A Cinecittà con Eudonna e DILA

A Cinecittà con Eudonna e DILA

A Cinecittà

Molte copie del Magazine trimestrale Eudonna (Giugno 2018)

in cui è presente una sezione Made in Ischia affidata alla redazione di

Bruno Mancini che ha pubblicato, tra l’altro, un articolo di

Roberta Panizza dedicato a

Liga Sara Lapinska (vincitrice del premio di Arti grafiche

“Otto milioni” 2018 organizzato dall’Associazione culturale

Da Ischia L’Arte – DILA“), sono state distribuite gratuitamente da

Mariapia Ciaghi (titolare della Casa Editrice

Il Sextante) agli organizzatori e agli ospiti dell’evento “Il quadro dei records racconta l’uomo dei records” presentato a Cinecittà World – Roma il 21 Luglio 2018.

Le riviste sono state donate in quanto il dipinto oggetto dell’evento è opera dell’artista Fulber, pseudonimo di Fulvio Bernardini, autore delle copertine del trimestrale Eudonna Magazine.

Il dipinto di Fulber è stato esposto per la prima volta in questa occasione nel contesto dell’evento Ferrari “Notte Rossa”.

Nel dipinto c’è un particolare fondamentale per penetrare il concetto che ne è alla base, infatti, il pilota indossa la livrea marocchina (per questo è stato presente anche Sua Eccellenza l’Ambasciatore del Marocco) poiché la nuova sfida per il pilota sarà appunto nel Marocco che il prossimo 30 Luglio 2018 festeggerà il 19° anniversario dall’intronizzazione di SM il Re Mohammed VI.

ROAR!”, così è stato intitolato il nuovo dipinto ad olio in stile Pop Art  realizzato da Fulvio Bernardini nella primavera del 2018, è stato dedicato a Fabio Barone, Presidente del Club Ferrari Passione Rossa e detentore di due record mondiali di velocità su strada entrati a far parte del Guinness World Record.

Il dipinto rivisitista vuole rappresentare una sorta di narrazione pittorica della doppia impresa del pilota capitolino.

Il primo record Barone lo conquistò nell’Agosto del 2015 dopo aver percorso con la sua Ferrari 458 Italia la Transfagarasan: strada della Transilvania in Romania che s’inerpica ad oltre duemila metri, coprendo una distanza di 12.850 metri in soli 9 minuti e 13 secondi.

Il secondo record il driver romano l’ha conseguito in Cina, vincendo la sua sfida dopo aver percorso, senza l’ausilio del navigatore, una delle strade più pericolose al mondo: la Tianmen Mountain Road con i suoi 99 pericolosissimi tornanti che si snodano per oltre 10 km ad oltre 1500 metri d’altezza.
Il percorso è stato effettuato nel tempo record di 10 minuti e 31 secondi!

Il quadro dei records, che misura metri 1,50 x 1,00, anticipa anche la successiva sfida di Fabio Barone in Marocco.

In concomitanza con la presentazione di “ROAR!”, Fabio Barone ha presentato al vasto pubblico di Cinecittà World la nuova livrea della sua Ferrari 458 Italia che affronterà nell’Ottobre 2018 la terza sfida mondiale.

Tra gli eventi legati alla Notte Rossa anche un docu-film del regista Dario Cirrincione e del suo staff Nero Studio, che racconta l’impresa di Fabio Barone e nel quale è presente anche l’autore Fulber mentre crea, nel suo atelier di Trento, la significativa tela.

Inutile dire che le riviste Eudonna sono state calorosamente apprezzate da tutti i partecipanti alla splendida serata e che il Made in Ischia culturale, promosso dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA“, anche in questa occasione è stato presentato in una vetrina di eccellenza grazie alla preziosa, gratuita, entusiastica e qualificata collaborazione di Mariapia Ciaghi.

A Cinecittà con Eudonna e DILA
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A Cinecittà con Eudonna e DILA


A Cinecittà con Eudonna e DILA

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A Cinecittà con Eudonna e DILA

NOTIZIE

Promozione antologie compri cinque e paghi 2

Eventi 2018

Eventi dal 10 Ottobre 2017

Eventi dal 20 Luglio 2017

Eventi dal 20 Maggio 2017

Eventi dal 20 Aprile 2017

Eventi dal 20 Gennaio 2017

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Eventi dal 10 Ottobre 2016

Eventi dal 10 Giugno 2016

Eventi dal 10 Maggio 2016

Eventi dal 10 Aprile 2016

Eventi dal 10 Marzo 2016

Eventi dal 28 Febbraio 2016

La tv streaming lanostraisola si rinnova

Eventi dal 20 Febbraio 2016

Eventi dal 20 Gennaio 2016

Statistiche 10 Gennaio 2016

Statistiche 10 Dicembre 2015

Eventi dal 20 Dicembre 2015

Eventi dal 20 Novembre 2015

Eventi dal 20 Ottobre 2015

Eventi dal 20 Settembre 2015

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Eventi dal 10 Maggio 2015

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Eventi dal 10 Marzo 2015

Eventi dal 10 Febbraio 2015

Eventi dal 10 Dicembre 2014

Eventi dal 10 Novembre

Eventi dal 10 Ottobre 2014

Eventi dal 10 Settembre 2014

Eventi dal 22 Agosto

Eventi dal 5 Agosto 2014

Eventi dal 30 Luglio 2014

Eventi dal 10 Luglio 2014

Eventi dal 10 Giugno 2014

Eventi dal 10 Maggio 2014

Eventi dal 10 Aprile 2014

8 MARZO: FESTA DELLA DONNA

LENOIS Aprile 2014

Eventi 2014

Eventi del 15 Gennaio 2014

Eventi Natale a Procida 2013

Terremoto sull’isola d’Ischia 11 Dicembre 2013

Eventi Festività natalizie 2013-2014  Ischia

Evento del 27 Novembre 2013

Eventi dal 27 Novembre

DILA

Alla ricerca dei percome cop tutto 5 ok comp

Alla ricerca dei percome

Foto eventi

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Pubblicazioni antologie

Premio pubblicazione

Premi Otto milioni 2016

Premio poesia “Otto milioni” 2016

Pubblicità antologia “Otto milioni 2016”

