SEBASTIAO SALGADO, GENESI

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SEBASTIAO SALGADO RACCONTA CON I SUOI SCATTI 

LA BELLEZA DEI LUOGHI PIU’ REMOTI DEL PIANETA

Nonostante il progresso tecnologico e scientifico in diversi campi: dall’edilizia alla scienza, dall’informatica alla medicina, abbia trasformato in questi ultimi cinquant’anni il paesaggio del nostro Pianeta sottraendo preziosi tesori e risorse naturali, alcune aree geografiche conservano ancora intatto il proprio aspetto originario, perché lì non si è spinta la mano dell’uomo.

SEBASTIAO SALGADO Etiopia

SEBASTIAO SALGADO
Etiopia

Per scoprire le bellezze incontaminate di queste terre lontane dove si estendono foreste, deserti, oceani, ghiacciai in cui regna un perfetto equilibrio tra natura, animali e ambiente, basta fermarsi innanzi ai paesaggi immortalati dal fotografo brasiliano Sebastiao Salgado (Aimorés-Brasile 1944), che restituisce la poesia e l’energia di queste distese naturali dove tutto è rimasto come alle origini.

A questo artista, figura d’eccellenza nel panorama della fotografia e del documentario del nostro tempo, è dedicata un’interessante mostra, GENESI. Sebastião Salgado aperta presso gli spazi della Chiesa di San Giacomo in San Domenico a Forlì, fino al prossimo 29 gennaio 2017. Promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, ideata da Amazonas Images e curata da Lélia Wanick Salgado, l’esposizione organizzata da Civita Mostre in collaborazione con Contrasto, attraverso 245 splendide fotografie in bianco e nero, accompagna il visitatore in un percorso suggestivo attraverso le zone più remote dei cinque continenti in cui regnano armonia ed equilibrio.

SEBASTIAO SALGADO Brasile

SEBASTIAO SALGADO
Brasile

Nata da un viaggio durato otto anni, alla scoperta della bellezza nei luoghi più remoti del Pianeta la mostra, protagonista di un tour internazionale  di grande successo, vuole indicare come lo sguardo di Salgado sia volto a sottolineare l’urgenza di salvare il nostro Pianeta invitando a seguire stili di vita più rispettosi nei confronti dell’ambiente e della natura che ci circonda e ci appartiene. Si tratta di “un progetto” visto come egli afferma “come percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura”.

Le avvolgenti immagini fotografiche che spaziano dalla Alaska all’Africa, dall’America all’Asia, fino alla Siberia e all’Antartide, grazie ad un ricercato gioco di luci e ombre, di primi piani nitidi e sfondi sfocati, immortalano vedute di foreste, distese oceaniche, deserti, ghiacciai, lasciando trasparire una perfetta combinazione nella varietà di vita animale e vegetale in esse presente, oltre al rapporto in perfetto equilibrio che la stessa natura e gli esseri viventi hanno con l’ambiente.

SEBASTIAO SALGADO kafue national-park Zambia

SEBASTIAO SALGADO
kafue national-park Zambia

Rapporto anch’esso fondato sull’armonia che Salgado indaga con sguardo attento e incisivo riportando alla luce quei valori legati al rispetto e alla tutela dell’ambiente naturale circostante, necessari per la salvaguardia dell’ecosistema. La scelta del titolo Genesi da parte di Salgado rispecchia il desiderio di tornare alle origini della vita; come lui stesso afferma “desidero ritornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita; alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento e sono ancora “selvagge”; alle remote tribù dagli stili di vita “primitivi” e ancora incontaminati; agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umane”.

Un’armonia di forme, elementi, suoni che avvolgono paesaggi, ricche e folte vegetazioni, dove si muovono animali rari e unici per specie e razza.

Si procede dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea, ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa, fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia. E’ in questi scenari che Salgado ha immortalato animali quali le tartarughe giganti, le iguane e i leoni marini stando a contatto con il loro habitat delle Galapagos, poi le zebre e gli animali selvatici tra il Kenya e la Tanzania. Anche le popolazioni indigene hanno suscitato un certo fascino: dai Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale ai nomadi Boscimani del

SEBASTIAO SALGADO isole South Sandwuich

SEBASTIAO SALGADO
isole South Sandwuich

Kalahari in Sud Africa, dagli indiani Yanomami e Cayapò dell’Amazzonia brasiliana alle tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Così accanto ai deserti dell’America e dell’Africa alla distesa del Kafue National Park nello Zambia con in primo piano l’elefante, sono le foreste tropicali dell’Amazzonia, dell’Indonesia, quest’ultima immortalata insieme ai Koroway, popolazione indigena che vive in abitazioni sugli alberi.

E poi il Grand Canyon ripreso dalla riserva degli indiani navajo, la Siberia con i Nenci e le renne riprese da diverse angolazioni ed i ghiacciai dell’Antartide con i pinguini delle Isole South Sandwich.

