Pasolini: il sacro del profano all’Enoteca Letteraria a Roma

Pasolini attraverso le riflessioni di Luca Giordano sceneggiatore e scrittore e Nicola Feruglio filosofo e antropologo per svelare il pensiero e le intuizioni di un profeta, rivoluzionario ed eretico alla ricerca di un senso sulla vita

Pier Paolo Pasolini scrittore e regista di spessore umano e sociale, intellettuale tra i più brillanti del Novecento, personaggio scomodo, insofferente alle regole e allo stato capitalistico piccolo borghese, viene ricordato con un interessante appuntamento a Roma presso l’Enoteca Letteraria  Quattro Fontane il 15 giugno 2018 alle ore 20.30.

PASOLINI IL SACRO DEL PROFANO dedicato a due aspetti – sacro e profano-  strettamente legati del grande Pasolini, la cui morte resta una ferita profonda, considerata uno dei più tragici misteri italiani degli

Pasolini serata all’Enoteca letteraria di via delle Quattro Fontane Roma

anni Settantina, vede quali relatori LUCA GIORDANO noto sceneggiatore, poeta e scrittore autore del libro “Passa dal corpo il cielo” e NICOLA FERUGLIO ricercatore gnostico, impegnato in attività culturali e seminari volti a evidenziare le relazioni tra il neoplatonismo, la fisica quantistica e le correnti gnostiche. Feruglio è autore di diversi saggi antropologici e filosofici tra cui vanno citati “L’energetismo segreto della vita”, e “Cosmoempatia” editi da BookSprint Edizioni, senza dimenticare il suo racconto “Un senatore in entanglement” con cui ha ricevuto la menzione d’onore al XII Premio Letterario Internazionale “Voci Città di Abano Terme” 2017.

A moderare l’incontro sarà Maria Rizzi, Consigliera Regione Lazio scrittrice di successo e giurata in diversi premi letterari nazionali e internazionali, che introdurrà Luca Giordano con “ la dunamis intellettuale di Pasolini: l’uomo e la sacralità delle cose” e Nicola Feruglio con “Il Cristo sociale di Pasolini”. Una serata ricca di proiezioni e di rivelazioni sul famoso scrittore, regista, Poeta del ‘900, troppo spesso considerato un ‘escluso’.

Un mistico e rivoluzionario, un eretico e un profeta, questo è stato Pasolini nella sua ansiosa ricerca di un senso a questa esistenza e allo stesso tempo di un disperato dialogo con il divino. Amava Cristo, ma non la Chiesa ed in Cristo vedeva colui che ha scelto di dedicarsi al prossimo diventano uomo tra gli uomini,  ed è qui un primo riferimento a quel legame tra sacro e profano che appartiene alla sua opera.

Passione per la letteratura, la poesia e il cinema e l’arte hanno accompagnato il percorso intenso e tormentato di un grande uomo di cinema e letterato, Pasolini, capace come pochi di usare la parola con spontaneità e sincerità, entusiasmando anche per quella carica che da essa trapelava volta al desiderio di cambiare la società.

Nei suoi film vengono affrontati temi legati alle “Famiglie” come in “Teorema” (1968), al “lato oscuro delle ideologie” di “Uccellacci e Uccellini” (1966), alla “Lotta di classe” con “Accattone” (1961) e poi le “Fiabe narrate” de “Il fiore delle mille e una notte” (1974) e la forza di credere e sperare in un cambiamento e poi la consapevolezza di essere amati da qualche parte con “Il vangelo secondo Matteo”(1964).

.Storie che parlano di  dolore e riscatto, coraggio e libertà. Emerge poco a poco attraverso personaggi forti e fragili, ribelli e ingenui il desiderio di trasformare il modo di sentire la vita tratteggiando i destini di figure appartenenti al popolo, destini di persone disperate, ma vive, colte nel loro dramma. In questo senso è la ricerca di una dimensione altra in cui recuperare le proprie emozioni per rinascere nella consapevolezza che l’uomo debba sempre cercare la propria libertà.

Quella di Pasolini è una denuncia contro la globalizzazione che schiaccia e spersonalizza l’individuo e in questa fase l’individuo è visto nella sua complessità di essere fragile, capace di fare del bene, ma anche del male, spesso incompreso perché diverso nei suoi modi di essere e agire. Attraverso film come “Accattone” e “Il Vangelo secondo Matteo” Pasolini in particolare ha saputo scandagliare le forme dell’arte dell’immagine e della parola comunicando stati d’animo, emozioni legate ad un vissuto doloroso di “disperata vitalità”, sospeso tra verità, inquietudine e ribellione.

A fine evento, che conclude prima dell’estate il ciclo di incontri  organizzati presso l’Enoteca Letteraria che verranno ripresi in settembre, sarà offerto l’aperitivo da Tonino Puccica e per chi lo desidera vi è la possibilità di fermarsi a cena per gustare ottimo cibo cucinato in casa, vino imbottigliato entro un’atmosfera magica.

Silvana Lazzarino

PASOLINI

IL SACRO DEL PROFANO

 Intervengono Nicola Feruglio Il Cristo sociale di Pasolini”

e Luca Giordano “La dunamis intellettuale di Pasolini: l’uomo e la sacralità delle cose”

Modera Maria Rizzi

Enoteca Letteraria Quattro Fontane

Via delle Quattro Fontane, 130 –Roma

venerdì 15 giugno ore 20.30

Ingresso libero

Per informazioni e prenotazioni per la cena contattare entro giovedì 14 giugno il numero 06/45435015

 

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Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521

Il Dispari 20180521
Editoriale

Annamaria Cerro inizia oggi la collaborazione con questa nostra pagina culturale nella reciproca convinzione di poter realizzare un lungo cammino insieme.

Chi è Annamaria Cerro?


Ecco, per iniziare, una sua succinta biografia.

Nata nel 1972 a Pontecorvo, Annamaria Cerro risiede a Roccasecca in provincia di Frosinone
Dopo aver conseguito il diploma con indirizzo ragioneria presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Alfier i“ di Cassino, si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Ha una apprezzabile conoscenza della lingua francese e della lingua inglese.

La sua è una ricca ed interessante carriera professionale.
Infatti, ha le qualifiche di “Esperta Criminologa Investigatrice” e di “Perito Penale e Civile”.
Vanta 25 anni di esperienza in ambito giudiziario nei settori: dipendenti, matrimoni, e fallimentare.
È Consulente d’Azienda; Curatrice di eventi di moda e gastronomia, nonché Curatrice Letteraria.

Oltre alle suddette attività professionali, Annamaria Cerro coltiva un consistente gruppo di interessi personali che vanno dalla collaborazione con riviste specializzate in ambiti sociali e culturali; alla collaborazione con il SIPU – Sindacato Impiego Pubblico e Privato Unitario – che si occupa, tra l’altro, delle esigenze amministrative degli ex appartenenti alle Forze Armate; fino allo svolgimento di attività di supporto e organizzazione della sicurezza e dello staff di Personalità Politiche ed alla consulenza ed organizzazione di eventi di moda, convegni, eventi culturali in tutta la Regione Lazio.

Scrittrice e poetessa, Socia sostenitrice dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, lo scorso 16 Maggio Annamaria Cerro è stata nominata Presidente delegata DILA per Roma e Frosinone da Angela Maria Tiberi che ricopre l’incarico di Presidente della sede operativa DILA di Pontinia attiva in tutta la regione Lazio.
Benvenuta Annamaria Cerro.

Bruno Mancini


A Bruno Mancini è stato assegnato il Premio MAGNA GRECIA Latina New York – 2018 – XX edizione:

“PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE, PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA”.

Domenica 3 Giugno 2018 ore 11 a Latina, c/o Il Museo della Terra Pontina, si svolgerà la cerimonia di consegna dei Premi MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK – 2018 – XX edizione.

