Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20221003

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Dal mio racconto “La sesta firma” inserito nel libro
PER AURORA VOLUME TERZO


Costui, con un inizio strascicato e pensante, quasi paladino della necessaria concentrazione che doveva lentamente liberarsi dalle velleitarie sovrapposizioni d’altri futili pensieri e preoccupazioni, più o meno attuali, che durante la breve pausa si erano celati nelle menti dei provvisori ascoltatori, Lui, concesse il bis alla maniera del migliore Ungaretti, con un irripetibile ed unico stile televisivo:
-«…o distanti, nel formulario delle loro composizioni scientifiche filosofiche, da ubriacanti teoremi destituiti di credibilità.
Io credo…»

Questo fu l’incipit con cui avviò la successiva narrazione spettacolo.
Quindi ne proseguì l’esposizione in un suo personale folcloristico parossistico edonismo.
Vagando tra due birre commerciali bionde fredde indifferenti, e nebulizzandosi fra sigarette bionde fuoco aspirate violentemente attraverso i baffi di colore giallo arancione indaco nero.
Incipriandola con effetti mutuati dalla storia della cinematografia: il polso del protagonista alla fronte (nel gesto dello sconforto per la notizia di una disfatta), il cammina e cammina di Monica nel mitico Deserto Rosso, John Waine alle prese con Jane Russel (pareggio ai punti).
Quando tutto ciò non gli parve sufficiente ad ammattire i docili astanti, utilizzò iconologie riconducibili al bagno nella fontana di Trevi, a Totò, ad Albertone e la pastasciutta.
Fino al punto da osare d’inserirvi anche sporadiche fragili simbologie canore tipo “Voooolareee…”.
Non ricordo di averlo notato proporsi con allegorici riferimenti politici, religiosi.
Li schifava entrambi.
-«… io credo che il vero disastro per il “cattivo” abbia avuto origine nella vanitosa attesa di un applauso.
Chi avrebbe potuto assecondarlo?
Chiaro, un altro “cattivo” meno potente.
Quasi sempre è per questo motivo che il numero Uno consente ad un piccolo inferiore di seguirlo nelle feste, nei festini, nelle orge, ed in quanto altro è prodotto dalla libidine di potenza, lasciando che lui ne apprezzi le molliche.
Devo dire che le briciole non sono uguali per tutte le valutazioni!
Piccole porzioni di pane non hanno evidentemente ugual pregio di minime elargizioni territoriali.
L’impero!
Un impero, anche se inutile, è pur sempre un impero.
Se ci regalano l’Isola d’Ischia in cambio del vilipendio di uno sputo in faccia, ci sembra di aver fatto un ottimo affare? Dipende!
Dipende da chi – come – io – tu – se – ma – quando – dove – e via così.
Nel caso in esame, al Piccolo Inferiore era stato promesso che avrebbe potuto fare quello che voleva: Capo, Presidente, Duce, Super Duce, Super Capo, Extra Presidente.
Va bene, ma non basta, l’Africa non è niente di fronte all’Albania la Grecia Nizza e Savoia.
Vieni con me, caro, – disse il numero Uno – e sarai il faro dell’immenso golfo del Nuovo Mediterraneo, da Nizza a Cipro da Trieste a Gibilterra.
Per te mari e coste e Porti-giane più sensuali e variegate delle tue belle Corti-giane Abissine.
Il diavolo disse al diavoletto.
E il diavoletto che era bravo (alle elementari aveva avuto sei in storia), rispose “Obbedisco”.»

Costui, in fondo, era un uomo gioioso e collerico, sensuale rude e tenero, bislacco e profondo, futile e sottile.
Un brivido per donne di sani tradizionali principi, per maschi timorosi di confronti e per tutte le belle statuine dei presepi viventi allestiti nelle piazze e nelle feste di paese.
Nessuna persona provvista di buon senso avrebbe voluto provocare un confronto con la sua dissacrante, violenta ed anarchica mancanza d’auto ironia…

Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7481-3
Versione 2 | ID 29y6wr
Pagine 135, formato A5
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-terzo/paperback/product-29y6wr.html
Prezzo di vendita: EUR 14.00
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.3/

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI |Florinda Sorrentino
nuova Amica dei progetti culturali Made in Ischia

Noi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” siamo orgogliosi di poter annoverare Florinda Sorrentino tra i nuovi amici della nostra Associazione.
Allo scopo di presentarla adeguatamente ai lettori di questa pagina, abbiamo chiesto alla cantante Angela Prota (voce lirica del Teatro del San Carlo di Napoli che a luglio ci ha donato due deliziosi pomeriggi musicali nella Biblioteca Comunale Antoniana) di intervistarla e di illustrarci le sue principali caratteristiche umane, professionali e culturali.
L’intervista realizzata da Angela Prota la trovate qui di seguito, mentre una interessante presentazione, ugualmente realizzata da Angela Prota ve la proporremo lunedì prossimo.
Ringraziamo Angela Prota per la sua disponibilità e, ovviamente, vi invitiamo ad accogliere Florinda Sorrentino con tutta l’amicizia che noi ischitani siamo in grado di esprimere.

Angela Prota intervista Florinda Sorrentino

Prota: Cara Florinda vuoi presentarti ai lettori del quotidiano IL DISPARI con una tua riflessione sulla Musica?
R: «Certamente.
Ma prima desidero ringraziare te per avermi invitata e il Direttore Gaetano Di Meglio per questo spazio che mi concede, senza dimenticare Bruno Mancini, Presidente DILA, per avermi accolta con tanta amicizia nel gruppo di Artisti internazionali che ha riunito sotto il simbolo del Made in Ischia.
Per me, posso dirlo in tutta chiarezza, la Musica è parte integrante della mia esistenza.
Gli aspetti formali e sostanziali di quest’arte, di ogni epoca e stile, confluendo l’uno nell’altro, creano uno strumento e un linguaggio che favoriscono lo sviluppo e la crescita individuale e sociale che appartiene non solo ai musicisti, ma all’umanità intera.
Noi docenti abbiamo un ruolo importante nella formazione dei nostri alunni e dobbiamo far conoscere con professionalità, coscienza e passione il prezioso valore della musica, che va promossa, ascoltata e praticata sin dalla prima infanzia attraverso esperienze che stimolino la libera creatività e che permettano lo sviluppo e l’arricchimento della personalità»

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Prota: Quale pensiero ti senti di esprimere in relazione alla frase “Non c’è peggiore ingiustizia che far parti eguali tra diversi “di Don Milani (“Lettera a una professoressa”, 1967)?
R: «Compito della scuola, e soprattutto del docente di sostegno, è divulgare e promuovere l’idea di vivere “la diversità come ricchezza”, insegnando la cultura dell’accoglienza e della gentilezza.
La forza e la crescita di un gruppo è data non dagli elementi comuni, ma da tutto ciò per cui c’è differenza.
La comunità ha valore solo se è fatta di tante diversità, che vanno rispettate e valorizzate.
La scuola è il cuore della comunità».

