Quarta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Quarta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Quarta parte "Penne Note Matite" -  Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 52-53

Nadeem Ansari
Liga Sarah Lapinska
Sebastiano Grasso

Liga Sarah Lapinska
Recensione vincitrice del premio di giornalismo “Otto milioni”

Ischia nostalgia

Ho conosciuto il poeta scrittore, appassionato di cultura, e pescatore Bruno Mancini nel web già tanto tempo fa, quasi per caso.
Insieme con una mia lettera gli ho inviato la mia poesia:

La tua canzonetta, cantata mille volte,
in mille violini, in mille venti.
Ho cercato le note negli archivi,
intanto, ancora, mentre
i tigli nella pioggia,
i fuochi nella nebbia
cantavano, cantavano, logoravano, logoravano
la melodia perduta.
Sembrava, non la dimenticherò
mai mai mai,
proprio sangue fluente tra i mie tendini.
Le note non ho più cercato nella stampa sui fogli,
nelle righe sulle mie mani,
tra gli arcani dei venti nell’arte visuale dei cieli,
Intanto, ancora, mentre
da sopra, violenti,
infuriati i primi silenzi,
in attimi mai più,
stracciavano note dimenticate
sempre sempre sempre
coprendo il dolce suono della tua canzonetta.

Appena letto questa poesia, Bruno mi ha invitato a partecipare nel suo (insieme con i suoi amici migliori) progetto culturale non-commerciale.
Nei suoi programmi, ogni anno vengono pubblicate antologie (nelle quali ci sono poesie, riproduzioni di quadri ed opere realizzate con altri stili dell’arte visuale, recensioni di altri libri), hanno luogo mostre, vengono intervisti artisti e sostenitori, registrate canzoni, organizzati

Pag. 54-55

eventi veramente diversi, sia in biblioteche, sia nelle strade di notte,
ballando con i fuochi, per il piacere dei bambini, e tanto altro ancora.
La Città di Ischia si trova sull’isola chiamata Ischia, non distante da Napoli. Dall’isola d’Ischia, quando il tempo è chiaro, si può vedere sia Capri, sia Ventotene.

Nel nostro sito LENOIS (acronimo di LE NOstre Isole), basato su Fabebook, si sono iscritte circa 30.000 persone.

Non tutti sono artisti. Non tutti sono entusiasti dell’arte.

L’obiettivo dei veri entusiasti di LENOIS è unire gente diversa, capace non solo di vedere, ma anche di guardare, capace non solo di sentire, ma anche di ascoltare.

Le migliaia di articoli pubblicati su LENOIS e nei libri si possono leggere solo in italiano perché, per ora, mancano traduttori di buona volontà per divulgare le nostre idee in lingue diversi nel mondo.

Il nostro progetto LENOIS, come lo sono, di solito, i progetti non commerciali e le personalità di coloro che non hanno come scopo essenziale il guadagno (anche se loro, certo, vogliono guadagnare e sanno benissimo come investire il denaro) ha subito tante metamorfosi.

Il nostro sito LENOIS a volte è stato bloccato. Gli hacker hanno inserito informazioni false con “scherzi’ crudeli, deridendo le opere, di altri e di tutto il gruppo, che loro stessi non sono in grado di capire.

Ci sono individui, che preferiscono costruire, ma ci sono altri che provano gioia enorme nel distruggere le opere e gli entusiasmi altrui, sfruttando, quasi fosse un dono della natura, la fiducia ricevuta dai compagni, dagli sponsor, e dagli altri artisti.

Distruggere il rispetto per l’arte o il pensiero di un altro, e ancora, e di nuovo, contro coloro i quali essi non sono in grado di capire.

Solo all’inizio sembra che distruggere sia più facile che non approfondire gli argomenti.

Quando al posto di un albero tagliato ne viene seminato un altro, quello cresce molto lentamente.

Se qualcuno si sente ingannato e sta perdendo la speranza, allora, se è abbastanza forte, e gli sono di nuovo vicini gli amici empatici e capaci di credere in lui fermamente quasi dicendo “Siamo con te!”, può accadere che in lui la speranza non rinasca più, e lui, seppure più valente e più sincero, diventi cinico e scettico come lo sono gli altri scettici e cinici che poi, comunque, cercano, seguendo la loro
subcoscienza, smarriti il bambino che era in lui.

Cercano ancora altri entusiasmi.

Perciò la civiltà, parlando senza pathos, non continuerà senza gli artisti, gli scienziati, i medici, gli eroi veri, ossia, senza l’amore vero.

Amore per il proprio lavoro affinché ciò che si è creato possa continuare a vivere. E sempre esistono tanti individui con due facce, come c’insegnano le idee degli egiziani antichi e Kabbala, e le mie visioni dualistiche di chi talvolta costruisce e talvolta distrugge.

Costruiscono e distruggono talvolta unendosi a persone piene di entusiasmi, sfruttando la loro spiritualità per poi renderle vittime, talvolta in combutta con gente completamente cinica.

Nell’anno 2009, ad Ischia, particolarmente grazie a Roberta Panizza e Bruno Mancini, è stata pubblicata l’antologia “Ischia, un isola di poesia” nella quale si possono leggere le mie poesie in lingue italiana e lettone, e vedere i miei disegni.

Gradualmente, abbiamo implicato nei nostri progetti anche tanti altri autori. Io, prima quelli della Lettonia, e poi anche di altri Paesi.

Come Bruno, pure io penso che l’antologia e il concorso legato ad essa, adesso disponibile non solo per i poeti e per gli artisti visuali, ma anche per musicisti, si svilupperà, come sempre, in un più ampio progetto internazionale.

Vogliamo, e non credo che resterà solo un sogno, costruire tante collaborazioni, gemellaggi tra le città, reali e vive, non solo formali e non solo digitali.

Nel progetto abbiamo invitato tanti rappresentanti lettoni, sia poeti, sia pittori, sia ceramisti, e adesso anche scultori e musicisti.

Tante volte nella vita del nostro sito LENOIS sono accaduti attimi tristi, come sempre quando contro quelli di buona volontà lottano i cinici senza ragione e scopo.

Però, lo sviluppo di LENOIS testimonia che i cinici non sono nemmeno così tanti, comunque spesso sono hiper-attivi, mentre, purtroppo, alcuni di quelli di buona volontà, e spesso quelli con due facce, mancano di un valore tra i più fondamentali: il coraggio.

Pag. 56-57

Alcuni perdono il loro entusiasmo se, per esempio, la loro poesia non viene premiata, e l’invidia di base supera tutte le loro buone intenzioni.
Invece, altri diventano di nuovo entusiasti, fissando, che il dato progetto ha un evidente successo.

Proprio come quelli che tradiscono un amico quasi dimenticato.

Un amico di nuovo guarito o che ha superato problemi legali, un amico uscito dalla povertà o da altri simili problemi, verso il quale, ovviamente, vale la pena di sorridere di nuovo e di offrirgli ancora una volta la propria eterna amicizia.

Ce ne sono tanti, ma ce ne saranno sempre tantissimi che investiranno in un progetto più cuore e più energia proprio quando un progetto importante viene minacciato, quando è bloccato dagli hacker, quando le risa degli scettici e i mormorii degli invidiosi fanno il loro sporco lavoro capace di far perdere la convinzione a chi non è fortemente determinato.

Questo valore si chiama semplicemente: sincerità.

Non dico di essere sinceri verso qualsiasi progetto o verso qualsiasi persona, ma essere sinceri quando il progetto è sotto minaccia.

Lo sviluppo desiderato dipenderà dalla sincerità e dalla fiducia, dal coraggio e dall’amore, e la sua forza verrà da quelli, che, se sarà necessario, lavoreranno gratis come Bruno.

Bruno una volta mi ha detto:

Quello che diamo gratis agli altri, spesso non viene apprezzato.
Ci sono persone che capiscono il valore solo delle cose comprate con tanti soldi, non importa se si tratti di un prodotto pseudo artistico, di pseudo amore o di pseudo sincerità.”

Noi non neghiamo il guadagno e non siamo eremiti.

Anzi, siamo capaci di amare la vita e sappiamo non cercarla solo nei libri, che sono un riflesso, una variazione del mondo e della vita.

Noi non crediamo ad un mondo in cui tutto è denaro trasferito da una tasca ad un’altra, non lasciando quasi spazio per la luce del sole.

Ecco, questa e la forza fondamentale del nostro progetto e, nello stesso tempo, anche il rischio più serio.
Il rischio non solo di non essere apprezzati ogni volta che siamo pronti ad elargire gratis o forse in cambio di un riconoscimento simbolico.

Coloro che hanno possibilità economiche possono investire in questo progetto con la massima tranquillità, perché le garanzie più importanti sono i tanti entusiasti che non lasceranno il progetto neppure in tempo di crisi, che non dimenticheranno l’amico, uomo, animale, o anche solo
una rosa, seppure fosse già morta.

Coloro che non hanno la possibilità di far conoscere ad altri le proprie opere artistiche, il proprio “io e noi” attraverso i progetti commerciali, vengono invitati e sono benvenuti se decidono di parteciparsi qui, se la loro arte è sincera e non è ipocrita.

Tutti insieme: artisti attualmente famosi, debuttanti, troppo sicuri e troppo timidi.

Purtroppo, tanti sono troppo timidi e scrivono, e dipingono qualcosa nascondendolo in angoli silenziosi.

Hanno le idee chiare, ma hanno anche il pudore di non diventare importuni.
Quindi, nel dubbio di se stessi, loro cominciano a dubitare dei talenti degli altri.