Questo premio prestigioso, unico nel suo genere e che abbraccia, cultura, teatro, letteratura, poesia, musica, danza, giornalismo, spettacolo, ricerca storica, moda, arte, fotografia, medicina e sport.
è stato ideato dalla prof.ssa Milena Petrarca.

Il Premio, dedicato alla memoria della prof.ssa Maria Panetty Petrarca scrittrice drammaturgo e scopritrice di grandi talenti nei cui salotti hanno esordito Sophia Loren, Gennaro Cannavacciuolo e tanti altri, vanta come testimonial il Principe Sforza Ruspoli e il Drammaturgo Italo Americano Prof. Mario Fratti.

La cerimonia sarà introdotta e presieduta dalla prof.ssa Milena Petrarca (Presidente del premio).
I relatori saranno la Dott.ssa Manuela Francesconi (curatrice del Museo Della Terra Pontina) e il Prof. Enzo Bonacci (Membro onorario dell’Ass. Internazionale MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK).

Per l’occasione sarà allestita un’esposizione dei dipinti ad opera della pittrice Milena Petrarca e, una Mostra di Pitture e Sculture sia degli artisti premiati e sia dei piccoli allievi del corso di Pittura della scuola G. Rodari, accuditi dalla prof.ssa Milena Petrarca.

La Manifestazione di questo premio, oltre ad avere un’importanza di risonanza internazionale con l’attribuzione di riconoscimenti speciali a grandi personalità dell’arte, della cultura, e del sociale, sarà caratterizzata dal coinvolgimento di diverse scuole del territorio pontino che si sono distinte con saggi, spettacoli e concorsi nei vari campi artistici.

La presentazione del Premio sarà affidata a Pietrantonio Di Lucia (critico d’arte e storico dell’arte).

Come già detto, l’evento avrà luogo nel Museo Della Terra Pontina e ciò grazie alla cortese concessione rilasciata dalla Direttrice Dott.ssa Manuela Francesconi.

Questa ubicazione la dice lunga sullo spirito con cui la manifestazione è realizzata.
Oggi, nel Museo della Terra Pontina il connubio, tra lo spirito museale che rivaluta i valori del passato e la professionalità della manifestazione promossa da Milena Petrarca che contempla le moderne pregnanze altamente culturali del Premio Magna Grecia, diventa un matrimonio riuscitissimo tra due realtà molto affini, quasi consanguinee.

L’una conserva e cura la cultura, l’altra la promuove e fa sì che continui a vivere e a dare forza ai valori dell’Uomo sulla Terra

ELENCO PREMI e PREMIATI:

TEATRO E CINEMA Barbara De Rossi; REGIA TEATRALE Francesco Branchetti; CINEMA – TEATRO Mino Sferra; REGIA CINEMATOGRAFICA – FOTOGRAFIA Luca Gianfrancesco;
TEATRO SOCIALE DRAMMATURGIA Rosaria Zizzo; ARTE – PITTURA ASTRATTA, INFORMALE, CONCETTUALE Bartolomeo Ciampaglia; ARTE – PITTURA Alessia Gaveglia; POESIA DIALETTALE Vincenzo Teti; POESIA Tiziana Valentini; LETTERATURA: NARRATIVA Claudia Saba; LETTERATURA COMBINATORIA NARRATIVA INFANTILE: Maria Rosaria Longobardi; SPETTACOLO, LIRICA, SOLIDARIETÀ: Paola Occhi; PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA Bruno Mancini;

PROMOZIONE CULTURALE LETTERATURA Angela Dibuono; ALLA CARRIERA PER ALTI MERITI SOCIALI ED UMANITARI Antonio Vitale; ALLA MEMORIA All’EROE Nicola Lavieri; NOMINA SPECIALE Angela Maria Tiberi; NOMINA SPECIALE: Flora Rucco; Premio MENZIONE SPECIALE Isabella Giannone; MENZIONE SPECIALE: Enzo Bonacci.
Complimenti ai premiati e ringraziamenti alla Presidente, prof.ssa MILENA PETRARCA, per l’impegno e il profondo riconoscimento dei valori del nostro amato territorio dell’Agro Pontino

Angela Maria Tiberi.

TWITTERONE

1) Manuela Ranaldi è stata nominata “Segretaria di delegazione” dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e svolgerà le sue mansioni nella Sede operativa DILA di Pontinia della quale è Presidente Angela Maria Tiberi.
Complimenti e auguri da parte della Direzione e di tutta la redazione di questo giornale.

2) Incontro con i libri RUBETTINO. Il 25 Maggio alle ore 18, c/o la Libreria Arion Feltrinelli di Roma (Via Palestrina), l’Associazione “Amici senza volto di Corleone” presenterà il libro di Nicolò AmatoTramonto insanguinato di una Repubblica nata male“.
Luca Tescaroli, Sostituto procuratore presso la Procura di Roma, ne discuterà con l’Autore grazie anche alla moderazione affidata ad Alessandra Ziniti, giornalista di “La Repubblica“.

3) SinergieSolidali persegue la coesione e la solidarietà tra i cittadini del quartiere Trieste Salario di Roma promuovendo iniziative culturali e supportando l’associazionismo locale.
Nell’ambito di tale iniziative, il 19 Maggio l’Associazione ha ospitato la presentazione del libro “Maniacale a Mosca. Confessioni di uno studente di Oxford” di Derick Cage edito da Europa Edizioni. Sono intervenuti, oltre all’autore, il presidente dell’Associazione Sinergie Solidali Riccardo Leolini e l’Editore.

4) Milena Petrarca, vincitrice del Premio “Otto milioni 2017 sezione arti grafiche” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, è tra i protagonisti dei festeggiamenti del Maggio sermonetano (dal 19 Maggio al 17 Giugno) attraverso l’allestimento, nella Cripta di San Michele Arcangelo, di una Mostra pittorica composta da nove suoi dipinti raffiguranti Sophia Loren, grande mito puteolano.
All’evento, organizzato dell’Archeo club di Sermoneta presieduto da Sonia Testa, partecipa anche la pittrice Flora Rucco.

Annamaria Cerro intervista i vincitori del premio “Arte della musica” ideato da Maria Luisa Neri

Nel pubblicare in questa prestigiosa pagina culturale il primo articolo che mi auguro sia inizio di una lunga serie, desidero ringraziare il Direttore Gaetano Di Meglio per avermi accolta tra le sue “penne”, Bruno Mancini e tutta l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per avermi assegnata la nomina di Corrispondente dalle zone di Roma e di Frosinone, Angela Maria Tiberi per avermi inserita nella magnifica “Tribù” DILA, e voi, gentili lettori, che vorrete essere attenti ed indulgenti verso i miei scritti.
Grazie.

Il Concorso Musicale Internazionale “Note sul mare” VII edizione, organizzato dall’Associazione “Arte del Suonare” presieduta da Maria Luisa Neri si è svolto tra il 7 e il 12 Maggio presso il Liceo Musicale “Giordano Bruno” di Roma.

Si tratta di un evento ormai consolidato e sempre più apprezzato in ogni parte d’Italia da giovani talenti che nascono all’ombra della grande musica, così come da già noti artisti che hanno alle spalle notevoli esperienze e grandi capacità.

In un mondo virtuale, dove gran parte della musica viene costruita al pc, abbiamo bisogno di talenti e di compositori.

Maria Lusia Neri, che ringraziamo, ci ha concessa l’opportunità di intervistare, in esclusiva per Il Dispari, i protagonisti della fase finale del premio ed è nostra intenzione di pubblicarne i testi su questa pagina in una delle prossime settimane.

Ai Vincitori vanno i complimenti da parte di tutta la redazione di questo giornale.

Premio Assoluto Solisti, Emanuele Stracchi; Premio Speciale Archi, Matteo Morbidelli; Premio Speciale Giovanissimi, Laura Nicole Natale; Premio Speciale Scuole, IC Viale dei Consoli RM.

