Saldo e stralcio tasse

Saldo e stralcio tasse – Domanda di adesione alla Legge di bilancio 2019 (numero 145 del 30 dicembre 2018, articolo 1 commi 184 e seguenti).

Saldo e stralcio tasse

Saldo e stralcio tasse - Domanda di adesione alla Legge di bilancio 2019 (numero 145 del 30 dicembre 2018, articolo 1 commi 184 e seguenti).

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il modello per presentare la domanda di adesione al provvedimento presente nella Legge n. 145 del 30/12/2018 (art. 1 commi 184 e seguenti) che consente di pagare i debiti fiscali e contributivi, con una percentuale che varia dal 16% al 35% dell’importo dovuto già “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora, alle persone che si trovino in situazione di grave e comprovata difficoltà economica,

La situazione di grave e comprovata difficoltà economica vale per le persone fisiche con ISEE non superiore a 20.000€ mila euro, oppure per coloro che alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulti già aperta la procedura di liquidazione prevista dalla cosiddetta legge 27/1/2012).

La richesta  aldo e stralcio va presentata entro il 30/04/2019 ed è disponibile, oltre sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it,

Il modello SA-ST per aderire al “saldo e stralcio” è riservato alle persone fisiche che abbiano requisiti reddituali e patrimoniali non superiore a 20.000€ per nucleo familiare, e che siano debitori per importi maturati tra l’1/12000 e il 31/12/2017 derivanti SOLO da omesso versamento di imposte risultanti da dichiarazioni relative al Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29/09/1973 e al  Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26/10/1972, oppure ad omesso versamento di contributi dovuti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’Inps.

Sarà possibile pagare i debiti relativi al “saldo e stralcio” n una percentuale che varia in base alla situazione economica del contribuente.

Ossia il16% nel caso di ISEE inferiore ad 8.500€, il 20% con ISEE da 8.500€ fino a 12.500€, il 35% con ISEE compreso tra 12.500€ e 20.000€.

Nella domanda deve essere specificato se si intende versare la somma dovuta in un’unica soluzione entro il 30/11/2019 oppure se si preferisce pagare in 5 rate (35% entro il 30/11/2019, il 20% entro il 31/03/2020, il 15% entro il 31/07/2020, il 15% entro il 31/03/2021 e il saldo entro il 31/07/2021) con un interesse annuo del 2% dal dicembre 2019.

Entro il 31/10/2019 l’agenzia delle entrate comunicherà l’importo delle somme e le scadenze delle singole rate per il “saldo e stralcio”.

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Terremoti e eruzione in corso sull’Etna

Terremoti e eruzione in corso sull’Etna

Terremoti

nuova forte scossa nella zona Etnea: si temono danni.

Terremoti e eruzione in corso sull'Etna
Da stamattina è iniziato uno sciame sismico con oltre 130 scosse. Dalle ore 10 circa, un’alta colonna di cenere copre il cielo dell’Etna.

Le prime segnalazioni sono delle ore 08:50 locali.

Delle oltre 130 scosse sismiche fino ad ora registrate, le maggiori  sono state di magnitudo Ml = 4.0 (alle ore 13.08, localizzata nella zona di Piano Pernicana, fianco NE del vulcano, a 2.000 metri di profondità e 6 km ad ovest di Zafferana Etnea) e Ml 3.9 (localizzata nella zona di Monte Palestra fianco nord-ovest del vulcano).

L’attività sismica è stata accompagnata da un incremento del degassamento dall’area craterica sommitale, che ha avuto inizio con sporadiche emissioni di cenere emesse dalla Bocca Nuova e dal Cratere di Nord-Est.

Tale tipo di attività è culminata, verso le ore 12.00 circa, nella composizione di una scura nuvola di cenere densa.

Ad essa ha fatto seguito un’intensa attività stromboliana inizialmente localizzata alla base meridionale del Nuovo Cratere di sud-est,  e poi fortemente incrementata anche alla Bocca Nuova e al Cratere di nord-est.

Dalla Sala Operativa dell’Osservatorio Etneo (OE-INGV) ha diramato alle ore 12.01 locali  è stato diramato un un comunicato indirizzato alle autorità aeronautiche per allertarle dall’emissione di cenere

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha detto:

“L’Etna deve essere uno dei poli d’attrazione per il turismo siciliano. Finora non è stato sufficientemente sfruttato.

Credo che serva un’unica autorità che sia la sintesi di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono sul suo territorio. Voglio sperare che ci siano finanziatori, anche stranieri, disposti a puntare su questa straordinaria risorsa.

Insomma, noi abbiamo una Ferrari chiusa nel garage e questo non ce lo possiamo permettere“.