Sentenze banali?
Del tipo che ha un senso solo quello che facciamo con tutto il cuore.
Del tipo che il fondamento artistico è nell’amore, nella sincerità e nel coraggio. Ma così è dovunque! Mai dire mai. Siamo tutti legati.
La bellezza e la creatività, insieme alla forza d’animo, sono le leve per salvare il mondo, parlando, di nuovo, senza tensione emotiva.

Finalmente nell’anno 2014, come vincitrice del Premio con la mia poesia “Io, l’ultima donna ingenua”, ho avuto la possibilità di visitare Ischia e incontrarmi con gli amici, alcuni dei quelli avevo già conosciuti nello spazio digitale: Bruno Mancini, Nunzia Zambardi, Enrico Buono, Gino Iorio, Lino Buono, Antonio di Nauta, Guerino Cigliano, Vincenzo Savarese, Katia Massaro, Maria Luisa Neri, Antonio Scarfone ed altri.

Lì, al Sud, la gente canta a piena voce per strada e non vengono considerati imbecilli.

Non ci sono posti strani dove, come più normali, vengono valutati quelli che bestemmiano per strada.

Una nobile donna, Maria Grazia Casola, davvero eccellente, che ha una villa situata vicino al porto nel quale, ritornando tardi dai numerosi eventi, ammiravo sempre splendide nel buio, bianche, piccole navi, lascia la porta aperta con le chiavi nella toppa.

Pag. 58-59

Poliziotti gentili mi hanno aiutata quando, scambiando gli indirizzi e diretta verso l’Hotel Parco Verde dove mi aspettava ancora un evento, ho rischiato di danneggiare il portone di un’altra casa simile alla villa dove alloggiavo.
Immigrati, con le teche collocate sui loro colli magri, vendono souvenir e, insieme al sorriso, regalano una collana di coralli.
Ho portato in Lettonia un loro souvenir, insieme ad una conchiglia.

I cani, abbandonati dai loro proprietari, ben nutriti, un po’ corpulenti, dormano tranquilli e comodi, attraverso tutto il marciapiede, e non hanno paura che qualcuno possa calpestare l’estremità della loro coda, o anche scalciarli con le gambe mentre sono addormentati.

Non si può calpestare una coda o un vaso di fiori.

Sì accadde tutto, ma dobbiamo essere premurosi con gli altri fino alla coda, con la speranza, con l’energia creativa e con la bellezza verso noi stessi e verso gli altri.

La forza è anche fragilità.

Il mio amico Bruno scrive:

“Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di granita biancastri,

TEMPO,

la sposa non mi chiede altro

i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.

Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.

Dalla raccolta poetica di Bruno Mancini “Non rubate la mia vita”
http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/non-rubate-la-mia-vita/3521454?

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/non-rubate-la-mia-vita/paperback/product-3521454.html

Liga Sarah Lapinska

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Paola Occhi

Presidente della Sede operativa di Mirandola per conto dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”
Presidente Nazionale Cantanti lirici
Ambasciatrice della Pace DILA per l’Emilia Romagna e la Basilicata.

Pag. 60-61

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “DA ISCHIA L’ARTE – DILA”
Paola Occhi

Presidente della Sede Operativa di Mirandola
Presenta il progetto

Benessere & Natura

L’urbanizzazione e il lavoro frenetico offuscano il vero bisogno di conoscenza dei luoghi che ci circondano.
Riappropriamoci della natura per curare il nostro benessere.
La tua avventura può iniziare da questo momento.
INFO: Paola Occhi
Via Montegrappa, 7 – 41037 Mirandola (MO)
Contatto e-mail info@nazionalecantantilirici.it
Telefono 3313175886

Pag. 62-63

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “DA ISCHIA L’ARTE – DILA”
Paola Occhi
Presidente Nazionale Cantanti Lirici
Presenta il progetto

Ama Madre Terra

Il progetto parte dalla conoscenza delle Api, perché è da loro che dipende l’equilibrio del nostro ecosistema.
Si tuffano nei fiori pieni di nettare.
Portano la vita, il polline ai fiori, permettendo alle piante di riprodursi, rinforzarsi, vivere.
Miele, Propoli, Polline, Pappa Reale, i prodotti delle Api sono fondamentali per il nostro benessere.
Il ritorno alla Terra è indispensabile per educare alla natura e raggiungere l’armonia che abbiamo perduto. Oggi le Api stanno scomparendo, minacciate dal “progresso” dell’uomo.
Salvare le Api è un obiettivo vitale per il presente e il futuro di tutti.

INFO: Paola Occhi
Via Montegrappa, 7 – 41037 Mirandola (MO)
Contatto e-mail info@nazionalecantantilirici.it
Telefono 3313175886

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cure 2 children onlus
www.cure2children.it

 

Pag. 64-65

La poetica di Angela Maria Tiberi non è consigliata a tutti coloro che abbiano freddo il cuore e scarso il senso dell’Amore.
Non riuscendo a farla propria, potrebbero ritenere, scioccamente, che si tratti di utopistiche trasposizioni in versi di ideali obsoleti, senza capire che i veri “vecchi” sono solo coloro che non sanno più credere all’amore.

A chi volesse verificare e approfondire questa nostra, necessariamente succinta presentazione delle note
artistiche di Angela Maria Tiberi, consigliamo la lettura del suo ultimo libro “Gioco d’amore a Sermoneta”, dal quale riceverà certamente sensazioni di serenità, pace e amore.
Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi
Pianoforte nero

Ricordi tristi e dolorosi
ritornano nella mia mente.
Vedo due bambini ad ascoltare
la melodia del piano nero,
suonata dal loro giovane padre.
Quanta armonia e sintonia c’erano nell’aria di festa.
Sembrava che il tempo si fosse fermato
per fare l’inchino a questo bel quadretto familiare.
Giorni felici e spensierati, mai si pensava alla morte
che con la sua trappola era pronta ad adescare
la felicità di due cuori amanti in un solo istante.
Amore mio, te ne andasti in silenzio senza un lamento,
non ricevesti il nostro bacio di addio.
Quanta malinconia sento nel mio cuore
a causa di questo mondo avido,
senza amore ed incomprensibile per noi mortali.
Io aspetto ancora te con i miei capelli grigi e con le rughe
che segnano il mio viso rigato dal pianto.
La dolce musica ancora sento nelle mie orecchie e le risate dei
nostri bambini inconsapevoli della sofferenza che presto
avrebbe solcato il loro cuore con la tua scomparsa improvvisa.
Sbattono le onde sulla roccia come il tempo trascorso
da quel giorno improvviso che te ne andasti da noi senza un sorriso.
Il tempo è fuggito, ma la musica è rimasta
nei nostri cuori del piano nero.
La melodia ci accompagna illudendoci che presto ci sarà il tuo ritorno
e continuo ad amarti nel silenzio e nella notte ti sogno in quegli attimi
d’amore rimasti intatti nel profondo del cuore e continuo a dirti:
Ti amo, mio dolce ed unico amore…

Dalla poesia Pianoforte nero, con il seguente testo adattato da Bruno Mancini, Valentina Gavrish ha musicato e cantato una canzone.

Pag. 66-67

Pianoforte Nero

Strofa
Ricordi tristi e dolorosi
ritornano nella mia mente.
Vedo due bimbi ad ascoltare
la melodia del piano nero,
suonata dal loro giovane padre.
Quanta armonia e sintonia
c’erano nell’aria di festa.
nel tempo che si era fermato:
inchino al bel quadretto familiare.
Giorni felici e spensierati,
mai si pensava alla morte
trappola pronta ad adescare
felicità rubata ai cuori amanti

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore…

Strofa
Sento malinconia nel cuore
per questo mondo avido,
senza amore per noi mortali.
Io aspetto ancora te da sempre
con i capelli grigi e con le rughe
Il viso rigato dal pianto.
dolce musica ancora sento
le risate dei nostri bimbi
prima della tua scomparsa improvvisa.
Sbattono onde sulla roccia
da quel giorno senza un sorriso
tempo fuggito ma musica
del piano nero rimasta nei cuori.

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore

Strofa
Ci accompagna la melodia
c’illudiamo del tuo ritorno
continuo ad amarti in silenzio
ti sogno in quegli attimi ancora
d’amore fino al profondo del cuore

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore.

Valentina Gavrish

è una cantante musicista ucraina residente in Italia da molti anni. In Italia ha indirizzata la sua attività artistica principalmente verso la composizione musicale, utilizzando testi di poeti partecipanti ai progetti culturali Made in Ischia ideati da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Senza disdegnare d’incidere brani, proposti con arrangiamenti scritti anche da suoi amici, che ha cantato con suggestioni esotiche.
Oltre ad Angela Maria Tiberi, gli stessi Bruno Mancini e Roberta Panizza le hanno fornito testi che lei ha modellato in canzoni spesso risultate di piacevole impatto, tipo “Gilda” diventata sigla della trasmissione televisiva “Da Ischia l’Arte” trasmessa per oltre 60 puntate dall’emittente televisiva Teleischia (digitale terrestre canale 89 e web http://www.teleischia.com). Questa che presentiamo è la copertina di un florilegio di canzoni ucraine che Valentina ha musicato negli ultimi anni.

Pag. 68-69

Sezione affidata ad Angela Maria Tiberi,

Presidente della Sede operativa di Pontina per conto
dell’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA

Michelangelo Angrisani

è un grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni.

Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio), Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.

La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano: medaglia d’argento del Presidente della Repubblica; medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati; medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.

Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.

Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri.

Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.

Angela Maria Tiberi

Flora Rucco,

dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali. Segretaria Naz. Ass. Museo delle Donne del Mediterraneo “Calmana”. Presidente dell’Ass. Artistica e culturale “Exper’art”. Insegnante, cura progetti creativi di Arte e “Yoga” per l’Educazione alla Pace.

Organizza eventi artistici e culturali curandone la critica d’arte.