Paradisi terresti sospesi nel tempo, fissati per sempre in queste splendide fotografie che testimoniano quanto sia prezioso questo patrimonio naturale, unico nella sua bellezza e armonia di forme, patrimonio da mantenere nella sua integrità per l’equilibrio di tutto il pianeta di cui l’uomo fa parte. Si tratta di una ricerca estetica e allo stesso tempo etica e spirituale, come ha sottolineato Salgado affermando: “un modo per dire soprattutto alle nuove generazioni che il Pianeta è ancora vivo e va preservato. Abbiamo fatto una ricerca e abbiamo fatto una scoperta molto interessante: circa il 46% del mondo è ancora come il giorno della genesi, insieme possiamo continuare a fare in modo che questa bellezza non scompaia”.

Queste immagini descrivono un viaggio attraverso i linguaggi della natura che invitano l’essere umano a ripensare alla propria finitudine innanzi all’immensità del creato. Dalla contemplazione della superficie dei ghiacciai a perdita d’occhio, allo smarrimento di fronte all’approssimarsi di una tempesta o innanzi alle distese oceaniche l’uomo può solo fermarsi e ascoltare quanto di suggestivo e infinitamente grande sia intorno e dentro ogni essere vivente.                                                                                                                                

  Silvana Lazzarino

 

GENESI. Sebastião Salgado

a cura di Lélia Wanick Salgado

allestimento a cura di Teresa Bellonzi

Chiesa di San Giacomo in San Domenico

Forlì, piazza Guido da Montefeltro

Orario: da martedì a venerdì 9.30-18-30

Sabato, domenica e festivi (1 novembre, 8 dicembre 2016 e 1 e 6 gennaio 2017) 10.00-19.00

sabato 24 e 31 dicembre 9.30-13.30, chiuso lunedì, 25 e 26 dicembre 2016. La biglietteria chiude un ora prima.

fino al 29 gennaio 2017

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VESNA PAVAN E LE SUE FOTOGRAFIE

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VESNA PAVAN al fianco delle donne sfigurate con l’acido e violentate

A Milano la sua esposizione fotografica per dire  NO alla violenza sulle donne

Decise e indifese, forti e fragili, le donne hanno dovuto lottare per ottenere diritti e giusti riconoscimenti alla pari degli uomini. Diverse sono state le conquiste cui sono giunte nel corso degli anni: dal diritto di voto alla legalizzazione dell’aborto, alla possibilità di far carriera in ambito politico e giuridico. Con le proprie capacità e risorse la donna ha dimostrato di potersi affermare tanto in politica quanto in ambito imprenditoriale ricoprendo ruoli prima impensabili. Malgrado le donne

VESNA PAVAN Mostra fotografica Fermo Immagine

VESNA PAVAN
Mostra fotografica Fermo Immagine

abbiamo raggiunto queste conquiste acquisendo più forza e voce, resta sempre un’ombra che le imprigiona quella della violenza che le minaccia facendole sentire indifese e sole, spesso costrette a portarsi dietro questa ferita nel silenzio nella speranza che qualcosa possa cambiare.

Alle donne vittime della violenza e della deturpazione da acido in occasione della GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Vesna Pavan artista e fotografa di origine friulana, dedica una mostra fotografica per sostenere attraverso il linguaggio universale dell’arte quante di esse impegnate nella famiglia e nella società e coinvolte in progetti, sogni e speranze, ancora debbano fare i conti con questa realtà drammatica purtroppo non sconfitta del tutto.

Vesna Pavan

Vesna Pavan

Figlia d’arte, nata a Spilimbergo (PN) nel 1976, Vesna Pavan la cui prima esposizione risale al 1992, nella sua ricerca stilistico espressiva coniuga influenze orientali e un esuberante tocco contemporaneo facendo della fotografia un luogo fisico e metafisico attraverso cui creare stupore e spaesamento. Questo anche grazie all’interazione tra pittura e fotografia dove non mancano contaminazioni tra il design, la moda e la tecnologia.

Con questa personale fotografica FERMO IMMAGINE che si inaugura il 25 novembre 2016 a Milano Lambrate (Via Montenevoso 7) presso la galleria “Spazio M70” VESNA PAVAN artista di gran talento e sensibilità, riconferma il suo impegno sociale a favore delle vittime di deturpazioni da acido.

Vesna Pavan mostra fotografica FERMO IMMAGINE Milano

Vesna Pavan
mostra fotografica FERMO IMMAGINE Milano

Vesna Pavan ambasciatrice dell’Arte Italiana in Russia ha voluto dare risalto al volto delle donne poiché nel volto è impressa ogni emozione: il volto femminile per lei è molto importante ed è per questo che ha deciso di raccogliere fondi per ridare una speranza alle donne il cui volto è stato deturpato dall’acido.

