Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione  – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione musicale Lino Pariota.
Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò.
Presidente di Giuria Gianni Aterrano.
Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino.
Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.

«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.

Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.

Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.

L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.

Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.

Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL Festival di Napoli 2017 (seconda parte)
3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama
Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.
Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.
Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.
Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.
Vince: Antonya Di Iorio.
Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.
INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca
NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale
ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito
MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile
RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore
CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)
MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)
NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano
MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni
ANTONIO CORSI – Sola – Corsi
BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta
RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino
ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo
ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)
SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta
STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi
CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto
TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta
IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi
SARA GISON – Il sole e la luna – Gison
FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone
TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa
MARYAM – Mane e pacienza – Casalini – Sorrentino
ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo
MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello
ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone
VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi
ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)
CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito
ROSY PUGLIESE – Si te ne vaje – Pugliese & Marino
CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone
WALTER PETITO – Addò staje – Marchese
TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo
MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta
LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito
EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi
CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli
VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone
DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega
GENNY VITALE E YEDEN – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

 

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

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ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su festivalnapoli@libero.it e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

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Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Articoli “Otto milioni” 2023

Classifica finale Articoli Premio “Otto milioni” 2023

Articoli finalisti Premio “Otto milioni” 2023

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A2301 Articoli 2023 giuria web

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A2304 Articoli 2023 giuria web

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Classifica finale Articoli Premio “Otto milioni” 2023

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Classifica finale Articoli Premio “Otto milioni” 2023

Classifica finale Articoli Premio “Otto milioni” 2023

Sezione Articoli: ecco la classifica finale relativa ai primi cinque posti ottenuta sommando i voti espressi da quattro differenti e autonome Giurie.

Articoli 2023 Giuria web

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Votazione Giuria 1

Votazione Giuria IL DISPARI

Votazione Giuria DILA APS

VOTAZIONE FINALE

Quinto classificato con voti … è
……
con l’Articolo
…..

 

Quarta classificata con voti … è
……

con l’Articolo

…..

 

Terza classificata con voti … è
……

con l’Articolo

…..

Seconda classificata con voti … è
……

con l’Articolo

…..

 

Prima classificata con voti … è
……

con l’Articolo

…..

 

Con …voti vince il primo premio per la sezione Articoli…
….
con l’Articolo
.

Le operazioni di votazione delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Video, Articolo) della dodicesima edizione del premio internazionale “Otto milioni – 2023” sono terminate!

La proclamazione dei vincitori sarà resa nota in occasione dell’evento DILA inserito nel palinsesto della rassegna internazionale BookCity (17 novembre ore 11.00 c/o il Centro Internazionale Brera di Milano), mentre la cerimonia di premiazione verrà effettuata nel mese di dicembre, in sede da decidere (Ischia e/o Roma).

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20231023

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Angela Maria Tiberi intervista Jorge Nedich
Scrittore, Editore, Premio Amico Rom alla carriera letteraria

