Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220926– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220926

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

 

La Notizia virgola
La Condanna punto

Premessa

Ho scritto anche questo racconto dando per scontato che vi siano noti, ipotetici lettori, i modi di procedere disarticolati e quasi mai esplicativi della mia scrittura, che abbiate la pazienza di effettuare frequenti retromarce ed accelerazioni repentine, siate propensi ad accettare palesi contraddizioni, e sappiate, infine, che alcuni personaggi (la donna guascone, l’autore, l’anima ecc.) hanno già fatto parte di precedenti avventure.
Diversamente dal solito, in questo caso, intendo privilegiare la trama a discapito della costruzione formale.
Rischiando finanche di non consentire una eventuale piacevolezza nel districare la storia transitando per le omissioni volute ed i non chiari e non consequenziali passaggi.
Solo per questa scelta vanitosa ho deciso di preparare un prologo in grado di fornire un aiuto al chiarimento di alcuni possibili dubbi ed equivoci.
Il mio consiglio, comunque, è di non leggerlo, ma, scavalcandolo, farvi tentare  direttamente dalla tortura del racconto.
Poi fate voi.

Prologo

In un luogo non specificato, il professore Edoardo, forse la proiezione fantasiosa di Edoardo Malagoli, è impegnato a presentare in un sobrio allestimento scenico il racconto intitolato “La Notizia”.
Con lui, mente della formazione critica e letteraria (quasi il “Cervello”), partecipano alla rappresentazione, Edith (forse Edith Piaf “l’Anima?”), simbolica proiezione del sentimento artistico, e Tom (un tipo all’americana “Zio Tom?”), indiscusso emblema di pragmatismo dogmatico, ed altri personaggi che paiono proiezioni di realtà sociali.
Al di qua del palcoscenico, in un ambiente anch’esso dalle caratteristiche mai chiarite, ma che certo non è una platea nel senso classico, siede Aurora (la donna guascona, “La Signora”) in compagnia del suo amico autore (la vita nella forma più ampia del termine).
L’io narrante, che altre volte (L’Appuntamento, Vasco e Medea) aveva proposto all’attenzione della Signora storie d’amore particolarmente intense, in questo caso era stato invitato da lei a presentarle, nel modo che avesse preferito, il suo nuovo racconto pubblicato soltanto da poco.
Strano, in quanto esso, intitolato “La Notizia”, non aveva alcuna valenza sotto il profilo degli umani sentimenti amorosi.
Sospetto sembra anche l’intervento della “Signora”, la quale, mentre i primi tre dicitori erano ancora impegnati a leggere una parte iniziale e per nulla esplicativa della trama nel suo complesso, aveva ordinato, senza un apparente motivo, l’interruzione immediata della rappresentazione, invitando contemporaneamente il suo assistente Petrus ad elencare tutti gli eventi generati dalla semplice “notizia” dell’avvenuta stampa del racconto.
Da ciò, protagonisti e fatti descritti nella storia narrata, ed accadimenti realmente verificatisi, risultano talmente sovrapponibili da lasciare presumere essere, gli uni e gli altri, originati da una identica segreta volontà.
Fino a quando al nostro autore diventa chiaro che la sua amica Aurora lo aveva invitato allo scopo di vedere personalmente, attraverso le reazioni e gli atteggiamenti che egli avrebbe avuto, confermato o smentito un dubbio per lei inquietante.
Ed allora…
Detto ciò, penso che il finale possa essere letto senza ulteriori informazioni.
Ciao se ci siete.
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.2/

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

POESIE finaliste undicesima edizione Premio OTTO MILIONI 2022 – primo gruppo

Il premio internazionale “Otto milioni”, ideato da Bruno Mancini e giunto alla undicesima edizione, è stato definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione.
Queste che offriamo oggi alla vostra lettura sono quattro delle venti poesie finaliste.
Nei successivi lunedì pubblicheremo tutte le altre poesie finaliste.
Con l’avvertenza che i testi di alcune di esse, contengono imperfezioni linguistiche in quanto non siamo intervenuti nella correzione delle traduzioni effettuate, grazie alla versatilità della poetessa lettone Liga Sara Lapinska, da idiomi piuttosto desueti, vi invitiamo ad esprimere i vostri gradimenti accedendo alle pagine web indicate nei titoli di ciascuna poesia.

Premio POESIA “Otto milioni” 2022

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia01

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Poesia01 Anita Zvaigzne “Alzati nelle ali” – Lettonia

Alzati nelle ali

Noi, in nostri momenti di uccelli
alzati sulle ali,
noi incontrandoci
nascosti sotto le ali,
attraverso di noi come un fulmine
l’amore è corso
e la fiducia candida sacra degli uccelli.
Noi alzati nelle ali
sotto il cielo azzurro,
noi dicendo addio
tra le centinaia di uccelli scomparsi
abbiamo bevuto la bevanda del fulmine
con l’amore nel petto
e siamo per una vita bianca consacrati.

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia02

Poesia02 Viesturs Āboliņš “Il presentimento” – Lettonia

Il presentimento

Settembre striscia come un’estate stanca e arrugginita.
Vuole addormentarsi, vuole l’inverno,
sogni bianchi e pace.
Da qualche parte nel cielo di nuovo si rompe
grande primavera.
Tutto intorno scorre , tutto cigola.
I vivi fingono di essere morti,
nascondendosi dal freddo, si congela.
I pensieri volano sulle loro ali – non possono fingere
“Dietro – vai! Tutti in fila!” – segnale acustico in due battute,
in due sillabe, breve, comodo, –
i nomi dei Capi sa istintivamente riconoscere,
proprio come la colonna sonora dell’otturatore –
sei “nostro” o “nemico”.
Per non andare a letto prima di dormire,
per timore che si svegli, e invano.
Accetta la sfida senza esitazione,
perché l’inverno non aspetta per la prima volta,
e dopo il gelo primavera – perché qualcuno sopravviverà già,
vedremo
come torna a soffiare la terra, come svanisce il sogno
nell’oscurità.
Com’è la vita in pieno svolgimento e quanto è bella
è un uomo Ragionevole!