L’esposizione che resterà aperta fino al 30 novembre 2016 presenta circa duecento foto selezionate dalla stessa Vesna Pavan tra le immagini più significative, viste in TV negli ultimi due anni e mezzo. “Fermo Immagine” invita a riflettere da una parte su come queste immagini video siano proiettate in modo così veloce durante i telegiornali, tanto da non riuscire ad averne una visione chiara ed una comprensione completa; dall’altra sul numero spaventoso di donne che hanno subito violenze, percosse e mutilazioni negli ultimi due anni e la necessita di fare qualcosa affinché la situazione possa cambiare.

All’inaugurazione sarà presentato in anteprima assoluta il video raffigurante l’installazione multi-sensoriale, che l’artista aveva allestito all’interno dello stesso spazio espositivo il 14 febbraio 2015, in occasione della presentazione di RED&FUCHSIA. Saranno presenti all’evento di grande portata sociale anche personaggi autorevoli tra cui lo stimato chirurgo plastico e ricostruttivo Gianluca Campiglio . Sulla sua arte intensa ed espressiva per la capacità di raccontare il vero, hanno scritto Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice e Paolo Levi.

 RED&FUCHSIA è un progetto umanitario che Pavan sta portando avanti da più di un anno in collaborazione con il Rotary Club di Certosa di Pavia, con il nobile scopo di raccogliere fondi da destinare ad  ASFI  (Acid Survivors Foundation India) e ASTI (Acid Survivors Trust International), associazioni umanitarie che assistono quotidianamente le donne che hanno subito violenza. Centoventicinque opere appartenenti al ciclo SKIN sono state realizzate da Vesna appositamente per essere vendute all’asta nelle sedi Rotary di 24 paesi, dall’Italia all’India, e i proventi verranno devoluti interamente alle due associazioni.

Silvana Lazzarino

VESNA PAVAN

Fermo Immagine

“Spazio M7”

Via Monte Nevoso 7, 20133 Milano (MM Lambrate)

Dal 25 al 30 novembre

Ingresso libero su appuntamento

Per informazioni sull’intera produzione artistica di Vesna sono disponibili sui siti www.vesnapavan.com e www.skinart.info.

 

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DISGUIDI DEL POSSIBILE A.T. ANGHELOPOULOS

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DISGUIDI DEL POSSIBILE

A.T. ANGHELOPOULOS RACCONTA DELLE CONTRADDIZIONI DELLA VITA

Sensibilità, creatività e una rara capacità di far vibrare il colore attraverso la materia per raccontare l’imprevedibilità della vita e le fragilità dell’uomo, spesso in bilico nelle sue scelte, ma sempre pronto a sperare e provare a rimettersi in discussione, appartengono all’arte di A.T. ANGHELOPOULOS capace come pochi di far vibrare il colore attraverso la materia per dare voce a verità nascoste che svelano nuove realtà possibili.

Disguidi del possibile A T ANGHELOPOULOS

Disguidi del possibile
A T ANGHELOPOULOS

In occasione della settimana dell’Arte a Roma la Sala Da Feltre insieme con il World Ripa Hotel

ha organizzato una suggestiva mostra dedicata ad ANGHELOPOULOS, artista di fama internazionale e di successo che ha esposto non solo in Italia, ma anche all0estero (Londra e Bruxelles). Tra le esposizioni più recenti accanto alla personale di Firenze presso la Libreria Galerie Clichy e la collettiva a Spoleto curata da Vittorio Sgarbi presso lo storico Palazzo Leti Sansi, è la collettiva “Meeting e Arte a Trastevere” sempre presso il nuovo spazio OPERN ART della Sala da Feltre. Nuovamente in questo spazio Anghelopoulos torna ad esporre nelle serate della settimana dell’arte del 28 e 29 ottobre 2016 dalle ore 18.00 alle ore 23.00 e fino all’11 novembre,  regalando al

DOSGUIDI DEL POSSIBILE A T ANGHELOPOULOS

DOSGUIDI DEL POSSIBILE
A T ANGHELOPOULOS Inner Sky

visitatore la possibilità di immergersi in un percorso visivo ed emotivo carico di emozioni attraverso la personale DISGUIDI DEL POSSIBILE. A.T. Anghelopoulos, che racconta con le diverse opere i palpiti dell’esistenza dove l’individuo è sospeso costantemente tra ragione e sentimento, consuetudine e cambiamento. Proiettata ad indagare i luoghi dell’ascolto interiore a partire da quanto accade nella realtà di oggi troppo spesso chiusa e distaccata, l’arte di Anghelopoulos rivela quanto sia sempre più difficile costruire legami interpersonali autentici e come sia necessario guardare oltre i meccanismi precostituiti, recuperando la possibilità di essere  se stessi, liberi da luoghi comuni e convenzioni imposte da una società fondata sull’apparire  e sulla convenienza..

Colori intensi e avvolgenti, ma anche quasi eterei, segni forti e materici, l’uso di superfici monocrome e forme in movimento diventano filtri attraverso cui egli indaga i luoghi metafisici della mente e le zone d’ombra del pensiero dove si annidano dubbi, interrogativi volti alla ricerca di una verità su questa esistenza spesso precaria eticamente, dove i legami umani e sociali si vanno perdendo per cedere il passo a chiusure e egoismi.

