Alla ricerca dei percome – Senza tarallucci e vino

Alla ricerca dei percome – Senza tarallucci e vino

Senza tarallucci e vino

Alla ricerca dei percome
SENZA TARALLUCCI E VINO

Oggi le migliaia di volumi che riempiono gli scaffali della Biblioteca comunale Antoniana ischitana e gli spiriti eletti che hanno contribuito alla realizzazione della biblioteca hanno assistito ad un’altra sontuosa pagina di cultura e di stile di vita.
Ben diversa è, invece, la miserrima considerazione nella quale andrà collocata la partecipazione della cittadinanza locale.
Maria Luisa Neri, frequentatrice dell’isola d’Ischia da molti anni, laureata in Psicologia presso l’Università della Sapienza di Roma, Presidente dell’Associazione Arte del suonare, Socia Fondatrice e Direttrice Artistica per il settore musicale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, diplomata in violino e viola presso il Conservatorio di Santa Cecilia, tanto stimata in campo culturale da aver collaborato con le più famose orchestre del territorio romano musicale e tanto apprezzata fino al punto d’aver effettuato più di 500 concerti, ebbene oggi Maria Luisa Neri ha avuto la grande dignità di proporre il programmato incontro con l’Arte musicale di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy nella Biblioteca comunale Antoniana di Ischia totalmente vuota.
Certamente, gran parte di responsabilità per la mancata partecipazione di pubblico è mia e di chi con me si è impegnato per circa tre mesi, prima nell’allestimento dell’evento, e poi nella divulgazione delle notizie riguardanti il suo programma.
Ma se non basta pubblicare un appuntamento ripetutamente sui maggiori organi d’informazione, anche operanti in rete (così come abbiamo fatto), e se non basta offrire gratuitamente uno “spettacolo” di grande pregio (per il quale, ed è un nostro vanto, NON è stato né richiesto né elargito neppure un euro da una qualsiasi amministrazione pubblica), allora non sarà peccato pensare che gli ischitani, più che l’Arte e la Cultura, amino i tarallucci e vino offerti durante altri eventi.
Contenti loro!
Noi proseguiremo comunque, non facendoci demotivare dalla vergogna di un tale comportamento e chiedendo pubblicamente scusa a Maria Luisa Neri anche a nome sia delle migliaia di volumi che riempiono gli scaffali della Biblioteca comunale Antoniana ischitana e sia degli spiriti eletti che hanno contribuito alla sua realizzazione.
A conferma di quanto detto pubblicheremo a breve la registrazione video dell’evento.

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Ischia non partecipa al fai – 2016

Coniglio morto pineta Mirtina

La siringa abbandonata

Ancora siringhe infette–Carabinieri nella pineta Mirtina?

Siringhe infette – Un cercatore di funghi velenosi

I funghi velenosi spariscono, le siringhe infette restano

Il ciclamino attonito

Perversione

Zooerastia all’italiana

Marciapiede alticcio

Tombini bi-partisan

Tubi non intubati

Remigia Gianturco: Promenade squallore

Tre promesse tre!

Miracoli in negativo

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Una salus victis, nullam sperare salutem

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ISBN 978-1-4710-6196-7
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Libro, 159 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
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ISBN
978-1-4710-6196-7
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Edizione ampliata
Seconda edizione
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Bruno Mancini
Anno del copyright
2022

Dettagli del prodotto

ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
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Parole chiave
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Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
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Alla ricerca dei percome – La danza delle benne

Alla ricerca dei percome – La danza delle benne

La danza delle benne

Alla ricerca dei percome
LA DANZA DELLE BENNE

Ischia, 6 Ottobre 2015, cantiere edile per la realizzazione di un’opera d’interesse pubblico in pieno centro urbano.
Chi controlla il rispetto delle normative relative alla sicurezza sui posti di lavoro?
Alcuni proverbi, in particolari circostanze, diventano la risposta banale a situazioni del tutto eccezionali: “Vedere cacare venir la voglia” può spiegare bene la ragione per la quale un tizio, rimasto sconosciuto, ha inteso inviare ad Esopo il video che segue (onde evitare che qualcuno possa accusarmi di volgarità, preciso subito che il verbo “cacare” fa parte a pieno titolo della lingua italiana tanto da essere presente nei principali vocabolari).
Intendo dire che gli ormai numerosi articoli scritti da Esopo, con lo scopo di bacchettare, favoleggiando ironicamente, quei personaggi dediti ad aggiungere scempi e degrado alle strutture della nostra società, devono aver prodotto un desiderio d’imitazione tale da spingere il tizio anonimo a produrre, e poi inviare, il video che potrete vedrete alla fine di questo articolo.
Ma cosa ha scritto Esopo dopo aver visto il video?
Ecco il testo:
«LA DANZA DELLE BENNE.
L’Arte è sempre stata foriera di elevazione personale e collettiva, tanto che i regimi totalitari ne hanno spesso messo all’indice le matrici più popolari.
Questo, per quanto riguarda l’Arte intesa come espressione della spiritualità umana, ma che ciò accada anche riportando il concetto in un ambito puramente materiale può apparire come una bestemmia culturale di portata macroscopica.
La materia inerte pare proprio esente, ma solo ad una superficiale valutazione, dalla capacità di produrre opere d’arte.
A voi paiono poco artistici i tramonti e le albe?
Le nuvole in danze senza fine?
I suoni delle maree e i sibili dei venti di burrasca?
Vi pare non degno di tale qualifica lo spettacolo eruttivo dell’Etna o la sagoma delle Tre Cime di Lavaredo?
Sull’isola d’Ischia portiamo come esempio il Fungo di Lacco Ameno?
A Capri i Faraglioni?
Tutte queste risultano essere opere della natura e non è vero che hanno bisogno dell’intermediazione umana per pretendere il riconoscimento del loro valore artistico.
Esse sono Arte prodotta dalla natura inerte.
Diciamo, anche se non è vero, che siete d’accordo e facciamo un ulteriore passo in avanti spostando l’obiettivo sulla materia resa operativa dall’uomo.
Mi riferisco alle “macchine” in senso lato: aerei, automobili, arieti; trivelle, trapani, treni; betoniere, boomerang, BENNE.
Ecco, è delle BENNE che assisteremo ad una danza sinuosa e selvaggia come lo sono le seduzioni animalesche per lo più sfoggiate prima degli accoppiamenti.
Ed allora vedrete il risultato accennato all’inizio di questo scritto.
Vedrete cioè che la “Danza delle benne” produrrà l’elevazione fisica e spirituale di un astante rapito da tale spettacolo, e tanto estasiato da desiderare d’essere innalzato abbracciato alla benna ascensore.
Non dico scemenze, ma contemporaneamente chiedo “a chi può” di farmi un fischio, se e quando, intenderà smontare la tesi qui espressa realizzando una completa e complessa indagine sulla mancanza di controlli delle norme previste per la tutela dei lavoratori.»

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ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
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Alla ricerca dei percome – In auto vado dove voglio

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In auto vado dove voglio

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IN AUTO VADO DOVE VOGLIO

Ischia, 19 Luglio 2015, uno straniero, in auto con famiglia, ha imboccato in contro senso Via Gemito.
Giunto alla metà della strada si è trovato di fronte un taxi ed un paio di auto che proseguivano nella giusta direzione di marcia.
La stradina non permette il passaggio contemporaneo di due auto, anzi la sua larghezza non consente nemmeno l’agevole passaggio di un pedone ove sia in transito uno dei grossi taxi che sono autorizzati a percorrerla, a meno che… il pedone non si attacchi come un francobollo a uno dei due muri che la delimitano.
Non ne parliamo se il taxi incroci una donna con un carrozzino, una persona in bicicletta, oppure un bambino che conduca a spasso il cane!
Le uniche salvezze sono alcuni varchi di proprietà privata leggermente rientranti rispetto alle pareti che delimitano la Via Gemito, larga, per quasi tutta la sua lunghezza, molto meno di tre metri.
Larga meno di tre metri, priva di qualsiasi marciapiede, delimitata da alte pareti di proprietà privata, destinata a convogliare (di giorno e di notte) TUTTO il traffico automobilistico in uscita dalla così detta isola pedonale del Corso Vittoria Colonna, la Via Gemito è un classico esempio di follia urbanistica.
Ma questo è un argomento che svilupperemo presto con un’altra serie di considerazioni.
Tornando alla vicenda oggetto di questa favola moderna, c’è da dire che il tizio non ne volava sapere di fare retromarcia, mentre i conducenti delle auto ferme di fronte alla sua esprimevano il timore che essa fosse guidata da qualcuno “armato di pistola”.
Così, sono restati tutti per diversi minuti, almeno 8, a fronteggiarsi suonando clacson e minacciando di chiamare carabinieri e vigili urbani.
Non ne sono arrivati!
Poi la cosa incredibile è che, quando finalmente lo straniero (per nulla armato né aggressivo) ha capito che il suo navigatore satellitare era tarato su indicazioni non attendibili e che la sua posizione di marcia era in difetto, ha fatto retromarcia ma… giunto a Piazza degli Eroi ha imboccato Via Cortese da dove si è immesso, di nuovo in controsenso, nel Corso Vittoria Colonna.
Davanti al Bar Dolce sosta, l’impunito si è trovato la via sbarrata da una transenna, però senza farsene un problema ha indotto la donna al suo fianco a scendere per spostarla!
La stessa azione l’ha fatta compiere per spostare la successiva transenna situata di fronte al Banco di Napoli.
Infine, soddisfatto della sua cocciutaggine, si è diretto verso un albergo della zona.
Se qualcuno mi dirà che gli italiani, popolo indisciplinato, non rispettano il codice della strada saprò cosa fargli guardare per convincerlo che la sua è un affermazione faziosa.
O sbaglio?

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ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

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“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
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“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
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“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

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Alla ricerca dei percome – A ruba

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A ruba

Alla ricerca dei percome
A RUBA

“A ruba” indica una circostanza tanto favorevole quanto è invece sfavorevole l’evento registrabile con la foneticamente simile e confondibile versione napoletana di rubare (arrubba), eppure ad Ischia capita, a volte, che i contrari si amalgamino in una simbiosi dall’apparente connotazione favolistica.
Ovviamente tutto ciò che dirò da qui in seguito potrò provarlo oltre ogni ragionevole dubbio.
Circa una quindicina di giorni fa, per una serie di combinazioni propizie, ho avuto modo di distribuire, in vari locali di uno degli alberghi pluri-stellati operanti sull’isola d’Ischia, un discreto numero delle tre diverse Antologie poetiche contenenti, tra l’altro, le poesie finaliste delle tre edizioni del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.
Per la cronaca il premio, da me ideato, si pregia della Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Distribuire in un grande Hotel, GRATUITAMENTE, i volumi di poesie per una libera lettura da parte dei facoltosi clienti mi era sembrato un interessante sistema atto a tentare il loro riavvicinamento all’arte poetica che è tanto bistrattata dagli editori e dai canali di divulgazione popolare.
Ci credereste se vi dicessi che dopo poco più di quindici giorni i signori facoltosi clienti di un super stellato albergo hanno fatto sparire TUTTE le copie messe a loro disposizione? A ruba = arrubba.
Alla splendida sensazione derivante dal rendermi conto che, qualcuno o tanti, avessero apprezzato i volumi fino al punto da averli fatti “andare a ruba arrubbandoli”, ha fatto seguito la delusione per non essere stato in grado di far comprendere, durante più di otto anni di tentativi, ai signori proprietari/direttori delle oltre 400 struttura alberghiere
dell’isola d’Ischia che, spendere pochi euro per ottenere pagine promozionali in volumi antologici di notevole valore culturale, sarebbe un investimento pubblicitario di gran lunga più redditizio, sia nell’immediato e sia in tempi lunghi, rispetto a qualsiasi altra forma di propaganda aziendale.
Quasi a livello di scherzo chiudo questa Esopo news riportando ciò che scrive Raffaele Bracale di Napoli secondo il quale sia “rubare” e sia “arrubbare” derivino dalla lingua tedesca, seppure provenienti da differenti etimologie.
Si potrebbe dire che i tedeschi siano stati gli inventori di “rubare” e di “arrubbare”?
“Rubare verbo che etimologicamente si fa derivare da un latino dell’VIII sec.: raubàre o robare a loro volta forgiati su di un antico tedesco raubon.
Ben diversa la situazione della lingua napoletana che pur presentando numericamente pochi sinonimi del verbo di partenza arrubbà che è l’appropriarsi in modo illecito di beni altrui, destìna i varii sinonimi all’indicazione di precise, circostanziate azioni e/o situazioni.
Elenco qui di sèguito i sinonimi, per poi illustrali singolarmente: accrastà, arravuglià, arraffà o,aggraffà o aggranfà, arrefulià, arrunzà furà.
Passiamo ad esaminare i singoli verbi: arrubbà: vale il generico rubare, ma sarebbe fallace pensare che il verbo napoletano sia stato marcato sull’italiano rubare; in realtà il verbo partenopeo à un diverso etimo di quello italiano risultando essere un denominale di robba (roba) (dal tedesco rauba = bottino, preda) attraverso un ad + robba = adrobba> arrubba> arrubbare/arrubbà = darsi al bottino, alla preda;”.

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Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 16.00

Titolo
Alla ricerca dei percome
Sottotitolo
Esopo news
Collaboratori
Bruno Mancini
ISBN
978-1-4710-6196-7
Marchio editoriale
Lulu.com
Edizione
Edizione ampliata
Seconda edizione
Licenza
Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright
Bruno Mancini
Anno del copyright
2022

Dettagli del prodotto

ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
YOUNG ADULT FICTION / Social Themes / New Experience

Parole chiave
notizie, scempi, società
Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
Contenuti espliciti
No

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

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Alla ricerca dei percome – Disattivare sevizio a pagamento

Alla ricerca dei percome – Disattivare sevizio a pagamento

Disattivare sevizio a pagamento

Alla ricerca dei percome
DISATTIVARE SEVIZIO A PAGAMENTO
Un tizio ti cerca e tu paghi!

Il gestore di telefonia mobile “Tre Italia” ha informato i suoi utenti, tramite un SMS, che il servizio delle chiamate perse (mentre il cellulare è spento per nostra scelta, è senza campo per un loro disservizio, oppure è impegnato in un’altra conversazione per interventi di diversa origine), meglio conosciuto come “Ti ho cercato” è diventato a pagamento a partire dal 26 Luglio 2015 ed avrà un costo di 90 centesimi di euro al mese, con addebito alla ricezione del primo SMS.
Sembra un’inezia, ma un’inezia moltiplicata per un fattore con molti zero diventa un trasferimento di risorse economiche di notevole entità.
Infatti, si tratta di oltre 10 € all’anno da sborsare per ogni cellulare, che si traduce in un incasso totale considerevole per il gestore, consistente in decine di milioni di euro ogni anno.
Come è possibile disattivarlo?
Questa procedura per disattivarlo è semplicissima (ma furbescamente il gestore non la indica insieme alla comunicazione dell’inizio della nuova tariffa) e consiste: prima nella digitazione, tramite i tasti del vostro cellulare, del seguente codice *112# e poi nell’invio per conferma tramite il tasto raffigurante la cornetta verde.
In questo modo, “Ti ho cercato” sarà disattivato in pochi secondi e non sarete costretti a pagare 90 centesimi di euro ogni mese… per sapere chi vi ha cercati.
Sarà comunque possibile riabilitare il servizio, e a tale scopo dovrete seguire la stessa procedura, usando il codice *111#. Esiste, inoltre, se deciderete di disattivarlo, la possibilità di sostituire il servizio a pagamento proposto da “Tre Italia” con quello gratuito fornito dall’applicazione Phonefunky, che opera allo stesso modo ed è utilizzabile gratuitamente per TUTTI gli operatori.
Misteri della globalizzazione: un commerciante fa pagare al proprio cliente un servizio che un altro commerciante gli regala pur non intrattenendo con lui alcun rapporto clientelare!
Un tizio ci cerca e noi paghiamo?
Ciò è assurdo!

Alla ricerca dei percome

Alla ricerca dei percome – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Introduzione

La Banca dell’allegria

Un corteo con gli occhiali

Per una corretta gestione dell’Azienda Poste Italiane

Il bus lo guido io…

Il gazzo ipocrita

Topicida nelle aiuole

Il giudice e la bambina

La gita del cigno

La sirena impazzita

Somari in vanto

L’ora dei fantasmi

Chi è la signora del video?

Tre meglio di due e di gran lunga migliore di una?

Il freno e l’acceleratore

Disattivare sevizio a pagamento

A ruba

In auto vado dove voglio

La danza delle benne

Senza tarallucci e vino

Il marciapiede incompreso

Bracconieri marini primo articolo

Bracconieri marini secondo articolo

Bracconieri marini

Bracconieri marini quarto articolo

Bracconieri marini quinto articolo

A Ischia: Natale alla Pagoda

I CESSI della città d‘Ischia

FAI, Ischia che fai

Ischia non partecipa al fai – 2016

Coniglio morto pineta Mirtina

La siringa abbandonata

Ancora siringhe infette–Carabinieri nella pineta Mirtina?

Siringhe infette – Un cercatore di funghi velenosi

I funghi velenosi spariscono, le siringhe infette restano

Il ciclamino attonito

Perversione

Zooerastia all’italiana

Marciapiede alticcio

Tombini bi-partisan

Tubi non intubati

Remigia Gianturco: Promenade squallore

Tre promesse tre!

Miracoli in negativo

I Ferrandini inchiodarono Gesù?

Quando Berta filava

Nulla è perduto tranne l’onore!

Una salus victis, nullam sperare salutem

Fanatico sì, ma per amore!

Esopo news

A caccia di cittadini polli

Insulsi cervelletti di fb bloccano poesie di pace

Gli insulsi cervelletti di fb bloccano la programmazione post

Recensioni & Interviste

Recensione scritta da Liga Sarah Lapinska

Recensione scritta da Roberta Panizza

Recensione scritta da Marina De Caro

Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini

Michela Zanarella intervista Bruno Mancini

Alla ricerca dei percome

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Alla ricerca dei percome

Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-6196-7
Versione 3 | ID wdm6w9
Libro, 159 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 16.00

Titolo
Alla ricerca dei percome
Sottotitolo
Esopo news
Collaboratori
Bruno Mancini
ISBN
978-1-4710-6196-7
Marchio editoriale
Lulu.com
Edizione
Edizione ampliata
Seconda edizione
Licenza
Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright
Bruno Mancini
Anno del copyright
2022

Dettagli del prodotto

ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
YOUNG ADULT FICTION / Social Themes / New Experience

Parole chiave
notizie, scempi, società
Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
Contenuti espliciti
No

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

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