Archinatura: i dipinti di Zoraqi e la città eterna

Archinatura: Klement Zoraqi espone al Micro Arti Visive

Archinatura:

Intramontabile con le sue bellezze tra architetture, scenari paesaggistici e reperti archeologici Roma racconta la sua storia che dura nel tempo e oltre il tempo. Una storia che narra abitudini e tradizioni di popoli e genti attraverso miti e leggende, imprese e fasti. Il fascino di Roma non poteva non incantare Klement Zoraqi, artista albanese che dopo il successo ottenuto a Tirana all’Accademia di Belle Arti, arriva nella Capitale con una mostra di dipinti dedicati alla città eterna.

Archinatura
il colonnato del Bernini di Klement Zoraqi

La mostra “Roma. Archi/Nature” dal prossimo 13 ottobre al Micro di Roma, che rientra nell’ambito delle iniziative della manifestazione “Rome Art Week” presentata lo scorso 28 settembre a Roma presso la Sala da Feltre in Trastevere e della Giornata del Contemporaneo, presenta un ciclo di lavori dell’artista albanese che in Roma ha visto il luogo privilegiato dove trovare la giusta ispirazione per dare forma a rappresentazioni in cui viene rievocato il fascino e la magia di contesti e luoghi della città dove la storia resiste al tempo. Monumenti, paesaggi e architetture tra le più suggestive e caratteristiche di Roma sono restituite attraverso lo sguardo di un artista fin da subito innamorato della città eterna: ora avvolte dalle rosate luci del tramonto, ora immortalate in pieno giorno, e ancora accarezzate dalle luci della sera.

Archinatura:  i dipinti di Zoraqi e la città eterna

Roma Archinatura la Cupola di S Pietro di Klement Zoraqi

Le opere presenti in questo percorso espositivo – Archinatura –  dalla suggestiva vista sul colonnato del Bernini al Colosseo, da Castel Sant’Angelo alla Cupola di San Pietro fino alla porta di Villa Pamphili, raccontano con gli occhi e il cuore di un artista straniero le atmosfere e le memorie di Roma e come sottolinea Paola Valori direttrice del Micro e curatrice della mostra, “Questa mostra vuole ricostruire la storia di un artista profondamente legato con l’humus della nostra città” e prosegue “La missione di Micro è anche quella di sostenere e promuovere la conoscenza di artisti stranieri con eventi e appuntamenti dalla lettura comprensibile, e godibili da un pubblico più vasto”.

Un percorso dunque incentrato sulla magnificenza della città eterna, alla scoperta e riscoperta dei suoi luoghi simbolo, dal citato Colosseo ai paesaggi, alla natura e alle maestose architetture. Memorie di fasti e trionfi lungo quasi tre millenni di storia attraverso tracce e testimonianze di malinconica bellezza che l’artista restituisce attraverso un uso sapiente del colore e con atmosfere rarefatte proprie degli artisti albanesi. Lungo cieli brillanti si stagliano rovine e monumenti a testimoniare come la “Grande Bellezza” della città eterna abbia rapito gli occhi e l’animo di un artista viaggiatore.

Silvana Lazzarino

 

ROMA, ARCHINATURA

Mostra personale di Klement Zoraqi

a cura di Paola Valori

MICRO Museo Arti Visive

Spazio Porta Mazzini,

Viale Mazzini, 1 Roma

Inaugurazione venerdì 13 ottobre 2017 ore 18:30

dal 13 al 23 ottobre 2017

Ingresso libero

Informazioni: 347 0900625 www.microartivisive.it

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Luca Pignatelli “Rome in Icons” Roma alla Sala da Feltre

LUCA PIGNATELLI .”ROME IN ICONS”. OLTRE LA MEMORIA RIELABORANDO IL PRESENTE

Volto a cogliere con uno sguardo al passato quel che resta “vivo” della tradizione, soffermandosi su temi legati alla classicità e alla storia rivisitati nel presente, Luca PIGNATELLI (Milano 1962) tra i più affermati protagonisti della scena artistica contemporanea a livello internazionale, traccia il suo percorso con cui riporta in auge la memoria, il mito che parla di grandezza e bellezza ormai lontane da questa contemporaneità sempre più in declino dove non sono più dati all’uomo punti di riferimento cui appellarsi.

Luca Pignatelli Rome in Icons

A Pignatelli che rielabora i canoni tradizionali dell’arte facendo interagire diversi piani di visualizzazione, è dedicata un’interessante esposizione che si inaugura a Roma il 12 ottobre 2017 alle ore 18.00 nei suggestivi spazi della Sala da Feltre- Open Art in Via Benedetto Musolino, 7.

La mostra, LUCA PIGNATELLI .”ROME IN ICONS”, accanto a suggestive incisioni in cui sono rappresentati i luoghi più significativi di Roma tra monumenti, chiese, vedute, presenta anche busti di richiamo classico. Rappresentazioni dove si intrecciano aspetti legati alla storia e al mito che appartengono alla memoria dell’uomo e che proiettano in un percorso con cui riformulare il presente. La storia con le sue tradizioni riemerge, e in questo contesto protagonista è la città di Roma con le sue vedute, paesaggi, monumenti più caratteristici che regalano visioni indimenticabili senza tempo e oltre il tempo, rese ancor più particolari dalla tecnica dell’incisione. Un iter dove il passato viene riproposto per sottolinearne grandezza e bellezza che entrano in contrasto con questo presente decadente e distante.

Antico e contemporaneo entrano a far parte delle opere di Pignatelli a volte non del tutto completate come a lasciare un qualcosa di sospeso, da ritoccare. Nelle sue tele ad esempio, dove emergono frammenti di passato, si combinano diversi elementi di vari materiali a suggerire che anche questi segni vivono di memoria.

Silvana Lazzarino

 

LUCA PIGNATELLI

”ROME IN ICONS”

nell’ ambito di “ROME ART WEEK”

Sala da Feltre- Open Art

Via Benedetto Musolino, 7 Roma

Inaugurazione mostra giovedì 12ottobre 2017 ore 18.00

12 ottobre- 31 dicembre 2017

Ingresso libero

 

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Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Il Dispari 2017-09-25

 Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Editoriale

Dal mio racconto “Così o come” tratto dal libro “Per Aurora volume terzo”.
Parte seconda
Capitolo primo


Le mie prime reazioni di stupore incredulità sorpresa “È così o no?”, malinconia sconforto abbandono “Che ci posso fare!”, immobilità fisica mentale sentimentale “Doveva accadere prima o poi”, vennero inghiottite insieme alla bella schiuma gialla della birra popolare e furono soppiantate da brevi fugaci emozioni mai dimenticate: i tesori ed i retaggi degli incontri determinanti per la indiscutibile amicizia tra me e la “Signora”.

La fama della mia amicizia con Aurora, in modo particolare dopo la pubblicazione di “La Notizia virgola la Condanna punto”, unitamente a tutta una serie di pettegolezzi urbani riguardanti il mio sistema di vita imbottito, dicevano, di estrema pigrizia indolenza disattenzione distrazione (io direi, invece, giusto impegno parsimonia e saggio economizzatore di beni importanti quali il tempo e lo spazio), “così o come” accadde per i films di Rochy, avevano posto la mia immagine all’apice del consenso, ma la mia vita privata nell’infernale sfera della popolarità.

-« È lui, è lui!»

-«L’amico di Aurora, venite…»
-«Ignazioooooo…»
-«Una birra popolare al signor Ignazio. Mi permette una foto? Sì grazie. Scatta, fai presto, il signor Ignazio ha fretta.»

Un bestione alto due metri, e trentacinque centimetri tra pollice e mignolo, un giorno mi ha poggiato affettuosamente la mano sulla spalla e per poco non m’inchiodava al suolo come una palina di fermata autobus.

Una bagascia dai giochini veloci – ultra veloci – rapidi – urgenti tariffe maggiorate, mi ha baciato quasi sulla bocca nel supermercato gremito di gente e, forse peggio, ha spalmato sulle mie braccia con le sue ascelle sudaticce un indefinibile odore di capre e di pesci, di fattrici e di stalloni, di sessi e di colonie.

La bimbetta non ancora ragazzina stentava a comprendere gli ordini della mamma, però mi guardava come se fossi stato un vecchio Babbo Natale, intanto che mi tirava i pantaloni mostrando un blocchetto ed una penna per pretendere un autografo.