DISGUIDI DEL POSSIBILE A T ANGHELOPOULOS God-disegagment

DISGUIDI DEL POSSIBILE
A T ANGHELOPOULOS
God-disegagment

Ad introdurre il percorso sono due installazioni provocatorie Appendere la Divisa-Hang the Uniforme in cui l’uniforme da cui ci si deve ogni tanto discostare rappresenta l’appartenenza ad una devozione ad un partito ad un’idea dominante che non permette di ragionare e sentirsi liberi di fare scelte autonome e non condizionate. A descrivere cieli che si aprono perché esistono altri mondi è la serie dei Planisferi che rappresentano una superficie terrestre ogni volta differente o la profondità del cosmo dove subentrano altri mondi per indicare come l’universo non  presenti confini. Da qui la necessità dell’uomo di riflettere sul bisogno di abbattere quei “muri” che spesso pone tra se e gli altri.

Accanto ai superbi sfumati della serie Passages che invitano a guardare oltre la superficie delle cose rievocando l’immagine di spazi che si aprono oltre porte, varchi e, passaggi, sono i Cieli materici dei cicli Dense Sky e Inner Sky attraverso cui recuperare quegli orizzonti interiori che aiutano a vivere. E poi gli ori materici della serie God Disengagement, dove l’oro, caro all’arte del passato e all’arte bizantina, disposto a larghi strati o in filigrana,  suggerisce l’esistenza di una possibile dimensione ultraterrena distante dal materialismo terreno.

Il colore da quello più forte e intenso a quello più caldo e avvolgente è espressione immaginata e desiderata, ipotizzata e anelata di un altro mondo possibile; colore che ora attraversato da fratture , ora fuoriuscendo quasi dalla materia dei dipinti, sembra voler prima sfidare e poi catturare e avvolgere lo spettatore/ visitatore in un abbraccio colmo di speranza dove si fa strada una possibile via di comunicazione con ul mondo , dove si perde e si vince, si ha paura e si trova coraggio per aprirsi al cambiamento, finalmente possibile.

disguidi del possibile A T Anghelopoulos

disguidi del possibile
A T Anghelopoulos

 

 

Gli strumenti che oggi mette a disposizione la tecnologia e l’informatica sempre più perfetti nel creare una comunicazione assente e piatta seppur immediata. se usati oltre misura rischiano di allontanare l’aspetto umano della relazione tra individui e come sottolinea Sabrina Consolini storica dell’arte, “Anghelopoulos individua nell’imponente e mal gestito progresso tecnologico il rischio di omologazione e di arretramento culturale, dei linguaggi, dei comportamenti”; e prosegue “”.Il Nido, la serie dei Planisferi e dei Passages propongono una meditazione su quelli che il poeta Eugenio Montale ha definito “disguidi del possibile”, quegli istanti in cui l’impossibile si realizza, l’imprevedibile diventa realtà”.

Poetici e materici i dipinti eleganti e raffinati di Anghelopoulos esprimono energia e mistero per immettere lo sguardo e la mente alla ricerca di quella possibile verità che si nasconde oltre il confine che unisce terra e cielo. L’arte di Anghelopoulos diventa luogo dell’ascolto interiore a partire da quanto si manifesta nel mondo visibile e immaginato, concreto e ipotizzato per parlare dell’uomo punto di partenza e di arrivo di questo viaggio di cui è protagonista.

A completare la mostra è un Video dove si susseguono brani di poesie (Montale, Baudelaire, Cardarelli e Szymborska) e pezzi di film famosi come “8 e ½” di Federico Fellini, Ingmar Bergman scena da “Luci d’inverno” e “Human” di Yann Arthus-Bertrand, “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, accompagnati da musiche ricche di suggestione unitamente alle  immagini delle opere dello stesso Anghelopoulos. Un percorso intenso e ricco di spunti per riflettere sulla realtà di oggi dove trovare  la percezione del bello e del vero attraverso le emozioni.

Silvana Lazzarino.

 

A.T. ANGHELOPOULOS

DISGUIDI DEL POSSIBILE

OPEN ART- SALA da FELTRE:

serate settimana dell’Arte a Roma 28 e 29 ottobre ore 18.00-24.00 (ingresso libero)

Sala da Feltre-OPEN ART, Via Benedetto Musolino, 7, Roma

la mostra proseguirà fino all’11 novembre 2016 (ingresso libero)

Per informazioni: www.saladafeltre.it e-mail: info@saladafeltre.it; tel. 06/585205251-280

organizzazione eventi e ufficio stampa: Sabrina Consolini, s.consolini@saleconvegniroma.it

 

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ARNO : FONTE DI PROSPERITÀ, FONTE DI DISTRUZIONE.