Poetessa e pittrice, ha pubblicato il libro di poesie “Ecos” e il libro di poesie e immagini “Flussi Meridiani – Risveglio”.

Partecipa a varie Mostre collettive.

Corpo migrante

Nudo corpo migrante
senza più volto e un nome,
crocifisso, al filo della speranza,
senza più aspirazione
corpo di migrazione.
In fuga
da deserti e terre roventi,
muto e inerme, giunto
agli approdi marini.
Corpo sottile
inchiodato alla miseria
specchio dei miseri
per l’opulenza del Mondo.
Senza più un fil di voce
ma l’ombra di un sospiro
di una madre
impresso al cuore.
Dissolve crudele
l’urlo salmastro in mare
mediterraneo d’amare
turbato dal male.
Corpo allineato
come pattumiera del Mondo
Il varco della speranza
è di un corpo celeste
di stelle, alla terra straniera.

Angela Maria Tiberi

Pag. 70-71

Silvana Arbia

– Magistrato – Presidente della Fondazione internazionale Silvana Arbia.
Già alla Corte d’Appello a Milano, poi ad Arusha (Tanzania) col Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda (nove anni come chief of prosecutions nella Procura generale), adesso alla Corte penale internazionale dell’Aja con un mandato di cinque anni, eletta a capo della Registry, uno dei quattro organi in cui si articola la Corte penale internazionale.

Silvana ARBIA partecipò, come membro della delegazione italiana, alla conferenza tenutasi nel 1998 a Roma, in cui venne scritto lo statuto di quella che poi sarà la Corte Penale Internazionale.

Il 28 Febbraio 2008 viene eletta Registar (cancelliere) presso il Registry, il principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale.

Il suo compito è fornire supporto amministrativo ed extra-giudiziario nel perseguimento delle strategie della Corte.

La protezione e l’assistenza delle vittime e dei testimoni, la cooperazione giudiziaria, l’amministrazione del centro di detenzione, e della difesa, l’organizzazione e la gestione dei field offices, la gestione finanziaria e la sicurezza della Corte sono funzioni chiavi del Registry.

In questo ruolo è coinvolta nei casi attualmente trattati dalla corte: fra questi, il procedimento contro il presidente sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashir e le indagini sulle violenze occorse nel 2008 in Kenya, quelle in Libia, in Costa d’Avorio.

RICONOSCIMENTI

• Premio “Nicola Sole” 2010
• “Paul Harris” (da Rotary Catania)
• Premio “Carlo Levi” 2012
• Premio “Donne Zonta” 2012
• “Paul Harris” (da Rotary Basilicata) 2012
• “Peace Prize” da Soroptimist International of Europe 2013
• Il 29 Agosto 2015, l’Amministrazione Comunale di Pomarico le conferisce il Premio Lucania
• Oro per la Cultura Giuridica
• Chèvalier de la Legion d’Honneur.

Ultimo libro: Mentre il mondo stava a guardare – Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia, pubblicato da Strade Blu – Mondadori, nel novembre 2011. Premio Carlo Levi 2012.

Angela Maria Tiberi intervista Silvana Arbia sui “Bambini soldato”.

D – Si parla spesso in questi giorni di “Bambini soldato”, “Child soldiers”, “Enfants soldats”, e simili e pare che nonostante i numerosi sforzi per arginare tale pratica, centinaia di migliaia sono i bambini coinvolti in operazioni militari e il mondo rimane cieco e sordo, spesso tollerante.

R – La definizione di bambini soldato, come stabilita nel 1997 nei c.d. Principi di Città del Capo comprende non sono quelli armati e che combattono, ma

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Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Prima parte “Penne Note Matite”

Prima parte "Penne Note Matite" - Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 1

Premio Internazionale di Poesia
“Otto milioni”
Sesta edizione – 2017

Pag. 2-3

Liga Sarah Lapinska
dedica questo libro a Vilis Vizulis, Membro di LENOIS da molti anni, da sempre partecipante ai nostri progetti.
Pittore magnifico che ha scritto poesie colorate e racconti brevi.
Morto in strada il 14 Febbraio 2017, tanto povero da non poter comprare le medicine per curarsi

Pag. 4-5

Introduzione

Prima di entrare in qualsiasi tipo di presentazione, è opportuno precisare sia le analogie, sia le nuove positive caratteristiche che distinguono questa Antologia, collocata al tredicesimo posto nell’elenco dei volumi editi negli ultimi dieci anni da Bruno Mancini e Roberta Panizza, dalle altre che l’hanno preceduta.

In questa “Penne Note Matite” resta invariato il numero di pagine, 160, il formato A5, così come continua l’innovativo inserimento di pagine e messaggi pubblicitari.
Questa nostra Antologia, come tulle le altre che l’hanno preceduta, sarà distribuita in gratuita lettura attraverso gli innumerevoli canali che parteciperanno alla sua diffusione.

Il contenuto è ricco di contributi provenienti da Artisti impegnati in varie discipline: poesia, arti grafiche, giornalismo, narrativa, musica, eventi culturali eccetera.
Ciò che, invece, distingue questa da tutte le altre antologie fin qui prodotte è l’origine delle opere proposte, in quanto esse sono state selezionate dai Presidenti delle Sedi operative che DILA ha recentemente inaugurato.

Infatti, Liga Sarah Lapinska Ambasciatrice DILA in Lettonia, Paola Occhi Presidente della Sede operativa di Mirandola in Emilia Romagna, Angela Maria Tiberi Presidente della Sede operativa di Pontina nel Lazio e Dalila Boukhalfa Presidente della Sede operativa di Blida in Algeria hanno svolto un prezioso lavoro di selezione preparando, ciascuna di loro, una specifica sezione dedicata agli Artisti che seguono con interesse le proposte culturali attivate nelle suddette Sedi operative.

Un’ulteriore innovazione consiste nell’aver composto una sezione bilingue, Italia Lettonia, dove troverete poesie italiane e poesie lettoni reciprocamente tradotte in lettone e in italiano da Liga Sarah Lapinska.
Infine, ed è una novità che siamo certi sarà molto apprezzata da Autori e Lettori, allo scopo di rendere più efficace e realistica la riproduzione delle opere di Arte grafica, questa antologia si avvale, per la prima

Pag. 6-7

volta, della stampa a colori non solo per le copertine ma anche per le pagine interne.

“Penne note matite” voluta dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

è legata ai quattro Premi Internazionali ”Otto milioni” assegnati alla Poesia, alle Arti grafiche, alla Musica e al Giornalismo. Va segnalato che il Premio Internazionale “Otto milioni” dedicato alla Poesia è giunto alla sesta edizione.

Tutte le quattro sezioni hanno riscontrato una buona partecipazione e le opere, pervenute non solo dall’Italia ma da vari paesi europei ed extra europei, si sono distinte per qualità tecniche ed emotive.

In particolare le poesie, pur tradotte da svariate lingue grazie alla professionalità dell’equipe di traduttori guidata da Liga Sara Lapinska, hanno destato notevoli apprezzamenti nella Giuria tecnica presieduta da Roberta Panizza che ha effettuata la scelte delle finaliste.

Un segnale positivo che testimonia come la poesia continui la sua felice avventura nel mondo, rinnovandosi ogni volta nella voce di ogni poeta.
Come ha scritto Octavio Paz “La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono.

Operazione in grado di cambiare il mondo, l’attività poetica è rivoluzionaria per natura: esercizio spirituale, è un modo per liberarsi interiormente. La poesia rivela questo mondo e ne crea un altro.”, così oggi, più che mai, in un momento storico dilaniato da tensioni sociali, violenza e guerre, la poesia si offre dunque come linguaggio universale, in grado di costruire ponti di comprensione tra i popoli, al di là delle differenze di etnia, lingua, religione, genere, erigendo solide fondamenta per creare il migliore dei mondi possibili.

Il volume sarà presentato, oltre che in occasione della cerimonia di premiazione delle opere vincitrici dei premi “Otto milioni” che si terrà nel Museo Etnografico del Mare della Città di Ischia, anche in altre sedi quali il Bookcity di Milano, sarà poi proposto durante alcune puntate del programma televisivo MANCINEIDE (che andrà in onda su Teleischia, digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.con/live-tv, a partire da Settembre 2017), e sarà integralmente pubblicato a puntate nelle pagine culturali del quotidiano Il Dispari.

Le quattro opere prime finaliste troveranno spazio nella rivista Eudonna pubblicata dall’Editore Il Sextante che firma questa introduzione.

Il programma degli eventi previsti a complemento di questa edizione è ricco e intenso e giova ricordare che esso sarà realizzato, in questa così come in tutte le altre precedenti pubblicazioni DILA, grazie solo ai contributi volontari di amici e simpatizzanti che collaborano alle attività culturali proposte dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A tale proposito basterà precisare che presso il Museo del Mare a Ischia, così come a Vermiglio in Trentino, a Mirandola in Emilia Romagna, a Pontinia nel Lazio, a Blida in Algeria, a Jelgava in Lettonia e in numerose altre località italiane e straniere, sono in atto e continueranno a essere proposti incontri culturali Made in Ischia che spaziano in ogni settore del panorama artistico non solo italiano.

Il tutto, nella ferma convinzione che Ischia possa qualificarsi a livello internazionale non solo per il sole e per la bellezza del suo ambiente naturale, ma anche come fucina di una cultura priva di mediazioni lobbistiche quasi sempre responsabili di mortificanti favoritismi penalizzanti la qualità e il merito degli Artisti.

Con l’auspicio che le pagine di questa Antologia vi portino a diventare protagonisti della prossima edizione, desiderosi di incontrarvi nelle varie iniziative organizzate da DILA, vi auguriamo buona lettura.