Sì forse è meglio cambiare programma, dicevo a me stesso durante ogni pausa di lavoro che mi consentivo (già, non lo sapete, ma io lavoro, faccio il “A”.

“B” faccio l’assaggiatore di birre.
“C” faccio l’avvocato del diavolo.
“D” faccio l’uomo della provvidenza.
“E” faccio il servo degli istinti.
“F” faccio Ignazio di Frigeria e D’Alessandro.
“G” faccio l’uno e il trino più tre.

Bussano alla porta…

L’apnea è la scommessa perduta, la spirale avvolgente, il lusso svogliato.
Nei mari dei Caraibi la preda è il pescatore che non utilizza adeguate protezioni.
Soltanto un lusso svogliato lo porta a privarsi di bombole e boccaglio per la pesca dei barracuda.

Il Tirreno era considerato dagli antichi un mare “nostro”. Noi umani moderni lo abbiamo squamato devitalizzato disinfettato colonizzato, reso una fogna, riciclato in mare “morto”.

Era in esso (avrei preferito scrivere in lui) che spesso sguazzavo, intrepido e naturalista, imbozzimato tra le spire coinvolgenti delle immersioni.
Con maschera e pinne.
Sempre senza bombole

Nella settima edizione delle mie incursioni tra le gole marine di San Pancrazio, alla ricerca di una mitica tana di cernia che ricordavo ricoperta da alghe e licheni, per non concedermi un respiro, l’apnea avrebbe potuto togliermi la vita prima della risalita.
Più giù.
Più più.
Più tempo.
Più volte.

Più sempre, più tutto, più giovane, più forte, più solo, più assurdo, più io, più meno.

Dietro alla porta chiusa del mio rifugio, che certo non bussava da sola, come braccata dalla muta camaleontica di un sub, la mia apnea, per me ad un tratto trasformato in cernia indifesa, non era altro ormai che scommessa perduta.
Non voglio, non posso, non apro, non sono, la mia perdita di respiro è spirale avvolgente.
La mia apnea si asserviva al lusso svogliato di prolungare un calvario per una determinazione che non era in mio potere modificare.
Chi bussa alla porta?
Chi è?»

Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska intervista Vilis Ļevčenoks.

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice per la Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intervista, in esclusiva per Il Dispari, Vilis Ļevčenoks, responsabile nel Comune di Jelgava per la realizzazione dei progetti.

Conosco Vilis da tanto tempo, cioè da quando ero Consigliere comunale e lui era il Direttore responsabile nel Comune di Jelgava.
Era un collega simpatico, molto affidabile e positivo.
In questa intervista Vilis racconta, in esclusiva per il nostro quotidiano Il Dispari, gli sviluppo e i momenti più importanti dei nuovi progetti (eventi ed attività di opere pubbliche) avviati nella città di Jelgava negli ultimi 6 anni.

VILIS: “Abbiamo ricostruito la Torre di Santa Trinità. Di conseguenza, quando è stata rinnovata, grazie alla mostra panoramica e alle esposizioni della storia e dell’arte, il numero di turisti che visitano Jelgava è cresciuto molto.
Abbiamo costruito un ponte per i pedoni e ordinato in modo più splendente il Boulevard Jāņa Čakstes.

Non lontano da questo boulevard, lungo il piccolo fiume Driksa, si trova il palazzo, costruito dall’architetto italiano Rastrelli, che ospita l’Università d’Agricoltura.

Vicino a questo palazzo in stile di barocco, nel parco ricco di varie specie di alberi, è stata ricostruita l’isoletta “Pasta”con pavimento in legno per effettuare feste ed eventi.

Durante quest’anno abbiamo iniziato a costruire, al di sopra della strada, un grande tetto composto da elementi naturali, poiché qui il clima è nebbioso e piovoso e gli inverni sono, spesso, freddissimi.

Entro il prossimo anno il tetto sarà finito.

Secondo tradizione, ogni anno in Jelgava hanno luogo festività dedicate alle sculture di sabbie e di ghiaccio.

Poi, ogni anno, festeggiamo la festività di Late.
Durante questa festività i contadini e i produttori offrono alla gente latte, miele, nocciole e dolciumi naturali.

Nell’anno 2017 abbiamo cominciato la ricostruzione delle due case di legno più vecchie presenti in Jelgava, in via Vecpilsètas (in italiano-la città vecchia), rimaste dopo i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che hanno distrutto gran parte di Jelgava in quanto la città è situata in un posto importante dal punto di vista strategico.

In una di queste due case sarà realizzato il Centro di Restaurazione, dove saranno esposte mostre di carattere artistico.
Nell’altra casa, che chiamiamo “Zemnieku Sèta” (la Fattoria per i Contadini), ci saranno stanze per i turisti e un complesso museale simile al museo di Natura Aperta di Riga, dove sono restaurate vecchie case di legno di diversi secoli, oggetti di tela, di argilla e di legno, fatti degli artigiani, di solito lettoni.
Entro il prossimo anno questo interessante complesso in Jelgava sarà aperto.”

SARAH:

“Come supporti i progetti culturali, gli eventi, gli artisti, le nuove costruzioni? Raccontaci anche un po’di te stesso: come preferisci rilassarti, quali sono i tuoi interessi al di fuori del tuo lavoro.”
VILIS: “Sono nato nella regione di Liepàja, in Pàvilosta, verso mare.
Sono ingegnere forestale.
Ho lavorato in differenti campi, anche come imprenditore per la città Jelgava durante molti lunghi anni.

Sono impegnato nell’editare libri di poeti, come quelli della poetessa-ceramista, Vera Roķe.
Sono uno degli sponsor della mostra “Tèma”, dedicata ai finalisti del Premio internazionale Made in Ischia “Otto milioni-2017”organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale tu sei la prestigiosa Ambasciatrice in Lettonia..
Supporto anche altre mostre,

Oltre a questo, svolgo attività filantropiche.

Per esempio in favore di bambini di famiglie povere, offrendo loro la possibilità di comprare i prodotti di cancelleria necessari per la scuola.
Ho collaborato al finanziamento per spostare il monumento di Lāčplēsis.
Lāčplēsis è un eroe simbolico che combatte con il Cavaliere Nero in un epos popolare scritto da Andrejs Pumpurs, secondo la tradizione delle favole lettone.
Adesso si trova vicino al Museo d’Arte e di Storia in Jelgava.

Poi, ogni anno supporto gli eventi per la celebrazione di uno dei Presidenti della Lettonia, esiliato dal nostro paese quando il potere sovietico occupava la Lettonia in modo violento.
Questo evento ha sempre luogo il primo Settembre nello stesso posto, ossia nella casa nativa di Kàrlis Ulmanis, chiamata “Pikšas”.

Un mio interesse è installare i generatori eolici per sostituire quelli pericolosi ad energia nucleare.

Amo il teatro e la musica dal vivo.

Poi, amo la flora e la fauna, l’osservazione della natura, lo studio della nutrizione degli animali selvaggi, la riordinazione delle foreste e dei boschi.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi

Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-18

Il Dispari 2017-09-18

Editoriale

Lo scorso 14 Settembre si è conclusa la mostra delle opere esposte dalla pittrice Patrizia Canola al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
Voluta dall’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA” e curata nei minimi dettagli da Silvana Lazzarino, che ricordiamo essere valente opinionista di questa redazione culturale, “Negli orizzonti della vita tra luce e colori” (è questo il titolo dato all’esposizione) ha riscosso notevoli interessi da parte di un vasto e qualificato gruppo di testate giornalistiche e televisive d’indiscusso livello nazionale.

Infatti, oltre a questo quotidiano Il Dispari che, grazie al suo Direttore Gaetano Di Meglio, ha sostenuto l’iniziativa fin dal primo momento accompagnandola con interviste esclusive ed articoli di pregevole fattura, ciò che ha dato il senso di interazione nazionale tra l’evento e l’apprezzamento generale è registrato nelle decine e decine di pagine pubblicate sui maggiori siti artistici italiani.

