Franceschini: acquisizione Monte di Pietà di Napoli e sua destinazione pubblica

Franceschini: acquisizione Monte di Pietà di Napoli e sua destinazione pubblica

Per la serie Esopo news

Franceschini: acquisizione Monte di Pietà di Napoli

Stiamo lavorando e discutendo con Banca Intesa per una ipotesi di acquisizione dello storico Monte di Pietà di Napoli da parte del ministero della cultura da destinare a uso pubblico. Discuteremo con la città e la Regione sul tipo di utilizzo migliore“. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini, a margine dell’inaugurazione della chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte.

Roma, 6 luglio 2021

Ufficio Stampa MiC

Eppure, chi sa perché, Esopo era convinto che l’Italia avesse attivato un programma di vendita dei beni immobili.

Forse la mazzetta è maggiore quando comprano, spendendo i nostri soldi, rispetto a quando vendono i nostri beni? 

Oppure hanno deciso di fare un altro regalo di stato ad una banca amica degli amici degli amici?

Certamente già hanno deciso a chi consegnare il bene una volta acquistato.

Certamente ci raccontaqno cazzate su tutto il fronte politico. Privatizzazioni… un cavolo!

 

n cavolo!

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Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della Regione Campania

Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della Regione Campania

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Comitati a Difesa del Diritto alla Casa

ABBATTIMENTI CASE, VENERDI’ 9 LUGLIO 2021 ALLE ORE 18.00 ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA ANTICA REGGIA A ISCHIA

Continua senza sosta nonostante la calura estiva, l’azione di protesta e di proposta del neonato Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della Regione Campania che dopo Roma, Napoli, Gragnano, Pozzuoli ed altri comuni del Napoletano, ora sbarca sull’isola Verde dove, venerdì prossimo 9 luglio a partire dalle ore 18.00, in collaborazione col Comitato per il Diritto alla Casa delle isole di Ischia e Procida, terrà un’importante assemblea pubblica in piazza Antica Reggia a Ischia, nel piazzale antistante il Municipio.

L’assemblea pubblica di venerdì, che sarà solo la prima di varie iniziative di piazza che si intendono organizzare sull’Isola e a cui nelle prossime settimane seguirà una manifestazione di protesta, non solo servirà a presentare alle popolazioni isolane le linee guida programmatiche e gli obiettivi che si prefigge e per cui è stato fondato il Coordinamento, ma sarà anche l’occasione per fare un primo bilancio della già intensa attività portata avanti in queste settimane dal Direttivo.

Quello che in sintesi chiediamo a governo e parlamento – spiega l’ischitano Gennaro Savio, portavoce del Coordinamento regionale per il Diritto alla Casa -, è che così come avvenuto per gli sfratti la cui esecuzione da tempo è stata bloccata, vengano immediatamente sospese le demolizioni a seguito della situazione di emergenza sanitaria che ormai da oltre un anno e mezzo vive il nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19 e della tremenda crisi economica che n’è seguita e che sta attanagliando in modo particolare le famiglie lavoratrici.

Perché è veramente assurdo, disumano ed indegno per un Paese che si definisce civile, sbattere fuori dalla propria unica casa in piena pandemia ed in piena crisi economica, nuclei familiari che al momento hanno pure difficoltà a mettere il piatto a tavola con l’aggravante di non garantire loro neppure un’alternativa abitativa.

Si chiede quindi un immediato blocca-ruspe e nelle more la soluzione definitiva di questa autentica tragedia sociale che guarda caso vede soccombere sempre e solo la povera gente. Infatti, spiega Savio – a dimostrazione che al contrario di quanto qualcuno furbescamente vorrebbe farci credere non ci troviamo dinanzi ad un’operazione di rispristino della legalità dello Stato ma dinanzi ad una colossale ingiustizia sociale, da dodici anni a questa parte nella regione Campania, tranne qualche eccezione sporadica, ad andare giù sono solo case abitate da famiglie lavoratrici e giammai la grossa speculazione edilizia affaristica, malavitosa e del cemento selvaggio che nei decenni, tra la totale indifferenza del potere politico ed istituzionale, ha distrutto coste e colline dei nostri territori. La cosa vergognosa è che invece, al contrario, proprio in piena pandemia c’è stata un recrudescenza di demolizioni che proseguiranno senza sosta nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Di qui – conclude Gennaro Savio – il mio appello ai cittadini dell’isola d’Ischia a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà venerdì prossimo 9 giugno alle ore 18.00 in piazza Antica Reggia. Vi aspetto, non mancate

