Ingresso gratuito in otto musei

Ingresso gratuito in otto musei

Art Card – Con la Maratona di Roma ingresso gratuito in otto musei di Roma

La Maratona di Roma Art Card dà diritto all’ingresso gratuito per due persone presso otto musei facenti parte della rete del Polo Museale del Lazio.

Valida dal 7 al 14 aprile 2016, la Maratona di Roma Art Card sarà consegnata a tutti gli atleti della Maratona e ai partecipanti alla Roma Fun Run insieme al pettorale di gara.

Ecco la lista dei musei che offrono l’ingresso gratuito con la Maratona di Roma Art Card:
Galleria Spada
Museo dell’Alto Medioevo
Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”
Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
link: www.maratonadiroma.it

Ingresso gratuito in otto musei

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Inaugurazione scuola di canto lirico e di poesia

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Il Dispari: una pagina per DILA

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Neapolis

fra Città e Museo” Quattro giorni per conoscere Parthenope e Neapolis
Napoli, Museo archeologico nazionale di Napoli – dal 07 aprile 2016 al 10 aprile 2016
Al Museo Archeologico di Napoli e in vari luoghi in città da giovedì 7 a domenica 10 aprile 2016 Giovedì 7 aprile 2016 ore 16 Museo Archeologico di Napoli Incontro “Neapolis fra Città e Museo” Introducono Adele Campanelli – Soprintendente Archeologa della Campania Paolo Giulierini – …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
La Storia da cui nascono le storie: le fonti di Shakespeare

Roma, Biblioteca Universitaria Alessandrina – dal 07 aprile 2016 al 31 maggio 2016
L’esposizione bibliografica La Storia da cui nascono le storie: le fonti di Shakespeare documenta, per mezzo di esemplari di edizioni di pregio, l’ispirazione fornita, anche per via indiretta, dalla cultura classica e dalla letteratura italiana all’opera di William Shakespeare. Si tratta di …… continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Con la Maratona di Roma ingresso gratuito in otto musei di Roma

La Maratona di Roma Art Card dà diritto all’ingresso gratuito per due persone presso otto musei facenti parte della rete del Polo Museale del Lazio. Valida dal 7 al 14 aprile 2016 , la Maratona di Roma Art Card sarà consegnata a tutti gli atleti della Maratona e ai …… continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Visite di approfondimento

nella ex Chiesa di S. Piero in Scheraggio inserita nell’edificio vasariano degli Uffizi
Firenze, San Piero in Scheraggio – dal 08 aprile 2016 al 17 giugno 2016
La Direzione delle Gallerie degli Uffizi ha deciso di potenziare la possibilità di visite guidate gratuite all’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, luogo normalmente chiuso al pubblico. Dal prossimo 8 aprile, infatti, saranno quattro le visite previste ogni venerdì: alle 9.30 e …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
IL CHIOSTRO ABITATO

Calci, Museo nazionale della Certosa Monumentale di Calci – il 09 aprile 2016
In occasione dello SLOW ART DAY il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci propone una visita guidata alla scoperta del Chiostro grande e dei suoi “abitanti” Seguendo il racconto della dott.ssa Antonella Gioli, docente del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di ... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Studia… et labora

Napoli, Certosa e Museo di San Martino – dal 09 aprile 2016 al 28 maggio 2016
Da sabato 9 aprile, per due mesi, gli spazi della Certosa e del Museo di San Martino si animano dell’energia e della preparazione dei giovani studenti dell’Istituto Tecnico Economico Caruso. I visitatori italiani e stranieri saranno accompagnati alla scoperta del fascino e della …… continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Giuseppe Bergomi disegni e sculture

Catania, Palazzo della Cultura – dal 09 aprile 2016 al 15 maggio 2016
Saranno esposti oltre un centinaio di lavori, tra disegni e sculture, che indagano l’attività dell’artista, spaziando lungo circa dieci anni di ricerca. Protagonista dell’opera di Bergomi è la figura umana, sospesa in bilico fra due livelli di lettura: da un lato, il realismo della …..continua a leggere »

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Il Castello Segreto

Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo – dal 09 aprile 2016 al 20 novembre 2016
Il Castello Segreto è il titolo di un progetto ideato dal Polo Museale del Lazio , diretto da Edith Gabrielli, che rende visibili alcune zone particolari del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo . Per quanto di rimarchevole valore storico e artistico, di solito queste aree risultano chiuse …… continua a leggere »

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I Disegni di San Paolo

Treviso, Archivio di Stato di Treviso – dal 09 aprile 2016 al 14 maggio 2016
L’Archivio di Stato di Treviso apre nuovamente le sue porte alla cittadinanza con una mostra dal titolo intrigante che, naturalmente, a ha a che vedere con la vita dell’apostolo Paolo, quanto piuttosto con i disegni e le mappe che facevano parte dell’Archivio del Monastero di San Paolo di …… continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Da Lotto a Caravaggio.

La collezione e le ricerche di Roberto Longhi
Novara, Complesso Monumentale del Broletto – dal 10 aprile 2016 al 24 luglio 2016
Roberto Longhi (1890 – 1970) è una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo. Ha contribuito in modo determinante alla conoscenza che oggi abbiamo dell’arte italiana, avendo dedicato la sua vita di studi e la sua passione ..…. continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Concerti di musica antica

al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Roma, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – dal 10 aprile 2016 al 05 giugno 2016
Domenica 10 aprile alle ore 10.00 il Polo Museale del Lazio , diretto da Edith Gabrielli , presenta presso l’ Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali a Santa Croce in Gerusalemme, diretto da Sandra Suatoni , la seconda edizione della stagione di concerti, curata dal Dipartimento di …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

#CinemaDays

Film in sala a soli 3 euro dall’11 al 14 aprile 2016: tornano i CinemaDays
Dopo il successo ottenuto nell’edizione dello scorso anno che ha registrato 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, tornano i CinemaDays da lunedì 11 a giovedì 14 aprile. Durante i 4 giorni dell’iniziativa – nata con l’obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche – il …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
IL GIOCO SERIO DELL’ARTE.

William Kentridge sarà il prossimo ospite di Massimiliano Finazzer Flory
Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma (Palazzo Barberini) – il 11 aprile 2016
E’ l’artista di rilievo internazionale William Kentridge l’ospite di Massimiliano Finazzer Flory per il quarto appuntamento de «Il Gioco serio dell’Arte», X edizione. Autentico «uomo rinascimentale», artista a 360 gradi, attivo nella pittura e nel disegno, nel teatro e nel cinema, nella …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Gesualdo, morte per cinque voci

Cagliari, Biblioteca universitaria di Cagliari – dal 12 aprile 2016 al 13 aprile 2016
Proiezione del documentario “Gesualdo, morte per cinque voci” del regista tedesco Werner Herzog. Il film ripercorre la storia di Carlo Gesualdo, principe di Venosa, (Napoli 1560 – Venosa 1613) conosciuto per la sua passione per la musica e le composizioni musicali ardite per l’epoca, per …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Legatorie d’arte: antichi e moderni artigiani

Parma, Biblioteca Palatina di Parma – dal 13 aprile 2016 al 23 aprile 2016
Biblioteca Palatina e Fondazione Museo Bodoniano in collaborazione con Consorzio Sistemacons Parma organizzano la mostra Legatorie d’arte: antichi e moderni artigiani Biblioteca Palatina – Palazzo della Pilotta 13-23 Aprile 2016 Mercoledì 13 aprile alle ore 17.00, nella Galleria Petitot della …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Ciclo di conferenze

“Stranieri, barbari, migranti: il racconto della Storia per comprendere il presente”
Venezia, Sale monumentali della Biblioteca nazionale Marciana – dal 13 aprile 2016 al 18 maggio 2016
Inizierà ad aprile, per dipanarsi lungo tutto il 2016 , un ciclo di incontri che la Biblioteca Nazionale Marciana intende dedicare al confronto con l ‘Altro nella Storia , un tema cruciale per il nostro presente a cui la Storia può offrire spunti di riflessione ed esperienze da cui trarre …... continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Con la Maratona di Roma ingresso gratuito in otto musei di Roma

La Maratona di Roma Art Card dà diritto all’ingresso gratuito per due persone presso otto musei facenti parte della rete del Polo Museale del Lazio. Valida dal 7 al 14 aprile 2016 , la Maratona di Roma Art Card sarà consegnata a tutti gli atleti della Maratona e ai ..…. continua a leggere »

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Qualcuno la chiama camorra

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Teleischia Primo piano Bruno Mancini

Considerando la dovizia degli argomenti trattati, se ne consiglia la visione a tutti coloro che ritengano di avere a cuore le sorti della Cultura in generale e dell’Arte in particolare>>>>>

Amedeo Romano intervista Bruno Mancini

Teleischia logo comp

Il grande prestigio artistico dell’isola d’Ischia

DILA ha intenzione di creare un calendario annuale di eventi nel quale includere, di volta in volta, singole presentazioni di molti dei famosi personaggi che sono in qualche modo venuti in contatto con la nostra isola>>>

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

In omaggio ai nostri tanti amici lettoni, abbiamo intenzione di pubblicare un libro contenente poesie tradotte, appunto, in lingua lettone.

Il volume intitolato “Dall’Italia alla Lettonia”, composto da un totale di 96 pagine, conterrà 20 poesie di Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e/o di Autori da essa invitati (le poesie saranno pubblicate sia in italiano e sia in lettone) e 24 poesie di autori che chiederanno di partecipare aderendo a quanto qui di seguito riportato (anche queste 24 poesie saranno pubblicate sia in italiano e sia in lettone).

Per partecipare NON è richiesta alcuna tassa d’iscrizione e NON è richiesto l’acquisto di copie del volume.

Continua a leggere>>>

Bruno oggi parliamo di scrittori e libri

Alla ricerca dei percome

Una serie di articoli di denuncia sociale.
Esopo news, ovvero un modo moderno di favoleggiare mettendo in luce le scellerate
amministrazioni dei beni pubblici.
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Alla ricerca dei percome

Foto eventi

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Pubblicazioni antologie

Premio pubblicazione

Premi Otto milioni 2016

Premio poesia “Otto milioni” 2016

Pubblicità antologia “Otto milioni 2016”

Bruno Mancini scrittore

Negozio di Bruno Mancini

Catalogo libri

Partecipazione antologie

Pubblicità

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Astutillo e il potere dell’anello

ASTUTILLO UN BAMBINO CHE CREDE NEI SOGNI E CHE AMA SE STESSO

L’accettarsi per come si è, la capacità di sognare che ripara dalla freddezza della routine quotidiana, che libera la fantasia e dona speranza, l’amicizia che consola e incoraggia sono fari luminosi per Astutillo Colavolpe il piccolo protagonista del libro di Dario Amadei che sta sempre più catturando l’attenzione di un pubblico di lettori giovani e adulti.

Dario Amadei ed Elena Sbaraglia

Dario Amadei ed Elena Sbaraglia

Astutillo e il potere dell’anello invita i lettori a credere nei sogni e a ritrovare fiducia in se stessi attraverso gli sviluppi delle scelte del piccolo eroe ansioso di realizzare i suoi desideri più grandi grazie al potere di un anello magico donatogli da una fata molto diversa dalle tradizionali fatine delle fiabe perché brutta e maleodorante.

Un libro che cattura e affascina perché riconduce all’età della fanciullezza dove respirare la bellezza della fantasia e del gusto per l’imprevisto e la novità, dove custodire un segreto e desiderare che i propri sogni diventino realtà. Ma realizzare anche i desideri più grandi con facilità, grazie a stratagemmi o scorciatoie, non sempre porta alla vera felicità, spesso la stessa risiede nella conquista di un obiettivo e nell’apprezzare le piccole cose quotidiane condivise con gli altri.

Per soffermarsi con sguardo attento e partecipe su desideri, decisioni anche azzardate, sulle delusioni vissute da Astutillo, sulla consapevolezza che è necessario impegnarsi per conquistare la vera felicità, basta prendere parte all’appuntamento dedicato alla bibliolettura interattiva sul libro di Dario Amadei edito da Graphofeel (2015) che si terrà il prossimo 9 aprile 2016 alle ore 18.00 presso la libreria Tirelli in Viale delle Medaglie d’Oro, 36/b a Roma.

libro di Dario Amadei Astutillo e il potere dell'anello

libro di Dario Amadei “Astutillo e il potere dell’anello”

A presentare questo volume dedicato alla capacità di sognare, amarsi per come si è e maturare attraverso gli sbagli e gli ostacoli che la vita presenta, sono Elena Sbaraglia e Laura Pacelli che dialogheranno con l’autore.

Elena Sbaraglia psicologa del lavoro ed esperta di formazione anche a livello aziendale è dal diversi anni con Dario Amadei medico e scrittore, alla guida dell’associazione “Magic BlueRay”. Con costanza e impegno si dedicano ad un attento lavoro di coordinazione e pianificazione di corsi progettati ad hoc per scuole, biblioteche, aziende, insegnanti, affrontando diversi argomenti e trattando diversi generi come quello letterario, storico e sociale. L’incontro di bibliolettura interattiva cui prenderà parte Dario Amadei, vuole creare insieme a quanti saranno presenti un’atmosfera nuova e suggestiva in cui ciascuno, a partire da linee guida con cui interpretare il testo, potrà provare a gestire nuove situazioni facendo emergere prerogative anche inattese. Attraverso questo incontro di bibliolettura interattiva Elena Sbaraglia, Laura Pacelli con interventi di Dario Amadei guideranno i partecipanti a guardare dentro se stessi a partire dal personaggio protagonista della storia, per far emergere emozioni inaspettate in modo naturale e spontaneo, aprendo a nuove possibilità per procedere nella vita con maggior fiducia e sicurezza in se stessi, pronti ad accettarsi con pregi e difetti, pronti anche a correre il rischio di sbagliare per poi migliorarsi e capire quale sia la strada giusta.