Anna Maria Cerro

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

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Grande successo all’Enoteca Letteraria con il libro di Silvana Lazzarino

Grande successo all’enoteca Letteraria con  “La Seduzione dell’immagine dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici” molto apprezzato anche dal critico d’arte e filosofo Franco Campegiani

Serata dedicata all’incontro tra poesia e arte, quella che si è svolta nella Capitale lo scorso 22 aprile 2018 all’Enoteca Letteraria di Via di Quattro Fontane dove è stato presentato il libro di poesie di Silvana Lazzarino, giornalista/pubblicista e poetessa, dedicato a due artiste di grande successo Alba Gonzales e Patrizia Canola. Nell’opera “LA SEDUZIONE DELL’IMAMGINE DALL’ARTE AI VERSI POETICI: ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA MIE MUSE ISPIRATRICI” edita dal Centro Tipografico livornese, l’arte diventa protagonista in modo nuovo attraverso i versi poetici che ad essa si ispirano per valorizzarne contenuti ed emozioni. La poesia si presenta sotto nuova veste diventando interprete degli stati d’animo derivanti dalla lettura visiva ed emotiva delle opere d’arte.

da sini Patrizia Canola Silvana Lazzarino e Alba Gonzales

In questa silloge davvero originale ed unica nel suo genere, Silvana Lazzarino ha scelto ed eletto a sue Muse ispiratrici ALBA GONZALES scultrice e PATRIZIA CANOLA pittrice. artiste di richiamo internazionale con mostre personali e collettive che le hanno portate ad essere conosciute ad apprezzate in tutto il mondo dal pubblico e dalla critica.

A moderare l’incontro letterario è stata Maria Rizzi, Consigliera Regione Lazio, affermata scrittrice di romanzi gialli e di racconti di successo,  cui sono seguite le coinvolgenti letture delle poesie ad opera della bravissima Federica Sciandivasci. L’eccellente interpretazione della Sciandivasci, ha permesso al pubblico presente in sala di immergersi nell’atmosfera della presentazione del libro affidata a Sandro Angelucci, critico letterario, saggista e famoso poeta, che ha illustrato il percorso della poetessa soffermandosi sul valore della poesia che in questo specifico ruolo, diventa “l’arte” per eccellenza nella sua capacità di veicolare quanto insito nelle sculture e nei dipinti delle due artiste. Tra gli esempi da lui ciati sono “Chimera e le Maschere” scultura di grande eleganza e mistero di Alba Gonzales dove si parla di doppio, verità e finzione, e “Campo d’avena” dipinto dai colori accesi e avvolgenti di Patrizia Canola dove si parla di respiro della Natura.

Silvana Lazzarino e Sandro Angelucci

Riguardo queste opere Sandro Angelucci così spiega “ nell’opera (di altissimo livello) della Gonzales Chimera e le maschere,  mi è parso davvero che la donna non voglia essere distratta dalle apparenze, tanto da voltarsi verso il serpente (biblicamente, simbolo della tentazione) mentre con la mano copre la vista della maschera, denotando interesse per ciò che, solo illusoriamente, induce a disobbedire ma, nei fatti, è promessa di armonia”.  E continua per il dipinto della Canola: “Campo d’avena; un quadro in cui il colore spicca in modo precipuo e distintivo raggiungendo un’efficacia evocativa di assoluto riguardo (si notino le varie tonalità di gialli, di verdi e, nondimeno, quel filo di celeste in alto: indice di aspirazione al cielo da parte di ogni creatura vivente)”.

Ad accompagnare la relazione di Sandro Angelucci conclusasi sottolineando il messaggio dalle tre artiste che è quello di non arrendersi e di non rinunciare alla bellezza, e ad essere parte del “Grande Respiro” che da la vita, sono state le immagini riferite alle opere delle die artiste proiettate in sequenza sullo schermo così da coinvolgere visivamente ed emotivamente il pubblico.

Silvana Lazzarino nel presentare le motivazioni che l’hanno spinta a creare quest’opera così originale, ha tenuto a sottolineare come “le sculture di Alba Gonzales costruite sulla storia dell’uomo alla costante ricerca di verità tra dramma e passione, ed i dipinti di Patrizia Canola intensi abitati da una luce che esplora i volti della natura, sono un mosaico attraverso cui rileggere l’esistenza fatta di verità e finzione, bellezza e inganno con al centro l’uomo che si interroga sul destino e sul mistero della vita nascosto in ogni piccolo angolo della Terra”.

Patrizia Canola, Sandro Angelucci e Silvana Lazzarino

Per quanti leggeranno questo libro dove poesia ed arte entrano l’una in contatto con l’altra per una sinergia di parole e immagini, troveranno di grande pregio la prefazione curata dal noto giornalista Giancarlo Perna presente alla serata, che in modo impeccabile ha colto in pieno in senso di questo viaggio tra immagini e versi, un unicum nel suo genere. Queste le sue parole presenti nella prefazione: “La felice particolarità di questo libro -che ne fa un unicum editoriale- è l’abbinamento di immagine e versi. Sulla pagina sinistra di chi guarda c’è la fotografia dell’opera a colori. A destra, la poesia che le è dedicata. Venti versi al massimo, brevi e meditati. Talvolta struggenti per il senso acuto del tempo che fugge. Sempre però collegati e intensamente descrittivi dell’opera raffigurata a fianco”.

Un viaggio tra verità e bellezza, storia e mito alla ricerca di se stessi, delle emozioni più nascoste che possiamo ritrovare lasciandoci cullare da quanto la Natura ci dona ogni giorno,

 

“Con queste poesie ho cercato di fermare la bellezza insita nei lavori di Alba Gonzales e Patrizia Canola” scrive Silvana Lazzarino nel libro e prosegue “ artiste di grande spessore e raffinatezza, capaci come poche di regalare il respiro della vita con le sue ombre e le su luci, le sue fragilità e certezze.

Tonino Puccica, Federica Sciandivasci, Patrizia Canoal, Silvana Lazzarino, Maria Rizzi e Alba Gonzales

Per concludere questo sguardo poetico sugli orizzonti emotivi delle opere delle due artiste cito una frase di un genio dell’arte quale è stato Leonardo Da Vinci: che così affermava: “La Pittura è una poesia muta e la Poesia è una pittura cieca”.

Tra gli interventi del pubblico da sottolineare quello di Franco Campegiani filosofo e critico d’arte che ha conosciuto Alba Gonzales alla1’edizione della Biennale Internazionale della Pietra città di Marino alla fine degli anni Settanta

Campegiani ha apprezzato i discorsi di Silvana Lazzarino e del relatore Sandro Angelucci che hanno insistito sull’importanza della “poiesi” intesa come capacità di stare dentro le cose e sul mistero dell’esistenza e dell’essere.

Partecipazione ed entusiasmo dei presenti per un evento di grande spessore che ha visto al lavoro i fotografi Vittorio Bertolaccini di “youreporter.it de Il Corriere della Sera” e Lorenzo Milani marito della pittrice Patrizia Canola.

LA NOTIZIA E’ USCITA ANCHE SUL SITO DELL’ANSA:

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2018/04/22/seduzione-immagine-diventa-poesia_004958c7-49fe-4334-88b6-2365d6a15083.html

Ringraziamenti speciali vanno a Tonino Puccica, Maria Rizzi, Federica Sciandivasci e ai fotografi Vittorio Bertolaccini e Lorenzo Milani.