Prota: Vuoi chiudere questo primo contatto con i lettori della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI con una valutazione sulla figura del docente?
R: «Ogni docente deve riconoscersi come uno “specialista” della cultura e della formazione dei giovani, esprimendo un’etica fondata su comportamenti, riflessioni e scelte sempre e ovunque guidati dalla centralità dell’alunno e dall’idea di non dover solo trasmettere saperi, ma di dover formare persone con senso civico, capacità critica e di giudizio, amore verso se stessi, verso il prossimo, AMORE PER LA VITA.
Reputo fondamentale per tale ruolo una continua formazione, per un proficuo nutrimento nell’esercizio della professione.
Occorre dunque garantire il rispetto della professionalità con professionalità.
La scuola, e quindi il docente, ha una grande responsabilità verso l’umanità e verso il futuro che non può né deve essere MAI trascurata.»

Ringraziando Florinda Sorrentino, e contando sulla sua prossima partecipazione agli eventi che DILA vorrà realizzare ad Ischia – e non solo ad Ischia – vi diamo appuntamento alla prossima settimana.

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Florinda Sorrentino – Angela Prota

Il Dispari 20220926

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

 

La Notizia virgola
La Condanna punto

Premessa

Ho scritto anche questo racconto dando per scontato che vi siano noti, ipotetici lettori, i modi di procedere disarticolati e quasi mai esplicativi della mia scrittura, che abbiate la pazienza di effettuare frequenti retromarce ed accelerazioni repentine, siate propensi ad accettare palesi contraddizioni, e sappiate, infine, che alcuni personaggi (la donna guascone, l’autore, l’anima ecc.) hanno già fatto parte di precedenti avventure.
Diversamente dal solito, in questo caso, intendo privilegiare la trama a discapito della costruzione formale.
Rischiando finanche di non consentire una eventuale piacevolezza nel districare la storia transitando per le omissioni volute ed i non chiari e non consequenziali passaggi.
Solo per questa scelta vanitosa ho deciso di preparare un prologo in grado di fornire un aiuto al chiarimento di alcuni possibili dubbi ed equivoci.
Il mio consiglio, comunque, è di non leggerlo, ma, scavalcandolo, farvi tentare  direttamente dalla tortura del racconto.
Poi fate voi.

Prologo

In un luogo non specificato, il professore Edoardo, forse la proiezione fantasiosa di Edoardo Malagoli, è impegnato a presentare in un sobrio allestimento scenico il racconto intitolato “La Notizia”.
Con lui, mente della formazione critica e letteraria (quasi il “Cervello”), partecipano alla rappresentazione, Edith (forse Edith Piaf “l’Anima?”), simbolica proiezione del sentimento artistico, e Tom (un tipo all’americana “Zio Tom?”), indiscusso emblema di pragmatismo dogmatico, ed altri personaggi che paiono proiezioni di realtà sociali.
Al di qua del palcoscenico, in un ambiente anch’esso dalle caratteristiche mai chiarite, ma che certo non è una platea nel senso classico, siede Aurora (la donna guascona, “La Signora”) in compagnia del suo amico autore (la vita nella forma più ampia del termine).
L’io narrante, che altre volte (L’Appuntamento, Vasco e Medea) aveva proposto all’attenzione della Signora storie d’amore particolarmente intense, in questo caso era stato invitato da lei a presentarle, nel modo che avesse preferito, il suo nuovo racconto pubblicato soltanto da poco.
Strano, in quanto esso, intitolato “La Notizia”, non aveva alcuna valenza sotto il profilo degli umani sentimenti amorosi.
Sospetto sembra anche l’intervento della “Signora”, la quale, mentre i primi tre dicitori erano ancora impegnati a leggere una parte iniziale e per nulla esplicativa della trama nel suo complesso, aveva ordinato, senza un apparente motivo, l’interruzione immediata della rappresentazione, invitando contemporaneamente il suo assistente Petrus ad elencare tutti gli eventi generati dalla semplice “notizia” dell’avvenuta stampa del racconto.
Da ciò, protagonisti e fatti descritti nella storia narrata, ed accadimenti realmente verificatisi, risultano talmente sovrapponibili da lasciare presumere essere, gli uni e gli altri, originati da una identica segreta volontà.
Fino a quando al nostro autore diventa chiaro che la sua amica Aurora lo aveva invitato allo scopo di vedere personalmente, attraverso le reazioni e gli atteggiamenti che egli avrebbe avuto, confermato o smentito un dubbio per lei inquietante.
Ed allora…
Detto ciò, penso che il finale possa essere letto senza ulteriori informazioni.
Ciao se ci siete.
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.2/

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

POESIE finaliste undicesima edizione Premio OTTO MILIONI 2022 – primo gruppo

Il premio internazionale “Otto milioni”, ideato da Bruno Mancini e giunto alla undicesima edizione, è stato definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione.
Queste che offriamo oggi alla vostra lettura sono quattro delle venti poesie finaliste.
Nei successivi lunedì pubblicheremo tutte le altre poesie finaliste.
Con l’avvertenza che i testi di alcune di esse, contengono imperfezioni linguistiche in quanto non siamo intervenuti nella correzione delle traduzioni effettuate, grazie alla versatilità della poetessa lettone Liga Sara Lapinska, da idiomi piuttosto desueti, vi invitiamo ad esprimere i vostri gradimenti accedendo alle pagine web indicate nei titoli di ciascuna poesia.

Premio POESIA “Otto milioni” 2022

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia01

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Poesia01 Anita Zvaigzne “Alzati nelle ali” – Lettonia

Alzati nelle ali

Noi, in nostri momenti di uccelli
alzati sulle ali,
noi incontrandoci
nascosti sotto le ali,
attraverso di noi come un fulmine
l’amore è corso
e la fiducia candida sacra degli uccelli.
Noi alzati nelle ali
sotto il cielo azzurro,
noi dicendo addio
tra le centinaia di uccelli scomparsi
abbiamo bevuto la bevanda del fulmine
con l’amore nel petto
e siamo per una vita bianca consacrati.

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia02

Poesia02 Viesturs Āboliņš “Il presentimento” – Lettonia

Il presentimento

Settembre striscia come un’estate stanca e arrugginita.
Vuole addormentarsi, vuole l’inverno,
sogni bianchi e pace.
Da qualche parte nel cielo di nuovo si rompe
grande primavera.
Tutto intorno scorre , tutto cigola.
I vivi fingono di essere morti,
nascondendosi dal freddo, si congela.
I pensieri volano sulle loro ali – non possono fingere
“Dietro – vai! Tutti in fila!” – segnale acustico in due battute,
in due sillabe, breve, comodo, –
i nomi dei Capi sa istintivamente riconoscere,
proprio come la colonna sonora dell’otturatore –
sei “nostro” o “nemico”.
Per non andare a letto prima di dormire,
per timore che si svegli, e invano.
Accetta la sfida senza esitazione,
perché l’inverno non aspetta per la prima volta,
e dopo il gelo primavera – perché qualcuno sopravviverà già,
vedremo
come torna a soffiare la terra, come svanisce il sogno
nell’oscurità.
Com’è la vita in pieno svolgimento e quanto è bella
è un uomo Ragionevole!