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Attenzione PT Poste Italiane blocca postepay con credito

Poste Italiane

blocca postepay (con credito attivo)

Poste italiane pec 2

fornendo questa insulsa spiegazione:

Richiesta numero: 6083514909

Posta in arrivo

NO-REPLY@posteitaliane.it
10:26 – 3 Luglio 2021
a emmegiischia@gmail.com

Gentile Cliente,

in riferimento alla sua richiesta con Oggetto: carta non attiva del giorno 01.07.2021, le comunichiamo quanto segue:

La carta è stata bloccata da Postepay in via cautelativa.

Ciò significa che PT (poste Italiane) si arroga il diritto di appropriarsi dei nostri soldi senza preavviso, senza una messa in mora, senza una ragione documentata, e senza fornire, a precisa richiesta, né il motivo dell’appropriazione, né le modalità per la restituzione dei soldi depositati.

Praticamente, se utilizziamo, per esempio, la carta per depositare la pensione, potremo trovarci, all’improvviso, senza i nostri soldi e senza le nostre pensioni.

Il consiglio è di ritirare subito tutti i depositi dalle postepay…

Resto a disposizione per ogni chiarimento.

Io credo che ciò sia configurabile come “APPROPIAZIONE INDEBITA” e mi rivolgerò ad un legale per tutelare i miei diritti.

Questa è la mia carta bloccata

PT (Poste Italiane) blocca le carte prepagate tipo POSTEPAY

PT (Poste Italiane) blocca le carte prepagate tipo POSTEPAY

PEC POSTEPAY RICHIESTA RIMBORSO

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La ciurma sanitaria

La ciurma sanitaria nella Italia del 2021
Per la serie Esopo news

La ciurma sanitaria

Certamente qualcuno, senza fare nomi “Salvini”, guardandosi allo specchio la mattina deve avere molte difficoltà a riconoscersi se è vero che il volto è lo specchio dell’anima, perché la sua (ammesso che ne abbia una solo sua), super ballerina di can can, cambia colori (dal nero più nero non si può al bianco del biancofiore originale targato dc) e forme (dal grugnito al predicante) al minimo saliscendi dei sondaggi.

Certamente anche, però, la gestione sanitaria italiana da inizio pandemia ad ora ci ha relegati nella più profonda doglianza per i risultati ottenuti, e mi riferisco principalmente al fattore n.1 di determinazione di successo o di sconfitta: il numero di morti in proporzione con la popolazione.

Siamo nei primi posti mondiali e ciò, se si è in guerra, giustifica ogni tentativo di cambiare strategia, comandanti ed armamenti.

Ma l’offensiva contro Speranza è, a mio parere, carente di buona conoscenza della costituzione. Infatti avevo ancora il biberon in bocca quando iniziarono ad insegnarmi che la nuova Carta assegna al Consiglio dei Ministri la responsabilità della vita pubblica italiana.

Consiglio dei ministri tutto intero e non un singolo sparuto povero disgraziato ministro caricato del marciume accatastato in decenni di ruberie ed interessi privati e malavitosi realizzati in ambito sanitario.

Speranza, a prescindere da personali meriti o carenze, è solo il vertice della infame ciurma che ha gestito la nostra salute negli ultimi decenni che, con lui, dovrebbe essere messa alla gogna, defenestra nel senso storico del termine, se solo il popolo italiano fosse un popolo nazionale.

Buon vaccino a tutti!

Bruno Mancini

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