Dico MAGGIORI e intendo, per esempio, il Corriere della Sera;

dico decine e decine e, per non lasciare indeterminata tale affermazione, ne cito qui di seguito SOLO alcuni:

Arte.it (http://www.arte.it/calendario-arte/napoli/mostra-patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore-40047),

Espoarte.net (http://www.espoarte.net/calendario-eventi/negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Comunicati.stampa.net (http://www.comunicati-stampa.net/com/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore.html/),

weartpoiect.com. (https://weartproject.com/event/it/469526/),

informazione.it (http://www.informazione.it/c/AB3F4A61-5EF8-46E6-97DF-1ACBAB7925BB/PATRIZIA-CANOLA-NEGLI-ORIZZONTI-DELLA-VITA-TRA-LUCE-E-COLORE/),

lobodilattice.com (https://www.lobodilattice.com/mostre-arte/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-2),

lombardiapress.it (http://www.lombardiapress.it/lombardiapress/portale/index.php?com=13527/),

murmurofart.com (http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=28294/),

area-press.eu (http://www.area-press.eu/comunicatistampa/2017/06/01/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ioarte.org (http://www.ioarte.org/eventi/Mostre/Patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

datedarte.it (http://www.datedarte.it/events/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Teleischia.com (http://www.teleischia.com/139759/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ildispari24.it (http://www.ildispari24.it/it/dila-e-patrizia-canola-insieme-nei-progetti-made-in-ischia/),

gigarte.com (https://www.gigarte.com/patry52/home), milano.zone (http://www.milano.zone/2017/05/30/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

247.libero.it (http://247.libero.it/focus/41457473/87/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

thecronpost (http://www.thecronpost.com/cultura-societa/192192/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

dailymovies.com (http://www.dailymovies.com.ng/view/bRpl3ZHpqxk/patrizia-canola-mostra-personale-museo-etnografico-del-mare-ischia-bruno-mancini-dila/).

Patrizia Canola, in compagnia del marito Lorenzo, è stata in vacanza a Ischia nelle ultime due settimane della Mostra durante le quali non ha mancato di esprimere più volte tutta la sua ammirazione per le bellezze locali e per l’affettuosa e protettiva accoglienza ricevuta.
Tanto entusiasta da aver già prenotata la prossima vacanza qui da noi!

Bruno Mancini

DILA all’udienza del Papa in Vaticano

Sono stati circa 80 i Delegati della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA che, il 24 Maggio 2017, hanno partecipato in Vaticano all’incontro con Papa Francesco secondo un cerimoniale che non ha mancato di mettere in luce la costanza e la serietà dei nostri progetti artistici e sociali, ricevendo, anche per essi, la benedizione del Santo Padre.

L’incontro con il Papa ha fatto seguito, infatti, al fax che abbiamo ricevuto dal Prefetto Georg Gänwein contenente la seguente comunicazione: “… In riscontro alla Sua stimata lettera del 12 marzo c.a., ben volentieri mi premuro accogliere la richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 24 maggio p.v. (in Vaticano, ore 10.00), a favore di una distinta Delegazione della Nazionale Cantanti Lirici, guidata dalla Presidente la Sig.ra Paola Occhi, assicurandoLe che il gruppo medesimo verrà menzionato nell’ambito dell’Udienza…”.

Pubblichiamo ora in esclusiva una foto di Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, nonché Presidente della Nazionale Cantanti Lirici, il 24 Maggio 2017 durante il suddetto incontro con il Papa.

Rubrica affidata a DILABLIDA, Sede operativa in ALGERIA – Presidente Dalila Boukhalfa

Inizia oggi la nuova rubrica bisettimanale rivolta alla comunicazione del Made in Ischia attivato in Algeria grazie alla collaborazione di Dalila Boukhalfa che, dal mese di Luglio 2017, ha assunto la presidenza della

Sede operativa DILA nella città di Blida in Algeria.

Nel formulare i migliori auguri alla new entry Dalila Boukhalfa per la sua attività in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio, iniziamo con il presentarvela attraverso una succinta scheda preparata da Angela Maria Tiberi Presidente della sede operativa DILA di Pontinia.

Dalila Boukhalfa

Per gli amici Caroline Dali, è nata a Oran in Algeria il 26 Dicembre 1968 e vive a Blida.
Insegnante di francese presso la scuola media e il centro di lingue stranieri dell’università di Soumaa.

Da sempre appassionata di lingue, di libri e di poesia, ha saputo trasmettere con notevole successo questi interessi ai suoi studenti.
Ha partecipato a diverse manifestazione di carattere culturale in Algeria.
Scrive, a titolo personale, storie per ragazzi e poesie.

Per molto tempo il suo sogno è stato quello di organizzare e partecipare ad eventi artistici e culturali in Italia e in Algeria, facendo affidamento sulla cooperazione, sincera e continua, con l’Associazione culturale DILA, in modo tale da creare e riaffermare rapporti, tra artisti italiani e algerini, che abbiano in lei e nella sua volitiva presenza un collante forte e determinante.

Così, nel Luglio 2017, l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, riconosciuta l’ampia positiva divulgazione dei propri progetti ottenuta grazie alle attività professionali e sociali realizzate dalla Professoressa Dalila Boukhalfa, ha deliberato di nominarla Presidente della Sede operativa DILABLIDA.
Angela Maria Tiberi

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08, 11/09.

Cod 28

Liga Sarah Lapinska

Dove mi aspetta

La primavera arriverà inaspettata,
attraverso ipotesi e autunno,
dove la neve incerta
sopra i rami degli alberi
sulle foglie morte
si tiene, si tiene, si tiene.

Come si tiene su me.
Incanterò con la forza e la fragilità
il nuovo sole, ma non lo prometto,
è una speranza che passa qua e là,
piena di dubbi, maligni,
che passi, passi, passi.

Per vibrazioni sintetiche
uccelli migranti di nuovo gridano ,
e una dalle Lune, smarrita,
uscita dalla sua orbita cercherà là e indietro,
se altri sanno vera strada, forse al Sud,
lentamente, lentamente, lentamente.

Come ho aspettato qui mi aspettano là
i primi uccelli di maggio e la forza della clorofilla,
e in ogni mia traccia, e in tanti dai miei incanti,
quando sarò più profondamente in voi,
mi ricambieranno in tutti unici,
come io sono unica, unica, unica.

Cod. 29

Liga Sarah Lapinska

Quando sarò la pietra

Quando sarò la pietra, cosi tranquilla come il sonno,
cosi forte come il centro dell’universo infinito,
mentre pulsano le erbe, ed i passi che le comprimono,
attraverso in fretta, e passo a passo, silenzioso sarà il mio respiro.
Piccola ed agitata, invece, l’anima mia,
come un magnete limpido in mulinello di magma
mi ricorda da bambina per sentirmi più protetta
a fianco di una grande pietra, coperta da muschio bianco.
Ora no, bambini, mentre io sono la pietra,
non sono protetti da nessun Dio,
da nessuna ombra.
Nuda contro il cielo
vola con le sue ali rapaci nel blu
l’aquila del mare, con i suoi venti incantati
attorno a me, cosi tranquilla da non credere.
Ah, sì! Voglio ritornare bambina, con due occhi grandi e verdi.
Voglio giocare con le bambole, adesso abbandonate
nel prato senza fiori, nel prato di ninna nanna.
Ah, sì! Prima della notte, chissà cosa diventerò domani.
Voglio ritornare bambina, nel prima di una donna.
Voglio diventare pietra, nel prima di bambina.
Una piccola pietra, simile all’ambra.
L’anima grande, ma senza ali.
Mi protegga il mito come il tempo del mito.
Tutto dipende da frequenze e coincidenze
tranne la mia ultima vita, l’amore mio nella notte,
il prato senza i fiori.
La pietra domani sfiorirà.

Cod. 30

Anna Rancàne

Ogni giorno qualcuno

Ogni giorno qualcuno costruisce una chiesa,
ogni notte qualcuno la distrugge
fino al frumento.
Al mattino tutto si deve iniziare di nuovo.
Stracciando le ceneri ed i destini,
si può trovare il rosario estirpato,
in ogni perla-la preghiera non realizzata.
Ogni notte una chiesa collassa.
Si deve costruirla, ancora, di nuovo.
Serve murare le pietre nuove
in se stesse.

v

Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11 Redazione culturale

Editoriale

Per Aurora volume terzo

La sesta firma

Capitolo quinto

Giunse.

La telefonata con la quale Gilda accettava l’invito, che le avevo scritto sul biglietto lasciato la sera prima alla cassa del bar, mi sembrò più un atto di cortesia che foriera di felici aspettative:

Disturbo? Sono Gilda.