Bruno Mancini scrittore

Negozio di Bruno Mancini

Catalogo libri

Partecipazione antologie

Pubblicità

NOTTE DEI MUSEI

Lutto nazionale

Concerti di Giulio Menichelli

Campania – Luoghi aperti

Inaugurazione Casa della Cultura”Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Musei, aree e parchi archeologici aperti 6 Gennaio 2014

Personale pittorica Nunzia Zambardi Casa della Cultura “Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Concerti Giulio Di Lorenzo – Alessia Palomba

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Città di Siracusa

Premi

Don Backy

Inaugurazioni mostre

Auguri Natale 2112

SUBJECTS personale di Manuel Di Chiara.

Ciò che Caino non sa – Creato da Maria Teresa Infante e Bruna Cicala

Bus in avaria

Continua la distruzione

Pornografi bloccati

Foto eventi

DILA Otto milioni 2015

Maria Luisa Neri ad Ischia

Premi non ritirati

Facebook elimina account

I progetti

EXPO Milano

Shoah 27 Gennaio 2015 – DILA

Scempi ad Ischia –  Non solo spiagge e pinete

Scempi spiagge Ischia Natale 2014

Natale 2014 Mancini

Lulu – Posta ordinata gratis

Iscrizione omaggio DILA

Sconto 35% su tutti i libri cartacei Lulu.com

Artista Di Strada – La magia delle parole

Comuni d’Italia – Link

Tutti i venerdì apertura serale musei

Musei gratis ogni prima domenica del mese 

Costituita associazione culturale DILA “Da Ischia L’Arte”

Costituita associazione “Battiti di pesca”

Gran Galà “Otto milioni 2014

Cerimonia premiazione dei vincitori “Otto milioni – 2014″

Gemellaggio

Circolo Sadul

Cronaca

Sport

Via dei poeti

Treno-nave

Eventi

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Contatti

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Legali

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Pagina base eventi IDC

Amici facebook 2013 – 05 – 26

Elenco enti destinatari 5×1000 2016 Isola d’Ischia

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Rassegna stampa 2018 Il Dispari

Rassegna stampa 2018 Il Dispari

Rassegna stampa 2018 Il Dispari


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Il Dispari 20180716– Redazione culturale

Il Dispari 20180716 – Redazione culturale

Il Dispari 20180716

Il Dispari 20180716 – Redazione culturale
Editoriale

Liga Sara Lapinska è la vincitrice del premio di Arti grafiche “Otto milioni” 2018.

L’immagine dell’opera vincitrice farà parte della copertina dell’antologia Una pagina, un’emozione”, edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi, che verrà presentata ufficialmente durante il Bookcity di Milano #BCM18.

La copertina dell’antologia, insieme ad alcune opere partecipanti al premio e che hanno ottenuto i maggiori consensi, sarà pubblicata, prossimamente, IN ESCLUSIVA A COLORI, su questo quotidiano Il Dispari, grazie alla costante collaborazione che il Direttore Gaetano di Meglio riserva ai nostri progetti culturali.

Complimenti a Liga da parte mia insieme ai complimenti e agli auguri dellAssociazione DILA, della Direzione e di tutta la Redazione di Il Dispari.

Al premio hanno partecipato 217 opere di varie arti grafiche provenienti da 36 Nazioni (Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran , Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam).

Classifica finale premio di arti grafiche “Otto milioni”

1° premio Liga Sarah Lapinska 088 Lettonia Voti 553
2° premio Victor Rocha 195 Brasile Voti 436
3° premio Osama Slama 140 Egitto Voti 316
4° premio Ravishankar Roy 155 India Voti 311
5° premio Ismail Akinc 064 Turchia Voti 265
Art Linh Vietnam Voti 249
Janis Drozdovs Lettonia Voti 193
Tomas Fernandez Spagna Voti 186
Janis Drozdovs Lettonia Voti 182
Liga Sarah Lapinska 4 Lettonia Voti 157
Yair Aharon Israele Voti 147
Ricardo Orihuela Montesinos Perù Voti 124
Nunzia Zambardi 1 Italia Voti 121
Liga Sarah Lapinska 1 Lettonia Voti 117
Zhayna Ilyasova Russia Voti 112
Zara Ilyasova Russia Voti 109
Ajub Ibragimov Germania Voti 107
Safa Bn Iran Voti 105
Sigal Bali Israele Voti 104
Miguel Pinero 1 Venezuela Voti 102

Bruno Mancini

L IG A SARAH L A P I N S K A

Pioniera del progetto culturale “La nostra isola”, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la quale svolge il ruolo di Ambasciatrice in Lettonia.

Liga Sarah Lapinska è nata e vive in Lettonia, nella città di Jelgava.

Artista, disegnatrice, traduttrice, si dedica anche alla scrittura di poesie.
Oltre alla lingua lettone, sua lingua madre, ha ottima conoscenza del russo e dell’italiano.
Sull’esistere, sulla poesia e sul senso del dedicarsi al suo dipingere e al suo poetare, scrive:

Chi è molto felice parla poco, scrive poco, dipinge poco. Chi è molto disperato parla poco, scrive poco, dipinge poco. Di solito.

“Comunque esisto ed in ogni caso, a volte, vivo!”

“È mia abitudine quando parlo poco, dedicarmi alle mie tradizioni: scrivere e dipingere, e lo faccio quasi ogni giorno.”
“Non credo che tutto sia già stato detto, già scritto, già visto e già fatto.
Più sappiamo, più tanti misteri possiamo svelare.
Aprirsi al mondo è la via all’eternità, chiudersi sbarra il cammino.
Non sempre però dobbiamo intraprendere qualche cammino.

