“RISTORO” – poesia

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“RISTORO”

Dalla raccolta di Bruno Mancini

Io fui mortale

SCRIVERÒ DI TE INNOCENTE

CHE GIUNGA DA LONTANO

LA LISTA

SCRIVO POESIE

L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA

MA DOVE SEI

EPPURE TU MI CHIEDERAI D’ILLUDERTI

LE ONDE ORIZZONTALI

SE LE TUE CHIAVI

ORA CONOSCO

IGNAZIA’S DAY

EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

LA DOMINANZA

NEI BOSCHI DI CASTAGNI

“RISTORO”

“Ristoro”
chiese il viandante ad una palma ombrosa.
Rispose:
“Inseguimi”
nel moto rotatorio di un satellite.
Viandante Ignazio
mostrò l’arma a forma di pistillo
e udì il perenne urlo
“Abbattimi”
detto alla lama che la spaccava in due.

LA PAUSA

NON MENO DEL SUO CONFLITTO

FORSE COSÌ VA IL MONDO

IGNAZIO SCOPRÌ LA LEGGE DEL TAGLIONE

TRA EUTANASIA E GHIGLIOTTINA

LA GRANDE CIRCONFLESSA

E VENNE L’ORA DEL DISINCANTO

PERICOLO!

LA POZZA, OSSIA L’ADDIO.

NEL MANTO UNISONO

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NEI BOSCHI DI CASTAGNI – poesia

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NEI BOSCHI DI CASTAGNI

Dalla raccolta di Bruno Mancini

Io fui mortale

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MA DOVE SEI

EPPURE TU MI CHIEDERAI D’ILLUDERTI

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SE LE TUE CHIAVI

ORA CONOSCO

IGNAZIA’S DAY

EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

LA DOMINANZA

NEI BOSCHI DI CASTAGNI

Nei boschi di castagni
lumache senza chiocciole
mute
vischiose
non segnano scie contorte sulle foglie.

Sul mio terrazzo ogni mattina
un nuovo arazzo si sovrappone
al vecchio
ghirigoro
del giorno da poco terminato.

Io sia molesta spugna
che cassa i segni
impressi in tenebre di tragitti
– e non importa se con stelle o senza.
Rodolfo Valentino
The Four Horsemen of the Apocalypse
già non lasciava impronte
mentre ballava il tango.

“RISTORO”

LA PAUSA

NON MENO DEL SUO CONFLITTO

FORSE COSÌ VA IL MONDO

IGNAZIO SCOPRÌ LA LEGGE DEL TAGLIONE

TRA EUTANASIA E GHIGLIOTTINA

LA GRANDE CIRCONFLESSA

E VENNE L’ORA DEL DISINCANTO

PERICOLO!

LA POZZA, OSSIA L’ADDIO.

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LA DOMINANZA – poesia

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EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

LA DOMINANZA

La dominanza si ferma,
assurge a blocco
nell’indaco di un equilibrio assoluto.

Bigotti e moralisti
fuori dall’uscio
quando una Ignazia sarà per me
la bambola gonfiabile
senza tracce nel tempo
di ululati scomposti;

assonnati e stupidi
a letto presto
nei giorni di costumi
sbrindellati spappolati a pezzi
tra i resti dei fiume di fumo
ed i sapori della sua carnalità.

Che importa se il Dominus
debba pentirsi del suo ardire:
il sesso non è gioco per dubbiosi.

NEI BOSCHI DI CASTAGNI

“RISTORO”

LA PAUSA

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EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA – poesia

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EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

Eppure se tu fossi stata violata
– il vicino di casa maledetto-,
se nel fatato mondo d’innocenza tu
come madre baldracca del figlio di puttana,
tu fossi stata
come vergine immolata nel tempio d’Efeso,
tu fossi stata violata
come gazzella indifesa dal branco di lupi,
tu fossi stata violata nella grotta pollaio
come una preda soggiogata dall’amico di famiglia,

tu saresti rinata
tra le mie braccia
di pescatore d’emozioni,
incubata in un tenero affetto
oltre ogni possibile attesa,
alitata dal vento del sud che cancella le orme
– maledette –
dei tanti vigliacchi stupratori

… e non potresti perdermi.

Io sono vento

io sono forza

io sono crudo esempio di follia.

Spingimi nei tuoi dilemmi
di lupa insoddisfatta,
nessuno avrà il tuo scalpo.

Modifica il tuo stato
rimuovi l’occupato,
e vieni al sole.

LA DOMINANZA

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“RISTORO”

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IGNAZIA’S DAY

E la garanza rosa vinse.
BIG AND LARGE.

Grande è larga
la fune che trascina
contorta e immonda
peregrini viandanti nella tua mente.
Conosco il gioco nel reale
mancano scene al mio virtuale.
Se nei tuoi slip
e nel tuo show
c’è vuoto spazio
per il mio pistillo,
o bella e brava conducente,
rimuovi
– scodinzola di gioia! -,
distruggi l’ultima pass annessa a quel mio account,
e torna ad eccitare i nuovi utenti
pavoneggiando un nome
o l’illuso assalto
di un mito insussistente.

Per me, ben altre innocue sgualdrinelle
– inesistenti –
in bella vista al 1740,
lusingano
– pur senza inganni -,
sbattendo in faccia
– ben oltre il plasma dello schermo -,
ripetitivi films
– già programmati –
di nuovo riprodotti in stanze silenziose
tra un cesso ed un divano
– la mano agganciata al pistolotto –
tra notti ed albe.

Io sono un bambolotto
con dedica scalfita sulla fronte
e un chiaro modo di contatto:
”Ci sei?”
”Eccomi!”

EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

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