Per Aurora – volume quarto – Capitolo terzo

Views: 71

Per Aurora – volume quarto – Capitolo terzo

Capitolo terzo

PARTE TERZA

I sogni

CAPITOLO TERZO

Aurora: -«Chiamate Petrus. Introduca il secondo sogno. Presto.»
Petrus: -« Sono qua.
Sono qua.
Devo ripetere. Questa che ascolterete è la fedele ricostruzione del secondo sogno.
Era la notte tra il sabato 14 Agosto la Domenica 15 Agosto.
Dalle ore 3.33 alle ore 3.42.
Sogno quindi successivo alla famosa telefonata.
Nessuno ne era ancora informato, ma Ignazio si era ormai già suicidato.
Tom descriverà la scena.
Edith raffigurerà la nonna Cristina.
Edoardo ripeterà le frasi dette dal nostro amico.
Ho operato al meglio per non omettere alcun particolare.
Una precisazione: se credete opportuno vi mostrerò l’autorizzazione alla divulgazione che Cristina si è premurata di inviarmi con un affettuoso messaggio per e-mail. Esso dice: “La tua insostituibile perspicacia… »
Aurora: -«Petrus, non ora, sii gentile.
Dai inizio al secondo sogno.»
Petrus: -«Va bene, va bene, subito… però anch’io sono anima, e se Cristina mi considera “Il paladino dei nostri…»
Aurora: -«Smettila.»
Petrus: -«Ho fatto un buon lavoro!
Posso avere sul tavolo una Falanghina giovane-giovane? La Falangina è un vino, cosa avevate pensato, porcelli? Grazie. »