MAGIC BLUE RAY

MAGIC BLUE RAY

Dallo stile scorrevole e chiaro, le pagine che proiettano nella storia di questo ragazzino di periferia, grassottello, goloso di cioccolata, con dei sogni da conquistare, incurante del giudizio dei suoi compagni che lo prendono in giro per il suo aspetto fisico, guidano il lettore a calarsi in un’avventura intensa e piena di sorprese per apprezzare la libertà di sognare, acquisire più  sicurezza in se stessi e trovare la vera felicità nei gesti più semplici.

Nel suo manifestare entusiasmo e aspettative, fiducia e delusione, il protagonista vivrà un percorso di crescita che lo porterà a diffidare delle soluzioni immediate e facili e allo stesso tempo a capire che solo con l’impegno e la determinazione si raggiungono veri risultati e si può essere davvero felici. Astutillo si accetta per quello che è: vuole mangiare la cioccolata e seguire i suoi sogni anche con l’aiuto di un anello magico che malgrado rappresenti la via più facile alla fine lo porterà a confrontarsi con diverse difficoltà cui farà fronte impegnandosi in prima persona.

Silvana Lazzarino

INCONTRO DI BIBLIOLETTURA INTERATTIVA

SUL LIBRO DI DARIO AMADEI

ASTUTILLO E IL POTERE DELL’ANELLO

Graphofeel Edizioni

Laura Pacelli ed Elena Sbaraglia dialogano con l’autore

Libreria Tirelli

Piazza delle Medaglie d’Oro 36/b

Sabato 9 aprile ore 18.00

Ingresso libero

Astutillo e il potere dell’anello

La storia di Astutillo Colavolpe, bambino grassottello, che vive in un piccolo paese di provincia felice di essere quello che è. Astutillo ha delle passioni a cui non sa rinunciare e che lo porteranno a confrontarsi con situazioni molto più grandi di lui, per scoprire che nella vita bisogna impegnarsi in prima persona e diffidare di chi propone soluzioni magiche. Il libro è stampato con il carattere Opendyslexic per facilitarne la lettura. Età di lettura: da 7 anni.

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Il Dispari 2016-04-04

Il Dispari 2016-04-04

Il Dispari 20160404 comp

Editoriale

Due amici di gioventù:
due Artisti di cuore e di cervello

Joe Scaglione
A ritroso nel tempo

«… per caso mi è capitata tra le mani una vecchia borsa nera che avevo riposto sopra una libreria e avevo dimenticato in quell’angolo per quasi trent’anni.»
Inizia così la PREMESSA con la quale Joe Scaglione ci presenta la sua prima pubblicazione editoriale “A ritroso nel tempo”.
Lui continua scrivendo: «La borsa conteneva alcune cose che avevo scritto (poesie, brevi racconti, pensieri, appunti) in un arco di tempo che va dal 1966 al 1983, anno in cui, purtroppo persi prematuramente un fratello. Un’esperienza molto dolorosa che mi ha segnato per tutta la vita, e che mi indusse di punto in bianco a smettere di scrivere

Introdotta da una dotta presentazione ad opera di Francesco Rispoli dal titolo “Il paradosso della poesia” che ci fa penetrare nelle misteriose sfere del divenire umano, la raccolta ha la forza attrattiva della semplicità non di facciata ma espressione inscindibile dell’indole del ragazzo, cresciuto poeta… fino ad un certo punto: fino al dramma che scatena la mortificazione delle esternazioni emotive e passionali.
Joe Scaglione ha vissuto la stagione dei grandi cambiamenti culturali e sociali, a cavallo degli anni ’60, orbitando intorno ad un gruppo di ragazzi, ischitani e villeggianti di poco più grandi di lui, che avevano la smania dell’Arte nella testa.
Prima di ogni altra investigazione esistenziale, per Renato Romano, Nicola Pantalone, Bianca Pace, Gino Pinto e tanti altri amici e amiche dei quali mi sfugge il nome, c’era il demone dell’Arte.
Joe, seguiva, ascoltava, si immedesimava (e lui che me l’ha ricordato) e poi si faceva prendere dalla voglia di emulazione… con molta timida riservatezza.
Nell’Agosto del 1968 Joe scriveva la lirica dal titolo “La vita è terra”  che vi trascrivo a chiusura di questa presentazione e che immagino possa indurvi a cercare di leggere tutto il volume.
Ho scritto “cercare di leggere” perché il libro non è disponibile in commercio… e non lo sarà fino a quando qualcosa non smuoverà la perenne “timida riservatezza” del suo Autore.
La vita è terra
Cosa fare
per convincerti
che gli angoli di sogno
sono estranei
al tempo che viviamo?
La vita
è terra, e sangue.

Joe Scaglione

Nicola Pantalone
La musica e la vita

«La musica è stata la discreta e fedele compagna di tutta la mia esistenza, una musa intrigante, che mi ha coinvolto col suo idillio fin dall’adolescenza.
Io credo sia stata lei a trovarmi. Una passione quando è così forte, riesce ad avere ragione anche delle montagne. »
Con questa frase inizia la presentazione di Nicoa Pantalone scritta nel Novembre 2011 dalla poetessa sarda Virginia Murru che termina l’articolo in questo modo:
D – Se dovessi esprimere un parere su chi ha meglio interpretato te stesso… la vita o la musica… cosa risponderesti?
– «La musica è stata la colonna sonora della mia vita, se dovessi fare un resoconto, direi che il disavanzo è stato sempre positivo; ogni esistenza ha la sua partita doppia, io in fin dei conti ho un animo inesorabilmente romantico, per non perdere nessuno dei valori ai quali ho sempre tenuto, ho cercato di “raggirare” il destino tenendo il piede in più staffe, preservando la famiglia e non rinunciando mai alla musica. Oggi il bilancio è sempre attivo, e dietro le  spalle ho una strada con pochi sassi, ossia rimpianti, che tormentano la mia memoria

Molte volte gli Artisti (eccelsi o mediocri che siano poco importa, anzi correggo il molte volte in quasi sempre) sono plagiati da se stessi: edonismo.
E metto anche me tra i mediocri cagionevoli di tale malanno.
Nicola ha rallegrato, durante una sessantina di anni, con la sua musica e con le sue canzoni, la bazzecola di qualche milione di persone nelle piazze e nei più prestigiosi alberghi non solo dell’isola d’Ischia ma di molte località italiane.
Nicola ha scritto canzoni che, per chi le conosce, restano indimenticabili.
Canzoni musicalmente adatte a chiudere gli occhi e sognare, in canto amico, non tanto l’impossibile quanto un volto amato o una giornata particolarmente viva per emozioni fluenti come il mare che egli ha sotto e sopra la pelle.
Nicola ha letto poesie facendo vibrare gli ascoltatori e smuovendo l’anima ai loro autori.
Ma Nicola non si è dipinta una maschera di “ego sum”. Nicola ha desiderato, ha voluto, ha preteso fare della sua arte la splendida creatura di un “semplice” Menestrello.
Ed ora ho che chiuso il “pezzo” mi preme esternare una confessione: erano anni che mi prefiggevo di scrivere di lui, però ogni volta la penna restava a guardare il foglio bianco temendo di proporre banalità condite di sentimentalismo, fino a quando (oggi) Joe Scaglione non mi ha riportato nel tempo passato delle nostre “eterne” amicizie.

Bruno Mancini

Da sinistra Bruno Mancini, Nicola Pantalone, Enrico Roja. Accovacciato Franco Esposito

Da sinistra Bruno Mancini, Nicola Pantalone, Enrico Roja. Accovacciato Franco Esposito

Il Dispari 20160404 1 comp

SERPENTI FORM

LA MAGIA ED IL FASCINO DEL SERPENTE DAL GIOIELLO ALLE OPERE D’ARTE

Misterioso, seducente, inquietante, capace di trasformarsi mutando pelle talora per confondersi con i colori della natura, il serpente ha accompagnato la storia dell’uomo attraverso i secoli diventando simbolo di fertilità, creatività e immortalità per diversi popoli in India e in Cina, ma anche spunto per la realizzazione di monili indossati nell’antica Roma e nelle popolazioni africane. Procedendo fino al secolo scorso e guardando nell’universo legato al gioiello, il serpente ha avuto un forte fascino.

Dotato della capacità di rinnovarsi, di restare a terra e di staccarsi da essa anche attorcigliandosi su tronchi e alberi, abile nel nascondersi a predatori riuscendo a sorprenderli, il serpente è stato preso come motivo di ispirazione in molti altri settori, dall’arte alla fotografia alla moda.

La mostra  SERPENTI/FORM- Arte, Gioielleria, Design  aperta a Roma presso il Museo di Palazzo Braschi fino al 10 aprile 2016, ripercorre, accanto alle creazioni di Bulgari ispirate proprio al serpente, anche diversi esempi di opere legate al design, alla moda, alla fotografia che hanno tratto spunto da questo affascinante simbolo. L’esposizione promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali si articola in un percorso che a partire dall’antichità ad oggi mette in scena le molteplici forme creative che il serpente ha assunto nell’arte, nella gioielleria e nel design. Curata da Lucia Boscaini e Bulgari Heritage Curator, la mostra presenta, accanto a gioielli antichi provenienti da Pompei, dal Museo Archeologico di Napoli, anche creazioni Serpenti dell’Archivio Storico di Bulgari, opere d’arte contemporanea, fotografie ed illustrazioni artistiche, e ancora abiti vintage, costumi teatrali e cinematografici, oggetti di design. Le creazioni di Bulgari sui Serpenti vanno dai primi modelli stilizzati realizzati con la tecnica Tubogas, fino a quelli più realistici con scaglie in oro rivestite di smalti policromi. Da citare le opere degli artisti Keith Haring, Alexander Calder, Paul Klee e poi quelle dei fotografi Robert Mapplethorpe, Richard Avedon ed Helmut Newton. Una sezione è riservata ai costumi di scena indossati da Elizabeth Taylor nel film “Cleopatra” (1963) durante le cui riprese, molte delle quali girate ad Ischia, l’attrice incontrò Richard Burton che per il fidanzamento le regalò una spilla pendente con uno smeraldo colombiano da 23 carati.

Silvana Lazzarino

SERPENTI/FORM
ARTE GIOIELLERIA DESIGN
Museo di Roma- Palazzo Braschi
Via San Pantaleo- Roma
Orario da martedì a domenica ore 10.00-19.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Informazioni 060608 tutti i giorni 9.00-21.00
fino al 10 aprile 2016

immagine Serpenti Form 3

Il Dispari 2016-04-04

Il Dispari 2016-03-29

Il Dispari 2016-03-29

Editoriale

Inizia oggi la serie di dieci puntate con la quale, in assoluta anteprima, vi offriremo in lettura tutte le poesie finaliste della quinta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni” che vedrà il suo epilogo durante il lungo evento programmato nell’ambito dell’EXPO in città e del Bookcity di Milano.
Con cadenza settimanale pubblicheremo, tre per volta, tutte le trenta poesia finaliste.
Ogni settimana sarà presente su questa pagina un coupon predisposto per la votazione della poesia da voi preferita. C’è da dire che i vostri voti saranno determinanti non solo per l’aggiudicazione del premio finale, ma essi saranno considerati anche come un’importante indicazione per l’assegnazione del premio speciale “Il Dispari” che verrà attribuito da una giuria designata dal Direttore Gaetano Di Meglio.
Si apre il sipario e le trenta finaliste si svelano per voi!
Ed ora alcune notizie spicciole.
Gennaro Conte, ha studiato filosofia, è di Casamicciola, ha scritto prose e poesie e ci ha rilasciato una video intervista che abbiamo sbobinato per pubblicarla qui.
Paola Occhi e Rita Cuccaro si stanno attivando per aprire, con l’insegna della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, una nuova scuola di canto e di poesia in una località della Campania, dopo quella aperta da poco in provincia di Modena.
Conoscendo la determinazione, la professionalità ed il pregevole fascino persuasivo delle due donne, tutto lascia intendere che il nostro Made in Ischia otterrà una nuova prestigiosa vetrina artistica.
Solo per carenza di spazio devo fare a meno d’illustrare oggi i nuovi progetti editoriali che spaziano da una raccolta di articoli scritti meditati nel filone dell’attenzione verso il sociale “Alla ricerca del percome”, ad un florilegio di testi in prosa e in poesia destinato ad un pubblico che non disdegna ciò che chiaramente è indicato nel titolo “Erotismo, sì!”, fino alla prossima pubblicazione di un’antologia poetica tradotta in lingua lettone da Liga Sarah Lapinska ben nota pittrice, poetessa, traduttrice nonché vincitrice di numerosi premi per le sue attività artistiche.
Di questi progetti certamente ne parleremo in maniera esaustiva nella pagina della prossima settimana.
Chiude la pagina la dettagliata illustrazione che la nostra “giramondo” Silvana Lazzarino ci propone della mostra di opere grafiche dell’Artista Maurits Cornelis Escher.
Buona lettura
Bruno Mancini
INFO: tel 3936937717 (tutti i giorni dalle 14 alle 24)