Vado a prendere il pupo all’asilo, poi potremmo incontrarci alle giostre.

Alle cinque all’angolo della posta, va bene?»

Alle… Gilda… sì, sì va bene, benissimo..

Tu tu tu tu…

La meraviglia per la rapidità con la quale mi aveva contattato, lo stupore per la docilità del suo seguire il mio desiderio senza porre domande, la scelta di andare in un luogo affollato dando adito a pettegolezzi, tutto ciò ed altro ancora, furono motivi che mi convinsero a credere che Gilda non avesse capito la ragione vera del mio invito.

Avvaloravo l’ipotesi che lei non aveva potuto comprendere le mie intenzioni in quanto non ero stato sufficientemente esplicito.

Esplicito?

Ammiccante.

“Il Dottò vuole passare un po’ di tempo in giro prima di tornare nel castello della sua libertà.”, forse aveva pensato così.

“Se il Dottò avesse un’intenzione segreta non avrebbe scritto un biglietto, né tanto meno lo avrebbe consegnato aperto alla cassiera, dandole l’opportunità di leggerlo.”

“Uno che cerca un’amicizia più intima con una donna, non le chiede di uscire con il bambino.”

“Sarà in partenza per altri mille anni e vuole rinverdire ricordi passati.”

Aveva ragione.

Tre, quattro, mille ragioni.

Decenni di raziocinanti eccessi, avevano inaridito finanche ogni mio elementare presupposto di comunicabilità.

Bravo!

Avevo speso gran parte della vita nella peggiore maniera.

Solo.

Solo, da solo.

Solo, da solo, senza essere solo.

Alla telefonata di Gilda seguì lo sferragliante rumore del chiavistello divenuto rugginoso per essere rimasto a lungo inutilizzato.

Geltrude, entrando con la cautela e la discrezione di chi non deve disturbare:

Dotto’, già sveglio?

Come mai?

State bene

Sì. Tutto a posto.

Tu sei mai stata sola?»

Dotto’, per stare soli, bisogna essere soli. Io non sono mai stata niente, figuriamoci se mi potevo permettere il lusso di essere sola.

Stare sola?

La solitudine!

Voi ve la potete permettere.

Io no.»

-«Ho impegnato un secolo per decidermi a fare il primo passo.

Senza ribellarmi ho lasciato che la nostra amicizia giovanile, il nostro affetto, la reciproca irriducibile attrazione che ci dominava, scadessero in un algido rapporto tra il “Dottò” e la padrona dell’American bar.

Ho visto il tuo ed il mio amore, come su quella giostra, girare girare girare fino a perdere il senso dell’equilibrio, e non ho porto loro una mano a sostegno.

Devo recuperare non solo il tempo perduto, ma soprattutto il coraggio di esistere.

Sposiamoci domani.

Tu sai quanto ti amo.»

Così le avevo detto nel luna park aspettando che Isidoro terminasse un giro sul trenino.

Mamma mamma, è bellissimo, ci sono gli indiani e Manitù

Vuoi fare un altro giro?

Vai.

Dai il gettone all’uomo con la divisa rossa.

Vai.»

Gilda non mi aveva chiesto dove ci saremmo sposati o dove avremmo vissuto, né chi sarebbero stati i testimoni. Nessuna domanda relativa al ristorante, al viaggio di nozze, alle foto, agli invitati, bomboniere, addobbi floreali, limousine, paggi paggetti, velo velette, musica cori coretti anelli… catene.

Nulla.

Gilda aveva iniziato dicendo:

Va bene…», poi aveva atteso che il pupo fosse lontano, ed allora, guardandomi negli occhi:

E lui?»

Sarà mio figlio

Bruno Mancini

Per Aurora volume terzo

di Bruno Mancini

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http://www.lulu.com/shop/search.ep?contributorId=509195

Book (PDF), 166 pagine

Prezzo € 3,12 (IVA esclusa)

Pubblicato 1 Ottobre 2011

Lingua italiana

Pagine166

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Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11

1) DILA e Patrizia Canola insieme nei progetti Made in Ischia.

La pittrice Patrizia Canola sarà lieta di incontrare per un aperitivo nel Museo Etnografico del Mare, martedì 12 Settembre 2017 dalle ore 18:00 alle ore 20:00, tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza delle caratteristiche artistiche delle opere che espone nella mostra “PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”, organizzata da Bruno Mancini e a cura di Silvana Lazzarino, visitabile fino al prossimo 15 Settembre nel Palazzo dell’Orologio di Ischia ponte.

2) Il giorno 8 Agosto 2017 Liga Sara Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia,

ha regalato per conto dei nostri progetti culturali MADE in Ischia, la nostra Antologia “Otto milioni 2016” a Rita Vectiràne, Vice Sindaco della città di Jelgava in Lettonia.

3) Tina Bruno, scrittrice,

opinionista della redazione culturale di questo quotidiano Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, ha ricevuto la seguente comunicazione dall’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI NAPOLI: «Lei ha vinto la XXXIII ED. 2017 DEL PREMIO “LETTERATURA” POESIA, NARRATIVA, SAGGISTICA PER LA XI SEZIONE (ROMANZO INEDITO) CON “Stralci di antropologia attraverso il romanzo della mia vita” ».

4) Angela Maria Tiberi, Presidente Sede operativa DILA in Pontinia

segnala il seguente concorso “Enciclopedia Universale degli Autori Italiani”: scadenza 31 Ottobre 2017 – REDAZIONE PIAZZA GRAMSCI, 1/3 ~ 98066 ~ PATTI (ME) TELEFONO 0941 21503 PARTITA IVA 02778870838 CONTATTI CONCORSI@KIMERIK.IT SITO INTERNET WWW.KIMERIK.IT

Gioco d’amore a Sermoneta di Angela Tiberi in foto con Walter Poli

Il Dispari 2017-09-11

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08.

Cod. 25

Antonio Fiore

Vecchio lenzuolo

Aggrappati al dorsale del tempo che va

lì dove s’addormenta il tramonto

liberi pensieri migrano come il vento

che va per dissolversi verso il suo orizzonte.

Siamo due amanti senza tempo

e sul nostro letto ci ritroviamo

a ripassare le sbiadite emozioni

arrotolante su un bianco lenzuolo.

Stasera i cuori si compiegano

ai sogni ingialliti dai profumi di ieri,

e dove gli aspri odori viziati annidano

le velate reminiscenze rigate sulla pelle.

Se la notte non divaga con il vento

tra un ricordo e un’emozione

noi riscriveremo sulle mura del tempo

le indelebili sillabe per ricomporre

questo sogno vissuto a metà.

Finché il cuore avrà strada da camminare

il cielo darà luce ai nostri sogni premonitori,

e noi, indelebili ispiratori del nostro tempo

ricopriremo il letto di quel bianco lenzuolo

macchiato di inebrianti profumi del passato.

Il nostro amore non ha tempo né paura

perché siamo due temerari per natura.

Della nostra storia siamo gli unici scrittori

e come due amanti instancabili ne siamo i lettori

in questa ingiallita notte di un vecchio lenzuolo.

Cod . 26

Nika Kolinz

Ma in questo mondo niente non è imparziale

Ma in questo mondo non è niente imparziale:

diversi gusti e opinioni d’arte.

E tempeste di parole rumoreggiano per i più attivi.

In tal modo uccidono i sentimenti veri.

Puoi essere un niente, secondo gli altri.

Non subito i creatori vengono accettati.

La gente non vede i geni, costruendo

i critici palazzi di virtù.

Presto dolori di questioni invadenti,

però, non subito sviluppano le città.

Comunque, la storia innalza i migliori

e salva loro nei libri per sempre.

Cod. 27

Nika Kolinz

Zittisco

Zittisco, pensando di te,

abbracciandoti per le spalle, nel passato.

Però restiamo distanti:

sono con la presenza del dubbio.

Davvero vorrei tornare indietro?

Non si può più, sono invecchiata…

Lascio la memoria quasi chiusa,

per rammentare al prossimo risveglio.

