COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

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COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

DOMANI ALL’ALBA

E VAI COI NOSTRI

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

Chi sussurra nel mio orecchio?
Chi parla
pronto chi urla?

“Vendemmiando il grappolo
d’uva – sul balcone –
tra i pampani intravisto
– sdraiato –
forse figlio di una sola donna
– monotono –
mi turbi.”

You baby
chiedi e non chiedi
che razza d’amore è il mio
se lo lascio svelare
senza decenza.

°———°———°——–

Chi guarda nei miei occhi?
Ipnosi
non credo, non basta!

“Saldando il tubo catodico
– nel divano –
tra i rottami di una radio
– armonica –
forse figlia di un uomo e di una donna
– assente –
ti schiaccio.”

You boy dimmi e non dimmi
che razza d’amore è il tuo
se lo lasci ciurlare
nei trogoli di porche.

°———°———°———

Chi invade la mia testa?
Vigliacco.
Chi ti ride sul muso?

“Sfiancando i forti privilegi
– a letto –
tra lenzuola profumate di cipria
– in lotta –
forse figli di coppia con cuori di
poeta sogniamo.”

You baby, you boy
sai e non sai
che razza d’amore è il nostro:
da quando a quando
da sempre a sempre.

°———°———°———

Chi spegne la candela?

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

Incarto caramelle di uva passita

POESIE

Bruno Mancini

MOVENDOTI COSÌ

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MOVENDOTI COSÌ

MOVENDOTI COSÌ

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

DOMANI ALL’ALBA

E VAI COI NOSTRI

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

Movendoti così,
tacita,
cercavi di fuggire
– le mosche volavano –
dalla truce seduzione
del nuovo faraone
– le mosche volavano in tondo –
quasi temessi
succube
– le mosche volavano in tondo nella stanza –
l’antica punizione
della brace abbacinante.

Discorsi discutibili
silenzi
improponibili
– le mosche zampettano –
dalla cima del Tibet
non vedi mare
– le mosche zampettano come galline-
girano zingari
con guinzagli d’oro
– le mosche zampettano come galline nel pollaio -.

°———°———°———

Sono le quattro e venti all’alba
e tutto va bene.

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

Incarto caramelle di uva passita

POESIE

Bruno Mancini

E VAI COI NOSTRI

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E VAI COI NOSTRI

E VAI COI NOSTRI

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

DOMANI ALL’ALBA

E VAI COI NOSTRI

E vai coi nostri

Scoreggiavano puzzolentemente
sputazzate e rasche di sigari
toscani bronchiti croniche
a volo dai palchi alla platea.

I pellerossa in bianco e nero
muori fellone
e vai coi nostri.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Bestemmie lunghe come una
canzone. Inferno paradiso santi e
madonne mamme e sorelle
per un refrain di puttanate in libertà.

Colonne di cartone
lacrime di cipolla
Buffalo Bill e il suo cavallo bianco.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Scaccolamenti di nasi scatarranti.
Rutti etnici al gusto di carrube
polifemiche presenze
le panche appiccicose di schifezze.

I bucanieri dalla benda
all’occhio onore, patria, fedeltà
Totò.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Lei
mi stringeva
a tratti
forte
il braccio
di nascosto.
Io
le toccavo
un poco
scalzo
il piede
di nascosto.

Com’era bello andare a cinema una volta.

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

Incarto caramelle di uva passita

POESIE

Bruno Mancini

DOMANI ALL’ALBA

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DOMANI ALL’ALBA

DOMANI ALL’ALBA

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

DOMANI ALL’ALBA

Domani all’alba

Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni semplici
e il fascino del brusio
mi spinge lontano, fino.

All’attimo che colsi,
morbida,
perlate di rugiada
forse le labbra
forse le bacche rosate
al culmine dei seni.

°———°———°———

Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni turbolente
e lo struscio di carta contorta
mi spinge lontano, fino.

Ai giochi tra i muschi,
morbida,
in un taglio di luce
forse le dita
forse le labbra rosate
al culmine dei sensi.

°———°———°———

Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni allucinanti
e lo sfascio di stagnola stracciata
mi spinge lontano, fino.

Al soffio spento,
morbida,
domani all’alba
forse una rete
forse le dita rosate
attanagliate al collo.

E VAI COI NOSTRI

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

Incarto caramelle di uva passita

POESIE

Bruno Mancini

LETTERA A MIO FIGLIO

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LETTERA A MIO FIGLIO

LETTERA A MIO FIGLIO

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

Lettera a mio figlio

Non saprei cosa dire
se non fossi sicuro che non ci sei.

Così la genesi
la crisi
l’intimo nesso messo a nuocere.

Non sarei deciso ad accettare
se non fossi sicuro di non averti.

Così la razza padrona
la folla
l’estremo baluardo baluginante.

Non vorrei poter credere
se non fossi sicuro di mentirti.

Così la scelta
la stasi
l’ultimo buco di un passaggio.

DOMANI ALL’ALBA

E VAI COI NOSTRI

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

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Bruno Mancini

Jeanfilip