Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione OTTO MILIONI 2020

Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione

Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione OTTO MILIONI 2020

Anna Alessandrino

C’è differenza tra canzone e poesia?

Canzone e poesia sono come due vecchie cugine che hanno qualche parente in comune e a tratti percorrono la stessa strada.
Magari non si somigliano neanche fisicamente, magari una sarà più attraente dell’altra, ma l’una avrà qualcosa dell’altra.

Ed ecco che ci saranno poesie che alcuni diranno brutte (per me, non ci sono brutte poesie. Ognuna di esse nasce da un’emozione e se chi legge non la coglie è perché, in quel momento, egli non è sulla stessa lunghezza d’onda di quelle emozioni), così come ci saranno belle canzoni, che potrebbero essere paragonate a poesie: paragonate!

I testi di De Andrè, ad esempio, pur essendo poetici ( lo stesso Edoardo Sanguineti afferma che il testo di una canzone può essere poetico), non sono poesie, anche se spesso egli scriveva in metrica (Bocca di rosa).

Lo considerano poeta, ma egli stesso non si è considerato che cantautore, forse perché sapeva benissimo che per un cantautore musica e testo si completano.
I versi della poesia, infatti, non hanno bisogno della musica in quanto nascono con una propria musicalità.

Dunque, la differenza tra canzone e poesia nasce proprio… nella testa dell’autore?

Anche Francesco De Gregori tiene a precisare che “le canzoni non sono poesie”, ma letteratura, come il cinema e il teatro.

Consentono, quindi, di conservare la memoria del passato (Marcel Proust) o di portare i segni del presente (Giulio Ferroni).

Eppure nel 1992 e nel 1993 il premio di poesia Guggenheim-Montale è stato attribuito proprio a due cantautori come Paolo Conte e Francesco Guccini, così come i testi di alcuni cantautori appaiono ormai da anni nelle antologie scolastiche, agevolando il cammino dei giovani verso la “Poesia Alta” (o altra!).

E ancora: se ci sono cantautori laureati poeti, ci sono, anche, poeti improvvisati parolieri (Calvino, Fortini, Pasolini, tanto per citarne alcuni tra i più famosi!).
Tutto questo avviene perché (e nessuno potrà dissentire) tra canzone e poesia, c’è un “parente” in comune, un parente molto stretto che si chiama “ritmo”.

Comunicazione ufficiale vincitori sezione giornalismo della nona edizione del premio “Otto milioni” 2020

Comunicazione ufficiale vincitori

Premio “Otto milioni” 2012 Prima edizione

Premio “Otto milioni” 2013 Seconda edizione

Premio “Otto milioni” 2014 Terza edizione

Premio “Otto milioni” 2015 Quarta edizione

Premio “Otto milioni” 2016 Quinta edizione

Premi “Otto milioni” 2017 Sesta edizione

Premi “Otto milioni” 2018 Settima edizione

Premi “Otto milioni” 2019 Ottava edizione

Premi “Otto milioni” 2020 Nona edizione

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Views: 29

Frascati Scacchi

Frascati Scacchi

riceviamo e pubblichiamo

Da: Frascati Scacchi

caro amico scacchista
siamo sempre in attesa di riprendere le nostre attività normalmente, intanto ti proponiamo alcune cose che possiamo fare insieme dopo il

1° Gran Torneo Scacchi on line con 540 partecipanti
2° Gran Torneo Scacchi on line con 348 partecipanti
tanti TORNEi – CORSI e LEZIONI

ti chiediamo di continuare a giocare con noi

IN ALLEGATO PROBLEM SOLVING 28 – SE INVII LE TUE SOLUZIONI OTTIENI QUELLE UFFICIALI

usare il cervello è utile
saluti
Rosario Lucio Ragonese 339-7132260
Frascati Scacchi

SE VUOI CONTINUARE A PARTECIPARE ALLE NOSTRE ATTIVITA’ ISCRIVITI SU LICHESS AL GRUPPO CSI ROMA SCACCHI

PROSSIMI TORNEI, SOLO PER GLI APPARTENENTI AL GRUPPO
mercoledi 14 ottobre ore 18.00 torneo femminile 90 minuti
venerdi 16 ottobre ore 18.00 torneo 90 minuti
venerdi 23 ottobre ore 18.00 torneo svizzero 7 turni

Tutte le partite hanno durata 5′ + 0″

Giocare in un gruppo significa che il CAPO conosce tutti e si è “controllati”
Per aderire bisogna inviare per mail NOME – COGNOME e NICKNAME a info@frascatiscacchi.it