Si può essere poeti senza scrivere poesie, come si può essere pittori senza dipingere quadri. In certi momenti, almeno.

L’importante è guardarsi attorno, non temere di sbagliare, di capire o anche di fraintendere, ma condividere tutto ciò che vediamo, che viviamo, che scriviamo e che dipingiamo.”

“Le conversazioni, i litigi, le preghiere, le fughe, i ritorni.
Tutto accade, tutto è vita.
Le regole dei giochi e altre leggi, hanno breve durata. I confini nelle nazioni e delle carceri, i tabù della società, tutto ha vita breve. Le montagne invece, i fiumi, le speranze, vivono molto di più.”

“I miei versi, i miei dipinti sono forse solo un cenno della mia presenza tra voi, tra i vostri bei volti e le vostre spalle stanche. La certezza che ho provato a vivere, ad amare a conoscere. La testimonianza delle mie esperienze, ahimè, spesso non gradite, la prova dell’amore per questo mondo.
Amore che fa sopravvivere, amore che fa vivere attimi di armonia.”


Pietrantonio Di Lucia recensisce “Paradiso Perduto” di Milena Petrarca

Milena Petrarca è stata premiata durante il Bookcity di Milano 2017 in quanto vincitrice del Premio di Arti grafiche “Otto milioni” 2017 organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Un volto di donna, quasi un’apparizione, una immediata creazione che si rifà al grande atto d’amore di Dio, Nostro Signore quando volle che l’Uomo non fosse e non si sentisse solo.

Quasi per incanto fece sì che la donna si rivelasse vicina a lui, eterea apparizione.

Qui Milena con molta dolcezza e limpida maestria ha creato una vera apparizione definita da linee pulite, precise e quasi impercettibili che fanno sognare chi osserva, fanno amare in questo dipinto la donna dei suoi sogni.

Labbra carnose e sensuali, nasino che dilegua dietro la fulgida bellezza dell’immagine, occhi volitivi e fortemente aggressivi di un verde smeraldo che trafigge.

Ti senti penetrare dallo sguardo e, a forzare la trafittura, contribuiscono due ciglia nette, dure e taglienti che indirizzano vieppiù lo sguardo che ti penetra e ti scuote.

A compendio di questa forza espugnatrice del tuo intimo, i capelli che denotano sempre lo stile e i colori di Milena Petrarca, ma che son mossi in modo che diano sensazione di ribellarsi a Quel QUALCUNO e la mela, anzi le mele in primo piano ci inducano a leggere in quel volto la disobbedienza che causò la caduta dal Paradiso, l’abbandono della vita di amore, pace e immensa felicità.

Fu la donna a decidere il nostro triste destino, ma è e sarà sempre la donna a ripristinare il riscatto e l’amore indefettibile verso il Signore.

Gesù nacque da Maria, una donna scelta da Dio e venne al mondo per opera dello Spirito Santo per riscattarci da quel peccato della mela.

Tutto torna e tutto si può risolvere in bene, ma è soprattutto merito della donna se ci riscattiamo e se risolviamo gli enigmi dell’Umanità.

E’ proprio ora che diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio e anche noi maschi, uomini riconosciamo nelle femmine, nella donna la vera forza trainante della vita sociale.

Pietrantonio Di Lucia

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Il Dispari 20180709

Il Dispari 20180709 – Redazione culturale

Editoriale.Intervista esclusiva per “Il Dispari” di Caterina Guttadauro

Don Backy “Spero  di poter essere presente alla manifestazione milanese #BCM18

Nella pagina culturale del 4 Giugno scorso abbiamo iniziato la pubblicazione della lunga intervista che Don Backy ha rilasciato in esclusiva alla nostra Caterina Guttadauro, ed abbiamo continuato poi a proporne alcune parti tutti i successivi lunedì.
Oggi ve ne presentiamo la parte finale ringraziando Don Backy per la gratificazione che ha voluto riservare a DILA, a Ischia e alla pagina culturale di questa testata giornalistica “Il Dispari” diretta con molto impegno da Gaetano Di Meglio.

Caterina Guttadauro La Brasca presenta ed intervista il MITO:

IL CANTAINVENTORE DON BACKY

D:- L’8 Marzo 2017 è uscito il suo nuovo lavoro “Pianeta Donna” (Edizioni Ciliegia Bianca) distribuito da Egea Music.
Sembrerebbe dal titolo che sia dedicato all’Universo femminile.
La donna fonte ispiratrice di infinite opere artistiche, donatrice di vita, osannata in alcuni secoli, trascurata in altri, oggi è quotidianamente protagonista di efferata violenza.
Perché, secondo Lei, questa retrocessione che invalida i successi faticosamente conquistati in anni di lotte al maschilismo imperante?
R:- Ho una mia teoria precisa ma che essendo una teoria può essere confutata tranquillamente da altre mille teorie.
Credo che proprio il fatto che la donna abbia così camminato per raggiungere questa benedetta parità che, addirittura poi ha sopravanzato sull’universo maschile, e quindi l’uomo sentendosi un po’ frustrato in questo senso e constatando de visu che la donna ormai non ha più niente da chiedere all’uomo, l’uomo si sente come dicevo prima frustrato e mette in campo, ovviamente stupidamente, l’unica caratteristica che gli è rimasta di superiorità, ovvero la forza fisica.
In questo senso certamente quando deve reagire a qualcosa che ritiene sbagliato lo fa mettendo in campo proprio quella cosa lì e quindi succedono quelle cose che vediamo quotidianamente, efferate, quotidianamente leggiamo sui giornali o vediamo per la televisione. Credo che questa sia la ragione principale sulla quale l’uomo dovrebbe molto riflettere e capire che la donna sicuramente in molti campi e molti settori ci è superiore.