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia03

Poesia03 Aslambek Tuguzov “Nella maturità” – Russia

Nella maturità

E nella maturità appare
tutto ciò che non si è avverato.
Perché non si può dormire
come prima era possibile,
perché tu sei più vecchio
e di altri più profondo,
in marcia rimanendo,
insieme ai tuoi fratelli.
E appare nei sogni, e finisce,
nella nostra vita li zittisco,
poi di nuovo oscilla
la tua culla.
Tutto è nella vita uguale,
sia i sogni sia la veglia reale,
sia nella festa le vertigini,
sia nella primavera i desideri.
Alzati all’alba
e guarda nella nebbia…
E le moschee ascolta,
l’anziano lontano.
E la voce come un rasoio
attraverso l’oscurità tirato,
e, credimi, la preghiera.
C’è per tutto la base vera.

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia04

Poesia04 Elita Viškere “Felice” – Lettonia

Felice

Si dice, le persone felici non scrivono le poesie.
La sera cammino verso le stelle, io.
Per me e per un momento che c’è
dico felicità e gratitudine.
Felice perché il sole nuovo
e il mio domani sta arrivando.

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI – IL LIBRO DI SONIA

Cap. 5

Anche è stata

una scure

sul pendio

il nostro rotolare avvinti

per erbe»

Così, con cinque miei versi ti inserisci al di sopra del più intimo velo di ricordi che anche Sonia con me si appresta a sollevare, e poi, subito di seguito continui:

-«Il rappresentante non si muove, resta immobile nel suo errore di timido; si torce sulla sedia.

È imbarazzato.

Ogni tanto guarda per cercare un sorriso, un cenno di complicità ai suoi gesti di savia pazienza.

Io ti compatisco, povero ometto con la valigia; no il mio non è disprezzo.

Non potrei.

Anche se per te sarebbe più gratificante.

Io ti piango ragazzo-vecchio perché vedo te come Gino.

Strano.

Lo lascerò”.

Ed intanto passano i giorni.

Lenti giorni.

Lenti giorni, sempre più vuoti.

Io e Gino in macchina.

Io e Gino in spiaggia.

Io e Gino e il silenzio.

La prima volta d’agosto.

Sulla spiaggia libera di Sant’Angelo non c’è molta gente.

Sto sulla sabbia umida con gli occhi chiusi, immobile verso il sole.

Silenzio.

Lui si annoia, vorrebbe parlare ma sarebbe inutile.

Silenzio.

Rimane concentrato nella sua orribile fissità, quasi tema il più piccolo movimento.

Silenzio.

Guardo il mare, triste.

Penso di tuffarmi per attrarre la sua attenzione.

Mi piacerebbe strappargli dalle labbra quella immobilità con un bacio violento.

Gino

Sì?

No meglio tuffarsi in modo discreto.

Silenzio.

Mi alzo in silenzio e vado in acqua in modo discreto.

Mi ripiomba addosso con tutta la sua intensità quel silenzio, mi straccia, si rende importante.

Mi alzo e vado in acqua lentamente gustando il rito.

Mi tuffo e so che non s’è accorto di essere rimasto solo – in silenzio – sulla spiaggia.

Penso che tornando, sdraiandomi, mi prenderà le mani – sciocca -, mi coprirà di baci – illusa -, mi dirà tante piccole sciocchezze – tenera -, che mi pensa – non è così -, che mi desidera – non come vorrei -, magari che mi ama – è solo una parola -.

Sarebbe come chiedere a questo scoglio di muoversi.

Ritorno su, mi agito, vado su e giù per la riva.

Silenzio.

È sempre quel silenzio.

Sempre più completo, ora sento che attraverso lui inalo la lentezza della vita perdendone l’entusiasmo, muoio piano piano.

Lui è immobile come un morto.

Lui sulla spiaggia. LUI.

Solo LUI.

Penso che il sole gli ha cotto quel poco di cervello che gli resta.

Il rappresentante resta immobile.

Ora guardo la mia mente diventare ogni giorno più vuota, i miei pensieri più cupi e intanto non posso muovermi, non ce la faccio.

È come quando in un sogno sei rincorsa, e vorresti correre ma non c’è il senso del movimento.

È vero, così, io vivo.

Ogni tanto riprovo a strappare un pizzico dei suoi pensieri, mi illudo di trovarli, di poter un giorno aprirli e gustarli, e so che mi illudo e so che non potrò mai inebriarmi di sensazioni che non possiede, che rimarrò, con lui, con Gino, sempre più guscio, magari sempre più vuoto… ma io aspetto.

Ecco la parola che mi ha sempre terrorizzata: aspettare.

Forse perché nella vita ho atteso troppo.

Anche ora, per esempio, sto aspettando.

Anche delle attese, come per i silenzi, mi è restato ancora il sapore, prima tenue, di quando continuavo a pettinarmi lentamente aspettando che venisse a prendermi, oppure facevo le smorfie nello specchio con tutte le luci della casa accese; quando aspettavo in macchina le ore, e le volte che la voglia di scappare era irrefrenabile immaginavo la sua faccia, avrebbe avuto una reazione, infine!

Finalmente!

Poi aspettavo che qualcosa cambiasse.

E aspett… che cazzo aspetto?

Allora ero forse molto più stupida o forse più innamorata.

E forse era ancora coerente aspettare.

Ma oggi?

Forse è vero, vorrei essere ancora, meglio, di nuovo, no, né ancora né di nuovo, essere e basta, essere perdutamente innamorata.

Vorrei provare quel batticuore ad ogni squillo del telefono, cercare con gli occhi tra la gente, per la strada, pensare e pensare solo con la massima intensità, appassionatamente.

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/come-i-cinesi-vol.1/

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Liga Sarah Lapinska | TWITTERONE

La professoressa lettone di agricoltura Baiba Rivža ha accettato con entusiasmo una copia del nostro giornale “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine di “Il Dispari” come ottima organizzatrice con un gusto delicato per l’arte.

Insieme alla sua amica, poetessa e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone.

Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana e probabilmente mi assumerò l’incarico di farlo.

Auguriamo a Baiba e a Rasma tanta forza e  creatività!

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – ultimo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.

A partire dallo scorso 18 agosto, e fino ad oggi con questo ultimo gruppo, ogni lunedì, abbiamo pubblicate tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.

Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg41 Fabaries Vasquez Cile

arg42 Giusy Donini Italia

arg43 Indulis Zālīte Lettonia

arg44 Irina Befa Germania

arg45 Loris Giorgini Italia

arg46 Mark Illukpitiya Maldives

arg47 Maurizio Pedace Italia

arg48 Melinda Horvath Ungheria

arg49 Miguel Pinero Venezuela

arg50 Mirjana Milanovic Serbia

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

 

 

Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI – IL LIBRO DI SONIA

Cap. 5

Anche è stata

una scure

sul pendio

il nostro rotolare avvinti

per erbe»

Così, con cinque miei versi ti inserisci al di sopra del più intimo velo di ricordi che anche Sonia con me si appresta a sollevare, e poi, subito di seguito continui:

-«Il rappresentante non si muove, resta immobile nel suo errore di timido; si torce sulla sedia.