ATTIVITA’ GRATUITA
corsi on line
LUNEDI DALLE 18.00 ALLE 19.30 CORSO DEL LUNEDI
MARTEDI DALLE 18.00 ALLE 19.30 CORSO DEL MARTEDI
10 LEZIONI SEMPRE ALLO STESSO GIORNO E ALLA STESSA ORA

COSTO COMPLESSIVO 30 EURO

PRIMA LEZIONE : IL FINALE QUESTO SCONOSCIUTO
SECONDA LEZIONE : SE VINCERE NON PUOI CERCA LA PATTA
TERZA LEZIONE : LA MOSSA SILENZIOSA
QUARTA LEZIONE : INCHIODATURA

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Views: 30

Tarocchi per conoscere se stessi con Germano Fazio

Tarocchi.  Counselor Practitioner e studioso di Tarot Germano Fazio conduce il corso sui tarocchi tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20,00. Ad ottobre nei giorni 1, 8, 15, 22 e 29,

Spesso nel percorso esistenziale si è portati a scontrarsi con situazioni complesse, dove è richiesta la capacità di confrontarsi con un cambiamento rispetto ad abitudini, o inerente scelte importanti adattandosi a nuove situazioni anche scomode.  Se il cambiamento inizialmente può far emergere un sentimento di smarrimento e incertezza d fronte al nuovo che si manifesta, poi esso diventa stimolo per approfondire la conoscenza di sé attivando una trasformazione interiore a partire dallo stare in contatto con la dimensione emozionale e dando spazio alla parte più autentica di sé stessi. Di fronte al cambiamento si può essere passivi e quindi accettare gli eventi così come accadono, o attivi nel non perdere di vista il proprio obiettivo e creare nuovi punti di riferimento da cui ripartire. Nel cambiamento quale percorso per riscoprire sé stessi è inevitabile che si perda temporaneamente quel senso del sentirsi in equilibrio che verrà ritrovato in un piano più alto nel processo di un’evoluzione consapevole.

Per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, per costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto deve avvenire dentro sé stessi. In questa società dove tutto corre troppo velocemente, dove regnano diffidenza e indifferenza si rischia di perdere di vista la bellezza delle relazioni, dell’incontro con l’altro a partire dall’amore per se’stessi e allo stesso tempo si dimenticano i veri obiettivi.

Questi aspetti, e molto altro sono al centro del lavoro di Virginia Vandini Sociologa Supervisor-Trainer Counselor e Costellatrice immaginale, Presidente dell’Associazione “Il Valore del Femminile”, fondatrice del modello educativo-pedagogico basato sulla riscoperta del principio femminile trattato nel libro “Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi”, presentato l’8 Maggio 2015 presso L’Università “La Sapienza” di Roma in occasione dell’omonimo convegno.  Virginia Vandini direttore della “Scuola di Counseling Umanistico Centrata sulla Persona”, insieme al suo staff propone corsi, seminari, workshop per acquisire comprensione e consapevolezza di se’ stessi, verso una piena autorealizzazione.

Tra i corsi e seminari proposti dall’Associazione “Il Valore del Femminile” suggeriamo di seguire quello condotto con grande professionalità da Germano Fazio ounselor Practitioner e studioso di Tarot dedicato ai Tarocchi che si svolge ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00 (in questo mese di ottobre gli appuntamenti sono il 1, l’8, il 15, il 22 e il 29).

Nel corso “I Tarocchi: un viaggio esplorativo nell’anima”, Germano Fazio guida alla scoperta delle parti più silenti degli stati d’animo con i Tarocchi per un cammino verso l’evoluzione. Riguardo i Tarocchi essi sono stati ritenuti per secoli quale strumento per interpretare il futuro e prendere decisioni su come affrontare le situazioni che di volta in volta si presentano. Ma, in realtà, i Tarocchi sono simboli che richiamo agli Archetipi” come sostiene Germano Fazioche stanno a simboleggiare il nostro viaggio evolutivo in questa vita; attraverso essi è possibili capire qualcosa di più su noi stessi e comprendere quali risorse abbiamo; tutto questo porta ad una nuova consapevolezza di sé”.

Essi rappresentano dunque uno strumento per sostenere le persone a riconoscere le proprie capacità indirizzandole al meglio al fine di utilizzarle con consapevolezza nel gestire momenti difficili o stati di indecisione. Un percorso per un viaggio esplorativo verso una nuova consapevolezza di sé volta a sostenere la propria felicità. Un corso da non perdere poiché come afferma Germano Fazio: “impareremo a riscoprire queste figure ed abbinarle agli Archetipi che accompagnano anche il nostro viaggio, quello che viene definito ‘il viaggio dell’eroe’ “. Per questo corso sono utilizzati ii Tarocchi Marsigliesi di Jodorosky e verranno esaminati 22 Arcani Maggiori per imparare a comunicare con essi e entrare in contatto con il proprio io.