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia03

Poesia03 Aslambek Tuguzov “Nella maturità” – Russia

Nella maturità

E nella maturità appare
tutto ciò che non si è avverato.
Perché non si può dormire
come prima era possibile,
perché tu sei più vecchio
e di altri più profondo,
in marcia rimanendo,
insieme ai tuoi fratelli.
E appare nei sogni, e finisce,
nella nostra vita li zittisco,
poi di nuovo oscilla
la tua culla.
Tutto è nella vita uguale,
sia i sogni sia la veglia reale,
sia nella festa le vertigini,
sia nella primavera i desideri.
Alzati all’alba
e guarda nella nebbia…
E le moschee ascolta,
l’anziano lontano.
E la voce come un rasoio
attraverso l’oscurità tirato,
e, credimi, la preghiera.
C’è per tutto la base vera.

————————————————

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia04

Poesia04 Elita Viškere “Felice” – Lettonia

Felice

Si dice, le persone felici non scrivono le poesie.
La sera cammino verso le stelle, io.
Per me e per un momento che c’è
dico felicità e gratitudine.
Felice perché il sole nuovo
e il mio domani sta arrivando.

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI – IL LIBRO DI SONIA

Cap. 5

Anche è stata

una scure

sul pendio

il nostro rotolare avvinti

per erbe»

Così, con cinque miei versi ti inserisci al di sopra del più intimo velo di ricordi che anche Sonia con me si appresta a sollevare, e poi, subito di seguito continui:

-«Il rappresentante non si muove, resta immobile nel suo errore di timido; si torce sulla sedia.

È imbarazzato.

Ogni tanto guarda per cercare un sorriso, un cenno di complicità ai suoi gesti di savia pazienza.

Io ti compatisco, povero ometto con la valigia; no il mio non è disprezzo.

Non potrei.

Anche se per te sarebbe più gratificante.

Io ti piango ragazzo-vecchio perché vedo te come Gino.

Strano.

Lo lascerò”.

Ed intanto passano i giorni.

Lenti giorni.

Lenti giorni, sempre più vuoti.

Io e Gino in macchina.

Io e Gino in spiaggia.

Io e Gino e il silenzio.

La prima volta d’agosto.

Sulla spiaggia libera di Sant’Angelo non c’è molta gente.

Sto sulla sabbia umida con gli occhi chiusi, immobile verso il sole.

Silenzio.

Lui si annoia, vorrebbe parlare ma sarebbe inutile.

Silenzio.

Rimane concentrato nella sua orribile fissità, quasi tema il più piccolo movimento.

Silenzio.

Guardo il mare, triste.

Penso di tuffarmi per attrarre la sua attenzione.

Mi piacerebbe strappargli dalle labbra quella immobilità con un bacio violento.

Gino

Sì?

No meglio tuffarsi in modo discreto.

Silenzio.

Mi alzo in silenzio e vado in acqua in modo discreto.

Mi ripiomba addosso con tutta la sua intensità quel silenzio, mi straccia, si rende importante.

Mi alzo e vado in acqua lentamente gustando il rito.

Mi tuffo e so che non s’è accorto di essere rimasto solo – in silenzio – sulla spiaggia.

Penso che tornando, sdraiandomi, mi prenderà le mani – sciocca -, mi coprirà di baci – illusa -, mi dirà tante piccole sciocchezze – tenera -, che mi pensa – non è così -, che mi desidera – non come vorrei -, magari che mi ama – è solo una parola -.

Sarebbe come chiedere a questo scoglio di muoversi.

Ritorno su, mi agito, vado su e giù per la riva.

Silenzio.

È sempre quel silenzio.

Sempre più completo, ora sento che attraverso lui inalo la lentezza della vita perdendone l’entusiasmo, muoio piano piano.

Lui è immobile come un morto.

Lui sulla spiaggia. LUI.

Solo LUI.

Penso che il sole gli ha cotto quel poco di cervello che gli resta.

Il rappresentante resta immobile.

Ora guardo la mia mente diventare ogni giorno più vuota, i miei pensieri più cupi e intanto non posso muovermi, non ce la faccio.

È come quando in un sogno sei rincorsa, e vorresti correre ma non c’è il senso del movimento.

È vero, così, io vivo.

Ogni tanto riprovo a strappare un pizzico dei suoi pensieri, mi illudo di trovarli, di poter un giorno aprirli e gustarli, e so che mi illudo e so che non potrò mai inebriarmi di sensazioni che non possiede, che rimarrò, con lui, con Gino, sempre più guscio, magari sempre più vuoto… ma io aspetto.

Ecco la parola che mi ha sempre terrorizzata: aspettare.

Forse perché nella vita ho atteso troppo.

Anche ora, per esempio, sto aspettando.

Anche delle attese, come per i silenzi, mi è restato ancora il sapore, prima tenue, di quando continuavo a pettinarmi lentamente aspettando che venisse a prendermi, oppure facevo le smorfie nello specchio con tutte le luci della casa accese; quando aspettavo in macchina le ore, e le volte che la voglia di scappare era irrefrenabile immaginavo la sua faccia, avrebbe avuto una reazione, infine!

Finalmente!

Poi aspettavo che qualcosa cambiasse.

E aspett… che cazzo aspetto?

Allora ero forse molto più stupida o forse più innamorata.

E forse era ancora coerente aspettare.

Ma oggi?

Forse è vero, vorrei essere ancora, meglio, di nuovo, no, né ancora né di nuovo, essere e basta, essere perdutamente innamorata.

Vorrei provare quel batticuore ad ogni squillo del telefono, cercare con gli occhi tra la gente, per la strada, pensare e pensare solo con la massima intensità, appassionatamente.

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/come-i-cinesi-vol.1/

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Liga Sarah Lapinska | TWITTERONE

La professoressa lettone di agricoltura Baiba Rivža ha accettato con entusiasmo una copia del nostro giornale “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine di “Il Dispari” come ottima organizzatrice con un gusto delicato per l’arte.

Insieme alla sua amica, poetessa e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone.

Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana e probabilmente mi assumerò l’incarico di farlo.

Auguriamo a Baiba e a Rasma tanta forza e  creatività!

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – ultimo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.

A partire dallo scorso 18 agosto, e fino ad oggi con questo ultimo gruppo, ogni lunedì, abbiamo pubblicate tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.

Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg41 Fabaries Vasquez Cile

arg42 Giusy Donini Italia

arg43 Indulis Zālīte Lettonia

arg44 Irina Befa Germania

arg45 Loris Giorgini Italia

arg46 Mark Illukpitiya Maldives

arg47 Maurizio Pedace Italia

arg48 Melinda Horvath Ungheria

arg49 Miguel Pinero Venezuela

arg50 Mirjana Milanovic Serbia

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220926– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220926

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

 

La Notizia virgola
La Condanna punto

Premessa

Ho scritto anche questo racconto dando per scontato che vi siano noti, ipotetici lettori, i modi di procedere disarticolati e quasi mai esplicativi della mia scrittura, che abbiate la pazienza di effettuare frequenti retromarce ed accelerazioni repentine, siate propensi ad accettare palesi contraddizioni, e sappiate, infine, che alcuni personaggi (la donna guascone, l’autore, l’anima ecc.) hanno già fatto parte di precedenti avventure.
Diversamente dal solito, in questo caso, intendo privilegiare la trama a discapito della costruzione formale.
Rischiando finanche di non consentire una eventuale piacevolezza nel districare la storia transitando per le omissioni volute ed i non chiari e non consequenziali passaggi.
Solo per questa scelta vanitosa ho deciso di preparare un prologo in grado di fornire un aiuto al chiarimento di alcuni possibili dubbi ed equivoci.
Il mio consiglio, comunque, è di non leggerlo, ma, scavalcandolo, farvi tentare  direttamente dalla tortura del racconto.
Poi fate voi.

Prologo

In un luogo non specificato, il professore Edoardo, forse la proiezione fantasiosa di Edoardo Malagoli, è impegnato a presentare in un sobrio allestimento scenico il racconto intitolato “La Notizia”.
Con lui, mente della formazione critica e letteraria (quasi il “Cervello”), partecipano alla rappresentazione, Edith (forse Edith Piaf “l’Anima?”), simbolica proiezione del sentimento artistico, e Tom (un tipo all’americana “Zio Tom?”), indiscusso emblema di pragmatismo dogmatico, ed altri personaggi che paiono proiezioni di realtà sociali.
Al di qua del palcoscenico, in un ambiente anch’esso dalle caratteristiche mai chiarite, ma che certo non è una platea nel senso classico, siede Aurora (la donna guascona, “La Signora”) in compagnia del suo amico autore (la vita nella forma più ampia del termine).
L’io narrante, che altre volte (L’Appuntamento, Vasco e Medea) aveva proposto all’attenzione della Signora storie d’amore particolarmente intense, in questo caso era stato invitato da lei a presentarle, nel modo che avesse preferito, il suo nuovo racconto pubblicato soltanto da poco.
Strano, in quanto esso, intitolato “La Notizia”, non aveva alcuna valenza sotto il profilo degli umani sentimenti amorosi.
Sospetto sembra anche l’intervento della “Signora”, la quale, mentre i primi tre dicitori erano ancora impegnati a leggere una parte iniziale e per nulla esplicativa della trama nel suo complesso, aveva ordinato, senza un apparente motivo, l’interruzione immediata della rappresentazione, invitando contemporaneamente il suo assistente Petrus ad elencare tutti gli eventi generati dalla semplice “notizia” dell’avvenuta stampa del racconto.
Da ciò, protagonisti e fatti descritti nella storia narrata, ed accadimenti realmente verificatisi, risultano talmente sovrapponibili da lasciare presumere essere, gli uni e gli altri, originati da una identica segreta volontà.
Fino a quando al nostro autore diventa chiaro che la sua amica Aurora lo aveva invitato allo scopo di vedere personalmente, attraverso le reazioni e gli atteggiamenti che egli avrebbe avuto, confermato o smentito un dubbio per lei inquietante.
Ed allora…
Detto ciò, penso che il finale possa essere letto senza ulteriori informazioni.
Ciao se ci siete.
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.2/

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

POESIE finaliste undicesima edizione Premio OTTO MILIONI 2022 – primo gruppo

Il premio internazionale “Otto milioni”, ideato da Bruno Mancini e giunto alla undicesima edizione, è stato definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione.
Queste che offriamo oggi alla vostra lettura sono quattro delle venti poesie finaliste.
Nei successivi lunedì pubblicheremo tutte le altre poesie finaliste.
Con l’avvertenza che i testi di alcune di esse, contengono imperfezioni linguistiche in quanto non siamo intervenuti nella correzione delle traduzioni effettuate, grazie alla versatilità della poetessa lettone Liga Sara Lapinska, da idiomi piuttosto desueti, vi invitiamo ad esprimere i vostri gradimenti accedendo alle pagine web indicate nei titoli di ciascuna poesia.

Premio POESIA “Otto milioni” 2022

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia01

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Poesia01 Anita Zvaigzne “Alzati nelle ali” – Lettonia

Alzati nelle ali

Noi, in nostri momenti di uccelli
alzati sulle ali,
noi incontrandoci
nascosti sotto le ali,
attraverso di noi come un fulmine
l’amore è corso
e la fiducia candida sacra degli uccelli.
Noi alzati nelle ali
sotto il cielo azzurro,
noi dicendo addio
tra le centinaia di uccelli scomparsi
abbiamo bevuto la bevanda del fulmine
con l’amore nel petto
e siamo per una vita bianca consacrati.

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia02

Poesia02 Viesturs Āboliņš “Il presentimento” – Lettonia

Il presentimento

Settembre striscia come un’estate stanca e arrugginita.
Vuole addormentarsi, vuole l’inverno,
sogni bianchi e pace.
Da qualche parte nel cielo di nuovo si rompe
grande primavera.
Tutto intorno scorre , tutto cigola.
I vivi fingono di essere morti,
nascondendosi dal freddo, si congela.
I pensieri volano sulle loro ali – non possono fingere
“Dietro – vai! Tutti in fila!” – segnale acustico in due battute,
in due sillabe, breve, comodo, –
i nomi dei Capi sa istintivamente riconoscere,
proprio come la colonna sonora dell’otturatore –
sei “nostro” o “nemico”.
Per non andare a letto prima di dormire,
per timore che si svegli, e invano.
Accetta la sfida senza esitazione,
perché l’inverno non aspetta per la prima volta,
e dopo il gelo primavera – perché qualcuno sopravviverà già,
vedremo
come torna a soffiare la terra, come svanisce il sogno
nell’oscurità.
Com’è la vita in pieno svolgimento e quanto è bella
è un uomo Ragionevole!