Il Dispari 2016-03-29
Intervista a Gennaro Conte

Buona sera a tutti, siamo qua riuniti in Piazza Marina di Casamicciola Terme per vedere l’esibizione del “Dragon”, ossia il maestro Pasquale Di Costanzo.
Sono in compagnia anche del poeta Bruno Mancini al quale ho sottoposto la mia intenzione di entrare nel loro gruppo per l’antologia poetica che a breve sarà presentata a Milano.
Quindi vorrei anche io dare un contributo inserendo nella raccolta alcune me liriche.
Ho visto che Bruno ha preso questa mia iniziativa con molto entusiasmo ed è soddisfatto di vedere che c’è ancora un po’ di fermento artistico anche se noi siamo dei modesti rappresentanti isolani.
Io ho già pubblicato alcune raccolte di poesie.
La prima s’intitolava “Sognare in versi”: una raccolta edita da De Frede in cui si trattano vari temi: dall’amore al mio rapporto con il divino, con la natura ecc.
Poi ho pubblicata un’altra raccolta inserendo anche un piccolo racconto mitologico dal titolo “L’isola verde tra mito e poesia”. Anche qui più che altro le liriche erano dedicate ai posti più suggestivi ed emblematici dell’isola d’Ischia come il Castello Aragonese, il Fungo o con particolare riguardo verso le nostre bellezze naturali, come le acque termali ecc.
Poi ho pubblicato una breve raccolta di liriche sulla mia squadra del cuore, delle poesie sul Napoli. “Rinascita” si chiamava, dal fallimento al ritorno ai fasti di un tempo.
E poi l’ultimo libro. Con Graus editore ho pubblicato “L’invisibile esiste nel visibile” in cui vi è inserito un racconto fantastico e alcune mie liriche.
Quindi adesso sono ben lieto di partecipare a questa antologia poetica che gli scrittori isolani hanno portato avanti da alcuni anni con molto entusiasmo.
Arrivederci a tutti… e ci rivediamo!

Video intervista Gennaro Conte 

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Il Dispari 2016-03-29

Cod 14: Eva Strazdina
La prigioniera dell’amore
Ogni attimo in questa vita pulsante
non voglio essere senza le tue carezze,
senza i pensieri di te,
nei sogni vuoti e bianconeri senza te.
Invece cosi, non libera, posso respirarti
come profumo di lillà bianche e violette
e il vento tra i rami fioriti.
No, non libera, sentendoti sempre, non libera.
La prigioniera di questa vita pulsante
e delle primavere, piene delle lillà
come io sono piena con tutte le tue variazioni.
Le tue carezze. I miei pensieri. I nostri sogni.

Cod 24: Ester Margherita Barbato
Fammi la primavera
Di notte mi perdo
dietro i passi del vento
che semina dubbi nella terra aperta
e i rami avvolge di brividi verdi
Fuori stagione ho già farfalle in volo
dalle mie foglie ancora stropicciate
e tu contrasti la cattiva sorte
Viaggiatore inatteso che spegni la notte
con un respiro ampio di poesia
fammi la primavera che ti piace
e sciogli a suon di flauti e di ritorni
questo gelo che ancora mi fa sua.

Cod 4: Solidea Basso
MEZZANOTTE
Il piacere vigliacco di un bicchiere di vino
che mai sarà l’ultimo,
goccia a goccia consuma le torri di carta che abitano in me.
Superstite, in un altro giorno da dimenticare
che si insinua insopportabile,
finchè la vista si annebbia e la foschìa sui pensieri e sul cuore
mi risparmia l’ennesima sconfitta.
Mi arrendo ancora al mondo intero e a me stessa,
incapace di lottare contro il vuoto che mi riempie,
mi allaga, mi avvolge, mi annienta.
Ti aspetto, nera Signora che consegni oblìo,
oggi, domani… che importa?
Il tempo rotola via, così,
lasciando mezzanotte dentro.

coupon (4) 20160329

Bruno Il dispari

A TREVISO, UNA SUGGESTIVA MOSTRA DEDICATA A MAURITS CORNELIS ESCHER

Sequenze geometriche per descrivere rappresentazioni, reali e oniriche, legate all’universo esterno e a quello interiore nel suo rapportarsi ai processi esistenziali, attraversano l’opera di Maurits Cornelis Escher (Leuwarden -Paesi Bassi- 1898; -Laren 1972), incisore e grafico olandese di raffinato gusto e sorprendente originalità.
L’interesse per le grandi teorie di inizio Novecento, quali la relatività e lo sviluppo della psicanalisi, oltre alla vicinanza di un padre ingegnere e diverse discussioni con fisici e matematici, hanno suscitato in lui un nuovo modo di osservare la realtà circostante di cui ha saputo cogliere gli aspetti scientifici entro i flussi delle emozioni.
Alla sua opera è dedicata una suggestiva mostra che, dopo Roma e Bologna, giunge a Treviso presso il Complesso Monumentale di Santa Caterina, dove rimarrà fino al 3 aprile 2016. L’esposizione Escher, patrocinata dal Comune di Treviso, curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea e prodotta da Arthemisia Group, attraverso 140 opere -provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali- ripercorre l’iter dell’artista con rappresentazioni che danno vita a costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi e geometrie paradossali.
Tra queste spiccano Mano con sfera riflettente, Metamorfosi II e Casa di scale (relatività).
Attraverso lo studio di rapporti tra spazio e profondità, Escher invita ad un nuovo modo di osservare la natura e il suo paesaggio mediante un punto di vista diverso che fa emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica mostrata come magia.
Il percorso, suddiviso in sei sezioni, procede dagli anni Venti del secolo scorso in cui si evincono le influenze dell’incisore Jessurun de Mesquita al periodo trascorso in Italia (1923-1935) dove Escher si sofferma sulla dimensione del paesaggio, per arrivare agli anni vissuti dopo il 1941 nella cittadina di Baarn, oggi sede della Escher Foundation. È, inoltre, posto l’accento su aspetti mai affrontati prima come il rapporto con Piranesi e il confronto con la dimensione concettuale di Luca Patella.
Attraverso le opere con cui traduce i principi della relatività e della relazione tra piani e spazio, Escher ha dato vita a forme geometriche in continuo divenire, elaborando una spazialità nuova entro cui le stesse geometrie creano ritmi armonici ed equilibrati, proprio come equilibrato è l’universo matematico.
Lo sguardo di Escher, a partire dall’osservazione diretta della natura sull’onda del fascino che esercitarono su di lui i paesaggi dell’Italia comprese le coste, i luoghi più grigi della Svizzera e dell’Olanda, ha saputo catturare non solo le meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, ma anche le piccole realtà naturali: dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, dai frattali ai gechi. Suggestive: Ex libris), Scarebei, Metamorfosi,Su e Giùe Convesso e Concavo.
L’Italia ha un peso rilevante nella vita di Escher. L’artista olandese vive infatti a Roma dal 1923 al 1935 con sua moglie Jetta Umiker che sposa a Viareggio nel 1924. È in Italia che nascono i suoi figli George ed Arthur. Escher ricorderà i suoi anni in Italia come “I migliori anni della sua vita”. Escher approfitta del soggiorno italiano per percorrere la penisola in lungo e in largo in cerca di ispirazione. Oltre ad innamorarsi del sole, del mare e dei paesaggi del Belpaese, l’artista è attratto dai piccoli villaggi della Calabria, della Sicilia, del Golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana, che lo colpiscono per la particolare composizione e per la struttura dei centri abitati che sembrano fondersi col paesaggio.
Anche Napoli nel 2005 ha dedicato ad Escher una suggestiva esposizione a Castel Sant’Elmo con alcune opere legate al paesaggio italiano ed alla costa mediterranea
Silvana Lazzarino

mano con sfera riflettente Escher

Bruno Il dispari

Il Dispari 2016-03-21

Il Dispari 20160321 comp

Editoriale
Come apertura di questa pagina desidero puntualizzare una breve annotazione relativa all’editoriale della scorsa settimana, in quanto in esso ho commesso un’imprecisione riguardante la comunicazione della stampa delle due opere finaliste del premio di grafica “Otto milioni” la cui pubblicazione, a differenza di come annunciato, era prevista per questa settimana.
Quindi, ripeto che le due opere classificate prime a pari merito nel premio di grafica “Otto milioni”  delle quali sono autrici Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska, e che ora vi mostriamo in anteprima assoluta in bianco e nero, potrete ammirarle nella splendida colorazione originale sulle due copertine dell’Antologia “Otto milioni 2016” che sarà pubblicata entro il prossimo mese di Agosto. Complimenti ad Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska che hanno ottenuto questo ulteriore meritato successo.
Silvana Lazzarino ci parla della mostra allestita in omaggio di Renzo Arbore, illustre amico dell’isola d’Ischia e ci ricorda uno sfizioso aneddoto riconducibile ad una sua vacanza nella nostra isola.
Da Angela Maria Tiberi, vincitrice della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, riceviamo un’interessante relazione sul convegno che si è tenuto a Sermoneta in occasione della festa della donna infiocchettato con un suo vibrante omaggio poetico alla scrittrice  Silvana Arbia che ricopre (ed ha ricoperto) ruoli importantissimi nell’amministrazione della giustizia italiana ed internazionale (Giudice della Corte d’Appello di Milano,  Cancelliere Capo della Corte Penale Internazionale dell’AIA, C.I.E.F. OF PROSECUTIONS TRIBUNALE ONU RUANDA, fondatrice del Tribunale Internazionale dei diritti umani, Presidente della Fondazione Silvana Arbia ecc.).
Poiché a Pasquetta, com’è ovvio, non saremo in edicola, la chiusura di questo scritto è tutta dedicata agli auguri per una serena Pasqua e giorni collaterali. Auguri a tutti indistintamente, sperando che dall’uovo pasquale escano, anche, notizie positive per il gemellaggio con Torrenova, per la definizione dei progetti al Bookcity e per una maggiore attenzione generale da parte di tutti (amministratori, sponsor, aziende, turisti, cittadini…) verso l’Arte e la cultura MADE in Ischia.
Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska premio di grafica Otto milioni comp

Antonella Ronzulli premio di grafica Otto milioni compIl Dispari 20160321 2 comp

LA CARRIERA DI RENZO ARBORE RACCONTATA IN UNA MOSTRA A ROMA
Renzo Arbore lungo cinquant’anni di carriera con il suo carisma e la sua originalità ha dato un nuovo impulso alla canzone e alla storia della televisione e del costume del nostro Paese.
I suoi programmi radiofonici, le indimenticabili trasmissioni televisive, i concerti con la sua Orchestra Italiana, hanno dato spazio al suo talento di musicista, compositore e interprete di canzoni, conduttore e regista, cui non è mai mancata quella vena ironica espressa sia nell’ambito dello spettacolo sia nella vita privata.
Ai 50 anni della sua straordinaria carriera legati alla Rai Radiotelevisione Italiana è dedicata una suggestiva mostra aperta a Roma presso il Macro Testaccio (spazi della Pelanda) fino al 3 aprile 2016. La mostra RENZO ARBORE. La mostra videos, radios, cianfrusaglies che si apre con un invito a liberare la mente da ogni preoccupazione, espresso nella frase “lasciate ogni tristezza voi ch’entrate”, attraverso dieci sezioni, traccia il suo iter artistico tra spettacoli, tour internazionali, film, libri, cui si accompagna il suo costante impegno umanitario a fianco della Lega del Filo d’Oro di cui è testimonial da anni.
Il percorso allestito dai suoi storici collaboratori per le scenografie degli spettacoli: Alida Cappellini e Giovanni Licheri, guida i visitatori nel suggestivo mondo di uomo di spettacolo, appassionato di musica, radio, cinema, collezionismo. Si procede da spettacoli televisivi “Quelli della Notte” e “Indietro Tutta” a quelli radiofonici “Bandiera Gialla” e “Alto Gradimento”, dalle prime esperienze musicali con la Barilla Boogie Band, agli Swing Maniacs, fino ai concerti dell’Orchestra italiana, per arrivare ai suoi film, sketch pubblicitari, documenti audio e video, poster, album e fotografie. Con la sua Orchestra Italiana fondata nel 1991, Arbore ha fatto di un sogno una vera e propria “mission”: far rivivere il nuovo/antico suono di Napoli attraverso una rinnovata emozione conquistando i grandi teatri d’Italia e del mondo così da promuovere la musica italiana più internazionalmente conosciuta.
Le stazioni del percorso, che rappresentano le sue passioni: l’America, il Collezionismo e la Plastica, il Cinema, i Viaggi, la Televisione, le Città e gli Amici, la Moda e il Design, la Radio e infine la Lega del Filo d’Oro attraverso suoni, colori, immagini ed oggetti svelano curiosità e momenti importanti della sua vita, raccontando anche un pezzo della storia d’Italia e degli Italiani. Accanto alle “cianfrusaglies” di ogni tipo con oggetti di plastica vi sono i suoi strumenti musicali tra cui i clarinetti, le radio d’epoca, le cravatte sgargianti, i gilet dai vari colori, e i cappelli di diverse fogge. Amato da tutti per simpatia e semplicità Arbore è testimonial della Lega del Filo d’Oro, associazione che si dedica all’assistenza, alla riabilitazione e al reinserimento nella società delle persone sordo-cieche e pluriminorate psicosensoriali.
L’interesse di Arbore per il collezionismo ha un riferimento aneddotico che si svolse ad Ischia, quando, negli anni ‘70, durante una sua sosta serale presso il Bar Italia in compagnia della già affermata Mariangela Melato, fu attratto da una vetrina contenente un cospicuo numero di esemplari diversi delle così dette mignonnettes di liquore (veri pezzi da collezione), scegliendone e decidendo di comprarne un numero esagerato… tanto che la Melato mostrò qualche segno di irrequietezza per il tempo che lui stava dedicando alle “bottigline”.
Silvana Lazzarino 