Il Dispari 2017-09-04

Il Dispari 2017-09-04 Redazione culturale

DILA in Lettonia:

Presentazione del progetto Made in Ischia con la Mostra di Arti varie “Tema”presso la Maison di moda di Daiga Latkovska

Il 23 Agosto 2017, è stata inaugurata la mostra “Tema” in cui fanno la parte, in generale, i finalisti del concorso “Otto Milioni 2017” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” più altri artisti che hanno partecipato sul website LENOIS a vari concorsi, tra i quali in primo luogo va annoverato “TUTTI INSIEME CONTRO LA VIOLENZA E IL NAZISMO” e, inoltre, un folto gruppo di Artisti amici dei progetti culturali DILA che hanno avuto la possibilità di presenziare all’inaugurazione.

La conduttrice della serata è stata la poetessa Elìna Zàlìte,

una lady elegante ed intelligente, vestita in un raffinato abito nero.

I discorsi sono stati tenuti, dapprima, dalla padrona della Maison Daiga Latkovska, disegnatrice di moda e anche pittrice.

Lei, con un fiore nei capelli, sorridente, ha espresso calorosi auguri verso tutti i partecipanti.

Subito dopo è intervenuta la Vicesindaco di Jelgava, Rita Vectiràne.

Ina Gudele, una dama di alta cultura, ha sottolineato l’anniversario di venti anni di attività del club “Zontas” che lei guida e presiede.

Jànis Zarins, l’autore del manifesto della mostra, il poeta che insieme con Rasma Urtàne conduce il club di poeti in Jelgava “Pieskàriens”, è stato come sempre gentile e simpatico soffermandosi a parlare del suo club ed ha letto in modo espressivo alcune poesie.

Eva Strazdina,

presente insieme alla sua bellissima figlia di uno anno d’età e al marito, ha cantato in italiano e in latino con la sua voce molto apprezzata.

Il cantante Alvils Cedrins, vincitore del primo premio di musica, ha cantato con la sua fortissima voce in diverse lingue, anche in russo e in inglese: molto bravo in questa serata.

L’attore Viktor Mishin ha declamato alcune poesie di poeti classici russi, creando uno spettacolo dalle atmosfere molto emozionanti.

Liga Sarah Lapinska,

in un abito orientale azzurro, Ambasciatrice dell’Associazione DILA in Lettonia, ha dato notizie relative al concorso “Otto Milioni 2017”, soffermandosi sugli artisti che vi hanno partecipato. Ha espresso parole di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l’Isola d’Ischia e sentimenti di speranza per un immediato ritorno alla normalità.

Lei ha ringraziato alcuni sponsor che per ora preferiscono rimanere nell’anonimato, e molti altri partecipanti all’evento tra i quali ha citato Aleksandr Abushayev, Janis Drozdovs, Daiga Latkovska, Lìga Lonerte, Vilis Levcenoks, Baiba Rivza, Rasma Urtàne, Rita Vectiràne, Elìna Zàlìte, Jànis Zarins, Club “Zontas”e il giornale “Zemgales Zinas”.

Liga Sarah Lapinska ha proseguito declamando alcune poesie di Bruno Mancini e di Roberta Panizza tradotte da lei in lettone.

Ha portato il saluto da parte del pittore Einars Repse che non ha potuto partecipare alla serata a causa di una trauma.

La mostra, multiculturale ed internazionale è stata esposta in tutti e due piani dell’edificio.

Erano presenti numerosi poeti tra i quali anche alcuni finalisti del premio “Otto Milioni” Modris Andzàns, Mairita Dùze, Nika Kolinz, Ligija Kovalevska, Liga Sarah Lapinska, Jànis Lapinskis, Eva Màrtuza, Anna Rancàne, Vera Roke, Eva Strazdina, Elìna Zàlìte, Janis ‘Jan’ Zarins, Anita Zvaigzne.

Bronislava Broņislava Dzene,Anita Kèke e Rasma Urtàne, ed altri hanno letto loro poesie.

Elìna Zàlìte ha nominato i vincitori dei concorsi di musica e in arte visuale, quindi Alvils Cedrins come cantante e i pittori Milena Petrarca, Liga Sarah Lapinska,Sergey Kyrychenko, Einars Repse,Miguel Piñero.

Nel primo piano sono esposti i vestiti di Daiga Latkovska, i gioielli di Zinta Graumane e i dipinti degli scolari e degli amici di Inta Paulsone.

Nel secondo piano vi sono le opere e le fotocopie di tutti gli altri artisti.

Una piccola sala è stata allestita con i dipinti di Daiga Latkovska.

Visitando la mostra sarà possibile ammirare i dipinti e le grafiche di Arif Azad Painter (India), Heino Blum (Germania), Tomas Fernandez (Spagna) ,Sebastiano Grasso (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Zara Ilyasova (Russia), Adam Ilyasov (Russia), Olga Ivanova di 13 anni, Soledad Lamas Gonzalez (Spagna), Sergey Kyrychenko (Ucraina), Herminia Mesquita (Portogallo), Antonio Molino Vasconcelos (Messico), Maurizio Pedace (Italia), Milena Petrarca (Stati Uniti), Onofre P.P.Pineiro (Brasilia), Miguel Piñero (Venezuela), Einars Repse, Esteban Sandoval (Argentina),Yuri Serebryakov (Ucraina), Milo Shor (Israele), Simone Vela (Italia), Nunzia Zambardi (Italia) il cui quadro esposto è un apprezzatissimo regalo per Liga Sarah), Vilis Vizulis (lettone, deceduto);

le fotografie di Nadeem Ansari (India), Naveed Ansari (Pakistan), Liga Sarah Lapinska, Guna Oskalna-Vèjina, Costantinos Pavlis (Grecia).

Le scultore di Janis Drozdovs,Kàrlis ìle, Liga Sarah Lapinska,Milena Petrarca(Stati Uniti),Yair Aharon (Israele);

le ceramiche di Valdis Jaunskungs e Vera Roke;

i gioielli di Sigal Bali (Israele).

Nella mostra sono anche presenti e consultabili le Antologie in italiano di LENOISed altri libri in italiano tra i quali alcuni di Bruno Mancini,

insieme a materiale pubblicitario del club “Zontas”.

La mostra, davvero ricca ed interessante è aperta gratuitamente al pubblico.

In seguito, questa mostra verrà esposta in altre città della Lettonia.

P.S.Nika Kolinz (Ucraine).

Poeti che leggono le loro poesie non sono citati tutti,e quindi aggiungiamo un ecc.

La fotografa dell’evento è Melita Zarina, madre deli nostro giovane ma attivo poeta Jànis Zarins.

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DEDICATA A TOULOUSE LAUTREC CHE RACCONTA LA BELE ÉPOQUE

La Parigi di fine Ottocento con protagoniste cantanti, attrici, ballerine, acrobate riprese nei loro contesti tra sale da ballo, caffè-concerto e i palcoscenici sono al centro dell’opera di TOULOUSE LAUTREC (Albi 1864- Saint-André-du-Bois1901) che con la sua arte provocatoria e anticonformista ha caratterizzato l’epoca della Belle Époque.

Nato in una delle più nobili e antiche famiglie francesi, le cui origini risalivano all’epoca di Carlo Magno, Toulouse Lautrec ben presto lascia il suo ambiente per trasferirsi a Parigi dove entra a contatto con l’atmosfera vivace e disincantata, ma anche triste e degradata della città.

Pittore della Belle Époque ambigua e contraddittoria, della vita fugace, innocente e perversa, egli si fa interprete raffinato e sensibile dello spaccato umano parigino cogliendone abitudini, vizi, gioie e dolori.

Grande successo per la mostra TOULOUSE LAUTREC – LA BELLE ÉPOQUE

a lui dedicata ed aperta a Verona a Palazzo Forti fino allo scorso 3 Settembre 2017, in cui è stata messa in luce la capacità di Toulouse Lautrec di scandagliare nei ritmi dell’esistenza fra ambienti nobili, borghesi, atmosfere sfarzose ed effimere dei locali notturni.

Morto a soli 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo,Toulouse Lautrec considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo, è ricordato in particolare per i manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca come le ben note immagini del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

Curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Comune di Verona, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia,

la mostra attraverso circa centosettanta opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, tra acquerelli, manifesti, litografie, disegni e illustrazioni insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca, ha restituito uno spaccato della Parigi bohémienne.

La linea sinuosa e aggressiva, il colore uniforme e privo di modulazioni, la libertà di inquadrature e prospettiva regalano movimento alle figure e il senso della profondità spaziale.

