Alla ricerca dei percome – Chi è la signora del video?

Alla ricerca dei percome – Chi è la signora del video?

Chi è la signora del video?

Alla ricerca dei percome
CHI È LA SIGNORA DEL VIDEO?

Silvana Pampanini una star dell’onestà.
In un video girato durante l’estate 2014 nella Piazzetta San Girolamo della Città d’Ischia, si vede la famosissima attrice Silvana Pampanini che invita il suo cavaliere ad infilare sotto il portone della chiesa di San Girolamo alcune banconote che loro due avevano trovato in terra pochi metri prima.
Nel video non si vede la scena precedente nella quale loro due avevano confabulato sull’opportunità di lasciarle in bella vista su una cassetta postale situata nell’angolo della piazza, affinché lo sfortunato ex proprietario delle banconote avesse potuto, cercandole, ritrovale.
Quasi una favola omaggio all’ingenuità ed all’onestà!
Parliamo di alcune banconote da 100 euro!

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Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-6196-7
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Libro, 159 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 16.00

Titolo
Alla ricerca dei percome
Sottotitolo
Esopo news
Collaboratori
Bruno Mancini
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978-1-4710-6196-7
Marchio editoriale
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Edizione ampliata
Seconda edizione
Licenza
Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright
Bruno Mancini
Anno del copyright
2022

Dettagli del prodotto

ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
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Parole chiave
notizie, scempi, società
Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
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Alla ricerca dei percome – L’ora dei fantasmi