Il secondo sogno

Tom: -«Nello stesso luogo del primo sogno, questa volta mostrando il viso dagli occhi spaziosi e leggermente arcuati verso il basso, lo sguardo dolce, le mani curate ed ingentilite da dita affusolate con unghie laccate di rosso vivace, avvolta sulle braccia da uno scialle di seta nera che era stato da lei stessa ricamato all’uncinetto, Cristina si stringeva le dita congiunte all’altezza delle ginocchia.
Immerse il suo sguardo negli occhi del nipote come se egli fosse stato il signore dei suoi pensieri, sciolse, dal nodo di dolore, una mano dall’altra, accarezzandogli le guance come ad un bimbo che dorma… »
Edith: -«Piccirì, la telefonata che ti abbiamo indotto a fare, ora ha già conseguito gli effetti da noi auspicati (la fine della vita terrena del lurido individuo).
Posso annunziarti la morte di Ignazio.
Suicida.
Edoardo: -«Ignazio?
Suicida?
Che c’entra mio fratello Ignazio?»
Edith: -«Ignazio, l’autore del furto, non era tuo fratello, non lo era mai stato, né da parte di padre, né tanto meno da parte di tua madre.
Parlo con il loro consenso.
Tua madre tramite me ha inteso regalarti questo squarcio di verità.»
Edoardo: -«Non è… ed io… Nonna che dici!»
Edith: -«Lo so, tu gli avevi creduto in buona fede.»
Bruno: -«Ma se anche Aurora… »
Edith: -«Tu, e non da solo, gli avevi creduto, in buona fede.
Non ha ingannato solo te.
Indurre in errore Aurora, la Signora, è stato il suo capolavoro.
Non era mai accaduto che un mortale riuscisse ad ingannare “La Signora”.
Non solo a mia memoria.
Anche Petrus è stato di questa opinione.»
Edoardo: -«Cosa posso fare?
Sono distrutto.
Non ho perso un fratello indegno, ma ho trovato un inganno devastante per la morale della mia vita.»
Edith: -«Non devi considerarlo un disonore.
È stata solo leggerezza.
Ti sarebbe bastato ricordare l’affetto di tua madre per te, per essere certo che lei non avrebbe vissuto un solo attimo sapendoti lontano.
Un figlio vale l’altro.
Per una mamma.
Come avrebbe potuto privarsi di un tuo fratello?»
Edoardo: -«Perdono, perdonami…”
Edith: -«Non piangere, sciocco, già fatto.
Da sempre.
Le mamme non “hanno” figli, le mamme “SONO” i loro figli.
E smettila di affliggerti, siamo vivi, come canta per me Vasco ogni volta che gli racconto la tua infanzia.
Ignazio non era tuo fratello, tanto meno gemello.
L’uomo che l’aveva adottato era un gerarca nazista la cui sterilità, dovuta ad una ferita sul campo di battaglia, non costituiva un segreto per i ranghi alti della sua struttura militare.
La moglie, smaniosa ed esuberante, pur rassegnata ad una vita monacale, gli chiedeva con insistenza un figlio e Lui
“Un figlio? Come si fa?
Tu conosci bene la mia limitazione.”
Lei “Io lo faccio di nascosto con un altro uomo”.
Lui “Peggio, tutti al Comando sanno della mia impotenza.” Lei “Lo faccio di nascosto e poi…”
Lui “Che diavoleria hai architettato?”
E lei: -“… e poi fingiamo di adottarlo.
Ci sarà un soldato senza pretese che accetterà di rendermi madre?
Un medico corrotto che assegnerà il frutto della mia maternità ad un’altra donna?
Una spregiudicata poveretta che per una cifra concordata rimarrà segregata in casa durante tutto il tempo della mia gestazione?
Ci saranno.
La donna prezzolata fingerà, infine, di lasciarmi adottare il figlio che non avrà mai generato, ma che io avrò partorito. Ci saranno!”
Tutto filò liscio fino a pochi giorni prima del momento della finta adozione.
La donna poveretta assoldata per l’inganno, morì improvvisamente.
Il gerarca ormai non poteva rinunziare al suo piano, oltre a tutto per non compromettere l’onore suo e della moglie con uno scandalo.
Disperato, con prepotenza e minacce, impose a tuo padre, avendo saputo che tua madre era pronta a partorire, di fingere la nascita di due gemelli, uno dei quali, il figlio della moglie e del soldato, sarebbe stato immediatamente adottato da loro.
Così sono andate le cose.
Il figlio naturale della moglie e del soldato compiacente, battezzato Ignazio, fu ufficialmente dichiarato figlio di tua madre (quindi tuo fratello gemello), per essere, dopo un breve periodo, adottato da loro.
Tuo padre non poté ribellarsi e non era in grado di opporre rifiuto.
In quel disgraziato periodo noi combattevamo le nostre guerre in opposizione alla fame ed alle bombe, ma non avevamo i mezzi per batterci contro le sopraffazioni delle deportazioni che criminali fascisti e nazisti usavano deliberare verso chiunque non seguisse le loro disposizioni.
Così sono andate le cose.
Così tu, per la gente, sei nato con un gemello che non esiste.
Il bimbo della tedesca è diventato tuo fratello per inganno, corruzione e necessità di sopravvivenza.
Tua madre, una santa, sempre pronta a sacrificarsi per tutti, accettò di far credere che acconsentiva all’adozione di un suo figlio per impedire che tuo padre fosse deportato. Necessità di sopravvivenza.
Privarsi di un suo figlio!
L’avrebbero dovuto prima torturate, poi squartare, infine uccidere a martellate sulla testa e nell’utero.
Avresti potuto comprenderlo, ma non importa.
Così sono andate le cose.»
Edoardo: -«Nonna, aiutami, dammi una speranza.»
Edith: -«Piccirì, non trasformare una giustizia in un’emozione.
Non fare il Poeta.
Tu, sei la tua speranza, tu ed i tuoi affetti, tu e la tua dignità.
Accontentati, non è poco!
Se proprio lo desideri, la tua purificazione avverrà andando a Capri in compagnia di Gilda.
Lì in tre giorni, per
“LA POESIA DELLA VITA”,
in un particolare ed irripetibile abbandono fra bellezze e sentimenti scriverai
“TRE POESIE DEI SOGNI”.
Dimenticando Ignazio.
Egli non è mai valso un attimo della tua esistenza.
Ah! Senti, prima che te ne vai, mi aggiusteresti il lume sul comodino?
A volte non funziona, si accende e si spegne da solo.
Si accende e dopo poco si spegne e si accende da solo.
Tuo nonno non sta mai fermo.
Si gira e si volta nel letto, continuamente.
Muoviti oggi muoviti domani, l’ha rotto.
Ma se non hai tempo non fa niente.»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