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ARNO: FONTE DI PROSPERITÀ, FONTE DI DISTRUZIONE.

Il 9 ottobre prossimo, in occasione dell’annuale appuntamento della “Domenica di Carta”, con l’apertura al pubblico di tutti gli Archivi di Stato italiani per l’intera giornata, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, si inaugura all’Archivio di Stato di Firenze la Mostra “Arno: fonte di prosperità, fonte di distruzione. Storia del fiume e del territorio nella carte d’archivio” a cura di L.Maccabruni, C.Zarrilli.

Interverranno: la Vice Sindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi, per la Direzione Generale per gli Archivi Micaela Procaccia, il Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana Diana Toccafondi, la Direttrice dell’Archivio di Stato Carla Zarrilli.

Durante l’apertura straordinaria dell’Archivio dalle ore 10,00 alle 20,00, saranno proposte al pubblico interessato, due visite guidate gratuite alla mostra, alle ore 15.30 e alle 17.30.

La mostra progettata nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comitato di coordinamento del “Progetto Firenze 2016”, è stata organizzata da questo Istituto in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e dalla Deputazione di storia patria per la Toscana, con il contributo dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Firenze. All’esposizione hanno collaborato studiosi di diversi enti cittadini, e ricostruisce la storia del fiume Arno, sorgente essenziale di prosperità per Firenze ma anche causa di disastri idrogeologici, lutti e distruzioni. I molteplici materiali (documenti, cartografie, disegni, progetti originali, fotografie, opere d’arte) di cui la mostra si compone mettono in luce questa dualità, presentando al pubblico tanto le attività produttive e ricreative che l’Arno offriva, quanto le devastazioni – a partire dalla prima di cui si ha attestazione, quella del 1177, fino all’ultima, quella del 1966, che questa mostra si propone di ricordare.

Il 50° anniversario dell’alluvione di Firenze si pone quindi come importante spunto di riflessione riguardo il rapporto dialettico tra la città e il suo fiume, ricostruendo la vicenda dell’Arno tramite la ricca documentazione storica che l’Archivio conserva, come le centinaia di piante e disegni sul corso dell’Arno e il suo bacino, sul territorio e i centri abitati che attraversa dal Casentino al mar Tirreno, progetti eseguiti dai più noti ingegneri dal 500 all’800 che saranno il cuore dell’esposizione, ma anche osservando da vicino un’autentica barca usata dai renaioli d’Arno, con i tipici attrezzi di lavoro.

La mostra si articola in tre sezioni, con le prime due dedicate alla storia di lungo periodo del fiume e del territorio circostante, con speciale riguardo a Firenze e all’area propriamente fiorentina. Nella terza sezione, si affrontano gli effetti e le conseguenze dell’impatto che le acque dell’Arno, ebbero sul patrimonio archivistico allora conservato nelle 40 sale ai piani terreni degli Uffizi, nonché su molti altri archivi pubblici e privati della città, ricordando la sollecita, instancabile, generosa risposta delle istituzioni e da tanti cittadini, specialmente i giovani “angeli del fango”, che fin da subito consentì le operazioni di salvataggio e recupero della maggior parte del patrimonio danneggiato, in modo che potesse essere successivamente restaurato.
Lo sguardo abbraccia gli interventi che anche la Soprintendenza Archivistica della Toscana svolse con energica tempestività a favore del recupero e del restauro della documentazione di archivi comunali, ecclesiastici e familiari gravemente danneggiati nel 1966, e si estende ad ulteriori alluvioni, al di fuori del bacino dell’Arno, che ancora in anni più recenti hanno danneggiato il patrimonio archivistico della Regione, e si sofferma sul progresso tecnico compiuto nelle procedure del restauro dei documenti per rimediare ai danni causati dalle acque.
La mostra avrà un taglio prevalentemente didattico e sono stati presi gli opportuni contatti per offrire alle Scuole la possibilità di avvicinare direttamente i documenti e far conoscere il territorio e la sua storia alle giovani generazioni. Sono previste visite guidate alla mostra anche per associazioni culturali, gruppi di cittadini e turisti. (prenotazioni@cscsigma.it).

Saranno organizzati eventi collaterali il cui calendario è consultabile sul sito www.archiviodistato.firenze.it
Redattore: SONIA CAFAGGINI
Informazioni Evento:

Data Inizio: 09 ottobre 2016
Data Fine: 04 febbraio 2017
Costo del biglietto: Ingresso libero
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Firenze, Archivio di Stato di Firenze
Orario: Da lunedì a venerdì ore 9-17, sabato 9-13, escluse domeniche e festività; aperture straordinarie festive: ottobre: 16, 23, 30 ore 10-17.30 – novembre: 1, 6, 13, 20, 27 ore 10-13.30.
Telefono: 05526320238
Fax: 0552341159
E-mail: as-fi@beniculturali.it mbac-as-fi@mailcert.beniculturali.itarno-fonte-di-prosperita-fonte-di-distruzione