L’Editrice
Mariapia Ciaghi

Pag. 8-9

Premio internazionale di poesia

Otto milioni

Sesta edizione 2017

Progetto culturale ideato da
Bruno Mancini

Direzione Artistica di
Roberta Panizza

Hanno collaborato
l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
Liga Sarah Lapinska
Silvana Lazzarino
Paola Occhi
Angela Maria Tiberi
Dalila Boukhalfa

Copertine realizzate da
Bruno Mancini
con immagini pittoriche di
Milena Petrarca e di Liga Sarah Lapinska

Pag. 10-11

Cod. 01 – Angela Maria Tiberi
Amicizia

Amicizia è il vero dono della vita.
Non conosce barriere,
etichette che distinguono il sesso.
Ha solo il rispetto delle anime,
che comunicano fra loro,
come i fiumi e i mari della Terra.
Amicizia è il dono più prezioso,
che rende immortale l’uomo
da generazione a generazione,
attraverso le emozioni racchiuse in un verso d’amore.

Pubblicità: Boutique Maria Grazia
La poesia della moda “Positano”

Abiti floreali in lino ed importanti griffes
Giorgio Kautèn, Derhy, Donatella De Paoli,
Futura, Caftani,Livia Cento, D.N.V.

Corso Vittoria Colonna 254 Ischia – Tel. 081984364
Carte di credito VI – MC – BMT

Tutte le taglie, anche le più “comode”.

Cod. 05 – Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.

Pubblicità: Forme innovative di promozioni aziendali.
Nuovi strumenti di propaganda personale.
Contatti operativi tra Cultura e Aziende.

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Pag. 12-13

Cod. 07 – Franco Maccioni
Nello spiraglio di luce

L’incredula notte
nascondeva avanzi consumati.
Dietro lo spiraglio aperto
la luna filtrava argentei raggi
tra gli alberi sommersi dal sonno.
Avevo i tuoi occhi di pianto
uniche stelle generose
che dall’immenso cielo
potevo tuffarmi con gioia.
Dall’immensità del nostro amore
nell’incredula notte trascorsa,
l’orizzonte scopriva il nuovo giorno.
Le nostre mani si tenevano strette
e i tuoi occhi risplendevano ancora.
La luce del giorno abbagliava
tracciando nei nostri volti
una tremenda forza di vivere.

Pubblicità: Oggi parliamo di Arte & Cultura
emmegiischia@gmail.com
Tel. 3914830355

Cod. 08 – Antonio Fiore
A mia madre

Non si potrà sottrarre
una sola briciola di tempo
per prorogare di quanto le stelle
hanno già scritto
nella nitida luce che arde,
ma che puntualmente si spegnerà,
a prescindere dal vento,
quando la notte scenderà
per addormentare le membra.

Colmo di speranza
l’anima si dilungherà
verso l’infinito sogno,
e su questa terra
che gela la polvere dei tuoi sandali,
nel freddo silenzio
mi ritrovo a respirare i mille ricordi
da riesumare per chi ha tanto amato
e resterà ad amarti.

Pubblicità: Da Ischia L’Arte – DILA
Redazione culturale quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio

Pag. 14-15

Cod. 09 – Angela Maria Tiberi
Cancellarmi

Cancellarmi dal tuo cuore vorresti,
ma in fondo alla tua anima
ci sono i ricordi di quei meravigliosi
momenti vissuti insieme
nel rito di quell’amore immenso che ci ha unito
fino all’estremità del cielo.
I sussurri sono dentro di noi
come lo scroscio di una cascata fresca
che accarezza ancora la nostra pelle di ricordi
indimenticabili siamo noi uniti nelle nostre anime,
anche se il silenzio ci vuole chiudere nell’oblio.
C’è una luce in noi… esiste il nostro amore
che tu vorresti cancellare come avrei voluto io.
No, non si può il nostro calore lo conosce anche il cielo.
Tu rimani in me come io in te,
e tu lo sai anche se smetti di sentirmi,
ormai vivi in me come io in te.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Pubblicità: Boutique Maria Grazia
Corso Vittoria Colonna 254 – Ischia
Tel. 081 984364

DILA

 

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BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

BCM18

Libretto di sala Mare Culturale Urbano 18 Novembre 2018

Libretto di sala SIAM 17 Novembre 2018

BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

Sabato 17 Novembre 2018 c/o Aula Magna SIAM MIlano

#BCM18 Bookcity Milano 2018 Foto Video

#BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

DILA c/o SIAM 17 Novembre 2018 ore 10.30

Inviti artisti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o SIAM 17/10/2018 

Inviti opere e loghi – DILA per #BCM18 c/o Bookcity SIAM 17/10/2018

#BCM18 SIAM Libretto di sala

DILA c/o Mare Culturale Urbano 18 Novembre 2018 ore 20.30

 

Artisti inviti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o Mare Culturale Urbano 18/10/2018 

Opere e loghi inviti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o Mare Culturale Urbano 18/10/2018

Nella sezione “Protagonisti” del sito Bookcity troviamo le seguenti indicazioni.

Bruno Mancini

Roberta Panizza

Don Backy

Angela Maria Tiberi

Associazione culturale “Da ischia L’Arte – DILA”

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Flora Rucco

Franco Maccioni

Gaetano Di Meglio

Mariapia Ciaghi

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

AGENPARL lancia i due eventi DILA #BCM18

Fino ad oggi 10 Aprile 2018, mi hanno autorizzato a divulgare la notizia della loro GRATUITA partecipazione ai progetti che presenteremo per far parte del palinsesto del prossimo #BCM18 Bookcity Milano (15-18 Novembre 2018), i seguenti Artisti:

in ordine alfabetico:

Abdeldjalil Amri

Abdeldjalil Amri

Abdeldjalil Amri

Aldo Caponi in arte Don Backy

Aldo Caponi in arte Don Backy

Aldo Caponi in arte Don Backy

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Anna Di Trani

Anna Di Trani

Anna Di Trani

Premio “Otto milioni!” 2018

Premio “Otto milioni!” 2018

Artisti finalisti delle cinque sezioni (poesia, musica, letteratura, giornalismo, arti grafiche) del premio “Otto milioni!” 2018

Assunta Gneo

Assunta Gneo

Assunta Gneo

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Caterina Guttadauro

Caterina Guttadauro

Caterina Guttadauro

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Flora Rucco

Flora Rucco

Flora Rucco

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

 

Giulio Menichelli

Giulio Menichelli

Giulio Menichelli

Guido Arbonelli

Guido Arbonelli

Guido Arbonelli

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi

Mariapia Ciaghi

Mariapia Ciaghi

Milena Petrarca

Milena Petrarca

Milena Petrarca

Natalia Benedetti

Natalia Benedetti

Natalia Benedetti

Nazionale Cantanti lirici

Nazionale Cantanti lirici

Nazionale Cantanti lirici

Nina Lavieri

Nina Lavieri

Nina Lavieri

Nunzio Buono

Nunzio Buono

Nunzio Buono

Paola Occhi

Paola Occhi

Redattori Magazine "Eudonna"

Redattori Magazine “Eudonna”

Redattori Magazine “Eudonna”

Redattori testata giornalistica "Il Dispari" 

Redattori testata giornalistica “Il Dispari”

Redattori testata giornalistica “Il Dispari” 

Roberta Panizza

Roberta Panizza

Roberta Panizza

"<yoastmark

Roberto Federico

"<yoastmark

Roberto Prandin

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Soci Associazione “Arte del suonare"

Soci Associazione “Arte del suonare”

Soci Associazione “Arte del suonare”

Soci Associazione culturale "Da Ischia L'Arte - DILA"

Soci Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Soci Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

 

Staff Editore "Il Sextante"

Staff Editore “Il Sextante”

Staff Editore “Il Sextante”

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

A partire dal giorno 11 Aprile 2018 hanno annunciata la loro presenza anche:

ANTONELLA RUOTOLO
MANAUELA RANALDI
Franco Maccioni
Francesca Luzzio

Conferenza stampa

Organizzazione
COMUNE DI MILANO

Assessore alla Cultura
Filippo Del Corno

Direttore Centrale
Giulia Amato

Settore Biblioteche
Stefano Parise (Direttore)

Monica Achille, Antonella Bassetti, Antonio Bosotti, Cristina Brambilla, Patrizia Camarsa, Emma Catiri, Emanuela Contini, Claudio De Bernardi, Paolo De Toni, Lucia Faini, Rosa Gessa, Bianca Girardi, Pasquale La Torre, Carmen Longoni, Ernesto Luciani, Paola Manara, Gianluca Melandri, Elettra Miglioli, Carla Macchi, Noemi Marcanti, Sergio Mazzarelli, Flavia Muccini, Maria Vittoria Nicotra, Alberto Rapomi Colombo, Laura Ricchina, Cinzia Rossi, Giuseppina Sansica, Adele Schiavone, Emanuela Semenzato, Letizia Sora, Federica Tassara, Fabrizio Ternelli, Valentina Tresoldi, Barbara Tripodo, Tommaso Trudu, Armando Vimercati

Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici
Claudio Salsi (Direttore)

Francesco Dodaro, Isabella Fiorentini, Maria Fratelli, Sergio Graffi, Giovanna Mori, Silvia Paoli, Emanuela Sivalli, Francesca Tasso

Servizio Polo Mostre e Musei Scientifici
Domenico Piraina (Direttore)

Settore Spettacolo
Marina Messina (Direttore)