D:- Raccontami la storia della tua infanzia
R:- Durante la mia infanzia ho vissuto da nomade in tende, quindi non ho frequentato né la scuola primaria né quella secondaria.
Né avevo mai tenuto un libro tra le mani, ma ho imparato a narrare oralmente, guardando e ascoltando i miei antenati e posso dire con orgoglio che sono Jorge, figlio di Ipe, nipote di Tea e pronipote di Bobia, tutti narratori orali, e che seguo le loro orme: quando scrivo parlo.
Ammiravo molto mio nonno Tete che era un grande narratore pieno di silenzi, movimenti e gesti che non riuscirò mai a recuperare.
Andavo a vendere fumetti sui treni e sugli autobus e così, facendo domande e guardando le immagini, ho imparato a leggere quando avevo sei o sette anni.
Da adolescente ho scritto le mie prime poesie: erano terribili.
Di notte, nella mia tenda, accanto al lume a cherosene, da cui tremolava una luce gialla, continuavo a leggere finché mio padre, per paura di appiccare un incendio o che diventassi pazzo leggendo così tanto, mi mandava a letto.
Da adolescente le mie letture erano libri di dubbia qualità.
Dopo i 30 anni ho iniziato a leggere autori e ho smesso di cercare libri, ma ho sempre mantenuto la convinzione che sarei diventato uno scrittore.
Da bambino pensavo che la saggezza fosse nel libro, non nell’uomo.
A 34 anni ho pubblicato “Gitanos, nel bene e nel male”, nel 1997 è uscito “Ursari”, entrambi per Torres Agüero Editore.
Nel 1999, con quei due libri e una grande cartella piena di manoscritti, ho fatto domanda per il corso di letteratura presso l’Università Nazionale di Lomas de Zamora, dove ho sostenuto un esame, che ho superato, e poi la stessa università ha creato un precedente legale per farmi intraprendere la carriera letteraria, poiché non avevo studi né primari né secondari.
Quello stesso anno sono stato finalista al Premio Planeta dell’Argentina con il romanzo “Leyenda gitana”, pubblicato nel 2000 dalla stessa etichetta.
È stato pubblicato anche in Spagna dalle Ediciones del Bronce, con il titolo “La strana solitudine degli zingari”.
Un altro mio romanzo “Il respiro nero dei rom” è stato finalista al Premio Planeta in Argentina nel 2004 ed è stato pubblicato nel 2005 da Editorial Planeta.
Nel 2008 sono stato consulente sulla cultura gitana e compositore di (Dime linda) canzone centrale del film Aniceto di Leonardo Favio.
Nel 2010, l’Editoriale Vergara ha pubblicato “El pueblo ribelle”, una cronaca della storia gitana.
Nel 2014, Ediciones de la Flor ha pubblicato “El alma de los parias”, un romanzo autobiografico, considerato dalla critica tra i migliori romanzi dell’anno.
Nel 2021 ho pubblicato “Il colore dell’alto vescovo” in Voria Stefanovsky Editores.
Nel 2021, l’Istituto di Cultura Zingara della Spagna insieme al Ministero della Cultura della Spagna mi assegna il Premio di Letteratura e Arti dello Spettacolo.
Le mie opere sono state tradotte in inglese, ceco, portoghese, ungherese e islandese.
Nel 2023 riceverò il Premio Amico Rom alla carriera letteraria e il mio romanzo “El alma de los paria” sarà tradotto in italiano da Edizione Donabó come “Alma gitana”.
Nel 2013 ha fondato e attualmente dirigo la casa editrice Voria Stefanovsky Editores.
Sono stato considerato dalla critica il miglior scrittore gitano vivente e uno dei tre più importanti della letteratura gitana.
Dal 2003 al 2009 ho lavorato come professore del seminario narrativo tenuto nel programma artistico presso l’UNLZ.
Ho tenuto il Seminario “Gli zingari nella letteratura e nel cinema del quartiere” presso l’UBA.
Nel 2018 ha creato e coordinato l’Osservatorio Zingari dove circa 70 persone, per lo più insegnanti, lavorano in 14 province fornendo educazione interculturale nelle scuole e nei percorsi pluriclassificati.

D:- Obiettivo futuro per la letteratura.
R:- La letteratura sarà sempre avanti a ciò che accade all’umanità o dietro di essa, mostrando più in dettaglio ciò che accade agli esseri umani attraverso la giustizia e i media.
L’arte sarà sempre un passo avanti e la scienza un passo indietro, riparando ciò che l’uomo stesso distrugge.

D:- Affinità culturale tra la popolazione zingara e quella napoletana nel periodo dell’immigrazione in Argentina?
R:- La diffidenza verso tutto ciò che veniva dall’esterno, finché, a poco a poco, gli immigrati progredirono e divennero parte delle élite e ottennero i governi, come è successo in tutto il mondo.

D:- C’è affinità culturale tra i napoletani e gli zingari attualmente in Argentina?
R:- No, questo non esiste in termini sociali, ma in termini personali.

D:- Come convivono gli zingari con gli arabi?
R:- Da quel poco che sappiamo lì vivono malissimo, picchiati come cani, i diritti umani non contano e l’ONU non ha indagato su nulla.

D:- Esiste armonia sociale tra arabi, napoletani e rom in Argentina?
R:- Ripeto, non in modo istituzionale, lì gli zingari vengono sempre esclusi, se non ci sono legami personali.

D:- Posso confermare la tua intesa con Bruno Mancini per la tua collaborazione ai progetti artistici e di promozione sociale ideati e in fase di realizzazione da parte dell’Associazione “Da Ischia L’Arte DILA – APS”, e la tua prossima presenza a Ischia come ospite di un nostro incontro culturale?
R:- Certamente e affermo molto volentieri tutta la mia stima nel confronti vostri personali e della vostra Associazione DILA APS.

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Antologia ISPIRAZIONI in vendita a Ischia

L’antologia ISPIRAZIONI prodotto dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” contenente tutte le opere finaliste delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Video, Articoli) del Premio internazionale di Arti Varie OTTO MILIONI –edizione Edilt Santoro, ISBN 788832 267723-, può essere acquistata nell’edicola Trani di Piazza Eroi a Ischia, cell. 3792345916.
Nello stesso punto vendita potrete prenotare e/o comprare anche tutte le altre antologie realizzate dall’Associazione DILA APS e tutti i libri di racconti e di poesie scritti da Bruno Mancini e dai Soci DILA APS.

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20231023 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20231016

Il Dispari 20231016 – Redazione culturale DILA APS

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Carla Rugger: Riflessioni sul racconto “Vasco e Medea” di Bruno Mancini

Caro Bruno ho letto il tuo racconto “Vasco e Medea”.
Soffermandomi tra le righe del tuo lungo racconto (o romanzo) ho avvertito l’eco di un altro scrittore e drammaturgo: Jonesco ma naturalmente sei tu con il tuo dialogo, a tratti “spezzettato” , singolare.
Sei un Poeta Scrittore, un ermetico e credo che non cambierò idea.
Sei uno scrittore originale e devo rileggerlo al meglio affinché “entri nella trama”.
La tua opera è, spero tu non me ne voglia, un lungo racconto in prosa… credo tu lo sappia.
Vasco e Medea: due entità non dissimili, che si cercano, si incontrano, scontrano e ognuno va per il sentiero o via chiedendosi il perché del loro reciproco agire.
Vasco (un nome originale) e Medea (altrettanto singolare) sono personaggi unici.
Lui, Vasco si interroga sul perché della vita, lei, Medea vuole “profanarsi” ma non può o non vuole. Insomma un ritmo prosastico incessante in cui il linguaggio piano, discorsivo non fa una piega e le parole si agitano ai voleri di un vento assassino.
Devo dirti che il testo Vasco e Medea assomiglia al libro “Ulisse” di James Joyce.
Ecco la mia l’analisi: «Vasco e Medea, due entità dissimili e complici nella vita. Una Medea agguerrita, mentre, in realtà, Vasco è complice o somiglia ad altri “compari” che come lui (egli si tramuta in loro) sono attratti dal loro fuoco di rivalsa.
Molti i personaggi che circondano Vasco e Medea tra cui la “Guascona” Aurora, che a me appare come la coscienza fatta donna, la quale ascolta con pazienza i sogni, i desideri e molto altro di Vasco il quale, al termine, si immedesima nel cantante, non più giovane, facendo suoi dei brevi testi da lui scritti nel foglio delle sue avventure.
Sappiamo che il poeta scrittore è un po’ folle, personalmente a me piace pensarlo…
Del resto se così non fosse, non potrebbe creare personaggi un po’ “folli” anch’essi!
In realtà egli preferisce meditare, coloro che vorranno comprendere la verità dovranno pensare leggendo.
Per gli altri, i dubbiosi di sempre, si attende la “macerazione” dei loro pensieri sconnessi, incapaci di discernere.
Vorrà cedere l’uomo d’oggi traviato e illuso da preconcetti istillati gradualmente in una sorta di machiavellica invenzione?
Ma torniamo al romanzo in libertà dal titolo “Vasco e Medea”.
Essi sono i veri interpreti del loro destino e Aurora resta in disparte ad osservare la dualità di due corpi/menti che si fronteggiano l’un l’altra in un dualismo di necessità.»
Caro Bruno ciò che ti invio é solamente una breve impressione del tuo romanzo se non sei convinto dimmi il tuo parere te ne sarò grata.

Carla Rugger

Il racconto “Vasco e Medea” fa parte del libro “Per Aurora volume primo” ISBN
9781471081149 – 14 €, acquistabile al link
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-primo/paperback/product-29772m.html?page=1&pageSize=4
oppure presso l’edicola Trani in Piazza degli Eroi a Ischia.

Il Dispari 20231016 – Redazione culturale DILA APS

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REDAZIONE |Alberto Liguoro al Bookcity di Milano con il suo romanzo IMMGINAZIONE

Il Dispari 20231016 – Redazione culturale DILA APS

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Il prossimo 18 novembre, l’Associazione Centro Comunitario Puecher Milano e l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” presenteranno nello “Spazio del Sole e della Luna”, via Ulisse Dini 7 Milano, con inizio ore 10.30, il romanzo di Alberto Liguoro “IMMAGINAZIONE”in forma di reading.
Alberto Liguoro, socio fondatore DILA, magistrato, avvocato, scrittore, giornalista ben noto ai lettori di questa pagina da quando ha scelto di trasferirsi a Ischia con tutta la famiglia per godere a pieno le piacevolezze della meritata pensione!
L’evento, a ingressi libero, è inserito nel programma di BookCity 2023 (rassegna internazionale del libro e della lettura).
Moderatore Giuseppe Deiana, interverranno l’Autore Alberto Liguoro e Bruno Mancini Presidente DILA APS.
Regia di Monica Liguoro.
In pratica Alberto Liguoro introdurrà l’esibizione offrendo qualche spunto di riflessione sulla natura della performance, che, poi, la piccola Ginevra Marcantonio, autrice della copertina del libo, aprirà presentando gli altri partecipanti.
STORIE di VITA saranno proposte con brevi dialoghi e conversazioni tra i personaggi: Mister = Gabriele Orlandi, Isabella = Maria Rosaria Mollo, Ernesto = Anna Scacchetti, Lo Spagnolo = Martino Alberti, Fernando = Luca Scacchetti, Il Masnadiero = Andrea Marcantonio.
Praticamente ci saranno 6 SCENE che l’Autore unirà con un racconto intermedio, come un fil rouge, anche interloquendo sporadicamente con gli altri nelle vesti di Sir (il filo conduttore del tutto).
Quasi come se si svolgesse un film al quale i presenti assistono.
Saranno esposti alcuni Diari d’Artista, nati dal progetto sperimentale Libri/Diari della prof.ssa Monica Liguoro con alcuni studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado
Dice l’Autore Alberto Liguoro: «Anche in questo mio ultimo libro, seguendo un percorso che da qualche tempo, mi sta particolarmente a cuore e propongo all’attenzione di chi legge, attraverso tutti i miei scritti: romanzi, articoli, poesie ecc. cerco di rispondere alla complessa domanda: “In un futuro inesorabilmente distopico, possiamo ancora credere e sperare in un mondo migliore, nel quale vivere e non sopravvivere, amare, giocare, ballare, vedere il sorriso sui volti di tutti?”»
E Giuseppe Deiana, Presidente dell’Associazione Puecher aggiunge: “Il dono della conoscenza nobilita la vita umana”.

Il Dispari 20231016 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20231009

Il Dispari 20231009 – Redazione culturale DILA APS

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Franco De Biase nuovo amico dei progetti culturali Made in Ischia

Il Maestro Franco De Biase ha vissuto con successo le prime esperienze musicali, da ragazzo, tra i gruppi emergenti della musica blues napoletana già negli anni ’70 e ’80.

Come esponente e fondatore del gruppo “Virus”, menzionato anche nella Enciclopedia della Musica Rock Napoletana, ha partecipato a svariate manifestazioni musicali della Regione Campania come “Estate a Napoli” e  “Rassegna di gruppi blues”, e ad alcuni concerti presso il Teatro Posillipo, ed anche ad altre numerose manifestazioni e rassegne di musica rock-blues.

In  seguito   si  è dedicato  allo  studio  della musica classica, diplomandosi in  Canto nel 2002 presso il Conservatorio di Vibo Valentia.

Nel  2016, presso il Conservatorio  S. Pietro  a  Majella di Napoli, ha conseguito la Laurea  di   2° Livello in Composizione di Musica Applicata alle Immagini con votazione 110, e, nel 2018, la Laurea di 2° Livello in Composizione con la votazione di 110 e lode.

Negli anni 80 ha fatto parte del Coro “La Polifonica” diretto da Joseph Grima (M° di Direzione Corale al Conservatorio di Napoli), partecipando a         numerosi concerti.

Come esponente del coro ha fatto parte, nel 1984, dell’Opera “Macbeth” di G. Verdi diretta al Teatro  S. Carlo di Napoli dal Maestro Riccardo Muti.

Nel  2016/17  viene  invitato  dalla Maestra  Elsa  Evangelista (in seguito Direttrice  del Conservatorio   di   San   Pietro   a  Majella  di  Napoli) a   partecipare  come  artista  del  coro in qualità di Tenore, a numerosi concerti.

Continuando a frequentare l’ambiente del teatro San Carlo, negli anni 80 /90, partecipa, come artista figurante, a numerose prove di Opere liriche: prove d’orchestra, di regia, di ballo, ecc. sotto la guida di artisti di grande rilievo, tra cui Riccardo Muti, Daniele  Oren, Federico Fellini, Lina Wertmuller, e  numerosi altri.

Da queste straordinarie esperienze sono nati  il suo interesse e  passione per il “Teatro in Musica” e si è formata  la sua personalità artistica nel genere teatrale, il cui stile si avverte anche nelle sue composizioni di canzoni  napoletane, seppure di un sapore nuovo e nello stesso tempo classico.

Il Dispari 20231009 – Redazione culturale DILA APS

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Nel  2013,  in  occasione del Convegno  Internazionale di  Studi “Gesualdo dentro  il ’900”, nel 4° Centenario dalla scomparsa del grande musicista Carlo   Gesualdo Principe di Venosa (1566-1613), ha partecipato al Laboratorio di Composizione tenuto  dal Maestro  Enrico  Renna, componendo  un brano  per  orchestra di  fiati  dal titolo “A Gesualdo da Venosa e le sue vittime”, eseguito poi, nella sala Scarlatti, dall’Orchestra di fiati del Conservatorio “ S. Pietro a Maiella” diretta dal Maestro Paolino Addesso.

In seguito, nel volume pubblicato in collaborazione con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli e il Dipartimento di scienze Sociali dell’Università di Napoli, dal titolo “NINNA NANNA UN CANTO SENZA FINE” a cura di Giovanni Guanti e Daniela Tortora, partecipa con la composizione “NOTTE NEL MEDITERRANEO” (dramma in musica per  quintetto d’archi,  coro e fiati dedicato alla tragedia dei migranti.)

Sue composizioni per orchestra: “DREAM” sinfonia in tre movimenti; “DON FERNANDO” dramma in musica su Testo di Mario Scippa; L’ERRANTE” musica a programma in tre movimenti; “FRAMMENTI  DI UNA VISIONE SONORA” musica a programma in quattro movimenti.

Musica per teatro: “FAVOLA SACRA” Dramma in tre atti per orchestra e strumenti elettronici (su libretto proprio).

Alcune piccole composizioni dodecafoniche per flauto e pianoforte, Due piccole fughe per Quartetto d’archi in scrittura atonale.

Canzoni napoletane: “Pianefforte e notte” su testo di Salvatore di Giacomo; “LUNA NOVA” testo di Salvatore di Giacomo.

Musica e parole:  “LASSA FA ‘O CORE”; “‘NA CANZUNCELLA”; “‘A CUNFUSIONE”; “CORONA VIRUS”; ” ARABESCA”.)

Numerose canzoni elaborate su testi di poesie di autori anonimi napoletani, destinate al teatro leggero.

Musica Rock e Funhy: RESTA CCA; VOGLIA D’ESTATE; ACUSTICO; FORSE ‘O MUNNO PUTTESSE CAGNA’; PRESTO TUTTO CAMBIERA’.

Attualmente, prosegue nello studio e nell’approfondimento di tutto ciò che riguarda la composizione per orchestra, componendo nuovi lavori musicali, unendo a questo la passione per la pittura, realizzando quadri propri al fine di creare delle performance multimediali ispirate alle proprie composizioni musicali.

Un evento di questo tipo, si è svolto nella galleria d’arte in piazza Municipio nel 2010.

In seguito, presso  la Villa  Cerillo  a  Bacoli, con la partecipazione e l’ intervento del Filosofo Prof. Giuseppe Ferraro  docente di Filosofia Morale presso l’Università Federico 2° di Napoli, ha presentato un’installazione d’arte “LA NECESSITA’ DI UNA NUOVA VISIONE DEL MONDO” composta da propri quadri ispirati alle sue composizioni musicali, unendo musica ed esoterismo (di cui si occupa da numerosi anni).

Da molti anni  impartisce lezioni di pianoforte, chitarra  moderna, canto, solfeggio, armonia, e composizione

Franco De Biase sarà uno dei protagonista dei prossimi eventi che l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” terrà a Milano nell’ambito della manifestazione internazionale del libro e della lettura BookCity 2023 (17- 18 novembre).

Infatti, insieme alla Soprano Angela Prota, applaudita interprete di alcuni eventi culturali effettuati nel Salone Onofrio Buonocore della Biblioteca Antoniana di Ischia, è impegnato nella realizzazione di un brano musicale, scritto su testi di Bruno Mancini, che loro due presenteranno in anteprima durante la cerimonia di comunicazione dei vincitori delle quattro sezioni del Premio internazionale di Arti Varie OTTO MILIONI che, appunto, DILA APS proporrà a Milano il prossimo 17 novembre.

E poi… in replica a Ischia!

Angela Maria Tiberi
Vicepresidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”

Il Dispari 20231009

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Il Dispari 20231009 – Redazione culturale DILA APS

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Liga Sarah Lapinska | Twitterone

Diāna Paulušenko e Vineta Stepiņa, due ottime amiche impegnate nell’Associazione per i disabili “Zvaigzne” (in traduzione “La Stella” ) guidata da Dzintra Saulkalne e dai suoi colleghi nella città di Jelgava ìn Lettonia, posano tutte e due felici con l’antologia “Penne Note Matite” e con il mio disegno “Malinchony” esposto alla mostra “Tēma”, grazie alla professoressa di economia Baiba Rivža e all’artista di moda Daiga Latkovska.
Diāna Paulušenko è un’ottima padrona di casa, mentre Vineta Stepiņa è una artista autodidatta che crea oggetti di artigianato astratti e molto originali.

Anche suo figlio Edgars e il suo amico Leon sono artisti.
Diāna e Vineta augurano l’ energia creativa e il successo agli artisti e agli appassionati d’arte in Italia, invitandoli a venire a trovaci in Lettonia più spesso.

Il Dispari 20231009

Il Dispari 20231009

Il Dispari 20231009 – Redazione culturale DILA APS

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DILA

NUSIV