Per info sulle artiste: www.albagonzales.com e www.patriziacanola.com

 

 

 

 

 

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Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Prima parte “Penne Note Matite”

Prima parte "Penne Note Matite" - Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 1

Premio Internazionale di Poesia
“Otto milioni”
Sesta edizione – 2017

Pag. 2-3

Liga Sarah Lapinska
dedica questo libro a Vilis Vizulis, Membro di LENOIS da molti anni, da sempre partecipante ai nostri progetti.
Pittore magnifico che ha scritto poesie colorate e racconti brevi.
Morto in strada il 14 Febbraio 2017, tanto povero da non poter comprare le medicine per curarsi

Pag. 4-5

Introduzione

Prima di entrare in qualsiasi tipo di presentazione, è opportuno precisare sia le analogie, sia le nuove positive caratteristiche che distinguono questa Antologia, collocata al tredicesimo posto nell’elenco dei volumi editi negli ultimi dieci anni da Bruno Mancini e Roberta Panizza, dalle altre che l’hanno preceduta.

In questa “Penne Note Matite” resta invariato il numero di pagine, 160, il formato A5, così come continua l’innovativo inserimento di pagine e messaggi pubblicitari.
Questa nostra Antologia, come tulle le altre che l’hanno preceduta, sarà distribuita in gratuita lettura attraverso gli innumerevoli canali che parteciperanno alla sua diffusione.

Il contenuto è ricco di contributi provenienti da Artisti impegnati in varie discipline: poesia, arti grafiche, giornalismo, narrativa, musica, eventi culturali eccetera.
Ciò che, invece, distingue questa da tutte le altre antologie fin qui prodotte è l’origine delle opere proposte, in quanto esse sono state selezionate dai Presidenti delle Sedi operative che DILA ha recentemente inaugurato.

Infatti, Liga Sarah Lapinska Ambasciatrice DILA in Lettonia, Paola Occhi Presidente della Sede operativa di Mirandola in Emilia Romagna, Angela Maria Tiberi Presidente della Sede operativa di Pontina nel Lazio e Dalila Boukhalfa Presidente della Sede operativa di Blida in Algeria hanno svolto un prezioso lavoro di selezione preparando, ciascuna di loro, una specifica sezione dedicata agli Artisti che seguono con interesse le proposte culturali attivate nelle suddette Sedi operative.

Un’ulteriore innovazione consiste nell’aver composto una sezione bilingue, Italia Lettonia, dove troverete poesie italiane e poesie lettoni reciprocamente tradotte in lettone e in italiano da Liga Sarah Lapinska.
Infine, ed è una novità che siamo certi sarà molto apprezzata da Autori e Lettori, allo scopo di rendere più efficace e realistica la riproduzione delle opere di Arte grafica, questa antologia si avvale, per la prima

Pag. 6-7

volta, della stampa a colori non solo per le copertine ma anche per le pagine interne.

“Penne note matite” voluta dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

è legata ai quattro Premi Internazionali ”Otto milioni” assegnati alla Poesia, alle Arti grafiche, alla Musica e al Giornalismo. Va segnalato che il Premio Internazionale “Otto milioni” dedicato alla Poesia è giunto alla sesta edizione.

Tutte le quattro sezioni hanno riscontrato una buona partecipazione e le opere, pervenute non solo dall’Italia ma da vari paesi europei ed extra europei, si sono distinte per qualità tecniche ed emotive.

In particolare le poesie, pur tradotte da svariate lingue grazie alla professionalità dell’equipe di traduttori guidata da Liga Sara Lapinska, hanno destato notevoli apprezzamenti nella Giuria tecnica presieduta da Roberta Panizza che ha effettuata la scelte delle finaliste.

Un segnale positivo che testimonia come la poesia continui la sua felice avventura nel mondo, rinnovandosi ogni volta nella voce di ogni poeta.
Come ha scritto Octavio Paz “La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono.

Operazione in grado di cambiare il mondo, l’attività poetica è rivoluzionaria per natura: esercizio spirituale, è un modo per liberarsi interiormente. La poesia rivela questo mondo e ne crea un altro.”, così oggi, più che mai, in un momento storico dilaniato da tensioni sociali, violenza e guerre, la poesia si offre dunque come linguaggio universale, in grado di costruire ponti di comprensione tra i popoli, al di là delle differenze di etnia, lingua, religione, genere, erigendo solide fondamenta per creare il migliore dei mondi possibili.

Il volume sarà presentato, oltre che in occasione della cerimonia di premiazione delle opere vincitrici dei premi “Otto milioni” che si terrà nel Museo Etnografico del Mare della Città di Ischia, anche in altre sedi quali il Bookcity di Milano, sarà poi proposto durante alcune puntate del programma televisivo MANCINEIDE (che andrà in onda su Teleischia, digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.con/live-tv, a partire da Settembre 2017), e sarà integralmente pubblicato a puntate nelle pagine culturali del quotidiano Il Dispari.

Le quattro opere prime finaliste troveranno spazio nella rivista Eudonna pubblicata dall’Editore Il Sextante che firma questa introduzione.

Il programma degli eventi previsti a complemento di questa edizione è ricco e intenso e giova ricordare che esso sarà realizzato, in questa così come in tutte le altre precedenti pubblicazioni DILA, grazie solo ai contributi volontari di amici e simpatizzanti che collaborano alle attività culturali proposte dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A tale proposito basterà precisare che presso il Museo del Mare a Ischia, così come a Vermiglio in Trentino, a Mirandola in Emilia Romagna, a Pontinia nel Lazio, a Blida in Algeria, a Jelgava in Lettonia e in numerose altre località italiane e straniere, sono in atto e continueranno a essere proposti incontri culturali Made in Ischia che spaziano in ogni settore del panorama artistico non solo italiano.

Il tutto, nella ferma convinzione che Ischia possa qualificarsi a livello internazionale non solo per il sole e per la bellezza del suo ambiente naturale, ma anche come fucina di una cultura priva di mediazioni lobbistiche quasi sempre responsabili di mortificanti favoritismi penalizzanti la qualità e il merito degli Artisti.

Con l’auspicio che le pagine di questa Antologia vi portino a diventare protagonisti della prossima edizione, desiderosi di incontrarvi nelle varie iniziative organizzate da DILA, vi auguriamo buona lettura.

L’Editrice
Mariapia Ciaghi

Pag. 8-9

Premio internazionale di poesia

Otto milioni

Sesta edizione 2017

Progetto culturale ideato da
Bruno Mancini

Direzione Artistica di
Roberta Panizza

Hanno collaborato
l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
Liga Sarah Lapinska
Silvana Lazzarino
Paola Occhi
Angela Maria Tiberi
Dalila Boukhalfa

Copertine realizzate da
Bruno Mancini
con immagini pittoriche di
Milena Petrarca e di Liga Sarah Lapinska

Pag. 10-11

Cod. 01 – Angela Maria Tiberi
Amicizia

Amicizia è il vero dono della vita.
Non conosce barriere,
etichette che distinguono il sesso.
Ha solo il rispetto delle anime,
che comunicano fra loro,
come i fiumi e i mari della Terra.
Amicizia è il dono più prezioso,
che rende immortale l’uomo
da generazione a generazione,
attraverso le emozioni racchiuse in un verso d’amore.

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Tutte le taglie, anche le più “comode”.

Cod. 05 – Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.

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Pag. 12-13

Cod. 07 – Franco Maccioni
Nello spiraglio di luce

L’incredula notte
nascondeva avanzi consumati.
Dietro lo spiraglio aperto
la luna filtrava argentei raggi
tra gli alberi sommersi dal sonno.
Avevo i tuoi occhi di pianto
uniche stelle generose
che dall’immenso cielo
potevo tuffarmi con gioia.
Dall’immensità del nostro amore
nell’incredula notte trascorsa,
l’orizzonte scopriva il nuovo giorno.
Le nostre mani si tenevano strette
e i tuoi occhi risplendevano ancora.
La luce del giorno abbagliava
tracciando nei nostri volti
una tremenda forza di vivere.

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Cod. 08 – Antonio Fiore
A mia madre

Non si potrà sottrarre
una sola briciola di tempo
per prorogare di quanto le stelle
hanno già scritto
nella nitida luce che arde,
ma che puntualmente si spegnerà,
a prescindere dal vento,
quando la notte scenderà
per addormentare le membra.

