Il Dispari 2017-05-22 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-22

Il Dispari 2017-05-22 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-22 - Redazione culturale

Editoriale

4 donne x nuovi progetti Made in Ischia

Giovanna Sorbelli è la Presidente dell’Associazione “Eudonna”.
Mariapia Ciaghi è la titolare della casa editrice “Il Sextante”.
Roberta Panizza è la Direttrice Artistica dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Silvana Lazzarino è la Direttrice Editoriale nominata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la realizzazione dei progetti concordati con l’Editore “Il Sextante”.

Tra Mariapia Ciaghi, titolare della casa editrice “Il Sextante” che, fra l’altro, pubblica la rivista trimestrale Eudonna sponsorizzata dall’Associazione Eudonna di Giovanna Sorbelli, e Bruno Mancini presidente dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” è stato concordato quanto segue:
1) assegnare a DILA la direzione redazionale di una rubrica all’interno del Magazine “Eudonna”, edito trimestralmente da Il Sextante di Mariapia Ciaghi con la sponsorizzazione dell’Associazione “Eudonna” di Giovanna Sorbelli
2) assegnare a DILA la direzione redazionale di una collana poetica all’interno del catalogo della Casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi.

Se si pensa che la rivista “Eudonna”,

orientata nel dare lustro e risalto alle attività femminili, così come essa è impegnata nel porre in evidenza le difficoltà di genere che ancora segnano un solco tra i due sessi, viene attualmente stampata in oltre 10.000 copie (con un programma di sviluppo che tenderà a commercializzarne almeno 40.000 entro il 2018), e se si valuta nella palese positività il fatto che essa è distribuita prevalentemente attraverso Imprese, Gallerie d’Arte, Associazioni (Associazione italiana donne medico, Associazione donne fotografe, Associazione donne del vino, ecc. non solo italiane, ma anche spagnole, russe e di diverse altre nazioni) che a loro volta la distribuiscono nelle loro varie sedi e nei loro congressi o eventi (come avverrà, per esempio, durante il congresso AIDIA -Associazione italiana donne ingegneri e architetto- che si terrà a Torino nei prossimi giorni), e se, infine, si tiene conto che l’Isola d’Ischia offre un panorama di eccellenze femminili operanti sia nel sociale, sia nella cultura e sia nell’imprenditoria (Rosa Iacono, Katia Massaro, Maria Funiciello, Anna Fermo, Lucia Annicelli, Ida Trofa sono solo i primi nomi che mi vengono in mente), allora resta facile tirare le somme e scoprire che l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte –DILA” è venuta in possesso di uno strumento mediatico di enorme prestigio e di grande divulgazione utile (anche, ma non solo) a valorizzare storia, cultura, arte, imprenditorialità e, perché no, onesta amministrazione dei bene pubblici, attribuiti alle specifiche sensibilità femminili delle donne ischitane.

Roberta Panizza, Direttrice Artistica

nonché Vicepresidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, ne è a capo della Redazione, Silvana Lazzarino è la Direttrice Editoriale nominata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la realizzazione dei progetti concordati con l’Editore “Il Sextante”.

Analogo discorso,

seppure più specifico e limitato all’arte poetica, vale per quanto stabilito al punto due.

In questo caso la principale considerazione che mi sento di esprimere come biglietto di presentazione della nascente collana poetica “Da Ischia, poesia al femminile” è che per la pubblicazione dei testi non si terrà conto dei, molto spesso, voluminosi curriculum artistici degli Autori, dove premi, menzioni, attestati, onorificenze di vario titolo sovente sono frutti coltivati dalle ambizioni e dall’assidua partecipazione a premi e concorsi piuttosto che riconoscimenti reali della qualità poetica dei testi.

La nostra collana avrà come solo elemento di selezione la portata emozionale delle poesie che ci verranno proposte.

Poesia è, come tutte le arti, emozione ed è questa sua natura che verrà privilegiata.
Roberta Panizza e Silvana Lazzarino, operanti anche qui nelle loro identiche funzioni già chiarite per la redazione della rubrica di Il Sextante, con un prossimo articolo, chiariranno come intendono procedere per la realizzazione dei due accordi.

A me, questa volta più di sempre, resta il piacere di poter affermare che la nostra DILA ha compiuto un altro passo importante utile affinché “L’Arte in generale e la Poesia in particolare riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Grazie Giovanna Sorbelli, grazie Mariapia Ciaghi, grazie Roberta Panizza, grazie Silvana Lazzarino.

Buon lavoro.

Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Il Dispari 2017-05-22

Il Dispari 2017-05-22


Alvils Cedriņš

Vincitore del premio internazionale di musica “Otto milioni” 2017 intervistato da Liga Sarah Lapinska

La nostra gentile supporter, Professoressa Baiba Rivža, ospita Alvils Cedriņš e me in una confortevole sala dell’Università di Agricoltura in Jelgava.
Sala ampia con splendidi fiori sul tavolo, e un grande lettore di CD in ombra.
Cominciamo il nostro colloquio con Alvils, ascoltando il suo canto riprodotto dal lettore CD.
Il suo timbro è di baritono con passaggi perfetti e, nello stesso tempo, espressivi.
Conosco Alvils dal tempo in cui lavoravo presso la scuola musicale in Jelgava, mentre lui studiava da batterista.
Un nostro ricordo comune è stata la musica della pianista Džūna Kalnina: la canzone di Solveig “Inno alla sincerità”.
Nato il 23 Marzo 1975, Alvis sembra più giovane dei suoi anni grazie al suo sorriso entusiasmante, è, elegante, alto, dai tipici tratti europei (lui dice: un po’ simili a quelli italiani).

LIGA SARAH: Ciao, Alvils! La mia prima domanda e tipica e quasi obbligatoria: quando eri bambino, cosa volevi diventare? In quale ambiente sei cresciuto?

ALVILS: Le mie memorie dell’infanzia sono strettamente legate con tante discipline artistiche. Mio nonno, Vilis Cedriņs, era un ben conosciuto e famoso poeta lettone, mia madre cantava le arie opere classiche nei teatri.
Adesso pare strano, ma non sognavo di diventare un musicista.
Aspiravo a diventare attore, regista e scenografo.
Ho sempre amato i film antichi italiani, francesi e russi, spesso quelli in bianco e nero come, per esempio, “La prova d’orchestra” di Federico Fellini.
Il teatro, da bambino, lo amavo non meno.
Quando, ormai adolescente, sono diventato batterista e mi divertivo a suonare in orchestre e nelle band, mia madre e una dalle mie sorelle, Inga, mi hanno, si può dire, spinto a studiare canto classico, appezzando la mia voce potente.
Nei primi tempi, frequentavo le lezioni di canto classico per forza, ma poi, gradualmente, ho iniziato ad abituarmi a cantare a piene voce, prendendo consapevolezza di sviluppi sempre più perfetti.

LIGA SARAH: Nella tua passione per il canto, quali sono stati i momenti più commoventi?

ALVILS: I complimenti più commoventi li ho ricevuti dalle monache dopo un concerto di musica sacra che ho cantato, insieme con il mio primo amore, in un monastero. Loro mi hanno sussurrato “Hai la voce di Dio”.

LIGA SARAH: Quale sala da concerto preferisci? Dove vai in scena più volentieri?’

ALVILS: Le mie sale di concerto più amate sono quella nel Museo d’Arte Ģederts Eliass, in Jelgava, quella della scuola musicale di Jelgava, l’aula dell’Università d’Agricoltura, anche questa in Jelgava. In breve, se si trovano all’interno di monumenti di architettura più o meno antichi, dove posso cantare senza microfono, con una buona acustica.
Mi piace il pubblico di St. Pietroburgo. Perché l’intelligenza russa fa sì che la gente sia e capace di orientarsi con gusto in quasi tutti i campi, dall’arte alla scienza.
Non meno mi piace il pubblico di Chicago, dove mia sorella Inga ha organizzato un mio concerto da solista, nel 2006, accompagnato dalla violinista Katharina, alla presenza di ospiti selezionati..

LIGA SARAH: Come prepari te stesso, come ti allievi per i concerti e per la vita?

ALVILS: In qualche modo sono l’insegnante di me stesso. Vado sul palcoscenico abbastanza sicuro, ma poi, ascoltando le mie registrazioni, ricomincio ad analizzarle e trovo sempre stim oli per sviluppare quel modo di cantare. Quasi ogni giorni canto almeno quattro arie di alta difficoltà con passaggi complicati, non quelle più preferite. Suono ancora la batteria. Ho grande stima per il famoso batterista Carl Palmer, che suona un progressive rock and hard rock. Pratico il nuoto per essere elegante sul palcoscenico.

LIGA SARAH: Quali personaggi rispetti di più? Sia nella musica e sia al di fuori di essa?

ALVILS: Dei classici rispetto Puccini, Vivaldi, Mozart, Verdi, Wagner, Rachmaninoff, Borodin. Con il mio timbro di baritono sono un cantante mozartiano, e certo, posso eseguire Verdi. Come personalità stimo molto Mikhail Baryshnikov, Tito Gobbi, Mario Lanza, Muslim Magomajev.

LIGA SARAH: I tuoi paesi preferiti, se ne hai?’

ALVILS: Dapprima voglio dire che non ho mai vissuto in Italia, ma ho tanto desiderio di vederla. Di vedere Ischia. Ho viaggiato tanto, mi piace l’Europa e non solo. Molto volentieri canto in italiano, ma anche in russo, inglese, o lettone, e un po’ anche in francese.

LIGA SARAH: Mentre l’ex ministro della cultura lettone, Raimonds Pauls, quando era al suo posto, ha chiuso la casa dell’operetta e anche adesso fa tutto il possibile per fregare i talenti veri e per far avanzare i suoi protetti, con tanto piacere abbiamo ricevuto la notizia che la Giuria, costituita in Italia, del Premio internazionale di musica “Otto milioni 2017′ ti ha dato il massimo (1000 punti) per L’Inno di Giuseppe Verdi.

ALVILS, sorridente: In ogni caso, quanto prima, proverò a farne una registrazione di più alta qualità.

LIGA SARAH: Ringraziamo Alvils dalla voce radiosa e magica.
La voce di Dio, come hanno detto le monache lituane. Voce shamanica, io dico.
Una voce che ci stupisce per la sorprendente leggerezza con la quale passa dai toni altri a quelli più bassi. Voce straordinariamente ampia e forte, sempre pregna di emozioni, sempre più ricca di sentimenti. Alvils è un grande professionista.
Ringraziamo anche il nostro fotografo Emīls Kiziks, un ragazzo simpatico e generoso.
Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-05-15 – Redazione culturale

Editoriale.

Dedicando questa intera pagina alla mostra che da qualche giorno è stata allestita nel Museo Etnografico del Mare (Palazzo dell’Orologio – Ischia Ponte) grazie alla preziosa disponibilità della pittrice Patrizia Canola, è forte il desiderio di ringraziare, insieme a lei, anche Silvana Lazzarino per averla ideata, fortemente voluta ed infine, dopo diversi incontri con la pittrice, finalmente realizzata.

Nell’articolo che segue, Silvana Lazzarino vi illustrerà alcune caratteristiche fondamentali dell’arte pittorica e della storia artistica di Patrizia Canola, con l’intento di stimolare la vostra curiosità nel verificare, di persona, quanto sia professionalmente imponente il bagaglio di tecnica artistica, e quanto profondo sia il pathos emotivo derivante dalla visione delle opere che l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è riuscita ad ottenere da Patrizia Canola.

Alcune opere sono tuttora inedite!

La poesia che vi presentiamo ,“Riposo d’inverno”, è stata ispirata alla Lazzarino dall’opera omonima della pittrice Patrizia Canola ed è stata affiancata al dipinto durante la sua esposizione avvenuta nella mostra “Nel Respiro di Gaia, la Madre Terra” a Gualdo Tadino (PG) presso la Galleria spazio Store San Benedetto (18-25 Settembre 2016).
La poesia ha ricevuto il Diploma e Targa al Premio “IL POETA DELL’ANNO” della OTMA 2 Edizioni, la cui cerimonia di premiazione si è svolta a Milano lo scorso 15 Gennaio 2017.

PATRIZIA CANOLA AD ISCHIA AL MUSEO ETNOGRAFICO DEL MARE CON LA MOSTRA “NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”

Nel dare forma e vita ai ritmi infiniti della natura con i suoi volti sempre diversi di stagione in stagione, la luce nei suoi molteplici riflessi unitamente al colore, irrompe con equilibrio e armonia nei dipinti lirici e avvolgenti di Patrizia Canola, artista di fama internazionale capace come poche di rappresentare le emozioni della vita tra materia e spirito, desideri e attese.
Pittrice affermata e di successo, Patrizia Canola ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero.