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia03

Poesia03 Aslambek Tuguzov “Nella maturità” – Russia

Nella maturità

E nella maturità appare
tutto ciò che non si è avverato.
Perché non si può dormire
come prima era possibile,
perché tu sei più vecchio
e di altri più profondo,
in marcia rimanendo,
insieme ai tuoi fratelli.
E appare nei sogni, e finisce,
nella nostra vita li zittisco,
poi di nuovo oscilla
la tua culla.
Tutto è nella vita uguale,
sia i sogni sia la veglia reale,
sia nella festa le vertigini,
sia nella primavera i desideri.
Alzati all’alba
e guarda nella nebbia…
E le moschee ascolta,
l’anziano lontano.
E la voce come un rasoio
attraverso l’oscurità tirato,
e, credimi, la preghiera.
C’è per tutto la base vera.

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia04

Poesia04 Elita Viškere “Felice” – Lettonia

Felice

Si dice, le persone felici non scrivono le poesie.
La sera cammino verso le stelle, io.
Per me e per un momento che c’è
dico felicità e gratitudine.
Felice perché il sole nuovo
e il mio domani sta arrivando.

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI – IL LIBRO DI SONIA

Cap. 5

Anche è stata

una scure

sul pendio

il nostro rotolare avvinti

per erbe»

Così, con cinque miei versi ti inserisci al di sopra del più intimo velo di ricordi che anche Sonia con me si appresta a sollevare, e poi, subito di seguito continui:

-«Il rappresentante non si muove, resta immobile nel suo errore di timido; si torce sulla sedia.

È imbarazzato.

Ogni tanto guarda per cercare un sorriso, un cenno di complicità ai suoi gesti di savia pazienza.

Io ti compatisco, povero ometto con la valigia; no il mio non è disprezzo.

Non potrei.

Anche se per te sarebbe più gratificante.

Io ti piango ragazzo-vecchio perché vedo te come Gino.

Strano.

Lo lascerò”.

Ed intanto passano i giorni.

Lenti giorni.

Lenti giorni, sempre più vuoti.

Io e Gino in macchina.

Io e Gino in spiaggia.

Io e Gino e il silenzio.

La prima volta d’agosto.

Sulla spiaggia libera di Sant’Angelo non c’è molta gente.

Sto sulla sabbia umida con gli occhi chiusi, immobile verso il sole.

Silenzio.

Lui si annoia, vorrebbe parlare ma sarebbe inutile.

Silenzio.

Rimane concentrato nella sua orribile fissità, quasi tema il più piccolo movimento.

Silenzio.

Guardo il mare, triste.

Penso di tuffarmi per attrarre la sua attenzione.

Mi piacerebbe strappargli dalle labbra quella immobilità con un bacio violento.

Gino

Sì?

No meglio tuffarsi in modo discreto.

Silenzio.

Mi alzo in silenzio e vado in acqua in modo discreto.

Mi ripiomba addosso con tutta la sua intensità quel silenzio, mi straccia, si rende importante.

Mi alzo e vado in acqua lentamente gustando il rito.

Mi tuffo e so che non s’è accorto di essere rimasto solo – in silenzio – sulla spiaggia.

Penso che tornando, sdraiandomi, mi prenderà le mani – sciocca -, mi coprirà di baci – illusa -, mi dirà tante piccole sciocchezze – tenera -, che mi pensa – non è così -, che mi desidera – non come vorrei -, magari che mi ama – è solo una parola -.

Sarebbe come chiedere a questo scoglio di muoversi.

Ritorno su, mi agito, vado su e giù per la riva.

Silenzio.

È sempre quel silenzio.

Sempre più completo, ora sento che attraverso lui inalo la lentezza della vita perdendone l’entusiasmo, muoio piano piano.

Lui è immobile come un morto.

Lui sulla spiaggia. LUI.

Solo LUI.

Penso che il sole gli ha cotto quel poco di cervello che gli resta.

Il rappresentante resta immobile.

Ora guardo la mia mente diventare ogni giorno più vuota, i miei pensieri più cupi e intanto non posso muovermi, non ce la faccio.

È come quando in un sogno sei rincorsa, e vorresti correre ma non c’è il senso del movimento.

È vero, così, io vivo.

Ogni tanto riprovo a strappare un pizzico dei suoi pensieri, mi illudo di trovarli, di poter un giorno aprirli e gustarli, e so che mi illudo e so che non potrò mai inebriarmi di sensazioni che non possiede, che rimarrò, con lui, con Gino, sempre più guscio, magari sempre più vuoto… ma io aspetto.

Ecco la parola che mi ha sempre terrorizzata: aspettare.

Forse perché nella vita ho atteso troppo.

Anche ora, per esempio, sto aspettando.

Anche delle attese, come per i silenzi, mi è restato ancora il sapore, prima tenue, di quando continuavo a pettinarmi lentamente aspettando che venisse a prendermi, oppure facevo le smorfie nello specchio con tutte le luci della casa accese; quando aspettavo in macchina le ore, e le volte che la voglia di scappare era irrefrenabile immaginavo la sua faccia, avrebbe avuto una reazione, infine!

Finalmente!

Poi aspettavo che qualcosa cambiasse.

E aspett… che cazzo aspetto?

Allora ero forse molto più stupida o forse più innamorata.

E forse era ancora coerente aspettare.

Ma oggi?

Forse è vero, vorrei essere ancora, meglio, di nuovo, no, né ancora né di nuovo, essere e basta, essere perdutamente innamorata.

Vorrei provare quel batticuore ad ogni squillo del telefono, cercare con gli occhi tra la gente, per la strada, pensare e pensare solo con la massima intensità, appassionatamente.

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/come-i-cinesi-vol.1/

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Liga Sarah Lapinska | TWITTERONE

La professoressa lettone di agricoltura Baiba Rivža ha accettato con entusiasmo una copia del nostro giornale “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine di “Il Dispari” come ottima organizzatrice con un gusto delicato per l’arte.

Insieme alla sua amica, poetessa e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone.

Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana e probabilmente mi assumerò l’incarico di farlo.

Auguriamo a Baiba e a Rasma tanta forza e  creatività!

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – ultimo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.

A partire dallo scorso 18 agosto, e fino ad oggi con questo ultimo gruppo, ogni lunedì, abbiamo pubblicate tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.

Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg41 Fabaries Vasquez Cile

arg42 Giusy Donini Italia

arg43 Indulis Zālīte Lettonia

arg44 Irina Befa Germania

arg45 Loris Giorgini Italia

arg46 Mark Illukpitiya Maldives

arg47 Maurizio Pedace Italia

arg48 Melinda Horvath Ungheria

arg49 Miguel Pinero Venezuela

arg50 Mirjana Milanovic Serbia

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

 

 

Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220919

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI – IL LIBRO DI SONIA

Cap. 5

Anche è stata

una scure

sul pendio

il nostro rotolare avvinti

per erbe»

Così, con cinque miei versi ti inserisci al di sopra del più intimo velo di ricordi che anche Sonia con me si appresta a sollevare, e poi, subito di seguito continui:

-«Il rappresentante non si muove, resta immobile nel suo errore di timido; si torce sulla sedia.

È imbarazzato.