Colmo di speranza
l’anima si dilungherà
verso l’infinito sogno,
e su questa terra
che gela la polvere dei tuoi sandali,
nel freddo silenzio
mi ritrovo a respirare i mille ricordi
da riesumare per chi ha tanto amato
e resterà ad amarti.

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Redazione culturale quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio

Pag. 14-15

Cod. 09 – Angela Maria Tiberi
Cancellarmi

Cancellarmi dal tuo cuore vorresti,
ma in fondo alla tua anima
ci sono i ricordi di quei meravigliosi
momenti vissuti insieme
nel rito di quell’amore immenso che ci ha unito
fino all’estremità del cielo.
I sussurri sono dentro di noi
come lo scroscio di una cascata fresca
che accarezza ancora la nostra pelle di ricordi
indimenticabili siamo noi uniti nelle nostre anime,
anche se il silenzio ci vuole chiudere nell’oblio.
C’è una luce in noi… esiste il nostro amore
che tu vorresti cancellare come avrei voluto io.
No, non si può il nostro calore lo conosce anche il cielo.
Tu rimani in me come io in te,
e tu lo sai anche se smetti di sentirmi,
ormai vivi in me come io in te.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Pubblicità: Boutique Maria Grazia
Corso Vittoria Colonna 254 – Ischia
Tel. 081 984364

DILA

 

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Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Il Dispari 20180326

Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Editoriale

DILA & Bookcity 2018

Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni”.

Il 21 Marzo 2018, accreditata alla conferenza #BCM18 per la presentazione del programma Bookcity 2018 che si è tenuta nella Sala Conferenze del Palazzo Reale di Milano, Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni” ad alcuni dei partecipanti, tra i quali va ringraziata la Dottoressa Elena Puccinelli, Direttrice del settore “Proposte e palinsesto” di #BCM18 Bookcity, per la gentile disponibilità a concederci di farsi fotografare con Paola Occhi e le antologie.

CS|BOOKCITY MILANO 15-18 Novembre 2018 –#BCM18 presentazione programma

Dal 15 al 18 novembre 2018 si terrà la settima edizione di BOOKCITY MILANO, manifestazione dedicata al libro, alla lettura e dislocata in diversi spazi della città metropolitana, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico.

È promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

Il successo dell’originalissima formula di BookCity Milano ha contribuito all’assegnazione a Milano della importante qualifica di Città Creativa UNESCO per la Letteratura.
Il 21 marzo, alle ore 11, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, si sono riuniti, insieme al Comitato Promotore e alla Direzione organizzativa, i rappresentanti del mondo editoriale, librario, scolastico e bibliotecario e delle istituzioni culturali, per condividere tempistiche e specificità della nuova edizione in termini di idee, progetti e linee.

BOOKCITY MILANO

conferma il suo carattere di manifestazione aperta, diffusa, inclusiva, presente in tutto il territorio urbano e metropolitano, largamente partecipata.

BOOKCITY MILANO: teatri, musei, scuole, università, palazzi storici, librerie, circoli e associazioni culturali, spazi pubblici ma anche case private e negozi testimoniano il loro amore per il libro e la lettura ospitando incontri, dialoghi, spettacoli, mostre, eventi le cui caratteristiche sono affidate alle scelte di chi ospita ed è ospitato.

BOOKCITY MILANO coinvolge l’intera filiera del libro: editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età, così come chi alla lettura è stato sinora estraneo.

BOOKCITY MILANO

è ogni anno aperta a nuove adesioni e manifestazioni di interesse e si pone come momento di offerta di sapere, di informazione e come occasione di partecipazione critica.
Le iniziative che coinvolgono i numerosi stranieri che vivono a Milano e il focus sui problemi individuali e collettivi della immane crescita della tecnologia costituiranno un ulteriore arricchimento delle proposte per l’edizione 2018.

BOOKCITY MILANO 2018 si articolerà dal 15 al 18 novembre 2018 in quattro giornate, di cui la prima dedicata alle scuole, e avrà un centro, che resta il Castello Sforzesco, al quale si affiancheranno alcuni Punti Cardinali. Ciascun Punto Cardinale ospiterà in più spazi un ricco palinsesto, aggregato intorno a un nucleo tematico.

BOOKCITY MILANO, oltre alla manifestazione che si terrà dal 15 al 18 novembre 2018, prevede attività di promozione della lettura durante tutto l’arco dell’anno, come il progetto per le scuole, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e che dà continuità alle strategie culturali del Comitato Promotore.

L’associazione BOOKCITY MILANO è presieduta da Piergaetano Marchetti e diretta da un Consiglio di indirizzo di cui fanno parte Carlo Feltrinelli, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti e Achille Mauri.

La presidenza per l’edizione 2018 è stata affidata ad Achille Mauri. Ai lavori dell’Associazione partecipa, in rappresentanza del Comune di Milano, l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.


DILA & Roberta Panizza al Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere”.

Il 27 e 28 Marzo 2018, l’Editore “Il Sextante”, l’Associazione “Aurora”, le reti femminili “Consulta Interassociativa Femminile di Milano” e l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” invitano a due serate dedicate alle donne, al lavoro e alla presentazione dell’opera teatrale Crepuscolo a Mitilene.

Il 27 Marzo, alle ore 17.30 a Trento presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, in occasione del II Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere“, promosso da Il Sextante in collaborazione con l’Associazione Aurora e le Reti femminili aderenti all’idea, presentano una giornata dedicata al progetto multiculturale che ha come obiettivo non solo quello di recuperare le genealogie, la vita e le opere delle donne che hanno contribuito alla formazione del Patrimonio Europeo nei più diversificati ambiti, ma anche quello di portare all’attenzione dei media modelli femminili di intraprendenza per le nuove generazioni.

Introduce: Caterina Dominici (Presidente Ass. Aurora).

Coordina: Mariapia Ciaghi (editrice, giornalista, direttrice de Il Sextante).
Relatrici: Laura Lada Caradonna (Presidente Consulta Interassociativa Femminile Milano), Roberta Panizza (Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA), Beatrice Barzaghi (animatrice culturale e scrittrice), Micaela Bertoldi (Insegnante, scrittrice, curatrice di conversazioni radiofoniche su tematiche culturali e pedagogiche).
Ospite d’onore: Aurora Lopez (Docente Università di Granada).

Il 28 Marzo, alle ore 20.00 presso il Teatro San Marco, sempre a Trento, Damiana Leone, Dilva Foddai, Antonella Spirito, Chiara Di Macco, Stefania Nocca e Lorena Locascio mettono in scena Crepuscolo a Mitilene, opera teatrale di Andres Pociña.
Nell’ambito del progetto per il recupero delle voci femminili nei miti classici e loro permanenza nella letteratura drammatica moderna, sarà presentata l’opera drammatica dell’autore spagnolo pubblicata per la prima volta da Il Sextante e messa in scena dalla Compagnia teatrale Bertolt Brecht di Formia per la regia di Maurizio Stammati.

Alla chitarra Franco Pietropaoli, proiezioni di Marco Mastantuono, audio e luci di Antonio Palmiero.


Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”: finalisti premi “Otto milioni” 2018

Finalisti Premio di musica
Cod.001M Antonio Di Nauta – L’abitudine
Cod.002M – Coquille
Cod.003M Franco Ruggiero Pino – El Vito
Cod.004M Gatis Mūrnieks – On My Way
Cod.005M Gatis Mūrnieks – Putnu Balle
Cod.006M Roberto Prandin – E sento bestemmiare
Cod.007M Valentina Gavrish – Canzone per San Valentino
Cod.008M Valentina Gavrish – Gilda
Cod.009M Valentina GavrishAngela Maria Tiberi – Pianoforte nero
Cod.010M Eva Strazdiņav– 1
Cod.011M Eva Strazdiņa – 2
Cod.012M Ivan Defabiani – Oh inferno
Cod.013M Valentina Gavrish – Roberta Panizza – Perle
Cod.014M Valentina Gavrish – Ultime gru
Cod.015M Nicola Pantalone – Il brivido più lungo
Cod.016M Alvils Cedrins Svētā – Jāņa baznīcai
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/musica-finalisti-premio/

Finalisti Premio di letteratura
001LE Boriss Cilevičs – La scelta
002LE Angela Maria Tiberi – Gioco d’amore a Sermoneta
003LE Caterina Guttadauro– La Storia siamo noi
004LE Liga Sarah Lapinska – Ritornarti, Sulamith
005LE Ksenia Svetlova – Vestito
006LE Felice Maria Corticchia – La scelta
007LE Liga Sarah Lapinska – Noi, sardine
008LE Valery Chursanov – Cronache dalla città di una bestia e di un uccello
008LE Angela Maria Tiberi – Filomena Marturano
010LE Liga Sarah Lapinska – Ninnananna
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/narrativa-finalisti-premio/

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

Il Dispari 20180319

Il Dispari 20180319
POESIA, BRUNO MANCINI A FATTITALIANI: I VERSI VIVONO IN AMBIENTI E IN MOMENTI CHE PRESCINDONO DA OGNI REALTÀ. L’INTERVISTA

 Argomenti: Caterina Guttadauro La Brasca, Ischia, Personaggi, Poesia

Bruno Mancini racconta, per Fattitaliani, a Caterina Guttadauro La Brasca la sua Poesia e il suo amore per Ischia.

Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni. A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembrano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
La marina di Ischia, che sia accesa dalle stelle e dalla luna o brilli di mattina sotto il sole strappa sempre emozioni, a chi la guarda.
Induce al sorriso beato, alla contemplazione, alla nostalgia, all’amore romantico e ai versi di Bruno Mancini espressi in raccolte che, iniziando nel 1956 con le poesie giovanili di “Davanti al tempo”, giungono fino a nostri giorni con i testi maturi ed intriganti di“Erotismo, sì!” . Versi in canto perché la bellezza di Ischia è musica.
Così, con le parole, Mancini traduce e regala a chi lo legge l’amore per e di questa sua Isola, dove affondano le sue radici e la sua umanità.
Senza dimenticare la consistente produzione di racconti, più o meno lunghi raggruppati nei sei tomi di “Per Aurora” e nei tre libri di “Come i cinesi”.
Eccoci Mancini, lei ha stimolato la nostra curiosità.
La troviamo al timone di un’Associazione Culturale da lei fondata e ormai consolidata dal riscontro che ha avuto nel mondo culturale: DILA che si dirama poi in tanti eventi di cui adesso ci parlerà.
Innanzitutto com’è nata l’idea di avventurarsi in un settore così impegnativo?
«Il progetto DILA nasce dal desiderio di costruire una TRIBÙ di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc.) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate, omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.
Lei vive in una parte d’Italia che tutto il mondo ci invidia. Cosa la rende orgoglioso di essere un ischitano?
Sono felice di aver vissuto quasi tutta la mia vita in un’isola che abbinava, fino all’inizio degli anni ’80, le migliori caratteristiche climatiche, sociali, naturalistiche ed ambientali che si potessero immaginare e desiderare.
Poi, lo sfascio totale.
L’isola, principalmente a causa di speculazioni edilizie ed imprenditoriali messe in atto dai suoi cittadini con la colpevole collusione delle amministrazioni comunali e di tutti gli organismi preposti al controllo della legalità, è precipitata in un vortice del quale ancora non si intravvede il punto finale.
Non posso più, quindi, essere orgoglioso della mia ischitanità

Lei la sua Poesia la vive quotidianamente, guardandosi attorno, dipinge con le parole la bellezza di ciò che la circonda e rimane ancorato alla realtà, all’apprezzamento per la vita, ai suoi valori fondanti. La loro conoscenza le permette poi di conquistare la realtà e aspirare al sogno. È cosi?
«Non sarò io a definire i confini e le ambizioni presenti nelle mie poesie, ma forse possono essere delucidanti alcuni amichevoli commenti che desidero proporre in modo anonimo:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.

Al sole tenero
Vederla piangere di gioia”»

Ogni poesia è un viaggio che tocca paesaggi, frontiere, percorsi, mete visibili e invisibili. Verso l’altro, l’altrove, l’oltre. E alla fine del viaggio, cosa deve esserci a parer suo?
«Per me la poesia è l’espressione di stati d’animo che prescindono da ogni configurazione temporale e/o spaziali. I versi vivono, quando riescono a diventare poesia, in ambienti e in momenti che prescindono da ogni realtà. Quando scrivo la parola fine in calce ad un componimento poetico mi sembra di aver salutato un amico del cuore nel momento della sua definitiva partenza per un altro continente.»

L’Associazionismo dovrebbe essere un’esperienza che aggrega, quindi che unisce sinergie. É così in Italia o c’è ancora della strada da fare per superare la competitività?
«In Italia l’associazionismo è pervaso da notevoli sacche di elitarismo disdicevole per una sana collaborazione utile a realizzare i nobili scopi che troviamo spesso elencati negli atti costitutivi delle Associazioni.
DILA ha lanciato più di un appello pubblico per organizzare sinergie con altre Associazioni, mettendo sempre a disposizione tutte le risorse promozionali e divulgative che le sono state rese disponibili da organi dì informazione e da gruppi di lavoro che seguono con attenzione i nostri progetti culturali, artistici e sociali.
In alcuni casi (Arte del suonare, Oceanomare Delphis, CentroInsieme Onlus ecc.) siamo riusciti a stabilire rapporti che hanno valorizzato oltre ogni previsione le iniziative gestite congiuntamente.»

Circoli e Associazioni, offrendo momenti di aggregazione generazionale, cioè di realtà altrimenti molto distanti tra loro, trovano il modo di confrontarsi. Cosa fare perché questo avvenga senza forzature, in maniera quasi naturale?
«Pur senza aver ricevuto mai un solo euro di finanziamento pubblico; senza aver mai percepito somme per iscrizioni; senza aver mai chiesto neppure un euro di balzelli vari del tipo tassa di lettura o diritti di segreteria, abbiamo dato spazio a diverse centinaia di Artisti che hanno letto poesie, presentato mostre di dipinti e di fotografie (collettive e personali), offerto esecuzioni musicali di ogni tipo (dalla classica alla leggera), celebrato ricorrenze storiche ed artistiche, realizzato interviste e presentato libri di prosa e di poesia (editi ed inediti), proiettato video culturali sociali ed ambientali, proposto recital teatrali e cabarettistici, negli Hotel di Ischia, Corte degli Aragonesi, Ulisse, Oriente, Miramare e Castello, Mareblù, Parco Verde, Delfini; nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia, nelle Antiche terme comunali di Ischia, nel Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno, nella sede dell’associazione “Arte del suonare” di Roma, nel parco idrotermale Negombo di Lacco Ameno, nel teatro di Monza, nel teatro di Vermiglio, nel Museo Etnografico del Mare di Ischia, nel teatro Parente di Milano, nell’Aula Magna della SIAM di Milano, nell’Auditorium del Museo Delle Culture – MUDEC – di Milano, nel Museo di Latina, nell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, nella Chiesa degli Artisti – Basilica Santa Maria in Montesanto, nella sede della Pro-loco di S. Possidonio…
Come abbiamo fatto?
Prima o poi qualcuno doveva accorgersi che i tempi sono cambiati (i mecenati non vivono più nei palazzi ducali), che la pubblicità governa i nostri piaceri edonistici ed epicurei così come semina le spore di ideologie e di spiritualità, e che essa è la vera padrona delle nostre scelte e dei nostri portafogli.
Ecco pertanto le proposte dei progetti DILA consentire che, sponsorizzando i nostri volumi di poesie e di arti varie, senza dubbio gli Autori dei testi e delle immagini, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.
Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
Oggi parliamo dell’ultimo nato e del più azzardato, se vogliamo, dei suoi gioielli: IL Premio Letterario Internazionale “Otto Milioni” Ischia.
Il Premio, nato nel 2011 unicamente come premio di Poesia, si presenta quest’anno in cinque differenti sezioni: poesia, arti grafiche, musica, letteratura, giornalismo.
Se posso specificare un solo parametro indicativo del suo successo, mi basta segnalare che la sezione arti grafiche di quest’anno ha ricevuto 217 richieste di iscrizioni provenienti da 36 nazioni (Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Sebia, Spagna,Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam).»