Coordinamento BOOKCITY
Lory Dall’Ombra

Ufficio stampa
Elena Maria Conenna

In collaborazione con

Biblioteca Archeologica e Biblioteca d’Arte, Biblioteca Trivulziana e Archivio Storico, Biblioteca Comunale Centrale-Palazzo Sormani, Biblioteca Affori, Biblioteca Baggio, Bibliobus, Biblioteca Calvairate, Biblioteca Cassina Anna, Biblioteca Chiesa Rossa, Biblioteca Crescenzago, Biblioteca Fra Cristoforo, Biblioteca Niguarda, Biblioteca Oglio, Biblioteca Parco Sempione, Biblioteca Sant’Ambrogio, Biblioteca Sicilia, Biblioteca Tibaldi, Biblioteca Valvassori Peroni, Biblioteca Venezia, Biblioteca Villapizzone, Biblioteca Zara

Biblioteca di Assago, Biblioteca di Baranzate, Biblioteca di Canegrate, Biblioteca di Carugate, Biblioteca Roberto Camerani di Cassina De’ Pecchi, Biblioteca di Corbetta, Biblioteca di Corsico, Biblioteca Vittorio Sereni di Melzo, Biblioteca dei ragazzi di Rozzano, Biblioteca Simona Orlandi di San Donato Milanese, Biblioteca dei ragazzi di Sesto San Giovanni, Biblioteca di Vanzaghello, Centro civico di Assago, Centro culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo

MUDEC – Museo delle Culture, Civico Museo Archeologico, Museo Civico di Storia Naturale, Museo del Novecento, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Raccolte Artistiche del Castello, Raccolte Grafiche e Fotografiche, Studio Museo Francesco Messina

ASSOCIAZIONE BOOKCITY MILANO
Fondazione Corriere della Sera
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

Comitato d’indirizzo
Carlo Feltrinelli, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti (Presidente), Achille Mauri (Presidente Edizione 2016)

Gruppo operativo
Federico Angrisano, Maria Canella (poli tematici, università, partner), Luisa Finocchi (BOOKCITY per le scuole), Anna Gilardi (coordinamento generale), Nana Lohrengel, Giulia Maldifassi, Roberto Miglio (tesoriere), Oliviero Ponte di Pino (programma), Luisa Sacchi, Roberto Stringa (tesoriere), Massimiliano Tarantino, Marco Zapparoli

Con il sostegno di
AIE Associazione Italiana Editori AIB Associazione Italiana Biblioteche ALI Associazione Librai Italiani LIM Librerie Indipendenti Milano

Coordinamento programma
Elena Puccinelli

BOOKCITY per le scuole
Elettra Capisani
Luca Maccarelli

Progetti sociali
Antonella Minetto
Accapiù (progetto voci della città)

Organizzazione e Produzione BCM16

ArtsFor_
Valeria Cantoni (direzione)
Paolo Antonini (coordinamento della produzione e volontari)
Agnese Da Col (coordinamento sedi)
Paola Gasparri (organizzazione)
Francesco Marconcini (graphic design)
Linda Tavellin (organizzazione)

Accapiù
Manuela Rosignoli (coordinamento generale)
Matteo Milani (coordinamento produzione)
Fabio Ferretti (produzione Voci della città)
Sirio Rotatori (produzione Castello )
Barbara Gasperini (organizzazione)
Giovanna Alfieri (produzione polo Mudec/BASE)
Giulia De Brasi (sicurezza e coordinamento volontari)
Giovanni Fercioni (produzione)

Creative Direction
Antonio Iodice
Giulia Scalera

Ufficio Stampa Stilema
Roberta Canevari
Cristina Negri
Stefania Pezzoli
Clara Rizzitelli

Sito web
BigFive Agency

Video e documentazioni
A cura di hfilms
Margherita Leofanti
Federica Fascio
Filippo Castellano

Si ringraziano
TUTTI I VOLONTARI DI BOOKCITY MILANO

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FABIOLA LETIZIA, PATRIZIA MAGNANTE e STEFANIA SAVINO A ROMA SALA DA FELTRE

FABIOLA LETIZIA, PATRIZIA MAGNANTE e STEFANIA SAVINO NELLA MOSTRA “QUI E ORA…OLTRE” NELLO SPAZIO OPEN ART TRA ARTE E POESIA

Eleganza, armonia, lirismo e poesia accompagnano le atmosfere della mostra “QUI E ORA…OLTRE” con protagoniste tre figure femminili di cui due artiste contemporanee e una poetessa e scrittrice, che in modi diversi e complementari raccontano le proprie emozioni restituendo tra realtà e sogno i loro modi con cui attraversano le vicende della vita tra ricordi passati e presente con uno sguardo al futuro.

Fabiola Letizia opera espsota in QUI E ORA…OLTRE Roma sala da feltre Open Art

FABIOLA LETIZIA,.PATRIZIA MAGNANTE, STEFANIA SAVINO sono infatti protagoniste del percorso espositivo in corso alla Sala da Feltre nello spazio Open Art a Roma in Via Benedetto Musolino 7, fino al 14 aprile 2018 ad ingresso libero.

La mostra, che è stata inaugurata lo scorso 24 marzo con la presentazione di Silvia Mendico e le immagini video a cura di Alberto Della Porta, affianca ai dipinti dallo stile astratto di Fabiola Letizia e a quelli più aderenti alla realtà di Patrizia Magnante, le poesie di STEFANIA SAVINO ispirate agli stessi dipinti per un percorso tra arte e poesia a creare una contaminazione tra immagini e parole.

La creatività, intesa quale energia con cui dare forma attraverso colori e linee alle rappresentazioni di visioni reali con rimandi al vissuto interiore, guida come un filo rosso le opere delle pittrici che hanno saputo esplorare il proprio orizzonte invisibile di pensieri proiettandolo dentro e oltre le espressioni segniche della pittura.

La capacità di dar voce all’invisibile legato alle emozioni, ma anche l’entusiasmo per la vita dove non mancano dolori e nostalgie, appartengono anche ai versi poetici di Stefania Savino poliedrica nell’interpretare il proprio universo a partire da quanto la circonda con particolare attenzione agli affetti e ai legami umani.

Patrizia Magnante opera esposta in QUI E ORA..OLTRE a Roma Sala da Feltre Open ARt

Se Fabiola Letizia, nativa di Catanzaro, ma dal 1999 a Roma dove insegna, ha utilizzato combinazioni di materiali diversi uniti all’esplorazione dell’astrazione segnica per approdare a quell’idea in divenire con cui raccontare storie vicine e lontane che svelano gioie e delusioni, promesse e speranze, Patrizia Magnante, di Roma, sociologa e docente presso l’Università di Tor Vergata, fa emergere i propri stati d’animo entro scenari ancorati alla natura al passare delle stagioni, alla forza del mare e poi alla dolcezza della maternità restituita nel dipinto come centro del cosmo dove si alternano colori tenui e avvolgenti.

Tra poesia e racconti si muove la creatività di Stefania Savino, nata a Napoli, ma  romana di adozione,  laureata in Pedagogia, da oltre 30 anni insegnante, che nell’arte trova spunto per dar voce alla sua passione per la poesia che va ad arricchire il suo essere autrice e coautrice di saggi e manuali universitari di pedagogia e sociologia. Trasformazione e vitalità, cambiamento quale apertura alle infinite possibilità dell’esistenza tra gioie e delusioni, accompagnano le rappresentazioni che restituisce la Savino nei suoi

poesia di Stefania Savino

versi anche ispirati alle opere delle due artiste Fabiola Letizia e Patrizia Magnante come si può notare nella mostra.

Le sue liriche leggere e avvolgenti come una melodia percorrono viaggi dell’anima tra la terra e il cielo, il passato e il futuro, a toccare nuovi orizzonti emozionali dove respirare sensazioni di libertà e rinascita anche attraverso passaggi notturni dove si avverte quel dolore inevitabile che poi lascia il posto ad una nuova vita. Questi i temi che lei restituisce a partire dalle opere di Fabiola Letizia nelle liriche “Ferite” e  “Mondi a parte”, così come di sogni e nostalgie racconta a partire dai dipinti di Patrizia Magnante con le liriche “Nuvole, sogni,  nostalgie” e “Risvegli”.

Fabiola Letizia e Patrizia Magnante hanno esposto alla mostra “Insieme per un bene più grande: parole e colori per l’Africa” nel 2016 a Roma. Sempre insieme hanno preso parte alla mostra “Biennale d’Arte Forum Roma” del 2017 al cui concorso Fabiola Letizia si è classificata al primo posto con le opere “Adorazione” e “Passione”.

 

Silvana Lazzarino

 

QUI E ORA…OLTRE

FABIOLA LETIZIA, PATRIZIA MAGNANTE, STEFANIA SAVINO

Sala da Feltre- OPEN ART

Via Benedetto Musolino, 7 (Orti di Trastevere- Porta Portese) – 00153 Roma

ORARI dal lunedì al sabato 9.00–19.00

Fino al 14 aprile 2018

Ingresso libero

Per informazioni Tel. 06 58 52 05 251

s.consolini@saleconvegniroma.it

 

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Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Il Dispari 20180326

Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Editoriale

DILA & Bookcity 2018

Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni”.

Il 21 Marzo 2018, accreditata alla conferenza #BCM18 per la presentazione del programma Bookcity 2018 che si è tenuta nella Sala Conferenze del Palazzo Reale di Milano, Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni” ad alcuni dei partecipanti, tra i quali va ringraziata la Dottoressa Elena Puccinelli, Direttrice del settore “Proposte e palinsesto” di #BCM18 Bookcity, per la gentile disponibilità a concederci di farsi fotografare con Paola Occhi e le antologie.

CS|BOOKCITY MILANO 15-18 Novembre 2018 –#BCM18 presentazione programma

Dal 15 al 18 novembre 2018 si terrà la settima edizione di BOOKCITY MILANO, manifestazione dedicata al libro, alla lettura e dislocata in diversi spazi della città metropolitana, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico.

È promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

Il successo dell’originalissima formula di BookCity Milano ha contribuito all’assegnazione a Milano della importante qualifica di Città Creativa UNESCO per la Letteratura.
Il 21 marzo, alle ore 11, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, si sono riuniti, insieme al Comitato Promotore e alla Direzione organizzativa, i rappresentanti del mondo editoriale, librario, scolastico e bibliotecario e delle istituzioni culturali, per condividere tempistiche e specificità della nuova edizione in termini di idee, progetti e linee.

BOOKCITY MILANO

conferma il suo carattere di manifestazione aperta, diffusa, inclusiva, presente in tutto il territorio urbano e metropolitano, largamente partecipata.

BOOKCITY MILANO: teatri, musei, scuole, università, palazzi storici, librerie, circoli e associazioni culturali, spazi pubblici ma anche case private e negozi testimoniano il loro amore per il libro e la lettura ospitando incontri, dialoghi, spettacoli, mostre, eventi le cui caratteristiche sono affidate alle scelte di chi ospita ed è ospitato.

BOOKCITY MILANO coinvolge l’intera filiera del libro: editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età, così come chi alla lettura è stato sinora estraneo.

BOOKCITY MILANO

è ogni anno aperta a nuove adesioni e manifestazioni di interesse e si pone come momento di offerta di sapere, di informazione e come occasione di partecipazione critica.
Le iniziative che coinvolgono i numerosi stranieri che vivono a Milano e il focus sui problemi individuali e collettivi della immane crescita della tecnologia costituiranno un ulteriore arricchimento delle proposte per l’edizione 2018.

BOOKCITY MILANO 2018 si articolerà dal 15 al 18 novembre 2018 in quattro giornate, di cui la prima dedicata alle scuole, e avrà un centro, che resta il Castello Sforzesco, al quale si affiancheranno alcuni Punti Cardinali. Ciascun Punto Cardinale ospiterà in più spazi un ricco palinsesto, aggregato intorno a un nucleo tematico.

BOOKCITY MILANO, oltre alla manifestazione che si terrà dal 15 al 18 novembre 2018, prevede attività di promozione della lettura durante tutto l’arco dell’anno, come il progetto per le scuole, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e che dà continuità alle strategie culturali del Comitato Promotore.

L’associazione BOOKCITY MILANO è presieduta da Piergaetano Marchetti e diretta da un Consiglio di indirizzo di cui fanno parte Carlo Feltrinelli, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti e Achille Mauri.

La presidenza per l’edizione 2018 è stata affidata ad Achille Mauri. Ai lavori dell’Associazione partecipa, in rappresentanza del Comune di Milano, l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.


DILA & Roberta Panizza al Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere”.

Il 27 e 28 Marzo 2018, l’Editore “Il Sextante”, l’Associazione “Aurora”, le reti femminili “Consulta Interassociativa Femminile di Milano” e l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” invitano a due serate dedicate alle donne, al lavoro e alla presentazione dell’opera teatrale Crepuscolo a Mitilene.

Il 27 Marzo, alle ore 17.30 a Trento presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, in occasione del II Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere“, promosso da Il Sextante in collaborazione con l’Associazione Aurora e le Reti femminili aderenti all’idea, presentano una giornata dedicata al progetto multiculturale che ha come obiettivo non solo quello di recuperare le genealogie, la vita e le opere delle donne che hanno contribuito alla formazione del Patrimonio Europeo nei più diversificati ambiti, ma anche quello di portare all’attenzione dei media modelli femminili di intraprendenza per le nuove generazioni.

Introduce: Caterina Dominici (Presidente Ass. Aurora).

Coordina: Mariapia Ciaghi (editrice, giornalista, direttrice de Il Sextante).
Relatrici: Laura Lada Caradonna (Presidente Consulta Interassociativa Femminile Milano), Roberta Panizza (Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA), Beatrice Barzaghi (animatrice culturale e scrittrice), Micaela Bertoldi (Insegnante, scrittrice, curatrice di conversazioni radiofoniche su tematiche culturali e pedagogiche).
Ospite d’onore: Aurora Lopez (Docente Università di Granada).

Il 28 Marzo, alle ore 20.00 presso il Teatro San Marco, sempre a Trento, Damiana Leone, Dilva Foddai, Antonella Spirito, Chiara Di Macco, Stefania Nocca e Lorena Locascio mettono in scena Crepuscolo a Mitilene, opera teatrale di Andres Pociña.
Nell’ambito del progetto per il recupero delle voci femminili nei miti classici e loro permanenza nella letteratura drammatica moderna, sarà presentata l’opera drammatica dell’autore spagnolo pubblicata per la prima volta da Il Sextante e messa in scena dalla Compagnia teatrale Bertolt Brecht di Formia per la regia di Maurizio Stammati.

Alla chitarra Franco Pietropaoli, proiezioni di Marco Mastantuono, audio e luci di Antonio Palmiero.


Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”: finalisti premi “Otto milioni” 2018

Finalisti Premio di musica
Cod.001M Antonio Di Nauta – L’abitudine
Cod.002M – Coquille
Cod.003M Franco Ruggiero Pino – El Vito
Cod.004M Gatis Mūrnieks – On My Way
Cod.005M Gatis Mūrnieks – Putnu Balle
Cod.006M Roberto Prandin – E sento bestemmiare
Cod.007M Valentina Gavrish – Canzone per San Valentino
Cod.008M Valentina Gavrish – Gilda
Cod.009M Valentina GavrishAngela Maria Tiberi – Pianoforte nero
Cod.010M Eva Strazdiņav– 1
Cod.011M Eva Strazdiņa – 2
Cod.012M Ivan Defabiani – Oh inferno
Cod.013M Valentina Gavrish – Roberta Panizza – Perle
Cod.014M Valentina Gavrish – Ultime gru
Cod.015M Nicola Pantalone – Il brivido più lungo
Cod.016M Alvils Cedrins Svētā – Jāņa baznīcai
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/musica-finalisti-premio/

Finalisti Premio di letteratura
001LE Boriss Cilevičs – La scelta
002LE Angela Maria Tiberi – Gioco d’amore a Sermoneta
003LE Caterina Guttadauro– La Storia siamo noi
004LE Liga Sarah Lapinska – Ritornarti, Sulamith
005LE Ksenia Svetlova – Vestito
006LE Felice Maria Corticchia – La scelta
007LE Liga Sarah Lapinska – Noi, sardine
008LE Valery Chursanov – Cronache dalla città di una bestia e di un uccello
008LE Angela Maria Tiberi – Filomena Marturano
010LE Liga Sarah Lapinska – Ninnananna
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/narrativa-finalisti-premio/

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

Il Dispari 20180319

Il Dispari 20180319
POESIA, BRUNO MANCINI A FATTITALIANI: I VERSI VIVONO IN AMBIENTI E IN MOMENTI CHE PRESCINDONO DA OGNI REALTÀ. L’INTERVISTA

 Argomenti: Caterina Guttadauro La Brasca, Ischia, Personaggi, Poesia

Bruno Mancini racconta, per Fattitaliani, a Caterina Guttadauro La Brasca la sua Poesia e il suo amore per Ischia.

Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni. A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembrano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
La marina di Ischia, che sia accesa dalle stelle e dalla luna o brilli di mattina sotto il sole strappa sempre emozioni, a chi la guarda.
Induce al sorriso beato, alla contemplazione, alla nostalgia, all’amore romantico e ai versi di Bruno Mancini espressi in raccolte che, iniziando nel 1956 con le poesie giovanili di “Davanti al tempo”, giungono fino a nostri giorni con i testi maturi ed intriganti di“Erotismo, sì!” . Versi in canto perché la bellezza di Ischia è musica.
Così, con le parole, Mancini traduce e regala a chi lo legge l’amore per e di questa sua Isola, dove affondano le sue radici e la sua umanità.
Senza dimenticare la consistente produzione di racconti, più o meno lunghi raggruppati nei sei tomi di “Per Aurora” e nei tre libri di “Come i cinesi”.
Eccoci Mancini, lei ha stimolato la nostra curiosità.
La troviamo al timone di un’Associazione Culturale da lei fondata e ormai consolidata dal riscontro che ha avuto nel mondo culturale: DILA che si dirama poi in tanti eventi di cui adesso ci parlerà.
Innanzitutto com’è nata l’idea di avventurarsi in un settore così impegnativo?
«Il progetto DILA nasce dal desiderio di costruire una TRIBÙ di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc.) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate, omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.
Lei vive in una parte d’Italia che tutto il mondo ci invidia. Cosa la rende orgoglioso di essere un ischitano?
Sono felice di aver vissuto quasi tutta la mia vita in un’isola che abbinava, fino all’inizio degli anni ’80, le migliori caratteristiche climatiche, sociali, naturalistiche ed ambientali che si potessero immaginare e desiderare.
Poi, lo sfascio totale.
L’isola, principalmente a causa di speculazioni edilizie ed imprenditoriali messe in atto dai suoi cittadini con la colpevole collusione delle amministrazioni comunali e di tutti gli organismi preposti al controllo della legalità, è precipitata in un vortice del quale ancora non si intravvede il punto finale.
Non posso più, quindi, essere orgoglioso della mia ischitanità

Lei la sua Poesia la vive quotidianamente, guardandosi attorno, dipinge con le parole la bellezza di ciò che la circonda e rimane ancorato alla realtà, all’apprezzamento per la vita, ai suoi valori fondanti. La loro conoscenza le permette poi di conquistare la realtà e aspirare al sogno. È cosi?
«Non sarò io a definire i confini e le ambizioni presenti nelle mie poesie, ma forse possono essere delucidanti alcuni amichevoli commenti che desidero proporre in modo anonimo:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.