Ogni tanto guarda per cercare un sorriso, un cenno di complicità ai suoi gesti di savia pazienza.

Io ti compatisco, povero ometto con la valigia; no il mio non è disprezzo.

Non potrei.

Anche se per te sarebbe più gratificante.

Io ti piango ragazzo-vecchio perché vedo te come Gino.

Strano.

Lo lascerò”.

Ed intanto passano i giorni.

Lenti giorni.

Lenti giorni, sempre più vuoti.

Io e Gino in macchina.

Io e Gino in spiaggia.

Io e Gino e il silenzio.

La prima volta d’agosto.

Sulla spiaggia libera di Sant’Angelo non c’è molta gente.

Sto sulla sabbia umida con gli occhi chiusi, immobile verso il sole.

Silenzio.

Lui si annoia, vorrebbe parlare ma sarebbe inutile.

Silenzio.

Rimane concentrato nella sua orribile fissità, quasi tema il più piccolo movimento.

Silenzio.

Guardo il mare, triste.

Penso di tuffarmi per attrarre la sua attenzione.

Mi piacerebbe strappargli dalle labbra quella immobilità con un bacio violento.

Gino

Sì?

No meglio tuffarsi in modo discreto.

Silenzio.

Mi alzo in silenzio e vado in acqua in modo discreto.

Mi ripiomba addosso con tutta la sua intensità quel silenzio, mi straccia, si rende importante.

Mi alzo e vado in acqua lentamente gustando il rito.

Mi tuffo e so che non s’è accorto di essere rimasto solo – in silenzio – sulla spiaggia.

Penso che tornando, sdraiandomi, mi prenderà le mani – sciocca -, mi coprirà di baci – illusa -, mi dirà tante piccole sciocchezze – tenera -, che mi pensa – non è così -, che mi desidera – non come vorrei -, magari che mi ama – è solo una parola -.

Sarebbe come chiedere a questo scoglio di muoversi.

Ritorno su, mi agito, vado su e giù per la riva.

Silenzio.

È sempre quel silenzio.

Sempre più completo, ora sento che attraverso lui inalo la lentezza della vita perdendone l’entusiasmo, muoio piano piano.

Lui è immobile come un morto.

Lui sulla spiaggia. LUI.

Solo LUI.

Penso che il sole gli ha cotto quel poco di cervello che gli resta.

Il rappresentante resta immobile.

Ora guardo la mia mente diventare ogni giorno più vuota, i miei pensieri più cupi e intanto non posso muovermi, non ce la faccio.

È come quando in un sogno sei rincorsa, e vorresti correre ma non c’è il senso del movimento.

È vero, così, io vivo.

Ogni tanto riprovo a strappare un pizzico dei suoi pensieri, mi illudo di trovarli, di poter un giorno aprirli e gustarli, e so che mi illudo e so che non potrò mai inebriarmi di sensazioni che non possiede, che rimarrò, con lui, con Gino, sempre più guscio, magari sempre più vuoto… ma io aspetto.

Ecco la parola che mi ha sempre terrorizzata: aspettare.

Forse perché nella vita ho atteso troppo.

Anche ora, per esempio, sto aspettando.

Anche delle attese, come per i silenzi, mi è restato ancora il sapore, prima tenue, di quando continuavo a pettinarmi lentamente aspettando che venisse a prendermi, oppure facevo le smorfie nello specchio con tutte le luci della casa accese; quando aspettavo in macchina le ore, e le volte che la voglia di scappare era irrefrenabile immaginavo la sua faccia, avrebbe avuto una reazione, infine!

Finalmente!

Poi aspettavo che qualcosa cambiasse.

E aspett… che cazzo aspetto?

Allora ero forse molto più stupida o forse più innamorata.

E forse era ancora coerente aspettare.

Ma oggi?

Forse è vero, vorrei essere ancora, meglio, di nuovo, no, né ancora né di nuovo, essere e basta, essere perdutamente innamorata.

Vorrei provare quel batticuore ad ogni squillo del telefono, cercare con gli occhi tra la gente, per la strada, pensare e pensare solo con la massima intensità, appassionatamente.

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/come-i-cinesi-vol.1/

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Liga Sarah Lapinska | TWITTERONE

La professoressa lettone di agricoltura Baiba Rivža ha accettato con entusiasmo una copia del nostro giornale “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine di “Il Dispari” come ottima organizzatrice con un gusto delicato per l’arte.

Insieme alla sua amica, poetessa e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone.

Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana e probabilmente mi assumerò l’incarico di farlo.

Auguriamo a Baiba e a Rasma tanta forza e  creatività!

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – ultimo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.

A partire dallo scorso 18 agosto, e fino ad oggi con questo ultimo gruppo, ogni lunedì, abbiamo pubblicate tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.

Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg41 Fabaries Vasquez Cile

arg42 Giusy Donini Italia

arg43 Indulis Zālīte Lettonia

arg44 Irina Befa Germania

arg45 Loris Giorgini Italia

arg46 Mark Illukpitiya Maldives

arg47 Maurizio Pedace Italia

arg48 Melinda Horvath Ungheria

arg49 Miguel Pinero Venezuela

arg50 Mirjana Milanovic Serbia

Il Dispari 20220919 Redazione culturale DILA

 

 

Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”
(2005 – 2009):
Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi presenta Giuseppe Amato
nuovo amico dei progetti Made in Ischia dell’Ass. DILA

“Sott’ ‘a luna ‘e stu paese” con questa opera, Giuseppe Amato, artista, poeta, ed operatore edile, ha valorizzato la lingua napoletana e il suo paese natio.
Attualmente frequenta poeti e scrittori di un certo valore.
Continua a scrivere su temi e sentimenti che passano attraverso gli impulsi del cuore, e continua a scrivere anche opere per il teatro perché fa parte di un gruppo locale.
Crea oggetti e figure con pezzi di legno riciclati.
Programma mostre in fiere e mercatini rionali.
La poesia del poeta lo spinge a configurarsi nello specchio della realtà, ad edificare la solidarietà fra gli esseri umani tramite le sue parole poetiche.
Il Cav. Gianni Ianuale fa notare il pensiero di Giuseppe Amato con queste parole: “Sì ‘a poesia fosse na pagnotta ‘e pane, jo mangiasse sempe solo pane notte e ghiuorno”.
L’Avv. Giuseppe Diana fa notare e sottolineare le parole di Sophia Loren: “Il napoletano è la lingua della mia vita!”.
Così Giuseppe Amato si esprime nella sua lingua madre per dare meglio corpo alle sue passioni.
La poesia vernacolare, grande maestra come la canzone napoletana, è una sorta di macchina del tempo che porta in un altro luogo ed in un’altra età, come una magia ci permette di assaporare memorie individuali ed universali, rendendola patrimonio dell’umanità.
La poesia di Giuseppe Amato, entra nell’universo dei contemporanei con una poetica tutta personale, sublimata dal suo amore verso la concretezza delle cose.
Egli fa vibrare in queste pagine le sue vere emozioni senza trascurare tutto quello che gli sta a cuore.
Lo sottolinea Carmine Iossa dicendo che le poesie dell’autore sono ricche di gioia per la passione di far ricordare al lettore il passato, tramite le sue immagini e le sue parole poetiche, con il fine di convertire l’umanità ad amare la bellezza poetica.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg21 Amirbek Ismailov – Russia

arg22 Yuri Serebryakov – Ucraina

arg23 Elizabete Blūma – Lettonia

arg24 Fatima Daudova – Russia

arg25 Kārlis Dobrājs – Lettonia

arg26 Magomed Zakriev – Russia

arg27 Pini Goldstein – Israele

arg28 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg29 Tomas Fernandez – Spagna

arg30 Vija Laganovska Birkova – Lettonia

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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RASTER FESTIVAL

Siete pronti?! Questa sera torna RASTER FESTIVAL!