Alla ricerca dei percome – L’ora dei fantasmi

L’ora dei fantasmi

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L’ORA DEI FANTASMI
In un certo genere di letteratura molto apprezzata, che si è sviluppata a partire da circa 2000 anni dopo la mia prima morte (Esopo, in greco antico Αἴσωπος, traslitterato in Áisopos; 620 a.C. circa – 560 a.C. circa) la mezzanotte è stata spesso indicata come l’ora dei fantasmi.
In verità tale identificazione si può ritenere una variante moderna della medioevale comunanza dell’ora 00.00, ossia mezzanotte, con la presenza di streghe, e non fantasmi, ambulanti tra calle e callette di paesi e città.
Questa news potrebbe tranquillamente essere intitolata “L’ora delle streghe”, ma, se del primo Esopo non si conosce quasi nessuna caratteristica umana, di questo Esopo news si vuole che vengano apprezzate tutte le forme di galanteria riservate da persone civili al gentil sesso.
Ciò, anche quando il gentil sesso è intabarrato in una divisa da vigile urbano.
Ed ecco il racconto di Esopo:
«In un giorno del mese di Agosto, diciamo per esempio il 20 Agosto del 2015; in un orario che potremmo poco arbitrariamente indicare tra 15 minuti prima e 30 minuti dopo la mezzanotte; in una località turistica di notorietà internazionale, per esempio “Ischia l’isola che verde fu”; vigendo in quelle ore la delibera di “blocco motori”, accadde che il pilomat preposto alla selezione dei veicoli autorizzati ad accedere tramite pass al centro storico “pare” che fosse rotto.
Alcuni, malignando, dicevano che la “rottura” fosse una scusa per limitare i danni che il pilomat stava procurando, non tanto per il suo cattivo funzionamento, ma principalmente per le disattenzioni/furbizie tentate da automobilisti incapaci di sottostare a regole da loro non condivise; mentre altri asserivano che l’aggeggio, inventato per un su e giù per nulla
erotico/pornografico ma forse con la celata sindrome della
sodomia e dell’inchiappettamento nei confronti degli automobilisti, fosse stato messo a riposo anche per consentire al Comune di far cassa sanzionando quante più infrazioni possibili.
Però questo è argomento di una favola differente.
Tornando alla scena della vicenda, potremmo chiamare “Piazza dei Vincitori” il luogo in cui risulta installato il pilomat vacanziero e “Via Scortese” il primo tratto di accesso all’isola pedonale dalla verginità incustodita.
In quella notte di luna crescente, due vigil (ine? esse?) dai nomi esotici del tipo AAA e AA, invece di presidiare l’ingresso alla ztl stazionando qualche metro prima del pilomat per “difendere” il divieto, hanno parcheggiato una cinquantina di metri più giù, all’altezza delle fontane di via Scortese.
Così facendo hanno incoraggiato audaci lupacchiotti motorizzati a provare l’ebbrezza della circolazione tra una folla di persone pigiate come polpette di carne macinata.
Il rischio, si sa, molto spesso è causa di perdite (tranne che per i politici che rischiano solo i nostri beni) e pertanto, poco dopo, alcuni automobilisti sono caduti nella rete, anzi sono stati bloccati da un ”ALT accosti” sussurrato da una vocina melliflua nella bolgia di musiche, urla e discussioni sulla validità calcistica del nuovo Napoli.
“Le contesto una contravvenzione!” Disse la sirenetta di mezzanotte.
Il primo e il secondo pesciolino caduto nella rete non vedevano sirene ma streghe di mezzanotte ed erano ancora fermi ad attendere la restituzione dei loro documenti quando accadde che i fantasmi di altri automobilisti, stipati come sardine nelle auto-scatolette, arrivassero a pochi metri da loro e le sirenette-streghe di mezzanotte intabarrate da vigil (ine?
esse?) con molta grazia invitassero i conducenti a fare marcia indietro per uscire dalla zona off limit.
L’assurdo è che non solo le sirenette-streghe di mezzanotte
non hanno elevato contravvenzione a tutte le auto con le quali ignari o furbi hanno tentato di entrare nel “centro storico sic!” invitando, viceversa, solo qualcuno a fare marcia indietro, ma il paradosso è che l’hanno fatto addirittura alla presenza di coloro ai quali stavano elevando contravvenzioni. Io mi sarei infuriato, e voi?
Naturalmente i verbalizzati non hanno apprezzato il trattamento di sfavore loro ricevuto e l’hanno detto con tutti gli aggettivi.
Esopo news, in quanto favolista, può anche raccontare balle urbane o inurbane, però, in questo caso, esiste una contravvenzione nella quale uno dei tizi, sfortunato o antipatico alle sirenette-streghe di mezzanotte, ha fatto verbalizzare la disparità di trattamento ricevuto.
Come dire che: ”A mezzanotte esistono auto fantasma guidate da automobilisti fantasmi che le streghe intabarrate in divise da vigili urbani allontanano per paura, per amicizia o per interessi?”
Alcune civiltà, tra le quali non c’è certamente “Ischia l’isola che verde fu” non ammettono streghe e non conoscono fantasmi.»
Secondo Erodoto, alla morte di Esopo seguì una pestilenza che il popolo di Delfi interpretò come punizione divina per l’omicidio commesso.

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“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
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“Una prosa lacerata e sfuggente…”
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SOMARI IN VANTO

Nella vasta ed eterogenea pletora dei combattimenti tra esseri viventi, organizzati in modo più o meno criminale ma sempre superiore ad ogni limite di stupidità e d’inciviltà da parte di umanoidi che hanno barattato l’anima per il superfluo, non mi sono mai imbattuto in un match tra zebre (mammiferi perissodattili appartenenti alla famiglia degli Equidi) e ciucci (forma dialettale napoletana per indicare i ruminanti “ciuchi” sinonimo di “asini” e/o “somari”).
Eppure di schifezze e nefandezze ne è pieno anche lo sport olimpico se solo prendiamo in considerazione le innumerevoli medaglie che ogni quattro anni il CONI spilla sulle preziose magliette super sponsorizzate di atleti, maschi e femmine, giovani e anziani, più o meno grassi e grossi che si prendono a pugni per una buona mezz’ora di fronte a gente che mangia patatine e beve birra.
Il sangue delle sopracciglia spaccate e dei nasi in frantumi nella boxe (è anche vero che qualcuno è morto sul ring) resta comunque un gioco da bambini se paragonato alla crudele impari e vigliacca attività che l’uomo (?) offre come spettacolo nelle arene ospitanti le “corride”.
Una spada lunga circa un metro e un addestramento scientifico, contro due corna e lo sbalordimento di un animale al quale nessuno ha mai spiegato quali siano le regole e come si svolga il match.
Nessun toro avrebbe accettato. Tra le zebre e i ciucci sono sempre state le zebre, forti del loro blasone, a definire le regole del gioco.
Sono state loro, organizzate dalla furbizia dei compari agnelli ad imporre i “rigori” della disciplina in campo. Esse, designando arbitri a pois come la canzone di Mina, hanno determinano espulsioni e fuoricampo. MOGGI MOGGI tutti i ciucci si sono fatti inchiappettare.
“Si ciucc e t’ n’ prisc” ossia “Sei somaro e ne godi, te ne vanti”.