Accanto a Jane Avril, 1893) la stella del cabaret parigino ritratta con guanti neri fino al gomito, Divan Japonais 1893, La Revue Blanche (1895), La Troupe de Mademoiselle Églantine (1896) e May Belfort (1895), in mostra erano La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893.

E poi i disegni di grande incisività realizzati a penna e a matita, tra questi il ritratto del padre conte Adolphe de Toulouse-Lautrec Portrait of H. de Toulouse-Lautrec (1895), le grafiche promozionali e illustrazioni per giornali come per “La Revue blanche” del 1895 e anche. per il libro “Au Pied du Sinaϊ” (1897).

Egli così affermava: “La novità è raramente l’essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca”.

Ad Ischia, in occasione del “Global Film”,

il musical per il grande schermo ispirato all’opera La Traviata di G Verdi, “Moulin Rouge!” (2001) del regista australiano Baz Luhrmann, ha ricevuto il Luchino Visconti Legend Award 2013. Tra i personaggi presenti nel musical vi è anche la figura di Toulouse Lautrec.

Silvana Lazzarino

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Andrea Trisciuzzi scultore – Breve Curriculum Vitae

Andrea Trisciuzzi scultore – Breve Curriculum Vitae

Andrea Trisciuzzi scultore – Breve Curriculum Vitae

Andrea Trisciuzzi, nasce a Roma il 5 Agosto 1959.
Compie gli studi presso il Liceo Artistico “Istituto Rinascimento” di Roma.
Nel 1982 con la guida del professore Ferruccio Vezzoni, insegnante all’Accademia di Belle Arti di Carrara, approfondisce lo studio della tradizione scultorea, entrando così a diretto contatto con l”operare artistico.

Realizza importanti opere come la Madonna di Tindari e la Madonna di Guadalupe, gli vengono commissionate molte sculture raffiguranti fondatori e fondatrici di vari ordini religiosi, monumenti, oggetti sacri e arredamenti liturgici.

Dal 1998 il suo curriculum vitae è depositato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Per il Vaticano realizza importanti lavori come: “Navicella” (turibulumaureum) conservata presso la Collezione d’arte religiosa moderna vaticana, la “Lampada della Pace”, portata in Terra Santa come segno di pace e la “Croce Astile”.

Elenco delle opere realizzate

1983
Scultura ritratto mezzobusto
“Prof. Ferruccio Vezzoni”

Scultura ritratto mezzobusto “Valeria”

1984
Scultura grandezza naturale
“Anziano seduto i solitudine”

Scultura “Autoritratto” grandezza naturale

Monumento alla Fondatrice S. Teresa
(cm.165 in resina bianca)
collocata presso l’Istituto Suore Carmelitane
Via B. Ruscellini 1 – Firenze

1985
Scultura in bronzo “Solitudine”

Gruppo scultoreo raffigurante
S. Vincenzo De Paoli,
S. Luisa di Marillac,
Angelo custode,
(150 cm)
collocato presso l’Istituto Figlie della Carità S. Vincenzo De Paoli
Via S. Luisa Marillac 10 – Aversa (Napoli)

1986
Scultura in bronzo “La ballerina”

Scultura ritratto mezzobusto “Mio Nonno Paterno”

Realizzazione sculture in resina bianca raffiguranti gli sport

Monumento alla Maria SS. del Tindari
(5.50 mt)
collocata in Viale dei Misteri del Rosario
Rocca di Caprileone – Messina

Scultura bronzea “Papa Giovanni Paolo II”
(40 cm)
collezione privata

1987
Scultura “Gli amanti”
in marmo resina bianca
(130 cm)
collezione privata

Scultura ritratto grandezza naturale
“Mia nipote Francesca”

Scultura in bronzo “Anziana seduta”
collezione privata

Scultura in resina bronzata
“Uomo che dorme”
collezione privata

Monumento della Fondatrice Suor Maria Luisa
(165 cm)
collocata presso l’Istituto Suore dell’Addolorata
Via Cassia 434 – Roma

Monumento alla Madonna
(4,50 mt)
collocata sulla facciata della Parrocchia di Ponterio Todi (Perugia)

1988
Monumento a S. Vincenzo Pallotti con due fanciulle
(175 cm)
collocata presso l’Istituto Suore Pallottine
Via S.Agata dei Goti 3 – Roma

Scultura in bronzo “Maternita”
collezione privata

1989
Scultura in bronzo “Bambino con pallone”
collezione privata

Scultura in resina “Il mendicante”
collezione privata

Monumento alla Madonna di Guadalupe in resina
realizzata in 5 copie collocate presso:
– Casa Gen. Missionarie Clarisse – Salita Castel Giubileo 11 Roma
– Miss. C.SS. Via Capranichense Pisoniano (Roma)
– Clarissan Missionari Srs.1019 N. Newhope St. Santa Ana – California U.S.A
– Clarissan Missionari Srs.56-1 Hinoide Ooizumi Machi Ooragun Gunma Ken 370-0525 Japan
– Clarissan Missionari Srs.Lunsar Sierra Leon West Africa

1990
Gruppo scultoreo di quattro Angeli in bronzo
(175/180 cm)
collocati presso
Nuova Chiesa della Madonna di Czestokowa Viale dei Misteri del Rosario
Rocca di Caprileone – Messina

Scultura raffigurante Crocefisso stilizzato (220 cm)
collocata presso la Chiesa di S. Giovannino – Roma

Scultura in marmo resina nera “Donna in pensiero”

1991
Scultura ritratto mezzobusto “On. G. Andreotti”
collezione privata

Scultura ritratto mezzobusto grandezza naturale “S. Stefano Bellesini”
collocata presso i Padri Agostiniani
Piazza del Popolo 12 – Roma
Scultura raffigurante ”Madonna della Mercede”
(120 cm) in resina bianca
Realizzata in quattro esemplari collocati presso:
– Istituto suore Mercedarie SS. Sacramento Via Felice Bileri 51 – Roma
– Ist. S.M. SS. Sacramento Via Medaglie d’oro 23 – Caltanisetta
– Ist.Maria SS. del Rifugio Via Fondo Peites 17 – Palermo
– Ist. Eucaristico Sorelle Sola Via Vanelle 34 – Mussomelli (Caltanisetta)

1993
Scultura grandezza naturale in resina bianca raffigurante S. Bertilla “Fondatice delle Suore Dorotee”
Collocata presso l’Istituto Suore Dorotee, Via Nomentana – Roma

Monumento a “Beato Bernardo Silvestrelli”
(180 cm) in fibroresina
Collocato presso l’Istituto Padri Passionisti Via Beato Bernardo Silvestrelli 21, Moricone – Roma

Gruppo scultoreo raffigurante: Madonna del Latte, S. Caterina di Alessandria, S. Lucia Vergine e Martire
(cm.135)
Collocato presso la Parrocchia Nostra Signora del Latte dolce, Via Kennedy 1 – Sassari

Scultura raffigurante “Beata G.Bakhita”
Bronzo (50 cm)
Collocata presso la Curia Vescovile del Monsignore Patrik Ekpo Benin City – Nigeria

1994
Scultura in resina “La Pace”

Monumento a S. Francesco d’Assisi
Bronzo (220 cm)
Collocato presso l’Istituto Suore Francescane Via Comunale 23 – Vezzano Chiusi della Verna – Arezzo

1995
Monumento a S. Vincenzo Pallotti
Bronzo (185 cm)
Realizzato in due esemplari collocati presso:
– Istituto Suore dell’Apostolato Cattolico Viale Kennedy 62 – Grottaferrata – Roma
– Suore Eucaristiche di S. Vincenzo Via E. Fermi – Frascati – Roma

Ritratto mezzobusto in omaggio a “Pablo Picasso”
collezione privata

Scultura in gesso “Alla ricerca dell’affetto”