D:- Grazie Maestro per la sua disponibilità e, come sua estimatrice, grazie per aver fatto delle sue composizioni la colonna sonora di pezzi della nostra vita; grazie per averlo fatto con garbo, lasciando a noi il compito di apprezzare e comprendere quello che è il Cantautore, l’Attore, il Pittore, in una sola parola l’UOMO Don Backy.
A riprova che la Musica non è lontana dalla Narrativa e dalla Poesia, chiudiamo questa piacevole conversazione con una piccola considerazione di un Grande: Victor Hugo “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime”.
R:- Grazie a voi per l’invito. Mi presto sempre volentieri anche se tecnologicamente io non ho grande dimestichezza con questi attrezzi. Uso il computer praticamente per archiviare le mie cose e per scrivere certamente non uso più la macchina da scrivere. Ho un mio profilo facebook, anzi ne ho due o tre perché supero sempre il numero consentito sua facebook e ci sono come Aldo Caponi ma dico a coloro che hanno voglia di icriversi ai miei profili che nei primi due non c’è posto per iscrizioni ulteriori avendo superato il numero mentre ho possibilità nel terzo per chi volesse… Sono concorde peraltro con ciò che afferma Victor Hugo nel senso che ciò che non si può dire e non si può tacere la musica lo esprime. E in effetti è così non si può descrivere a fondo lo stato d’animo soltanto con le parole ma se si uniscono parole e musica, ovviamente di una certa qualità sicuramente si riesce ad esprimere anche gli stati d’animo e questo è meraviglioso… grazie a voi
E così concludo.
Vi saluto vi auguro buon proseguimento e spero veramente di poter essere presente alla manifestazione milanese.
Ciao Bruno, arrivederci e grazie per l’invito.

A questo punto Don Backy ha chiuso l’intervista leggendo alcune poesie tra le quali questa mia

Eppure

Poesia di Bruno Mancini

Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.

Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.

Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.

Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.

Oppure…
tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.

Il tuo destino è detto.
Il mio destino è udirlo.

“Marito Amore Incubo”

Tra l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e Mariapia Ciaghi promotrice culturale, nonché titolare della Casa Editrice ” Il Sextante” (che pubblica, tra l’altro, il magazine trimestrale Eudonna diffuso in diverse nazioni europee e in alcuni stati americani) si è dato inizio ad una nuova collaborazione che prevede la realizzazione di eventi culturali, artisti e sociali anche nella nostra isola d’Ischia.

Una parte importante di incontri sarà determinata dalla presentazioni di opere editoriali a grossa valenza culturale e sociale, tra le quali, quasi certamente, rientrerà il libro “Marito Amore Incubo” a firma della giornalista psicologa e psicoterapeuta trentina Paola Taufer.

Presentato mercoledì 20 Giugno presso la Sala Cittadina del Municipio II di Roma, e dopo i saluti dell’Assessore Lucrezia Colmayer in prima linea sui problemi riguardanti i diritti e le pari opportunità, l’autrice del libro ha voluto tratteggiare per i lettori del nostro quotidiano “Il Dispari” una breve genesi della storia narrata:

-“All’inizio sono piccoli segnali, facili da fraintendere, comodamente occultabili dietro gli inganni e le illusioni dell’amore.
Poi arrivano le violenze e i maltrattamenti psicologici.

Violenza subita, violenza vissuta e sopravvivenza.

Una famiglia e una vita intera raccontate dalla protagonista di una storia che l’ha sempre dipinta succube, debole, impotente, ma che mantiene forza tra i gesti di brutalità e i momenti di dolcezza amara che è costretta a vivere.

Un amore che diviene ben presto il peggiore degli incubi.

Giornate che rendono l’esistenza vacillante e sempre sul filo del rasoio: cosa succederà oggi? Mi salverò?
Julia non sa se ce la farà, non pensa al domani.
Rimane pronta ad accettare il suo destino, ma fino a quando?
Finché una parte di sé si ribella.

È una battaglia difficile, dove a fronteggiarsi ci sono l’amore per i figli, i sensi di colpa, il bisogno di tenere unita la famiglia, la speranza di un miglioramento, ma anche il forte bisogno, istintivo, primordiale, di non perdere se stessa, la propria identità.

È proprio per avere e vivere un futuro che Julia mi chiede di raccontare la sua storia, di renderla pubblica attraverso la pubblicazione di un libro.
Me lo racconta durante un lungo lavoro che va ben oltre la psicoterapia.
Lo desidera fortemente condividere, affinché altre donne, che magari intravedono nel proprio partner segnali simili, sappiano dove la spirale della violenza domestica può portare”.

La presentazione del volume è stata accompagnata da una serie di interventi, moderati dalla titolare della casa editrice Il Sextante e giornalista Mariapia Ciaghi, finalizzati al desiderio di condividerne le tematiche (dalle riflessioni sullo status della donna di ieri e di oggi, ai diritti e doveri della donna moglie e madre, alle differenze tra violenza psicologica, economica e fisica).

In tale direzione è stata delineata l’interessante e rafforzativa testimonianza di un caso portato ad esempio dallo psicologo, psicoterapeuta, specializzato in ansia, attacchi di panico, depressione, Presidente Cenpis Orion, nonché Leone d’oro alla carriera, Prof. Antonio Popolizio, che ha descritta la violenza affermando che essa nasce spesso anche da uno stato di stress ed è un’epidemia che aumenta ogni giorno di più colpendo tutti poiché la società, con tutte le sue contraddizioni, pone sotto pressione le persone, le sovraccarica di obiettivi, spesso irraggiungibili, che portano a un senso di frustrazione sia nel lavoro sia nella vita di coppia e sia, anche, nelle relazioni all’interno della famiglia.

Sono seguiti approfondimenti sulle tematiche collegate agli aspetti giudiziari, quale la complementarietà tra vittima e carnefice proposta dalla Dott.ssa Stefania Cacciani, psicologa, psicoterapeuta, criminologa specializzata in femminicidio, e dalle Avvocatesse Cristina Mercogliano e Rita Chiucchiuni, entrambe esperte di diritto di famiglia e per la difesa della donna e dei minori, Componenti Associazione Cammino.

La dott.ssa Patrizia Del Sole, Responsabile Centro ansia e stress, ha messo in evidenza le influenze sull’autostima della donna vittima, le ricadute dell’ambiente familiare, sui figli e lo stress nelle dinamiche di violenza nell’ambito domestico da parte della donna vittima.

La serata si è conclusa nella migliore delle aspettative con un programma di lavoro futuro e congiunto dove tutti hanno dato la loro disponibilità per riuscire a trasmettere, a partire dalle scuole, quei valori di rispetto della donna che sono un passo importante per il superamento della violenza dilagante.

Prossimo appuntamento a Settembre a Ischia?
Perché no!

Mariapia Camin Panico

Il Dispari 20180702 – Redazione culturale

Il Dispari 20180702

Il Dispari 20180702 – Redazione culturale

Editoriale. Intervista esclusiva per “Il Dispari” di Caterina Guttadauro

Don Backy “Sarò con DILA

al Bookcity Milano #BCM18″

Nella pagina culturale del 4 Giugno scorso abbiamo iniziato la pubblicazione della lunga intervista che Don Backy ha rilasciato in esclusiva alla nostra Caterina Guttadauro, ed abbiamo continuato poi a proporne alcune parti tutti i successivi lunedì.
Oggi ve ne presentiamo un ulteriore frammento.

Caterina Guttadauro La Brasca intervista il MITO:
DON BACKY Socio fondatore dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

D.- Lei sa che DILA significa “Da Ischia L’Arte”. Ha mai composto una canzone ispirata dalla bellezza di un luogo come appunto Ischia che rappresenta la magia e l’incanto?

R:- No, non ho mai scritto canzoni per esaltare la bellezza di un luogo. Ho scritto una canzone dedicata al mio paese ma fa parte come altre 20 canzoni di progetto carnevalesco nel senso che ogni anno io scrivo -ho scritto fino a un paio di anni fa-, una canzone per il carnevale del mio paese.

La prima sì intitola proprio Santacroce ed à l’unica canzone che ho scritto appunto dedicandola a un luogo.

Poi ho dedicato una canzone a una regione, ovvero alla Sardegna, ma non per esaltarne la bellezza ma per fare un paragone dalla Sardegna vacanziera che tutti quanti ritengono che esista solo per quel fatto lì e appunto nella seconda parte del brano la il rovescio della medaglia ovvero di raccontare che la Sardegna non è solo quella che serve per farci andare le persone in vacanza.

Quella è l’unica canzone che ho dedicata a una regione, però non ad un luogo preciso e non per esaltarne esclusivamente la bellezza.

D:- In quale campo Lei si sente più realizzato?

R:- Beh, ovviamente il campo in cui mi sento più intrigato è sicuramente quello che ho detto prima, cioè quello della musica leggera.
Io sono nato per essere autore e cantante delle mie canzoni.

Ripeto, le altre espressioni artistiche che ho frequentato riguardano esclusivamente un’esperienza personale che ho inteso fare.
Io non mi fermo mai ad ammirare, per dire, un disegno di Hugo Pratt, di Corto Maltese per intenderci, e se qualcosa mi affascina, mi attrae con un grande impatto, grazie a quel grande impatto che ho provato io poi non abbandono la cosa a se stessa ma cerco di compenetrarla.

E di lì nasce, appunto, il disegno, di lì nasce la pittura ecc.
Guardando i quadri fiamminghi sono stato talmente emozionato, paesaggi di neve soprattutto, che ho dovuto compenetrare anche quel tipo di esperienza.

L’ho fatto con quella cinquantina di tele che, appunto ripeto, comunque restano un fatto mio personale. Ecco quella è esperienza che io ho acquisita.

D:- Lei è senza dubbio uno dei Cantautori che, meritatamente, rimarrà nella storia della Musica.
Un cantautore di oggi in cosa è più avvantaggiato o svantaggiato rispetto a Lei?

R:- Rispetto a me non lo so.
Posso dire che la categoria cantautorale degli anni sessanta era una categoria molto più naturale, spontanea.

Si scrivevano canzoni solitamente usando un semplice giro armonico.

Quello che io ho sempre fatto e ho continuato a fare fino ad oggi…
Un giro armonico dei più semplici, e di lì secondo me quello era il segreto dal quale appunto nascevano poi canzoni che sono rimaste nella storia della musica leggera.

Oggi la differenza fra i ragazzi che intendano iniziare questa professione, intanto la differenza è il grande affollamento che c’è oggi, perché oggi basta avere un computer e una tastierina e qualsiasi ragazzo può farsi addirittura un disco in casa, con tanti strumenti che sono preregistrati, quindi, quella è la differenza: la grande offerta che c’è oggi rispetto a una domanda che si è andata sempre più assottigliandosi fino a scomparire del tutto.

Perché la musica ormai la si usufruisce attraverso strumenti che non hanno più necessità di un supporto fisico… un CD una cassetta ecc.
Oggi basta avere una scatolina piccola così e ci metti dentro tremila canzoni e poi te le senti quando ti pare e piace.
Quindi la musica leggera è diventata tutt’altro.
Certamente oggi i ragazzi che ci provano, sperano tutti quanti di arrivare magari a diventare dei nomi altisonanti in modo poi da fare dei concerti super pagati negli stadi, nelle arene, nei palazzi dello sport ecc.

Questo è il sogno di tutti perché se intendono vivere con la vendita dei dischi, secondo me farebbero meglio a rinunciare.

Una delle poesie lette da Don Backy durante intervista esclusiva concessa al nostro giornale

Brulichio

Poesia di Bruno Mancini

Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra.
Come fai a parlarmi?
Quel fiore che vive una notte
per ogni
cent’anni.
Come fai a parlarmi?
Ricordarmi qualcosa.
A quest’ora. A quest’ora.
La pelle ubbriacata
come s’io stessi ancora
ad ungerla di gin
nell’ombelico vuoto piccola coppa,
e a grande mano
stendessi al seno,
al collo.
Girati.
Tutta la schiena
e natiche.
Piuma.
Sulle montagne
un forte vento di neve
ha ricoperto gli alberi.
Come fai a parlarmi?
Quella tua lunga verginità
presa in due ore
su un letto di tovaglie.
Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra.

Il Dispari 20180625 – Redazione culturale

Il Dispari: una pagina per DILA

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

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Lucia Fusco nuova amica dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Lucia Fusco nuova amica dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Lucia Fusco nuova amica dell'Associazione culturale "Da Ischia L'Arte - DILA"

Lucia Fusco

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Lucia Fusco è nata a Roma il 28 Ottobre 1963.

Laureata in Lettere con indirizzo in Storia dell’Arte, è maestra nella Scuola Elementare di Pontinia.

Vive nelle campagne di Sezze, con il marito, la figlia, i genitori, la famiglia. Ha vissuto per quarant’anni a Roma, nel quartiere Aurelio, pur mantenendo contatti continui con il paese e i parenti.

In gioventù ha viaggiato per l’Italia, l’Europa, l’Africa con un gruppo di amici, con spirito di conoscenza e semplicità, con zaino e sacco a pelo.

Sin da piccina ha ascoltato storie dalla voce dei nonni, bisnonni, zii e vicini, e fatto della lettura il suo piacere e interesse principale.

Ha coltivato la passione per il disegno e per il colore negli anni.

Manifesta interesse per ogni forma di attività artistica come il teatro e il cinema, e ha interpretato la mamma della protagonista nel cortometraggio “Buon Compleanno Sally” che ha vinto la prima edizione del June Film Festival di Sabaudia nel Giugno 2018.

Da molti anni partecipa alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo per le vie di Sezze, come Sibilla e come Pia Donna, accompagnando Gesù per la via dolorosa. Insieme all’Associazione Araba Fenice partecipa il 27 Gennaio alla Giornata della Memoria, con letture collettive e momenti di riflessione.
Nel marzo 2005 ha vinto il II Premio “Il Paese delle Donne” per l’opera «Deiva De Angelis, una “fauve” a Roma», che accompagnava una mostra monografica sulla pittrice eugubina; nello stesso anno è stata insignita del Premio Bontà dal Centro Italiano Femminile di Latina: “Con il suo sorriso dona amore e serenità cristiana agli ultimi”.

Scrive poesie in italiano, in dialetto setino e romanesco, partecipando a numerosi incontri di poesia organizzati da Jeph Anelli.

Nell’Aprile 2014 è stata invitata nell’ambito della conferenza “L’arte come mestiere: dalle pioniere di fine ‘800 agli anni fra le due guerre” alla Fondazione Besso a Roma per presentare la figura e l’opera di Deiva De Angelis.

Nel Novembre 2014 ha ottenuto una menzione d’onore per il racconto breve “Prezioso Olocausto” dal Premio Nazionale “Narrando per Passione”; il racconto premiato è stato tradotto in lingua francese e inglese e si trova su MyHeritage.com.

L’8 Marzo 2015 è stata gratificata con una medaglia dall’Accademia Nazionale Arte e Cultura a Pontinia: “Per l’eccelso impegno verso l’infanzia”.

Scrive da diversi anni storie sul mensile Lepini Magazine, ha partecipato con i suoi scritti alla seconda edizione dell’esposizione collettiva “Pagine d’Artista” nel Gennaio 2016 presso lo “Spazio Comel – Arte Contemporanea” di Latina.

Nel Marzo 2016 ha partecipato a Cori alla prima edizione della manifestazione “Cervelli in Scena”, dove ha presentato la storia e l’opera di Deiva De Angelis.

Da quest’incontro è scaturita la collaborazione con il giornalista Gianluca Sannipoli che ha realizzato un documentario sulla pittrice.

Segue con passione il gruppo “Toponomastica Femminile”di Roma, partecipando a salotti letterari, e l’Associazione Memoria Storica di Sezze, con la quale condivide eventi culturali, intenti e passioni, e In Difesa dei Beni Archeologici, che segue con stima.

Tiene una rubrica “Donne che hanno fatto la Storia” nel periodico Nuova Informazione del Centro Studi Archeologici di Sezze.

Cristiana, animalista, canara e gattara, collabora con Chance for Dog, contro l’abbandono e il maltrattamento e persegue da un cinquantennio l’intento della difficile via che conduce al vegetarianesimo e al veganesimo.

Storie di donne che hanno fatto la Storia

NOVELLA PARIGINI

di Lucia Fusco

Alla fine degli anni Ottanta una spavalda e decisa signora giocava a fare l’artista di strada a piazza Navona e sulla scalinata di Piazza di Spagna dove in gioventù si era bagnata nella fontana della Barcaccia.

Si dice che Federico Fellini si fosse ispirato a lei per la celebre scena in cui Anita Ekberg seduce Marcello Mastroianni nella fontana di Trevi.

Novella Parigini esibiva i suoi quadri come medaglie, con grande orgoglio e poche parole.

Bambina, ricordo un signore che inutilmente tentò di tirare sul prezzo ma lei sapeva benissimo che stava vendendo un pezzetto di storia e non mollò di una lira.

Negli anni Cinquanta la pittrice era stata attraente, carina e vivace, molto diversa da come appariva negli anni della maturità, i capelli corti, appesantita, enormi caftani, trucco pesante.

Nata da una nobile famiglia senese a Chiusi il 29 Aprile 1921, la sua venuta al mondo fu baciata dalle Muse Erato e Calliope in quanto il suo nome Novella, “come l’orto e il prato”, scaturì da un’ispirazione dei versi di Gabriele D’Annunzio che inviò a Emilia Stefanelli, mamma di Novella, diverse lettere.

Benedetta, la figlia di Novella, affermò che il Vate fosse il padre naturale della pittrice.

A Parigi, dove studiò all’Accademia delle BeauxArts conobbe Jean-Paul Sartre e l’esistenzialismo.

Lo scrittore fu per lei un maestro; dalla sua amicizia Novella si arricchì di conoscenze, aprì la sua arte alla passione per i gatti, che divennero una costante nei suoi quadri.

Si confermò artista nel mondo dell’esistenzialismo parigino; gli occhi di gatto nei volti umani, gli zigomi alti, le labbra piene e i seni materni, bambini e piccoli animali in colori pastello, e la replica di queste caratteristiche nella sua produzione nel tempo anticipò processi artistici che poi riproporranno artisti come Andy Warhol.

Le donne-gatto in sfavillanti colori, sono simbolo di femminilità, sensualità e irruenza per la vita.

Pitture che il poeta Enrico Hullweck definì: “visioni estreme, forme oscillanti fra delirio e gioia, donne nude e volti di madonne, i cui occhi sono gli occhi di un felino”.

Dalle opere emerge un mondo di emozioni sottratte alla moda e al tempo; i critici d’arte non considerarono mai troppo i suoi gatti e le sue donne eppure ebbe grande successo e le sue opere si trovano nelle migliori collezioni e nei musei di tutto il mondo.
Bella, stravagante, colta, ereditò con i geni il gusto per la bellezza e per l’edonismo.

Conobbe l’esistenzialismo, il femminismo ed il surrealismo francesi, per poi sfociare in una forma antesignana e naif della Pop Art.

Ricercata, aristocratica, bizzarra nel vestire, inserita negli ambienti intellettuali parigini, nel dopoguerra, passeggiava per i boulevard rendendosi protagonista della vita della Ville Lumiere.

…Bisogna credere in sé stessi, senza limitazioni, spaziare con lo spirito senza dover rendere conto a nessuno del proprio pensiero…

Divenne amica di Jean-Paul Sartre ma si tenne lontana dai valori politici; per lei essere esistenzialista significava essere libera da tendenze, legami politici e sentimentali.

Credeva che dalla libertà dovesse scaturire consapevolezza, capacità di scelta e senso di responsabilità.

La trasgressione, l’eccesso, erano strumento di sperimentazione del pensiero libero e non un atteggiamento eversivo o rivoluzionario.

Si avvicinò all’amico surrealista Jean Cocteau, cogliendone soprattutto la libertà di espressione, l’originalità.

Il surrealismo per la pittrice non aveva a che fare con l’inconscio e con l’onirico, era una nuova ricerca espressiva per esplicare l’amata libertà.

Fu amica di Salvador Dalí che le fu anche maestro.

Le poste francesi hanno emesso un francobollo riproducente un suo dipinto.

Nel 1954 a New York allestì grandi mostre recensite da Time e altri magazine.

Nel 1962 realizzò un Cristo su commissione del Presidente Kennedy.

Negli anni Sessanta dopo Parigi, New York, la Cina, scelse Roma, e contribuì a rendere Via Margutta, palcoscenico della sua esistenza e del suo lavoro, famosa in tutto il mondo.

Ebbe anche alcuni problemi con la giustizia.

Nello studio a Via Margutta 53, un piccolo attico senza ascensore “il settimo cielo” dove Marlon Brando, Ursula Andress, Ava Gardner, Rosanna Podestà, Silvana Pampanini, Linda Christian, Vittorio Gassman, Sophia Loren, Shelley Winters, Giorgio De Chirico e tantissimi altri: “correvano qui a rifugiarsi dai paparazzi, a dormire, ad amarsi, a suonare, a mangiare a sbafo e a fare tardi“.

Party a base di pane e salame.

Federico Fellini fu suo amico di scorrazzate nelle notti romane, amava ascoltare storie, aneddoti, stranezze vissute in giro per il mondo.

Così Novella divenne ispiratrice della Dolce Vita.

Nel 1953 bussò senza avvertire lo Scià di Persia, per commissionarle un ritratto di Soraya, la principessa triste, che lei raffigurò come un’antica sfinge con occhi verdi aperti su un vuoto inquietante.

La pittrice amava comparire il gossip e le riviste scandalistiche, dove appariva per i suoi flirt e i suoi eccessi.

La sua migliore amica era Linda Christian: “E’ una donna eccezionale, perciò la perdonai quando mi soffiò Tyrone Power“.

Un’esistenza speciale, originale.

La figlia Benedetta raccontò che in casa l’animale “domestico” era un leone, che veniva accompagnato la mattina presto dal personale di servitù per una passeggiata a Villa Borghese.

In una foto lontana è a Capri, in bikini, sullo sfondo dei faraglioni, con un puma ai suoi piedi.

Novella Parigini morì a Roma il 30 Settembre 1993 dopo un tumore al seno che la tediò per tredici anni e un solo giorno di ricovero all’ospedale San Giacomo, per la cui chiesa aveva dipinto una Madonna votiva. Accanto la figlia e Ursula Andress, che visse ospite a casa sua quando era ancora completamente sconosciuta per un lungo periodo, e disse di lei: “una donna generosa e seria, molto più seria e sensibile di quello che il suo cliché mondano potesse far pensare“.

Dopo la sua morte sono state ritrovate le lettere di Gabriele D’Annunzio a Emilia, tra cui una delle prime stesure de “La pioggia nel pineto”.

Il Vate inoltre forniva le istruzioni del funzionamento di un “talismano infallibile“, cesellato dal Brozzi, come dono per Novella.

Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”
Una poesia
5 poesie 3 canzoni
Da Ischia, l’Arte – seconda serie
Da Ischia, l’Arte
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Classifica prima Giuria Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” edizione 2018

Classifica prima Giuria

Classifica prima Giuria Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” edizione 2018
Prime 40 opere in classifica

Classifica prima Giuria Premio internazionale di Arti grafiche "Otto milioni" edizione 2018 Prime 40 opere in classifica

Codice Autore Nazione Voti web Voti Giuria 1 Tot. voti
Cod. 030AG Art Linh 028 Vietnam 9 200 209 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-030ag/
Cod. 056AG Liga Sarah Lapinska 086 Lettonia 92 50 142 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-056ag/
Cod. 110AG Yair Aharon 204 Israele 52 90 142 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-110ag/
Cod. 058AG Liga Sarah Lapinska 088 Lettonia 98 20 118 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-058ag/
Cod. 015AG Tomas Fernandez 188 Spagna 96 20 116 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-015ag/
Cod. 080AG Nunzia Zambardi 136 Italia 91 20 111 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-080ag/
Cod. 084AG Osama Slama 140 Egitto 91 20 111 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-084ag/
Cod. 090AG Ricardo Orihuela Montesinos 158 Peru 9 100 109 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-090ag/
Cod. 005AG Liga Sarah Lapinska 082 Lettonia 97 10 107 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-005ag/
Cod. 016AG Victor Rocha 194 Cile 96 10 106 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-016ag/
Cod. 003AG Janis Drozdovs 067 Lettonia 97 5 102 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-003ag/
Cod. 113AG Zara Ilyasova 210 Russia 94 5 99 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-113ag/
Cod. 018AG Zara Ilyasova 209 Russia 92 5 97 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-018ag/
Cod. 072AG Miguel Pinero 125 Venezuela 91 5 96 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-072ag/
Cod. 101AG Sigal Bali 178 Israele 89 5 94 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-101ag/
Cod. 049AG Janis Drozdovs 068 Lettonia 88 5 93 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-049ag/
Cod. 046AG Herminia Mesquita 061 Portogallo 83 5 88 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-046ag/
Cod. 094AG Safa Bn 165 Iran 81 5 86 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-094ag/
Cod. 073AG Miguel Pinero 126 Venezuela 55 30 85 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-073ag/
Cod. 011AG Ravishankar Roy 155 India 31 50 81 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-011ag/
Cod. 022AG Ajub Ibragimov 012 Germania 57 20 77 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-022ag/
Cod. 055AG Liga Sarah Lapinska 085 Lettonia 64 10 74 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-055ag/
Cod. 013AG Sergey Kyrychenko 174 Ucraina 56 15 71 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-013ag/
Cod. 048AG Ismail Akinc 063 Turchia 15 50 65 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-048ag/
Cod. 053AG Kheyrolah Asghari 078 Iran 38 25 63 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-053ag/
Cod. 103AG Simone Vela 182 Italia 33 30 63 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-103ag/
Cod. 065AG Maks M Spasa Maksimovic 107 Serbia 36 20 56 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-065ag/
Cod. 081AG Nunzia Zambardi 137 Italia 26 30 56 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-081ag/
Cod. 099AG Sergey Kyrychenko 175 Ucraina 15 40 55 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-099ag/
Cod. 019AG Mohamed Benmaiza 133 Algeria 47 5 52 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-019/ag/
Cod. 020AG Mohamed Larachiche 42 5 47 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-020ag/
Cod. 104AG Soledad Lamas Gonzale 184 Spagna 22 25 47 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-104ag/
Cod. 088AG Puransingh Jhala 152 India 24 20 44 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-088ag/
Cod. 035AG Edwin Murillo 041 Nicaragua 14 25 39 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-035ag/
Cod. 051AG Jose Galant 072 Spagna 24 15 39 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-051ag/
Cod. 002AG Esteban Sandoval.cod 46 Argentina 32 5 37 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-002ag/
Cod. 078AG Mohamed Benmaiza 132 Algeria 11 25 36 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-078ag/
Cod. 097AG Sasho Kostov 170 Bulgaria 11 25 36 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-097ag/
Cod. 054AG Lela Geleishvili 080 Georgia 10 25 35 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-054ag/
Cod. 064AG Liga Sarah Lapinska 092 Lettonia 15 20 35 https://www.emmegiischia.com/wordpress/cod-064ag/

Opere finaliste

Opere finaliste premio arti grafiche “Otto milioni” 2018

Classifica web prime 80 opere arti grafiche premio Otto milioni 2018

Regolamento votazione

  1. Le 80 opere prime classificate in questa votazione web passano alla valutazione della Giuria tecnica n.1.
  2.  Le 40 opere prime classificate nella somma dei punti ottenuti con i voti web e i voti della Giuria tecnica n.1 passano alla valutazione della Giuria tecnica n.2.
  3. Le 20 opere prime classificate nella somma dei punti ottenuti con i voti web + i voti della Giuria tecnica n.1 + i voti della Giuria tecnica n.2 passano alla valutazione della Giuria tecnica n.3.
  4. L’opera grafica vincitrice del Premio sarà quella che otterrà il maggiore punteggi risultante dalla somma dei punti ottenuti con i voti web + i voti della Giuria tecnica n.1 + i voti della Giuria tecnica n.2 + i voti della Giuria tecnica n.3.
  5. Ciascuna delle tre Giurie tecniche avrà a disposizione 1095 punti che sono pari ad 1/3 dei punti totali espressi tramite web (3286).
  6. L’opera vincitrice farà parte della copertina dell’antologia “Una pagina, un’emozione” la cui presentazione ufficiale è prevista in occasione del Bookcity di Milano #BCM18 (Novembre 2018).

 

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