RENZO ARBORE
La mostra.
Videos, radios, cianfrusaglies
“Lasciate ogni tristezza voi ch’entrate”
MACRO, Testaccio, La Pelanda – Centro di produzione culturale
Roma- Piazza Giustiniani 4
Orario: da martedì a venerdì ore 14.00-20.00,
Sabato e domenica ore 10.00-20.00; chiuso lunedì,
Aperto 28 marzo ore 10.00-20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Fino al 3 aprile 2016
Informazioni e prenotazioni: tel. 199.15.11.21

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Il Dispari 20160321 tutto ridim

ACCADEMIA INTERNAZIONALE ARTE E CULTURA DI MICHELANGELO ANGRISANI
Nuovo cenacolo della poesia – Festa della donna
 
Sermoneta, 8 marzo 2016
Presso la trattoria “Da Elena” Corso Garibaldi 8 Sermoneta cell. 3247885259

l’8 Marzo è solo giorno dell’anno da ricordare per tutto l’anno o è il punto di partenza per comprendersi e stare bene fra amici, nella famiglia, nella società?
Da dove si deve iniziare per stare bene e felicemente insieme?
Si deve dialogare con profondo rispetto e trovare la base comune fra la coppia e abbattere ogni barriera esistente nell’ambito familiare e nell’ambito sociale?
Si può fare di più ma l’importante è iniziare a costruire le fondamenta di un rapporto fra l’uomo e la donna.
Le fondamenta per costruire la base comune: iniziamo a meditare sul significato della parola donna.
Donna.
Femmina fisicamente adulta della specie umana. L’espressione ebraica per donna è ‘ishshàh (lett. uomo femmina) ed è resa anche “moglie”. Similmente il termine greco gyné viene tradotto sia “donna” che “moglie”.
Significato della parola uomo
Termine ebraico adhàm significa uomo, dal greco ànthropos significa “uomo, genero umano”, anér significa “uomo, maschio, marito”.
Dove si incontrarono l’uomo e la donna nella storia? Nel Paradiso terrestre o sulla Terra.
La leggenda della civiltà umana la conosciamo tutti.
Pensate che Dio prese una costola dell’uomo vicino al cuore e non un arto o altra parte del corpo umano cioè il luogo dei sentimenti e della vita e dalla scacciata degli esseri umani nell’Epoca d’oro iniziarono le sofferenze fra gli esseri umani e le incomprensioni e l’odio e tutte le bruttezze della generazione umana.
Si augura a tutti un buon vivere insieme e si ringraziano tutte le associazioni di volontariato che si occupano della donna come il Centro Donna Lilith di Latina, A.E.D.E., Servizio Antiviolenza Donna 1522, e tutte le autorità che si occupano della parità dei diritti umani.
Si ringrazia il drammaturgo Mario Fratti italo-newyorkese che ha dedicato la sua vita a scrivere opere che valorizzano le donne e la loro lotta per i loro diritti spesso negati dai tiranni, ricevendo oltre 18 AWARD, e le sue opere vengono tradotte in 20 lingue e vengono rappresentate nei principali teatri mondiali.
Si può uscire da questa situazione d’incomprensione e di odio?
Si, con l’Amore e la poesia
Poesia significa comporre, creare, capacità di esprimere un contenuto di idee e sentimenti in modo atto a commuovere, a suscitare emozioni, a eccitare la fantasia: “Tutti gli uomini…hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia” (Berchet).
Per creare la base comune della vita fra gli esseri umani si ricorre all’amicizia.
Si tralascia per la festa della serata: la storia e la riconoscenza dell’esistenza dei diritti umani.
Si può dedicare una serata d’incontro per illustrare questa parte avvincente sui diritti umani sulla donna  invitando l’Illustre Giudice della Corte d’Appello di Milano, dott. Silvana Arbia, scrittrice – Cancelliere Capo della Corte Penale Internazionale dell’AIA, C.I.E.F. OF PROSECUTIONS TRIBUNALE ONU RUANDA, Silvana Arbia, fondatrice del Tribunale Internazionale dei diritti umani e Presidente della Fondazione Silvana Arbia.

Dedico al giudice Silvana Arbia la poesia “Un ruggito”.

Un ruggito
 
Un ruggito squarcia il tempo,
là nell’orizzonte mondiale, si nota una luce d’ammirare.
Una donna amazzone con un urlo simile al leone combatte,
senza stancarsi, le atrocità, le violenze, i genocidi della povera gente.
Non importa il colore, ha importanza il cuore.
Tutti si risvegliano dal grande rumore.
è nato il Tribunale Internazionale che combatte l’orrore da non dimenticare: “Ruanda”
La piccola donna è vicina al mio cuore e mi emana tanto calore di Umanità,
perché la giustizia umana esiste e vince sulla vasta infamità.
Finalmente esiste la libertà e la giustizia dei dimenticati.
Libero sono da ogni atrocità!
 
Angela Maria Tiberi

Bruno Il dispari

Il Dispari 2016-03-14

Il Dispari 20160314 comp
Editoriale.

Tutto al femminile!

L’editoriale di questa settimana è ridotto all’osso per dare spazio, come promesso, alla pubblicazione delle due opere classificate prime a pari merito nel premio di grafica “Otto milioni”. Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska ne sono le autrici. I loro due dipinti, che ora mi mostriamo in anteprima assoluta in bianco e nero, potrete ammirarli nella splendida colorazione originale sulle copertine dell’Antologia “Otto milioni 2016” che sarà pubblicata entro il prossimo mese di Agosto. Complimenti ad Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska che hanno ottenuto questo ulteriore meritato successo.

Non potendo, per ragioni di spazio, pubblicare tutti gli omaggi alla “Donna”che ci sono stati inviati in occasione della festa dell’8 Marzo, abbiamo inteso compendiarli attraverso l’articolo “Tre donne una sola poesia” che ci pare renda bene il senso delle varie tipicità nelle quali si manifestano positivamente le attività femminili.

La brava e costante Silvana Lazzarino ha trovato anche lei un modo per esaltare i pregi femminili e non ha mancato il colpo proponendo, in maniera soft, la deliziosa presentazione di un regista cinematografico piuttosto “scabroso” come lo è Tinto Brass, il quale, delle donne, ne ha spesso messo in primo piano la bellezza fisica con particolare attenzione verso il così detto lato B.

Restando sempre in tema femminile, questa pagina presenta un articolo proveniente dalla Sicilia tramite la penna del cantautore che ha “schizzato” per noi un personaggio di quelli che vorremmo ne fosse pieno il mondo. Perché lo vorremmo, potrete capirlo agevolmente leggendo la presentazione di Nicolina La Spina.
Alla prossima!
Bruno Mancini

Antonella Ronzulli premio di grafica Otto milioni compLiga Sarah Lapinska premio di grafica Otto milioni comp

Il Dispari 20160314 1 comp

Nicolina La Spina, la poetessa dei Nebrodi

In un antico paese dei Nebrodi, Alcara Lì Fusi (Me), nasce la poetessa Nicolina La Spina. Sposata e madre di un figlio, attualmente vive a Torrenova (Me), ove gestisce un accogliente bed and breakfast, denominato “Villa dei Principi”,  in cui all’abilità culinaria della poetessa-cuoca che riesce a soddisfare anche i palati più raffinati, si associa la delicatezza e l’intensità dei suoi versi poetici che inebriano l’anima.

La sua poesia, scritta soprattutto in vernacolo, ripercorre con grande nostalgia i tempi che furono, attraverso la disamina di  un passato che si reggeva su importanti valori morali che rendevano l’esistenza serena, colma di gioie e di grandi ricchezze interiori. Oggi, lamenta la poetessa, tutto è cambiato, perché non esiste più lo spirito di sacrificio di una volta. Al centro dei suoi ricordi poetici vi sono gli usi e i costumi siciliani del passato: il fidanzamento col suo rituale d’obbligo, basato sull’interessamento della vicina di casa, sull’accettazione da parte della fidanzata della scelta fatta per lei dai genitori; sull’importanza e sul significato della serenata ecc. Tutto ciò, scritto in satira burlesca, quasi a volere mettere in discussione le ataviche usanze del popolo siciliano che abitava nell’entroterra e, in particolar modo, del popolo di Alcara li Fusi, culla di bravi artisti, un paese sempre pronto ad accogliere i forestieri con gioiosa ospitalità.

Spesso Nicolina ricorda con grande nostalgia gli avvenimenti particolari della sua vita: da quando arrivò la corrente elettrica, a quando il padre istallò la prima bombola di liquigas per cucinare,  all’armonia che regnava nella casa dove viveva con la sua meravigliosa famiglia. “Quando erano tutti riuniti”, scrive la Sig.ra La Spina, “era uno spettacolo. I miei genitori, le due sorelle di mio padre, i miei nonni e le amiche del quartiere, venivano a farci compagnia e in quell’ occasione mio padre si esibiva con la chitarra e ci faceva ascoltare della buona musica. Che bello ripensare a tutto questo!

Nicolina La Spina ha partecipato a parecchi concorsi di poesia, conseguendo numerosi attestati e riconoscimenti, ha frequentato un corso per la conoscenza e la divulgazione della lingua siciliana; ha conseguito il diploma di animatrice di comunità.

Tra le sue opere più importanti, in vernacolo, ricordiamo: “Me nanna e la so fidi”(“Mia nonna e la sua fede”); “Adamo ed Eva e l’amuri” (“Adamo ed Eva e l’amore”); “ Disiata” (“Desiderata” Elegia del padre alla neonata figlia).

Sicuramente con l’imminente gemellaggio che avverrà tra Ischia e Torrenova, le opere della poetessa Nicolina La Spina, potranno costituire il libro dei ricordi della terra di Sicilia e le sue poesie ne saranno le pagine più belle ed espressive.

19 Poetessa Nicolina Spina proprietaria del BB “Villa dei principi” Torrenova (ME).

Bruno Il dispari

Angela Maria Tiberi – Silvana Arbia – Roberta Panizza

Tre donne: una sola poesia.

Angela Maria Tiberi, vincitrice della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, ha voluto dedicare una poesia a Roberta Panizza Direttrice Artistica di DILA (Associazione culturale “Da Ischia L’Arte”) che volentieri pubblichiamo accompagnandola con uno degli innumerevoli attestati di stima artistica e personale dei quali Angela Maria Tiberi può vantarsi a buona ragione.

La testimonianza di apprezzamento umano e artistico verso Angela Maria Tiberi, l’ha scritto Silvana Arbia che è personaggio di primissimo piano nella lotta alla criminalità nazionale ed internazionale se solo si consideri che ha ricoperto dapprima il ruolo di Magistrato della Corte Suprema di Cassazione italiana, poi è stata nominata alla massima carica di Registrar (ovvero Capo del principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia), ed ora, dal 2013, è rientrata nel ruolo di Magistrato presso la Corte d’Appello di Milano.

Vincitrice del premio Levi 2012, insignita nel 2013 dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Honneur dal Presidente della Repubblica Francese, premio per la Pace 2013 del Soroptimist International of Europe, Silvana Arbia ha scritto di Angela Maria Tiberi:

Ammirando il suo coraggio, la sua forza e la sua incrollabile fiducia nell’essere umano.

Ringraziandola per l’instancabile impegno per i più deboli e per l’inesauribile produzione di opere che denotano la sua grande generosità nel condividere con molti la sua cultura e il suo pensiero.

Nel mio lungo percorso all’interno della giustizia nazionale ed internazionale ho incontrato raramente donne come Angela, capace non solo di fare, ma anche di comunicare il bene.

Con l’augurio che la sua opera possa fruttificare sempre ed ovunque.

A ROBERTA PANIZZA

Ardore e calore poetico emani,
nel dirigere l’arte DILA,
con destrezza da Val di Sole
fino a raggiungere l’amata Ischia.
Ischia è il cuore della lirica chioma
che ricorda la Grande Guerra,
quando sui monti del Trentino si versarono
in quegli anni sangue di giovani vittime
costrette a sacrificarsi tra le nevi delle vette
per donare pace e serenità alla nostra amata Europa.
La guerra maledetta continua a seminare morti
senza mai fermarsi sul martoriato pianeta.
I versi escono dall’intimo umano per ricordare
quei giorni funesti senza più lacrime…

Angela Maria Tiberi

Il Dispari 20160314 tutto ridim

TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Stefania Sandrelli. Claudia Koll, Debora Caprioglio e Serena Grandi per la loro bellezza procace, ma mai volgare sono diventate delle vere e proprie sex simbol negli anni Ottanta, in particolare grazie ad un regista che di loro ha saputo esaltare curve mozzafiato, ma allo stesso tempo sensualità e fascino, Giovanni Brass, in arte Tinto Brass. Attraverso giochi di sguardi, movenze, portamenti Tinto Brass ha costruito un immaginario di donna seducente e passionale descritto in film come La Chiave, Così fan tutte, Miranda che sono entrati a far parte di un genere, quello erotico, cui lui ha saputo dare un valore aggiunto lasciando parlare la bellezza di corpi sensuali e ad un tempo appassionati e misteriosi.

