Villa Giulia e le Giornate Europee del Patrimonio

 VILLA GIULIA MUSEO NAZIONALE ETRUSCO “A SPASSO NEL TEMPO”  CON LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

 A ricordare l’importanza delle bellezze architettoniche e artistiche del nostro Paese, tra monumenti, palazzi e chiese al cui interno si possono ammirare affreschi, dipinti, sculture di artisti intramontabili, e ancora il fascino di siti archeologici dove sono custodite storie di civiltà del passato, sono le Giornate Europee del Patrimonio in programma il 23 e 24 settembre prossimo. L’iniziativa ideata dal Consiglio d’Europa,  organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui aderisce Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,  rappresenta una vera e propria festa della cultura che dal 1991 coinvolge tutti i Paesi europei, al fine di valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione invitando alla riflessione sul valore della comune matrice identitaria. Se lo scorso anno la tematica scelta per la manifestazione ha riguardato il motivo del “tempo”, in queste due giornate ci si sofferma su un argomento molto attuale  “Cultura e natura”, attraverso cui approfondire in modo critico l’interazione dell’uomo con l’ambiente circostante, attraverso un arco cronologico che procede dalla preistoria all’epoca contemporanea.

Il programma coinvolge oltre ai Musei civici anche siti archeologici e monumentali, ville storiche e parchi centrali o periferici, in una fitta serie di appuntamenti rivolti ad un pubblico di tutte le età

Sono in programma oltre quaranta appuntamenti in diversi luoghi della città. Da Villa Borghese a Villa Torlonia con la Casina delle Civette, dal Museo di Roma alla Centrale di Montemartini, dall’Ara Pacis ai Mercati di Traiano, per arrivare alla Galleria d’Arte Moderna, al Museo di Zoologia, al Bioparco, al parco della Caffarella e alla Villa di Massenzio. Senza dimenticare il Museo di Casal de’ Pazzi con l’area di Settecamini, e la Casina del Cardinal Bessarione.

Villa Giulia Giornate Europee del Patrimonio

Un occasione speciale per conoscere meglio Roma attraverso le aree verdi, la zoologia, fino alla paleontologia, e per riconoscere capolavori che fanno riferimento alla realtà naturale con personificazioni, simboli e allegorie pittoriche, scultoree, decorative non solo nelle sale museali, ma anche nei siti monumentali, per le strade, sui palazzi.

Da sabato 23 alla sera di domenica 24 settembre sarà proposta un’offerta ampia, diffusa nella città. Decine di appuntamenti tra cui va sottolineato “A SPASSO NEL TEMPO” che si volgerà a Villa Giulia Museo Nazionale Etrusco format di successo giunto alla sua quarta edizione, ospitato per la prima volta presso un museo statale. Si potrà vivere una sorta di inedito viaggio lungo 3500 anni attraverso cui riscoprire il fascino della storia, con rievocazioni, musica, danza, spettacoli e attività didattiche. Questo grazie all’allestimento di una serie di  postazioni multi-epoca negli spazi interni ed esterni di Villa Giulia e di Villa Poniatowski, dove i visitatori potranno letteralmente “andare a spasso nel tempo”. Tali postazioni sono allestite da gruppi della Federazione dei Rievocatori storici, del Cers e di MoroEventi, sotto la supervisione scientifica del Museo.

Didattiche, spettacoli e laboratori racconteranno la storia a 360 gradi, grazie a veri e propri accampamenti che andranno dal Neolitico fino alla Seconda Guerra mondiale, nei quali sarà possibile approfondire direttamente molti aspetti della vita quotidiana e di quella militare. E ancora eventi, visite guidate tematiche gratuite, a Villa Giulia e a Villa Poniatowski volte ad approfondire il tema “Cultura & Natura”.

Tra gli appuntamenti citano Toccare la storia” (a cura di Francesca Licordari) dove attraverso visite guidate tattili gratuite e con l’ausilio di riproduzioni di opere originali e dei rievocatori storici, si potranno approfondire molti aspetti della vita quotidiana e militare dal periodo etrusco alla seconda Guerra mondiale. Di grande interesse la visita libera agli spazi monumentali e alle collezioni di Villa Poniatowski dove sarà possibile immergersi nelle atmosfere di questa villa costruita nella seconda metà del XVI secolo e ristrutturata alla fine del Settecento da Giuseppe Valadier su commissione di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. All’interno si possono ammirare le antichità provenienti dall’Umbria (Terni, Gualdo Tadino e Todi) e dal Lazio antico (in particolare da Satricum e da Palestrina con i sontuosi corredi delle tombe Barberini e Bernardini). Altrettanto interessante la visita tematica proposta in Percorsi naturali, architettonici e paesaggi dipinti a Villa Giulia (a cura di Maria Paola Guidobaldi) dove sono allestiti percorsi architettonici e decorativi ricchi di rimandi al mondo antico della Villa di Papa Giulio III e del suo magnifico Ninfeo il primo “teatro d’acque” di Roma alimentato da una canalizzazione dell’Acquedotto Vergine, realizzato da Agrippa nel 19 a.C. Infine da non perdere il 24 settembre alle ore 16.00  presso il Cortile principale di Villa Giulia Transizioni” (ideazione e progetto a cura di Rita Ferraro) con cui sarà data vita ad una performance artistica poliedrica che prevede l’incontro fra diverse discipline per dare luogo a un’ulteriore riflessione sulla dialettica tra cultura e natura, attraverso nuovi linguaggi nati dalla fusione fra canto corale, teatro contemporaneo e danza. A seguire sempre nel Cortile principale alle ore 17.00 “A spasso nel tempo (a cura dei Gruppi di Rievocatori Storici e di Valentino Nizzo): dove sarà dato vita ad un grande spettacolo di rievocazione storica nel corso del quale, attraverso la voce narrante del Direttore del Museo, Valentino Nizzo, e l’abilità dei rievocatori storici, verranno ripercorsi i 30 secoli di storia racchiusi nelle vetrine e negli spazi monumentali del complesso museale. Una ricostruzione inedita per contenuti e modalità narrative che, facendo perno sul rapporto privilegiato fra gli Etruschi e il mondo naturale, inviterà a scoprire in modo coinvolgente l’evoluzione del rapporto “Natura e Cultura” attraverso il tempo, dall’Età del Bronzo all’Ottocento.

 Silvana Lazzarino

 

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Giornate Europee del Patrimonio #GEP2017

 “A spasso nel tempo a Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 – Roma

Per informazioni: telefono. +39 06 3226571; fax +39 06 3202010

Mail e sito web: mn-etru.comunicazione@beniculturali.it; www.villagiulia.beniculturali.it orario: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30, lunedì chiuso.

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2017

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Pianeta Azzurro: “Alba Gonzales and Firends” tra musica e poesia

PIANETA AZZURRO  IL PREMIO  “I PROTAGONISTI” XVI Edizione CON ALBA GONZALES

Tra poesia e mito, verità e bellezza lungo le emozioni del tempo dove il ricordo riaffiora in tutta la sua purezza e forza, conduce l’arte di ALBA GONZALES scultrice di fama internazionale, tra le più apprezzate, che a Fregene, cittadina di mare vicino Roma, entro i suggestivi spazi del suo PIANETA AZZURRO Centro Internazionale di Scultura Contemporanea il 13 settembre 2017 darà spazio alla mostra “L’EMOZIONE SI FA MATERIA. ALBA GONZALES and FRIENDS unitamente alla XVI Edizione del “PREMIO IL PIANETA AZZURRO. I PROTAGONISTI 2017”.

Sarà la musica con il suo linguaggio universale, unitamente alla poesia a fare da cornice alla serata dove protagoniste sono le straordinarie sculture monumentali di Alba Gonzales che in questa sede, unica nel suo genere, saranno affiancate da altre opere intense e raffinate di scultori di spicco internazionale quali: Sergio Capellini, Giorgio Conta, Livio Conta, Sabrina Ferrari, Leonardo Lucchi e Davide Raddi. Attraverso le sue sculture dove si intrecciano dramma, passione ed ironia, ALBA GONZALES, ha esplorato l’orizzonte umano entrando nella storia tra mito arcaico e modernità, amore e bellezza, dando risalto alla figura femminile che nelle valenze antropomorfe acquista nuova vita con rimandi alla storia e al mito, alle passioni e ai misteri presenti nel cammino dell’uomo.

Premio Pianeta Azzurro e mostra al Museo di Alba Gonzales

Le sue sculture in marmo e bronzo, eleganti e piene di vita, raccontano dell’uomo e dell’infinito, dell’angoscia e della serenità, della bellezza e del mistero racchiuso nel sottile filo della vita. Figure di donne alate, con i corpi che diventano un tutt’uno con la natura, con riferimenti alla mitologia e alle allegorie, e ancora volti che si svelano poco a poco, o che si sdoppiano, risvegliano i luoghi più segreti dell’inconscio ponendo interrogativi sull’esistenza e sul rapporto tra gli spazi del mondo perduto e sognato e quelli delle emozioni. Al centro della ricerca di Alba Gonzales è l’individuo uomo terreno e spirituale, avvolto dall’enigma del suo essere perché il suo nascere e morire resta un mistero, il mistero della vita. Così accanto al motivo della figurazione antropomorfica indagata nella categoria di sculture “Uomini e Totem” dove privilegia il rapporto tra mito arcaico e modernità, è il fascino della mitologia classica e della cultura del mediterraneo con “Amori e Miti”; e ancora il lato istintivo e il mistero che aleggia nell’essere umano nel suo divenire “altro” reso da rappresentazioni quasi fantastiche in cui si affacciano elementi erotico e onirici propri della serie “Sfingi e Chimere”.

Premio Pianeta Azzurro
scultura Sensualità Potere di Alba goonzales

L’immagine della donna nella sua bellezza e purezza, forza e coraggio, appartiene al percorso della Gonzales dalle Sfingi alle Centaure, figure cariche di ironia in cui si cela una vena drammatica a scandire come il viaggio dell’uomo sia aspro e costellato di misteri e mete da raggiungere. Il dramma legato alla sfera della donna è presente ad esempio in “L’uomo nero”, ma ancor più in “Le avevo in pugno”. L’ironia affiora poi in “Cin Cin” dove da una coppa sgorga una figura femminile e in “Le nuove Grazie” dove si avverte il mutamento della figura femminile nel contemplare come il corpo possa trasformarsi per essere altro da se’; per non dimenticare “Io me ne vado” dove con l’eleganza propria di una donna dell’alta società, la figura femminile è rappresentata nell’atto di salutare sottolineato dal passo leggero e dal posare il cappellino sulla testa.

Pianeta Azzurro
La Giustizia di Alba Gonzales

 

A cogliere l’emozione della materia accanto ad Alba Gonzales sono i suoi colleghi scultori: Sergio Capellini, Giorgio e Livio Conta, Sabrina Ferrari, Leonardo Lucchi, Davide Raddi che si muovono con disinvoltura entro un linguaggio figurativo, semplice ed essenziale, ma intenso e avvolgente per energia e forza espressiva nel lavorare bronzo e marmo. Si tratta di due generazioni di scultori capaci di coinvolgere il visitatore proiettandolo entro storie reali e immaginate dove ritrovare ciascuno un proprio pensiero o una parte di sé. Riguardo la figurazione legata alle rappresentazioni di questi eccellenti artisti Stefania Severi, storica, critica d’arte e curatrice di importanti esposizioni,  così sottolinea nell’introduzione al Catalogo “…si parla di una figurazione assolutamente contemporanea, che tiene conto degli esiti dell’astrazione e, pertanto, non è mai legata né al naturalismo né al realismo in senso stretto. Per tutti questi artisti la figura è un valore perché in grado di provocare emozioni, grazie all’inevitabile rispecchiamento che si produce nell’animo di chi guarda”.

Se Sergio Capellini di origini bolognesi restituisce il senso del movimento nelle sue sculture qui esposte di dichiarato richiamo liberty e Decò: “Barbara sullo sgabello” (1982-4) e “E io non morirò” (1977), Giorgio Conta, giovane artista attivo in Trentino, ma conosciuto a livello internazionale,  raggiunge un perfetto equilibrio di forme nel gruppo statuario “Walking Together” (2016), mentre. Livio Conta, grande ritrattista fa riferimento alla nuova umanità bionica con “Metamorfosi” (2000) e al bisogno di evasione con l’altra opera “Libertà”. Armonia ed equilibrio emergono in modo particolare nei movimenti delle figure realizzate da Sabrina Ferrari con “In a hurry”. Di grande effetto i bronzi di Leonardo Lucchi orafo e scultore: “Martina dopo il bagno” e “l’Altalena” dove spicca il senso della gravità e dell’equilibrio restituito alle due figure femminili nonostante le loro posizioni quasi impossibili. A chiudere il percorso espositivo è Davide Raddi specializzato nella lavorazione della ceramica e nel marmo con le opere ’Invidia” e “Avarizia” rispettivamente in marmo rosso e nero a rappresentare i vizi capitali.

A guidare lo sguardo del pubblico entro questo spazio dove l’arte trionfa sono la poesia e la musica  con un programma di letture poetiche con l’attrice Barbara Amodio, e la partecipazione di concertisti di fama internazionale quali Kasja Chojnacka (pianoforte) e Carmelo Iorio (sassofonista jazz) e della soprano Silvia Pietrantonio.

Silvia Pietrantonio Soprano e compositrice

La XVI edizione del Premio PIANETA AZZURRO in linea con la tradizione delle passate edizioni vedrà assegnati gli splendidi bronzi del Premio “Pianeta Azzurro- I Protagonisti” a personalità di rilievo nel panorama nazionale e internazionale nell’ambito della cultura e dello spettacolo, dell’arte, del cinema del teatro,  del giornalismo e della letteratura. Dieci i premiati che saliranno sul palco del Teatro dello Spazio Open del Centro – Museo. introdotti da Marta Iacopini, Accanto a Luca Barbareschi, Elena Bonelli, Luca Bracali, e Cristian Contini, affermato critico e gallerista a livello internazionale, saranno premiati la pittrice Grazia Cucco, il filosofo e sociologo Derrick de Kerckhove, e il fotografo di teatro  Tommaso Le Pera. E ancora, Gabriele Simongini storico dell’arte, saggista  e critico d’arte, Andrea Sarubbi giornalista politico e Cinzia Tani, scrittrice e giornalista TV.

Seguirà poi un programma dove protagoniste saranno musica e poesia dove alle letture poetiche dedicate alla luna interpretate dall’attrice Barbara Amodio, si alterneranno classica e lirica con nomi di fama internazionale come i concertisti Kasja Chojnacka e Carmelo Iorio rispettivamente pianista e sassofonista jazz e la soprano Silvia Pietrantonio. Insieme a Carmelo Iorio la pianista Kasja Chojnacka eseguirà con arrangiamenti: “Preludio n.1 Do Maggiore” e  “Suite N° 3 in Re Maggiore secondo movimento”  di J.S. Bach, mentre al pianoforte interpreterà, individualmente, musiche di Chopin (“Notturno in do diesis minore”, “Fantasie Impromptu in Do diesis minore, op. 48 N. 1”) e di L. Van Beethoven (Adagio dalla Sonata per pianoforte n. 14, opera 27 n. 2 “Quasi una fantasia”, meglio nota come “Sonata al Chiar di Luna”). Alla soprano e compositrice Silvia Pietrantonio dalla voce vellutata e intensa, accompagnata dalla pianista Kasja Chojnacka, saranno affidati brani quali: “Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, “Io son l’umile ancella” dalla Adriana Lecovreur di Francesco Cilea attraverso cui si potrà ammirare la sua padronanza tecnica e virtuosismo vocale.