1996
Monumento raffigurante “Beata Savina Petrilli”
(170 cm) bronzo
Nove copie in resina
Tre copie mezzobusto (60 cm)
Sei medaglioni
Collocati presso:
– Ist. dei Poveri L. Don Guanella – Roma
– Ist. Immacolata Via Ponte alle Riffe 12 – Firenze
– Ist. S.Caterina,Viale Kennedy 113 – Aversa
– Convitto S. Elisabetta,ViaNosadella 30 – Bologna
– Ist. S.Caterina Via S. Margherita 47 – Cortona (Ar)
– Ist. Med.Pedeg. S. Maria dei Colli Via dei Boreatti 9 – Fraelacco (Udine)
– Ist. S. Caterina, Via Pieve di Teco 16 – Genova Pra
– Ist. S. Caterina,Viale Itali ,181 – Livorno (Pi)
– Casa di riposo Sereni – Mercatello (Pg)
– Ist. S. Anna Via Fiorentina 130 – Fontebecci Siena
– Ist. S. Teresa, Via Ciro Pinutti 8 – Sinalunga (Si)
– Casa Provincial Sagrado Coracao de JesusRa Alto Longa,4800 -Bairro Memorare Teresina-Piau (Brasile)
– Casa S. Petril Rua Gov. Raimundo Artur de Vasconcelos 4771 – Bairro Itaperti Teresina-Piau (Brasile)
– Casa Provincial N.S. da Savina Providencia Estrada do Arraial 2740 – Recife-Pe (Brasile)
– Seminario San Pedro Apartado 13.01.213 Portovideo-Manabi (Ecuador)
– S. Savina Roga, Dto Guayara s/n – Iturbe (Paraguay)
– Mother Savina Study House Puthuppally, Rubber Board P.o: Kottayam Kerala State (India)
– Mother Savina Formation Center MolaveAve, ParanaqueMetro – Manila (Phillippines)
– Villa Scalabrini, Retirent Center, 10631 Cinelade Street Sunvalley, Ca- 991352 – U.S.A

Monumento a “Monsignor Antonio Celona”
Resina bianca (3 mt)
32 copie mezzobusto (70 cm)
Collocati presso:
– Ist. Suore Ancelle Riparatrici Via S.M. Gesu” 23 – Messina
– Ist. S.A.R.V. Le Regina Margherita 5 – M. Lettera (Me)
– Ist. S.A.R.V. N.Bixio 30 – S. Annunziata (Me)
– Ist. S.A.R. sem. S.Pio X Presentazione (Me)
– Ist. S.A.R. V.S.U.F. Basile 33 – S.Chiara(Me)
– Ist. S.A.R. Via Nazionale 50 – Galati (Me)
– Ist. S.A.R. Statale 114 – Pistunina (Me)
– Ist. S.A.R Via Pr. Belmonte 8 – Monforte S.G. (Me)
– Ist. S.A.R. Via Gesù e Maria 10 – Pozzo di Gotto (Me)
– Ist. S.A.R. Via dell’Asilo 6 – Spadafora (Me)
– Ist. S.A.R. Via della Luce – Fucci Siculo (Me)
– Ist. S.A.R. Via M.delle Grazie 13 – S.Alessio (Me)
– Ist. S.A.R .V. delle Colline 23 – S.Teresa R (Me)
– Ist. S.A.R. Via Simperi 29 – Catania
– Ist. S.A.R. Via Sidoti 24 – Adrano (CT)
– Ist. S.A.R. Via Palermo – Mileto (CT)
– Ist. S.A.R. Via Etrusca 17 – Vizzini (CT)
– Ist. S.A.R. V.T.Tasso 1 – Grammichele (CT)
– Ist. S.A.R. Via de Pinedo 4 – S.Como (CT)
– Ist. S.A.R. Via dei Greci 67 – S.Michele (CT)
– Ist. S.A.R. Via Pr.Deliella 91 – Pitrasperzia (EN)
– Ist. S.A.R. Via Sanpaolo 46 – Palermo
– Ist. S.A.R. Via Pausania – Agrigento
– Ist. S.A.R. Via Iudjma 47 – Lublino (LB)
– Ist. S.A.R. Contrada Pilli Palmi (RC)
– Ist. S.A.R. V.le R.Margherita Seminara (RC)
– Ist. S.A.R. Via M.Argentario – Roma
– Ist. S.A.R. Via G.Matteoti 9 – S.Giustino (AR)
– Ist. S.A.R. Sacred Heart Villa Park.Rd Steubenville – U.S.A.
– Ist. S.A.R. Irmas Servas Reparatoras, Capella Ave Bouke, via Avenida Otacillo Negrao de Lima Belo Horizonte – Brasile
– Ist. S.A.R. Irmas Lar Servas, Rua Dante Pereirados Santos 79 Coroman del M.G. – Brasile
– Ist. S.A.R. Socurs Servantes Reparatrices Mission Catholique de Nassian B.P. Parhadi- Cote D’Ivoir- Afrique

1997
Monumento a “S. Gemma Galgani”
Resina dipinta con colori a olio (165 cm)
collocato presso La Casa di Cura Via Giulio Sartorio18 – Lercara Friddi (PA)

Progettazione e realizzazione del “Thuribulum” e della “Navicula”
Per S. Ecc. Arcivescovo Monsignore Virgilio Noè
Cesello e argento patinato d’oro
Collocati presso la Basilica di S. Pietro – Fabbrica di S. Pietro- Città del Vaticano

Reliquiario raffigurante la mano di S. Gaspare del Bufalo in argento e bronzo
collocato presso la Parrocchia di S. Gaspare del Bufalo Via Brecce Bianche 62 – Ancona

Scultura ritratto mezzobusto in omaggio a “Maurizio Costanzo”
collezione privata

Scultura “La rabbia”

1988
Scultura “L’indifferenza”

Scultura a grandezza naturale “Rinascita”

Scultura raffigurante S. Tommaso in bronzo (cm.50) collezione privata

Monumento a S. Francesco
Resina bianca (220 cm)
Collocato presso Caduchi Franciscan Friars 92 Catherine St. Leichard, NSW – Sidney – Australia

1999-2000
Progetto “Croce Astile” alta 18 metri e “Croce Astile in scala ridotta”(cm. 220)
Realizzata in vari esemplari in resina, collocati presso:
– Museo dell’Artico e dell’Antartico di San Pietroburgo
– Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno
– Altopiano di Asiago loc. Campolongo, comune di Rotzo (Veneto)
– Budoni, Piazza del Giubileo (Sardegna)
– Opera Romana Pellegrinaggi (Roma)
– Polo Nord (Natale 2001)
– Polo Sud (2002)
– Monte Bianco (2003)
– Vetta del K2 (2003)

2001
Scultura “Lampada della Pace”
Inaugurata presso la Basilica del Vaticano da Papa Giovanni Paolo II
Bronzo, argento e marmo
Realizzata in 4 copie collocate presso:
– Gerusalemme, Basilica di S. Sepolcro
– Nazareth, Basilica dell’Annunciazione
– Betlemme, Basilica della Natività
– Roma, Chiesa di S. Giovannino della Pigna (nel 2013 questa copia è stata donata dall’Opera Romana Pellegrinaggi –nella persona di Msg. L. Andreatta alla Comunità Cattolica dell’Iraq)

2002
Gruppo scultoreo in bronzo composto da quattro mezzibusti a grandezza naturale
raffiguranti Padre Pio in quatto diverse età, e due mezzi busti raffiguranti i medici personali di Padre Pio
collezione privata

2003
Scultura ritratto figura intera “Charlie Chaplin”
Collocato presso il Museo delle Cere di Roma

2004
Scultura ritratto mezzobusto a grandezza naturale per il centenario di “Peppino de Filippo”
Collocato presso l’Archivio centrale dello Stato – Roma

2006
Per l’ONLUS Roma Complesso Monumentale del Vittoriano “Arte nell’uovo di Pasqua”
Scultura in bronzo “Maternità”

2007
Per l’UNICEF premio “Donna-Chi 2007”
5 riproduzioni in scala ridotta della scultura”Gli amanti”
Premiazione organizzata da Alfonso Signorini presso Palazzo Butera Palermo
Elenco dei premiati: Maria Grazia Cucinotta, Stefania Prestigiacomo, Francesca Glasso Planeta, Maria Morgante, Giorgio Mulè

2008
Gruppo scultoreo “I ciclisti” una parata di 9 ciclisti in bronzo
collezione privata

2009
Per il centenario del futurismo
serie di sculture raffiguranti gli sport,
book shop delle Scuderie del Quirinale di Roma