Tra le più recenti quella a Gualdo Tadino (Pg) “Nel Respiro di Gaia la Madre Terra” Settembre 2016, a Venezia “Art Walk” a Palazzo Zenobio (Febbraio-Marzo 2017) e l’Esposizione “Triennale di Roma” (26/03-22/04 2017) alla Fondazione Crocetti.
La natura protagonista delle sue opere, tra silenziosi paesaggi invernali con neve e ghiacciai, distese di campi di grano e fiori dalla tinte accese, ruscelli, maestosi faggi e ancora cieli a perdita d’occhio di cui colpiscono i notturni dai riflessi argentati simili ad arabeschi, apre ad una sorta di compenetrazione visivo-emotiva riportando in superficie desideri lontani, sogni in cui sperare.

Nata a Milano,

ma attiva in Brianza, sito privilegiato dove da forma e vita ad opere avvolgenti che raccontano dei suoni e dei bisbiglii, dei respiri e silenzi della natura, Patrizia Canola, nei suoi dipinti crea scenari dal forte impatto emotivo dove si intrecciano linee e forme avvolgenti che, cadenzate dal ritmo di una luce filtrata, guidano lo sguardo verso sentieri visti e sognati a recuperare sensazioni, lontane eppure vicine, che il tempo non cancella.

Così, Patrizia Canola, artista raffinata e sensibile, rivela le emozioni della vita che riaffiorano anche dopo tempo posando lo sguardo negli spazi tra terra e cielo dove la linea di confine sembra svanire a suggerire una possibile interazione tra l’orizzonte fisico e metafisico.
Gli scenari sono quelli di un paesaggio filtrato nei suoi diversi volti e manifestazioni dalla forza rivelatrice della luce.

Luce che forma e fonde il colore a svelare i dettagli di questa natura solare e rasserenante che rimanda all’eterno ciclo dell’esistenza nel passare delle stagioni.
La luce da lei catturata, sia diurna sia crepuscolare, avvolge ogni singolo particolare del paesaggio o veduta: ecco che un bosco, un campo di grano, un torrente d’acqua cristallina e poi le mimose, le peonie e l’uva bianca, si riempiono di questa essenza che traspare in ogni loro dettaglio creando il senso del movimento.

La luce liberandosi nel cielo

sembra irrompere e palpitare fra i rami e le cime degli alberi come in Luci d’Autunno (2015), mentre fermandosi su spazi ghiacciati trasforma gli stessi in specchi per cieli quasi marmorei e custodi di verità come in Incanto d’inverno (2015).
Verità sul senso della vita inafferrabile, ma percepibile attraverso colori intensi e vivaci, delicati e avvolgenti nel loro restituire profumi ed energia ad alberi, fiori, fili d’erba, ninfeeche raccontano della continuità, del passare dalla nascita alla morte, per poi rinascere.

È la rinascita del respiro cosmico che abbraccia il finito e l’infinito tra la terra e il cielo parlando all’uomo del mistero della vita.
Accanto alla pittura di paesaggio dove lo studio della luce come si è visto è fondamentale e dove la stessa definisce ogni dettaglio, Patrizia Canola si è dedicata al ritratto, allo studio dei cavalli (in particolare affascinata dal loro movimento), ai singoli alberi e alle nature morte dove campeggiano fiori e frutta.

Ma il suo stile,

da qualche tempo, parallelamente si è indirizzato verso un pensiero metafisico dove le figure non sono più definite e dove prevalgono colori molto chiari, tendenti al bianco, per raccontare il suo modo di sentire la vita filtrata attraverso una grande sensibilità dove al centro è il destino dell’uomo, con le domande sul senso della vita.

Quindi prevalgono tematiche legate al sentimento della libertà, al futuro il cui delinearsi dipende dall’uomo: futuro che può apparire incerto e indefinito, ma necessita di una scelta.
Aspetti che Patrizia Canola, con grande eleganza e poesia, riesce a definire sulla tela regalando emozioni senza tempo perché avvolgono la vita dell’uomo fatta di scelte e speranze.
In questa scia si possono leggere dipinti come: “Va pensiero”, “Futuro” e “Incontri”.

Per la prima volta i più bei dipinti di questa straordinaria artista arrivano ad Ischia per restarvi in una suggestiva esposizione a lei dedicata negli spazi del Museo Etnografico del Mare.
Bruno Mancini, Presidente della DILA ha conosciuto Patrizia Canola in occasione dell’evento del Bookcity dello scorso Novembre 2016 a Milano dove la DILA è stata protagonista con un ricco programma di appuntamenti tra musica, presentazione dell’Antologia e “Otto milioni” e letture di testi e poesie.

La mostra “PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”,

organizzata da Bruno Mancini e curata da Silvana Lazzarino, sarà in esposizione dal 15 Maggio al 15 Settembre 2017 al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
In permanenza si possono ammirare sette dipinti dell’artista dove a trionfare è la natura con luci e colori e in particolare il motivo dell’acqua delle coste marine della Sardegna e delle Marche rispettivamente con “Colori di Sardegna” ed “Estate marchigiana” dove lo sguardo si lascia catturare da avvolgenti riflessi di colori che uniscono cielo e mare; elemento dell’acqua che culla e accarezza le bianche “Ninfee” leggere come ballerine.

Intense poi le atmosfere lungo l’Adda del dipinto “I colori del fiume Adda” dove campeggiano i gialli, il verde accompagnati da tonalità blu dell’acqua dove l’ambiente circostante si riflette, come anche di ampio respiro è “Campo di lavanda” con il viola della lavanda in primo piano che risalta sull’azzurro e le increspature scure del cielo, e poi le colorate “Melagrane”.
Distante da tonalità così vivici e intense è l’atmosfera ovattata come da sogno che si respira nel dipinto “Inverno” dove cromie grigio, tendenti all’azzurro sembrano rarefatte come attutite ad indicare un momento di riflessione e sospensione del pensiero, necessario all’uomo per ritrovare se stesso guardando dentro di sé a partire dalla natura che si riposa.