ACQUISTA COM www.lulu.com

Per Aurora – volume quarto – Vetrina LULU

Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

Per Aurora – volume quarto – Capitolo secondo

Views: 63

Per Aurora – volume quarto – Capitolo secondo

Capitolo secondo

PARTE TERZA

I sogni

CAPITOLO SECONDO

Aurora: -«Furono confermati i presagi?»
Bruno: -«Sì.»
Petrus: -«Confermo… »
Aurora: -«Che confermi tu… non occorre il tuo “confermo”.
Non ora.»
Petrus: -«Chiedo scusa, non volevo offendere.
Forse è preferibile che mi allontani qualche minuto.
Se mi volete sono al bar.»
Aurora: -«Tutti o in parte?»
Bruno: -«Tutti.»
Aurora: -«Intendi dire che incontrasti un giovanotto con i pantaloni rossi ecc. poi una bimba dagli occhi azzurri e dai capelli d’oro ecc. poi ancora sotto il tappo della birra ecc. ed infine il 33 vincente alla roulette?»
Bruno: -«Così fu.»
Aurora: -«Certo, per l’autorevolezza della immacolata Cristina, l’eccezionalità della tensione fisica e morale a cui eri sottoposto in quel periodo, la rispondenza dei presagi con i fatti, non potevi agire diversamente.
La telefonata andava effettuata. In quei termini ed in quel modo.»
Bruno: -«Posso solo precisare che nonna Cristina non si era decisa ad agire né per favorire se stessa, né per gratificare me, suo amato nipote, bensì in difesa della integrità morale dell’intera collettività raggirata ed offesa dalle spudorate falsità con le quali lui, Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, negli anni l‘aveva abbindolata.
Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, allo scopo di carpire qualche beneficio dalle finte amicizie artatamente create, non si era fermato davanti a nessun limite morale ed all’autorità di nessuna entità.
Neppure una donna angelica di none e di fatto come Cristina era riuscita a contenere la rabbia provocata dalla notizia della nuova sacrilega azione commessa dall’immorale individuo.
Aurora: -«Sospettando ci fossero elementi sfocati nello schema globale della tua storia, avevo affermato che le assunzioni di responsabilità quasi mai corrispondono a calcoli ignobili o disdicevoli, ecco la prova.
Però.
C’è ancora un però.
Gli affetti perduti per sempre (Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, nel bene e nel male, era pur sempre tuo fratello gemello) quasi mai si lasciano obnubilare oscurati da altrui ideali.
Altri però.
Perché non hai partecipato alle onoranze funebri?
Perché non sei rimasto sconvolto alla notizia del suo suicidio?
Perché non hai avuto alcuna reazione di sorpresa?
Perché dimostri nei suoi confronti sentimenti tutt’altro che affettuosi, e ciò ben oltre la legittima delusione per un gesto che del resto già sapevi appartenere alla normalità della sua vita sciagurata?
Molti però.
Cosa intendi con “in difesa della integrità morale dell’intera collettività”?
E con “non si era fermato davanti a nessun limite morale ed all’autorità di nessuna entità”?
Moltissimi però.
Tutti sapevamo che Ignazio di Frigeria e D’Alessandro, tuo gemello naturale, era un poco di buono, sotto tutti i punti di vista, ma un affetto fraterno come il tuo, che aveva superato pietosamente innumerevoli contrasti, perché in questa circostanza, al solo nuovo risvolto di saperlo ladro della foto di Maradona, ha mostrato una pietà inesistente, se non addirittura una soddisfazione per la tragica fine?
Troppi però.»
Bruno: -«Ormai hai deciso di andare fino in fondo, ebbene, ascoltiamo il secondo sogno.»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