A Roma al Complesso del Vittoriano negli spazi del Salone centrale è in corso la prima grande esposizione dedicata a questo maestro del film erotico, ma anche sperimentatore impegnato nel teatro e nel montaggio. Curata da Caterina Varzi e realizzata da Comunicare Organizzando, la mostra TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO con il patrocinio di Roma Capitale e la collaborazione di Istituto Luce-Cinecittà, Rai Teche e Acea, presenta un percorso in cui viene dato spazio ad un’immagine di Tinto Brass non solo legata al genere erotico da lui affrontato con leggerezza e talora ironia a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, ma anche al suo aver saputo attraversare altri contesti passando dalla commedia al western, dal giallo al noir. A sottolineare  questo suo viaggio nella vita nei pensieri di uomini e donne a cogliere e svelare le loro ossessioni, paure, entusiasmi, malinconie, tra tradimenti, bugie, passioni, vita sociale, sono le foto di scena dove ad esempio è ritratto con Alberto Sordi, Roberto Rossellini, le sceneggiature, i copioni originali, i dialoghi e gli articoli di quegli anni apparsi sui giornali. E ancora lettere indirizzate a registi come Mario Soldati, Goffredo Parise e Terry Carter, oggetti di scena, documenti inediti, manifesti e costumi. Nel genere erotico Tinto Brass esplora le infinite possibilità della seduzione: attraverso il guardare sono messe in gioco le emozioni prodotte dallo sguardo dove entrano in azione gli altri sensi a creare attesa e desiderio.

Il pensiero del regista che si riassume nella frase “La vita è semplice ma complicata dalla paura che le persone hanno della libertà” viene ripercorso attraverso questa mostra dove si possono vedere anche alcuni estratti di “Istintobrass”, documentario realizzato nel 2013 dal regista Massimiliano Zanin e presentato in selezione ufficiale alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Il film racconta la figura e la carriera di Tinto Brass attraverso un’inedita intervista al regista, le parole dei premi Oscar Helen Mirren e Ken Adam e di personaggi del cinema e della critica italiani quali Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Marco Muller, Marco Giusti, Gianni Canova.

Ad Ischia Tinto Brass si è recato anche nel 2014 in occasione di un Congresso su benessere e piacere a Forio cui hanno preso parte medici specialisti, un teologo e un filosofo.

Silvana Lazzarino

TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Roma Complesso del Vittoriano, Salone centrale

Via San Pietro in Carcere

fino al 23 marzo 2016

Ingresso libero

mostra su Tinto Brass

mostra su Tinto Brass

 

Il Dispari 2016-03-14

Bruno Il dispari
Premio Otto milioni 2016 sponsor 1

Scrivi poesie EXPO

DILA Il Dispari EXPO

Partecipazione antologie LENOIS

Il Dispari: una pagina per DILA

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Il Dispari 2016-03-14

Il Dispari 2016-03-21

DILA   

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Volto e Corpo

EGOSUPEREGOALTEREGO. Volto e Corpo nell’arte contemporanea

 

In questa società dominata sempre più dalla forza dell’immagine capace di comunicare nell’immediato fatti, azioni ed emozioni, si sta facendo strada il bisogno di apparire dando sempre più spazio al proprio ego che sembra diventare protagonista assoluto di diversi contesti e situazioni. La tendenza dell’ego ad apparire si coniuga con il bisogno dell’individuo di non passare inosservato, ma anzi mostrarsi il più possibile; ed è in questa ricerca di visibilità attraverso le immagini che un ruolo importante lo svolgono i media puntando sul compiacimento dell’ego di ciascun soggetto nel suo mostrarsi e farsi notare.

EgoSuperegoalterEgo

EgoSuperegoalterEgo

Sul concetto di immagine legata al volto e al corpo che rappresentano la fisicità della persona si orienta la mostra Ego-superEgo-alterEgo Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte in corso al  MACRO  Museo d’Arte Contemporanea di Roma fino all’8 maggio 2016. Curata da Claudio Crescentini e promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la mostra, nel valorizzare la collezione permanente d’arte contemporanea capitolina della Galleria d’Arte Moderna di Roma, della Casa Museo Alberto Moravia e del MACRO, propone un’analisi del volto e del corpo attraverso diverse opere in cui l’artista si fa rappresentare e si auto-rappresenta. Sono immagini di volti e corpi restituiti attraverso dipinti, fotografie, installazioni site specific, stencil di diversi artisti contemporanei, che diventano punti fermi su cui gioca il concetto di egocentrismo e di protagonismo. Il percorso offre quindi un’analisi del volto e del corpo nell’arte contemporanea con particolare attenzione alle fotografie ed ai filmati in cui l’artista stesso è protagonista nel suo rappresentare e autorappresentarsi, divettando attore e spettatore insieme, Accanto ad opere in cui l’artista si autorappresenta come quelle di Vito Acconci, Franco Angeli, Giorgio de Chirico, Plinio De Martiis, Stefano Di Stasio, Giosetta Fioroni, Gilbert&George, Francesco Guerrieri, Urs Luthi, Carlo Maria Mariani, Bruce Nauman, Cristiano Pintaldi, sono altre in cui è lui stesso ad essere ripreso, “rappresentato” da un altro artista, come nelle fotografie di Claudio Abate, Marco Delogu, Mimmo Iodice, Nino Migliori. E poi vi sono opere di Ennio Calabria, Candy Candy, Giacinto Cerone, Mariana Ferratto, Luigi Ontani, Luca Maria Patella, Arnulf Rainer, Sissi, Sten e Lex dove l’artista, pur non ritraendo se stesso, si ritrova in un altro personaggio da lui ripreso.

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Sul gioco del rivedersi e del riprendere si indirizza il doppio focus dedicato ad Alberto Moravia e Achille Bonito Oliva, due tra i tanti esempi noti nel panorama culturale italiano e internazionale  contemporaneo. I ritratti di Moravia realizzati da Renato Guttuso, Carlo Levi e Mario Schifano e quelli di Achille Bonito Oliva realizzati da Sandro Chia, Francesco Clemente e Mario Schifano diventano occasione per esplorare i modi con cui  viene colto e restituito lo sguardo della persona, compresa la sua gestualità.

Nell’ambito dell’esposizione rientra la rassegna di film e video Io è un Altro (auto)ritratti d’artista dalla collezione della Cineteca nazionale e del MACRO il cui materiale è stato selezionato da Marco Fabiano e Annamaria Licciardello (CSC-CN). Essa propone proiezioni di film d’artista e video in cui gli artisti, fra gli anni Sessanta e Ottanta si sono soffermati sul tema del volto e del corpo umano con prospettive di autorappresentazione e presentazione di grande impatto tecnico e visivo. Tra le proiezioni che si svolgono all’interno della Sala Cinema due giovedì al mese a partire dalle ore 17.30 fino al 5 maggio 2016 vanno citate: Inquietudine di Mario Carbone, Antonio Ligabue pittore di Raffaele Andreassi (il 14 aprile dalle ore 17.30), Reconstructions 1952-1976 di Sonja Ivekovic, Nascita, sviluppo e morte dell’illusione di Guido Sartorelli (il 28 aprile dalle ore 17.30) e Morire gratis di Sandro Franchina (il 5 maggio dalle ore 17.30).

Un percorso ad indagare le possibili interpretazioni della figura umana riferito all’autoritratto e al ritratto, fino a toccare il fenomeno del selfie che, quale forma di comunicazione e diffusione del se’, si è imposta rapidamente a livello mass-mediale, dando al volto e al corpo, nuovamente, un ruolo di primo piano nella società.

Silvana Lazzarino

 

EGOSUPEREGOALTEREGO

Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte

a cura di Claudio Crescentini

MACRO, Via Nizza, 138- Roma

(Sale Collezione, MACRO Hall, Project room #2, Foyer, Terrazza)

Orario da martedì a domenica 10.30-19.30

(la biglietteria chiude un’ora prima

Per informazioni: telefono 060608

fino all’ 8 maggio 2016.

alcuni articoli pubblicati su ildispari24.it

http://www.ildispari24.it/it/toulouse-lautrec/ 

http://www.ildispari24.it/it/mario-giacomelli/

http://www.ildispari24.it/it/tango-silencio/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-pinchi/

http://www.ildispari24.it/it/seme-creativo/

http://www.ildispari24.it/it/successo-per-marco-tullio-barboni/

http://www.ildispari24.it/it/il-segreto-di-leonardo-da-vinci/

http://www.ildispari24.it/it/bulgari/

http://www.ildispari24.it/it/palazzo-braschi/

http://www.ildispari24.it/it/convegno-8-marzo/

http://www.ildispari24.it/it/escher-a-treviso/

http://www.ildispari24.it/it/francesco-vaccarone-e-la-poesia-visiva/

http://www.ildispari24.it/it/ugolina-ravera/

http://www.ildispari24.it/it/concerto-a-roma/

http://www.ildispari24.it/it/tinto-brass-uno-sguardo-libero/

http://www.ildispari24.it/it/il-poeta-dellanno-2015/

http://www.ildispari24.it/it/de-chirico-a-ferrara/

 

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Il Dispari 2016-03-29

Il Dispari 2016-03-29

Il Dispari 2016-03-29

Editoriale

Inizia oggi la serie di dieci puntate con la quale, in assoluta anteprima, vi offriremo in lettura tutte le poesie finaliste della quinta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni” che vedrà il suo epilogo durante il lungo evento programmato nell’ambito dell’EXPO in città e del Bookcity di Milano.
Con cadenza settimanale pubblicheremo, tre per volta, tutte le trenta poesia finaliste.
Ogni settimana sarà presente su questa pagina un coupon predisposto per la votazione della poesia da voi preferita. C’è da dire che i vostri voti saranno determinanti non solo per l’aggiudicazione del premio finale, ma essi saranno considerati anche come un’importante indicazione per l’assegnazione del premio speciale “Il Dispari” che verrà attribuito da una giuria designata dal Direttore Gaetano Di Meglio.
Si apre il sipario e le trenta finaliste si svelano per voi!
Ed ora alcune notizie spicciole.
Gennaro Conte, ha studiato filosofia, è di Casamicciola, ha scritto prose e poesie e ci ha rilasciato una video intervista che abbiamo sbobinato per pubblicarla qui.
Paola Occhi e Rita Cuccaro si stanno attivando per aprire, con l’insegna della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, una nuova scuola di canto e di poesia in una località della Campania, dopo quella aperta da poco in provincia di Modena.
Conoscendo la determinazione, la professionalità ed il pregevole fascino persuasivo delle due donne, tutto lascia intendere che il nostro Made in Ischia otterrà una nuova prestigiosa vetrina artistica.
Solo per carenza di spazio devo fare a meno d’illustrare oggi i nuovi progetti editoriali che spaziano da una raccolta di articoli scritti meditati nel filone dell’attenzione verso il sociale “Alla ricerca del percome”, ad un florilegio di testi in prosa e in poesia destinato ad un pubblico che non disdegna ciò che chiaramente è indicato nel titolo “Erotismo, sì!”, fino alla prossima pubblicazione di un’antologia poetica tradotta in lingua lettone da Liga Sarah Lapinska ben nota pittrice, poetessa, traduttrice nonché vincitrice di numerosi premi per le sue attività artistiche.
Di questi progetti certamente ne parleremo in maniera esaustiva nella pagina della prossima settimana.
Chiude la pagina la dettagliata illustrazione che la nostra “giramondo” Silvana Lazzarino ci propone della mostra di opere grafiche dell’Artista Maurits Cornelis Escher.
Buona lettura
Bruno Mancini
INFO: tel 3936937717 (tutti i giorni dalle 14 alle 24)

Il Dispari 2016-03-29
Intervista a Gennaro Conte

Buona sera a tutti, siamo qua riuniti in Piazza Marina di Casamicciola Terme per vedere l’esibizione del “Dragon”, ossia il maestro Pasquale Di Costanzo.
Sono in compagnia anche del poeta Bruno Mancini al quale ho sottoposto la mia intenzione di entrare nel loro gruppo per l’antologia poetica che a breve sarà presentata a Milano.
Quindi vorrei anche io dare un contributo inserendo nella raccolta alcune me liriche.
Ho visto che Bruno ha preso questa mia iniziativa con molto entusiasmo ed è soddisfatto di vedere che c’è ancora un po’ di fermento artistico anche se noi siamo dei modesti rappresentanti isolani.
Io ho già pubblicato alcune raccolte di poesie.
La prima s’intitolava “Sognare in versi”: una raccolta edita da De Frede in cui si trattano vari temi: dall’amore al mio rapporto con il divino, con la natura ecc.
Poi ho pubblicata un’altra raccolta inserendo anche un piccolo racconto mitologico dal titolo “L’isola verde tra mito e poesia”. Anche qui più che altro le liriche erano dedicate ai posti più suggestivi ed emblematici dell’isola d’Ischia come il Castello Aragonese, il Fungo o con particolare riguardo verso le nostre bellezze naturali, come le acque termali ecc.
Poi ho pubblicato una breve raccolta di liriche sulla mia squadra del cuore, delle poesie sul Napoli. “Rinascita” si chiamava, dal fallimento al ritorno ai fasti di un tempo.
E poi l’ultimo libro. Con Graus editore ho pubblicato “L’invisibile esiste nel visibile” in cui vi è inserito un racconto fantastico e alcune mie liriche.
Quindi adesso sono ben lieto di partecipare a questa antologia poetica che gli scrittori isolani hanno portato avanti da alcuni anni con molto entusiasmo.
Arrivederci a tutti… e ci rivediamo!