È imbarazzato.

Ogni tanto guarda per cercare un sorriso, un cenno di complicità ai suoi gesti di savia pazienza.

Io ti compatisco, povero ometto con la valigia; no il mio non è disprezzo.

Non potrei.

Anche se per te sarebbe più gratificante.

Io ti piango ragazzo-vecchio perché vedo te come Gino.

Strano.

Lo lascerò”.

Ed intanto passano i giorni.

Lenti giorni.

Lenti giorni, sempre più vuoti.

Io e Gino in macchina.

Io e Gino in spiaggia.

Io e Gino e il silenzio.

La prima volta d’agosto.

Sulla spiaggia libera di Sant’Angelo non c’è molta gente.

Sto sulla sabbia umida con gli occhi chiusi, immobile verso il sole.

Silenzio.

Lui si annoia, vorrebbe parlare ma sarebbe inutile.

Silenzio.

Rimane concentrato nella sua orribile fissità, quasi tema il più piccolo movimento.

Silenzio.

Guardo il mare, triste.

Penso di tuffarmi per attrarre la sua attenzione.

Mi piacerebbe strappargli dalle labbra quella immobilità con un bacio violento.

Gino

Sì?

No meglio tuffarsi in modo discreto.

Silenzio.

Mi alzo in silenzio e vado in acqua in modo discreto.

Mi ripiomba addosso con tutta la sua intensità quel silenzio, mi straccia, si rende importante.

Mi alzo e vado in acqua lentamente gustando il rito.

Mi tuffo e so che non s’è accorto di essere rimasto solo – in silenzio – sulla spiaggia.

Penso che tornando, sdraiandomi, mi prenderà le mani – sciocca -, mi coprirà di baci – illusa -, mi dirà tante piccole sciocchezze – tenera -, che mi pensa – non è così -, che mi desidera – non come vorrei -, magari che mi ama – è solo una parola -.

Sarebbe come chiedere a questo scoglio di muoversi.

Ritorno su, mi agito, vado su e giù per la riva.

Silenzio.

È sempre quel silenzio.

Sempre più completo, ora sento che attraverso lui inalo la lentezza della vita perdendone l’entusiasmo, muoio piano piano.

Lui è immobile come un morto.

Lui sulla spiaggia. LUI.

Solo LUI.

Penso che il sole gli ha cotto quel poco di cervello che gli resta.

Il rappresentante resta immobile.

Ora guardo la mia mente diventare ogni giorno più vuota, i miei pensieri più cupi e intanto non posso muovermi, non ce la faccio.

È come quando in un sogno sei rincorsa, e vorresti correre ma non c’è il senso del movimento.

È vero, così, io vivo.

Ogni tanto riprovo a strappare un pizzico dei suoi pensieri, mi illudo di trovarli, di poter un giorno aprirli e gustarli, e so che mi illudo e so che non potrò mai inebriarmi di sensazioni che non possiede, che rimarrò, con lui, con Gino, sempre più guscio, magari sempre più vuoto… ma io aspetto.

Ecco la parola che mi ha sempre terrorizzata: aspettare.

Forse perché nella vita ho atteso troppo.

Anche ora, per esempio, sto aspettando.

Anche delle attese, come per i silenzi, mi è restato ancora il sapore, prima tenue, di quando continuavo a pettinarmi lentamente aspettando che venisse a prendermi, oppure facevo le smorfie nello specchio con tutte le luci della casa accese; quando aspettavo in macchina le ore, e le volte che la voglia di scappare era irrefrenabile immaginavo la sua faccia, avrebbe avuto una reazione, infine!

Finalmente!

Poi aspettavo che qualcosa cambiasse.

E aspett… che cazzo aspetto?

Allora ero forse molto più stupida o forse più innamorata.

E forse era ancora coerente aspettare.

Ma oggi?

Forse è vero, vorrei essere ancora, meglio, di nuovo, no, né ancora né di nuovo, essere e basta, essere perdutamente innamorata.

Vorrei provare quel batticuore ad ogni squillo del telefono, cercare con gli occhi tra la gente, per la strada, pensare e pensare solo con la massima intensità, appassionatamente.

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/come-i-cinesi-vol.1/

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Liga Sarah Lapinska | TWITTERONE

La professoressa lettone di agricoltura Baiba Rivža ha accettato con entusiasmo una copia del nostro giornale “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine di “Il Dispari” come ottima organizzatrice con un gusto delicato per l’arte.

Insieme alla sua amica, poetessa e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone.

Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana e probabilmente mi assumerò l’incarico di farlo.

Auguriamo a Baiba e a Rasma tanta forza e  creatività!

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – ultimo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.

A partire dallo scorso 18 agosto, e fino ad oggi con questo ultimo gruppo, ogni lunedì, abbiamo pubblicate tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.

Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg41 Fabaries Vasquez Cile

arg42 Giusy Donini Italia

arg43 Indulis Zālīte Lettonia

arg44 Irina Befa Germania

arg45 Loris Giorgini Italia

arg46 Mark Illukpitiya Maldives

arg47 Maurizio Pedace Italia

arg48 Melinda Horvath Ungheria

arg49 Miguel Pinero Venezuela

arg50 Mirjana Milanovic Serbia

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Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”
(2005 – 2009):
Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi presenta Giuseppe Amato
nuovo amico dei progetti Made in Ischia dell’Ass. DILA