Cos’è LENOIS?
«LENOIS (acronimo di “LE NOstre ISole”), progenitore di DILA, oggi ha trovato la sua consacrazione nel social face book costituendo un gruppo di oltre 25.000 membri per la maggior parte Artisti di tutti i continenti.
LENOIS è una vetrina artistica, culturale e sociale nella quale non esistono censure.»

Vogliamo dare dei motivi per partecipare a chi cerca di emergere in questo panorama letterario italiano non facile?
«I motivi sono evidenti nella lettura della nostra“storia”: nessun narcisismo, nessuna pregiudiziale sulla valenza delle proposte artistiche sono mai state consentite, privilegiando coloro che sappiamo mettere gli “interessi” comuni al di sopra dei propri.
Essere Scrittori – modestamente dilettanti come molti di noi -, anche se apprezzati da critici e da altri scrittori, anche se vincitori di premi e di attestati, non basta a dare respiro a quella che, infine, abbiamo compreso essere la vera ambizione di tutti noi “Artisti”: liberarci dei sogni e dei dubbi che sono state le prepotenti matrici delle nostre ispirazioni aprendoli alla conoscenza collettiva.
Leggere, vogliamo essere letti!
È questa la catarsi ambita, molto spesso incoscientemente, dalla maggioranza di coloro che si dedicano alle arti letterarie.
Partecipando alla pubblicazione delle nostre antologie sponsorizzate, nasce certo una controversia tra la spiritualità delle forme poetiche ed il materialismo proprio delle imprese produttive, ma oggi più che mai appare irrinunciabile annullare la dicotomia e procedere verso una stessa meta pur con interessi diversi.»

La Cultura e la lettura in Italia, secondo Lei, godono di buona salute?
«Assolutamente no. Esse sono trattate come ”merci” e bistrattate da lobby economiche e finanziarie che trovano facili sponde nelle componenti politiche delle amministrazioni pubbliche italiane.»

Perché i giovani oggi dovrebbero essere motivati a scrivere?
«Con l’iniziale patrocinio dell’Istituto Agostino Lauro abbiamo creata una nuova “autostrada” che può diventare un esempio per molti gruppi intenzionati, come noi, a riportare l’Arte in generale e la poesia in particolare sul palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana.
Come già detto, abbiamo pubblicato, primi in Italia e certamente primi anche in molti altri Paesi del mondo, alcune antologie con all’interno pagine di pubblicità.
Ciò ci ha consentito di stamparne decine di migliaia di copie e di renderle disponibili in gratuita lettura, per anni, ai diversi milioni di passeggeri della Flotta Lauro in navigazione nel Mediterraneo.»

Tutto il suo percorso con le sue difficoltà e le sue soddisfazioni cosa ha dato a Bruno Mancini uomo? In poche parole, se lei tornasse indietro rifarebbe tutto quello che ha fatto?
«Per molti decenni sono stato impegnato in attività commerciali che mi hanno consentito di entrare in contatto con personaggi di varia estrazione culturale e sociale.
Ne ho studiato le caratteristiche prendendo spunti per scrivere racconti e poesie che hanno riempito molti cassetti.
Poi, quando finalmente è giunto il tempio della pensione, mi sono posto la domanda se provare a costruire una mia personale identità artistica o se tentare di mettere insieme un gruppo di amanti dell’Arte che potesse costituire un polo di attrazione per quanti avessero scarse capacità divulgative delle proprie opere e timidezze inibenti ogni tipo di aggregazione con altri artisti.
Ho scelto la seconda ipotesi quando sono venuto in contatto, tramite web, con Roberta Panizza che gestiva il noto sito di scrittura “poesiaedintorn.it”.
L’incontro è stato determinante nel farmi credere alla possibilità di ottenere importanti risultati avviando precise ricerche di Artisti “portatori sani” di “furore artistico” unito ad una buona dose di volontà collaborativa per l’attuazione delle idee che ritengo di avere, almeno in parte, espresse in questa intervista.»

Concludendo è indubbio che ci troviamo dinanzi ad un uomo coraggioso, che aveva un sogno e, credendoci fermamente, è riuscito a realizzarlo. Sotto questo profilo è un esempio per tutti coloro che soffocano le loro ambizioni dinanzi alle difficoltà e al rischio. Ci piace chiudere con una frase di Steve Jobs, un personaggio che tutti conosciamo come fondatore di APPLE Inc. “Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”
Buona vita a DILA e a tutti coloro che ne sostengono gli intenti e si spendono per renderla una fucina di eventi Culturali e Artistici per percorrere strade nuove

Il Dispari 20180312– Redazione culturale

Il Dispari 20180312

Editoriale

Ringrazio la pittrice poetessa italo americana Pamela Allegretto Franz per la magnifica traduzione della mia poesia “Un Taglio”

UN TAGLIO

Un taglio alla fune del timone
sobbalza come la trottola sulle molliche di pane.
Sfugge corda indefinita.
Movenza soffice d’ora di sole.
E` vortice di fantasia di specchi.
Se invece sei colpevole
e mentisti
se sei colpevole
e fuggi
e verso luci te ne fuggi
ossessive,
se sei colpevole
e premi
respiri e sangue
t’annulli avvilendoti,
tu mi rincontrerai,
acerbi altari a lustrare
indifferenti vuoti a credere
parole a piangere
sfide a creare
curvi colori oscuri e matti a muovere
in malinconie
tossiche
più di un fumo giallo e denso.

Ed io ti parlerò
di cani e di animali
delle mie pallide albe di sconfitte
di ore mai vissuto
di stelle.
Ed io ti creerò bellezze
e ti richiamerò ricordi
e la mia mente
lenti accordi espia.

 

A SPLIT

A split at the helm’s rope
pops like the crust on bread.
The boat escapes the eternal cord
and is set gently adrift on a sunlit day
into a fantasy whirl of prismatic mirrors.
If instead you’re guilty
and lied
if you’re guilty
and flee
and toward the light you escape
obsessed,
if you’re guilty
and squash
breath and blood
cease humiliating yourself,
you’ll see me again,
undeveloped altars to glaze
frivolous indifferences to create
words to cry
challenges to conceive
warped colors dark and wild to move
downhearted
toxic
more so than a yellow and dense fog.

And I’ll speak to you
of dogs and animals
of my pale defeated dawns
of hours never lived
of stars.
And I’ll create splendors for you
and I’ll evoke memories
as my compassion
repents slowness to concede harmony.


Twitterone

1) Le poesie ammesse alla settima edizione del Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” sono state 66, in gran parte provenienti dall’Italia, ma molte altre tradotte da Liga Sarah Lapinska da testi scritti in lingua cecena, lettone, russa, ucraina.

2) Le opere ammesse alla terza edizione del Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” sono state 217, provenienti dalle seguenti 36 Nazioni: Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam.

3) Sandra Milo, in arte Salvatrice Elena Greco, ha ricevuto il Nastro d’Argento e proiezione documentario sulla sua vita.
In occasione della giornata dedicata alla festa della Donna l’8 Marzo 2018, l’attrice SANDRA MILO, tra le icone più affascinanti del cinema italiano, è stata premiata con il Nastro d’Argento alla Casa del Cinema di Roma.