Sette dipinti intensi di cui tre inediti grandi (“Estate marchigiana”, “Ninfee” e “I colori del fiume Adda”), tutti emozionanti dove viene privilegiato il tema dell’acqua e naturalmente dei colori che si richiamano all’isola verde come è denominata la splendida Ischia.
il tema dell’acqua come ritmo delle emozioni e della vita che scorre è la linfa della Terra e della natura cui dona energia e fertilità.

Acqua cristallina

come quella delle coste della Sardegna, acqua dai contrasti luminosi verdi e blu come quella dell’Adda, e ancora acqua trasparente dove si specchiano le ninfee espandendo i propri tenuti colori.
Ogni angolo della natura che si rispecchi in “scenari d’acqua” unitamente ai riflessi della luce crea rifrazioni di infinite armonie di colori dove riscoprire le emozioni che arricchiscono pensieri tra attese e speranze.
Nel suo lavoro Patrizia Canola rivolge il suo studio e la sua ricerca al colore e alla luce fondamentali per la sua arte.
Queste le sue parole: “I colori sono la musica e il direttore d’orchestra è la luce”.

Silvana Lazzarino

INFO: emmegiischia@gmail.com
Tel. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24

Il Dispari 2017-05-08 – Redazione culturale

Editoriale

La notizia della settimana è che sette magnifiche ed importanti opere della pittrice Patrizia Canola, tre delle quali mai prima esposte, sono in viaggio verso Ischia dove l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intende inizialmente presentarle nel Museo Etnografico del Mare (Palazzo dell’Orologio di Ischia ponte).
Patrizia Canola è una pittrice d’indiscussa fama internazionale che è stata convita, dalla nostra opinionista Silvana Lazzarino, non solo ad esporre le sue opere qui da noi, ma anche a verificare gli speciali benefici prodotti dalle cure termali isolane.
Patrizia Canola ha quindi in programma, per il prossimo mese di Settembre, una vacanza ischitana di conoscenza artistica del nostro territorio abbinata alle cure termali.

Ricordandovi che lo scorso 20 Marzo abbiamo pubblicato su questa pagina tre poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, oggi ne pubblichiamo altre tre seguendo sempre la numerazione dei codici che le contraddistinguono.
È importante precisare che tutti i componimenti scritti da Autori stranieri sono stati tradotti in italiano da Liga Sarah Lapinska la quale, Socia Fondatrice DILA, oltre ad essere un’eccellente pittrice, poetessa e fotografa è anche traduttrice della lingua lettone in italiano, in inglese e in russo.
La ringraziamo del grande lavoro svolto per agevolare i Poeti stranieri ad accedere al nostro Premio.
In questa pagina trovare anche il coupon valido per esprimere le vostre preferenze su tutte le opere poetiche, grafiche, musicali e giornalistiche finaliste dell’attuale edizione di “Otto milioni”.

Cod. 04
Jānis Lapinskis
Per l’uomo

Puoi splendere come il sole
ed essere colorato come l’arcobaleno,
duro come un diamante d’India.
Puoi muoverti come un atomo,
essere paziente… proprio l’oceano.

Essere superiore e buffone e nulla.
Tutti i prati esauriti.
le crepe sono larghe
e rammendati i fori.
La cima crescerà di un’altra cima,
invece la radice diventerà la terra.
Non valgono nulla le tue ambizioni!

Chi crescerà?-Chiedi tu.
Devi fracassare quello che c’è
per diventare arcobaleno.
Essere del sole nel cielo.
Taglia la trama. Strappa il foro.
L’albero cresce meglio sulla radura.
Chi vuole respirare, deve uccidere.
Chi vuole mangiare, deve uccidere.
Chi non è assassino, diventa vittima.
Diventa rovina colui che non crea rovina.
Non tema il vuoto. Il vuoto non esiste.

Cod. 05
Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.

Cod. 06
Modris Andzàns
L’arco limitato

Quanto poco ci curiamo
di chi ci sta vicino.
Non vogliono incontrarlo… e basta,
Anche se le nostre case sono distanti il tratto di un sentiero,
i nostri interessi li scagliano fuori da noi stessi.
Più importante è l’itinerario,
e via di corsa per andare via.

Per andare via verso la vita, e spingerci avanti,
come se niente potesse toccarci.
L’importante è raggiungere un posto concreto.
Ma il ponte può crollare e si finisce la corsa.

Il mondo mercantile domina intorno di noi,
ed sembra un bene se ci dividiamo dai nostri vicini.
Comunque, chi si trova là, oltre uno sguardo
per noi è “l’altro” visto solo come peccato.

Vedo che pure io sono stato bacato da questa epidemia.
Abito in una cuccia, ancora senza la catena,
e non credo che splenderà
diventando fratello dell’uomo a me più vicino.

Michelangelo Angrisani

Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, sarà presto protagonista dei progetti culturali Made in Ischia

Grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni con mostre internazionali; Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio).
Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.
la qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano.

Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica.
Medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati.
Medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Nel 2007 nelle Città di Macin e Tulcea (Romania) ha ricevuto dalle autorità locali il diploma d’Onore per i rapporti interculturali sviluppati tra l’Accademia Arte e Cultura e la Romania.
Nel 2013 è stato ospite e membro di giuria alla premiazione del concorso di pittura e scultura dedicato all’artista cortonese “G. Severino” (Città di Cortona, Arezzo), e qui ha ricevuto il premio alla carriera, la Tabula Cortonensis.
Angrisani nell’anno 2007 è stato l’unico artista in tutta la provincia di Salerno ad essere selezionato dalla Commissione Internazionale e ammesso a partecipare alla VI Edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “Città di Firenze”.
Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.
Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.
Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri.
Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali.
Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.
Michelangelo Angrisani sarà presto protagonista dei progetti culturali Made in Ischia organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per conto della quale presiedo la sede operativa della Provincia di Latina.

Angela Maria Tiberi
Presidente delegata Regione Lazio per l’Accademia Internazionale “Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani”; Ambasciatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per Sermoneta e Provincia di Latina.

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

Editoriale

L’editoriale di questa settimana lo dedico a… me, quale regalo per il mio compleanno avvenuto ieri.

Per festeggiare con voi tale ricorrenza, ho deciso di proporvi “Sembri”, ossia la poesia che preferisco tra quelle che ho dedicato a Rosalba (mia moglie) e, in anteprima assoluta, due mie poesie “La Macchia” e “Feticiste eternità” tuttora inedite che andranno a far parte dell’antologia Penne Note Matite in preparazione presso l’EditoreIl Sextantedi Mariapia Ciaghi.

