Premio letterario Internazionale Montefiore 10a edizione

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 Premio letterario Internazionale Montefiore patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Montefiore Conca. Il premio è alla sua 10a edizione.

Organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus di Cattolica, è uno dei maggiori premi popolari italiani. La Kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonchè di scoprire nuovi talenti, occupandosi al contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale.  La cerimonia di premiazione si terrà Domenica 26 settembre alle ore 15.00 presso il Teatro Malatesta di Montefiore Conca. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, partecipano alla competizione grandi marchi editoriali.

Premio letterario internazionale Montefiore, Michele Cucuzza

Il premio è stato più volte menzionato su giornali a tiratura nazionale e su giornali esteri, tra i quali il celebre “Voice of America” a cura di Lino Manocchia, rinomato giornalista americano di origine italiana.

La cerimonia, alla quale parteciperanno autori provenienti da vari paesi del mondo, vedrà la presenza di autorità e sarà ricca di ospiti.

Special guest di questa edizione il giornalista e conduttore tv  Michele Cucuzza, che nell’occasione ritirerà materialmente il prezioso riconoscimento assegnatogli in occasione della 12^ edizione del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, ancora non ritirato per motivi legati al lockdown che ha bloccato per mesi gli eventi pubblici : ricordiamo che tra i premi speciali fuori concorso, a  Michele Cucuzza è andato nell’occasione quello di The Book of the year  con “Fuori dalle Bolle” (Armando Curcio editore).

Vincitrice della kermesse Premio Montefiore ed. 2020 è Claudia Provenzano con l’opera Figli mancati (Armando Curcio editore), mentre il Premio della critica va al regista e scrittore Filippo De Masi con l’opera Che fantastica storia è la vita, ai fratelli Damiano e Margherita Tercon rispettivamente cantante lirico e autrice televisiva (Italia’s Got Talent) con l’opera Mia sorella mi rompe le balle (Mondadori). E allo scrittore spagnolo Manuel Gonzalo Sanchez Gomez con l’opera in lingua Operacìon Hispanic, edito da Europa ediciones.

Tra i premiati della giuria l’eurodeputato Marta Vincenzi con il saggio La promessa della sicurezza, mentre nei premi speciali spicca quello per meriti letterari al Prof. Lodovico Balducci (tra i padri della Geriatria oncologica negli Usa, residente a Tampa in Florida). Questo e molto altro, per una manifestazione letteraria tra le più apprezzate in Italia, che vuole inaugurare con questo happening pubblico una ripartenza post covid attenendosi a tutte le condizioni di sicurezza previste dalla legge.

Info a www.premiomontefiore.it

  Ufficio Stampa

Associazione Pegasus

Marco Tullio Barboni ospite d’onore alla Rassegna” I magnifici quattro”

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Marco Tullio Barboni ospite d’onore a Castelfranco Emilia alla Rassegna” I magnifici quattro”

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Marco Tullio Barboni è tra gli ospiti della rassegna in programma a Castelfranco Emilia; “I magnifici quattro”, dedicata ad grandi successi del cinema italiano che hanno saputo lasciare una traccia indelebile nella storia del grande schermo. La prima serata della prestigiosa rassegna che si svolgerà il 6 agosto alle ore 21.30 in Piazza Garibaldi lo vedrà quale ospite d’onore.

Siamo contentissimi di dare il via a questa iniziativa che rappresenta la risposta dell’Amministrazione all’obiettivo di avere una piazza ‘viva’ anche ad agosto” ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Rita Barbieri, sottolineando come “queste serate rappresentino una concretizzazione della risposta al desiderio di stare insieme anche nel dopo covid19, con una grande valenza emozionale. La nostra è una realtà sempre più viva, anche nel suo cuore pulsante: attraverso queste iniziative, attraverso la condivisione di capolavori del cinema italiano e anche grazie alla partecipazione di ospiti straordinari come Marco Tullio Barboni, tutto assume un prezioso valore aggiunto”.

Negli ultimi anni Marco Tullio Barboni è diventato un apprezzato e pluripremiato scrittore, i cui libri hanno riscosso consensi di pubblico e critica.

Sotto i riflettori, in compagnia di Marco Tullio, il 6 agosto ci sarà quell’indimenticabile cult movie, firmato dal celebre padre dal titolo “Lo chiamavano Trinità“, che proprio in questo 2020 spegne il traguardo delle 50 candeline.  All’epoca, Marco Tullio ricoprì il ruolo di secondo aiuto regista a soli 18 anni, a fianco del genitore, che senza ombra di dubbio possiamo annoverare tra i più grandi registi del cinema del nostro Paese.

Sono veramente onorato e felice di poter partecipare a questa bella iniziativa perché” – ha dichiarato Marco Tullio Barboni –  “questa serata è innanzitutto un bell’ omaggio a mio padre, ma è anche l’occasione per poter condividere con il pubblico, trasversalmente, tanti ricordi e soprattutto tanti aneddoti legati non solo a questo film, ma anche al cinema italiano più in generale, ai suoi magnifici protagonisti, dagli attori ai registi, dagli sceneggiatori ai macchinisti, dagli scenografi ai doppiatori fino agli stuntman. Quello italiano, infatti, è un grande cinema divenuto tale grazie allo straordinario mix tra artisti di rara bravura e grandi professionalità. Così come è stato per ’Lo chiamavano Trinità”.

Durante la serata, Barboni sarà al centro di una lunga intervista condotta dal giornalista Gigi Zini, dove si racconterà prendendo idealmente il pubblico per mano e portandolo proprio sul set attraverso la descrizione del “dietro le quinte” e il racconto di tantissimi aneddoti.

L’happening sarà ad ingresso gratuito, ma – nel rispetto delle vigenti normative in materia di contrasto al potenziale contagio da Covid19 – con prenotazione obbligatoria al link  https://www.eventbrite.it/e/biglietti-i-magnifici-quattro-cineincitta-lo-chiamavano-trinita-115692454245   e fino ad esaurimento posti.

Grande successo hanno riscosso i due romanzi di Marco Tullio Barboni : “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo (pubblicato nel 2017 con la casa editrice Viola) da poco uscito per l’editore Paguro con una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, si ripercorre, attraverso una passeggiata onirica in linea con quella che ogni sera facevano Marco Tullio e Merlino per tutto il tempo vissuto insieme, la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo,

Tra i premi e riconoscimenti ricevuti cda Marco Tullio Barboni con questo secondo romanzo citiamo: il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, il Premio letterario Milano International nel 2018 ed  il  Premio Letterario Caffè delle Arti nel 2019. Da segnalare anche il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema.

Silvana Lazzarino

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Sono un pentito

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Sono un pentito: avevo votato 5 stelle

Per la serie Esopo news

Sono un pentito: avevo votato 5 stelle

Sono un pentito

Solo per una sommaria analisi della situazione così come la vedo io, dico che loro NON sono entrati nei palazzo con i calzoncini corti e il cestino della merenda per seguire le lezioni dei professionisti della amministrazione clientelare, dei seguaci della bella vita filo tangentopoli, dei mistificatori di interessi lobbistici ammantati da pseudo valenze sociali, dei poltronisti urbi et orbi ecc.

Loro sono entrati con le divise del partito di maggioranza, con stendardi rappresentanti oltre un terzo degli italiani votanti, con la forza di spinte popolari al gridi di vaffa ecc e DOVEVANO governare secondo gli impegni elettorali oppure imporre il ritorno alle urne.

Scimmiottare film andreottiani già visti, oppure avallare candidature ad avvocati degli italiani tutti mentre si trama per beneficiare il gruppo finanziario del catastrofista benetton, sviluppare -nei fatti- la stagione politica del redivivo ossimoro “convergenze parallele” ideato dalla becera eloquenza democristiana, le pastette alla prodi con banche ed enti pubblici così come aziende ed infrastrutture venduti-regalati-sovvenzionati con notevoli costi a totale perdita per i cittadini ecc. non sono comportamenti che passano sotto traccia in questa epoca di grandi attenzioni pubbliche e di elevato tasso di informazione NON solo statalizzata.

Bruno Mancini

Amico – poesia di Bruno Mancini

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Bruno Mancini legge la poesia “Amico
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“La sagra del peccato” (1957 – 2003)

Amico

Ho poco tempo
per essere
la copia antica
di me stesso,
o come bianca leggenda
attesa
da voce di grotta
sommersa
tra chele ed aragosta
insinuante
e danze d’alga
incerta
e flussi di onda
nebulosa.

Mi punge una figura
di uomo nudo
col volto incastonato
da denti spezzati,
e un cuore in mano.
C’è ancora,
se voglio
un goccio di pazienza.

Amico – poesia di Bruno Mancini

Adesso – poesia di Bruno Mancini

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Adesso – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “Adesso
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
Non sono un principe” (2012 – 2014)

Adesso

Manca solo un rito woodoo,
ogni mattina scrutare
nel controluce dei contrasti
il volo di uccelli pavoni,
attendere per coito fertile
configurazione astrale,
spargere sale
e ciabattare con un rosario in mano.

Manca l’ultimo anello
dalla follia alla scemenza.

Pelle disidratata da pianti inutili,
scoppiano i timpani
ai canti di sirene,
il neologismo “Amore”
è solo una carezza sulla gota.

Sarebbe giusto chiudere,
adesso,
al manto di luna che offusca le stelle,
il cerchio dei misteri
– superstizioni
pietosi inganni –
con l’unico miracolo possibile:
“Serenità”.

Adesso - poesia di Bruno Mancini