Premio Farfa V edizione
Campidoglio Sala del Carroccio
Realizzazione di sette copie della scultura di ispirazione futurista, “Il ciclista”
Elenco dei premiati che hanno ricevuto l’opera: Angelo Parpinelli, Corrado Monaca, Anna Maria Crispino, Franco Idone, Roberto Vicerè, Mario Tonucci, Fred Bongusto

Scultura ritratto mezzobusto in resina omaggio a “Mike Bongiorno”, donata alla
famiglia Bongiorno da Lino Zani, confidente e amico di Papa Giovanni Paolo II
Pubblicato sulla rivista “GENTE”il 23 Novembre 2009

2010
Scultura ritratto mezzobusto a grandezza naturale in resina
Omaggio a “Fred Bongusto”
collezione privata

2011
Scultura ritratto mezzobusto a grandezza naturale in resina “Patrick Slim”
Collezione privata – Città del Messico

Scultura mezzobusto a grandezza naturale in resina raffigurante “Maria Refugio”
Collezione privata – Città del Messico

Scultura ritratto mezzobusto a grandezza naturale in resina
“Madre di Armando Garcia de Paredes”, capitano della sicurezza di Panama
Collezione privata – Panama

Scultura ritratto mezzobusto a grandezza naturale in resina
“Omar Torrjios”
Collezione privata – Città del Messico

2012
Due trittici (100×100 cm) tecnica mista, senza titolo. si trovano presso i seguenti musei:
Museo d’Arte Contemporanea di San Luis Potosi-Messico
Museo di Arte Contemporanea di Queretaro-Messico

2012
Mostra di pittura,Roma, “Dialogo tra due Artisti”

2013
Mostra collettiva, Roma,”Exibition of Art”

2013
Donazione della “Croce Astile” in resina alta (2.20 mt) a Lino Zani,
autore del libro,”Era uomo era Santo”

Mostra Collettiva presso “Arte Padova” Padova

Mostra personale presso la galleria Artissima di Abano Terme

2013/2014
Mostra personale presso Villa Draghi, Montegrotto Terme (PD)

2014
Mostra collettiva presso l’Ambasciata della Repubblica dell’Irak, Roma

2015
Realizzazione della scultura “Croce Astile dedicata a Papa Francesco”

Realizzazione del gruppo scultoreo “Famiglia in bicicletta”

2016
Realizzazione della scultura “Madre Natura”

Realizzazione della scultura “Donna con le ali”

Realizzazione della scultura “ Le ali della speranza”

“Minisculture gioielli”, progetto in fase di realizzazione

2016/2017

Mostra personale “Emotivndo” presso la Filiale della Fideuram, Roma

2017
Mostra personale presso, Open Art – Sala da Feltre Roma.

Mostra personale di Andrea Trisciuzzi

Il Maestro Andrea Trisciuzzi: tra scultura e pittura

Andrea Trisciuzzi tra libertà e rinascita

Il Dispari 2017-02-06

Andrea Trisciuzzi scultore - Breve Curriculum Vitae

Primo Memorial Oliviero Beha. Il Ciclista di Andrea Trisciuzzi

Il Maestro Andrea Trisciuzzi premiato da Milena Petrarca

Andrea Trisciuzzi
ritratto di Mike Buongiorno

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Mao Jianhua espone a Roma Complesso del Vittoriano

MAO JIANHUA. EMOZIONI NEL TEMPO PRESENTE E DELLA MEMORIA CON I SUOI CAPOLAVORI AL VITTORIANO

 Per riconciliarsi con una realtà dove il tempo sembra non arrestarsi e dove non sempre è facile riconoscersi, l’individuo ha bisogno di guardare ai desideri più remoti ai bisogni più semplici e soffermarsi ad osservare e ascoltare la natura che con i suoi paesaggi regala ad ogni occasione emozioni nuove e dimenticate. Non sempre è facile soffermarsi a pensare a quanto di profondo ci sia nei gesti più semplici come nel lasciarsi cullare con gli occhi e la mente dalla bellezza di un tramonto o di monti silenziosi che estendendosi all’rizzonite ispirano nostalgia e protezione. Troppo spesso la realtà di oggi dai ritmi frenetici distrae l’uomo da quegli attimi e momenti di sospensione in cui ritrovare se stesso. A riportare l’uomo verso i punti di riconciliazione con ciò che da sempre gli appartiene come il ricordo delle proprie origini e gli

Mao Jianhua in mostra al Complesso del Vittoriano di Roma

aspetti più autentici della propria natura primordiale guardando alla bellezza del paesaggio nella sua semplicità e purezza, è la mostra dedicata a MAO JIANHUA artista giapponese di fama internazionale (nato a Changshu, Jiangsu nel 1955) aperta a Roma al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini dal 13 al 26 settembre 2017. Patrocinata dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, l’esposizione “THE TIMELESS DANCE Beyond the mountains sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, mette in luce i valori portati avanti, nella sua ricerca, dall’artista volto a rivedere il cammino dell’esistenza tra memora di sé del proprio passato e presa di consapevolezza attraverso il tempo dell’ascolto dell’universo intorno- specie quello del paesaggio- che mette in relazione con aspetti più autentici ancorati al mondo dell’infanzia, allontanando quanto vi è di artificiale in questa realtà.

Mao Jianhua che firma le sue opere con gli pseudonimi “Jizushanren” (uomo di Jizu, la montagna dove Mao si reca regolarmente per la meditazione) o “Zhuoweng” (che descrive un uomo che segue la propria natura primordiale e spazza via ogni pretenziosità e decori) prima di dedicarsi all’arte con incisioni e dipinti partendo da una riflessione sui fondamenti culturali e spirituali legati a certa tradizione cinese, è stato un imprenditore impegnato a livello internazionale. Affascinato dal Buddismo e dal Taoismo si è accostato alla meditazione interessandosi all’arte calligrafica cinese e alla pittura a partire dalle montagne Giallo, Daming e Jizu, posti privilegiati dove dare spazio alla contemplazione La mostra, che

sarà presentata alla stampa il 12 settembre 2017 alle ore 11.00, vedrà l’artista, affiancato dalla curatrice Martina Mazzotta, parlare delle proprie opere presenti in questo percorso organizzato in sette tappe che suona come un viaggio tra ricordo e immaginazione, riflessione e poesia. Realizzate con pennello e ad inchiostro su carta di cotone fatta a mano esse si riferiscono alle emozioni vissute dall’artista nell’accostarsi alla natura, per contemplarla e ascoltarla e ascoltarsi. E in questo entrare nei suoni, profumi, armonie diffuse della natura e del paesaggio l’artista è come avvolto da un abbraccio che fa muovere il suo corpo, i suoi occhi compreso il respiro.

Jianhua in mostra al Complesso del Vittoriano

Lo studio del paesaggio viene affrontato in modo sempre nuovo da Mao Jianhua che nel suo percorso formativo ha guardato ai famosi pittori della dinastia Qing a Wang Yuanqi e poi alla dinastia Yuan, e a quella di Ju Ran e Dong Yuan, per arrivare al famoso artista moderno Huang Binhong di cui ha colto l’originalità nella lavorazione dell’inchiostro sulla carta.  Dai paesaggi di Mao Jianhua, come emersi da un sogno in cui ritrovare quel senso di libertà e autenticità, ma anche di stupore e meraviglia, affiora la storia della sua terra, le sue armonie riferite a scenari che conducono lontano eppure vicino a toccare le proprie sensazioni ancora non del tutto sopite. Le rappresentazioni di Mao Jianhua danno vita ad una meravigliosa “cosmogonia” di rimandi, di evasioni visive e mentali. Nei tratti segnici del bianco e nero vi è l’idea del superamento degli opposti come anche di vita e morte visti come una sorta di conseguenza l’una dell’altra perché tutto è come sospeso in attesa che l’uomo recuperi il suo legame autentico con la natura.L’ organizzazione e il coordinamento generale della mostra sono a cura di Roberta Cardinali.

Silvana Lazzarino

 

MAO JIANHUA

THE TIMELESS DANCE

Beyond the mountains

A cura di Martina Mazzotta

Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

Orari: dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30; venerdì e sabato 9.30 – 22.00; domenica 9.30 – 20.30.

Via San Pietro in Carcere – ROMA

Ingresso libero

DAL 13 AL 26 SETTEMBRE 2017

Anteprima e inaugurazione martedì 12 settembre 2017

Info:www.ilvittoriano.com

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