LA ZINGARA PARLA

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LA ZINGARA PARLA

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

LA ZINGARA PARLA

La zingara parla
guarda e parla
negli occhi e cogli occhi
in confusione assorta
mistica:
ruba ai secoli.
Sarai più forte dei venti
salirai sopra tutti i sogni
stringerai gli azzurri più chiari
scuoterai vampate in vorticose aurore.
Abbi coraggio.
Guarda nelle tombe
e leggerai
di gelo
ossa.
Succhiale.
Profondità rischia supplizio.
E allora, infine,
da sopra ai tuoi capelli
la mano rosa attesa
annullerà tutti i silenzi
per farti voce.

Jeanfilip

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

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SOCCHIUDIAMO LE PORTE

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

Socchiudiamo le porte, arriva, manciata di becchime
negli occhi, li arrossa e non li nutre; socchiudiamo le palpebre,
amici, dai monotoni lamenti hanno tratto un grimaldello, ci
scassinano i cuori, amici, e ci offrono il sangue; sentite
compagni, amici, sentite? Ci mettono in mano la fiamma, ma ci
brucia, capite fratelli, non ci scalda ci brucia.

1) Socchiudiamo le porte.
2) Hanno ferri di cuore.

Il braccio si pieghi sul braccio.
Sguardi forti sostengano sguardi.
Sia forza per l’uomo altro uomo.
Respiriamo strilliamo mostriamo,
dietro le porte, si lotta,
non un morso di pane, un’ idea, poi, con loro:
tutti sguardi immobili e calmi
tutte forze serene e sicure
tutte braccia incrociate in attesa.

LA ZINGARA PARLA

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

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IO ERO UNA BESTIA RARA

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IO ERO UNA BESTIA RARA

Segni – tutte le poesie

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

Io ero una bestia rara.
Quando finisci l’amore
i ciottoli traggono insegne di guerra.
Piovre perdute
attaccano squali:
non è possibile.
Tenere violette
gialle di sole
nemmeno.
Che cosa sarà mai un osso.

Inizio finale.
Quando finisci l’amore.
Un mendicante all’alba:
dura la vita dei ponti.
Un cane all’occhiello
stretto bersaglio.
Un’orgia
uno schifo.

Io sono un’alta marea
gonfio, di notte, di luna.
Quando non sai cosa fare.
Io sono un vento di stelle.
Esiste?
Io sono un cannone.
Buumm.
L’aglio vince la rosa.
Il bianco è nel nero.
Suicidio la storia.
E non si conosce
il volto di Adamo.
Il tavolo ha uno, due, tre
quattro o più piedi.
Ricordo di guerre a formiche.
Quando finisci l’amore.

Sarò calcestruzzo e cemento
la creta di Dio
il nano
un vecchio
-vile ricatto-

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

LA ZINGARA PARLA

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

SEGNI – poesia

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SEGNI

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

Rendimi pari desideri e sbagli:
è alle acque il sogno.

Sbattono soli su scogliere
in fiamme.

Rompono stasi,
squadrano paesi,
traguardi di vicoli e ghetti
di stagni e di betulle,
“Curvi i bambini a leggere le sabbie”.

Svolgiti,
arrenditi.

Altro è sudare
altro è sommergersi.

Battono onde su scogliere
ruvide.

Non siamo stati insieme
lungo la Senna
– sui monti della follia –
a passo di Tamigi
– in anni di malinconia –
alla foce dell’Arno – d’autunno -.

Canto elegiaco
canto di mare.

Jeanfilip

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

LA ZINGARA PARLA

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

Il regista Nando Morra presenta il cortometraggio “Il seme della speranza” presso l’Associazione Il Valore del Femminile.