Ai partecipanti verranno rilasciate delle dispense e la registrazione audio degli incontri. Contributo: 80€ al mese (4 incontri).Per informazioni e iscrizioni: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

Silvana Lazzarino

 

Il valore del femminile

I TAROCCHI: UN VIAGGIO ESPLORATIVO NELL’ANIMA

Con Germano Fazio

Counselor Practitioner e studioso di Tarot

Piazzale delle Provincie, 8 00162, Roma

Ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00

 ottobre 2020: 1, 8, 15, 22 e 29 

Per informazioni: cellulare+39 392 1074600 dalle 9:00 alle 20:00 – Lunedì/Venerdì

www.ilvaloredelfemminile.org

per iscriversi andare sul sito: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

 

 

Views: 98

Venezia: in concomitanza con il Festival un evento per il cult movie ”Lo chiamavano Trinità”

Venezia: l’evento culturale   “Lo chiamavano Trinità” Racconti da una magia. (1970/2020)” si svolge l’ 11 Settembre 2020 presso il Ca’ Sagredo Hotel *****L, nella sala della Musica

   A Venezia, nello storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L, di cui è direttore Generale la Dott.ssa Lorenza Lain, da non perdere l’appuntamento che si svolge presso la dorata Sala della Musica  per celebrare  i 50 anni del cult movie “Lo chiamavano Trinità”  l’11 Settembre 2020 con inizio alle ore 19.00.

Venezia evento per celebrare i 50 anni del film Lo chiamavano Trinità

L’evento culturale “Lo chiamavano Trinità” – Racconti da una magia  (1970/2020”, sotto  l’egida morale della Città di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori e l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.che si svolge in concomitanza con il festival di Venezia, permetterà a quanti si prenoteranno di incontrare e ascoltare dal vivo ospiti d’eccezione, legati indissolubilmente a quell’indimenticabile successo internazionale: lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni ( figlio di quell’ Enzo Barboni/ E. B. Clucher, che Trinità lo scrisse e lo diresse, inaugurando  una pagina indimenticabile del nostro Cinema) e il produttore cinematografico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pedersoli (figlio di quel Carlo Pedersoli/Bud Spencer amatissimo protagonista nello Sport prima e nel Cinema poi). I due figli d’arte tra ricordi, fotografie e qualche pillola video saranno intervistati dalla giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS Lisa Bernardini, che coordinerà una narrazione-testimonianza della profonda amicizia dei rispettivi padri, continuata poi nella generazione dei figli.

Nel film, ricordiamo che Terence Hill è l’eponimo Trinità, scanzonato pistolero vagabondo, che, riunitosi al fratello fuorilegge interpretato da Bud Spencer, si trova inaspettatamente preso tra le mire dell’avido proprietario terriero Hartmann e la comunità di pacifici mormoni che ne ostacolano i piani. Invaghitosi delle belle figlie del capo della comunità, Trinità decide di prendere le parti dei religiosi; ne segue una serie di situazioni tipiche del genere, tra colossali mangiate e scazzottate, a creare un formato dal grande successo di pubblico, fino a oggi.

Marco Tullio Barboni svelerà aneddoti nascosti legati al set e vissuti in prima persona, perché esordì appena diciottenne in qualità di secondo aiuto regista. Racconterà dettagli, particolari, episodi di quel Film che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage, e descriverà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di un amatissimo capolavoro di Cinema famoso ovunque sin dagli esordi.  Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, svelerà aspetti pubblici e privati dell’amato padre, descrivendone il carisma ed il carattere sfaccettato da uomo imprevedibile e dal temperamento affascinante, dotato per natura di prestanza fisica e talento, celebrato con affetto in ogni parte del mondo.