Al sole tenero
Vederla piangere di gioia”»

Ogni poesia è un viaggio che tocca paesaggi, frontiere, percorsi, mete visibili e invisibili. Verso l’altro, l’altrove, l’oltre. E alla fine del viaggio, cosa deve esserci a parer suo?
«Per me la poesia è l’espressione di stati d’animo che prescindono da ogni configurazione temporale e/o spaziali. I versi vivono, quando riescono a diventare poesia, in ambienti e in momenti che prescindono da ogni realtà. Quando scrivo la parola fine in calce ad un componimento poetico mi sembra di aver salutato un amico del cuore nel momento della sua definitiva partenza per un altro continente.»

L’Associazionismo dovrebbe essere un’esperienza che aggrega, quindi che unisce sinergie. É così in Italia o c’è ancora della strada da fare per superare la competitività?
«In Italia l’associazionismo è pervaso da notevoli sacche di elitarismo disdicevole per una sana collaborazione utile a realizzare i nobili scopi che troviamo spesso elencati negli atti costitutivi delle Associazioni.
DILA ha lanciato più di un appello pubblico per organizzare sinergie con altre Associazioni, mettendo sempre a disposizione tutte le risorse promozionali e divulgative che le sono state rese disponibili da organi dì informazione e da gruppi di lavoro che seguono con attenzione i nostri progetti culturali, artistici e sociali.
In alcuni casi (Arte del suonare, Oceanomare Delphis, CentroInsieme Onlus ecc.) siamo riusciti a stabilire rapporti che hanno valorizzato oltre ogni previsione le iniziative gestite congiuntamente.»

Circoli e Associazioni, offrendo momenti di aggregazione generazionale, cioè di realtà altrimenti molto distanti tra loro, trovano il modo di confrontarsi. Cosa fare perché questo avvenga senza forzature, in maniera quasi naturale?
«Pur senza aver ricevuto mai un solo euro di finanziamento pubblico; senza aver mai percepito somme per iscrizioni; senza aver mai chiesto neppure un euro di balzelli vari del tipo tassa di lettura o diritti di segreteria, abbiamo dato spazio a diverse centinaia di Artisti che hanno letto poesie, presentato mostre di dipinti e di fotografie (collettive e personali), offerto esecuzioni musicali di ogni tipo (dalla classica alla leggera), celebrato ricorrenze storiche ed artistiche, realizzato interviste e presentato libri di prosa e di poesia (editi ed inediti), proiettato video culturali sociali ed ambientali, proposto recital teatrali e cabarettistici, negli Hotel di Ischia, Corte degli Aragonesi, Ulisse, Oriente, Miramare e Castello, Mareblù, Parco Verde, Delfini; nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia, nelle Antiche terme comunali di Ischia, nel Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno, nella sede dell’associazione “Arte del suonare” di Roma, nel parco idrotermale Negombo di Lacco Ameno, nel teatro di Monza, nel teatro di Vermiglio, nel Museo Etnografico del Mare di Ischia, nel teatro Parente di Milano, nell’Aula Magna della SIAM di Milano, nell’Auditorium del Museo Delle Culture – MUDEC – di Milano, nel Museo di Latina, nell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, nella Chiesa degli Artisti – Basilica Santa Maria in Montesanto, nella sede della Pro-loco di S. Possidonio…
Come abbiamo fatto?
Prima o poi qualcuno doveva accorgersi che i tempi sono cambiati (i mecenati non vivono più nei palazzi ducali), che la pubblicità governa i nostri piaceri edonistici ed epicurei così come semina le spore di ideologie e di spiritualità, e che essa è la vera padrona delle nostre scelte e dei nostri portafogli.
Ecco pertanto le proposte dei progetti DILA consentire che, sponsorizzando i nostri volumi di poesie e di arti varie, senza dubbio gli Autori dei testi e delle immagini, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.
Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
Oggi parliamo dell’ultimo nato e del più azzardato, se vogliamo, dei suoi gioielli: IL Premio Letterario Internazionale “Otto Milioni” Ischia.
Il Premio, nato nel 2011 unicamente come premio di Poesia, si presenta quest’anno in cinque differenti sezioni: poesia, arti grafiche, musica, letteratura, giornalismo.
Se posso specificare un solo parametro indicativo del suo successo, mi basta segnalare che la sezione arti grafiche di quest’anno ha ricevuto 217 richieste di iscrizioni provenienti da 36 nazioni (Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Sebia, Spagna,Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam).»

Cos’è LENOIS?
«LENOIS (acronimo di “LE NOstre ISole”), progenitore di DILA, oggi ha trovato la sua consacrazione nel social face book costituendo un gruppo di oltre 25.000 membri per la maggior parte Artisti di tutti i continenti.
LENOIS è una vetrina artistica, culturale e sociale nella quale non esistono censure.»

Vogliamo dare dei motivi per partecipare a chi cerca di emergere in questo panorama letterario italiano non facile?
«I motivi sono evidenti nella lettura della nostra“storia”: nessun narcisismo, nessuna pregiudiziale sulla valenza delle proposte artistiche sono mai state consentite, privilegiando coloro che sappiamo mettere gli “interessi” comuni al di sopra dei propri.
Essere Scrittori – modestamente dilettanti come molti di noi -, anche se apprezzati da critici e da altri scrittori, anche se vincitori di premi e di attestati, non basta a dare respiro a quella che, infine, abbiamo compreso essere la vera ambizione di tutti noi “Artisti”: liberarci dei sogni e dei dubbi che sono state le prepotenti matrici delle nostre ispirazioni aprendoli alla conoscenza collettiva.
Leggere, vogliamo essere letti!
È questa la catarsi ambita, molto spesso incoscientemente, dalla maggioranza di coloro che si dedicano alle arti letterarie.
Partecipando alla pubblicazione delle nostre antologie sponsorizzate, nasce certo una controversia tra la spiritualità delle forme poetiche ed il materialismo proprio delle imprese produttive, ma oggi più che mai appare irrinunciabile annullare la dicotomia e procedere verso una stessa meta pur con interessi diversi.»

La Cultura e la lettura in Italia, secondo Lei, godono di buona salute?
«Assolutamente no. Esse sono trattate come ”merci” e bistrattate da lobby economiche e finanziarie che trovano facili sponde nelle componenti politiche delle amministrazioni pubbliche italiane.»

Perché i giovani oggi dovrebbero essere motivati a scrivere?
«Con l’iniziale patrocinio dell’Istituto Agostino Lauro abbiamo creata una nuova “autostrada” che può diventare un esempio per molti gruppi intenzionati, come noi, a riportare l’Arte in generale e la poesia in particolare sul palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana.
Come già detto, abbiamo pubblicato, primi in Italia e certamente primi anche in molti altri Paesi del mondo, alcune antologie con all’interno pagine di pubblicità.
Ciò ci ha consentito di stamparne decine di migliaia di copie e di renderle disponibili in gratuita lettura, per anni, ai diversi milioni di passeggeri della Flotta Lauro in navigazione nel Mediterraneo.»

Tutto il suo percorso con le sue difficoltà e le sue soddisfazioni cosa ha dato a Bruno Mancini uomo? In poche parole, se lei tornasse indietro rifarebbe tutto quello che ha fatto?
«Per molti decenni sono stato impegnato in attività commerciali che mi hanno consentito di entrare in contatto con personaggi di varia estrazione culturale e sociale.
Ne ho studiato le caratteristiche prendendo spunti per scrivere racconti e poesie che hanno riempito molti cassetti.
Poi, quando finalmente è giunto il tempio della pensione, mi sono posto la domanda se provare a costruire una mia personale identità artistica o se tentare di mettere insieme un gruppo di amanti dell’Arte che potesse costituire un polo di attrazione per quanti avessero scarse capacità divulgative delle proprie opere e timidezze inibenti ogni tipo di aggregazione con altri artisti.
Ho scelto la seconda ipotesi quando sono venuto in contatto, tramite web, con Roberta Panizza che gestiva il noto sito di scrittura “poesiaedintorn.it”.
L’incontro è stato determinante nel farmi credere alla possibilità di ottenere importanti risultati avviando precise ricerche di Artisti “portatori sani” di “furore artistico” unito ad una buona dose di volontà collaborativa per l’attuazione delle idee che ritengo di avere, almeno in parte, espresse in questa intervista.»

Concludendo è indubbio che ci troviamo dinanzi ad un uomo coraggioso, che aveva un sogno e, credendoci fermamente, è riuscito a realizzarlo. Sotto questo profilo è un esempio per tutti coloro che soffocano le loro ambizioni dinanzi alle difficoltà e al rischio. Ci piace chiudere con una frase di Steve Jobs, un personaggio che tutti conosciamo come fondatore di APPLE Inc. “Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”
Buona vita a DILA e a tutti coloro che ne sostengono gli intenti e si spendono per renderla una fucina di eventi Culturali e Artistici per percorrere strade nuove

Il Dispari 20180312– Redazione culturale

Il Dispari 20180312

Editoriale

Ringrazio la pittrice poetessa italo americana Pamela Allegretto Franz per la magnifica traduzione della mia poesia “Un Taglio”

UN TAGLIO

Un taglio alla fune del timone
sobbalza come la trottola sulle molliche di pane.
Sfugge corda indefinita.
Movenza soffice d’ora di sole.
E` vortice di fantasia di specchi.
Se invece sei colpevole
e mentisti
se sei colpevole
e fuggi
e verso luci te ne fuggi
ossessive,
se sei colpevole
e premi
respiri e sangue
t’annulli avvilendoti,
tu mi rincontrerai,
acerbi altari a lustrare
indifferenti vuoti a credere
parole a piangere
sfide a creare
curvi colori oscuri e matti a muovere
in malinconie
tossiche
più di un fumo giallo e denso.