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Il regista Nando Morra è intervistato da Virginia Vandini Presidente dell’Associazione di cui è fondatrice, e ideatrice e fondatrice di Henosis Counseling e Formazione. L’incontro si svolge giovedì 10 novembre 2022 presso la sede dell’Associazione in Roma alle ore 21.00

La realtà visibile, ma soprattutto quella legata ai lati più nascosti, emozionali, nel cinema diventa un’occasione di riscoperta di attimi, situazioni possibili e non, vissute e sognate, grazie al potere che questa arte ha di risvegliare la capacità di immaginare e andare oltre l’apparenza. La forza evocativa con cui il cinema restituisce storie, vissuti dove entrano in gioco tematiche che spaziano da contesti storico culturali a quelli sociali e politici , compresi aspetti inerenti l’ambiente, ha alla base un lavoro di squadra in cui ogni singolo membro dallo sceneggiatore al fotografo, dal montatore al costumista, da fonico, all’attore, per arrivare al regista, svolge un ruolo fondamentale per la riuscita di un buon film. Sullo schermo scorrono le immagini di ciò che è stato l’uomo e di ciò che potrebbe diventare, di ciò che è e di ciò che non dovrebbe o non potrebbe essere e da cui affiorano luci e ombre, verità e misteri della storia che cambia, ma nel tempo si ripete seppur in modalità diverse.

Tra i registi cinematografici che in modo autentico e diretto, poetico e incisivo raccontano, anche aspetti  complessi e attuali legati all’esistenza quali l’eutanasia, la xenofobia, è Nando Morra, che ha dato spazio sullo schermo a emozioni forti e dolorose per far emergere le fragilità umane e il bisogno dell’uomo di essere amato e riconosciuto. Il motivo dell’eutanasia e di quanto la libertà di scelta a volte comporti un grande sforzo, lo ha trattato nel suo corto d’esordio  “Una vita da sogno” da lui prodotto, scritto, interpretato e diretto.

Smarrimento, paura, umiliazione, e di contro l’importanza nel riconoscere e rispettare l’altro con cui creare ascolto e dialogo, incontro e confronto, sono ben espressi con grande efficacia nella storia affrontata nel corto” Il seme della speranza” da lui diretto, che viene presentato giovedì 10 novembre 2022 alle ore 21 in occasione degli incontri di cultura evolutiva che si tengono ogni giovedì presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre.

Durante l’incontro oltre alla visione del cortometraggio il pubblico presente ha l’occasione di assistere all’intervista al regista condotta da Virginia Vandini ideatrice e fondatrice di Henosis Counseling e Formazione.

Prodotto da RampaFilm di cui lo steso regista è presidente, il cortometraggioIl seme della speranza trattando un tema delicato quale quello del razzismo e del bullismo, mette in campo come la diversità crei distanza e tendenza al giudicare e svalutare, a partire da convinzioni e ideali che limitano spesso il pensiero personale e anche collettivo.  In questa storia dove protagonista è il piccolo bambino siriano Nasser giunto in Italia con la famiglia per sfuggire alla guerra, la diversità è rappresentata dalla nazionalità dal colore della sua pelle che sono aspetti discriminanti.

Vittima di bullismo e pregiudizi Nasser deve confrontarsi con una realtà dove non viene accettato e riconosciuto, e dove vince il pregiudizio e certi condizionamenti che diventano nel tempo limitanti. Premiato in diversi festival nazionali ed internazionali tra cui citiamo il premio “Best italian short” al Celebrity film awards, e con un cast di professionisti quali Francesco Sgro, Francesco Spagnolo, Erica Bianco, Grazia Leone e Nicola Quaranta, il cortometraggio per la sua valenza sociale e anche didattica si presta a diventare un punto di riferimento per gli adolescenti di età compresa tra 10 e15 anni.

Accanto agli attori professionisti si sono distinti nel cast giovanissimi talenti emergenti quali Nicola Galloro e Rosario Galati. A fare da sfondo a questa storia è il borgo di San Nicola da Crissa in provincia di Vibo Valentia con i suoi splendidi paesaggi.  Nando Morra ha inoltre vinto due festival in Spagna e ha recitato in film e fiction come ad esempio: “La nuova squadra” su Rai3 e “Gomorra La serie” su Sky. Per informazioni scrivere ainfo@ilvaloredelfemminile.org

 Silvana Lazzarino

Il Valore del femminile

Presenta per i giovedì di cultura evolutiva

L’intervista di Virginia Vandini al regista Nando Morra

e proiezione del cortometraggioIl seme della speranza” da lui diretto

presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8-  Roma

Giovedì 10 novembre 2022 ore 21,00

Per info: info@ilvaloredelfemminile.org

 

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