TEMPO

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TEMPO

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

LA ZINGARA PARLA

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

Tempo di scorie.
Chi veglia la notte della
notte
del dopo?
Sull’argine?
Al senso di frasi
a comporre immagini
strappando agguati e affanni?
Il nucleo dei loro,
di loro, di loro tutto
esplode in direzione ottuse
abbagli suoni brividi
anche i ritmi incalzano.
 
Tempo di scorie.
Tutto accadde.
Uomini in tute asettiche
sotterrano.
A quando un nuovo fiore?

Jeanfilip

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

I TUOI OCCHI

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I TUOI OCCHI

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

I TUOI OCCHI

I tuoi occhi

sono rupi.

La tua pelle è
liscia come ghiaccio.

Capelli

nebulose.

Il tuo orecchio ricorda la scia di un motoscafo
concentrica in un
lago calmo alpino e limpido.

Le tue ciglia
cipressi.

Il tuo braccio e la tua spalla
un cavallo, una cavalla.

Formiche
le tue unghie.

I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi

Le tue dita mi ricordano il differenziale una tastiera
di pianoforte di fisarmonicale tue dita mi sembrano
le leve che fanno suonare clarini e sassofoni.

Bacio il tuo
petto

la guancia
come premute di arancia siciliana.

Questa luce di lanterna
questo cuscino
questo muro che ti tocca
questi libri intorno
questa luce
di lanterna
rossa
attutita da una stoffa
questa aria
tutta nostra
già respirata
già sudata

ti bacio
gli occhi
capelli
nebulose.

La tua gola
è la ruota di una carrozzella, la tua gola sono i raggi di una ruota
di carrozzella, la tua gola è una
bottiglia.

la tua fronte
è una
marina

i tuoi denti
sono teste di cerini

il tuo labbro
sai

il tuo labbro
è curvo come un arco

e il tuo naso
è la freccia

bella
la tua fronte
è una marina.

Il tuo cuore
lo sai
non è tuo

Il tuo cuore
non è tuo
il tuo cuore.

I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi.

Ancora non cantano le prime voci dell’alba
tu canti una nuova canzone
tu guardi e sorridi
tu cerchi le mani
tu cerchi i pensieri

questa luce
di lanterna
attutita da una stoffa

gli affetti più densi
gli amori più enormi

più calmi
più belli.

I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi

la tua fronte
è una marina.

Jeanfilip

IO ERO UNA BESTIA RARA

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LA ZINGARA PARLA

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UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

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EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

SPIGOLO

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SPIGOLO

Bruno Mancini

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LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

(SPIGOLO)

Svirgolo ancora un grumo
di scelte evitate

– d’intorno i petali
di sopra il polline -.
Per l’apatia del vinto,
per forze,
malinconie,
nella voliera dei merli indiani.

E l’embolo mira al cervello.

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

POVERO AMORE MIO

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POVERO AMORE MIO

Bruno Mancini

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LA NOTTE È FINITA

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EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

Povero amore mio
che pena mi fa la tua pena
che pena mi agita la tua paura
che pena la tua debolezza
– non aver saputo odiare –
– non vivere vendette –
che pena capirti
ancora e sempre ottusa
verso parole vere.
Ritrovi il sonno
Ricerchi incontri
Ti bastano risi sciocchi.
Amandomi?
Ottusa e sciocca.
Vengo un poco ad abbracciarti.

Domani andrai,
perché così voglio,
ancora una volta,
sapendo che ti aspetto
stavolta,
e che poi faremo l’amore.
Scrivere la parola fine
costa un attimo
ci si ritrovi per caso
o per ricerca.
Lo stesso attimo
che basta
a nascere od a morire.

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

EQUIVOCO

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EQUIVOCO

Bruno Mancini

Poesie

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I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

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TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

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DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

Scioglie le trecce finte
la nuova Giulietta
– dal Rimmel Bizzarre –
– targata oggi-domani –
fascinosa di anni attesi.

Muove passi decisi
la nuova Beatrice
mostra le ciglia finte
– le sue più belle! –
– lacche rosse –
fascinosa in anni attesi.

Tesse più reti di parole
Penelope regina
“Barbara”
– curve da rugby –
– taglio a spazzola –
– lampi aggressivi –
fascinosa per anni di donne.

Provoca la tua tristezza
la nuova Silvia
– dalla cassa di un grande magazzino –
con le cose di un grande magazzino –
anche l’aria condizionata –
fascinose sono le altre.

Attacca il tuo sesso
nuova diva Cleopatra
– lucide labbra Layla –
– pube rasato –
fascinosa per anni spesi.

La bella schiera
di colpo le maschere antiche
sui trucchi di pace del viso
annoda le dita in attesa,
assente
– la bella giostra
ferma la ruota
per un altro giro -,
il grido è uguale:
“Avanti il prossimo”.

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO