Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210104

Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

IL 2020 NELLE FOTO DI ALCUNI DEI PRINCIPALI  PROTAGONISTI DILA

Ringraziamenti, complimenti e auguri a coloro che maggiormente hanno fatto grande, comunque, il 2020 dei progetti Made in Ischia della Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

In un anno terribile per tutti, sono state innumerevoli le manifestazioni di entusiastica partecipazione ai progetti e agli eventi Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” che, seppure limitati in ambiti territoriali e carenti di risorse finanziarie, hanno ribadite le forti spinte artistiche, culturali e sociali a volte ideate e a volte organizzate dalla nostra associazione.

La realizzazione di due eventi immessi nel palinsesto di BookCity; l’inserimento di 20 puntate video nella rassegna di promozione editoriale “Il Maggio dei libri”; l’attuazione della nona edizione del  premio internazionale di arti varie “Otto milioni”; la stampa delle antologie “Sinfonia per l’Africa” e “Arte Altrove”; la pubblicazione di notizie e di aggiornamenti culturali, di recensioni e di contenuti letterari, di attività e di collaborazioni sociali proposte con cadenza settimanale su questa pagina del quotidiano IL DISPARI; numerosi scambi di partecipazioni ad eventi internazionali sviluppati principalmente in l’Algeria e in Lettonia; le attività redazionali nel magazine Eudonna e nelle collane poetiche della Casa Editrice Il Sextante… sono solo parte del bilancio annuale che ci rendono particolarmente orgogliosi di avere continuato sulla strada giusta indicata dal primo slogan che abbiamo lanciato all’inizio di questa storia “Operare affinché l’Arte in  generale e la poesia in particolare riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Con molta umiltà firmo io questo editoriale, ma sono certo dell’adesione incondizionata da parte di tutti i personaggi ai quali viene rivolto il piccolo omaggio di questa rassegna fotografica.

Auguri a tutti, ma proprio a TUTTI, per uno splendido 2021!

Bruno Mancini

Ajub Ibragimov

Ajub Ibragimov

Andrea Del Buono

Andrea Del Buono

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi e Giovanni Rotunno

Antonio Mencarini

Benito Corradini

Benito Corradini

Bruno Mancini e Rosalba Grella

Bruno Mancini e Rosalba Grella

Chiara Pavoni

Chiara Pavoni

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Emanuela Di Stefano

Emanuela Di Stefano

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

Giuseppe Lorin

Giuseppe Lorin

Jeanfilip

Jeanfilip

Katia Massaro

Katia Massaro

Liga Sarah Lapinska

Liga Sarah Lapinska

Liliana Manetti

Liliana Manetti

Lucia Fusco

Lucia Fusco

Maria Francesca Mosca

Maria Francesca Mosca

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi - Aldo Forbice - Paola Valori - Bruno Mancini

Mariapia Ciaghi – Aldo Forbice – Paola Valori – Bruno Mancini

Michela Zanarella

Michela Zanarella

Milena Petrarca e Dalila Boukhalfa

o Milena Petrarca e Dalila Boukhalfa

Nicola Pantalone

Nicola Pantalone

Paola Occhi e il Papa Francesco

Paola Occhi e il Papa Francesco

Roberta Panizza

Roberta Panizza

Roberto Prandin

Roberto Prandin

Rosalba Grella

Rosalba Grella

Santina Amici

Santina Amici

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

Tina Bruno

Tina Bruno

Valentina Gavrish

Valentina Gavrish

Federica Sciandivasci - Maria Francesca Mosca -Laila Scorcelletti-Silvana Lazzarino

Federica Sciandivasci – Maria Francesca Mosca -Laila Scorcelletti-Silvana Lazzarino

Caterina Dominici - Bruno Mancini - Adriana Iftimie Ceroli - Assunta Gneo - Mariapia Ciaghi

Caterina Dominici – Bruno Mancini – Adriana Iftimie Ceroli – Assunta Gneo – Mariapia Ciaghi

Lucia Annicelli Gaetano Di Meglio Lucia Marchi Mariapia Ciaghi

Lucia Annicelli Gaetano Di Meglio Lucia Marchi Mariapia Ciaghi

Il Dispari 20201228 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

TINA BRUNO | La poesia: un po’ di storia

Nei  primi anni del secolo scorso una serie di fattori di vario genere ha contribuito a modificare profondamente il panorama letterario.

Nasce, infatti, l’Ermetismo che si caratterizza come corrente poetica che teorizza la necessità di attribuire all’arte una funzione etica-metafisica e alle parole la funzione di tramite con l’assoluto (o addirittura tra la realtà alternativa e quella empirica).

La poesia diventa principio e fine di se stessa.

Questa concezione fa sì che i riflessi sulla letteratura e sulla poesia siano, soprattutto, rilevanti sul fine della poetica o della concezione dell’arte, nei termini di una rinnovata discussione sullo statuto tradizionale o, a maggior ragione, intorno alla figura del poeta o della poesia.
La poesia è l’arte di rappresentare la parte intima dell’essere umano: sentimenti, emozioni, solitudine, gioia, amore, spazio, natura, inoltre è il mezzo di comunicazione che unisce gli stati d’animo delle persone.
Strutturalmente la poesia si presenta in lirica, in rima o in prosa.
La lirica è caratterizzata dal processo di ripensare, da capo, il linguaggio poetico–tradizionale le cui caratteristiche sono: dissoluzione delle forme metriche, dissoluzione delle forme, degli accenti.
Sillabe e accenti consentono di controllare la musicalità delle parole, il ritmo e i versi stessi.

I versi risultano, così, dettati dagli accenti e dalle sillabe che li differenziano nel ritmo.

Si ha un suono musicale quando è ben ritmato, con gli accenti nella giusta posizione.
I versi si distinguono per il numero delle sillabe e vanno dal quaternario all’endecasillabo.
Dopo questi brevi cenni sulla storia della poesia riprendo a monitorare la raccolta poetica di Bruno Mancini fermandomi a leggere una poesia racchiusa nell’antologia “Penne Note Matite” ANNO 2017” dal titolo.
————————–

UN’OMBRA

Un’ombra
sconvolge
la piana dì alghe statiche
con ritmo lento di medusa
con pause di dolcezze lunari
-sotto
le sabbie
smosse
più calde e umide-,
un’ombra una carne un’ora
Tu.
—————-
La poesia “Un’ombra”, scritta dal poeta e scrittore Bruno Mancini, fa parte della raccolta “Segni” (1964 – 1987), ed è stata poi, nel 2017, inserita nell’Antologia “Penne Note Matite” presentata nell’Aula Magna del Museo delle Culture (MUDEC di Milano che si caratterizza come polo multidisciplinare dedicato alle diverse testimonianze e culture del mondo) sede espositiva delle civiche raccolte etnografiche.

Si tratta di una poesia di pochi versi ma di ampia musicalità, dove gli accordi ambientali seguono di pari passo quelli dei personaggi coinvolti, e dove il silenzio statico del posto, interrotto dal ritmo lento delle meduse, accompagna il lettore verso la sabbia umida e calda mossa dalla armonia alternata di silenzi e di accodi lunari che danno vita ad una danza di suoni e di pause mentre un’ombra sconvolge quell’ordine naturale.

Il poeta con stupore e meraviglia domanda.
TU.

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Grave lutto per Liga Sarah Lapinska

Tutta la redazione di questo giornale si associa alle espressioni di cordoglio che DILA rivolge a Liga Sarah Lapinska per la morte della sua cara madre.

Liga Sarah Lapinska, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale è ambasciatrice per la Lettonia, è, da sempre, una delle figure maggiormente attive nello sviluppo dei progetti Made in Ischia, oltre ad essere una regolare collaboratrice di questa pagina culturale.

Traduttrice di varie lingue (russo, Italiano, inglese oltre che del lettone, sua lingua madre) Liga ha costantemente assunto impegni di notevole importanza in ambito sociale e politico, sempre disponibile a difendere le ragioni dei deboli e degli emarginati.

Scrittrice, poetessa, pittrice, ceramista, musicista, Liga ha ottenuto numerosi riconoscimenti nelle varie edizioni del premio “Otto Milioni” dedicato alla memoria del Commendatore Agostino Lauro e, nel 2014, è venuta a Ischia per ritirare il diploma di vincitrice messo in palio dall’Istituto Agostino Lauro tramite il suo presidente On. Salvatore Lauro.

A Liga vanno tutti i nostri sentimenti di affettuosa vicinanza.

TWITTERONE: Ottobre 2020

Da Liga Sara Lapinska:

1) Ārija Norkalne con piacere ha regalato la nostra antologia “Penne Note Matite” a Daiga, una ragazza giovanissima e dolce, studiosa dell’arte e delle tecniche del restauro che si è mostrata felicissima di ricevere questo regalo.

2) Per conto di DILA ho regalato al pianista e musicologo Raffi Kharajanyan il mio disegno “We Are Returned”.

Pensando anche alla memoria di sua moglie Nora Novik pianista come lui.

Tutti e due hanno suonato per lunghi anni insieme numerosi studi e sonate con sorprendente virtuosismo.

Lui ha fatto i complimenti al mio disegno qualificandolo: significativo ed espressivo.

Attualmente sto scrivendo la fiaba “Portami a casa!” nella quale narro la nostra storia trasformata in mito e, in essa, questo disegno sarà uno di quelli che ne illustreranno alcune scene.

Presto verrà pubblicata la nostra Antologia annuale “Arte Altrove” nella quale si potrà leggere l’intervista, tradotta in italiano, che mi ha rilasciato Raffi Kharajanyan per questa testata giornalistica

Lo ringrazio di tutto cuore per le espressioni di stima sempre molto ideali!

3) Per conto di DILA, Ivan Defabiani ha ricevuto la nostra antologia “Una pagina un’emozione”; la pergamena che attesta che lui è uno dei vincitori nel nostro concorso “Otto Milioni” come cantante tenore dai timbri sia forti sia pieni di emozioni; e il mio disegno “The Lullaby by a Goddess”.

Ivan Defabiani canta nel teatro dell’Opera “La Scala” a Milano e spesso viaggia con i suoi concerti. Quando è possibile… nonostante la pandemia.

Ivan partecipa a nostri concorso un anno dopo l’altro.

Lo ringrazio per la sua sincerità!

4) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “Two Sisters”, che illustra la mia fiaba”Ninnananna” pubblicata in una dalle nostre antologie, alla mia vicina di casa Anna Tereza Greivule.

Nonostante la sua vita non sia facile, lei è capace di credere ai miracoli.

5) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “The Time to Meditate” e la nostra antologia “Da Ischia l’Arte” a Viesturs Āboliņš.

Egli scrive anche fiabe e testi narrativa.

Lo ringrazio per i magnifici fiori che mi ha fatto giungere in occasione del mio compleanno e per la discreta cordialità che lo aiuta a conoscere gli altri.

6) Ho regalato al mio amico pugliese che attualmente abita in Germania, Antonio Di Nauta, la mia grafica “Be Tender, Oh My Heart!”.

Nel stesso tempo lui ha ricevuto la pergamena nella qualità di vincitore di una sezione del nostro concorso “Otto Milioni”.

Grazie per le tue canzoni, amico mio!

In ricordo dei nostri viaggi verso l’isola chiamata Ischia!

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

EDITORIALE | EVVIVA I POETI – poesia di Roberta Panizza

Ha avuto inizio in questo mese una nuova rubrica, EVVIVA I POETI, curata dalla scrittrice TINA BRUNO della quale abbiamo già avuto modo di apprezzare, su queste pagine, alcune sue perspicaci divagazioni su temi sociali molto interessanti.

Di Tina Bruno scrittrice vi parliamo in questa stessa pagina nella quale lei, per continuare nella sua nuova attività giornalistica in funzione letteraria, ha scelto di recensire una poesia di Roberta Panizza.

Per quel tanto o poco che ho capito sulle individualità interpretative della poesia, specialmente in riferimento ai testi di poeti non solo moderni ma finanche non corroborati da corposi studi accademici esplicativi dei contenuti linguistici, formali ed oggettivi insiti nei loro poemi, mi sento tranquillo nell’affermare che questa lettura della poesia PENSIERO proposta da Tina Bruno, pur essendo molto evocativa, potrebbe essere considerata come una variante intrigante e seducente della metafora che senza dubbio è implicita nei versi di Roberta Panizza.

Ringraziamo Tina Bruno per il suo contributo e ci auguriamo che l’Autrice del testo ne sia affascinata come è capitato a noi.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Tina Bruno | “PENSIERO” poesia di Roberta Panizza

Non conosco Roberta Panizza dì persona ma solo attraverso le sue opere.
Da una ricerca sul web ho scoperto che insegna, scrive libri dì narrativa, dì poesia e collabora con l’associazione culturale DILA essendone una Socia Fondatrice.

Dalle notizie che si riferiscono a lei è emerso tutto l’amore che nutre per la sua terra, la sua gente, la sua cultura, le sue montagne, ma anche l’amore per Ischia dove si reca spesso per collaborare con l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e dove apprezza e condivide usi, costumi e tradizioni del posto.

La poesia “PENSIERO” che desidero commentare oggi, in questa rubrica che ho il privilegio di curare per conto dell’Associazione DILA, fa parte di una raccolta “Le mille porte” pubblicata da Aletti nell’anno 2003.

PENSIERO è stata poi selezionata per far parte della splendida antologia di Arti varie “Penne Note Matite” (edita nell’anno 2017 dalla Casa Editrice IL SEXTANTE di Maria Pia Ciaghi con la copertina tratta dall’opera pittorica LE MUSE, di Milena Petrarca, vincitrice del premio “OTTO MILIONI” presentata al Museo Mudec di Milano nell’ambito di un progetto Made in Ischia partecipante alla manifestazione internazionale BookCity,.

PENSIERO

Atomico io
s’espande
oleosa goccia
nel profondo
immenso
liquido nero.

Spudorato gioco.

Intuizione
fugace riverbero bianco
oscurando annichilisce
breve attimo la ragione.

Euforica delusione.

Oltre la meta
ancora infinito.

La mia personale lettura della poesia PENSIERO mi fa immaginare Roberta Panizza che cerca di invitare il genere umano alla difesa dell’ambiente.

Ricca di suggerimenti educativi, di consigli su come dominare gli abusi e la mancanza di rispetto delle cose comuni.

In essa trovo la proiezione dell’Autrice che descrive la sua battaglia contro l’inquinamento, immaginando un atomo che ben presto è assorbito dalle acque sporche dell’oceano.

Grazie a uomini senza scrupoli che continuano a inquinare, anche se per un gioco assurdo il riverbero bianco illumina quelle acque facendole brillare, dando all’osservatore la sensazione del pulito.

Una goccia nell’oceano cosa può fare?
Una goccia nell’oceano?

Può essere l’inizio di una visione di pulizia, assegnando responsabilità e coinvolgendo i popoli della terra.

La ragione, per un attimo, anche se prova piacere, si rende conto che per un gioco ancestrale oltre l’orizzonte c’è l’infinito.

Tina Bruno

 

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Da sinistra: Antonio Mencarini – Roberta Panizza – Benedetto Valentino

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

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Bruno Mancini | TINA BRUNO tra poesia e impegno sociale

Tina Bruno, come ben sanno i lettori più attenti di questa pagina, ha iniziato una collaborazione continua con IL DISPARI prendendosi cura della nuova rubrica “EVVIVA I POETI” che ha esordito la scorsa settimana.

Ma Tina Bruno, oltre ad essere una sensibile lettrice ed opinionista di opere poetiche è anche una scrittrice impegnata nel sociale con mille battaglie in ambito educativo e a tutela dell’infanzia.

Oggi abbiamo scelto di darvi qualche input sul suo libro “Asili nido ed educatrici” pubblicato nel 2010 dalla Casa editrice Kimerik e classificato al primo posto nel concorso “Speciale infanzia 2020”, augurandoci di offrirvi una buona ragione per avvicinarvi alla prosa e alle “battaglie” della nostra Autrice.

Nella nota introduttiva si legge “Quando si lavora con i bambini e per i bambini in un’istituzione come il nido, dove la gestione sociale porta avanti l’impegno assegnatole dalla stessa legge N° 1044 (che nel lontano 1971 istituì i nidi), la qualità del sevizio è eccellente.
Gli operatori, animati e spinti a svolgere la propria professione dall’obiettivo che li unisce, cioè il benessere del bambini, svolgono ogni attività cono spirito di collaborazione e con la voglia di creare occasioni e percorsi educativi che forniscano al bambino la serenità di cui ha bisogno.
Questo è stato lo stimolo che mi ha sostenuta durante il mio lungo percorso lavorativo e questa è la forza che adesso mi sprona a comunicare a chi si occupa di educazione le mie bellissime esperienza vissute con i bambini, in parte già raccontate in alcuni libri pubblicati sin dall’anno 2006.

Tina Bruno ha iniziato con una piccola antologia dal titolo “Il pesciolino curiosone“, che ha curato e che ha visto la partecipazione del gruppo educativo del nido “Acquarelli” (adesso nido “Ciclamino”) di cui lei faceva parte.

Nello stesso periodo ha pubblicato “Piccola raccolta“, un libro di favole e poesie per bambini, mentre, nell’anno 2007, ha pubblicato “Favole educative” e “Il girotondo delle parole“.
Sono del 2008 “Le parole della vita” e “La cultura dell’infanzia”.

Tina Bruno ha partecipato a vari concorsi di narrativa e poesia, ricevendo diplomi d’onore e attestati di merito.
Ha, inoltre, preso parte ad alcune antologie, tra cui le ultime pubblicate dal Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche a seguito della partecipazione al concorso “Granelli di parole” con la poesia “Grazie”.

Nel 2008 ha aderito ad un concorso di narrativa e poesia bandito dal Clubs des Poètes, ricevendo dalla città di Rivoli (TO) un diploma d’onore per la poesia “La sorte”.

Altri attestati le sono stati conferiti per la partecipazione alla terza e quarta edizione del concorso “Granelli di parole” con le poesie “Voglia di libertà” e “Il dopo”.

Nell’anno 2009 ha vinto il primo premio, con la favola “Festa a sorpresa”, nonché un attestato di merito per la poesia “I suoni del corpo”, nel concorso nazionale di narrativa e poesia “Speciale infanzia” bandito dall’Associazione Marel, promosso e sostenuti dalla Provincia di Roma e dalle biblioteche romane.

E ci fermiamo qui, rimandando ad una nuova occasione il prosieguo della sua attività letteraria fino ai giorni nostri.

Oggi, ciò che più la soddisfa e la rende felice è la consapevolezza di vedere, meritatamente, diffuso su internet il suo nome accanto a quelli di celebri scrittori di letteratura per grandi e piccini, attraverso i suoi volumi che una libreria universitaria si è presa cura di pubblicizzare.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA

DILA & IL DISPARI 2021 Redazione culturale

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DILA & IL DISPARI 2021 Redazione culturale DILA

DILA & IL DISPARI 2020 Redazione culturale DILA

DILA & IL DISPARI 2021

Il Dispari 20211227 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211220 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211213 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20211018 – Redazione culturale DILA Poste

Il Dispari 20211018 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna  

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210927 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210920 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210913 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210906 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210830 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210823 – Redazione culturale DILA

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DILA-IL DISPARI tutte le pubblicazioni della Redazione culturale

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Fattura giornali IL DISPARI 2021

Fattura giornali IL DISPARI 2021

Fattura giornali IL DISPARI 2021

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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Il Dispari 20201228 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201228

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TINA BRUNO | La poesia: un po’ di storia

Nei  primi anni del secolo scorso una serie di fattori di vario genere ha contribuito a modificare profondamente il panorama letterario.

Nasce, infatti, l’Ermetismo che si caratterizza come corrente poetica che teorizza la necessità di attribuire all’arte una funzione etica-metafisica e alle parole la funzione di tramite con l’assoluto (o addirittura tra la realtà alternativa e quella empirica).

La poesia diventa principio e fine di se stessa.

Questa concezione fa sì che i riflessi sulla letteratura e sulla poesia siano, soprattutto, rilevanti sul fine della poetica o della concezione dell’arte, nei termini di una rinnovata discussione sullo statuto tradizionale o, a maggior ragione, intorno alla figura del poeta o della poesia.
La poesia è l’arte di rappresentare la parte intima dell’essere umano: sentimenti, emozioni, solitudine, gioia, amore, spazio, natura, inoltre è il mezzo di comunicazione che unisce gli stati d’animo delle persone.
Strutturalmente la poesia si presenta in lirica, in rima o in prosa.
La lirica è caratterizzata dal processo di ripensare, da capo, il linguaggio poetico–tradizionale le cui caratteristiche sono: dissoluzione delle forme metriche, dissoluzione delle forme, degli accenti.
Sillabe e accenti consentono di controllare la musicalità delle parole, il ritmo e i versi stessi.

I versi risultano, così, dettati dagli accenti e dalle sillabe che li differenziano nel ritmo.

Si ha un suono musicale quando è ben ritmato, con gli accenti nella giusta posizione.
I versi si distinguono per il numero delle sillabe e vanno dal quaternario all’endecasillabo.
Dopo questi brevi cenni sulla storia della poesia riprendo a monitorare la raccolta poetica di Bruno Mancini fermandomi a leggere una poesia racchiusa nell’antologia “Penne Note Matite” ANNO 2017” dal titolo.
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UN’OMBRA

Un’ombra
sconvolge
la piana dì alghe statiche
con ritmo lento di medusa
con pause di dolcezze lunari
-sotto
le sabbie
smosse
più calde e umide-,
un’ombra una carne un’ora
Tu.
—————-
La poesia “Un’ombra”, scritta dal poeta e scrittore Bruno Mancini, fa parte della raccolta “Segni” (1964 – 1987), ed è stata poi, nel 2017, inserita nell’Antologia “Penne Note Matite” presentata nell’Aula Magna del Museo delle Culture (MUDEC di Milano che si caratterizza come polo multidisciplinare dedicato alle diverse testimonianze e culture del mondo) sede espositiva delle civiche raccolte etnografiche.

Si tratta di una poesia di pochi versi ma di ampia musicalità, dove gli accordi ambientali seguono di pari passo quelli dei personaggi coinvolti, e dove il silenzio statico del posto, interrotto dal ritmo lento delle meduse, accompagna il lettore verso la sabbia umida e calda mossa dalla armonia alternata di silenzi e di accodi lunari che danno vita ad una danza di suoni e di pause mentre un’ombra sconvolge quell’ordine naturale.

Il poeta con stupore e meraviglia domanda.
TU.

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Grave lutto per Liga Sarah Lapinska

Tutta la redazione di questo giornale si associa alle espressioni di cordoglio che DILA rivolge a Liga Sarah Lapinska per la morte della sua cara madre.

Liga Sarah Lapinska, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale è ambasciatrice per la Lettonia, è, da sempre, una delle figure maggiormente attive nello sviluppo dei progetti Made in Ischia, oltre ad essere una regolare collaboratrice di questa pagina culturale.

Traduttrice di varie lingue (russo, Italiano, inglese oltre che del lettone, sua lingua madre) Liga ha costantemente assunto impegni di notevole importanza in ambito sociale e politico, sempre disponibile a difendere le ragioni dei deboli e degli emarginati.

Scrittrice, poetessa, pittrice, ceramista, musicista, Liga ha ottenuto numerosi riconoscimenti nelle varie edizioni del premio “Otto Milioni” dedicato alla memoria del Commendatore Agostino Lauro e, nel 2014, è venuta a Ischia per ritirare il diploma di vincitrice messo in palio dall’Istituto Agostino Lauro tramite il suo presidente On. Salvatore Lauro.

A Liga vanno tutti i nostri sentimenti di affettuosa vicinanza.

TWITTERONE: Ottobre 2020

Da Liga Sara Lapinska:

1) Ārija Norkalne con piacere ha regalato la nostra antologia “Penne Note Matite” a Daiga, una ragazza giovanissima e dolce, studiosa dell’arte e delle tecniche del restauro che si è mostrata felicissima di ricevere questo regalo.

2) Per conto di DILA ho regalato al pianista e musicologo Raffi Kharajanyan il mio disegno “We Are Returned”.

Pensando anche alla memoria di sua moglie Nora Novik pianista come lui.

Tutti e due hanno suonato per lunghi anni insieme numerosi studi e sonate con sorprendente virtuosismo.

Lui ha fatto i complimenti al mio disegno qualificandolo: significativo ed espressivo.

Attualmente sto scrivendo la fiaba “Portami a casa!” nella quale narro la nostra storia trasformata in mito e, in essa, questo disegno sarà uno di quelli che ne illustreranno alcune scene.

Presto verrà pubblicata la nostra Antologia annuale “Arte Altrove” nella quale si potrà leggere l’intervista, tradotta in italiano, che mi ha rilasciato Raffi Kharajanyan per questa testata giornalistica

Lo ringrazio di tutto cuore per le espressioni di stima sempre molto ideali!

3) Per conto di DILA, Ivan Defabiani ha ricevuto la nostra antologia “Una pagina un’emozione”; la pergamena che attesta che lui è uno dei vincitori nel nostro concorso “Otto Milioni” come cantante tenore dai timbri sia forti sia pieni di emozioni; e il mio disegno “The Lullaby by a Goddess”.

Ivan Defabiani canta nel teatro dell’Opera “La Scala” a Milano e spesso viaggia con i suoi concerti. Quando è possibile… nonostante la pandemia.

Ivan partecipa a nostri concorso un anno dopo l’altro.

Lo ringrazio per la sua sincerità!

4) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “Two Sisters”, che illustra la mia fiaba”Ninnananna” pubblicata in una dalle nostre antologie, alla mia vicina di casa Anna Tereza Greivule.

Nonostante la sua vita non sia facile, lei è capace di credere ai miracoli.

5) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “The Time to Meditate” e la nostra antologia “Da Ischia l’Arte” a Viesturs Āboliņš.

Egli scrive anche fiabe e testi narrativa.

Lo ringrazio per i magnifici fiori che mi ha fatto giungere in occasione del mio compleanno e per la discreta cordialità che lo aiuta a conoscere gli altri.

6) Ho regalato al mio amico pugliese che attualmente abita in Germania, Antonio Di Nauta, la mia grafica “Be Tender, Oh My Heart!”.

Nel stesso tempo lui ha ricevuto la pergamena nella qualità di vincitore di una sezione del nostro concorso “Otto Milioni”.

Grazie per le tue canzoni, amico mio!

In ricordo dei nostri viaggi verso l’isola chiamata Ischia!

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

EDITORIALE | EVVIVA I POETI – poesia di Roberta Panizza

Ha avuto inizio in questo mese una nuova rubrica, EVVIVA I POETI, curata dalla scrittrice TINA BRUNO della quale abbiamo già avuto modo di apprezzare, su queste pagine, alcune sue perspicaci divagazioni su temi sociali molto interessanti.

Di Tina Bruno scrittrice vi parliamo in questa stessa pagina nella quale lei, per continuare nella sua nuova attività giornalistica in funzione letteraria, ha scelto di recensire una poesia di Roberta Panizza.

Per quel tanto o poco che ho capito sulle individualità interpretative della poesia, specialmente in riferimento ai testi di poeti non solo moderni ma finanche non corroborati da corposi studi accademici esplicativi dei contenuti linguistici, formali ed oggettivi insiti nei loro poemi, mi sento tranquillo nell’affermare che questa lettura della poesia PENSIERO proposta da Tina Bruno, pur essendo molto evocativa, potrebbe essere considerata come una variante intrigante e seducente della metafora che senza dubbio è implicita nei versi di Roberta Panizza.

Ringraziamo Tina Bruno per il suo contributo e ci auguriamo che l’Autrice del testo ne sia affascinata come è capitato a noi.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Tina Bruno | “PENSIERO” poesia di Roberta Panizza

Non conosco Roberta Panizza dì persona ma solo attraverso le sue opere.
Da una ricerca sul web ho scoperto che insegna, scrive libri dì narrativa, dì poesia e collabora con l’associazione culturale DILA essendone una Socia Fondatrice.

Dalle notizie che si riferiscono a lei è emerso tutto l’amore che nutre per la sua terra, la sua gente, la sua cultura, le sue montagne, ma anche l’amore per Ischia dove si reca spesso per collaborare con l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e dove apprezza e condivide usi, costumi e tradizioni del posto.

La poesia “PENSIERO” che desidero commentare oggi, in questa rubrica che ho il privilegio di curare per conto dell’Associazione DILA, fa parte di una raccolta “Le mille porte” pubblicata da Aletti nell’anno 2003.

PENSIERO è stata poi selezionata per far parte della splendida antologia di Arti varie “Penne Note Matite” (edita nell’anno 2017 dalla Casa Editrice IL SEXTANTE di Maria Pia Ciaghi con la copertina tratta dall’opera pittorica LE MUSE, di Milena Petrarca, vincitrice del premio “OTTO MILIONI” presentata al Museo Mudec di Milano nell’ambito di un progetto Made in Ischia partecipante alla manifestazione internazionale BookCity,.

PENSIERO

Atomico io
s’espande
oleosa goccia
nel profondo
immenso
liquido nero.

Spudorato gioco.

Intuizione
fugace riverbero bianco
oscurando annichilisce
breve attimo la ragione.

Euforica delusione.

Oltre la meta
ancora infinito.

La mia personale lettura della poesia PENSIERO mi fa immaginare Roberta Panizza che cerca di invitare il genere umano alla difesa dell’ambiente.

Ricca di suggerimenti educativi, di consigli su come dominare gli abusi e la mancanza di rispetto delle cose comuni.

In essa trovo la proiezione dell’Autrice che descrive la sua battaglia contro l’inquinamento, immaginando un atomo che ben presto è assorbito dalle acque sporche dell’oceano.

Grazie a uomini senza scrupoli che continuano a inquinare, anche se per un gioco assurdo il riverbero bianco illumina quelle acque facendole brillare, dando all’osservatore la sensazione del pulito.

Una goccia nell’oceano cosa può fare?
Una goccia nell’oceano?

Può essere l’inizio di una visione di pulizia, assegnando responsabilità e coinvolgendo i popoli della terra.

La ragione, per un attimo, anche se prova piacere, si rende conto che per un gioco ancestrale oltre l’orizzonte c’è l’infinito.

Tina Bruno

 

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Da sinistra: Antonio Mencarini – Roberta Panizza – Benedetto Valentino

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Bruno Mancini | TINA BRUNO tra poesia e impegno sociale

Tina Bruno, come ben sanno i lettori più attenti di questa pagina, ha iniziato una collaborazione continua con IL DISPARI prendendosi cura della nuova rubrica “EVVIVA I POETI” che ha esordito la scorsa settimana.

Ma Tina Bruno, oltre ad essere una sensibile lettrice ed opinionista di opere poetiche è anche una scrittrice impegnata nel sociale con mille battaglie in ambito educativo e a tutela dell’infanzia.

Oggi abbiamo scelto di darvi qualche input sul suo libro “Asili nido ed educatrici” pubblicato nel 2010 dalla Casa editrice Kimerik e classificato al primo posto nel concorso “Speciale infanzia 2020”, augurandoci di offrirvi una buona ragione per avvicinarvi alla prosa e alle “battaglie” della nostra Autrice.

Nella nota introduttiva si legge “Quando si lavora con i bambini e per i bambini in un’istituzione come il nido, dove la gestione sociale porta avanti l’impegno assegnatole dalla stessa legge N° 1044 (che nel lontano 1971 istituì i nidi), la qualità del sevizio è eccellente.
Gli operatori, animati e spinti a svolgere la propria professione dall’obiettivo che li unisce, cioè il benessere del bambini, svolgono ogni attività cono spirito di collaborazione e con la voglia di creare occasioni e percorsi educativi che forniscano al bambino la serenità di cui ha bisogno.
Questo è stato lo stimolo che mi ha sostenuta durante il mio lungo percorso lavorativo e questa è la forza che adesso mi sprona a comunicare a chi si occupa di educazione le mie bellissime esperienza vissute con i bambini, in parte già raccontate in alcuni libri pubblicati sin dall’anno 2006.

Tina Bruno ha iniziato con una piccola antologia dal titolo “Il pesciolino curiosone“, che ha curato e che ha visto la partecipazione del gruppo educativo del nido “Acquarelli” (adesso nido “Ciclamino”) di cui lei faceva parte.

Nello stesso periodo ha pubblicato “Piccola raccolta“, un libro di favole e poesie per bambini, mentre, nell’anno 2007, ha pubblicato “Favole educative” e “Il girotondo delle parole“.
Sono del 2008 “Le parole della vita” e “La cultura dell’infanzia”.

Tina Bruno ha partecipato a vari concorsi di narrativa e poesia, ricevendo diplomi d’onore e attestati di merito.
Ha, inoltre, preso parte ad alcune antologie, tra cui le ultime pubblicate dal Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche a seguito della partecipazione al concorso “Granelli di parole” con la poesia “Grazie”.

Nel 2008 ha aderito ad un concorso di narrativa e poesia bandito dal Clubs des Poètes, ricevendo dalla città di Rivoli (TO) un diploma d’onore per la poesia “La sorte”.

Altri attestati le sono stati conferiti per la partecipazione alla terza e quarta edizione del concorso “Granelli di parole” con le poesie “Voglia di libertà” e “Il dopo”.

Nell’anno 2009 ha vinto il primo premio, con la favola “Festa a sorpresa”, nonché un attestato di merito per la poesia “I suoni del corpo”, nel concorso nazionale di narrativa e poesia “Speciale infanzia” bandito dall’Associazione Marel, promosso e sostenuti dalla Provincia di Roma e dalle biblioteche romane.

E ci fermiamo qui, rimandando ad una nuova occasione il prosieguo della sua attività letteraria fino ai giorni nostri.

Oggi, ciò che più la soddisfa e la rende felice è la consapevolezza di vedere, meritatamente, diffuso su internet il suo nome accanto a quelli di celebri scrittori di letteratura per grandi e piccini, attraverso i suoi volumi che una libreria universitaria si è presa cura di pubblicizzare.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il fatto e la passione

In questo periodi di grande attenzione per la situazione sanitaria, desidero invitarvi a leggere la mia poesia “Il fatto e la passione” tratta dal volume “La sagra del peccato” (1957 – 2003) nella quale illustro la scena del trapianto di cuore donato da un poeta morto ad un individuo, Ignazio, dalla vita poco edificante.

Ciò che nella narrazione poetica avvenne prima, e ciò che avverrà dopo questo “evento”, lo potrete leggere accedendo alla pagina

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/poesie/la-sagra-del-peccato/

dove sono pubblicate alcune poesie della raccolta.

Intanto, però, mi preme invitarvi a fare attenzione alle figure retoriche presenti nella poesia, perché metafora, sineddoche, metonimia, allitterazione, allegoria, iperbole, onomatopea ecc. sono spesso in giro tra questi versi.

Dalla raccolta di poesie
“La sagra del peccato”
(1957 – 2003):

Ignazia mi stende sul letto

Ignazio è già steso sul letto

non è il mio letto

la prima volta

non c’è il mio odore

e penso ancora a nostro figlio

non c’è il cuscino

e forse pensa a nostro figlio

odio gli alberghi

al cane

è scomodo per il mio corpo

alle tasse

“Sbrigati Ignazia”

senza fantasia

senza fantasia

senza mistero

senza mistero

senza colori

senza colori

è scomodo per il mio corpo

e voglio dargli un bacio

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi abbaglia

è la mia luce

muovendo un lume mi scruta

neanche spengo la TV

non è la mia gola

sguardi veloci

non è il mio ventre

tum tum tum

non è il mio pube

mi piace questo ritmo

odio le mani sul petto

tum tum tum

fissato da occhiali dorati

sempre uguale

“Sbrigati Ignazia”

tum tum tum

la lingua in bocca

va bene così

il ciuccio all’uccello

tum tum tum

lo spray e l’aerosol

la scena è perfetta

fissato da occhi dorati

ora è il mio turno

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi stordisce

Ignazio è già stordito

non è il suo volto banale

il suo volto è teso

non c’è una piega

forse lui sogna

non c’è una ruga

il mare in pedalò

non c’è un sorriso

i monti

odio i peli nel naso

Parigi in bicicletta

è enorme su i miei occhi

l’isola all’alba

“Sbrigati Ignazia”

il suono del suo stereo

le ciglia

l’ultima baldracca

i baffi

no, non voglio

i peli sul culo

mi sogna

è enorme su i miei occhi

mi sogna

“Sbrigati  Ignazia”.

Ignazia sta cambiando la mia vita

la vita cambia gli uomini

è ansimante e sudata

mi ama

ora è solo con le sue voglie

e mi uccide

mi ama

ora è solo

o mi uccide

mi ama

ora… … … … … … … … … … …

odio i ritorni ……………………………… …

“SBRIGATI IGNAZIA”…………………

mi ama                           ……………………………….

simbiosi perfetta

e mi uccide

mi ama

muoviti coglione

o mi uccide

mi ama

pulsa puttano

odio i ritardi

sbatti perdio

            “SBRIGATI DONNA”

batti

mi ha già cambiato il cuore
ed io
non so se
quando avrò smesso
il flamenco
su capitelli in fumo
d’antico
quando avrò smesso
d’essere
padrone di Aladino
quando avrò sciolto
i remi
al mio vascello
vorrò sapere se
se
se
se Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
se
se
se riuscirò ad amarla ancora
se
se
se sarò vivo oppure morto.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Bruno Mancini | BENITO CORRADINI “I sogni del mio giorno”  

 

Benito Corradini, nato a Capronica, laureato in scienze politiche, Giornalista, già Dirigente della Regione Lazio, è anche un Poeta sensibile e raffinato come potrete apprezzare nella lirica che concluderà questa presentazione.

Giornalista dal 1970; Capo Ufficio Stampa CRPE del Lazio; Consigliere dell’Ordine Nazionale Giornalisti; Fondatore e Direttore dal 1972 della rivista La Sponda (oltre 500 numeri); Fondatore del Centro Internazionale La Sponda poi divenuto Accademia Internazionale La Sponda; Autore di circa 6000 articoli su quotidiani e periodici.

Ideatore ed Organizzatore, per Artisti italiani e straneri, di circa:
3000 mostre collettive in Italia e all’estero
2500 presentazioni di cataloghi
1500 mostre personali
1500 premi e riconoscimenti
500 mostre estemporanee
150 premi internazionali di arte e cultura
100 convegni
5 libri di poesie
2 murales.

Ideatore (nel 1981) del defilé “Donna sotto le stelle” a Roma -Trinità del Monti (il primo e più grande del mondo)

Tutto ciò non solo in Italia, ma anche e prevalentemente in Grecia, Francia, Finlandia, Norvegia, Siria, Cina.

Romano Bartoloni (Presidente Sindacato Cronisti Romani) nel 2004, in un articolo dal titolo “La sua Musa nelle cose quotidiane” ha scritto di lui: “Benito Corradini rivela una personalità poliedrica e dalle doti rare in tempo ad alto tasso tecnologico ma a basso corso di umanesimo […] La poesia è da sempre legata al mondo del magico e dell’irrazionale, si soglie in rivoli di versi per colmare l’animo assetato di amore e di emozioni, perché più della storia è la poesia vicina alla verità del quotidiano degli uomini (Platone) […] Le liriche di Corradini commuovono, scuotono le corde più sensibili, quando canta la malinconia e la nostalgia, compagna inseparabile vita…”

Luigi Saitta, Segretario di Redazione TG1 ha scritto in anteprima al libro “I sogni del mio giorno” pubblicato da Corradini nel 2005  “Liriche che evocano ricordi, viaggi, esperienze, amare solitudini. Ricordi sospesi tra le isole Greche e le montagne del Trentino e dell’Abruzzo, con una affettuosa e partecipe attenzione nel mondo dell’arte, che l’autore avverte quanto mai vicino”.

Ecco, molte sue poesie sono dedicate al mare, alle isole, alla natura e abbiamo ottime ragioni per credere che una delle prossime liriche di Benito Corradini sarà dedicata alla nostra isola d’Ischia.

TENERIFE
Febbraio 1998

Il vento
ti sfiora
d’incanto
dei tanti profumo
del mare
e dei monti
d’intorno.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Vescovo & C. sfidano il Covid per una foto.

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escovo & C. sfidano il Covid per una foto.

TANTI AUGURI

PARRICCHIA’…

E TANTO COVID

A TUTTI…

Vescovo & C. sfidano il Covid per una foto.

Per fare gli auguri al Parroco Don Gioacchino
Castaldi in occasione del 40° anniversario di
vita saceredotale, ieri a Lacco Ameno, si è
compiuto il delitto perfetto dell’esempio per evitare
il contagio da Covid. La consigliera Monti, il sindaco
Pascale, il parroco, il Vescovo e altri due prelati tutti
vicino e senza mascherina sotto gli occhi, fermi, del
comandante Mattera che si presta a questa vergogna 
senza dire una parola. Bella statuina con mascherina
sull’altare affianco all’assessore Tufano (con
mascherina!) completa questa sorta di ultima cena
in salsa pandemica laccaiola” con la presenza del
vicesindaco Calise, medico, senza mascherina.
Azzerato  il distanziamento e il dispositivo di sicurezza
è un vero e proprio assembramento che mette
imbarazzo. Un assembramento di cariche istituzionali
che danno il cattivo esempio e che autorizzano i
credenti e i cittadini a non indossare la mascherina
e ad unirsi! Poi cu vorrebbero venire a raccontare di
stare lontano e di indossare la mascherina
per bloccare il contagio da covid.

Il Dispari 20201214 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20201214 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il fatto e la passione

In questo periodi di grande attenzione per la situazione sanitaria, desidero invitarvi a leggere la mia poesia “Il fatto e la passione” tratta dal volume “La sagra del peccato” (1957 – 2003) nella quale illustro la scena del trapianto di cuore donato da un poeta morto ad un individuo, Ignazio, dalla vita poco edificante.

Ciò che nella narrazione poetica avvenne prima, e ciò che avverrà dopo questo “evento”, lo potrete leggere accedendo alla pagina

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/poesie/la-sagra-del-peccato/

dove sono pubblicate alcune poesie della raccolta.

Intanto, però, mi preme invitarvi a fare attenzione alle figure retoriche presenti nella poesia, perché metafora, sineddoche, metonimia, allitterazione, allegoria, iperbole, onomatopea ecc. sono spesso in giro tra questi versi.

Dalla raccolta di poesie
“La sagra del peccato”
(1957 – 2003):

Ignazia mi stende sul letto

Ignazio è già steso sul letto

non è il mio letto

la prima volta

non c’è il mio odore

e penso ancora a nostro figlio

non c’è il cuscino

e forse pensa a nostro figlio

odio gli alberghi

al cane

è scomodo per il mio corpo

alle tasse

“Sbrigati Ignazia”

senza fantasia

senza fantasia

senza mistero

senza mistero

senza colori

senza colori

è scomodo per il mio corpo

e voglio dargli un bacio

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi abbaglia

è la mia luce

muovendo un lume mi scruta

neanche spengo la TV

non è la mia gola

sguardi veloci

non è il mio ventre

tum tum tum

non è il mio pube

mi piace questo ritmo

odio le mani sul petto

tum tum tum

fissato da occhiali dorati

sempre uguale

“Sbrigati Ignazia”

tum tum tum

la lingua in bocca

va bene così

il ciuccio all’uccello

tum tum tum

lo spray e l’aerosol

la scena è perfetta

fissato da occhi dorati

ora è il mio turno

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi stordisce

Ignazio è già stordito

non è il suo volto banale

il suo volto è teso

non c’è una piega

forse lui sogna

non c’è una ruga

il mare in pedalò

non c’è un sorriso

i monti

odio i peli nel naso

Parigi in bicicletta

è enorme su i miei occhi

l’isola all’alba

“Sbrigati Ignazia”

il suono del suo stereo

le ciglia

l’ultima baldracca

i baffi

no, non voglio

i peli sul culo

mi sogna

è enorme su i miei occhi

mi sogna

“Sbrigati  Ignazia”.

Ignazia sta cambiando la mia vita

la vita cambia gli uomini

è ansimante e sudata

mi ama

ora è solo con le sue voglie

e mi uccide

mi ama

ora è solo

o mi uccide

mi ama

ora… … … … … … … … … … …

odio i ritorni ……………………………… …

“SBRIGATI IGNAZIA”…………………

mi ama                           ……………………………….

simbiosi perfetta

e mi uccide

mi ama

muoviti coglione

o mi uccide

mi ama

pulsa puttano

odio i ritardi

sbatti perdio

            “SBRIGATI DONNA”

batti

mi ha già cambiato il cuore
ed io
non so se
quando avrò smesso
il flamenco
su capitelli in fumo
d’antico
quando avrò smesso
d’essere
padrone di Aladino
quando avrò sciolto
i remi
al mio vascello
vorrò sapere se
se
se
se Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
se
se
se riuscirò ad amarla ancora
se
se
se sarò vivo oppure morto.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Bruno Mancini | BENITO CORRADINI “I sogni del mio giorno”  

 

Benito Corradini, nato a Capronica, laureato in scienze politiche, Giornalista, già Dirigente della Regione Lazio, è anche un Poeta sensibile e raffinato come potrete apprezzare nella lirica che concluderà questa presentazione.

Giornalista dal 1970; Capo Ufficio Stampa CRPE del Lazio; Consigliere dell’Ordine Nazionale Giornalisti; Fondatore e Direttore dal 1972 della rivista La Sponda (oltre 500 numeri); Fondatore del Centro Internazionale La Sponda poi divenuto Accademia Internazionale La Sponda; Autore di circa 6000 articoli su quotidiani e periodici.

Ideatore ed Organizzatore, per Artisti italiani e straneri, di circa:
3000 mostre collettive in Italia e all’estero
2500 presentazioni di cataloghi
1500 mostre personali
1500 premi e riconoscimenti
500 mostre estemporanee
150 premi internazionali di arte e cultura
100 convegni
5 libri di poesie
2 murales.

Ideatore (nel 1981) del defilé “Donna sotto le stelle” a Roma -Trinità del Monti (il primo e più grande del mondo)

Tutto ciò non solo in Italia, ma anche e prevalentemente in Grecia, Francia, Finlandia, Norvegia, Siria, Cina.

Romano Bartoloni (Presidente Sindacato Cronisti Romani) nel 2004, in un articolo dal titolo “La sua Musa nelle cose quotidiane” ha scritto di lui: “Benito Corradini rivela una personalità poliedrica e dalle doti rare in tempo ad alto tasso tecnologico ma a basso corso di umanesimo […] La poesia è da sempre legata al mondo del magico e dell’irrazionale, si soglie in rivoli di versi per colmare l’animo assetato di amore e di emozioni, perché più della storia è la poesia vicina alla verità del quotidiano degli uomini (Platone) […] Le liriche di Corradini commuovono, scuotono le corde più sensibili, quando canta la malinconia e la nostalgia, compagna inseparabile vita…”

Luigi Saitta, Segretario di Redazione TG1 ha scritto in anteprima al libro “I sogni del mio giorno” pubblicato da Corradini nel 2005  “Liriche che evocano ricordi, viaggi, esperienze, amare solitudini. Ricordi sospesi tra le isole Greche e le montagne del Trentino e dell’Abruzzo, con una affettuosa e partecipe attenzione nel mondo dell’arte, che l’autore avverte quanto mai vicino”.

Ecco, molte sue poesie sono dedicate al mare, alle isole, alla natura e abbiamo ottime ragioni per credere che una delle prossime liriche di Benito Corradini sarà dedicata alla nostra isola d’Ischia.

TENERIFE
Febbraio 1998

Il vento
ti sfiora
d’incanto
dei tanti profumo
del mare
e dei monti
d’intorno.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201207 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201207

Il Dispari 20201207 – Redazione culturale DILA

Luciana Capece

è la vincitrice della sezione POESIA

della nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI

La comunicazione ufficiale è stata effettuata dalla attrice Chiara Pavoni in occasione della manifestazione internazionale BookCity 2020 durante un evento organizzato dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA” con la collaborazione della Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi, della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa e di tutte le realtà operative attive in Italia e in altre nazioni, non solo europee, con la matrice culturale made in Ischia dell’Associazione DILA.

La classifica finale della sezione POESIA 2020 per la nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI (2020) ideato da Bruno Mancini è stata composta attraverso una libera votazione effettuata su un sito web, più i voti espressi da quattro differenti giurie.

Le 40 poesie iscritte alla fase finale sono state scritte dai seguenti 28 autori provenienti da molte nazioni non solo europee:

Aleksandra Kazanceva
Aleksandra Zavišjus
Anita Kēķe
Anna Rancāne
Broņislava Broņislava Dzene
Eduards Aivars
Edvīns Jansons
Elīna Zālīte
Elita Viškere
Eva Mārtuža
Ilze Zeimule
Ināra Gaile
Ingrīda Zaķe
Ingvar El-Raven
Janis “Jan” Zarins
Liga Sarah Lapinska
Ligija Kovaļevska
Liliana Manetti
Luciana Capece
Mairita Ķērpe-Dūze
Maria Francesca Mosca
Marija Gadaldi
Marta Zemgune Kronberga
Milena Petrarca
Modris Andžāns
Sanita Simsone
Silvana Lazzarino
Vera Roķe

Il Dispari 20201207 – Redazione culturale DILA

Il totale dei voti espressi è stato di 4275 e questo è il risultato finale per i primi cinque posti in classifica:

Poe31 – Luciana Capece – Il cielo incenerito: 631 voti

Una coperta d’ombra scura,
imprigiona progetti al sol nascente
nel lontano borgo d’Oriente.

Silenzi nella capsula della paura
cuciti come ferro da recinto,
a strozzare sogni
nel profitto di chi comanda.

È guerra!

Le bombe,
simile ai mortaretti in festa,
a lapidare casa
di comparto familiare.

Il pianto,
punge cuore di  Madre,
tipo ago trafitto,
mentre il tempo
strappa veloce
innocenza bianca di fanciulla.

Eguale a un letto di foglie morte,
e un diario d’inutile importanza,
dorme in fondo alla polvere
nella sacra terra dello stesso fratello.

——————

Poe36 – Maria Francesca Mosca – Vestimi d’azzurro: 611 voti

Vestimi d’azzurro
così un lembo del tuo orizzonte
accompagnerà le mie paure
nel nuovo, sconosciuto cammino.
Saranno colorati i miei pensieri
mentre un etereo sorriso
trasformerà le mie speranze
in una cornice
di soffici nuvole
per non spaventarmi davanti all’infinito.
Vestimi d’azzurro
per illuminare con riflessi di luce
i frammenti delle tue disorientate lacrime
quando ti chinerai su di me
per dirmi addio…

——————

Poe35 – Maria Francesca Mosca – Ti racconterò di me: 470 voti

Ti racconterò di me
quando la memoria
diventerà pensiero
e gesti lontani
e voci dimenticate
riaffioreranno ad
accompagnare faticosi
passi del cammino.
Sfiorerò con soffio
leggero i ricordi,
nascoste lacrime
illumineranno il silenzio
di difficili momenti
ed in un fuggente
sguardo si perderanno
delicate carezze.
Ti racconterò di me,
figlio,
quando i tuoi giorni
più non avranno
la baldanza della giovinezza
e, nel rallentar delle ore,
scoprirai che il mio
è sempre stato
un racconto d’amore.

——————

Poe03 – Silvana Lazzarino – Il Segno oltre il tempo: 326 voti

Poesia ispirata all’opera del Maestro Paolo Gubinelli

Dove il pensiero
vola libero a ritrovare altre stagioni
che parlano di attesa e rinascita
abbandono e contemplazione,
oltre il tempo,
guida quel segno
accennato, appena inciso
di geometriche emozioni
a catturare a piccoli passi
attimi di una vita dimenticata.
Spiragli di vita
che ritornano sotto altra forma,
a restituire l’armonia dell’essere
nella propria unicità
di respiro infinito,
scintilla delle molteplici
armonie del cosmo.

——————

Poe25 – Liga Sarah Lapinska – Ninnananna: 231

Perché la ruggine è avvolta nella tua mente?
Perché soffia il vento di Bora nella finestra?
Comunque, la Luna sta crescendo clemente.
I boccioli pulsano, delle rose selvagge.
Mentre noi qui abbiamo freddo,
mentre dividiamo il pane sul davanzale
con le colombe e le finestre sono aperte
anche i fiori sono di ghiaccio.
Forse, come la Luna sta crescendo,
perché l’orso si è svegliato nella dimora già,
forse, come la primavera che si apre,
non sei triste, il domani diverso sorgerà,
perché la ruggine è avvolta nella tuo mente?
Se riesci a dormire, si realizzerà!
Crema per il nostro gatto bianco,
gli orecchini scintillanti per la tua sorella,
per tuo papà in prigione inferriate fragili.
Dormi, sognia, in te il domani sta crescendo.
Il vento di Bora, violento, lastrica le gemme.
E, aperta la porta, forse domani ritornerà
il nostro benvenuto, perso sulla strada
tra gabbie d’oro e vicine stelle,
dormi, figliolo, dormi, tuo papà.
Dunque, Luciana Capece (codice Poe31) VINCE il primo premio della sezione POESIA 2020 della nona edizione del Premio internazionale OTTO MILIONI, con voti 631.

Complimenti a lei e auguri a tutti i finalisti.

Il Dispari 20201207 – Redazione culturale DILA

EVVIVA I POETI

Ha inizio oggi una nuova rubrica, EVVIVA I POETI, curata dalla scrittrice TINA BRUNO della quale abbiamo già avuto modo di apprezzare, su queste pagine, alcune sue perspicaci divagazioni su temi sociali molto interessanti.
Di Tina Bruno scrittrice vi paleremo prossimamente, mentre lei oggi, per dare inizio a questa sua nuova attività giornalistica in funzione letteraria, ha scelto di cominciare (bontà sua) con la presentazione di una mia poesia poco conosciuta.
Auguriamo a Tina Bruno il successo che si merita, invitandovi ad una lettura che speriamo possa essere piacevolmente proiettata nel pathos poetico.

TINA BRUNO |Perfidia incipit

Bruno Mancini, poeta, scrittore di saggistica, narrativa e attualità, nonché fondatore della Associazione DILA e Presidente della stessa, curatore della pagina culturale sul quotidiano “Il Dispari” distribuito insieme al quotidiano nazionale “Il Mattino”, permette, a chi legge le sue opere, di trarre un bilancio approfondito sull’apporto rivoluzionario della sua scrittura velata che lo mette in gioco con la realtà.
Nella poesia “Perfidia incipit” il poeta descrive la schiettezza dei suoi pensieri che svolazzano come la benda sugli occhi del corsaro.
Non sempre accettato dal mondo culturale perché proiettato verso un futuro nuovo, particolare, capace di esprimere il proprio interno, il poeta descrive se stesso senza la paura della morale e senza ascoltare i richiami della coscienza, dichiarando apertamente “Siamo figli di noi stessi”.
Questa frase pur concludendo la poesia mostra un altro sentimento che lo scrittore vorrebbe non provare: la solitudine.
Stato d’animo che accomuna un po’ tutti gli scrittori del Novecento (vedi Quasimodo).

Perfidia incipit

Lembo d’analisi morale
svolazza “leggiadro”
come la benda nera del corsaro
– quella sul vuoto dell’occhio –
appesa al filo del suo uncino.

Sagome note
si girano di spalle e tacciono:
noi siamo figli di noi stessi
seppure non pareva fino ad ieri.

Invereconda nudità le assale.

Il Dispari 20201207 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201130

 

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Antonio Mencarini  “VOX” per sempre

Con un precedente articolo ho dato notizia della morte del nostro caro amico Antonio Mencarini,  Socio fondatore DILA, VOX di tutti i nostri progetti, uomo di enorme spessore umano e culturale.

Alle espressioni di condoglianze formulate in vario modo, da decine e decine di collaboratori dell’Associazione DILA, che ho trasmesso alla moglie Elvira, lei mi ha risposto dicendosi emozionata per la stima e l’amicizia di tutto il gruppo, scrivendo, tra l’altro: “è un grande conforto sapere che tante persone si ricorderanno di Antonio con stima e affetto. Grazie per tutto quello che fai. Se ti è possibile, comunica a tutti gli amici la mia gratitudine e i miei ringraziamenti.

Confermo che la prossima edizione del premio Otto milioni con la relativa antologia sarà dedicata a lui.

ANTONIO MENCARINI, nuovo amico del progetto culturale “La mia isola”:

uno stralcio di un articolo pubblicato nel 2014.

Innamorato da sempre della nostra isola, non appena ha avuto notizie dalla stampa del progetto culturale che qui ad Ischia si sta sviluppando grazie all’intraprendenza dei tanti Pionieri (Nunzia Zambardi, Clemetina Petroni, Virginia Murru, Alberto Liguoro, Umberto Maselli, Luciano Somma ecc.) che ormai affiancano in maniera organica le iniziative che noi proponiamo, non ha esitato un momento per salire su un aereo e venire ad Ischia per trascorrere un weekend di riposo finalizzato alla conoscenza degli obiettivi e delle proposte in programma.

Ne è rimasto entusiasta e si è reso disponibile ad una collaborazione spumeggiante e completa.

A seguito di ciò il progetto culturale “La mia isola” di diffusione della Poesia, non solo sbarca con lui, Antonio Mencarini, in terra lombarda, ma ottiene uno spazio di visibilità nel mondo del teatro, della radiofonia e della televisione che appunto Antonio Mencarini frequenta da sempre come un riconosciuto ed affermato protagonista.

Così come non è facile, andando in giro per le strade delle City, distinguere sotto mentite spoglie geni della finanza, del commercio, dell’informazione, della truffa, della mafia e di tutto quanto ruota intorno al Dio Denaro, ugualmente, seguendo percorsi ben identificati culturalmente, molto spesso ci si imbatte in pseudonimi che riportano ad Artisti i quali se ne avvalgono per testare tra la folla le loro esasperazioni prima di proporle in maniera organica sotto tranquillizzanti egide delle più invasive organizzazioni commerciali.

Antonio Mencarini, invece, si presentava come “Antonio Mencarini” quando girava tra le piazze finanziarie del mondo quale responsabile commerciale di una delle maggiori catene di supermercati italiani, ed allo stesso modo si presenta come “Antonio Mencarini” oggi che l’età della pensione gli ha dato la certezza di poter dedicare i suoi giorni al vero grande amore giovanile: “La Poesia”.

Nato a Napoli da famiglia di origine toscana ha vissuto tra Napoli, Roma – dove si è laureato in Giurisprudenza – e Monza dove attualmente risiede.

Il suo lavoro lo ha portato per lunghi anni in Cina, Corea, Giappone, Thailandia, Filippine, USA, Brasile, Equador ed in quasi tutti gli stati d’Europa.

Parla correntemente Inglese, Spagnolo, Romanesco e Napoletano.

è stato ospite in numerose trasmissioni radiofoniche e televisive quale conoscitore di usi, costumi, arte e letteratura dei luoghi da lui frequentati.

Ha curato per circa 2 anni, ai microfoni di Radio Capri, la trasmissione “Caffè di notte”, proponendo poesia e musica napoletana, con la collaborazione di un noto cantante chitarrista napoletano, Carlo Missaglia con il quale ha curato come autore dei testi e voce narrante la serie Madre Napoli (poesie e canzoni dei più grandi autori partenopei) per la TV Canale 21 di Napoli. Dopo una lunga pausa “di lavoro“ ha ripreso l’attività artistica, iniziata con passione da giovane e accantonata per le esigenze del copione della vita, mettendo in scena nel Teatro Maddalena di Monza insieme ad un autore e poeta anch’egli napoletano, Elio Veltre, numerosi incontri di poesia e musica dedicati sia a Napoli, sia a Roma e sia a poeti e scrittori di tutto il mondo.

Ha allestito un sito – www.madrenapoli.com – nel quale si parla di Napoli, Ischia, Capri – letteratura, storia, arti figurative – e della napoletanità in generale.

Ospita in questo sito anche le colonne della poesia romanesca – Belli, Trilussa, Pascarella.

Si occupa attivamente di volontariato leggendo in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi libri per gli adulti e favole per i bambini, realizzando CD e presiedendo una Onlus, Associazione Cardiopatici Versilia, con sede a Camaiore.

Recentemente, in sintonia con il responsabile della riabilitazione cardiologica dell’Ospedale Versilia di Lido di Camaiore dott. Michele Provvidenza, ha pubblicato il libro “Una storia di cuore” nel quale vengono narrate le esperienze di un medico e di un paziente alle prese con problemi cardiaci.

Bruno Mancini

Scusatemi la sintesi ma non credo di poter aggiungere altro se non l’invito ad un pensiero in ricordo del Caro Amico Antonio e la felice intervista rilasciata a  Sacha Savastano nel 2011

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Sacha Savastano intervista Antonio Mencarini

Si chiuderà con gli incontri del 14 e del 15 Gennaio, tenuti come sempre presso la Biblioteca Antoniana, la presentazione dell’Antologia Poetica “ Ischia, Mare e Poesia”, prodotta nell’ambito dell’ormai noto progetto culturale “La nostra Isola”.

Diversi i motivi di interesse della serie di conferenze, oltre all’ovvia curiosità verso le varie liriche presentate dagli artisti: notevoli sono stati anche i momenti di varietà, con protagonista l’inossidabile Enzo Boffelli, i sempre ben accetti interventi di artiste visive quali Clementina Petroni e Nunzia Zambardi, la forza e la classe di Katia Massaro, ed ovviamente gli excursus dell’attesissimo Antonio Mencarini, attore ed artista a tutto tondo, milanese d’adozione ma partenopeo di nascita, da anni voce ufficiale del progetto sia per ciò che concerne gli appuntamenti “live”, sia per le registrazioni.

A lui è stato affidato l’arduo compito di presentare le poesie ad un pubblico vasto e competente.

A lui abbiamo chiesto, tra le altre cose, perché ad Ischia sia più difficile che altrove fare cultura.

“In effetti a Ischia la situazione è davvero strana.” – riflette Mencarini – “Sembra quasi che alle istituzioni isolane il discorso culturale non interessi per nulla. E posso dire di essermi fatto un’idea precisa della situazione, faccio parte ormai da anni del progetto di Bruno (Mancini ndr), uno dei più importanti cui abbia avuto modo di partecipare in tanti anni all’insegna del teatro e della recitazione”.
Un passo avanti e due indietro: come nasce la passione per la recitazione in Antonio Mencarini?
“Una passione del genere ti nasce fin da ragazzo: frequentavo corsi di recitazione da giovanissimo a Roma, ma i casi della vita hanno voluto che mi allontanassi da questo mondo per qualche anno, principalmente per motivi lavorativi.

Una volta andato in pensione ho però ricominciato subito a recitare: sono andato in scena più e più volte a Milano e a Monza, mi piace pensare di aver contribuito ad esportare un po’ di napoletanità in Brianza.”
Un percorso artistico che ha condotto infine all’incontro con Bruno Mancini.

“Io e Bruno ci siamo conosciuti grazie al tramite di Luciano Somma, con il quale mi ero già trovato più volte a cooperare.

Dopo quel primo incontro ho partecipato a tutte le iniziative promosse nel quadro de LA NOSTRA ISOLA, non ultima quella della scorsa estate (la presentazione della precedente antologia all’Hotel Miramare e Castello ndr).

Ormai mi sento parte della famiglia, ed è un onore esserne la voce ufficiale”.

Una famiglia che cresce ed i cui membri aumentano di anno in anno…

“E’ verissimo.

Sono sorpreso in particolar modo dal numero e dalla preparazione delle personalità che si sono unite a noi.

è il caso di Franco Calise, di Nunzia Zambardi, di Clementina Petroni, di Liga Sarah Lapinska e ne sto sicuramente dimenticando tanti.

Una cosa è indubbia: abbiamo grande capacità di aggregare personalità artistiche di ogni tipo.”

Un ensamble di talenti vari per un mix unico: cosa deve aspettarsi il lettore di “Ischia, Mare e Poesia”?

“Anzitutto una serie di testimonianze umane. “- Mencarini risponde dopo un attimo di riflessione – “Gli autori selezionati per la raccolta sono innanzitutto persone le quali amano la poesia, e che attraverso essa si esprimono, latori di un modo di fare arte genuino, veritiero e innovativo.”

Bisogna allora forse chiedersi come mai tutto questo talento, anche messo insieme, venga ancora un po’ ignorato da chi di dovere.

” Secondo me, il progetto LA NOSTRA ISOLA è un qualcosa di eccezionalmente importante.”  Mencarini ha le idee chiare  “Oltre che per la qualità intrinseca, anche per il fatto che si cerchi di dare una scossa ad un mondo della cultura troppo spesso distratto nei confronti della Poesia.

Questo avviene ovunque, sia ben chiaro. Ma qui ad Ischia in particolar modo.”

Si torna al discorso d’apertura.

“è una situazione bruttissima.

Quelle forze che potrebbero trarre vantaggio dal tipo di discorso che facciamo noi, semplicemente non lo fanno.

Roberta Panizza, per fare un esempio, è stata immediatamente cooptata dal suo Comune d’appartenenza in un’apposita Commissione Cultura, anche in riconoscimento del suo lavoro come nostra Direttrice Artistica.

Credo sia l’ennesima dimostrazione del talora imbarazzante dislivello esistente a livello generale tra Nord e Sud, bisogna ammetterlo con serenità, è un problema di mentalità prima di tutto.

Ricordiamoci che a Napoli hanno cercato di usare i soldi della Comunità Europea per pagare Elton John, pur con tutti i noti problemi della città.

Speriamo che almeno a Ischia non si segua un esempio così sciagurato.”
Già, speriamo.
Sacha Savastano

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA