Spot istituzionale realizzato dal Ministero della cultura

Spot istituzionale realizzato dal Ministero della cultura

Spot Ministero della cultura

Con la dichiarazione dei redditi puoi scegliere il patrimonio culturale

“C’è un patrimonio da portare alla luce, c’è un patrimonio da tutelare, c’è un patrimonio da restaurare, c’è un patrimonio da studiare… e c’è un patrimonio che continua a sorprendere. È il tuo patrimonio culturale”. È questo il testo dello spot istituzionale realizzato dal Ministero della cultura, un video che, con riferimento alla dichiarazione dei redditi, invita gli italiani a destinare l’8×1.000 ai beni culturali, il 5×1.000 alle attività di valorizzazione e il 2×1.000 alle associazioni culturali.

Per destinare l’8×1.000 dell’IRPEF ai Beni culturali, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro dedicato allo Stato e scrivere il codice 5.

Per destinare il 5×1.000 dell’IRPEF alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei Beni culturali e paesaggistici, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente e, se preferisce, indicare anche il codice fiscale di uno specifico soggetto beneficiario.

Per destinare il 2×1.000 dell’IRPEF a favore di una delle Associazioni culturali, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro indicando il codice fiscale del soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una sola delle Associazioni beneficiarie riportate qui .

Maggiori informazioni sull’8×1.000, il 5×1.000 e il 2×1.000 sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Scegli l’arte.
#destinazionecultura
2×1000 DILA – Associazione culturale “Da Ischia L’Arte” 2021

2×1000 DILA

2x1000 DILA - Associazione culturale "Da Ischia L'Arte" 2021

2x1000 DILA - Associazione culturale "Da Ischia L'Arte" 2021

2×1000 DILA 2021

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2x1000 DILA - Associazione culturale "Da Ischia L'Arte" 2021

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La ciurma sanitaria

La ciurma sanitaria nella Italia del 2021
Per la serie Esopo news

La ciurma sanitaria

Certamente qualcuno, senza fare nomi “Salvini”, guardandosi allo specchio la mattina deve avere molte difficoltà a riconoscersi se è vero che il volto è lo specchio dell’anima, perché la sua (ammesso che ne abbia una solo sua), super ballerina di can can, cambia colori (dal nero più nero non si può al bianco del biancofiore originale targato dc) e forme (dal grugnito al predicante) al minimo saliscendi dei sondaggi.

Certamente anche, però, la gestione sanitaria italiana da inizio pandemia ad ora ci ha relegati nella più profonda doglianza per i risultati ottenuti, e mi riferisco principalmente al fattore n.1 di determinazione di successo o di sconfitta: il numero di morti in proporzione con la popolazione.

Siamo nei primi posti mondiali e ciò, se si è in guerra, giustifica ogni tentativo di cambiare strategia, comandanti ed armamenti.

Ma l’offensiva contro Speranza è, a mio parere, carente di buona conoscenza della costituzione. Infatti avevo ancora il biberon in bocca quando iniziarono ad insegnarmi che la nuova Carta assegna al Consiglio dei Ministri la responsabilità della vita pubblica italiana.

Consiglio dei ministri tutto intero e non un singolo sparuto povero disgraziato ministro caricato del marciume accatastato in decenni di ruberie ed interessi privati e malavitosi realizzati in ambito sanitario.

Speranza, a prescindere da personali meriti o carenze, è solo il vertice della infame ciurma che ha gestito la nostra salute negli ultimi decenni che, con lui, dovrebbe essere messa alla gogna, defenestra nel senso storico del termine, se solo il popolo italiano fosse un popolo nazionale.

Buon vaccino a tutti!

Bruno Mancini

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Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Per la serie Esopo news

Ischia 27 febbraio 2021

Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Estratto dell’articolo pubblicato sul quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio | Siamo talmente abituati alla mediocrità e all’improvvisazione che ormai diamo per scontato la presa in giro. L’accettiamo come accettiamo il buongiorno, la presa in giro è diventata una sorta di abitudine comportamentale.
Sembra normale che chi sta al potere ci debba prendere in giro. Sembra che sia diventata una prerogativa.

La comunicazione ufficiale dell’ASL Napoli 2 Nord ha reso noto che “domenica 28 febbraio 2021, 500 operatori dei centri termali convenzionati dell’isola d’Ischia si sottoporranno a vaccino” e, ancora, che “domenica, infatti, la struttura sarà attiva, ospitando le vaccinazioni degli operatori dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale.
Sembra quasi una cosa positiva. Una nota interessante da cogliere e magari lanciarsi in un applauso, ma basta essere mediamente svegli per porsi qualche domanda e chiedersi a cosa serva questa vaccinazione “per pochi.
A cosa serve vaccinare 500 (come è scritto nel titolo anche se nel testo del comunicato si dice che sono 440…) operatori dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale se sono tutti chiusi?
A cosa serve vaccinare questi operatori se il sistema turistico è fermo, se i confini regionali sono chiusi e se, soprattutto, sull’isola non abbiamo centri termali estranei agli alberghi? A niente!
A cosa serve vaccinare il fanghino se poi il cameriere non lo è?
A cosa serve vaccinare la segretaria delle terme se poi il portiere non è vaccinato?
A cosa serve programmare e annunciare questa vaccinazione?
Ma la presa in giro non è tanto la decisione dell’ASL di destinare alcuni vaccini ad una porzione del nostro sistema turistico che, in qualche modo, comunque, rappresenta un inizio, bensì la modalità con cui sono stati scelti gli operatori che possono decidere di aderire alla vaccinazione.
Alla faccia del merito, dell’essere debole o di altri criteri logici, qui siamo in un’altra dimensione.

Ecco come hanno deciso di procedere l’Associazione Termalisti dell’isola d’Ischia e la Federterme
«Cari soci, l’ASL Napoli 2 Nord, in collaborazione e su sollecitazione della Associazione Termalisti isola d’Ischia e di Federterme – si legge nella nota – sta predisponendo la vaccinazione anti COVID-19 per gli operatori termali. A tal riguardo chiediamo di compilare un elenco dei vostri collaboratori termali da inviare, al più presto, in formato excel, dovrà contenere: nome e cognome, codice fiscale, mansione, numero di cellulare, indirizzo, mail, residenza, C.A.P. Bisognerà inoltre allegare una dichiarazione che attesti che l’elenco include i lavoratori che hanno lavorato e che quasi sicuramente lavoreranno negli stabilimenti termali…

Alla faccia del criterio. Ai termalisti basta inviare “una dichiarazione che attesti che l’elenco include i lavoratori che hanno lavorato e che quasi sicuramente lavoreranno negli stabilimenti termali”. Ora cerco un amico termalista e mi faccio inserire, che ne dite?
Ma davvero basta così poco per essere vaccinati domenica?
Sembra proprio di si.
C’è chi per legge resta fuori e corre pericoli e chi, invece, con una semplice mail (neanche una PEC) si trova in lista per essere vaccinato.
Basta che il termalista pensi di poterlo assumere quando e se aprirà nei prossimi mesi.
Questo è proprio un vaccino alla viene tenne, il modello ischitano.

Il comunicato dell’Asl
1200 operatori scolastici di 15 Istituti di Ischia e Procida saranno chiamati a vaccinarsi venerdì 26 e sabato 27 febbraio presso l’Istituto “Alberghiero” Telese di Ischia, che per tre giorni diventerà centro vaccinale straordinario [omissis] Al fine di accelerare la conclusione della vaccinazione del personale presente nelle strutture sanitarie territoriali, l’ASL ha predisposto la vaccinazione anche per gli operatori sanitari dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta di circa 400 operatori afferenti a oltre 70 strutture termali che saranno vaccinati anch’essi presso l’Istituto Telese nella giornata di domenica. Nella medesima giornata sarà completata la vaccinazione anche per la categoria degli operatori di strutture private sanitarie non termali presenti sull’isola.”

Gaetano Di Meglio

Dopo aver letto questo articolo ed aver controllato la correttezza delle informazioni fornite, Esopo news vi ha inserito il seguente commento: 

“Rendimi pari desideri e sbagli”
è questo il primo verso di una poesia scritta negli anni ’60 dello scorso secolo e sarebbe bello vederne applicato il concetto nel perseguimento delle illegalità implicite nell’adozione del “regolamento” di accesso ai vaccini da parte dei “supposti” operatori sanitari.
Ossia Esopo si chiede se, in caso di conclamata illegittima ricezione del farmaco salvavita, verrà applicata la stessa regola per la quale l’INPS ha attualmente in attivo azioni di recupero delle somme indebitamente riscosse come reddito di cittadinanza.
“Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Bruno Mancini

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La siringa e la TV – Lo sceriffo vigliacco

La siringa e la TV – Lo sceriffo vigliacco

Ischia 26 Dicembre 2020

Per la serie Esopo news

La siringa e la TV

Dopo quasi un anno di inenarrabile pandemia, o pandemonio, affronto per la prima volta la vicenda COVID vista dal palco privilegiato del buonsenso messo a disposizione da Esopo, ben noto fustigatore dei malvezzi innati nell’animo umano.

Esopo, oltre ad avere il merito della scrittura di favole ben note come “La volpe e l’uva”, “La cicala e la formica” e “Al lupo! Al lupo!” ne ha scritte altre che, pur essendo meno note, sono comunque meritevoli di comparazioni con i vizi comportamentali della nostra attuale “civiltà”.

Se provo a dare un senso a ciò che accade in questi giorni di frenetica pomposa esibizione di efficientismo e di protagonismo, penso a “L’uomo e il satiro”.

La siringa e la TV

In breve, la favola inizia con un uomo e il suo amico satiro a passeggio in un giorno di gran freddo. L’uomo si soffia sulle mani. Al satiro che gli chiede perché lo faccia, lui risponde che trova utile soffiare per scaldarsi le mani. Raggiunta un’osteria, vengono servite le vivande. Poiché l’uomo inizia a soffiare sulle pietanze, il satiro gli chiede nuovamente il motivo, e l’uomo dice che si tratta di uno stratagemma per rendere i cibi meno bollenti. A questo punto il satiro rinnega l’amicizia dell’uomo, e si allontana per sempre.

Morale: meglio allontanarsi da uomini ambigui che utilizzano le stesse azioni per ottenere il caldo ed il freddo. Ossia i doppiogiochisti che sono soliti camuffare azioni contraddittorie.

In Italia, le stime ufficiali (non quelle reali che sono di gran lunga peggiori) parlano di … x morti… y in terapia intensiva… z contagiati, collocando il nostro Paese tra le Nazioni che hanno subito le maggiori disgrazie in termini percentuali a seguito di una malattia che ha agito dovunque con le stesse caratteristiche di diffusione e di letalità.

Il rimedio, vaccino, è stato ottenuto da una multinazionale non operante in Italia, i nostri acquisti sono stati trattati e decisi dalla multinazionale EU, l’Italia non ha deciso autonomamente nemmeno la data di inizio delle vaccinazioni… ma, da alcuni giorni, TUTTA la comunicazione è diretta a dare notizie delle  buffonate di regime spiaccicate in un’opera buffa che di buffo ha solo la tragedia.

Viene ostentata la forma di esibizionismo più becera e spregevole che possa immaginarsi: l’induzione al pubblico compiacimento per propri meriti inesistenti, spacciandosi come mentori (consigliere saggio e fidato, cui è riconosciuta una sorta di autorità paterna) delle speranze per i risultati che saranno ottenuti grazie allo studio, alla determinazione, al sacrificio, alle capacità organizzative, agli investimenti ed a lunghissimi ordini di azioni lodevoli posseduti ed attivati da folte schiere di persone e di aziende

La parata dei pluri decorati generali colonnelli marescialli soldati scelti con mitra incorporato dell’esercito impegnati nei trasferimenti e nella vigilanza delle preziosissime fiale; la simbologia del luogo dove effettuare la mitica prima iniezione identificato nello stesso ospedale e nella stessa camera in cui fu curato il paziente n.1; l’asperrima competizione nazionale tra medici infermieri e personale ausiliario finalizzata ad ottenere il privilegio della prima puntura; la messa in scena della strategia di allocazione delle preziose ampolle con itinerari degni di una guerra moderna combattuta sul suolo italico; e infine le squallide esibizioni para linguistiche dei fatiscenti rappresentanti del popolo desovranizzato… tutto questo ed altro ancora scivolato nel ridicolo di personaggi che non distinguono la cacca dalla cioccolata, specialmente quando sono loro ad averla  evacuata.

Esopo si aspetta di vedere la rissa per l’appropriazione della prima siringa infilzata nel braccio della vaccinata n.1 per poi finire esposta insieme alla teca con il sangue di San Gennaro.

Io credo che in qualche piazza d’Italia sarà innalzato un monumento alla vittoria del 27 dicembre 2020 simboleggiato da un mega ago cavo appuntato su un prato ricoperto di mini lapidi con i nomi delle migliaia di vittime innocenti uccise, in gran parte, dal tradimento di coloro che hanno optato per la strenua difesa del supremo condottiero di tutte le conquiste: IL PROFITTO.

Corriamo, sta per iniziare il telegiornale a reti unificate per la diretta della puntura.

Bruno Mancini

P:S: La siringa e la TV – Lo sceriffo vigliacco

Il 27 dicembre 2020, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, non solo ha fatto come Schettino, mettendosi in salvo per primo, ma ha aggiunto anche una ulteriore offesa alla intelligenza del popolo italiano, poiché ha motivato la sua codardia, il suo abuso di potere, la sua strafottenza per leggi e regolamenti con una frase del tipo “Ho voluto dare l’esempio!”

Se per molti, prima, era uno sceriffo, per moltissimi, ora, è anche un vigliacco.

La siringa e la TV – Lo sceriffo vigliacco

La siringa e la TV

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emmegiischia@gmail.com

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Bruno Mancini scrittore

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