Video intervista Gennaro Conte 

lanostraisola on livestream.com. Broadcast Live Free

Il Dispari 2016-03-29

Cod 14: Eva Strazdina
La prigioniera dell’amore
Ogni attimo in questa vita pulsante
non voglio essere senza le tue carezze,
senza i pensieri di te,
nei sogni vuoti e bianconeri senza te.
Invece cosi, non libera, posso respirarti
come profumo di lillà bianche e violette
e il vento tra i rami fioriti.
No, non libera, sentendoti sempre, non libera.
La prigioniera di questa vita pulsante
e delle primavere, piene delle lillà
come io sono piena con tutte le tue variazioni.
Le tue carezze. I miei pensieri. I nostri sogni.

Cod 24: Ester Margherita Barbato
Fammi la primavera
Di notte mi perdo
dietro i passi del vento
che semina dubbi nella terra aperta
e i rami avvolge di brividi verdi
Fuori stagione ho già farfalle in volo
dalle mie foglie ancora stropicciate
e tu contrasti la cattiva sorte
Viaggiatore inatteso che spegni la notte
con un respiro ampio di poesia
fammi la primavera che ti piace
e sciogli a suon di flauti e di ritorni
questo gelo che ancora mi fa sua.

Cod 4: Solidea Basso
MEZZANOTTE
Il piacere vigliacco di un bicchiere di vino
che mai sarà l’ultimo,
goccia a goccia consuma le torri di carta che abitano in me.
Superstite, in un altro giorno da dimenticare
che si insinua insopportabile,
finchè la vista si annebbia e la foschìa sui pensieri e sul cuore
mi risparmia l’ennesima sconfitta.
Mi arrendo ancora al mondo intero e a me stessa,
incapace di lottare contro il vuoto che mi riempie,
mi allaga, mi avvolge, mi annienta.
Ti aspetto, nera Signora che consegni oblìo,
oggi, domani… che importa?
Il tempo rotola via, così,
lasciando mezzanotte dentro.

coupon (4) 20160329

Bruno Il dispari

A TREVISO, UNA SUGGESTIVA MOSTRA DEDICATA A MAURITS CORNELIS ESCHER

Sequenze geometriche per descrivere rappresentazioni, reali e oniriche, legate all’universo esterno e a quello interiore nel suo rapportarsi ai processi esistenziali, attraversano l’opera di Maurits Cornelis Escher (Leuwarden -Paesi Bassi- 1898; -Laren 1972), incisore e grafico olandese di raffinato gusto e sorprendente originalità.
L’interesse per le grandi teorie di inizio Novecento, quali la relatività e lo sviluppo della psicanalisi, oltre alla vicinanza di un padre ingegnere e diverse discussioni con fisici e matematici, hanno suscitato in lui un nuovo modo di osservare la realtà circostante di cui ha saputo cogliere gli aspetti scientifici entro i flussi delle emozioni.
Alla sua opera è dedicata una suggestiva mostra che, dopo Roma e Bologna, giunge a Treviso presso il Complesso Monumentale di Santa Caterina, dove rimarrà fino al 3 aprile 2016. L’esposizione Escher, patrocinata dal Comune di Treviso, curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea e prodotta da Arthemisia Group, attraverso 140 opere -provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali- ripercorre l’iter dell’artista con rappresentazioni che danno vita a costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi e geometrie paradossali.
Tra queste spiccano Mano con sfera riflettente, Metamorfosi II e Casa di scale (relatività).
Attraverso lo studio di rapporti tra spazio e profondità, Escher invita ad un nuovo modo di osservare la natura e il suo paesaggio mediante un punto di vista diverso che fa emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica mostrata come magia.
Il percorso, suddiviso in sei sezioni, procede dagli anni Venti del secolo scorso in cui si evincono le influenze dell’incisore Jessurun de Mesquita al periodo trascorso in Italia (1923-1935) dove Escher si sofferma sulla dimensione del paesaggio, per arrivare agli anni vissuti dopo il 1941 nella cittadina di Baarn, oggi sede della Escher Foundation. È, inoltre, posto l’accento su aspetti mai affrontati prima come il rapporto con Piranesi e il confronto con la dimensione concettuale di Luca Patella.
Attraverso le opere con cui traduce i principi della relatività e della relazione tra piani e spazio, Escher ha dato vita a forme geometriche in continuo divenire, elaborando una spazialità nuova entro cui le stesse geometrie creano ritmi armonici ed equilibrati, proprio come equilibrato è l’universo matematico.
Lo sguardo di Escher, a partire dall’osservazione diretta della natura sull’onda del fascino che esercitarono su di lui i paesaggi dell’Italia comprese le coste, i luoghi più grigi della Svizzera e dell’Olanda, ha saputo catturare non solo le meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, ma anche le piccole realtà naturali: dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, dai frattali ai gechi. Suggestive: Ex libris), Scarebei, Metamorfosi,Su e Giùe Convesso e Concavo.
L’Italia ha un peso rilevante nella vita di Escher. L’artista olandese vive infatti a Roma dal 1923 al 1935 con sua moglie Jetta Umiker che sposa a Viareggio nel 1924. È in Italia che nascono i suoi figli George ed Arthur. Escher ricorderà i suoi anni in Italia come “I migliori anni della sua vita”. Escher approfitta del soggiorno italiano per percorrere la penisola in lungo e in largo in cerca di ispirazione. Oltre ad innamorarsi del sole, del mare e dei paesaggi del Belpaese, l’artista è attratto dai piccoli villaggi della Calabria, della Sicilia, del Golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana, che lo colpiscono per la particolare composizione e per la struttura dei centri abitati che sembrano fondersi col paesaggio.
Anche Napoli nel 2005 ha dedicato ad Escher una suggestiva esposizione a Castel Sant’Elmo con alcune opere legate al paesaggio italiano ed alla costa mediterranea
Silvana Lazzarino

mano con sfera riflettente Escher

Bruno Il dispari

Il Dispari 2016-03-21

Il Dispari 20160321 comp

Editoriale
Come apertura di questa pagina desidero puntualizzare una breve annotazione relativa all’editoriale della scorsa settimana, in quanto in esso ho commesso un’imprecisione riguardante la comunicazione della stampa delle due opere finaliste del premio di grafica “Otto milioni” la cui pubblicazione, a differenza di come annunciato, era prevista per questa settimana.
Quindi, ripeto che le due opere classificate prime a pari merito nel premio di grafica “Otto milioni”  delle quali sono autrici Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska, e che ora vi mostriamo in anteprima assoluta in bianco e nero, potrete ammirarle nella splendida colorazione originale sulle due copertine dell’Antologia “Otto milioni 2016” che sarà pubblicata entro il prossimo mese di Agosto. Complimenti ad Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska che hanno ottenuto questo ulteriore meritato successo.
Silvana Lazzarino ci parla della mostra allestita in omaggio di Renzo Arbore, illustre amico dell’isola d’Ischia e ci ricorda uno sfizioso aneddoto riconducibile ad una sua vacanza nella nostra isola.
Da Angela Maria Tiberi, vincitrice della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, riceviamo un’interessante relazione sul convegno che si è tenuto a Sermoneta in occasione della festa della donna infiocchettato con un suo vibrante omaggio poetico alla scrittrice  Silvana Arbia che ricopre (ed ha ricoperto) ruoli importantissimi nell’amministrazione della giustizia italiana ed internazionale (Giudice della Corte d’Appello di Milano,  Cancelliere Capo della Corte Penale Internazionale dell’AIA, C.I.E.F. OF PROSECUTIONS TRIBUNALE ONU RUANDA, fondatrice del Tribunale Internazionale dei diritti umani, Presidente della Fondazione Silvana Arbia ecc.).
Poiché a Pasquetta, com’è ovvio, non saremo in edicola, la chiusura di questo scritto è tutta dedicata agli auguri per una serena Pasqua e giorni collaterali. Auguri a tutti indistintamente, sperando che dall’uovo pasquale escano, anche, notizie positive per il gemellaggio con Torrenova, per la definizione dei progetti al Bookcity e per una maggiore attenzione generale da parte di tutti (amministratori, sponsor, aziende, turisti, cittadini…) verso l’Arte e la cultura MADE in Ischia.
Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska premio di grafica Otto milioni comp

Antonella Ronzulli premio di grafica Otto milioni compIl Dispari 20160321 2 comp

LA CARRIERA DI RENZO ARBORE RACCONTATA IN UNA MOSTRA A ROMA
Renzo Arbore lungo cinquant’anni di carriera con il suo carisma e la sua originalità ha dato un nuovo impulso alla canzone e alla storia della televisione e del costume del nostro Paese.
I suoi programmi radiofonici, le indimenticabili trasmissioni televisive, i concerti con la sua Orchestra Italiana, hanno dato spazio al suo talento di musicista, compositore e interprete di canzoni, conduttore e regista, cui non è mai mancata quella vena ironica espressa sia nell’ambito dello spettacolo sia nella vita privata.
Ai 50 anni della sua straordinaria carriera legati alla Rai Radiotelevisione Italiana è dedicata una suggestiva mostra aperta a Roma presso il Macro Testaccio (spazi della Pelanda) fino al 3 aprile 2016. La mostra RENZO ARBORE. La mostra videos, radios, cianfrusaglies che si apre con un invito a liberare la mente da ogni preoccupazione, espresso nella frase “lasciate ogni tristezza voi ch’entrate”, attraverso dieci sezioni, traccia il suo iter artistico tra spettacoli, tour internazionali, film, libri, cui si accompagna il suo costante impegno umanitario a fianco della Lega del Filo d’Oro di cui è testimonial da anni.
Il percorso allestito dai suoi storici collaboratori per le scenografie degli spettacoli: Alida Cappellini e Giovanni Licheri, guida i visitatori nel suggestivo mondo di uomo di spettacolo, appassionato di musica, radio, cinema, collezionismo. Si procede da spettacoli televisivi “Quelli della Notte” e “Indietro Tutta” a quelli radiofonici “Bandiera Gialla” e “Alto Gradimento”, dalle prime esperienze musicali con la Barilla Boogie Band, agli Swing Maniacs, fino ai concerti dell’Orchestra italiana, per arrivare ai suoi film, sketch pubblicitari, documenti audio e video, poster, album e fotografie. Con la sua Orchestra Italiana fondata nel 1991, Arbore ha fatto di un sogno una vera e propria “mission”: far rivivere il nuovo/antico suono di Napoli attraverso una rinnovata emozione conquistando i grandi teatri d’Italia e del mondo così da promuovere la musica italiana più internazionalmente conosciuta.
Le stazioni del percorso, che rappresentano le sue passioni: l’America, il Collezionismo e la Plastica, il Cinema, i Viaggi, la Televisione, le Città e gli Amici, la Moda e il Design, la Radio e infine la Lega del Filo d’Oro attraverso suoni, colori, immagini ed oggetti svelano curiosità e momenti importanti della sua vita, raccontando anche un pezzo della storia d’Italia e degli Italiani. Accanto alle “cianfrusaglies” di ogni tipo con oggetti di plastica vi sono i suoi strumenti musicali tra cui i clarinetti, le radio d’epoca, le cravatte sgargianti, i gilet dai vari colori, e i cappelli di diverse fogge. Amato da tutti per simpatia e semplicità Arbore è testimonial della Lega del Filo d’Oro, associazione che si dedica all’assistenza, alla riabilitazione e al reinserimento nella società delle persone sordo-cieche e pluriminorate psicosensoriali.
L’interesse di Arbore per il collezionismo ha un riferimento aneddotico che si svolse ad Ischia, quando, negli anni ‘70, durante una sua sosta serale presso il Bar Italia in compagnia della già affermata Mariangela Melato, fu attratto da una vetrina contenente un cospicuo numero di esemplari diversi delle così dette mignonnettes di liquore (veri pezzi da collezione), scegliendone e decidendo di comprarne un numero esagerato… tanto che la Melato mostrò qualche segno di irrequietezza per il tempo che lui stava dedicando alle “bottigline”.
Silvana Lazzarino 

RENZO ARBORE
La mostra.
Videos, radios, cianfrusaglies
“Lasciate ogni tristezza voi ch’entrate”
MACRO, Testaccio, La Pelanda – Centro di produzione culturale
Roma- Piazza Giustiniani 4
Orario: da martedì a venerdì ore 14.00-20.00,
Sabato e domenica ore 10.00-20.00; chiuso lunedì,
Aperto 28 marzo ore 10.00-20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Fino al 3 aprile 2016
Informazioni e prenotazioni: tel. 199.15.11.21

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Il Dispari 20160321 tutto ridim