SEMBRI

Oggi.
Oggi dai trespoli selvagge cocorite
oggi da Chio sovrana tralci di vitigni
oggi etiopi zefiri ambrati
giallo deserto
di sabbie egiziache
oggi sui prati delle tue lusinghe
affascinanti.

Così o come
nel fertile appanno
la goccia sul vetro.

Domani.
Domani ti pongo addosso trina d’Alsazia
domani raggiante ritorno d’incenso e di eucalipto
domani che dipana i nostri intrighi
le foto con sorrisi
le lettere d’amore
domani incise negli angoli dei mondi
dal picco della mia follia.

Discesa o risalita
con docile affanno
la mano alla roccia.

Oggi o domani.
Oggi o domani forse ingorde speranze
sonnamboliche ipnosi
nella veglia incredula
della nostra vita.

Atlante affaticato
io
resto piolo.
Calliope appartata
tu
sembri una sposa.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”- M.G. 2008.

LA MACCHIA

Epifania
da vuota sacralità
nel codice bianco di un‘attesa.

Urge la ferma effige
brama di riverenza al mausoleo.

Abbiamo cuori docili
effimere certezze
infausti fuligginosi appigli
precarie sonnolenze
la macchia.

Poi restano spoglie di pudori
turgide icone alla lussuria.

FETICISTE ETERNITÀ

Baratta ancora comprensione
logica
-la sua-
con la smania di un divenire
apocrifo
-non sua-.

Io sono l’ego che vi manca.

Quando verrò,
sarò fulmine che scioglie ghiacciai
e l’onda lunga della valanga,
sarò turbine che squassa stereotipi
e feticiste eternità senza pensieri.

E voi mi chiamerete ”Ignazio”.

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

JANIS DROZDOVS

Finalista della seconda edizione del premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni”

L‘arte antichissima del rame.

Janis Drozdovs, nato a Tbilisi, Georgia, 22.09.1978, ha appreso da suo padre Robert l‘antichissima arte di realizzare sculture, rilievi, gioielli, spade, scudi, monete, utilizzandola insieme alla capacità di plasmare il rame con altri composti che danno al suo discreto splendore le note diverse e ricche dell’oro, secondo la tradizione del Caucaso.

Janis è greco di nazionalità, non è georgiano.
Forse, anche per questa sua origine, l’obiettivo della sua arte non è quella tipica degli Artisti caucasici ossia simile a quella di suo padre Robert e di tutti coloro che realizzano “chikanke” con i motivi georgiani quasi tutti ricavati dal poema del XII secolo scritto da Shota RustaveliVepkhistkaosani – Il cavaliere nella pelle di leopardo”.
Le chikanke di Robert sono molto filigranate, quasi al limite dell’arte tradizionale.

Janis aveva circa 22 anni

quando ha cominciato a creare le sue prime chikanke per lo più raffiguranti eroi dei miti ellenici.
É orgoglioso del suo primo lavoro Pegaso e Chrisaore contro l’Idra”dove la figura del cavallo volante è molto espressiva: i muscoli del suo corpo pare si muovano nella lotta; il cavaliere-gigante è concentrato, mentre, invece, l’Idra è composta da mille dettagli, ma, nello stesso tempo appare unita, forte, pericolosa, comunque già quasi sconfitta, chinata in un angolo, vinta.

Toccando questa opera con le mani si può sentire la vibrazione è l’intensità di questa lotta mitica.

Alcuni tipi di icone gli sono spesso richieste da gente, anziana e non ricca, che vuole pregare davanti alle immagini da lui realizzate, e allora Janis chiede loro compensi minimi essendo ben felice di aiutare gente anziana, credente e non ricca.

Le sue opere sono state esposte ed ammirate

sia a Riga, sia a Jelgava, sia in molte altre città.
Una dalle sue opere, l’emblema di Mosca, Janis l’ha regalato al rappresentante di un ben famoso politico, ex-sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov.

Altri lavori di Janis sono dedicati ai miti grechi e ai vangeli cristiani con Gesù Cristo al centro dell’immagine.

“Presto cadrà la religione falsa di Satana e lui stesso” è un’opera stilizzata in modo greco, ma non così statica, più espressiva e più realistica.

Ogni viso è diverso, ogni creatura mitologica ha il suo volto e la sua grazie, e la sua passione unica, così come ogni opera d’arte è unica e come è unica ogni anima.

Il ciclo dedicato a Gesù Cristo

comincia con “Annunciazione per Maria”, poi segue con “Cristo ed i pastori”, in cui sono presenti personaggi molto individualizzati in quanto ogni pastore pare esprimere la sua personale opinione relativa al miracolo: miracolo come parte normale della nostra vita se siamo capaci di vedere, di guardare, di amare.

Il ciclo continua con l’opera “La seconda apparizione di Cristo” in cui sono espresse in maniera compiuta la speranza e la visione messianica: Lui è ritornato, maestoso, serio, in piena luce.

Lui è ritornato di nuovo nel mondo.

Mondo costruito, in questa opera, come un globo pieno di umani che alzano le loro teste, che alzano i loro corpi, umani senza dubbi, umani quasi privi di speranze, umani che non credono a propri occhi nel primo attimo, ma già sentendo che questa è la verità, che lui e ancora qui, ancora più presente di prima.

Questa opera è, nella sua composizione ideologica, molto diversa da quelle dedicate ai miti greci.

Qui il messaggio è un altro.

Non espressione intensa di lotta tra il Bene e il Male, ma armonia non monotona e non simmetrica, come speranza non perduta o riavuta.
Il Cristo qui è così maestoso, così stabile, senza più i suoi dubbi di quando era sulla croce e chiedeva al Dio Padre “Perché mi hai lasciato?!

Ritornato! Superati i dubbi.

Un’opera che può fare solo un artista che non ha perso le speranze, come Janis.
Lui mi ha raccontato anche che ama partecipare alle mostre in qualsiasi modo, che a lui piace dimostrare a tutti coloro che sono pronti ad osservare, il processo del suo lavoro, partendo dall’inizio, dal caos che crea la terra, come in tanti miti antichi.