Ed io ti parlerò
di cani e di animali
delle mie pallide albe di sconfitte
di ore mai vissuto
di stelle.
Ed io ti creerò bellezze
e ti richiamerò ricordi
e la mia mente
lenti accordi espia.

 

A SPLIT

A split at the helm’s rope
pops like the crust on bread.
The boat escapes the eternal cord
and is set gently adrift on a sunlit day
into a fantasy whirl of prismatic mirrors.
If instead you’re guilty
and lied
if you’re guilty
and flee
and toward the light you escape
obsessed,
if you’re guilty
and squash
breath and blood
cease humiliating yourself,
you’ll see me again,
undeveloped altars to glaze
frivolous indifferences to create
words to cry
challenges to conceive
warped colors dark and wild to move
downhearted
toxic
more so than a yellow and dense fog.

And I’ll speak to you
of dogs and animals
of my pale defeated dawns
of hours never lived
of stars.
And I’ll create splendors for you
and I’ll evoke memories
as my compassion
repents slowness to concede harmony.


Twitterone

1) Le poesie ammesse alla settima edizione del Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” sono state 66, in gran parte provenienti dall’Italia, ma molte altre tradotte da Liga Sarah Lapinska da testi scritti in lingua cecena, lettone, russa, ucraina.

2) Le opere ammesse alla terza edizione del Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” sono state 217, provenienti dalle seguenti 36 Nazioni: Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam.

3) Sandra Milo, in arte Salvatrice Elena Greco, ha ricevuto il Nastro d’Argento e proiezione documentario sulla sua vita.
In occasione della giornata dedicata alla festa della Donna l’8 Marzo 2018, l’attrice SANDRA MILO, tra le icone più affascinanti del cinema italiano, è stata premiata con il Nastro d’Argento alla Casa del Cinema di Roma.

4) Per conto dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus, presso lo Studiolo dell’artista Eugenia Serafini a Roma in Via del Marsi 11, lo scorso 8 Marzo 2018 vi è stato un incontro fra studiosi, artisti, scrittori e personalità della cultura per ricordare l’importanza del ruolo della Donna nella società di oggi.

5) Sabato 24 Marzo 2018 alle ore 18.00 si inaugura, presso la galleria d’Arte contemporanea Spazio 40, sita in via dell’Arco di S. Calisto 40, nel cuore di Trastevere, scelta non a caso nella Roma Sparita di Ettore Roesler Franz, del Pinelli con echi del Trilussa e del Belli, la rassegna d’arte contemporanea dal titolo “LE TRE SSS: SIMBOLI, SEGNI E SOGNI”, con la partecipazione di artisti contemporanei.

6) La mostra “TERRY O’NEILL icons”, sarà aperta dal 2 Marzo al Complesso del Vittoriano di Roma dove sarà visibile fino al 20 Maggio 2018. Attraverso più di 50 ritratti la mostra, curata da Cristina Carrillo de Albornoz, offre al visitatore un percorso in cui si susseguono i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport che Terry O’ Neill ha immortalato nei suoi cinquant’anni di carriera da Frank Sinatra (fotografato nell’arco di trent’anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Brigitte Bardot e ancora Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.

Ilze Zeimule Stepanova intervista Liga Sarah Lapinska

Stepanova: La tua energia è ricca di vari colori. Come la riveli in arte e che cosa ti ispira?
Lapinska: La mia raggiera è di bianco brillante, ma intorno c’è lo splendore del violetto.
Dalla prima infanzia indago sulle raggiere.
Gli elementi a me più vicini sono fuoco e acqua.
Amo il mare, le conchiglie che echeggiano la musica delle tempeste, le caravelle, i gioielli di corallo, le pietre, gli alberi, i profumi, come assenzio, rose e sandalo, il calore dell’estate, gli animali, le persone, anche se sono fisicamente lontane, che sento a me vicine per sempre.
Se posso sentirmi orgogliosa di voi, ecco che cosa m’ispira non solo nel senso artistico.
L’amore mi da di più.
La mia energia viene tagliata se sento frustrazione per ciò che amo, o robusti e violenti umani abbandonati nel dire parolacce.
Cucinare la minestra per me è più difficile che tradurre un piccolo libro di poesie.
Mi viene in mente il pensiero assurdo di capire perché non si può esistere solo con la luce.
Un gelato insieme con un mio amico pescatore, o il pilaf con le uvetta di un marinaio in eventi indimenticabili, mi toccano molto.

Stepanova: Con quale clima ti sentiresti più a tuo agio?
Hai pensato caso mai di trasferirti al un paese del Mediterraneo?
Lapinska: Nelle mie visioni d’infanzia mi sono vista come Maryam e Sarah.
Nei miei sogni, voci melodiose parlavano con me in lingue semitiche, turche e latine.
Le mie terra promesse sono Israele, la Palestina, l’Andalusia, la Sicilia, la Tunisia.
Tra i miei antenati ci sono ebrei e spagnoli ma, per quanto ne so, non ci sono africani.
Quando sono stata ad Ischia, Bruno mi ha chiesto se desideravo tornare lì in alto, nel nord, dove soffiano i venti forti e freddi. Ho risposto che sono un uccello migratore e devo ritornare nella mia terra.
Nella mia poesia “Se io fossi la strada” scrivo di questo mitico ritorno.
Scrivere o dipingere non è difficile, invece le sculture che faccio chiedono maggiore forza fisica.
Prima non potevo vivere un giorno senza cantare o ballare.
La malattia del cuore avanza, e l’affaticamento ha cambiato il mio ritmo naturale.
L’arte è solo un frammento del mio Destino.
Il Destino non ha un vero significato.
Dapprima sono astrologa, o meglio dire, maga.
Nelle visioni mi vedevo come Maryam, ebrea perseguitata dai nazisti, con la Stella di Davide sul suo vestito di pizzo, con il figlio Abesalom o Shlomo.
E davvero, come Maryam, sono stata perseguitata nelle strade quasi vuote, e la gente ha gettato i suoi peccati su di me.
Sapevo che avrei avuto esperienza negative e sapevo perché.
Comunque, ero spesso felice felice.
L’Amore da una forza enorme.
Certo, sono contenta quando un quadro è terminato o, anche di più, quando un gattino è salvato dall’agonia.
La vita è sacra.

Stepanova: La tua capacità di astrologa è ereditaria o è frutto della vita?
Lapinska: La madre di mia madre, Herma, prevedeva il futuro, ma non ho mai partecipato ai misteri di mia nonna .
Anche la nonna di mio padre ha letto le carte.
Come un’astrologa vera mi sento Ivan Kostik.
Tra gli astrologhi, ci sono tanti spioni che vengono a conoscenza di particolari segreti e poi sostengono che le informazioni sulle loro vittime le hanno apprese leggendo le carte.
Gli Dei parlano con noi nelle carte da gioco e nelle visioni.
Talvolta mi preparano le medicine.
La forza della cura è nella cenere quando prendo il fuoco con le mani nude e canto al fuoco.
Gli Dei ci hanno creato come fate ed eroi.
Non dobbiamo andare oltre il nostro vero Sentiero.

Stepanova: Tu scrivi una serie autobiografica intitolata “Il racconto dei Tarot”. Hai ottenuto un cessate il fuoco con questi ricordi del passato?
Lapinska: “Racconto di Tarot” è così chiamato perché nelle carte dei Tarot ho visto cosa mi aspetta e cosa accadrà non solo nel futuro mio.
Vi racconto la storia dal Maggio 2010 fino al Maggio 2017.
Non è il passato.
Tutto continua.
Il passato, il presente e il futuro sono collegati come radici con le cime.
Come potrei dimenticare i tempi in cui ero, spesso, felice come non mai?

Stepanova: Mi piace soprattutto il tuo dipinto “Maryam’s Passion”.
Qual è la sua storia?
Lapinska: Maryam’s Passion” è un mio parziale autoritratto.
La quarta parte della mia autobiografia si chiama “Maryam’s Passion”.
Questa è la storia di come ho difeso un marinaio contro un gran pericolo, poiché ero consapevole che avrei dovuto aspettarmi prove di rischio mortale che mi trascineranno con le pietre perché ho salvato lui e ho provato a salvare una vecchietta.
Jekaterina, adesso morta.
Spero di aver riprodotto bene il primo volto di questo uomo.
Nello sfondo del quadro girano le pianete che ho visitato nei miei voli.
Nel primo piano, il mio cavaliere anonimo, come un vero uomo, mi guarda.
Usando terminologia cristiana, anche se non sono una cristiana, sono nata come un angelo custode per qualcuno che, quindi, non ha il suo angelo custode in cielo.

Stepanova: Sei femminile e luminosa, ma hai dovuto combattere in tante lotte.
Hai costruito intorno a te muri durante questi combattimenti?
Le donne moderne spesso sono costrette a svolgere il ruolo di un uomo.
Secondo te, per una donna è più importante il suo “Io” o il suo essere figlia, madre, moglie, combattente, collega?
Lapinska: Non solo le donne moderne, ma ogni donna ha una sua definizione.
Il suo “Io” è importantissimo.
Secondo me, la donna prima di tutto è una donna per il suo uomo e, in secondo luogo, madre.
Shlomo, purtroppo, non l’avrò più.
Shlomo nascerà da un’altra Maryam.
Sono coraggiosa e ingenua.
Con una difesa eccessiva, perdiamo il nostro primo volto, ed è meglio se ciò può far male che se diventiamo indifferenti.
Non fumo, bevo non di più di qualche goccia di vino, non capisco come una donna può cambiare i partner.
Questi non sono principi insegnati, i tabu sono nel mio sangue.
Ed ho piacere di contattarmi con una lady bella e sensibile come te, Ilze.

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 20180305 – Redazione culturale

DILA

Premi Otto milioni

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