“Sott’ ‘a luna ‘e stu paese” con questa opera, Giuseppe Amato, artista, poeta, ed operatore edile, ha valorizzato la lingua napoletana e il suo paese natio.
Attualmente frequenta poeti e scrittori di un certo valore.
Continua a scrivere su temi e sentimenti che passano attraverso gli impulsi del cuore, e continua a scrivere anche opere per il teatro perché fa parte di un gruppo locale.
Crea oggetti e figure con pezzi di legno riciclati.
Programma mostre in fiere e mercatini rionali.
La poesia del poeta lo spinge a configurarsi nello specchio della realtà, ad edificare la solidarietà fra gli esseri umani tramite le sue parole poetiche.
Il Cav. Gianni Ianuale fa notare il pensiero di Giuseppe Amato con queste parole: “Sì ‘a poesia fosse na pagnotta ‘e pane, jo mangiasse sempe solo pane notte e ghiuorno”.
L’Avv. Giuseppe Diana fa notare e sottolineare le parole di Sophia Loren: “Il napoletano è la lingua della mia vita!”.
Così Giuseppe Amato si esprime nella sua lingua madre per dare meglio corpo alle sue passioni.
La poesia vernacolare, grande maestra come la canzone napoletana, è una sorta di macchina del tempo che porta in un altro luogo ed in un’altra età, come una magia ci permette di assaporare memorie individuali ed universali, rendendola patrimonio dell’umanità.
La poesia di Giuseppe Amato, entra nell’universo dei contemporanei con una poetica tutta personale, sublimata dal suo amore verso la concretezza delle cose.
Egli fa vibrare in queste pagine le sue vere emozioni senza trascurare tutto quello che gli sta a cuore.
Lo sottolinea Carmine Iossa dicendo che le poesie dell’autore sono ricche di gioia per la passione di far ricordare al lettore il passato, tramite le sue immagini e le sue parole poetiche, con il fine di convertire l’umanità ad amare la bellezza poetica.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg21 Amirbek Ismailov – Russia

arg22 Yuri Serebryakov – Ucraina

arg23 Elizabete Blūma – Lettonia

arg24 Fatima Daudova – Russia

arg25 Kārlis Dobrājs – Lettonia

arg26 Magomed Zakriev – Russia

arg27 Pini Goldstein – Israele

arg28 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg29 Tomas Fernandez – Spagna

arg30 Vija Laganovska Birkova – Lettonia

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220912– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”
(2005 – 2009):
Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi presenta Giuseppe Amato
nuovo amico dei progetti Made in Ischia dell’Ass. DILA

“Sott’ ‘a luna ‘e stu paese” con questa opera, Giuseppe Amato, artista, poeta, ed operatore edile, ha valorizzato la lingua napoletana e il suo paese natio.
Attualmente frequenta poeti e scrittori di un certo valore.
Continua a scrivere su temi e sentimenti che passano attraverso gli impulsi del cuore, e continua a scrivere anche opere per il teatro perché fa parte di un gruppo locale.
Crea oggetti e figure con pezzi di legno riciclati.
Programma mostre in fiere e mercatini rionali.
La poesia del poeta lo spinge a configurarsi nello specchio della realtà, ad edificare la solidarietà fra gli esseri umani tramite le sue parole poetiche.
Il Cav. Gianni Ianuale fa notare il pensiero di Giuseppe Amato con queste parole: “Sì ‘a poesia fosse na pagnotta ‘e pane, jo mangiasse sempe solo pane notte e ghiuorno”.
L’Avv. Giuseppe Diana fa notare e sottolineare le parole di Sophia Loren: “Il napoletano è la lingua della mia vita!”.
Così Giuseppe Amato si esprime nella sua lingua madre per dare meglio corpo alle sue passioni.
La poesia vernacolare, grande maestra come la canzone napoletana, è una sorta di macchina del tempo che porta in un altro luogo ed in un’altra età, come una magia ci permette di assaporare memorie individuali ed universali, rendendola patrimonio dell’umanità.
La poesia di Giuseppe Amato, entra nell’universo dei contemporanei con una poetica tutta personale, sublimata dal suo amore verso la concretezza delle cose.
Egli fa vibrare in queste pagine le sue vere emozioni senza trascurare tutto quello che gli sta a cuore.
Lo sottolinea Carmine Iossa dicendo che le poesie dell’autore sono ricche di gioia per la passione di far ricordare al lettore il passato, tramite le sue immagini e le sue parole poetiche, con il fine di convertire l’umanità ad amare la bellezza poetica.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg21 Amirbek Ismailov – Russia

arg22 Yuri Serebryakov – Ucraina

arg23 Elizabete Blūma – Lettonia

arg24 Fatima Daudova – Russia

arg25 Kārlis Dobrājs – Lettonia

arg26 Magomed Zakriev – Russia

arg27 Pini Goldstein – Israele

arg28 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg29 Tomas Fernandez – Spagna

arg30 Vija Laganovska Birkova – Lettonia

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220829

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Dal racconto “Vasco e Medea” inserito nel libro
“Per Aurora volume primo” scritto da Bruno Mancini

https://www.emmegiischia.com/wordpress/per-aurora-volume-primo/

Capitolo dodicesimo

«Sono il padrone della notte e delle donne.
Sono mie le donne di notte.
Le femmine sguainate luccicanti sui marciapiedi e nei locali di prima grandezza.
Provare a togliermi il controllo, è un guaio.
Un guaio grosso.
Grossissimo.
Quasi come cercare di togliermi il fazzoletto rosso che porto da sempre intorno al collo.
Un guaio grossissimo che pochi hanno tentato ed ora sono pieni di sfregi.
Una volta la vidi passare indifferentemente in macchina davanti ai nostri posti di lavoro.
A Napoli è difficile lavorare.
Qui no.
Qui se fai il bravo nessuno ti caca.
A Napoli ti squadrano subito.
Appena scendi di sera in una piazza, non dico in una strada, non dico in un vicolo, sei già pappone o puttana.
Ma Napoli è bella.
C’è il sole, la luna e Marechiaro.
La gente non si fa i fatti suoi.
Quella signora dopo i primi passi, come si dice… timidi, noi diciamo cazzimmosi, si ripresenta alle due di notte nel Club Italia con la gonna gialla sotto la patana, qui voi
dite sopra le ginocchia.
Guarda tutti quanti, e pure me.
Me di più.
Pareva mi conosceva.
E ci ho dovuto provare per forza.
Stava a casa mia, nel mio territorio, con le cosce da fuori e mi guardava come se mi conosceva.
A me, Salvatore il puttaniere!»