“Pure io spero che tutto sarà Ok con il nostro progetto e le nostre mostre.”
Era, naturalmente, ansioso e un po’ amareggiato per i suoi problemi nell’acquisto di materiali per nuove opere, ma subito dopo, ancora pieno di speranza, Janis all’improvviso mi ha sorriso dicendo “Pure io spero,che tutto sarà Ok.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

DILATWITTERONE

Da Giuseppe Capoluongo:

Ho parlato per lo spettacolo a Udine, mi chiedono di portare un programma dettagliato e il numero dei partecipanti. Dovrebbe andare per Settembre...”

Da Liga Sarah Lapinska:

Ho regalato, per conto di DILA, la nostra Antologia a Viktors Valainis, docente dell’Università di Agricoltura in Jelgava.

Da Patrizia Canola:

Ti confermo che accetto di esporre tre mie opere INEDITE al Museo Etnografico del Mare

Angela Maria Tiberi:

Silvana Arbia (già Capo del Principale Organo Amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia) ha accettato di collaborare con DILA.”

Redazione:

“Il libro di Silvana Lazzarino “LA SEDUZIONE DELL’IMMAGINE DALL’ARTE AI VERSI POETICI. ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA MIE MUSE ISPIRATRICI ha ricevuto la Menzione d’Onore al PREMIO INTERNAZIONALE AUPI per la sezione libro edito.”

Il Dispari 2017-05-01

 DILA

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Giardini La Mortella

Giardini La Mortella

21 Maggio 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Duo L. GeorgievskayaT. Schwan – 2 pianoforti
Musiche di Beethoven, Ravel, Poulenc

28/29 Maggio 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Evgeny Starodubtsev – Pianoforte
Musiche
Sabato: Brahms, Szymanowsk, Ravel
Domenica: Bach, Skrjabin, Stravinsky, Prokofiev

04/05 Giugno 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Duo J. Lee – G. Troisi – Violino e pianoforte
Musiche
Sabato: Mozart, Sarasate, Ravel
Domenica: Mozart, Hindemith, Ravel

La storia dei Giardini La Mortella
L’ isola di Ischia, nella Baia di Napoli è stata per molto tempo un rifugio per artisti, musicisti, scrittori e personaggi del cinema. William Walton venne ad abitare ad Ischia con la moglie argentina Susana subito dopo la seconda guerra mondiale, e nel corso degli anni i due intrattennero molti ospiti illustri, incluso Laurence Olivier, Vivien Leigh, Terence Rattigan, Maria Callas.
La proprietà dei Walton, La Mortella – il luogo dei mirti – è un giardino tropicale ed esotico rinomato in tutta Europa. Originalmente disegnato dal paesaggista Russell Page, fu aperto al pubblico nel 1991 e può essere visitato durante i mesi da aprile a novembre.

La casa è costruita sul lato di una collina vulcanica e include una Sala Recite e l’Archivio. Creato nel 1990, l’archivio comprende lettere, fotografie, manoscritti e cimeli di Sir William. L’archivio offre una grande risorsa sia per studiosi che per appassionati, ed una frazione del materiale è attualmente in mostra permanente nel Museo. La raccolta viene continuamente aggiornata, ogni volta che ulteriore materiale viene alla luce. Come La Mortella stessa, che è passata da un arida cava di pietra ad un ricco giardino tropicale, l’archivio è stato un lavoro di amore supportato da un’attenta pianificazione a lungo termine.

Nella Sala Recite si svolgono concerti di musica da camera articolati in due stagioni, quella Primaverile e quella Autunnale. Ogni fine-settimana, giovani musicisti inviati da Scuole di Musica italiane e straniere si esibiscono in più di settanta concerti, aperti al pubblico. Da 1989 al 1999 è stato organizzato un Masterclass annuale per giovani cantanti e musicisti in agosto e settembre. L’Università di Harvard vi svolge un programma di Residenze per compositori, e tirocinanti nel campo del giardinaggio vengono qui ad acquisire esperienza lavorativa.

Nel tempo la Fondazione William Walton e La Mortella ha stabilito rapporti di collaborazione speciali con scuole di musica prestigiose, quali il Royal Welsh College of Music and Drama, che ha istituito una borsa di studio nel nome di William Walton e manda degli ensemble dei suoi studenti ad Ischia ogni anno; la Scuola di Musica di Fiesole con la quale viene messa in palio una borsa di studio annuale per un giovane musicista, la Curtis School of Music di Philadelphia (USA) con cui vengono organizzati corsi di musica residenziali e concerti. Domina il giardino superiore il Teatro Greco, una cavea ricavata dal declivio della montagna, il cui palcoscenico si affaccia sul panorama della baia di Forio. In questo suggestivo teatro circondato da rose cinesi e erbe profumate si svolgono i Concerti delle orchestre giovanili nella stagione estiva.

La Mortella è uno dei più bei giardini privati in Europa. Nel 2004 ha ricevuto il primo Premio come ‘il più bel parco d’Italia’ dalla ditta americana Briggs & Stratton, in competizione con altri 100 giardini italiani. Questo giardino incantevole è stato creato in 50 anni con senso artistico, amore e determinazione da Lady Walton, per offrire al compositore un rifugio nel quale lavorare in serenità ed isolamento. Mentre William componeva, Susana creava un proprio capolavoro, unico, fatto di fiori e piante; piantando instancabilmente, dando forma e struttura ad un terreno impervio e poco promettente, propagando ed irrigando, e credendo nella forza dei sogni man mano ha creato un giardino che oggi ospita migliaia di piante rare ed esotiche. Per Susana Walton, la Mortella è la missione di una vita, un monumento alla vita e alle opere di William, e un toccante ricordo del grande amore che hanno vissuto. La proprietà, che nei primi anni ‘50 era un terreno assolato e brullo costellato di pietre vulcaniche, oggi è un giardino in più livelli, che varia da un ambiente tipicamente sub-tropicale nella valle, con un suo proprio microclima umido ed ombroso, alle zone più esposte al sole in alto sulla collina.
Attività musicali
Durante l’anno si svolgono tre stagioni concertistiche: in Primavera e in Autunno i recital di Musica da camera, che si tengono ogni Sabato e Domenica nella Sala Recite; in Estate il Festival per le orchestre giovanili, con concerti di Musica Sinfonica, che si svolgono il Giovedì sera nel Teatro Greco. Questi concerti vedono sempre impegnati musicisti giovani (età massima 32 anni), per dare seguito alla volontà espressa da William Walton, che La Mortella potesse aiutare i giovani talenti a spiccare il volo.