“Lo chiamavano Trinità” ha rappresentato l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, voluto dall’intuizione di Italo Zingarelli che produsse il copione rifiutato per mesi dagli altri produttori, prevedendo per primo il potenziale popolare della formula “western + cazzotti = risate”. In quel set tutto funzionò alla perfezione: dagli attori, ai costumi, dai trucchi alle controfigure, per non parlare della colonna sonora di un allora esordiente Franco Micalizzi.   Ad accogliere gli ospiti nella sontuosa cornice della dorata sala della Musica saranno l’Assessore della Città di Venezia Simone Venturini e il Console Onorario dell’Uruguay a Venezia Claudio Scarpa, nonché Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina che ha patrocinato l’importante iniziativa. Tra il pubblico, presenzieranno anche un’altra figlia di Bud, Diamante Pedersoli, nella vita apprezzato architetto ed interior design, e la produttrice Gaia Gorrini (che di Bud è nipote). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Ringraziamenti per il supporto morale, tecnico e mediatico all’ Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, all’ Associazione Compositori Musica per Film, all’eccellenza imprenditoriale italiana Damiana Fiorentini Gioielli, a Colonne Sonore – in particolare  a Massimo Privitera e ad Andrea Rurali (Direttore di Cineavatar) – e a Gp Magazine.

Silvana Lazzarino

“Lo chiamavano Trinità”

 Racconti da una magia. (1970/2020)”

Ca’ Sagredo Hotel *****L, Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro. Venezia

Ingresso libero con reservation obbligatoria

evento in linea con le disposizioni anti-Covid

modalità di prenotazione: scrivere a  casagredo@casagredohotel.com  (oppure telefonare a +39 041 2413111

 

Altri articoli di Silvana Lazzarino pubblicati su Emmegiischia: 

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-il-poeta-ebbrodi-colori-ideato-da-anna-manna-si-svolge-a-fine-agosto-2020-a-spoleto/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/anna-manna-e-ledizione-speciale-de-le-rosse-pergamene-2020/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/antologia-poetica-la-ginestra-sul-precipizio-i-poeti-nei-giorni-della-pandemia/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/eugenia-serafini-fossili-di-petrolio-nel-giardino-incantato-e-domino-dominio/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/festa-della-donna-allo-studiolo-di-eugenia-serafini/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/silvana-lazzarino-presenta-emozioni-senza-tempo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/natale-di-roma-alla-casina-di-raffaello-per-avvicinare-i-bambini-alla-storia-di-roma/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/pianeta-azzurro/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/ischia-patrizia-canola-al-museo-etnografico-del-mare/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/roma-i-musei-si-aprono-alla-musica/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/miro-sogno-e-colore-a-bologna/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/massimiliano-bartesaghi-e-le-sue-prospettive-urbane/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/roberto-barni-in-mostra-alla-galleria-poggiali/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/98293-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/la-belle-epoque-con-toulouse-lautrec-a-verona/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/torre-grossa-a-san-gimignano-un-viaggio-nel-medioevo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/eugenia-serafini-e-valerio-bocci-a-tolfarte/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/stargate-di-fabio-viale-a-pietrasanta/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/lettura-interattiva-con-magic-blue-ray/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/97273-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/morhena_-solo-un-po-di-rabbia-e-gia-un-successo/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/artemisia-gentileschi-e-milena-petrarca-a-pozzuoli/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/fulvio-bernardini-al-micro-arti-visive-di-roma/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/dispari-2017-06-12/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/gioco-damore-di-angela-tiberi-a-pontinia/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/menzione-donore-silvana-lazzarino/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/uno-lo-street-artist-che-rielabora-lo-stile-pop/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/96784-2/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/grande-successo-a-latina-per-il-premio-magna-grecia/

 

Views: 6886

Bruno Mancini legge – Video singole poesie di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge – Video singole poesie di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge

Yes

Una storia di troppo – legge Bruno

Una storia di troppo – legge Bruno Mancini

Rimuovo licheni

Ricomincio il canto

Poesia L’inganno – Lettura Bruno – master

Non sono un principe

La Frana – E Noi.

Io resto 

Il battito – con sigla

Gilda

Andante maestoso – con sigla

A Casablanca – poesia di Bruno Mancini

A Casablanca

Adesso – poesia di Bruno Mancini

Adesso

Agli angoli degli occhi – poesia di Bruno Mancini

Agli angoli degli occhi

Alla carezza gelida – poesia di Bruno Mancini

Alla carezza gelida

Amico – poesia di Bruno Mancini

Amico

Bagna la pioggia – poesia di Bruno Mancini

Bagna la pioggia di un’ora tarda

 

Bruno Mancini legge la poesia “Brulichio
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Agli angoli degli occhi” (1962 – 1964)

Brulichio

Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra.
Come fai a parlarmi?
Quel fiore che vive una notte
per ogni
cent’anni.
Come fai a parlarmi?
Ricordarmi qualcosa.
A quest’ora. A quest’ora.
La pelle ubbriacata
come s’io stessi ancora
ad ungerla di gin
nell’ombelico vuoto piccola coppa,
e a grande mano
stendessi al seno,
al collo.
Girati.
Tutta la schiena
e natiche.
Piuma.
Sulle montagne
un forte vento di neve
ha ricoperto gli alberi.
Come fai a parlarmi?
Quella tua lunga verginità
presa in due ore
su un letto di tovaglie.
Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra…

Bruno Mancini legge la poesia “C’è un patto
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“La sagra del peccato” (1957 – 2003)

C’è un patto

C’è un patto crudele
nel mio dono:
tu
devi prendere la mia sedia
la birra
il sigaro
la penna
per nascere

“Ti giro intorno
e non ti tocco”.