ACQUISTA CON LULU
“Per Aurora volume primo”
Alla ricerca di belle storie d’amore by Bruno Mancini
Libro a copertina morbida – EUR 14.00
Data di pubblicazione 22 ago 2022
Lingua italiano – ISBN 9781471081149
Categoria Narrativa – Pagine 93
Rilegatura Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni A5 (148 x 210 mm)
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-primo/paperback/product-29772m.html?page=1&pageSize=4

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

arg11 Janis Drozdovs Chikanka – Lettonia

arg12 Le Hai Linh – Vietnam

arg13 Lev Karnauhov – Russia

arg14 Lev Karnauhov – Russia

arg15 Liga Sarah Lapinska – Lettonia

arg16 Milena Petrarca – Italia

arg17 Raimonds Spundzāns – Lettonia

arg18 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg19 Vidma Wait – Gran Bretagna

arg20 Anastasia Lesyuk – Russia

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”
(2005 – 2009):
Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi presenta Giuseppe Amato
nuovo amico dei progetti Made in Ischia dell’Ass. DILA

“Sott’ ‘a luna ‘e stu paese” con questa opera, Giuseppe Amato, artista, poeta, ed operatore edile, ha valorizzato la lingua napoletana e il suo paese natio.
Attualmente frequenta poeti e scrittori di un certo valore.
Continua a scrivere su temi e sentimenti che passano attraverso gli impulsi del cuore, e continua a scrivere anche opere per il teatro perché fa parte di un gruppo locale.
Crea oggetti e figure con pezzi di legno riciclati.
Programma mostre in fiere e mercatini rionali.
La poesia del poeta lo spinge a configurarsi nello specchio della realtà, ad edificare la solidarietà fra gli esseri umani tramite le sue parole poetiche.
Il Cav. Gianni Ianuale fa notare il pensiero di Giuseppe Amato con queste parole: “Sì ‘a poesia fosse na pagnotta ‘e pane, jo mangiasse sempe solo pane notte e ghiuorno”.
L’Avv. Giuseppe Diana fa notare e sottolineare le parole di Sophia Loren: “Il napoletano è la lingua della mia vita!”.
Così Giuseppe Amato si esprime nella sua lingua madre per dare meglio corpo alle sue passioni.
La poesia vernacolare, grande maestra come la canzone napoletana, è una sorta di macchina del tempo che porta in un altro luogo ed in un’altra età, come una magia ci permette di assaporare memorie individuali ed universali, rendendola patrimonio dell’umanità.
La poesia di Giuseppe Amato, entra nell’universo dei contemporanei con una poetica tutta personale, sublimata dal suo amore verso la concretezza delle cose.
Egli fa vibrare in queste pagine le sue vere emozioni senza trascurare tutto quello che gli sta a cuore.
Lo sottolinea Carmine Iossa dicendo che le poesie dell’autore sono ricche di gioia per la passione di far ricordare al lettore il passato, tramite le sue immagini e le sue parole poetiche, con il fine di convertire l’umanità ad amare la bellezza poetica.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg21 Amirbek Ismailov – Russia

arg22 Yuri Serebryakov – Ucraina

arg23 Elizabete Blūma – Lettonia

arg24 Fatima Daudova – Russia

arg25 Kārlis Dobrājs – Lettonia

arg26 Magomed Zakriev – Russia

arg27 Pini Goldstein – Israele

arg28 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg29 Tomas Fernandez – Spagna

arg30 Vija Laganovska Birkova – Lettonia

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220829

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Dal racconto “Vasco e Medea” inserito nel libro
“Per Aurora volume primo” scritto da Bruno Mancini

https://www.emmegiischia.com/wordpress/per-aurora-volume-primo/

Capitolo dodicesimo

«Sono il padrone della notte e delle donne.
Sono mie le donne di notte.
Le femmine sguainate luccicanti sui marciapiedi e nei locali di prima grandezza.
Provare a togliermi il controllo, è un guaio.
Un guaio grosso.
Grossissimo.
Quasi come cercare di togliermi il fazzoletto rosso che porto da sempre intorno al collo.
Un guaio grossissimo che pochi hanno tentato ed ora sono pieni di sfregi.
Una volta la vidi passare indifferentemente in macchina davanti ai nostri posti di lavoro.
A Napoli è difficile lavorare.
Qui no.
Qui se fai il bravo nessuno ti caca.
A Napoli ti squadrano subito.
Appena scendi di sera in una piazza, non dico in una strada, non dico in un vicolo, sei già pappone o puttana.
Ma Napoli è bella.
C’è il sole, la luna e Marechiaro.
La gente non si fa i fatti suoi.
Quella signora dopo i primi passi, come si dice… timidi, noi diciamo cazzimmosi, si ripresenta alle due di notte nel Club Italia con la gonna gialla sotto la patana, qui voi
dite sopra le ginocchia.
Guarda tutti quanti, e pure me.
Me di più.
Pareva mi conosceva.
E ci ho dovuto provare per forza.
Stava a casa mia, nel mio territorio, con le cosce da fuori e mi guardava come se mi conosceva.
A me, Salvatore il puttaniere!»

ACQUISTA CON LULU
“Per Aurora volume primo”
Alla ricerca di belle storie d’amore by Bruno Mancini
Libro a copertina morbida – EUR 14.00
Data di pubblicazione 22 ago 2022
Lingua italiano – ISBN 9781471081149
Categoria Narrativa – Pagine 93
Rilegatura Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni A5 (148 x 210 mm)
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-primo/paperback/product-29772m.html?page=1&pageSize=4

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

arg11 Janis Drozdovs Chikanka – Lettonia

arg12 Le Hai Linh – Vietnam

arg13 Lev Karnauhov – Russia

arg14 Lev Karnauhov – Russia

arg15 Liga Sarah Lapinska – Lettonia

arg16 Milena Petrarca – Italia

arg17 Raimonds Spundzāns – Lettonia

arg18 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg19 Vidma Wait – Gran Bretagna

arg20 Anastasia Lesyuk – Russia

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Il Dispari 20220822

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI | Mario e Peppino
dal racconto “La notizia”

Dovendo scegliere tra la ricostruzione del percorso di amori targati Gino, cantati per quaranta anni nelle stanze, nelle piazze e nei pub della mia vita, all’interno di una parte nascosta nella free zone della mia testa e dalle iridi degli occhi pece e cobalto, petrolio e ginestra (ginestra, fiore amato dalla mia donna) delle femmine che mi hanno amato, oppure preferire la descrizione dell’amicizia tra Mario e Peppino fissata, nella moltitudine dei loro tragitti ed inseguimenti magicamente fantastici, come una semplice diapositiva nell’album delle immagini abbinate come ricordi alle caleidoscopiche prospettive di ogni mia vicenda, dovendo, racconterò ad Aurora, la Signora guascona, la storia di Mario e Peppino.