4) Per conto dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus, presso lo Studiolo dell’artista Eugenia Serafini a Roma in Via del Marsi 11, lo scorso 8 Marzo 2018 vi è stato un incontro fra studiosi, artisti, scrittori e personalità della cultura per ricordare l’importanza del ruolo della Donna nella società di oggi.

5) Sabato 24 Marzo 2018 alle ore 18.00 si inaugura, presso la galleria d’Arte contemporanea Spazio 40, sita in via dell’Arco di S. Calisto 40, nel cuore di Trastevere, scelta non a caso nella Roma Sparita di Ettore Roesler Franz, del Pinelli con echi del Trilussa e del Belli, la rassegna d’arte contemporanea dal titolo “LE TRE SSS: SIMBOLI, SEGNI E SOGNI”, con la partecipazione di artisti contemporanei.

6) La mostra “TERRY O’NEILL icons”, sarà aperta dal 2 Marzo al Complesso del Vittoriano di Roma dove sarà visibile fino al 20 Maggio 2018. Attraverso più di 50 ritratti la mostra, curata da Cristina Carrillo de Albornoz, offre al visitatore un percorso in cui si susseguono i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport che Terry O’ Neill ha immortalato nei suoi cinquant’anni di carriera da Frank Sinatra (fotografato nell’arco di trent’anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Brigitte Bardot e ancora Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.

Ilze Zeimule Stepanova intervista Liga Sarah Lapinska

Stepanova: La tua energia è ricca di vari colori. Come la riveli in arte e che cosa ti ispira?
Lapinska: La mia raggiera è di bianco brillante, ma intorno c’è lo splendore del violetto.
Dalla prima infanzia indago sulle raggiere.
Gli elementi a me più vicini sono fuoco e acqua.
Amo il mare, le conchiglie che echeggiano la musica delle tempeste, le caravelle, i gioielli di corallo, le pietre, gli alberi, i profumi, come assenzio, rose e sandalo, il calore dell’estate, gli animali, le persone, anche se sono fisicamente lontane, che sento a me vicine per sempre.
Se posso sentirmi orgogliosa di voi, ecco che cosa m’ispira non solo nel senso artistico.
L’amore mi da di più.
La mia energia viene tagliata se sento frustrazione per ciò che amo, o robusti e violenti umani abbandonati nel dire parolacce.
Cucinare la minestra per me è più difficile che tradurre un piccolo libro di poesie.
Mi viene in mente il pensiero assurdo di capire perché non si può esistere solo con la luce.
Un gelato insieme con un mio amico pescatore, o il pilaf con le uvetta di un marinaio in eventi indimenticabili, mi toccano molto.

Stepanova: Con quale clima ti sentiresti più a tuo agio?
Hai pensato caso mai di trasferirti al un paese del Mediterraneo?
Lapinska: Nelle mie visioni d’infanzia mi sono vista come Maryam e Sarah.
Nei miei sogni, voci melodiose parlavano con me in lingue semitiche, turche e latine.
Le mie terra promesse sono Israele, la Palestina, l’Andalusia, la Sicilia, la Tunisia.
Tra i miei antenati ci sono ebrei e spagnoli ma, per quanto ne so, non ci sono africani.
Quando sono stata ad Ischia, Bruno mi ha chiesto se desideravo tornare lì in alto, nel nord, dove soffiano i venti forti e freddi. Ho risposto che sono un uccello migratore e devo ritornare nella mia terra.
Nella mia poesia “Se io fossi la strada” scrivo di questo mitico ritorno.
Scrivere o dipingere non è difficile, invece le sculture che faccio chiedono maggiore forza fisica.
Prima non potevo vivere un giorno senza cantare o ballare.
La malattia del cuore avanza, e l’affaticamento ha cambiato il mio ritmo naturale.
L’arte è solo un frammento del mio Destino.
Il Destino non ha un vero significato.
Dapprima sono astrologa, o meglio dire, maga.
Nelle visioni mi vedevo come Maryam, ebrea perseguitata dai nazisti, con la Stella di Davide sul suo vestito di pizzo, con il figlio Abesalom o Shlomo.
E davvero, come Maryam, sono stata perseguitata nelle strade quasi vuote, e la gente ha gettato i suoi peccati su di me.
Sapevo che avrei avuto esperienza negative e sapevo perché.
Comunque, ero spesso felice felice.
L’Amore da una forza enorme.
Certo, sono contenta quando un quadro è terminato o, anche di più, quando un gattino è salvato dall’agonia.
La vita è sacra.

Stepanova: La tua capacità di astrologa è ereditaria o è frutto della vita?
Lapinska: La madre di mia madre, Herma, prevedeva il futuro, ma non ho mai partecipato ai misteri di mia nonna .
Anche la nonna di mio padre ha letto le carte.
Come un’astrologa vera mi sento Ivan Kostik.
Tra gli astrologhi, ci sono tanti spioni che vengono a conoscenza di particolari segreti e poi sostengono che le informazioni sulle loro vittime le hanno apprese leggendo le carte.
Gli Dei parlano con noi nelle carte da gioco e nelle visioni.
Talvolta mi preparano le medicine.
La forza della cura è nella cenere quando prendo il fuoco con le mani nude e canto al fuoco.
Gli Dei ci hanno creato come fate ed eroi.
Non dobbiamo andare oltre il nostro vero Sentiero.

Stepanova: Tu scrivi una serie autobiografica intitolata “Il racconto dei Tarot”. Hai ottenuto un cessate il fuoco con questi ricordi del passato?
Lapinska: “Racconto di Tarot” è così chiamato perché nelle carte dei Tarot ho visto cosa mi aspetta e cosa accadrà non solo nel futuro mio.
Vi racconto la storia dal Maggio 2010 fino al Maggio 2017.
Non è il passato.
Tutto continua.
Il passato, il presente e il futuro sono collegati come radici con le cime.
Come potrei dimenticare i tempi in cui ero, spesso, felice come non mai?

Stepanova: Mi piace soprattutto il tuo dipinto “Maryam’s Passion”.
Qual è la sua storia?
Lapinska: Maryam’s Passion” è un mio parziale autoritratto.
La quarta parte della mia autobiografia si chiama “Maryam’s Passion”.
Questa è la storia di come ho difeso un marinaio contro un gran pericolo, poiché ero consapevole che avrei dovuto aspettarmi prove di rischio mortale che mi trascineranno con le pietre perché ho salvato lui e ho provato a salvare una vecchietta.
Jekaterina, adesso morta.
Spero di aver riprodotto bene il primo volto di questo uomo.
Nello sfondo del quadro girano le pianete che ho visitato nei miei voli.
Nel primo piano, il mio cavaliere anonimo, come un vero uomo, mi guarda.
Usando terminologia cristiana, anche se non sono una cristiana, sono nata come un angelo custode per qualcuno che, quindi, non ha il suo angelo custode in cielo.

Stepanova: Sei femminile e luminosa, ma hai dovuto combattere in tante lotte.
Hai costruito intorno a te muri durante questi combattimenti?
Le donne moderne spesso sono costrette a svolgere il ruolo di un uomo.
Secondo te, per una donna è più importante il suo “Io” o il suo essere figlia, madre, moglie, combattente, collega?
Lapinska: Non solo le donne moderne, ma ogni donna ha una sua definizione.
Il suo “Io” è importantissimo.
Secondo me, la donna prima di tutto è una donna per il suo uomo e, in secondo luogo, madre.
Shlomo, purtroppo, non l’avrò più.
Shlomo nascerà da un’altra Maryam.
Sono coraggiosa e ingenua.
Con una difesa eccessiva, perdiamo il nostro primo volto, ed è meglio se ciò può far male che se diventiamo indifferenti.
Non fumo, bevo non di più di qualche goccia di vino, non capisco come una donna può cambiare i partner.
Questi non sono principi insegnati, i tabu sono nel mio sangue.
Ed ho piacere di contattarmi con una lady bella e sensibile come te, Ilze.

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 20180305 – Redazione culturale

DILA

Premi Otto milioni

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