RASTER FESTIVAL

Due palchi e una ricca line up tra grintose rock band e scoppiettanti dj set, il 16 settembre i più talentuosi e promettenti artisti emergenti della scena, si esibiranno live nella fantastica e nuovissima location di Ex Macello, in Viale Molise 62.

Band di punta della serata i travolgenti, caotici e amatissimi Giallorenzo.

Prima di loro cavalcheranno il Palco Cattedrale Spaziocalmo, canta fino a dieci, Figura, Visconti e Milano Sport alternandosi agli artisti del Palco Container: ODE, Leanò e Finnegans per la musica dal vivo mentre Mille Punti e Materazi Future Club per i nostri dj set.

Vieni a scoprire gli artisti che per tutta la notte vi faranno ballare e cantare a squarciagola con la musica più travolgente di sempre! I biglietti sono disponibili in prevendita online su mailticket oppure in cassa la sera stessa dell’evento.

Sabato 24 settembre alle 18.00 ci sarà un grande banchetto nel quartiere di Redo Merezzate.

Quest’anno in quartiere ha preso vita Cucine(s) Storie di pane, il progetto site specific a cura della compagnia Floriane Facchini & Cie e sostenuto da Fondazione Cariplo e Culturability.

Il progetto funge da rivelazione di storie intime nello spazio pubblico, attorno alla preparazione del pane e nasce dal rapporto che il team artistico intreccia, nel corso del progetto di territorio, con gli abitanti del quartiere.

Il cuore di questo percorso artistico e partecipativo di territorio è il pane, l’alimento che da tempi immemori è sulle tavole del mondo intero, simbolo della cultura, della storia, della guerra, della fame e della ricchezza.

Proprio partendo dalla cucina e dal pane, la compagnia ha invitato gli abitanti del quartiere di Redo Merezzate a condividere pratiche culinarie e momenti di convivialità, con l’obiettivo di far nascere un rito collettivo.

Lunedì 19 settembre riparte MARE TRAINING, la rassegna a cura di Chiara Taviani che dà spazio anche alla salute, al benessere e allo sport: ogni settimana tante lezioni di hatha yoga e ipath yoga, danza terapia, e laboratori di danza e coreografia.

Organizzato con 28 Posti,

Perimetro e Burro Studio, dal 30 settembre al 2 ottobre arriva a mare NATURALE, il festival dedicato a chi vuole sostenere il mondo del Naturale.

Inizieremo venerdì alle 21 con l’opening party per proseguire sabato e domenica con un palinsesto ricco di incontri, dibattiti, degustazioni, dj set, cene a filiera zero e workshop che riunirà vignaioli, chef, botanici, designer, paesaggisti e molti altri esponenti del settore.

Il 28 e 29 settembre ospitiamo StageLab: il laboratorio di SPAZIO TALENTO, il nuovo progetto di Lidia Carew in collaborazione con “FIESTA!”

Una vera e propria full immersion nell’arte, nella musica e nella creatività per coltivare le proprie attitudini e il proprio talento guidati da professionisti del settore, come la stessa fondatrice Lidia Carew, Gloria Campaner, Matteo Caccia, Macia Del Prete, Tommy Kuti e tanti altri ancora.

Alla fine di questi due giorni tutti gli artisti che hanno partecipato al progetto usciranno finalmente dal proprio guscio esibendosi sul palco di mare con un’incredibile performance finale.

UN MARE DI MUSICA!

Ogni mercoledì sera alle 20:00 continua la rassegna a cura di Cernusco jazz che ogni settimana ci fa vibrare al suono dei migliori musicisti della scena milanese, e non solo. In più, tra qualche settimana ripartono i tanto attesi appuntamenti con gli artisti di Novara jazz ogni martedì sera sempre alle 20:00. Il giovedì e il venerdì sera invece, rispettivamente a cascina torrette e a cascina merlata, è serata RASTER, la rassegna di mare a cura di Marco Manini dedicata ai giovani artisti emergenti della scena indie e underground milanese e non.

Torna anche la musica classica del sabato mattina con i talenti di Fondazione Società dei Concerti e di Musica nell’Aria.

Sostieni mare e la cultura, diventa un MARE LOVER.

Con le nostre tessere annuali avrai accesso a tantissime iniziative ed offerte esclusive, contribuirai ad assicurare presidi culturali di prossimità agli abitanti dei quartieri di San Siro, Cascina Merlata / Gallaratese, San Cristoforo e Rogoredo Santa Giulia.

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Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220912– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220912

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”

(2005 – 2009):  

Macroscopiche assoluzioni

 Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

CS DILA

Al Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Manfredini” di Pontinia,

la sottoscritta Angela Maria Tiberi, Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con sede a Ischia, Presidente Bruno Mancini cel. 3914830355, ore serali, ha il piacere di invitare Lei e/o un suo delegato alla riunione che si terrà il 30 settembre 2022 ore 18,30 presso il Museo Agro Pontino – MAP di Pontinia, con i concittadini di Pontinia, con le varie associazioni culturali e con la presenza dell’Assessore alla cultura Maria Rita D’Alessio e di alcuni espopnenti della Dirigenza comunale di Pontinia.
Tema “Educazione alla vita e ai valori indimenticabili. Esistono attualmente nella società?
Relatore Claudio Volpe – Nuovi modelli di famiglia
In questo incontro culturale ci sarà un confronto di diverse generazioni e diversi pensieri in contraddittorio.
Fiduciosi di una favorevole accettazione, invio distinti saluti
Angela Maria Tiberi
Vice Presidente Associazione DILA Ischia
cel 3205584216

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo
 
Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg31 Yair Aharon Israele

arg32 Alessia Gaveglia Italia

arg33 Aida Turrini Italia

arg34 Vera Roķe Lettonia

arg35 Sulumbek Idrisov Danimarca

arg36 Soledad Lamas Gonzalez Spagna

arg37 Sergey Kyrychenko Ucraina

arg38 Safa Bn Iran

arg39 Puransingh Jhala India

arg40 Nunzia Zambardi Italia

Il Dispari 20220912 Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220905

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale”
(2005 – 2009):
Macroscopiche assoluzioni

Macroscopiche assoluzioni
per chiodi infissi nella mia coscienza,
Padre,
con benna estirpo ad una ad una
tra scricchiolanti cantilene,
e strascico avvolti
in folti fogli fitti di poesie,
Madre,
nel nostro tempo d’inutili menzogne.