Silvana Lazzarino

 

L’EMOZIONE SI FA MATERIA. “ALBA GONZALES and FRIENDS

CERIMONIA PREMIO “PIANETA AZZURRO- I PROTAGONISTI” XVI edizione

Testo critico al catalogo a cura di Stefania Severi

Centro Internazionale di Scultura Contemporanea PIANETA AZZURRO

Lungomare di Ponente 66/A FREGENE (RM)

Mercoledì’ 13 settembre 2017 dalle ore 18:00

Spazio Open- Teatro del Museo ore 19.00

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Ischia. Patrizia Canola al Museo Etnografico del Mare

 ISCHIA-  SUCCESSO PER LA MOSTRA DI PATRIZIA CANOLA AL MUSEO ETNOGRAFICO DEL MARE

I volti in divenire della natura in cui ritrovare i ritmi infiniti delle stagioni che passano lasciando dietro di sé profumi, colori e quei suoni che evocano sensazioni sopite da troppo tempo, sono al centro dei dipinti di PATRIZIA CANOLA: affermata pittrice a livello internazionale con all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le più recenti quella a Gualdo Tadino (Pg) “Nel Respiro di Gaia la Madre Terra” settembre 2016, a Venezia “Art Walk” a Palazzo Zenobio (febbraio-marzo 2017) e l’Esposizione Triennale di Roma (26 marzo 22 aprile 2017) alla Fondazione Crocetti. Gli scenari legati alla natura, tra silenziosi paesaggi invernali con neve e ghiacciai, distese di campi di grano e fiori dalla tinte accese, ruscelli, riviere, maestosi faggi e ancora cieli a perdita d’occhio di cui colpiscono i notturni dai riflessi argentati, aprono ad una sorta di compenetrazione visivo- emotiva riportando in superficie ricordi distanti nel tempo e sogni in cui sperare.

Ischia dipinto di Patrizia  Canola – Ninfee olio su tela 80 x 90

Per la prima volta i più bei dipinti di questa straordinaria artista, nata a Milano, ma attiva in Brianza sito privilegiato in cui trovare ispirazione, sono esposti ad Ischia in un suggestivo percorso a lei dedicato negli spazi del Museo Etnografico del Mare (Ischia Ponte) La mostra PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE, organizzata da Bruno Mancini, presenta diversi dipinti dell’artista dove a trionfare è la natura con luci e colori e in particolare il motivo dell’acqua delle coste marine della Sardegna e delle Marche rispettivamente con Colori di Sardegna” ed Estate marchigiana” dove lo sguardo si lascia catturare da avvolgenti riflessi di colori che uniscono cielo e mare; elemento dell’acqua che culla e accarezza le bianche “Ninfee” leggere come ballerine. Suggestive le atmosfere lungo l’Adda del dipinto I colori del fiume Adda” dove campeggiano i gialli, il verde accompagnati da tonalità blu dell’acqua e dove l’ambiente circostante si riflette, come anche di ampio respiro èCampo di lavanda con il viola della lavanda in primo piano che stacca con l’azzurro e le increspature scure del cielo, e poi le colorate “Melagrane”. Distante da tonalità così vivici e intense è l’atmosfera ovattata come da sogno che si respira nel dipinto “Inverno dove cromie grigio, tendenti all’azzurro sembrano rarefatte come attutite ad indicare un momento di riflessione e sospensione del

Ischia dipinto di Patrizia Canola Studio Melagrane Olio su faesite 40 x 30

pensiero, necessario all’uomo per ritrovare se stesso guardando dentro di sé a partire dalla natura che si riposa. Nella mostra che sta avendo successo, il filo che unisce i dipinti è il tema dell’acqua accompagnato dal motivo del colore, aspetti che si legano all’Isola di Ischia denominata isola Verde. Da sottolineare la presenza di tre quadri inediti e grandi Estate marchigiana”, “Ninfee” e “I colori del fiume Adda” dove l’acqua crea attraverso la luce atmosfere di colore che si riflettono in essa. Fonte di vita l’acqua, linfa della Terra e della natura cui dona energia e fertilità, si presenta ora cristallina come quella delle coste della Sardegna, ora attraverssata da contrasti luminosi verdi e blu come quella dell’Adda, e ancora acqua trasparente dove si specchiano le ninfee espandendo i propri tenuti colori. Ogni angolo della natura che si rispecchi in “scenari d’acqua” unitamente ai riflessi della luce crea rifrazioni di infinite armonie di colori dove riscoprire le emozioni che arricchiscono pensieri tra attese e speranze.

Ischia dipinto di Patrizia Canola Campo di Lavanda Olio su Tela 30 x 40

Nel suo lavoro Patrizia Canola rivolge il suo studio e la sua ricerca al colore e alla luce fondamentali per la sua arte. Queste le sue parole: “I colori sono la musica e il direttore d’orchestra è la luce”. Accanto alla pittura di paesaggio dove lo studio della luce come si è visto è fondamentale e dove la stessa definisce ogni dettaglio, Patrizia Canola si è dedicata al ritratto, allo studio dei cavalli in particolare affascinata dal loro movimento, ai singoli alberi e alle nature morte dove campeggiano fiori e frutta. Ma il suo stile da qualche tempo si è indirizzato verso un pensiero metafisico dove le figure non sono più definite e dove prevalgono colori molto chiari tendenti al bianco per raccontare il suo modo di sentire la vita filtrata attraverso una grande sensibilità dove al centro è il destino dell’uomo, con le domande sul senso della vita. Quindi prevalgono tematiche legate al sentimento della libertà, al futuro il cui delinearsi dipende dall’uomo: futuro che può apparire incerto e indefinito, ma necessita di una scelta. In questa scia si possono leggere dipinti come: “Va pensiero”,  “Futuro” e “Incontri”.

Silvana Lazzarino

PATRIZIA CANOLA

NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE

Musei Etnografico del Mare

Palazzo dell’Orologio- Ischia Ponte(NA)

Fino al 15 settembre 2017

informazioni: www.museodelmareischia.it

Ingresso libero

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Giardino Segreto dell’anima tra poesie e libri

Morhena: Solo un po’ di rabbia è già un successo

Artemisia Gentileschi e Milena Petrarca a Pozzuoli

Fulvio Bernardini al Micro Arti Visive di Roma

Il Dispari 2017-06-12

Gioco d’amore di Angela Tiberi a Pontinia

Menzione d’onore a Silvana Lazzarino

 

 

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Lisa Bernardini successo con il Photofestival

Lisa Bernardini ad Anzio presenta  INCONTRIAMOCI  l’appuntamento rivolto al giornalismo alla solidarietà e assegnazioni di premi

Anche quest’anno nell’ambito della VII Edizione del PHOTOFESTIVAL “Attraverso le Pieghe del Tempo”, diretto dalla Dott.ssa Lisa Bernardini presidente dell’Associazione Culturale laziale “L’Occhio dell’Arte”, rassegna a carattere sempre più internazionale che ad ogni edizione presenta un ricco programma dove si alternano mostre di arte e fotografia, concorsi fotografici, presentazioni di libri, seminari, incontri e premiazioni a personaggi illustri in diversi ambiti, non poteva, mancare l’appuntamento con INCONTRIAMOCI che torna anche quest’anno ad Anzio suggestiva cittadina di mare vicino Roma.

Il prossimo 1 settembre 2017 negli spazi del locale dell’imprenditore Mauro Boccuccia in Via Nettunense km 31.500 angolo Via Giove 1, si svolgerà la serata evento, organizzata con la sua preziosa collaborazione, e  dedicata al giornalismo, alla cultura e alla solidarietà. Durante la serata, che sarà presentata da Anthony Peth, regista e presentatore radiofonico e televisivo,, accanto alla consegna di alcuni riconoscimenti per l’attività giornalistica a professionisti dell’Informazione, nelle varie categorie di assegnazione previste, si palerà di solidarietà dando voce alla Cooperativa Sociale “La Coccinella” di Anzio impegnata nella cura di minori e ragazzi in situazioni di disagio.  Durante la serata la Cooperativa sociale raccoglierà offerte libere ed esporrà per la vendita graziosi  oggetti artigianali di propria realizzazione.

Lisa Bernardini tappa di Anzio del Photofestival

A ricevere i premi accanto al fotoreporter Francesco Barilaro per la categoria Giornalismo come Impegno Civile in collaborazione con la testata “Il Granchio”, sarà Marcello Carrozzo cui sarà assegnato il Premio Fotogiornalismo d’Autore  e il Prof Antonio Enrico Maria Giordano che riceverà il Premio della Critica. Protagonisti della cultura e dello spettacolo che verranno presentati al pubblico  con filmati e documentazioni visive e/o intervistati dal vivo.

Premi Speciali Cultura a due donne note per il loro impegno civile e sociale quali Maria Laura Annibali attuale presidente del Di’Gay Project e Edda Billi poeta raffinata e tra le principali protagoniste del lesbofemminismo. Attivista, documentarista e film maker; Maria Laura Annibali è testimonial della legge sulle unioni civili; il suo operato, insieme a quello del movimento, è stato fondamentale per l’approvazione della legge Cirinnà.

Edda Billi Presidente onorario dell’AFFI, l’Associazione Federativa Femminista Internazionale che unisce circa sessanta associazioni tra cui “Telefono Rosa” e “Il paese delle Donne”; è fondatrice della Casa Internazionale delle Donne di Roma, storica femminista, nonché fautrice negli anni ‘70 del celebre collettivo di Via Pompeo Magno.

Premi Speciali alla carriera saranno assegnati ad Anthony Pasquale da ICN Radio New York, al Prof. Francesco Petrino Presidente S.N.A.R.P., a Maria Grazia de Angelis Presidente AISL_O. Tre professionisti che nel loro settore hanno dimostrato competenza ottenendo risultati e successo..

photofestival Lisa Bernardini

Al Maestro Stelvio Cipriani, andrà il Premio Musica ed. 2017 per aver percorso una carriera brillante a livello internazionale contribuendo a mantenere alto il nome del nostro Paese nel mondo.

A proposito di musica ad intrattenere il pubblico saranno Massimo Di Muro, Deborah Xhako, i Getting Louder che si esibiranno a turno nel corso della serata. Le sculture Premio di questa settima edizione del “Photofestival Attraverso le Pieghe del Tempo” sono a firma del Maestro Valerio Capoccia.

L’Associazione L’Occhio dell’Arte attraverso eventi di ampio respiro come questo e molti altri proposti dal “Photofestival” sua principale manifestazione di riferimento, “viene proiettata” – come afferma la Presidente Lisa Bernardini: “in una realtà culturale a largo spettro e dai confini geografici di fatto travalicati in senso internazionale e con notevole risvolto mediatico.…. a dimostrazione soprattutto di come cultura, arte, spettacolo e sociale possano convivere, rivalutando le pieghe del tempo. Il Photofestival vuole essere testimonianza, soprattutto, di come la passione individuale e la ferrea volontà di tante persone possano trasformarsi in momenti di pubblico interesse, accendendo le luci su un territorio e le sue tante risorse”.

Silvana Lazzarino

“INCONTRIAMOCI”

SERATA EVENTO

7 edizione del PHOTOFESTIVAL- Attraverso le Pieghe del Tempo

Rassegna itinerante di incontri tra sociale, cultura e spettacolo

LOCALE di Mauro Boccuccia

Via Nettunense km 31.500 angolo Via Giove 1, ANZIO

1 settembre 2017 dalle ore 20.30

Organizzazione MAURO BOCCUCCIA;

Direzione artistica: www.occhiodellarte.org, Lisa Bernardini 347-1488234

Per info su come partecipare:06-9870567info@boccuccia.it, Lisa Bernardini occhiodellarte@gmail.com, cellulare 347-1488234

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Gioco d’amore di Angela Tiberi a Pontinia

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Massimiliano Bartesaghi e le sue prospettive urbane

MASSIMILIANO BARTESAGHI IN MOSTRA AD ANZIO A VILLA SARSINA

Capace di cogliere immagini di spazi e luoghi restituite entro una visione nuova a partire da dinamiche differenti, MASSIMILIANO BARTESAGHI fa della fotografia il mezzo privilegiato per  raccontare il suo punto di vista e le possibili aperture visive ed emotive con cui filtrare ogni aspetto della realtà e dell’esistenza. Appassionato fin da giovanissimo di fotografia tanto da iniziare a realizzare i suoi primi scatti a soli 9 anni con una Kodak Instamatic regalo della Prima Comunione, si è formato da autodidatta passando alle reflex prima analogiche e poi digitali nel 2005, per giungere alla Canon 5D mark II che utilizza attualmente. Lo studio della fotografia portato avanti negli anni gli ha permesso di procedere con l’indagare quanto a lui intorno senza prediligere un genere particolare, ma lasciandosi guidare dalle emozioni e dalle sensazioni del momento.

A questo artista che nei suoi numerosi viaggi tra Roma, Parigi, Berlino, New York, Tokyo ha restituito con una diversa prospettiva gli scenari di queste straordinaria città è dedicata una suggestiva mostra nella cittadina di Anzio dal 29 agosto al 5 settembre 2017 presso gli spazi di Villa Sarsina. L’esposizione, che rientra negli appuntamenti legati al PHOTOFESTIAVAL “Attraverso le Pieghe del Tempo” di cui è direttore artistico la dottoressa Lisa Bernardini, sarà inaugurata il prossimo 29 agosto alle ore 18.00 con il taglio del nastro da parte dell’Assessore Laura Nolfi e la presenza di due nomi d’eccellenza quali  Anthony Peth conduttore radio-televisivo sempre piu’ in vista anche nella conduzione di eventi italiani nel campo della cultura e dello spettacolo e Loredana Finicelli critica d’arte e. curatrice ed esperta di tecnologie digitali applicate alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico. Oltre a questo la Dott.ssa,Loredana Finicelli è Dottore di ricerca in Storia dell’Arte moderna e contemporanea presso La Sapienza, Università degli Studi di Roma, e, dal 2007, docente di “Multimedialità dei Beni culturali” per l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.

GEOMETRIE URBANE, questo il titolo della mostra, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Anzio e curata da Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione culturale “L’Occhio dell’Arte”,  sarà dal 22 al 25 settembre 2017 allo Spoleto  Festival Art in collaborazione con la storica dell’arte Loredana Finicelli.

il percorso espositivo presenta gli scatti di Massimiliano Bartesaghi disposti su pannelli fotografici 40×50 per restituire agli osservatori  visioni legate a mondi  paralleli riferite proprio alle sopracitate città. Il primo scatto legato a questo ciclo delle “Geometrie Urbane” è quello realizzato da Bartesaghi durante una vacanza a Berlino nel 2005, cui sono seguiti molti altri sempre entro un’ottica particolare con cui rappresenta le diverse architetture urbane.

Loredana Finicelli

Ci si trova di fronte a spazi nuovi eppure visti e conosciuti, dove strade e percorsi metropolitani visitati sono reinterpretati con linee e segmenti geometrici in costante divenire in cui la forza della luce crea continuità e alterazione della visione.

Le immagini degli scatti fotografici restituiscono una lettura libera quasi surreale dove si rinnovano i rapporti tra spazio e profondità: i palazzi alti e svettanti, le microstrutture in prospettiva di labirinti cittadini, le geometrie di interni di metropolitane fanno affiorare quella regolarità geometrica tra visione e illusione che creano stupore e fascino. Il segno periodico di linee decise e squadrate e le geometrie che riempiono lo spazio diventano protagonisti a suggerire un nuovo modo di percepire il rapporto tra piani e spazio. Attraverso questa nuova relazione tra piani e spazio si creano ritmi armonici ed equilibrati proprio come equilibrato e perfetto è l’universo matematico attraverso cui viene restituita una visione trasfigurata della realtà che per certi aspetti ricorda stilemi surrealisti.

La straordinaria architettura di quei luoghi lascia affiorare quel sottile e impercettibile reticolo geometrico insito dietro le cose da cui partire per poi successivamente dare forma a visioni interiori. Da una rappresentazione della realtà sotto un nuovo punto di vista si passa a scoprire un orizzonte legato alle immagini interiori. Sembra che geometriche prospettive delle città tra strade, grattacieli, cavalcavia, palazzi, monumenti, viali si condensino creando accostamenti tra il vicino e il lontano, il visibile e ciò che inizialmente è invisibile, per dare spazio ad una nuova visione fatta di rappresentazioni metafisiche con cui esplorare i luoghi della memoria emotiva.

Silvana Lazzarino

GEOMETRIE URBANE

 Fotografie di Massimiliano Bartesaghi

a cura di Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione L’Occhio dell’Arte

Villa Corsini Sarsina- ANZIO

29 AGOSTO- 5 SETTEMBRE

INAUGURAZIONE 29 AGOSTO ORE 18.00

Ingresso libero

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