 

La stagione di musica da camera viene svolta in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia (Roma), di San Pietro a Macella (Napoli), la scuola di Musica di Fiesole ed il Conservatorio di Avellino; inoltre collaborano a questo programma il Royal Welsh College of Music and Drama (Galles). Queste scuole selezionano i propri studenti migliori e li inviano ad Ischia per eseguire un concerto. L’idea di fondo dietro a questo programma (oramai decennale) è che i giovani musicisti trovino, nel confronto con un pubblico competente ed attento, un momento di stimolo e di ispirazione. Allo stesso tempo il loro nome comincia a girare ed a farsi conoscere. Oltre agli studenti selezionati dalle scuole, la Fondazione William Walton e La Mortella invita ad esibirsi il vincitore della Borsa di Studio William Walton della Scuola di Fiesole e, a seconda dei periodi, vincitori di altri concorsi musicali prestigiosi.
Il Festival per le orchestre giovanili. Questa manifestazione offre a numerose orchestre giovanili italiane e straniere l’occasione di esibirsi in un luogo di grande fascino e suggestione, quali sono i Giardini La Mortella dove ha vissuto il grande musicista William Walton. I Giardini sono così fonte di ispirazione e di intense emozioni artistiche per i musicisti, cui la manifestazione offre anche l’occasione di entrare in contatto con il mondo mediterraneo, l’ambiente e la storia dell’isola, l’immenso patrimonio archeologico e culturale della Campania. Infine Il Festival svolge anche un ruolo di promozione dell’isola d’Ischia e della sua offerta turistica, richiamando un pubblico colto, qualificato, molto specializzato, a beneficio di uno sviluppo turistico consapevole e sostenibile. Anche la stagione di musica sinfonica al Teatro Greco, come quella di musica da camera, viene svolta in collaborazione con scuole di musica ed istituzioni nazionali ed internazionali.
Categoria: Musica
Festival per le Orchestre Giovanili
Quando William Walton morì, ed il mondo perse uno dei più grandi compositori del XX secolo, Lady Walton scelse di rimanere ad Ischia ed esaudire il più grande desiderio del marito: aiutare giovani musicisti di talento. Susana cominciò così ad organizzare ogni anno un masterclass, in cui per tre settimane uno staff di specialisti si occupava della voce e della presenza scenica di professionisti in erba, scelti dopo selezioni rigorosissime. L’età di questi giovani talenti era compresa tra i 7 e i 25 anni, ed i corsi erano completamente sostenuti dalla Fondazione. In seguito venne varato un programma di concerti di musica da camera, tutt’ora in corso, in collaborazione con prestigiose scuole di musica

http://forio.italiadellacultura.it/luoghi/parco/giardini-la-mortella/

Giardini La Mortella

Eventi culturali

nell’isola d’Ischia dal 10 Maggio 2016

Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Ipomea del Negombo

Dal 20 Maggio 2016 al 22 Maggio 2016, ore 15:00 ore 20:30,
al Parco Termale Negombo – Lacco Ameno
avrà luogo la quattordicesima edizione di Ipomea del Negombo, mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda.
L’apertura è venerdì 20 maggio dalle ore 15.00 alle 20.30,..

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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Ensemble vocale: I te vurria vasà

Tutti i venerdì dal 20 Maggio 2026 fino alla fine di Settembre, alle ore 22:00,
al Palazzo Reale di Ischia porto sono programmati i concerti dal titolo
“I Te Vurria Vasa”.
Spettacoli di melodie e danze napoletane proposti dall’ensemble vocale-strumentale “La Ghironda” con la coreografie allestita da “Il Balletto“.
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
VI Qday Quilt Italia Campania

Da 21 Maggio 2016 al 22 Maggio 2016, dalle ore 9:00 alle ore 13:00
nel complesso museale di Villa Arbusto – Villa Gingerò, a Lacco ameno, sarà proposta la Mostra
VI Qday Quilt Italia Campania
Esposizione e laboratori di Patchwork, Quilt, lavori d’ago ed affini.
Organizzato dall’Associazione Quilt…
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Mostra Fotografica Suggestioni in lith

dal 16 Aprile 2016 al 16 Giugno 2016 dalle ore 09:00 alle ore 19:00
nei Giardini Ravino di Forio d’Ischia, nella saletta Moby Dick, sarà visitabile la mostra fotografica
“Suggestioni in lith” Gino Di Meglio
Le stampe lith rappresentano una evoluzione alternativa del metodo di stampa mediante processi chimici che genera l’immagine fotografica tradizionale.

22 Maggio 2016 alle ore 16:00 Luca Sorbo, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e Roberto Lagrasta, uno dei maggiori esperti italiani di stampa alla Gomma bicromata, incontreranno Gino Di Meglio, avvocato ed esperto fotografo, per discutere della…

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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Gioielli con sei zampe ad Ipomea del Negombo

Dal 20 Maggio 2016 al 22 Maggio 2016, ore 15:00 ore 20:30,
al Parco Termale Negombo – Lacco Ameno sarà visitabile la
mostra entomologica degli insetti più grandi, belli, colorati, spettacolari, rari e preziosi del mondo
“Gioielli con sei zampe”
Una esposizione degli esemplari più particolari: dallo splendido scarabeo d’oro alle incredibili farfalle.
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
Visite guidate alla Torre di Michelangelo

Torre di Michelangelo – Ischia
Escursioni guidate nei giorni di sabato 21 e domenica 22 Maggio 2016 con orario 9.30-12.30 e 15.00-19.00
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Giardini La Mortella

21 Maggio 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Duo L. GeorgievskayaT. Schwan – 2 pianoforti
Musiche di Beethoven, Ravel, Poulenc

28/29 Maggio 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Evgeny Starodubtsev – Pianoforte
Musiche
Sabato: Brahms, Szymanowsk, Ravel
Domenica: Bach, Skrjabin, Stravinsky, Prokofiev

04/05 Giugno 2016 ore 17:00
Incontri Musicali – Duo J. Lee – G. Troisi – Violino e pianoforte
Musiche
Sabato: Mozart, Sarasate, Ravel
Domenica: Mozart, Hindemith, Ravel
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
GIORGIO MARIA GRIFFA ACQUERELLI