Né sia truce in questi occhi non più asprigni
lo sguardo austero dei tuoi decreti,
Padre,
nel banno affisso sul muro di gomma
impiastricciato dalle mie storie fascinose,
dov’io m’illudo
in voglie e volti in veglie,
Madre,
fra dolci inganni che non sono tradimenti.

Ci sia indulgenza se non perdono
per la mano che respinge i miei sorrisi
per la mano che raccoglie le mie lacrime.

Io fui mortale.

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi presenta Giuseppe Amato
nuovo amico dei progetti Made in Ischia dell’Ass. DILA

“Sott’ ‘a luna ‘e stu paese” con questa opera, Giuseppe Amato, artista, poeta, ed operatore edile, ha valorizzato la lingua napoletana e il suo paese natio.
Attualmente frequenta poeti e scrittori di un certo valore.
Continua a scrivere su temi e sentimenti che passano attraverso gli impulsi del cuore, e continua a scrivere anche opere per il teatro perché fa parte di un gruppo locale.
Crea oggetti e figure con pezzi di legno riciclati.
Programma mostre in fiere e mercatini rionali.
La poesia del poeta lo spinge a configurarsi nello specchio della realtà, ad edificare la solidarietà fra gli esseri umani tramite le sue parole poetiche.
Il Cav. Gianni Ianuale fa notare il pensiero di Giuseppe Amato con queste parole: “Sì ‘a poesia fosse na pagnotta ‘e pane, jo mangiasse sempe solo pane notte e ghiuorno”.
L’Avv. Giuseppe Diana fa notare e sottolineare le parole di Sophia Loren: “Il napoletano è la lingua della mia vita!”.
Così Giuseppe Amato si esprime nella sua lingua madre per dare meglio corpo alle sue passioni.
La poesia vernacolare, grande maestra come la canzone napoletana, è una sorta di macchina del tempo che porta in un altro luogo ed in un’altra età, come una magia ci permette di assaporare memorie individuali ed universali, rendendola patrimonio dell’umanità.
La poesia di Giuseppe Amato, entra nell’universo dei contemporanei con una poetica tutta personale, sublimata dal suo amore verso la concretezza delle cose.
Egli fa vibrare in queste pagine le sue vere emozioni senza trascurare tutto quello che gli sta a cuore.
Lo sottolinea Carmine Iossa dicendo che le poesie dell’autore sono ricche di gioia per la passione di far ricordare al lettore il passato, tramite le sue immagini e le sue parole poetiche, con il fine di convertire l’umanità ad amare la bellezza poetica.

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente DILA

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

arg21 Amirbek Ismailov – Russia

arg22 Yuri Serebryakov – Ucraina

arg23 Elizabete Blūma – Lettonia

arg24 Fatima Daudova – Russia

arg25 Kārlis Dobrājs – Lettonia

arg26 Magomed Zakriev – Russia

arg27 Pini Goldstein – Israele

arg28 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg29 Tomas Fernandez – Spagna

arg30 Vija Laganovska Birkova – Lettonia

Il Dispari 20220905– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20220829

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Dal racconto “Vasco e Medea” inserito nel libro
“Per Aurora volume primo” scritto da Bruno Mancini

https://www.emmegiischia.com/wordpress/per-aurora-volume-primo/

Capitolo dodicesimo

«Sono il padrone della notte e delle donne.
Sono mie le donne di notte.
Le femmine sguainate luccicanti sui marciapiedi e nei locali di prima grandezza.
Provare a togliermi il controllo, è un guaio.
Un guaio grosso.
Grossissimo.
Quasi come cercare di togliermi il fazzoletto rosso che porto da sempre intorno al collo.
Un guaio grossissimo che pochi hanno tentato ed ora sono pieni di sfregi.
Una volta la vidi passare indifferentemente in macchina davanti ai nostri posti di lavoro.
A Napoli è difficile lavorare.
Qui no.
Qui se fai il bravo nessuno ti caca.
A Napoli ti squadrano subito.
Appena scendi di sera in una piazza, non dico in una strada, non dico in un vicolo, sei già pappone o puttana.
Ma Napoli è bella.
C’è il sole, la luna e Marechiaro.
La gente non si fa i fatti suoi.
Quella signora dopo i primi passi, come si dice… timidi, noi diciamo cazzimmosi, si ripresenta alle due di notte nel Club Italia con la gonna gialla sotto la patana, qui voi
dite sopra le ginocchia.
Guarda tutti quanti, e pure me.
Me di più.
Pareva mi conosceva.
E ci ho dovuto provare per forza.
Stava a casa mia, nel mio territorio, con le cosce da fuori e mi guardava come se mi conosceva.
A me, Salvatore il puttaniere!»

ACQUISTA CON LULU
“Per Aurora volume primo”
Alla ricerca di belle storie d’amore by Bruno Mancini
Libro a copertina morbida – EUR 14.00
Data di pubblicazione 22 ago 2022
Lingua italiano – ISBN 9781471081149
Categoria Narrativa – Pagine 93
Rilegatura Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni A5 (148 x 210 mm)
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-primo/paperback/product-29772m.html?page=1&pageSize=4

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

Finaliste Premio Arti grafiche OTTO MILIONI – secondo gruppo

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” -definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione- ideato da Bruno Mancini e dedicato alla memoria del Comm. Agostino Lauro, pioniere del trasporto marittimo ischitano, è giunto alla undicesima edizione ed anche quest’anno è stato affidato alla cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, con la preziosa collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione culturale algerina ADA di Dalila Boukhalfa.
A partire dallo scorso 18 agosto e per 5 settimane consecutive, ogni lunedì, stiamo pubblicando tutte le 50 opere di Arti grafiche finaliste tra le oltre 300 iscritte.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alla pagina web

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-arti-grafiche-otto-milioni-2022/

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

arg11 Janis Drozdovs Chikanka – Lettonia

arg12 Le Hai Linh – Vietnam

arg13 Lev Karnauhov – Russia

arg14 Lev Karnauhov – Russia

arg15 Liga Sarah Lapinska – Lettonia

arg16 Milena Petrarca – Italia

arg17 Raimonds Spundzāns – Lettonia

arg18 Rolands Krišjāns – Lettonia

arg19 Vidma Wait – Gran Bretagna

arg20 Anastasia Lesyuk – Russia

Il Dispari 20220829– Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

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