ACCADEMIA INTERNAZIONALE ARTE E CULTURA DI MICHELANGELO ANGRISANI
Nuovo cenacolo della poesia – Festa della donna
 
Sermoneta, 8 marzo 2016
Presso la trattoria “Da Elena” Corso Garibaldi 8 Sermoneta cell. 3247885259

l’8 Marzo è solo giorno dell’anno da ricordare per tutto l’anno o è il punto di partenza per comprendersi e stare bene fra amici, nella famiglia, nella società?
Da dove si deve iniziare per stare bene e felicemente insieme?
Si deve dialogare con profondo rispetto e trovare la base comune fra la coppia e abbattere ogni barriera esistente nell’ambito familiare e nell’ambito sociale?
Si può fare di più ma l’importante è iniziare a costruire le fondamenta di un rapporto fra l’uomo e la donna.
Le fondamenta per costruire la base comune: iniziamo a meditare sul significato della parola donna.
Donna.
Femmina fisicamente adulta della specie umana. L’espressione ebraica per donna è ‘ishshàh (lett. uomo femmina) ed è resa anche “moglie”. Similmente il termine greco gyné viene tradotto sia “donna” che “moglie”.
Significato della parola uomo
Termine ebraico adhàm significa uomo, dal greco ànthropos significa “uomo, genero umano”, anér significa “uomo, maschio, marito”.
Dove si incontrarono l’uomo e la donna nella storia? Nel Paradiso terrestre o sulla Terra.
La leggenda della civiltà umana la conosciamo tutti.
Pensate che Dio prese una costola dell’uomo vicino al cuore e non un arto o altra parte del corpo umano cioè il luogo dei sentimenti e della vita e dalla scacciata degli esseri umani nell’Epoca d’oro iniziarono le sofferenze fra gli esseri umani e le incomprensioni e l’odio e tutte le bruttezze della generazione umana.
Si augura a tutti un buon vivere insieme e si ringraziano tutte le associazioni di volontariato che si occupano della donna come il Centro Donna Lilith di Latina, A.E.D.E., Servizio Antiviolenza Donna 1522, e tutte le autorità che si occupano della parità dei diritti umani.
Si ringrazia il drammaturgo Mario Fratti italo-newyorkese che ha dedicato la sua vita a scrivere opere che valorizzano le donne e la loro lotta per i loro diritti spesso negati dai tiranni, ricevendo oltre 18 AWARD, e le sue opere vengono tradotte in 20 lingue e vengono rappresentate nei principali teatri mondiali.
Si può uscire da questa situazione d’incomprensione e di odio?
Si, con l’Amore e la poesia
Poesia significa comporre, creare, capacità di esprimere un contenuto di idee e sentimenti in modo atto a commuovere, a suscitare emozioni, a eccitare la fantasia: “Tutti gli uomini…hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia” (Berchet).
Per creare la base comune della vita fra gli esseri umani si ricorre all’amicizia.
Si tralascia per la festa della serata: la storia e la riconoscenza dell’esistenza dei diritti umani.
Si può dedicare una serata d’incontro per illustrare questa parte avvincente sui diritti umani sulla donna  invitando l’Illustre Giudice della Corte d’Appello di Milano, dott. Silvana Arbia, scrittrice – Cancelliere Capo della Corte Penale Internazionale dell’AIA, C.I.E.F. OF PROSECUTIONS TRIBUNALE ONU RUANDA, Silvana Arbia, fondatrice del Tribunale Internazionale dei diritti umani e Presidente della Fondazione Silvana Arbia.

Dedico al giudice Silvana Arbia la poesia “Un ruggito”.

Un ruggito
 
Un ruggito squarcia il tempo,
là nell’orizzonte mondiale, si nota una luce d’ammirare.
Una donna amazzone con un urlo simile al leone combatte,
senza stancarsi, le atrocità, le violenze, i genocidi della povera gente.
Non importa il colore, ha importanza il cuore.
Tutti si risvegliano dal grande rumore.
è nato il Tribunale Internazionale che combatte l’orrore da non dimenticare: “Ruanda”
La piccola donna è vicina al mio cuore e mi emana tanto calore di Umanità,
perché la giustizia umana esiste e vince sulla vasta infamità.
Finalmente esiste la libertà e la giustizia dei dimenticati.
Libero sono da ogni atrocità!
 
Angela Maria Tiberi

Bruno Il dispari

Il Dispari 2016-03-14

Il Dispari 20160314 comp
Editoriale.

Tutto al femminile!

L’editoriale di questa settimana è ridotto all’osso per dare spazio, come promesso, alla pubblicazione delle due opere classificate prime a pari merito nel premio di grafica “Otto milioni”. Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska ne sono le autrici. I loro due dipinti, che ora mi mostriamo in anteprima assoluta in bianco e nero, potrete ammirarli nella splendida colorazione originale sulle copertine dell’Antologia “Otto milioni 2016” che sarà pubblicata entro il prossimo mese di Agosto. Complimenti ad Antonella Ronzulli e Liga Sarah Lapinska che hanno ottenuto questo ulteriore meritato successo.

Non potendo, per ragioni di spazio, pubblicare tutti gli omaggi alla “Donna”che ci sono stati inviati in occasione della festa dell’8 Marzo, abbiamo inteso compendiarli attraverso l’articolo “Tre donne una sola poesia” che ci pare renda bene il senso delle varie tipicità nelle quali si manifestano positivamente le attività femminili.

La brava e costante Silvana Lazzarino ha trovato anche lei un modo per esaltare i pregi femminili e non ha mancato il colpo proponendo, in maniera soft, la deliziosa presentazione di un regista cinematografico piuttosto “scabroso” come lo è Tinto Brass, il quale, delle donne, ne ha spesso messo in primo piano la bellezza fisica con particolare attenzione verso il così detto lato B.

Restando sempre in tema femminile, questa pagina presenta un articolo proveniente dalla Sicilia tramite la penna del cantautore che ha “schizzato” per noi un personaggio di quelli che vorremmo ne fosse pieno il mondo. Perché lo vorremmo, potrete capirlo agevolmente leggendo la presentazione di Nicolina La Spina.
Alla prossima!
Bruno Mancini

Antonella Ronzulli premio di grafica Otto milioni compLiga Sarah Lapinska premio di grafica Otto milioni comp

Il Dispari 20160314 1 comp

Nicolina La Spina, la poetessa dei Nebrodi

In un antico paese dei Nebrodi, Alcara Lì Fusi (Me), nasce la poetessa Nicolina La Spina. Sposata e madre di un figlio, attualmente vive a Torrenova (Me), ove gestisce un accogliente bed and breakfast, denominato “Villa dei Principi”,  in cui all’abilità culinaria della poetessa-cuoca che riesce a soddisfare anche i palati più raffinati, si associa la delicatezza e l’intensità dei suoi versi poetici che inebriano l’anima.

La sua poesia, scritta soprattutto in vernacolo, ripercorre con grande nostalgia i tempi che furono, attraverso la disamina di  un passato che si reggeva su importanti valori morali che rendevano l’esistenza serena, colma di gioie e di grandi ricchezze interiori. Oggi, lamenta la poetessa, tutto è cambiato, perché non esiste più lo spirito di sacrificio di una volta. Al centro dei suoi ricordi poetici vi sono gli usi e i costumi siciliani del passato: il fidanzamento col suo rituale d’obbligo, basato sull’interessamento della vicina di casa, sull’accettazione da parte della fidanzata della scelta fatta per lei dai genitori; sull’importanza e sul significato della serenata ecc. Tutto ciò, scritto in satira burlesca, quasi a volere mettere in discussione le ataviche usanze del popolo siciliano che abitava nell’entroterra e, in particolar modo, del popolo di Alcara li Fusi, culla di bravi artisti, un paese sempre pronto ad accogliere i forestieri con gioiosa ospitalità.

Spesso Nicolina ricorda con grande nostalgia gli avvenimenti particolari della sua vita: da quando arrivò la corrente elettrica, a quando il padre istallò la prima bombola di liquigas per cucinare,  all’armonia che regnava nella casa dove viveva con la sua meravigliosa famiglia. “Quando erano tutti riuniti”, scrive la Sig.ra La Spina, “era uno spettacolo. I miei genitori, le due sorelle di mio padre, i miei nonni e le amiche del quartiere, venivano a farci compagnia e in quell’ occasione mio padre si esibiva con la chitarra e ci faceva ascoltare della buona musica. Che bello ripensare a tutto questo!

Nicolina La Spina ha partecipato a parecchi concorsi di poesia, conseguendo numerosi attestati e riconoscimenti, ha frequentato un corso per la conoscenza e la divulgazione della lingua siciliana; ha conseguito il diploma di animatrice di comunità.

Tra le sue opere più importanti, in vernacolo, ricordiamo: “Me nanna e la so fidi”(“Mia nonna e la sua fede”); “Adamo ed Eva e l’amuri” (“Adamo ed Eva e l’amore”); “ Disiata” (“Desiderata” Elegia del padre alla neonata figlia).

Sicuramente con l’imminente gemellaggio che avverrà tra Ischia e Torrenova, le opere della poetessa Nicolina La Spina, potranno costituire il libro dei ricordi della terra di Sicilia e le sue poesie ne saranno le pagine più belle ed espressive.

19 Poetessa Nicolina Spina proprietaria del BB “Villa dei principi” Torrenova (ME).

Bruno Il dispari

Angela Maria Tiberi – Silvana Arbia – Roberta Panizza

Tre donne: una sola poesia.

Angela Maria Tiberi, vincitrice della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, ha voluto dedicare una poesia a Roberta Panizza Direttrice Artistica di DILA (Associazione culturale “Da Ischia L’Arte”) che volentieri pubblichiamo accompagnandola con uno degli innumerevoli attestati di stima artistica e personale dei quali Angela Maria Tiberi può vantarsi a buona ragione.

La testimonianza di apprezzamento umano e artistico verso Angela Maria Tiberi, l’ha scritto Silvana Arbia che è personaggio di primissimo piano nella lotta alla criminalità nazionale ed internazionale se solo si consideri che ha ricoperto dapprima il ruolo di Magistrato della Corte Suprema di Cassazione italiana, poi è stata nominata alla massima carica di Registrar (ovvero Capo del principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia), ed ora, dal 2013, è rientrata nel ruolo di Magistrato presso la Corte d’Appello di Milano.

Vincitrice del premio Levi 2012, insignita nel 2013 dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Honneur dal Presidente della Repubblica Francese, premio per la Pace 2013 del Soroptimist International of Europe, Silvana Arbia ha scritto di Angela Maria Tiberi:

Ammirando il suo coraggio, la sua forza e la sua incrollabile fiducia nell’essere umano.

Ringraziandola per l’instancabile impegno per i più deboli e per l’inesauribile produzione di opere che denotano la sua grande generosità nel condividere con molti la sua cultura e il suo pensiero.

Nel mio lungo percorso all’interno della giustizia nazionale ed internazionale ho incontrato raramente donne come Angela, capace non solo di fare, ma anche di comunicare il bene.

Con l’augurio che la sua opera possa fruttificare sempre ed ovunque.

A ROBERTA PANIZZA

Ardore e calore poetico emani,
nel dirigere l’arte DILA,
con destrezza da Val di Sole
fino a raggiungere l’amata Ischia.
Ischia è il cuore della lirica chioma
che ricorda la Grande Guerra,
quando sui monti del Trentino si versarono
in quegli anni sangue di giovani vittime
costrette a sacrificarsi tra le nevi delle vette
per donare pace e serenità alla nostra amata Europa.
La guerra maledetta continua a seminare morti
senza mai fermarsi sul martoriato pianeta.
I versi escono dall’intimo umano per ricordare
quei giorni funesti senza più lacrime…

Angela Maria Tiberi

Il Dispari 20160314 tutto ridim

TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Stefania Sandrelli. Claudia Koll, Debora Caprioglio e Serena Grandi per la loro bellezza procace, ma mai volgare sono diventate delle vere e proprie sex simbol negli anni Ottanta, in particolare grazie ad un regista che di loro ha saputo esaltare curve mozzafiato, ma allo stesso tempo sensualità e fascino, Giovanni Brass, in arte Tinto Brass. Attraverso giochi di sguardi, movenze, portamenti Tinto Brass ha costruito un immaginario di donna seducente e passionale descritto in film come La Chiave, Così fan tutte, Miranda che sono entrati a far parte di un genere, quello erotico, cui lui ha saputo dare un valore aggiunto lasciando parlare la bellezza di corpi sensuali e ad un tempo appassionati e misteriosi.

A Roma al Complesso del Vittoriano negli spazi del Salone centrale è in corso la prima grande esposizione dedicata a questo maestro del film erotico, ma anche sperimentatore impegnato nel teatro e nel montaggio. Curata da Caterina Varzi e realizzata da Comunicare Organizzando, la mostra TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO con il patrocinio di Roma Capitale e la collaborazione di Istituto Luce-Cinecittà, Rai Teche e Acea, presenta un percorso in cui viene dato spazio ad un’immagine di Tinto Brass non solo legata al genere erotico da lui affrontato con leggerezza e talora ironia a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, ma anche al suo aver saputo attraversare altri contesti passando dalla commedia al western, dal giallo al noir. A sottolineare  questo suo viaggio nella vita nei pensieri di uomini e donne a cogliere e svelare le loro ossessioni, paure, entusiasmi, malinconie, tra tradimenti, bugie, passioni, vita sociale, sono le foto di scena dove ad esempio è ritratto con Alberto Sordi, Roberto Rossellini, le sceneggiature, i copioni originali, i dialoghi e gli articoli di quegli anni apparsi sui giornali. E ancora lettere indirizzate a registi come Mario Soldati, Goffredo Parise e Terry Carter, oggetti di scena, documenti inediti, manifesti e costumi. Nel genere erotico Tinto Brass esplora le infinite possibilità della seduzione: attraverso il guardare sono messe in gioco le emozioni prodotte dallo sguardo dove entrano in azione gli altri sensi a creare attesa e desiderio.