Edoardo: -«Ciascuno dei due aveva una conformazione fisica riconducibile al tipo medio.
Mario: basso – meridionale – carnagione scura – capelli neri incollati – occhi mobili – gambe corte – testa grande – mediterraneo.
Uguale al nonno del nonno, cambiando la giacca e lo sfondo della posa.
In più qualche anello, ma senza l’orologio fissato alla catena d’oro massiccio pendente dal gilet.
Lo stesso odore invadente di cose macerate, del sud: arance – fresche verdure – molluschi marini – alghe – grassi di mozzi – sudori di fatiche greche romane egiziane turche.
Peppino: albino – occhi diresti assonnati, acquosi, liquidi, cadenti – nordico – testa ciondolante, sporgente – il mento sul petto – silenzioso – gli arti sincronizzati nei movimenti, primordiali, eleganti, animaleschi – la lingua diversa, più grande, evidente – l’olfatto di un cane.
Capita che i bimbi, nell’imprudenza propria di chi si avvicina a nuove conoscenze, siano vittime di incidenti non facilmente prevedibili e che gli adulti deputati alla loro custodia non siano stati in grado di impedire.
Il piccolo di Mario, Dario, aveva quattordici mesi, quando, con buffi movimenti, giocando sul prato del giardino, in un attimo inesistente, si aggrappò al vaso di margherite gialle e ne venne
travolto.»

Edith: -«Dario, Dario.
Tutto bene, tutto bene?»

Tom: -«Macchè!»

Edoardo: -«La cima fiorita sul volto, il terriccio appiccicato alla gola, il bordo del contenitore di plastica tra l’anca e la mano, il mignolo e l’anulare frantumati, Peppino correva a chiedere
aiuto.
Peppino era un cane.»

Dal libro “Per Aurora – secondo volume
https://www.lulu.com/spotlight/comeicinesi

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi intervista il Maestro Gianni Aterrano
nuovo “Amico” dei progetti DILA Made in Ischia

D: Come ha conosciuto la cultura napoletana?
R: Il primo impatto, l’ho avuto ascoltando mio padre, commerciante di cuoio e pellami ma musicista dilettante, che amava cantare le melodie classiche napoletane.

D: Come ha diffuso la cultura napoletana?
R: Per diletto, da piccolo ho studiato pianoforte.
Verso i vent’anni dopo la maturità classica, sono stato costretto a mettere a frutto il mio saper suonare.
Questo mi ha comportato la conoscenza di grandi artisti come Sergio Bruni, Giacomo Rondinella, Tony Astarita, Peppino Gagliardi, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo, Achille Togliani, Angela Luce, Mirna Doris e molti altri, con i quali ho partecipato a moltissime tournée non solo in Italia ma in tutto il mondo.

D: Quali sono i ricordi di vita vissuta nella canzone napoletana?
R:Molte canzoni napoletane mi hanno accompagnato per tutta la vita, tra le tante alcune di esse mi hanno segnato come Presentimento di E. A. Mario, Passione, Chiove.
Nella mia carriera di musicista, ho avuto il piacere di scoprire alcuni artisti che hanno dato molto alla musica come Gianni Nazzaro, Massimo Ranieri che ha iniziato con me all’età di tredici anni come Gianni Rock e che portai in tournée in America con Sergio Bruni.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – primo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire da oggi e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, pubblicheremo tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Codice arg01 Abu Pashaev – Russia

Codice arg02 Ajub Ibragimov – Germania

Codice arg03 Arif Azad Painter – India

Codice arg04 Artur Gevorgyan – Armenia

Codice arg05 Dina Banay Babay – Israele

Codice arg06 Dita Dīķe . Lettonia

Codice arg07 Èda Gyenis – Ungaria

Codice arg08 Ēriks Bāris- Lettonia

Codice arg09 Florenza Lessa – Ialia

Codice arg10 Irinel Daniel Iacob – Romania

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220829

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Dal racconto “Vasco e Medea” inserito nel libro
“Per Aurora volume primo” scritto da Bruno Mancini

https://www.emmegiischia.com/wordpress/per-aurora-volume-primo/

Capitolo dodicesimo

«Sono il padrone della notte e delle donne.
Sono mie le donne di notte.
Le femmine sguainate luccicanti sui marciapiedi e nei locali di prima grandezza.
Provare a togliermi il controllo, è un guaio.
Un guaio grosso.
Grossissimo.
Quasi come cercare di togliermi il fazzoletto rosso che porto da sempre intorno al collo.
Un guaio grossissimo che pochi hanno tentato ed ora sono pieni di sfregi.
Una volta la vidi passare indifferentemente in macchina davanti ai nostri posti di lavoro.
A Napoli è difficile lavorare.
Qui no.
Qui se fai il bravo nessuno ti caca.
A Napoli ti squadrano subito.
Appena scendi di sera in una piazza, non dico in una strada, non dico in un vicolo, sei già pappone o puttana.
Ma Napoli è bella.
C’è il sole, la luna e Marechiaro.
La gente non si fa i fatti suoi.
Quella signora dopo i primi passi, come si dice… timidi, noi diciamo cazzimmosi, si ripresenta alle due di notte nel Club Italia con la gonna gialla sotto la patana, qui voi
dite sopra le ginocchia.
Guarda tutti quanti, e pure me.
Me di più.
Pareva mi conosceva.
E ci ho dovuto provare per forza.
Stava a casa mia, nel mio territorio, con le cosce da fuori e mi guardava come se mi conosceva.
A me, Salvatore il puttaniere!»

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“Per Aurora volume primo”
Alla ricerca di belle storie d’amore by Bruno Mancini
Libro a copertina morbida – EUR 14.00
Data di pubblicazione 22 ago 2022
Lingua italiano – ISBN 9781471081149
Categoria Narrativa – Pagine 93
Rilegatura Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni A5 (148 x 210 mm)
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-primo/paperback/product-29772m.html?page=1&pageSize=4

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

arg11 Janis Drozdovs Chikanka – Lettonia

arg12 Le Hai Linh – Vietnam

arg13 Lev Karnauhov – Russia

arg14 Lev Karnauhov – Russia

arg15 Liga Sarah Lapinska – Lettonia

arg16 Milena Petrarca – Italia

arg17 Raimonds Spundzāns – Lettonia

arg18 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg19 Vidma Wait – Gran Bretagna

arg20 Anastasia Lesyuk – Russia

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220822

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI | Mario e Peppino
dal racconto “La notizia”

Dovendo scegliere tra la ricostruzione del percorso di amori targati Gino, cantati per quaranta anni nelle stanze, nelle piazze e nei pub della mia vita, all’interno di una parte nascosta nella free zone della mia testa e dalle iridi degli occhi pece e cobalto, petrolio e ginestra (ginestra, fiore amato dalla mia donna) delle femmine che mi hanno amato, oppure preferire la descrizione dell’amicizia tra Mario e Peppino fissata, nella moltitudine dei loro tragitti ed inseguimenti magicamente fantastici, come una semplice diapositiva nell’album delle immagini abbinate come ricordi alle caleidoscopiche prospettive di ogni mia vicenda, dovendo, racconterò ad Aurora, la Signora guascona, la storia di Mario e Peppino.

