglini a creare una suggestiva interazione visiva ed emotiva attraverso musica, teatro e videoarte. Due sono le sedi espositive per dare ampio respiro ai grandi maestri del Novecento a alle giovani promesse del futuro: la Pinacoteca di Bologna (“Lo sguardo delle Gallerie sulla grande arte italiana”) e al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (“Storia di una Collezione”)  che presenta una selezione di opere acquisite da BolognaFiere.

Tra le 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea che oltre a dare spazio alle tendenze internazionali offrono ampia visibilità ai protagonisti nostrani di talento anche molto giovani, citiamo la z 20 Sara Zanin Gallery di Roma di cui è direttrice Sara Zanin e lo Spazio Damiani di Bologna dedicato alla fotografia d’autore. Il padiglione 25 dove espone anche la z20 Sara Zanin Gallery -presso lo Stand 17- presenta artisti di diversa nazionalità e tendenza linguistico espressiva: accanto al giovane Evgeny Antufiev

Spalletti

Spalletti

candidato al premio quale miglior artista under 30 le cui opere fanno riferimento al passato dell’uomo e alle lontane tradizioni in parte presenti in altre forme in culture distanti con cui è possibile un’iterazione, è la finlandese Kaarina Kaikkonen che lega la sua arte, complessa e semplice, ai ricordi e alle storie che ciascun individuo porta dentro di sé. E poi Silvia Camporesi, Ekaterina Panikanova, Beatrice Pediconi, e Alessandro Roma, quest’ultimo partecipa al Premio under 40. Sono presenti anche Michele Guido e Hidetoshi Nagasawa con un progetto speciale che sintetizza il loro sguardo volto ad analizzare le contaminazioni visive ed emotive derivanti dai riferimenti legati al mondo sensibile. Entrambi danno vita ad un nuovo sistema di percezione della realtà che trae spunto dalla natura nei suoi diversi aspetti.

Nagasawa

Nagasawa

Lo spazio Damiani presso lo Stand C/10 del padiglione 32, presenta una selezione di opere dei più prestigiosi fotografi tra cui: Joel Meyerowitz, autore di Morandi’s Objects, la nuova serie prodotta e presentata da Spazio Damiani in collaborazione con Howard Greenberg Gallery di New York, Hiroshi Sugimoto, artista giapponese autore di prestigiose serie come Lightning Fields, Theaters, Seascapes e Andrew Moore fotografo americano protagonista di Dirt Meridian, la prossima personale che Spazio Damiani ospiterà a partire dal 10 marzo 2016. Da sottolineare anche gli artisti che espongono per la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze (presso il Padiglione 25 stand B/40tra cui: Enzo Cucchi, Manfredi Beninati, Laboratorio Saccardi, e Gilberto Zorio,

Arte Fiera 40 che anche quest’anno vanta la direzione artistica di Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti offre uno scenario d’insieme di quello che è il cammino e l’evoluzione dell’arte italiana tra il ruolo delle Gallerie dove le opere trovano visibilità, il mercato e la risposta del pubblico sempre più attento a questo campo considerando l’alto livello e il prestigio che in questi ultimi anni stanno raggiungendo gli artisti italiani all’estero..

Interessante la storia della stessa Arte Fiera a partire dalla sua fondazione nel 1974 raccontata in un allestimento innovativo e interattivo attraverso documenti e materiale d’archivio che tornano alla luce per svelare un cammino intenso fatto di vita, colore e passione per questa realtà che parla dell’uomo e della sua storia tra passato e presente, tradizione e attualità. Realtà dove si cerca l’interazione tra l’opera e chi la osserva per cercare e captare il pensiero più nascosto dell’artista.

Grignani

Grignani

Per l’edizione dei 40 anni, Arte Fiera guarderà in particolare ai giovani artisti. Le Gallerie che partecipano a questa edizione tra cui la citata Galleria Sara Zanin di Roma, sono state invitate a   presentare ed esporre opere di artisti “Under40”. Un comitato composto da curatori e direttori di grandi istituzioni museali e artistiche internazionali tra i quali Francesco Bonami (curatore, presidente del comitato di selezione), Luca Lo Pinto (curatore Kunsthalle di Vienna), Laura Carlini Fanfogna (direttrice Istituzione Bologna Musei), Giacinto Di Pietrantonio (direttore GAMEC di Bergamo), Hou Hanru (direttore MAXXI di Roma), Andrea Bellini (Direttore Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra), Alberto Salvadori (direttore del Museo Marino Marini), sceglierà durante la Fiera i migliori artisti under 40, le cui opere saranno poi portate in Pinacoteca per affiancare i grandi Maestri.

Schifano

Schifano

Lungo il percorso di questo prestigioso evento non possono mancare i grandi Maestri che dominano i mercati: Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani considerati alla stregua dei grandi protagonisti internazionali. E ancora Dadamaino, Paolo Scheggi, Gianni Colombo, Ettore Spalletti, Gianni Piacentino, Giorgio Griffa e Turi Simeti che si avviano a ottenere la stessa considerazione, come anche le generazioni successive di artisti che negli ultimi mesi hanno tenuto mostre personali nelle più importanti Gallerie europee e americane.

Accanto a questi protagonisti sono le correnti artistiche e i movimenti che nello spazio della Fiera occupano un ruolo importante come l’Arte Cinetica, la Pittura Analitica e l’Arte Concettuale italiana, con riscontri eccellenti anche fuori dal nostro Paese, come è per Nanda Vigo, Pino Pinelli, Vincenzo Agnetti e altri. Ad affiancare Art Fiera è “Art City” alla sua quarta edizione che attraverso un programma di mostre e manifestazioni offre l’occasione di visitare musei e luoghi d’arte tra i più suggestivi di Bologna. Sabato 30 gennaio sarà la volta di “Art White Night”, la Notte bianca dell’Arte che riempirà la città di numerose iniziative cui saranno presenti migliaia di visitatori.

Silvana Lazzarino

ARTE FIERA , 40              

Quartiere Fieristico di Bologna

Ingresso: Ovest Costituzione

Orari: da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19

lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17

dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016

Ingresso:

Biglietto giornaliero: € 20,00

Abbonamento 4 giorni: € 35,00

Abbonamento 3 giorni: € 33,00

Abbonamento 2 giorni: € 30,00

Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi

Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00

Informazioni :BolognaFiere telefono 051 282111

artefiera@bolognafiere.it

www.artefiera.it

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