Il pensiero del regista che si riassume nella frase “La vita è semplice ma complicata dalla paura che le persone hanno della libertà” viene ripercorso attraverso questa mostra dove si possono vedere anche alcuni estratti di “Istintobrass”, documentario realizzato nel 2013 dal regista Massimiliano Zanin e presentato in selezione ufficiale alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Il film racconta la figura e la carriera di Tinto Brass attraverso un’inedita intervista al regista, le parole dei premi Oscar Helen Mirren e Ken Adam e di personaggi del cinema e della critica italiani quali Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Marco Muller, Marco Giusti, Gianni Canova.

Ad Ischia Tinto Brass si è recato anche nel 2014 in occasione di un Congresso su benessere e piacere a Forio cui hanno preso parte medici specialisti, un teologo e un filosofo.

Silvana Lazzarino

TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Roma Complesso del Vittoriano, Salone centrale

Via San Pietro in Carcere

fino al 23 marzo 2016

Ingresso libero

mostra su Tinto Brass

mostra su Tinto Brass

 

Il Dispari 2016-03-14

Bruno Il dispari

Il Dispari 20160307 comp (1)

Editoriale

Lo scorso 28 Febbraio sono scaduti i termini per la presentazione delle poesie, delle opere grafiche e delle musiche da selezionare per l’assegnazione dei premiOtto milioni.
La commissione preposta alla designazione delle opere finaliste ha scelto 30 poesie, 2 opere grafiche e 1 canzone.

Possiamo, quindi già comunicare che Girotondo di Emozioni” parole e musica di Guido Arborelli è l’INNO della quinta edizione del premio internazionale di Poesia “Otto milioni”.
Questa testata avrà il privilegio di proporvi la canzone “Girotondo di Emozioni” in anteprima assoluta e nella versione originale. Potrete ascoltarla a partire dalle ore 18 di oggi collegandovi al link http://www.ildispari24.it/it/girotondo-di-emozioni/

In quanto al premio per la migliore opera grafica, la commissione ha deciso, operando in conformità del brocardo latino che recita ex aequo et bono, in quantum aequius melius, di considerare vincitrici a pari merito due opere a firma di Antonella Ronzulli e di Liga Sarah Lapinska. Se avrete la bontà di continuare a seguire le nostre iniziative culturali, potrete apprezzare le qualità delle due opere grafiche nella pubblicazione, comunque in esclusiva e certamente in anteprima, che vi proporremo lunedì prossimo.

A questo punto, tutta la scena deve andare alle 30 poesie designate finaliste del premio di poesia “Otto Milioni”, giunto ormai alla quinta edizione.
Le 30 poesie finaliste sono:

  • “Katia Massaro” di Angela Maria Tiberi; “Il bacio” di Silvana Lazzarino; “Tutto tace” di “Franco Maccioni; “Mezzanotte di Solidea Basso; “Cuori che si raccontano” di Antonio Fiore; “Fatica” di Ester Margherita Barbato; “Quasi l’alba.” di Massimo Rozzi; “Se io fossi la strada” di Liga Sarah Lapinska; “Le montagne raggiunte” di Janis Lapinskis; “L ‘idillio” di Vera Roke; “Ricordando l’estate soleggiata” di Anna Gura; “L’estate, la terra del fuoco” di Marta Zemgune; “Ho il mio proprio calendario” di Natalya Kalinovskaya; “La prigioniera dell’amore” di Eva Strazdina; “Notte a Ischia” di Pasquale Di Costanzo; “Oltre la libertà “ di Antonella Ronzulli; “Mondi di fuori “ di Annamaria Vezio; “A Mia madre” di Tina Bruno; “Bruce Lee profeta delle arti marziali” di Elisa Ruthenberg; “Poesia sulla malattia” di Giorgio Piacquadio; “Pensiero alla nonna” di Paola Occhi; “Gennaio 1976” di Mario Di Nicola; “Continuo in te” di Liga Sarah Lapinska; “Fammi la primavera” di Ester Margherita Barbato; “Sotto il pergolato” di Luciano” di Manfredi; “Davanti al fuoco” di Giuseppe Capoluongo; “Il peso della razionalità” di Ester Margherita Barbato; “Luna nuova “ di Luca Cipolla; “Una nota sola” di Ester Margherita Barbato; “Isole mai abbandonate” di Liga Sarah Lapinska.

Tutti i testi delle poesie finaliste li potrete trovare subito al link https://www.emmegiischia.com/wordpress/autori-finalisti-premio-otto-milioni-2016/
dove potrete votarli cliccando il “mi piace” presente nelle singole pagine.
Nelle prossime edizioni di questa rubrica, che vi ricordo ha cadenza settimanale (ogni lunedì), troverete pubblicate, in ordine sparso, tutte le poesie che potrete votare compilando i coupon allegati.” La graduatoria finale, infatti, sarà composta dalla somma dei punti ottenuti in quattro differenti classifiche le quali, oltre alle due suddette, saranno espresse successivamente tramite coupon inseriti nelle antologia “Otto milioni 2016” e, infine, da una Giuria tecnica appositamente nominata e presieduta da Roberta Panizza che ricopre il ruolo di Vice Presidente e Direttrice Artistica di DILA.

Poiché molti autori sono residenti in zone non coperte dalla distribuzione della nostra testata (e tanti autori vivono addirittura all’estero), abbiamo inteso mettere a loro disposizione un contatto di prenotazione valido anche per singole copie. Telefonando al numero 081984763, chiedendo della Signora IMMA, facendo il mio nome e indicando il giorno di pubblicazione, gli autori potranno ricevere a domicilio il numero di copie che vorranno pagando solo il costo dei giornali maggiorato di 3 euro per il servizio di spedizione.

Silvana Lazzarino chiude la rubrica odierna facendoci rivivere la visita che ha effettuata alla bella mostra romana dei maestri pittorici dell’arte italiana del Novecento… alla quale, lo dico con un pizzico di rammarico, avremmo certamente avuto piacere di recarci in molti!
Buona lettura!
Bruno Mancini

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Presentazione del brano GIROTONDO DI EMOZIONI

Intervista al DUO Arbonelli – Benedetti

GIROTONDO DI EMOZIONI è il brano designato come INNO della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.
Il testo e la musica sono di Guido Arbonelli.
Anche l’improvvisazione al clarinetto è dello stesso Arbonelli, che svolge attività didattica al Conservatorio in Adria (RO) e concerti come clarinettista.
La voce è della Prof.ssa Natalia Benedetti, vocalist solo per questa occasione perché anch’ella svolge attività di clarinettista e docente.
Il DUO Arbonelli – Benedetti ha svolto attività concertistica a Ischia fin dagli anni ’80, invitati spesso dal compianto M° Vincenzo Sena.
Inoltre hanno svolto spesso attività di docenza in masterclasses nei vari comuni dell’isola.
Di conseguenza, l’isola, con il suo sole e calore, mare e amore (come recita il testo della canzone) è da sempre rimasto nel cuore del DUO.
Per non parlare dei numerosi amici ischitani e napoletani che negli anni, hanno accompagnato le loro performances.

Bruno Mancini: “Come è nata l’dea della canzone Girotondo di emozioni che è stata scelta come inno della quinta edizione del premio internazionale di poesia Otto Milioni?”
Guido Arbonelli: “L’idea della canzone nasce quando, in internet, Natalia Benedetti ed io abbiamo viene visionato il Concorso letterario che ci ha attratto per la peculiarità di non essere solo un concorso ma di estrinsecarsi in una interessante serie di attività culturali.”

Bruno Mancini: “Quali sono i temi musicali con i quali avete costruito la canzone?”
Guido Arbonelli: “Nella canzone non poteva mancare un’introduzione “calma e nostalgicamente felice” con un’improvvisazione del clarinetto.
Poi lo strumento accompagna la voce, sempre ritmicamente melodica nei suoi temi che richiamano tutte le sensazioni che Ischia dona al visitatore.
Nella parte centrale si decide per un breve RAP (solo parlato) al fine di dare più incisività alla ritmica della canzone per poi mescolare il tutto con lo strumento che svisa in modo jazzistico e la voce che regala un… GIROTONDO DI EMOZIONI realmente vissute.”

Bruno Mancini: “Ringraziandovi per questo stupendo omaggio alla nostra isola d’Ischia e per la stima che avete riservato ai nostri progetti culturali, vi rinnoviamo i complimenti da parte di tutti i componenti dello staff DILA e contiamo di avervi quanto prima in concerto qui da noi.”
Guido Arbonelli: “Grazie a voi per il prestigioso riconoscimenti e… contateci, saremo presto di nuovo a Ischia”.

  • GIROTONDO DI EMOZIONI
    IL NOSTRO SIMBOLO D’AMORE
    E’ UN VERDE CUORE
    ISCHIA E’ UNA POESIA
    AMALA CON NOI
    SE TU VUOI LEGGER LA SUA STORIA
    TI SORPRENDERAI
    UN GIROTONDO DI EMOZIONI
    VIVILE CON NOI
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART VIVILE CON NOI
    IMPROVVISAZIONE STRUMENTO
    GREEN HEART GREEN HEART VITA, LUCE, CUORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART VITA, LUCE, CUORE
    GREEN HEART GREEN HEART ISCHIA E’ QUI PER TE
    Rap
    QUESTO CUORE VERDE BATTE PIU’ CE MAI,
    ALZA LE TUE MANI CANTA INSIEME A NOI,
    NOI SIAM FELICI PERCHE’ SIAMO AMICI,
    PRENDI LE EMOZIONI E VIVILE CON NOI,
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART ISCHIA E’ QUI PER TEEEEE

Il Dispari 20160307 tutto ridim

AFFINITÀ ELETTIVE

DA DE CHIRICO A BURRI

COLLEZIONI MAGNANI ROCCA & GALLERIA D’ARTE MODERNA

I momenti più significativi delle trasformazioni stilistico espressive dell’arte italiana del Novecento passando dal movimento della Metafisica all’Informale trovano un percorso interessante nella mostra in corso a Roma presso la Galleria di Arte Moderna di Via Crispi. La mostra, AFFINITÀ ELETTIVE da De Chirico a Burri con opere della Galleria d’Arte Moderna e della Fondazione Magnani Rocca, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, offre (fino al 13 Marzo pv) ai visitatori una selezione di circa quaranta opere della prestigiosa collezione parmense in dialogo con le opere della Galleria d’Arte Moderna, nello spirito di reciprocità tra le due istituzioni, impegnate nella valorizzazione del patrimonio artistico del Novecento italiano. Sulla base di pure consonanze e suggestioni formali, di temi ed ambiti figurativi, si sono voluti accostare alcuni capolavori della collezione parmense a quelli della collezione capitolina riferendosi in particolare al periodo che dagli anni Venti arriva agli anni Sessanta cercando di guardare a quelle affinità elettive degli artisti per creare nuovi dialoghi tra gli stessi presenti nelle due raccolte in rapporto alle loro identità e al periodo in cui si sono formati.

Un dialogo che ha permesso un approfondimento diverso, stimolante, sul panorama culturale che dalla prima metà del Novecento arriva fino alle ricerche informali di Alberto Burri.

Straordinaria l’affinità elettiva tra le opere della collezione Magnani e quelle della collezione capitolina messa in luce da questo percorso dove, oltre al capolavoro del padre della Metafisica Giorgio de Chirico L’enigma della partenza (1914) che è una delle gemme della collezione Magnani, sono collocate alcune opere della collezione capitolina che dalla stessa corrente metafisica traggono spunto e richiami formali. Al nucleo parmense delle nature morte di Giorgio Morandi (con le serie Natura morta) e di Filippo De Pisis (W Mozart e Interno dello studio) viene giustapposto un vario panorama di opere della raccolta romana che negli stessi anni testimonia la ricerca formale svolta sul tema dell’oggetto sul piano, da parte di molti artisti italiani. I rimandi sono molteplici e riferiti a diversi artisti di rilievo: da Marino Marini a Giacomo Manzù, da Ettore Colla a Leoncillo, da Mafai a Scialoja, da Gino Severini ad Alberto Savinio, solo per citare alcuni autori delle circa cento opere presenti in mostra. Così accanto a Bambina sulla sedia di Manzù, Taglio rosso di Leoncillo e Composizione di Severini, sono Rovine di Varsavia di Turcato e Autunno di Savinio.

Chiude il percorso una sezione con acqueforti di Giorgio Morandi caratterizzate da raffinatezza e perizia tecnica nell’esecuzione. A Morandi nell’estate del 1996 Ischia aveva dedicato una mostra davvero suggestiva e di grande richiamo negli spazi del Castello Aragonese.

Silvana Lazzarino

De Chirico mostra Affinità elettive

 

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