Edoardo: -«Ciascuno dei due aveva una conformazione fisica riconducibile al tipo medio.
Mario: basso – meridionale – carnagione scura – capelli neri incollati – occhi mobili – gambe corte – testa grande – mediterraneo.
Uguale al nonno del nonno, cambiando la giacca e lo sfondo della posa.
In più qualche anello, ma senza l’orologio fissato alla catena d’oro massiccio pendente dal gilet.
Lo stesso odore invadente di cose macerate, del sud: arance – fresche verdure – molluschi marini – alghe – grassi di mozzi – sudori di fatiche greche romane egiziane turche.
Peppino: albino – occhi diresti assonnati, acquosi, liquidi, cadenti – nordico – testa ciondolante, sporgente – il mento sul petto – silenzioso – gli arti sincronizzati nei movimenti, primordiali, eleganti, animaleschi – la lingua diversa, più grande, evidente – l’olfatto di un cane.
Capita che i bimbi, nell’imprudenza propria di chi si avvicina a nuove conoscenze, siano vittime di incidenti non facilmente prevedibili e che gli adulti deputati alla loro custodia non siano stati in grado di impedire.
Il piccolo di Mario, Dario, aveva quattordici mesi, quando, con buffi movimenti, giocando sul prato del giardino, in un attimo inesistente, si aggrappò al vaso di margherite gialle e ne venne
travolto.»

Edith: -«Dario, Dario.
Tutto bene, tutto bene?»

Tom: -«Macchè!»

Edoardo: -«La cima fiorita sul volto, il terriccio appiccicato alla gola, il bordo del contenitore di plastica tra l’anca e la mano, il mignolo e l’anulare frantumati, Peppino correva a chiedere
aiuto.
Peppino era un cane.»

Dal libro “Per Aurora – secondo volume
https://www.lulu.com/spotlight/comeicinesi

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi intervista il Maestro Gianni Aterrano
nuovo “Amico” dei progetti DILA Made in Ischia

D: Come ha conosciuto la cultura napoletana?
R: Il primo impatto, l’ho avuto ascoltando mio padre, commerciante di cuoio e pellami ma musicista dilettante, che amava cantare le melodie classiche napoletane.

D: Come ha diffuso la cultura napoletana?
R: Per diletto, da piccolo ho studiato pianoforte.
Verso i vent’anni dopo la maturità classica, sono stato costretto a mettere a frutto il mio saper suonare.
Questo mi ha comportato la conoscenza di grandi artisti come Sergio Bruni, Giacomo Rondinella, Tony Astarita, Peppino Gagliardi, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo, Achille Togliani, Angela Luce, Mirna Doris e molti altri, con i quali ho partecipato a moltissime tournée non solo in Italia ma in tutto il mondo.

D: Quali sono i ricordi di vita vissuta nella canzone napoletana?
R:Molte canzoni napoletane mi hanno accompagnato per tutta la vita, tra le tante alcune di esse mi hanno segnato come Presentimento di E. A. Mario, Passione, Chiove.
Nella mia carriera di musicista, ho avuto il piacere di scoprire alcuni artisti che hanno dato molto alla musica come Gianni Nazzaro, Massimo Ranieri che ha iniziato con me all’età di tredici anni come Gianni Rock e che portai in tournée in America con Sergio Bruni.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220822– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – primo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire da oggi e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, pubblicheremo tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Codice arg01 Abu Pashaev – Russia

Codice arg02 Ajub Ibragimov – Germania

Codice arg03 Arif Azad Painter – India

Codice arg04 Artur Gevorgyan – Armenia

Codice arg05 Dina Banay Babay – Israele

Codice arg06 Dita Dīķe . Lettonia

Codice arg07 Èda Gyenis – Ungaria

Codice arg08 Ēriks Bāris- Lettonia

Codice arg09 Florenza Lessa – Ialia

Codice arg10 Irinel Daniel Iacob – Romania

Il Dispari 20220815

BRUNO MANCINI |Per Aurora volume primo

L’APPUNTAMENTO

CAPITOLO QUARTO

L’isola era un frutto acerbo nel contesto dei luoghi limitrofi.

Nata dal botto di un novello dio vulcano, mostrava, in ogni aspetto, segni evidenti della sua natura. Le colline tondeggianti e prive di asperità, le spiagge formate da sabbie a grana doppia che neppure aderivano alla pelle, sulla riva del mare scogli sporgenti dal classico colore scuro del magma solidificato.

Trine di anse e picchi e grotte, e dirupi e bordi di intagli di volute e di plaghe, formavano la parte sottostante al cono capovolto del vulcano che si ergeva con cime frastagliate a forma di una cresta. Vista dal mare ricordava la linea tracciata tra la testa e la coda di un dromedario.

Non appena si lasciava la fascia costiera modellata dall’erosione marina, il poco terreno sedimentato appariva ingabbiato da muri di pietre scure sovrapposte che non avevano subito deformazioni evidenti con il passare degli anni.

Limoni, mandorli, alberi da frutta, e poi pini, oleandri, mimose, a formare un vasto campionario di vegetazione mediterranea.

Oltre il gradino del vecchio cancello, la villa per anni abbandonata, successivamente era diventata splendido ritrovo per personaggi in attesa di definitiva gloria.

[…]

-«Quel giorno era un pomeriggio del mese di marzo od aprile: gli alberi proiettavano le ombre lunghe delle ultime ore sul prato già umido, poco curato e frammezzato a sassi squadrati in modo empirico da uno dei vari custodi che si erano succeduti nel tempo.

Pasqua era passata da pochi giorni.

Da allora ogni volta le immagini, scorrendo a ritroso, si fermano un attimo sulla cintura in cuoio grezzo del mio blue jeans con la borchia rettangolare di ottone scuro rappresentante il “lazo” in volo verso una preda invisibile.

Aveva intorno la scritta a rilievo “I AM”.

Perché?