ACQUISTA COM www.lulu.com

Per Aurora – volume quarto – Vetrina LULU

Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

Per Aurora – volume quarto – Capitolo primo

Views: 62

Per Aurora – volume quarto – Capitolo primo

Capitolo primo

PARTE TERZA

I sogni

CAPITOLO PRIMO

Bruno: -«Aurora, nonostante il mio diretto coinvolgimento emotivo, questa che ho voluto raccontare, con il prezioso ausilio dei nostri straordinari compagni, sono persuaso che possa sì essere annoverata tra
“Le belle storie d’amore”,
ma sono anche convinto che essa non appartenga ad una singola persona o ad una sola coppia d’individui, né che sarebbe corretto presentarla come la catarsi del bene sul male.
Ho voluto porgerla alla tua attenzione, e naturalmente alla compiacenza dei tuoi ospiti, sviluppando i miei argomenti nella forma recitativa che è ormai consuetudine dei nostri incontri, affinché tu, Signora, possa decidere se dare o non dare un senso d’eternità all’amore tra il Popolo Napoletano e Diego Armando Maradona.
Tanto grande, così palese ed autentico.
Da un lato un uomo che inventa per se stesso un’identità collettiva, dall’altro, l’atavica civiltà di un popolo baro e ladrone che si lascia sedurre dall’integerrimo difensore della giusta amicizia.
Ne parleremo ancora, dopo, se vorrai, ora mi preme chiarire che l’averti proposto la lettura del mio diario non è stato frutto, come ho già detto durante la presentazione iniziale, di civetteria maschile, piuttosto dell’augurio che dalle sue pagine tu, Donna Guascona, possa essere spinta a valutare benevolmente la mia determinazione a punire. Non certo insita nella indole che mi riconosco.
Eppure, in questa occasione, l‘ho espressa con tanta forza da riuscire a trasferirla finanche nello stesso soggetto da sottoporre al castigo.
La baldanzosa indifferenza, con la quale i delinquenti quotidianamente depredavano (e continuano a depredare) di cose care i loro simili, è stata mortificata dalla lucida voglia di giustizia che avevo attivata con il preciso intento di indurre l’autore del furto a privare, per una volta, anche se stesso della sua unica ricchezza.
Mio nonno diceva che chi mangia cavallo non per questo diventa cavallo.
Ignazio di Frigeria e d’Alessandro aveva sottratto, durante tutta la vita, valori ben più preziosi dei semplici altrui oggetti.
Non aveva lesinato d’impossessarsi, subdolamente, finanche di sentimenti e d’idee non di sua pertinenza, pur quando questi fossero stati gelosamente custoditi dai legittimi detentori.
Mai un rimorso.
Mai un pentimento.
Nello scontro con il popolo del Pibe, detto in termini calcistici, imbambolato da finte e contro finte, pallonetti e pallonate, stop a seguire e passaggi smarcanti, genialità irraggiungibili, lui, il ladro senza coscienza, lui che tu hai già conosciuto in passato come mio fratello gemello dato in adozione dalla nascita, Ignazio di Frigeria e D’Alessandro, è finito per diventare, inconsapevolmente, un bene altrui.
I nonni non sempre hanno avuto ragione.
Aurora: -«Le assunzioni di responsabilità (tu hai affermato di averlo consapevolmente indotto al suicidio), quasi mai corrispondono a calcoli ignobili o disdicevoli.
Gli affetti perduti per sempre (Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, nel bene e nel male, pur se vissuto in altra famiglia e differente contesto sociale, era comunque tuo fratello gemello) quasi mai si lasciano obnubilare oscurati da altrui ideali.
Perché hai telefonato ignorando chi fosse il tuo interlocutore?
Perché l’hai fatto pur non essendo certo che la persona alla quale ti rivolgevi avesse una personale responsabilità nel furto?
Come hai fatto a valutare la vita di uno sconosciuto meritevole di così immensa punizione?»
Bruno: -«Sai bene che il mio mestiere non è mentire.
Ed io so altrettanto bene che non sarei in grado di provarci neppure con uno sprovveduto.
È vero, la mia ricostruzione è stata incompleta ed il mio comportamento finale è, di conseguenza, passibile di giuste critiche.
Non mentire e non voler ingannare, non presuppongono l’obbligo confessionale della integrare illustrazione degli eventi e di un eventuale susseguente pentimento.
La ragione della mia apparente superficialità è spiegabile dalla precisa e decisa volontà, che non mi ha consentito deroghe, di stralciare dalle pagine del mio diario unicamente i fatti.
Con il loro carico di certezze e riferimenti oggettivi.
I sogni non lo sono.
I sogni sono forse una proiezione di antecedenti malesseri inespressi?
Oppure future aspettative non palesabili?
Visioni?
Chimere?
Lusinghe?
Banali effetti fisici?
Per me i sogni sono segreti.
Per me i sogni sono i segreti del mio cervello.
Per me i sogni sono i segreti della mia anima.
Nessuno ha il diritto, in nome della verità, di rivelare un altrui segreto.
Nessuno ha il diritto di tradire la propria anima o il proprio cervello.
Venerdì, la sera in cui ho ricevuto da comeicinesi@libero.it il messaggio con il numero telefonico da chiamare, è vero, non mi sono neppure posto la domanda di verificare chi fosse il titolare dell’utenza.
Per una precisa ragione.
Neppure durante tutta la successiva giornata ho cercato di sapere a chi esso appartenesse.
Per una precisa ragione.
Ed ancora, ho fatto squillare “quel” numero di telefono, la notte del 14 Agosto alle ore 23.54 senza neppure immaginare l’identità della persona alla quale mi rivolgevo con tanta sicumera.
Per una precisa ragione.
Per una ragione che non giustifica nulla, nel bene e nel male. Per un sogno.»
Aurora: -«Se io non conoscessi la dignità dei tuoi ideali, dubiterei fortemente di trovarmi di fronte ad una verità.
Sarei indotta a credere che le tue argomentazioni siano tentativi di aggiustamenti per comportamenti imprudenti se non addirittura colpevolmente semplicistici.
Se… »
Petrus: -«Signora, mi permetto di interrompere il vostro colloquio, poiché sono depositario di una confidenza che potrebbe risolvere i vostri dubbi.»
Aurora: -«Tu?»
Petrus: -«Io.»
Aurora: -«Ebbene parla.»
Petrus: -«Se potessi divagare maggiormente, mi piacerebbe raccontare l’origine della stima enorme che nutro per una persona (nonostante ella sia completamente astemia!)… »
Aurora: -«Al solito Petrus, bevi una grappa e limitati all’essenziale.
Saresti capace di narrare il diluvio universale o tutta la fuga dall’Egitto.
Essenziale, solo l’essenziale.»
Petrus: -«Grazie per la grappa, meglio doppia.
Conosco la Cristina del messaggio partito dalla casella comeicinesi@libero.it.
Detto semplicemente, ella è la nonna del nostro amico.
Giochiamo spesso insieme a dama, e pochi giorni fa mi ha tenuto impegnato un intero pomeriggio per parlarmi del suo amato nipote.»
Aurora: -«Tutto qui?
Quale è la confidenza chiarificatrice?»
Petrus: -«Signora, sapete bene che le parole non scorrono senza grappa!
Hanno bisogno di liquidi spiritosi per evaporare!
Ah! Ah! Ah!»
Aurora: -«Purché ti sbrighi, bevi quello che vuoi.» Petrus: -«Sarò velocissimo.

Cristina mi ha riferito di due sogni, e del dialogo completo con le frasi precise che -ha detto- si sono scambiati lei ed il nostro amico.
Per me l’incontro con Cristina non è stato un sogno, quindi non è un segreto.
Lei non mi ha chiesto di non parlarne, quindi non espongo un segreto.
Cristina è una persona aperta, schietta, sincera.
Non ha segreti.
Ella in nessun modo mi ha chiesto, o fatto intendere, di non divulgare il contenuto della nostra conversazione.
Le sue parole sono acqua cristallina.
Beve solo quella!
Ah! Ah! Ah!»
Aurora: -«Petrus, ora basta.
Ridere ti fa male.
Ti asciuga la gola!
Ah! Ah! Ah!
Saresti in grado di ricostruire i due incontri?
Ripetere puntualmente e dettagliatamente le frasi e le scene?
Sì o no?»
Petrus: -«Nessun problema.
Anzi no, un problema: mi occorre almeno un’ora.
Nessun problema.
Anzi no, due problemi: ho bisogno di due persone che leggano la trascrizione del colloquio.
Un uomo (per la parte del nostro amico) ed una donna (per impersonare la nonna Cristina).
Nessun problema.
Anzi no, tre problemi: mi servirà una terza persona per illustrare tutto ciò che non sarà dialogo.
Nessun problema… »
Aurora: -«Hai a disposizione Edith, Edoardo e Tom, due ore, una bottiglia di grappa alla ruta, e quanta birra riesci a bere.
Sbrigati, nessun problema… »
Bruno: -«Noi intanto potremmo andare ad ascoltare un po’ di buona musica napoletana, suonata al pianoforte dal mio amico col fiore di ginestra (ginestra fiore amato dalla mia donna) all’occhiello del bavero?»
Aurora: -«D’accordo. Lo sai che c’è anche la donna dalle mani ambrate… »

Il primo sogno

Petrus: -«Questa che ascolterete sarà la fedele ricostruzione del primo sogno.
Era la notte tra il venerdì 13 ed il sabato 14 Agosto.
Dalle ore 4.35 alle ore 4.38.
Edoardo descriverà la scena vista dal nostro amico. Edith raffigurerà la nonna Cristina.
Ho operato al meglio per non omettere alcun particolare.
Una precisazione: nella bozza, alla fine, ho indicato con i puntini di sospensione l’interruzione, definitiva, della conversazione con quella frase incompleta.
Posso bere un Don Alfonso rosso corretto con poche gocce di Bitter? Grazie.»
Edoardo: -«Nel giardino della mia infanzia, tra la straduzza foderata da muri di cinta composti da lastroni lavici grigio-argento e la pineta dalle ombre piene di cicalii e voli di passeri, seduta su una panca di pietra levigata dall’uso e dal tempo, la sagoma era inconfondibile.
Il grosso tupè di lunghissimi capelli né tinti né bianchi, ma di un candore naturale per nulla incupito dagli anni, finiva legato da una antica pettinessa di tartaruga con decori brillanti.
Il busto eretto di chi si mostri in posa pittorica, le spalle dritte nella morbida femminilità di un’altra epoca, la voce calma, le parole semplici, i gesti misurati, mia nonna Cristina non ruotò mai la testa, non girò mai il viso… »
Edith: -«Piccirì, per non lasciar dubbi sulla vera essenza della mia presenza e sulla origine della mia richiesta, e non consentire che tu le confonda con tue immaginazioni o le possa erroneamente valutare alla stregua di tue chimere, come prova della superiore volontà che mi ha eletto tua protettrice, ti predico, per domani, l’incontro con un uomo (per la precisione egli sarà il secondo della giornata), subito dietro l’angolo del fotografo.
Egli, sarà un giovanotto dal pantalone rosso a mezza gamba, ti chiederà una sigaretta.
Tu gliela offrirai titubante e lui ti ringrazierà dicendo “Forza Diego”.
Quando poco dopo udirai lo scampanare delle dodici dalla chiesa di San Petrus, una bimba dagli occhi azzurri e dai capelli d’oro, davanti alla fontana della Mandra, ti regalerà un fiore color del cielo.
Più tardi, il tappo della birra che bevi di solito a colazione porterà stampigliato, sul fondo, il simbolo della vincita al concorso “Stappate e-state con le bollicine”, ed allora ti collegherai ad un qualsiasi sito di scommesse on-line e punterai, vincendo, un solo colpo di cento euro alla roulette (non di più, né di meno), sul numero 33 (successivamente devolverai l’importo in beneficenza
alla “Associazione Recupero Sassofoni Orsi”).
Non sempre i sogni sono solitudini romanzate, a volte, ed il nostro caso attuale, in essi orbitano punti di contatto tra dimensioni altrimenti impermeabili.
Se avrai le previste conferme, tu saprai per certo da quale volontà universale ti viene l’ordine, bada bene dico l’ordine, di telefonare al cellulare che ti ho dato nell’ultimo messaggio.
È Lui l’infame.
Fallo, poi, immediatamente dopo, chiudi gli occhi e presto, all’alba successiva…»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

ACQUISTA COM www.lulu.com

Per Aurora – volume quarto – Vetrina LULU

Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

Per Aurora – volume quarto – Undicesimo giorno

Views: 42

Per Aurora – volume quarto – Undicesimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE SECONDA

Il diario di Bruno

Undicesimo giorno

Edoardo: -«Domenica15 Agosto…
Il telegiornale della sera ha mandato in onda le interviste raccolte subito dopo il fatto.
Alcune di esse hanno rasentato, anzi sono sprofondate nel ridicolo, altre mi sono apparse come residui di comportamenti para mafiosi, tutte, tutte indistintamente sono risultate serve dell’inutilità, della banalità (le quali ormai sono caratteristiche considerate per niente offensive dagli assuefatti cortigiani telespettatori).
Il vicino che per primo è giunto nella stanza… »
Edith: -«Come tutte le notti, alle quattro sono salito a chiamarlo per andare a pescare…»
Edoardo: -«L’intervistato, amichevolmente dice pescare, io penso rubare».
Edith: -«… la porta era aperta, ma non rispondeva. Eppure teneva aperti gli occhi, ma lui non parlava. La faccia era una maschera rossa.
Era bravo.
Perché l’ha fatto?
Perché?»
Edoardo: -«Il giornalista, senza molti preamboli gli ha chiesto…»
Una voce dall’alto: -«Ha visto la foto di Maradona sul tavolo?
Era rubata.
Lo sapeva?»
Edoardo: -«L’amico compare ha risposto, con la stessa sfacciataggine e mancanza di pudore… »
Edith: -«Adda murì mamma, mai na cosa e chesta.
È vero, lo sapete, ho qualche precedente, ma non ho mai rubato nelle chiese.
Maradona non si tocca. Forse sbaglio, ma penso così.»
Edoardo: -«Poi è stato intervistato il medico legale, o ufficiale
sanitario non ho capito bene… »
Edith: -«Un colpo tra gli occhi. L’arma della offesa gli è rimasta tra le dita, imbrattata di un rosso sangue. Autolesionista.
Senza dubbio.
Ha fatto tutto da solo.
La foto di Maradona?
Un miracolo!
Neppure una goccia l’ha sporcata.
Eppure era a breve distanza.
La faccia del cadavere, poveretto, era una maschera rossa. Tutto intorno schizzi, ma la foto pulita, senza una goccia! Un miracolo.
Non credo di sbagliare.
Questo è il mio pensiero.
Un miracolo.»
Edoardo: -«A chiarire le modalità dell’atto mortale è stato un personaggio di enorme spessore: il Magg. Sott. Cap. del Nuc. Invest. Insud. Inest. Ossequiato nel suo Ufficio presso l’Alto Comando Terrestre Navale Aeronautico Satellitare Sottomarino Supervulcanico Antiterremoti Competente per Territorio… »
Edith:-«Constatata la fine avvenuta mediante colpo da se stesso inferto nella parte centrale della parete frontale.
Sopralluogato il locale di cui l’azione suddetta.
Dato ascolto ad eventuali testimoni. Ricevuta conferma negativa a quanto prima, e prima di quanto.
Abbiamo,
io abbiamo al giudice ed al Piemme notiziato la negatività criminosa dell’attività prodotta da improbabile seconda terza quarta e quinta soggettività di individui sottoposti a verifiche investigative aventi per oggetto il suddetto fatto inoppugnabile e di certa natura lesivatoria.
La foto di Maradona?
Dettaglio inqualificabile.
Era rubata?
Sarà la superiore giustizia suprema a deciderlo sopra tutto.
Noi, io abbiamo il compito di investigatore.
I giusti giudicano, cioè giudiziano, cioè giustiziano, cioè giudificano, i militari indagano.
Noi, io non siamo i giusti.
Ho detto qualcosa di sbagliato?
Io penso così.
Per noi, io, questa è la legge.»
Edoardo: -«L’ultimo intervento è stato realizzato tra la gente comune… »
Una voce dall’alto: -«Salve lei è l’edicolante di Piazza Delle Vittime?
Lo conosceva il suicida?»
Edith: -«E chi non lo conosce.
Ogni mattina compra… »
La voce dall’alto: -«Comprava!»
Edith: -«…il corriere dello sport e mi parla… »
La voce: -«Parlava!»
Edith: -«… dei programmi televisivi a pagamento che ha visto la notte.
Lo conosco, lo conosco.
Solo TV ed a spasso per i bar.
Mai altro.
Brava persona.
Un poco…
Ma è vero?
La fotografia, il maleficio, il castigo universale…
Non so più cosa pensare, è tutto sbagliato.»
Edoardo: -«In una comunità microscopica come la nostra, il morso di una cagnetta rappresenta la notizia dell’anno per Mimì, l’intrepido temerario super fascistone gigante, proprietario direttore redattore telefonista autista delle sei pagine “IL GOLFINO” di cronaca sport politica chiesa costume moralismo arte previdenza assistenza sanità viabilità abusivismo clientelismo bla-bla-bla-ismi.
Così come fa pagare tariffe astronomiche per pubblicizzare qualsiasi schifezza… -tutto-, nonostante la tiratura non stratosferica, egli sarebbe capace nella stessa maniera di pagare compensi irrisori… – nulla- al promotore di un simile evento!
L’edizione straordinaria uscita nella tarda mattinata mostra in prima pagina il corpo.
Si vede poco e di lato, benché la foto sia molto ravvicinata.
Ciò che si nota è una folta capigliatura, una maglietta striminzita a larghe strisce verticali, la mancanza di scarpe, ed il pantalone estivo a mezza coscia -scuro con una tasca dalla fodera rivoltata anche essa a larghe strisce verticali-.
Il titolo ad otto colonne con caratteri cubitali dice…»
Edith: -«Ancora una vittima innocente».
Edoardo: -«Più sotto l’occhiello…»
Edith: -«La nostra società crea solo emarginati».
Edoardo: -«Io avrei scritto: “Eliminato un altro colpevole”. “La nostra società non ammette emarginati”.
Il testo (firmato Biagino) tanto piagnucolante quanto pregno di populistiche ribellioni sociali, svolazza tra luoghi comuni ed incoerenza…»
Edith: -«La nostra attuale amministrazione, demo… pluto… comunist… social… dittatoral… anarch… globalist… padana minimalist… con a capo la Sindachessa, di poche pretese ma oggetto di molte caricature, democristiana, ex democristiana, felice sorridente, convinta assertrice dei principi fondamentali ed inalienabili del matrimonio, del divorzio, della natura, della caccia e della pesca, delle zanzare e delle zoccole (topi, ratti, pantegane) gigantesche e ben nutrite, delle razze marocchine e padane, della civiltà napoletana e padana, dell’Italia e della padania, della patria unita, della patria in pezzi regionali, della patria in pezzettini provinciali, della sua minuscola patria comunale, essa, eletta dal popolo pecorone vigliacco, non è stata in grado di creare un parcheggio in Via Delle Ginestre, per dare una speranza di vita civile ai poveri emarginati.
Così nascono i ladri, e così si muore uccisi dal rimorso.»
Edoardo: -«Io avrei scritto “Anche chi è nato ladro sa che Maradona non si tocca.”
Essere mariuolo è una professione non adatta ai fessi.
Dalle pagine con foto che tutta la stampa locale ha dedicato questo pomeriggio al suicidio, desumo i particolari della scena del tragico evento.»
Edith: -«Su un foglio di carta, strappato da un quaderno a quadretti, l’addio alla vita del parcheggiatore abusivo di Via Delle Ginestre abbracciava la foto del grande Diego.»
Edoardo: -«L’immagine del Pibe, in una posa da austero condottiero con indosso la maglia azzurra, era poggiata sul tavolo della stanza cucina soggiorno pranzo antibagno lavanderia e stireria, proprio accanto al corpo abbandonato nella stagnante aria pregna d’odori di
sughi bruciacchiati, di saponi marsigliesi, di panni sporchi e di piatti da lavare.
Il manoscritto dalla grafia di difficile comprensione è stato riprodotto in fotocopia e, di lato, integrato da questa più semplice trascrizione a caratteri di stampa… »
Tom: -«Dal giorno in cui ho rubato la foto di Maradona non ho più avuto pace, e non ne avrò di certo in seguito, né distruggendola né restituendola.
Il mio peccato di non averlo amato e neppure rispettato è stato enorme, finanche maggiore della mia sfrontata e baldanzosa azione. Non chiedo scusa e non mi pento, poiché capisco che ogni tentativo in tal senso sarebbe inutile.
Chi troppo ama non sa perdonare.
Abbiate cura dei miei figli.
Loro non c’entrano.
Ignazio.»
Edoardo: -«Ignazio, il mio fratello gemello!»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

ACQUISTA COM www.lulu.com

Per Aurora – volume quarto – Vetrina LULU

Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

Per Aurora – volume quarto – Decimo giorno

Views: 24

Per Aurora – volume quarto – Decimo giorno

Decimo giorno

PARTE SECONDA

Il diario di Bruno

Decimo giorno

Edoardo: -«Sabato 14 Agosto … ore 23.54.
Ho telefonato al cellulare ricevuto da Cristina ed alla sua risposta… “Pronto”, senza presentarmi né chiedere chi fosse, non dandogli il tempo di interloquire, con molta calma, evitando qualsiasi interruzioni, suadente, deciso, gli ho detto…
Edith: -«Quando avevi venti anni potevi ancora fuggire alla tua coscienza.
Da giovani tutti ci siamo lusingati di essere simili a Dio.
Indistruttibili mortali.
Ora è tardi.
Non hai fiato per continuare la corsa.
Cessala, e sarai finalmente un distruttibile immortale. Sei braccato, emarginato, confinato finanche dai veri ladroni.
Puoi solo scegliere tra volare dalla finestra per dodici metri fino alla strada, pendolare al gancio di un lampadario, bere sette litri di acido muriatico, oppure, e basta, esploderti una cartuccia sulla fronte.
Fossi in te scegliere quest’ultima ipotesi, ma non intendo influenzarti.
Pensa che bello, non sei stato nessuno neppure rubando la foto di Maradona, invece diventi prima pagina liberandoci dai tuoi blasfemi inganni.
I giornali, i rotocalchi, le televisioni direbbero di te: “Con gli occhi vitrei su una maschera rossa.
Distruttibile mortale, diviene indistruttibile immortale!” Prova.
Un colpo solo.
Bum.
Non chiudere il telefono.
Bum.
Voglio sentire il colpo.
Attento alla foto.
Che non si macchi.
Dai, stronzo dai.
Bum.»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

ACQUISTA COM www.lulu.com

Per Aurora – volume quarto – Vetrina LULU

Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com