Eventi dal 10 Ottobre 2016

NOTIZIE

bookcity-invito-milano-bruno-mancini

Da Ischia L’Arte – DILA

Numero scheda 3981

SIAM – Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri – Aula magna –  Via Santa Marta, 18, 20123 Milano

20 Nov 2016
Ingresso libero
Orario
10:00

Momenti di cultura consistenti in letture di opere poetiche e di prosa, realizzazioni di opere grafiche in estemporanea, ascolto di brani musicali appositamente realizzati per i nostri eventi. Saranno presentate le cinque antologie contenenti le poesie finaliste delle cinque edizioni del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, inclusa l’antologia poetica “Otto milioni 2016” comprendente, tra l’altro, le 30 poesie finaliste dell’attuale quinta edizione, Sarà data lettura di alcune poesie finaliste. Saranno comunicati i nomi dei vincitori di quest’anno del suddetto premio.
Saranno distribuite gratuitamente molte centinaia di copie sia della suddetta antologia “Otto milioni 2016” e sia dei quattro volumi antologici pubblicati per le quattro precedenti edizioni del Premio “Otto Milioni”.

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Bruno oggi parliamo di eventi culturali

OTTOBRE AL MUSEO

L’UVA, LA VENDEMMIA, IL VINO. CERCA LE OPERE NEI MUSEI E CONDIVIDILE SUI SOCIAL

A partire da ottobre, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo potenzia la promozione dei Musei Italiani sui social: ad ogni mese è dedicato un tema, scelto sulla base della stagione, dell’attualità, di fenomeni di costume, di eventi di risalto nazionale e ……

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Albrecht Dürer.

Come sentirò freddo dopo il sole

Mantova, Museo di Palazzo ducale – dal 07 ottobre 2016 al 08 gennaio 2017
La mostra, curata da Johannes Ramharter di Vienna, vuole studiare l’influenza delle opere di Mantegna nell’arte di Albrecht Dürer, e viceversa. Non si sa con esattezza se l’artista nordico nei suoi viaggi in Italia sia venuto anche a Mantova, ma ci interessa mettere in evidenza gli …..

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Rinascere dalle distruzioni.

Ebla, Nimrud, Palmira

Roma, Anfiteatro Flavio – Colosseo – dal 07 ottobre 2016 al 11 dicembre 2016
Grazie a un lavoro di ricostruzione in scala 1:1, realizzato in Italia, sarà possibile ammirare tre monumenti distrutti, danneggiati o sviliti dalle guerre nel vicino Oriente. Le tre opere, che saranno esposte nell’ambito della mostra “Rinascere dalle distruzioni. Ebla, Nimrud e Palmira” ……

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L’isola delle torri

Zurigo (Svizzera), Institut für Archäologie und Archäologische Sammlung

Dal 15 aprile 2016 al 29 dicembre 2016
Dopo le tappe di Cagliari, Roma e Milano, la mostra “L’isola delle torri” sbarca a Zurigo. Organizzata dalla Soprintendenza Archeologia della Sardegna, in collaborazione con l’istituto di Archeologia della Università di Zurigo, la mostra sulla civiltà nuragica sarà …...

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Festa della zucca 2016

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MARK ROTHKO E MOHSEN VAZIRI MOGHADDAM

Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – dal 22 ottobre 2016 al 20 novembre 2016

Aspettando la grande mostra al MAXXI della collezione del Museo di arte contemporanea di Teheran, progetto internazionale in collaborazione con TMoCA e Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin, vengono esposti in anteprima due dei lavori più preziosi dell’intera collezione: ……

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Il sabato del bibliofilo

Milano, Biblioteca Nazionale Braidense di Milano

Dal 08 ottobre 2016 al 17 dicembre 2016
INCONTRI CON LIBRI PREZIOSI DELLA BIBLIOTECA BRAIDENSE Con sabato 8 ottobre il Centro di ricerca Europeo libro, editoria, biblioteca (CRELEB) dell´Università Cattolica di Milano e la Biblioteca Nazionale Braidense avviano un breve ciclo di incontri dedicati alla storia del libro e della ……

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SULLA SPONDA DEL PANARO 4.000 ANNI FA

Savignano sul Panaro, Museo della Venere e dell’elefante – dal 22 ottobre 2016 al 08 gennaio 2017

A più di 150 anni dal ritrovamento, tornano a Savignano sul Panaro le asce del ripostiglio della Lovara. Per l’occasione il Comune di Savignano, il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana ……

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 Inaugurazione scuola di canto lirico e di poesia

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CLARA GARESIO – FIORIRE È IL FINE

Napoli, Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana – dal 23 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017

L’esposizione presenta una selezione di oltre sessanta opere in ceramica, esemplari unici e alcuni inediti che testimoniano le fasi del percorso di ricerca e sperimentazione artistica di Clara Garesio, dalla fase “assolutamente strepitosa” – come l’ha definita Enzo Biffi ……

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ARNO: FONTE DI PROSPERITÀ, FONTE DI DISTRUZIONE.