INFO

http://www.meteoweb.eu/foto/sciame-sismico-etna-eruzione-terremoto/id/1196594/#stxvVXk1DeQ774Zb.99

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INPS aggiunge la beffa al danno

INPS aggiunge la beffa al danno

Per la serie Esopo news

INPS

“Aggiungere la beffa al danno”, “Quando il diavolo ti accarezza vuole l’anima”, “Anche le uova della gallina nera sono bianche; ma staremo a vedere se anche i suoi pulcini sono bianchi”, “Bella ostessa, brutti conti”, “Chi si vanta del delitto è due volte delinquente”, “A chi vuole fare del male non manca l’occasione”, “Anche le colombe hanno il fiele”, “Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”, “A granello a granello si riempie lo staio e si fa il monte”, “Dai nemici mi guardo io ma dagli amici mi guardi Iddio”, “Chi mena per primo mena due volte”, “A pensar male, s’indovina sempre”, “Chi si scusa si accusa.”, “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, “Chi è generoso con la bocca, è avaro col sacco”, “Ben si caccia il diavolo, ma Satana ritorna”, “Chi non sa adulare non sa regnare”, “A brigante brigante e mezzo”, “Cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella”, “A buon cavalier non manca lancia”, “Bocca che tace nessuno l’aiuta”, “Chi più ne fa è fatto papa”, “Acqua e chiacchiere non fanno frittelle”, “Chi è bugiardo è ladro”, “Ai macelli van più bovi che vitelli”, “Chi a tutti facilmente crede, ingannato si vede”, “Chi nasce tondo non può morir quadrato”, “Al gatto che lecca lo spiedo non affidar arrosto”, “Chi ha polvere spara”, “Chi ti vuol male, ti liscia il pelo”, ecc. ecc

sono tutti motti-proverbi che ben si adattano alla lettera aperta  indirizzata ai “cittadini disabili e loro famiglie” verso i quali il Presidente dell’INPS Tito Boeri si è rivolto chiamandoli, bontà sua, “Cari amici“. 

Il Presidente dell’Istituto ha preso spunto da alcune critiche mosse al suo operato in ordine a quelle che lui definisce “presunte distorsioni nel sistema di misurazione e valutazione della performance dei medici dell’Istituto” e lo fa rassicurando che “ogni singola azione intrapresa è mossa dalla volontà di agire nell’interesse e per la tutela dei malati e dei cittadini invalidi”.

Il lungo e tecnicamente complesso documento, infarcito da espressioni di solidarietà, rispetto, amicizia ed innumerevoli altri nobili sentimenti, tenta di sfatare il sospetto che la norma, inserita con determinazione n.24 del 13 Marzo 2018 nel sistema di valutazione delle performance dei medici dell’Istituto, sia influente nella definizione delle erogazioni di contributi in favore dei cittadini ammessi ai benefici economici previsti per le invalidità civili.

In pratica, la norma stabilisce miglioramenti economici in favore di medici che contribuiscano alla riduzione delle prestazioni in favore di cittadini invalidi.

Il Presidente Boeri, pur ammettendo che “L’inclusione tra gli obiettivi delle revoche può aver dato luogo ad equivoci e alimentato timori sull’imposizione per via amministrativa di criteri più restrittivi nell’accesso alle prestazioni socio-assistenziali dell’Istituto” sottolinea che tali timori sono infondati in quanto “Questo indicatore incide su meno del 2% della retribuzione dei medici

Un aumento del 2% dello stipendi può essere sottovalutato?

Può sfatare i timori di comportamenti forzatamente adeguati alle direttive della norma?

Ad Esopo sembra molto strano, quasi una favola, che nella realtà sociale in cui viviamo (capitalistica, arrivista, individualista cinica e amorale) ci possa essere qualche individuo che trascuri di agire in modo da poter beneficiare (attraverso comportamenti più o meno moralmente corretti) di un bonus salariale pari al 2% del proprio stipendio!

Il Presidente Boerio, ed ecco un altro preciso riferimento ai proverbi suddetti, spinge la sua disanima fino al punto da manifestare vivo rincrescimento per “La polemica alimentata da alcune testate, che non hanno esitato ad offendere la professionalità dei nostri medici” giustificando la norma (che aggiunge soldi nelle buste paghe dei medici che riducono le prestazioni ai disabili, agli invalidi e ai malati terminali) come un provvedimento che “trae spunto dalla scelta dell’Inps di estendere loro l’obiettivo, sin qui stabilito per i soli dirigenti, di contribuire alla riduzione del debito pubblico (mediante la riduzione di spese per prestazioni indebite e l’abbattimento dell’evasione contributiva)“.

C’è chi crede alle sue parole?

C’é chi pensa che sia immorale spingere i medici ad agire in modo tale da ottenere benefici economici in cambio di riduzioni delle prestazioni assistenziale in favore della parte più debole, malata ed infelice della popolazione italiana?

Ci sono personaggi politici indignati da tale assurda forma di falsa equità?

Boh! Esopo ha solo la penna per scrivere.

INPS aggiunge la beffa al danno Per la serie Esopo news INPS "Aggiungere la beffa al danno",

22 Ottobre 2018

lettera_aperta_cittadini_disabili_e_loro_famiglie

 

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