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“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
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Alla ricerca dei percome – La sirena impazzita

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La sirena impazzita

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LA SIRENA IMPAZZITA

Erano circa le 21 di una sera di fine estate quando un lamento stridulo ha improvvisamente inondato il famoso Corso Vittoria Colonna della città d’Ischia brulicante di gente, italiana e straniera, che dondolava soavemente in cerca della digestione vespertina prima di posare le stanche membra tra lenzuola e cuscini.
In molti, hanno avuto un sobbalzo temendo che fosse in atto una rapina (del resto le notizie di cronaca dei giorni precedenti non erano passate inosservate), altri hanno creduto che fosse scattato l’allarme per l’arrivo di qualche missile deviato dalla traiettoria siriana (e certamente le voci di corridoio che indicavano il prossimo bombardamento da parte nostra dei tizi che si stanno scannando in Siria in nome di BOH! sono di quelle che ci fanno stare sui cactus), qualcuno è corso a ripararsi sul sagrato della chiesa (e si sa che esse sono luogo di rifugio sicuro per ogni evenienza).
In effetti si trattava di una sirena impazzita, e per sirena non intendo il mitico pesce donna che fece soffrire tanto il buono, furbo e birichino Ulisse, ma mi riferisco alla sirena collegata all’allarme di un negozio!
Il sibilo è durato una decina di minuti e se non ha rotto qualche timpano poco c’è mancato.
Come dire: una sbadataggine diventata una circostanza di stress collettivo.
Oppure anche: un aggeggio installato per la difesa di beni personali diventa un motivo di panico per la collettività. Meditate gente!

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“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
YOUNG ADULT FICTION / Social Themes / New Experience

Parole chiave
notizie, scempi, società
Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
Contenuti espliciti
No

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Alla ricerca dei percome – La gita del cigno

Alla ricerca dei percome – La gita del cigno

La gita del cigno

Alla ricerca dei percome
LA GITA DEL CIGNO
Ischia 5 Ottobre 2015

Uno spettacolo insolito ha focalizzato l’attenzione di molti turisti all’imbrunire di questa sera.
Un cigno si è posato sullo specchio di mare antistante la spiaggia del Lido restandovi per oltre un’ora prima di riprendere il volo verso chi sa quale meta.
La tranquillità con la quale è restato a dondolare sul mare completamente calmo e nella leggera brezza della sera ha fatto immaginare, probabilmente, all’eterogenea moltitudine dei clienti affacciati ai balconi dei grandi alberghi presenti a ridosso della spiaggia, che il grande uccello acquatico della famiglia degli Anatidi, fosse di casa qui da noi, mentre, al contrario, la presenza di tali pennuti è del tutto inusuale.
Al mio amico Esopo, mentre ne ammirava lo spettacolo del suo manto bianchissimo, è venuto il sospetto (anche forse perché poco prima aveva letto un post di Benedetto Valentino e i commenti successivi che qui di seguito pubblico in parte), che qualche agenzia di viaggio o qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE fossero riusciti a tradurre in “cignese” le qualità della nostra isola!
E così ha immaginato che i cigni, notoriamente presenti nei vari continenti in molti milioni di esemplari, avessero inviato un esploratore per verificare la correttezza delle informazioni (tradotte in cignese, lo ripeto, da qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE), in quanto i loro gruppi troverebbero molto interessante villeggiare ad Ischia pur dovendosi eventualmente spostare da paesi lontanissimo come la Nuova Zelanda, poiché, in fondo, non spenderebbero neppure un euro di viaggio.
A me, invece, poiché il magnifico esemplare ha fatto il suo
primo giretto sulla nostra isola planando nella zona dei grandi alberghi, viene da credere che l’uccello sia stato invitato (anche in questa ipotesi per merito della brillante intuizione di qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE) per aggiungere un tocco di classe ad uso dei turisti nordici nostalgici dei loro animali.
Chi avrà ragione tra me e lui?
La storia sarà definita in una terza ipotesi sconosciuta?
Mah!
Fatto sta che difficilmente potremo sapere la verità perché il Cygnus olor non è un animale che canta facilmente!
Ecco il post di Benedetto Valentino e lo stralcio di qualche commento:

Benedetto Valentino
«Il grande boom di turisti a Ischia e in Campania porterà meno della metà dei benefici previsti.
Il motivo è semplice: tutta “l’intermediazione” é affidata a internet e ai grandi network; tripadvisor, trivago, lo stesso GOOGLE, etc. che sono gli unici che hanno un guadagno netto esentasse.
Il resto va alle grandi agenzie straniere.
Al territorio, albergatori e ultimi i commercianti, restano pochi spiccioli, ma il peso di tasse, banche e inquinamento. Ai lavoratori neanche lo stipendio. È il mondo moderno, baby…»

Variante Anomala
«I portali ischitani pagano le tasse in Italia, gli alberghi idem, le compagnie di navigazione uguale, le grandi agenzie straniere non portano turisti per il semplice fatto che di stranieri ne arrivano pochi, ad Ischia.
Che poi la crisi sia lontana dall’essere terminata è purtroppo vero ma non dipende dal turismo on line.»

Stani Verde
«Tripadvisor, Booking.com, ecc. non sono portali
ischitani e, come ben dice Benedetto Valentino, non pagano le tasse in Italia.»

Hotel Revision
«Questa analisi sul mondo dei portali e del turismo è decisamente qualunquista: dove sono i dati che dimostrano tale tesi?
Il web è la più grande opportunità degli ultimi tempi, è un cavallo che ha delle redini da tenere certamente ben salde. Booking, Tripadvisor & co. non sono l’unico strumento di vendita, sono delle vetrine: chi le usa meglio, vince, chi le subisce, si trova sopraffatto.
E poi non parliamo di grandi agenzie straniere, per favore: a Ischia la TUI ha fatto sfracelli per anni, dettando la linea turistica del nostro territorio per anni, forte dei fatturati
elevati.
La TUI non era una “grande agenzia straniera?” Il web va conosciuto, è una giungla è vero, ma ha anche tanti aspetti positivi che se sfruttati a dovere portano benefici immensi. Booking col 18% di commissione porta il tuo hotel fino in Nuova Zelanda e traduce la descrizione dei tuoi servizi anche in Cinese, l’hotel singolo sarebbe in grado di farlo?
Non credo proprio.
Preoccupiamoci piuttosto dell’immonda pressione fiscale che un hotel deve subire, TASI e IMU su tutti: partendo da qui si
può trovare la chiave di lettura per il futuro del turismo ischitano e italiano.»

Hotel Revision
«Aggiungo: il 18% a Booking no perché è un gruppo internazionale, il 20-25% a un’agenzia di incoming locale invece sì perché “paga le tasse in Italia”?
L’obiettivo dell’hotel è incrementare le prenotazioni, possibilmente disintermediate: dove la pago pago questa commissione, oggettivamente cambia ben poco.»

Bruno Mancini
«Solo una domanda: che bisogno ha il singolo albergo di portare le notizia della sua esistenza “fino in Nuova Zelanda” e veder tradotta “la descrizione dei suoi servizi anche in Cinese”?»