Storia del fiume e del territorio nella carte d’archivio

Firenze, Archivio di Stato di Firenze – dal 09 ottobre 2016 al 04 febbraio 2017
Il 9 ottobre prossimo, in occasione dell’annuale appuntamento della “Domenica di Carta”, con l’apertura al pubblico di tutti gli Archivi di Stato italiani per l’intera giornata, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, si inaugura all’Archivio di Stato di Firenze ……

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Time is out of joint

Roma, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea – dal 11 ottobre 2016 al 15 aprile 2017

‘Time is out of joint’ è la nuova grande mostra della Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea Conferenza Stampa – lunedì 10 ottobre 2016, ore 11.30 Con spazi completamenti rinnovati e profonda rilettura della collezione Con l’inaugurazione della grande ……

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Inaugurazione scuola di canto lirico e di poesia

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Il Dispari: una pagina per DILA

Eventi dal 10 Aprile 2016

”IL MONDO” E GLI ALTRI. ROTOCALCHI E FOTOGIORNALISMO FRA ANNI TRENTA E CINQUANTA

Milano, Biblioteca Nazionale Braidense di Milano – dal 24 ottobre 2016 al 30 novembre 2016

Mostra a cura di Raffaele De Berti e Irene Piazzoni Inaugurazione lunedì 24 ottobre ore 18.00 Biblioteca Nazionale Braidense Sala Maria Teresa Milano, via Brera, 28 “Omnibus”, “Oggi”, “Tempo”, “L’Europeo”, “Epoca”, ……

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Il Castello Segreto

Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo – dal 09 aprile 2016 al 20 novembre 2016
Il Castello Segreto è il titolo di un progetto ideato dal Polo Museale del Lazio , diretto da Edith Gabrielli, che rende visibili alcune zone particolari del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo . Per quanto di rimarchevole valore storico e artistico, di solito queste aree risultano chiuse …… continua a leggere »

Dipingi EXPO

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Scrivi poesie EXPO

 Bruno EXPO 11

 Poesia e Musica

EXPO Nicola Pantalone

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 MANCINEIDE

Bruno EXPO 11

 DILA & Bookcity

Scrivi poesie EXPO

 DILA & EXPO in Città

EXPO Bruno 3

 Progetto Teleischia 2016-2017

DILA Otto milioni LITHO EXPO

 Qualcuno la chiama camorra

Nelle bugie EXPO

Teleischia Primo piano Bruno Mancini

Considerando la dovizia degli argomenti trattati, se ne consiglia la visione a tutti coloro che ritengano di avere a cuore le sorti della Cultura in generale e dell’Arte in particolare>>>>>

Amedeo Romano intervista Bruno Mancini

Teleischia logo comp

Il grande prestigio artistico dell’isola d’Ischia

DILA ha intenzione di creare un calendario annuale di eventi nel quale includere, di volta in volta, singole presentazioni di molti dei famosi personaggi che sono in qualche modo venuti in contatto con la nostra isola>>>

Scrivi racconti banner bozza 1 - comp

 Il Dispari: una pagina per DILA

Bruno oggi parliamo di eventi culturali

Dall’Italia alla Lettonia

In omaggio ai nostri tanti amici lettoni, abbiamo intenzione di pubblicare un libro contenente poesie tradotte, appunto, in lingua lettone.

Il volume intitolato “Dall’Italia alla Lettonia”, composto da un totale di 96 pagine, conterrà 20 poesie di Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e/o di Autori da essa invitati (le poesie saranno pubblicate sia in italiano e sia in lettone) e 24 poesie di autori che chiederanno di partecipare aderendo a quanto qui di seguito riportato (anche queste 24 poesie saranno pubblicate sia in italiano e sia in lettone).

Per partecipare NON è richiesta alcuna tassa d’iscrizione e NON è richiesto l’acquisto di copie del volume.

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Bruno oggi parliamo di dall'italia alla lettonia

Museo del Mare & DILA

Bruno oggi parliamo di scrittori e libri

Alla ricerca dei percome

Una serie di articoli di denuncia sociale.
Esopo news, ovvero un modo moderno di favoleggiare mettendo in luce le scellerate
amministrazioni dei beni pubblici.
E non solo.Support independent publishing: Buy this book on Lulu.

Prezzo €12,00 (IVA esclusa)
Spedizione in 3-5 giorni ferialiAlla ricerca dei percome cop tutto 5 ok comp

Alla ricerca dei percome

Foto eventi

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Pubblicazioni antologie

Premio pubblicazione

Premi Otto milioni 2016

Premio poesia “Otto milioni” 2016

Pubblicità antologia “Otto milioni 2016”

Bruno Mancini scrittore

Negozio di Bruno Mancini

Catalogo libri

Partecipazione antologie

Pubblicità

SCOMPARTI LARIOFIERE CON PATRIZIA CANOLA

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ScompArti:  alla  Fiera di  Erba

espone Patrizia Canola pittrice di fama internazionale

Il colore e la luce che creano suggestive rifrazioni nel dare forma e vita ai ritmi infiniti della natura con i suoi volti sempre diversi di stagione in stagione, irrompono con equilibrio e armonia nei dipinti lirici e avvolgenti di Patrizia Canola.