Dal 21 Maggio 20126 al 20 Giugno 2016, dalle ore 18.00 alle ore 21.00
presso la Galleria Ielasi di Ischia ponte sarà allestita la mostra di Giorgio Maria Griffa Acquerelli
Vernissage sabato 21 Maggio ore 19.30
Nella sua duplice vocazione di viaggiatore e artista l’opera di Giorgio Maria Griffa procede come il diario di bordo di…
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali
The dreamers tour of Sergio Bambarén 2016

Ipomea del Negombo – Lacco Ameno
21 Maggio 2016 ore 18:30
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Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Eventi dal 10 Maggio 2016

Eventi dal 10 Aprile 2016

Eventi dal 10 Marzo 2016

Eventi dal 28 Febbraio 2016

La tv streaming lanostraisola si rinnova

Eventi dal 20 Febbraio 2016

Eventi dal 20 Gennaio 2016

Statistiche 10 Gennaio 2016

Statistiche 10 Dicembre 2015

Eventi dal 20 Dicembre 2015

Eventi dal 20 Novembre 2015

Eventi dal 20 Ottobre 2015

Eventi dal 20 Settembre 2015

Eventi dal 20 Agosto 2015

Eventi dal 20 Giugno 2015

Eventi dal 10 Maggio 2015

Eventi dal 10 Aprile 2015

Eventi dal 10 Marzo 2015

Eventi dal 10 Febbraio 2015

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Concerto a Roma

PAOLA OCCHI E SANTINA AMICI

A Roma MERAVIGLIOSE COME SEMPRE

Armonie di note e canto tra i ritmi legati all’operetta e all’opera e alle sfumature della classica hanno riempito di nuova emozione il cuore di Roma. Lo scorso 20 e 21 febbraio 2016 nel centro di Roma presso i suggestivi spazi relegati alla musica quali La Stanza della Musica in Via dei Greci, 56 e la Chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria (in Via De Corso, 15) si è assistito ai due concerti del Duo “Meravigliosamente Retrò” formato dalla soprano Paola Occhi e dalla pianista Santina Amici che hanno incantato il pubblico romano e non solo intervenuto a questi appuntamenti dove a trionfare è stata la musica tra profano e

Paola-Occhi-concerto-qscaro. Musica che nei diversi ritmi e movimenti ha toccato le emozioni della vita tra passato e presente raccontando di inganni e passioni, gelosie e abbandoni, sottolineando il coraggio, la speranza e la fede. Emozioni che sembrava di respirare lungo i ritmi tra gli acuti e le sfumature vocali di Paola Occhi e la

padronanza tecnica e raffinatezza interpretativa di Santina Amici al pianoforte. Raffinatezza ed eleganza, forza espressiva e descrittiva hanno come sempre accompagnato le loro interpretazioni tra arie di opera e operetta e brani di musica classica. In particolare al concerto di sabato 20 febbraio presso La Stanza della Musica (Via dei Greci, 56) dove protagonista è stata la musica profana, le due artiste hanno dato ampio respiro a storie di vita lontane eppure molto vicine, che si celano nei versi di brani tratti delle Operette come: La vedova Allegra di F. Lehár e Ballo di Savoia di Abraham, o in quelli delle Opere Gianni Schicchi di G Puccini e Gli zingari in fiera di G Paisiello. La fede, la forza del credo necessarie anche per superare grandi dolori, la pietà ed il perdono hanno preso nuova vita attraverso la voce intensa e vellutata di Paola Occhi e le sfumature armoniche dell’organo di Santina Amici che domenica scorsa 21 febbraio nella Chiesa di Santi Nomi di Gesù e Maria  (Via del Corso) hanno regalato al pubblico interpretazioni di grande spessore contenutistico e stilistico. Attraverso le arie di Pie Jesu di A. L. Webber, Sarabanda con Partita n.1-2 e Bist du bei mir BWV 508 di J.S. Bach e poi del Largo dallo Stabat Mater di Antonio Vivaldi e Ave Verum e Agnus Dei di W. A. Mozart, il duo

“Meravigliosamente Retrò” Santina-concerto compha toccato le corde del cuore emozionando ancora una volta di più. “Ho vissuto una grande emozione anche grazie al pubblico che alla fine ha mostrato di aver apprezzato molto la nostra interpretazione tanto da riservarci un applauso lungo cinque minuti….” Queste le parole di Paola Occhi soddisfatta della sua esibizione romana, ma soprattutto felice di aver trovato nella Capitale un pubblico attento e interessato. A conferma di questo anche il fatto che le sue introduzioni ai brani di classica, con brevi cenni sulla storia del testo compresi eventuali aneddoti, sono risultate preziose per un ascolto più partecipe.

Le due artiste, ciascuna con alle spalle un’attività concertistica di diversi anni in varie città italiane, fin dal loro primo concerto insieme, sono entrate in sintonia, accomunate dallo stesso modo di sentire e trasmettere le emozioni che solo la musica può comunicare solcando le infinite linee della vita a far riaffiorare i fruscii del cuore dove silenziose si nascondono attese e speranze, malinconie e abbandoni.

Paola Occhi, ha dichiarato di aver trovato con Santina Amici la giusta intesa per procedere in questo

lavoro dove non sempre è facile incontrarsi sul lato professionale e umano e dove bisogna esser da ambo le parti rispettosi e generosi per proceder all’unisono. Dalla scelta dei testi da preparare all’esecuzione tra Paola e Santina c’è confronto e rispetto per un impegno costante nell’arricchire sempre più il lavoro e renderlo anche originale e di maggior interesse.

Molto probabilmente tra le novità del duo Meravigliosamente Retrò ci sarà anche la possibilità di iniziare una collaborazione con il tenore David Barios dalla brillante carriera, con il quale Paola Occhi potrebbe duettare anche un brano come l’Ave Maria solitamente eseguito ad una sola voce. Chissà. Sicuramente a Paola Occhi e Santina Amici le idee non mancano per arricchire il loro repertorio e dare nuovo impulso alla loro arte sempre molto apprezzata e piena di vita. Ascoltarle ed incontrarle sarà sempre  una nuova emozione grazie alla loro interpretazione intensa e poetica di brani che tra barocco e contemporaneo spaziano dalla musica sacra a quella profana.

Silvana Lazzarino

 

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