Hotel Revision
«Ne ha bisogno eccome Bruno, perché oggi con 12 ore di volo posso essere dall’altro lato del mondo, perché con gli stessi soldi che spendo per andare a Ischia me ne vado in Thailandia in un resort di lusso a 5*.
Poi se giustamente la nostra clientela è l’interland napoletano allora tutto giusto, il piccione viaggiatore è più che sufficiente: basta non accalcarsi ogni Agosto a chi fa la foto più “cafonal”…»

Bruno Mancini
«Premetto che:
1) Sono nato a Napoli da genitori napoletani ma non desidero dichiararmi “napoletano” in quanto non condivido quasi nessuno degli atteggiamenti sociali che caratterizzano l’espressione pubblica del suo popolo.
2) Vivo ad Ischia praticamente da sempre, ma nessuno dei suoi abitanti mi ha mai considerato, a buona ragione, “ischitano”.
3) Non ho interessi particolari che mi spingano a valorizzare le azioni delle agenzie (anche web) piuttosto che le Aziende alberghiere operanti sull’isola d’Ischia.
Ciò premesso ed in virtù della presumibile amicizia in comune con Benedetto, autore di questo post, chiedo, sottovoce, a Hotel Revision di spigarmi/ci quale lettura storica razzista lo spinga a considerare, IN GENERALE, la gente che vive nell’interland napoletano meno dignitosa dei turisti neo zelandesi, cittadini di uno stato, certamente rispettabile, ma del quale sono conosciute, in pratica, solo le attività nello sport del rugby.
Per chiarezza riporto la frase di Hotel Revision: “Poi se giustamente la nostra clientela è l’interland napoletano allora tutto giusto, il piccione viaggiatore è più che sufficiente: basta non accalcarsi ogni Agosto a chi fa la foto più cafonal”.»

Alla ricerca dei percome

Alla ricerca dei percome – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Introduzione

La Banca dell’allegria

Un corteo con gli occhiali

Per una corretta gestione dell’Azienda Poste Italiane

Il bus lo guido io…

Il gazzo ipocrita

Topicida nelle aiuole

Il giudice e la bambina

La gita del cigno

La sirena impazzita

Somari in vanto

L’ora dei fantasmi

Chi è la signora del video?

Tre meglio di due e di gran lunga migliore di una?

Il freno e l’acceleratore

Disattivare sevizio a pagamento

A ruba

In auto vado dove voglio

La danza delle benne

Senza tarallucci e vino

Il marciapiede incompreso

Bracconieri marini primo articolo

Bracconieri marini secondo articolo

Bracconieri marini

Bracconieri marini quarto articolo

Bracconieri marini quinto articolo

A Ischia: Natale alla Pagoda

I CESSI della città d‘Ischia

FAI, Ischia che fai

Ischia non partecipa al fai – 2016

Coniglio morto pineta Mirtina

La siringa abbandonata

Ancora siringhe infette–Carabinieri nella pineta Mirtina?

Siringhe infette – Un cercatore di funghi velenosi

I funghi velenosi spariscono, le siringhe infette restano

Il ciclamino attonito

Perversione

Zooerastia all’italiana

Marciapiede alticcio

Tombini bi-partisan

Tubi non intubati

Remigia Gianturco: Promenade squallore

Tre promesse tre!

Miracoli in negativo

I Ferrandini inchiodarono Gesù?

Quando Berta filava

Nulla è perduto tranne l’onore!

Una salus victis, nullam sperare salutem

Fanatico sì, ma per amore!

Esopo news

A caccia di cittadini polli

Insulsi cervelletti di fb bloccano poesie di pace

Gli insulsi cervelletti di fb bloccano la programmazione post

Recensioni & Interviste

Recensione scritta da Liga Sarah Lapinska

Recensione scritta da Roberta Panizza

Recensione scritta da Marina De Caro

Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini

Michela Zanarella intervista Bruno Mancini

Alla ricerca dei percome

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Alla ricerca dei percome

Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-6196-7
Versione 3 | ID wdm6w9
Libro, 159 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 16.00

Titolo
Alla ricerca dei percome
Sottotitolo
Esopo news
Collaboratori
Bruno Mancini
ISBN
978-1-4710-6196-7
Marchio editoriale
Lulu.com
Edizione
Edizione ampliata
Seconda edizione
Licenza
Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright
Bruno Mancini
Anno del copyright
2022

Dettagli del prodotto

ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
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Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
YOUNG ADULT FICTION / Social Themes / New Experience

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