Poi inquadrano l’orizzonte, minimizzato dal muro di cinta, sagomato tra i tronchi rugosi dei pini e gli arabeschi mediterranei dei ferri battuti che orlano l’imponente cancello, ed esso appare per niente mortificato, bensì sgargiante nei contrasti di toni rosso–azzurro, anzi finanche sfacciato nell’irrispettoso insinuarsi tra il vuoto di un arco e lo slargo di una colonna.

Sempre le luci si bloccano sul volto di lei, ancora acerbo, spigoloso, spaurito, stupito; sui suoi occhi increduli, incredibili, innocenti; sulla bocca, carnosa, carnale, candida.

Quella sera di marzo o forse di aprile, sul prato bagnato, sotto i tronchi dei pini, con l’orizzonte limitato a pochi squarci e la mia cintura lontana dal suo viso e dai suoi occhi, la sua bocca giurava. Giurava il nostro appuntamento.»

ISBN9781445237534

Angela Maria Tiberi intervista il Maestro Gianni Aterrano
nuovo “Amico” dei progetti DILA Made in Ischia

D: Come ha conosciuto la cultura napoletana?
R: Il primo impatto, l’ho avuto ascoltando mio padre, commerciante di cuoio e pellami ma musicista dilettante, che amava cantare le melodie classiche napoletane.

D: Come ha diffuso la cultura napoletana?
R: Per diletto, da piccolo ho studiato pianoforte.
Verso i vent’anni dopo la maturità classica, sono stato costretto a mettere a frutto il mio saper suonare.
Questo mi ha comportato la conoscenza di grandi artisti come Sergio Bruni, Giacomo Rondinella, Tony Astarita, Peppino Gagliardi, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo, Achille Togliani, Angela Luce, Mirna Doris e molti altri, con i quali ho partecipato a moltissime tournée non solo in Italia ma in tutto il mondo.

D: Quali sono i ricordi di vita vissuta nella canzone napoletana?
R:Molte canzoni napoletane mi hanno accompagnato per tutta la vita, tra le tante alcune di esse mi hanno segnato come Presentimento di E. A. Mario, Passione, Chiove.
Nella mia carriera di musicista, ho avuto il piacere di scoprire alcuni artisti che hanno dato molto alla musica come Gianni Nazzaro, Massimo Ranieri che ha iniziato con me all’età di tredici anni come Gianni Rock e che portai in tournée in America con Sergio Bruni.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – primo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire da oggi e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, pubblicheremo tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Per Aurora volume primo

Liga Sarah Lapinska | Twitterone

Per conto dell’Associazione culturale

“Da Ischia L’Arte – DILA” ho preso contatto con i seguenti Artisti.

1) Irina Befa, notoria pittrice che vive e lavora in Germania, ha ricevuto per conto di DILA, con entusiasmo e piacere, una dalle nostre antologie “Da Ischia l’Arte” e anche alcune copie dei giornali “Il Dispari”.
Molto spesso lei, che è finalista del nostro concorso di Arti grafiche “Otto milioni – 2022”, organizzava mostre pittoriche insieme ai suoi amici Artisti.
Nella fotografia Irina, elegantissima, e il suo dipinto “La leggenda giapponese”.
Buona fortuna a lei !

2) Rita Vectirāne, la vice Sindaco di Jelgava (Lettonia) ha ricevuto con piacere due dalle nostre antologie, “Penne Note Matite” e “Sinfonia con l’Africa”.
Lei ha ricevuto anche alcune copie del giornale quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio..
Questa signora ha tanta fiducia nel campo della cultura, e sostiene in Jelgava i progetti che sviluppano i musei e gli eventi commemorativi.
Forza e buona salute a lei, una fragile dama tra tanti uomini con i quali lavora nel Comune di Jelgava

3) La professoressa Baiba Rivža per il conto di DILA ha ricevuto, con piacere, il mio dipinto “Isis and Osiris” e l’antologia “Arte Altrove”.

Grazie a lei e ai suoi amici veri è stato possibile organizzare una nostra mostra nella casa di moda “Tēma”, Jelgava, Lettonia.
È abituata a perseguire l’essenziale. Scrive anche saggi di cultura artistica.
Forza a buona creatività a lei !

4) Svetlana Gnevanova, nostra amica già da tanti anni, business women che ha il suo caffè nel mercato di Jelgava, ha ricevuto la nostra antologia “Penne Note Matite”.
Lei stessa, pur non essendo un’Artista, ha buon gusto se si tratta di arte.
Così, Svetlana ha pubblicizzato le mie opere d’arte verso persone che prima non avevano tante esperienze e tanto tempo libero né per i nostri dipinti, né per i nostri scritti.
Svetlana ama gli animali, sia cani, sia gatti.
Ha visitato Verona, Milano e alcune montagne.
Ripete spesso che, secondo lei, l’Italia è bellissima.
Le auguriamo tanti anni di proficuo lavoro, riposando di più e viaggiando di nuovo verso la sua amata Italia.

5) Iveta Koško, è Artista nel suo tempo libero.

Manifestando grande piacere ha ricevuto la nostra antologia di Arti varie “Una pagina, un’emozione”.

6) Viesturs Āboliņš, anche lui è uno scrittore e partecipa al nostro Premio “Otto milioni”.

Un uomo di buon con gusto.
Ha ricevuto con molto interesse, ancora una volta, sia le nostre antologie, sia alcune mie opere d’Arte e anche la nostra antologia di arti varie “Sinfonia con l’Africa – 2”.

7) Il pittore Abu Pashaev ha ricevuto la nostra antologia più recente.
Lui è un vero entusiasta e partecipa a tutti i nostri progetti Made in Ischia.

8) La poetessa traduttrice Eva Mārtuža, donna davvero molto attiva, si è fatta fotografare con la nostra antologia più recente e una dalle mie opere d’arte.

9) Ingrīda Zaķe, consueta partecipante ai nostri progetti in qualità di poetessa, adesso si trova in Germania ed è stata contenta di posare con la nostra antologia più recente e con i suoi libri.
Lei ha un gusto eccellente e il coraggio di essere decisa.

10) Kristīne Lapiņa – Liepiņa ha partecipato alla nostra antologia più recente ed ora si è fatta fotografare volentieri con sua figlia mostrando la mia opera “Like a Bird”.

Irina Befa,

11) Il meraviglioso pittore Ajub Ibragimov ha ricevuto e si è fatto fotografare con la nostra antologia più recente, invitandoci, intensamente, ad essere artisti e non perdere l’ottimismo.

DILA

NUSIV

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