Pittrice affermata e di successoa livello internazionale, attiva in Brianza dove vive e trae spunti per la sua ispirazione, Patrizia Canola ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Citiamo tra le più recenti: “Dalla Terra al Cielo” presso la Chiesa di San Francesco curata da Catia Monacelli e Francesca Sacchi Tommasi e “Paesaggi d’Ialina” presso il Centro Culturale Cajani a cura di Catia Monacelli entrambe a Gualdo Tadino e “Art Escape” a Venezia nel settecentesco Palazzo Zenobio e “Nel respiro di Gaia. La Madre Terra” sempre a Gualdo Tadino (18-25settembre 2016) negli spazi dello Store San Benedetto in concomitanza con i Giochi de le Porte e il Palio.

Riposo d'inverno di Patrizia Canola

Riposo d’inverno
di Patrizia Canola

Da sottolineare anche “Verdi Off” a Parma nell’ambito degli appuntamenti collaterale del Festival di Verdi, dove la sua opera dal titolo “Va pensiero” insieme a quelle di altri artisti selezionati dal concorso è esposta fino al 30 ottobre 2016 entro i contesto del circuito espositivo off nel centro storico di Parma. Presso la Boutique CHARLOT (strada Garibaldi 45 Parma) infatti è possibile guardare con gli occhi e la mente questo straordinario dipinto in cui si avverte un cambiamento di stile dove il tratto si fa leggero e quasi impercettibile ed i colori chiarissimi invitano a soffermarsi sul tema della libertà, motivo centrale dell’opera verdiana “Il Nabucco” da cui l’artista ha tratto ispirazione. A conclusione della rassegna “Verdi Off” solo le 20 opere più meritevoli saranno protagoniste dell’esposizione che farà da chiusura al Festival dedicato al grande musicista Giuseppe Verdi.

Patrizia Canola restituisce ogni battito, ogni respiro della natura raccontando la vita che ora si accende nei colori sgargianti di glicini, spighe di grano, ora si smorza nei panorami abitati da distese di ghiaccio e neve.

SCOMPARTI Campo d'avena

SCOMPARTI
Campo d’avena

La sua opera legata ai profili ora accesi e brillanti, ora più cupi e notturni di una natura in divenire che apre ad una compenetrazione visivo- emotiva riportando in superficie desideri lontani, sogni in cui sperare, è presente nell’appuntamento con la  Fiera espositiva ad Erba (CO) il prossimo 23 ottobre 2016. “ScompArti” – Lariofiere Como Lecco, a metà strada tra una mostra ed una fiera d’arte, attraverso il

diretto coinvolgimento degli artisti che vi partecipano vuole far veicolare in modo diretto e partecipativo la conoscenza dell’arte contemporanea richiamando l’attenzione del grande pubblico. Entro questo ampio spazio espositivo il pubblico  ha la possibilità di incontrare e conoscere direttamente gli artisti e apprezzare ancor più le opere che possono essere acquistate senza intermediari. Un’occasione per promuovere l’arte creando un ponte diretto tra gli artisti che espongono in fiera e il pubblico potenziale acquirente.lingo-ladda

Patrizia Canola nelle sue pennellate leggere, quasi trasparenti con presenze umane appena abbozzate come nel citato “Va pensiero” e in “Futuro” immagina il futuro. In “Va pensiero” si parla di un futuro dove a trionfare è la libertà, diritto che spetta a tutti gli uomini, in “Futuro” è ipotizzato un futuro binario: chi prosegue nella meccanicità di un’esistenza indifferente ed egoista e chi prova a guardare oltre e pensare che sia possibile cambiare per sentirsi liberi di essere se stesso lontano da condizionamenti e falsi miti.

Alla Fiera di Erba Patrizia Canola espone opere legate ai diversi volti della natura dove si possono recuperare desideri, aspirazioni, sogni dimenticati. Di particolare suggestione è il trittico Luci d’Autunno che per i colori caldi  e quella luce soffusa mista tra giallo e vibrazioni tendenti all’arancio, spicca sulla parete nera richiamando le sensazioni nostalgiche e romantiche tipiche di questa stagione. Accanto a quest’opera tra le più interessanti della Canola sono tra le altre Campo d’avena, le mimose, Glicine bianco e non poteva mancare Riposo d’inverno dipinto intenso in cui l’albero nel suo apparente riposo, manifesta saggezza e forza.

Silvana Lazzarino

 

“ScompArti”

Lariofiere Como Lecco

Domenica 23 Ottobre 2016  Orario:11.00 – 20.00

Ingresso libero

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