°———°———°———

C’è un patto scellerato
nel tuo domani:
tu
devi prendere il mio sonno
il letto
il lume
le ombre,
per vivere

“Ti guardo dentro
e mi conosco”.

°———°———°———

C’è un patto assurdo
nel tuo destino:
tu
devi prendere il mio amore
lo cerchi
ti sfugge
lo stringi
per essere

“Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
col cuore di un poeta”.

Bruno Mancini legge la poesia “Ceri nel buio di una notte
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Davanti al tempo” (1960 – 1963)

Ceri nel buio di una notte

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963) di Bruno Mancini
Ceri nel buio di una notte

Ceri nel buio di una notte
oltre desiderate vane trasparenze.

Desiderate notti
quando solo si sentiva muovere
senza posa, incantata,
una mano su un cuore
– ed era niente finanche l’eterno –
e l’addolciva e lo spaccava
fiore di neve su azzurro.

Stelle sul mio cammino,
e una scala mostrava e velava,
e tu, che pure velavi.

Ceri nel chiuso di una stanza,
alti sopra disumana speranza.

Speranza di ritorno
solitario a carpire volo d’affetto,
veloce abbaglio
che la mente perdona.

E chiuderò nell’ossessione incerta.

Bruno Mancini legge la poesia “Cicala formica
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
La mia vita mai vissuta” (1990 – 2014)

Cicala formica

Cicala formica – Dalla raccolta di poesie “La mia vita mai vissuta” (1990 – 2014) Bruno Mancini:
Inviperiti,
i racconti che non ho mai scritto
mi offendono
nel bagno a mezzogiorno
mentre civetto a radermi la barba,
in auto con lo stereo
durante il breve tratto fra l’ufficio e casa,
al bar di Gilda
nella stradina che conduce al porto,
a notte, quando si chiudono
i recettori esterni del mio corpo.

Inorridite,
le mie poesie stracciate nelle bozze
mi spiano
nel bagno a notte fonda
mentre mi reggo in piedi per scommessa,
in auto nelle notti
durante sbandate e derapate,
al night “Club Night”
nell’Angiporto della Galleria,
all’alba d’ogni giorno
quando l’altrui silenzio è il mio concerto.

Isteriche,
le donne che non ho mai voluto amare
mi sfidano
nel bagno all’ora della doccia
mentre trastullo il corpo nei ricordi,
in auto con l’amata
se sono in fuga verso il bosco dei misteri,
al bar della stazione
su quel binario di un treno mai partito,
nei pomeriggi in cui l’afa-respiro del mondo
è la mia noia ed è la mia fotografia.

Ignota,
la vita che non ho mai vissuto
mi aspetta dietro l’angolo di casa
o forse sulle scale di una reggia
oppure sotto il ponte rifugio dei barboni.

Bruno Mancini legge la poesia “Credevo”
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Non sono un principe” (2012 – 2014)

Credevo

“Ho scandagliato anfratti
grigiastre fenditure
malsane sudditanze per la mente
-la mia,
la tua di te che non lo sai,
la sua di chi m’amava,
l’altra del bischero-,
i sensi atrofizzati
in dormiveglie indotte,
lombrico nella mela…
per scrivere poesie”.

Credevo.

“Ho carezzato muschi
verdognoli tappeti
esuberanze futili ai margini del cuore
-il mio,
il suo di lei che non capiva,
il tuo di te che sempre amavi,
l’altro della battona-,
la mente assente
dalla pelle respirando colori,
piumino incipriante gole…
per scrivere poesie”.

Pensavo.

“Fascicolo brogliacci
fogliastri ammuffiti
salvati dai mille traslochi di vita
-la mia,
la mia che non ho smesso di donare,
la mia che non ho smesso di godere,
la mia d’Ignazio-,
il mondo fuori stanza,
mi scopro uomo in giro
tra fronzoli e pepite…
per scrivere poesie”.

E sono.

Views: 200