Luciano Ventrone e il fascino nascosto della natura morta a Gualdo Tadino

Luciano Ventrone: la mostra dedicata alle sue nature morte inaugurata da Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi, esposta nella Chiesa Monumentale di San Francesco

Oltre l’ordinario, nascosta nel reale si cela quell’immagine che spesso sfugge ad un primo impatto, aprendo all’invisibile: è quella proiezione di un nuovo orizzonte visivo ed emotivo restituita da LUCIANO VENTRONE che a partire dall’uso della fotografia realizza dipinti proiettati verso il superamento  della resa oggettiva della realtà.

Luciano Ventrone mostra a Gualdo Tadino. Accordi naturali

La fotografia diventa per l’artista romano che da oltre trent’anni si dedica a soggetti di nature morte, punto di partenza per cogliere l’oltre e guardare all’astrazione dell’oggetto, superando la semplice apparenza. In particolare le nature morte, slegate dal loro essere materia, sono da Ventrone restituite in pittura attraverso una perfetta e armoniosa combinazione di punti di luci e colore che superano la stessa rappresentazione reale.     Tra gli artisti contemporanei più stimati e apprezzati a livello internazionale Luciano Ventrone, nato a Roma nel 1942, da voce ad un universo fatto di percezioni legate a quel microcosmo che risiede negli aspetti del reale e nelle nature morte con cui far vibrare emozioni di felicità e nostalgia tra illusione e verità che accompagnano l’uomo nella ricerca di risposte al suo destino dove il passato ritorna come presenza costante e silenziosa.

Il suo sguardo soffermandosi sui vari aspetti della realtà e delle nature morte, cattura particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili, perché calati entro una realtà dove le immagini si susseguono senza fine allontanando dal banale senso delle cose verso “l’ipernaturale”.

Luciano Ventrone mostra a Gualdo Tadino.  Filo di perle

E’ questo senso autentico delle cose, il loro lato nascosto – tra luoghi vicini e lontani e nature morte- dove emergono luce e colore, a caratterizzare la mostra a lui dedicata “Meraviglia ed estasi “ che ssi è inaugurata domenica 15 aprile 2018 alle ore 17.30 a Gualdo Tadino (Perugia) presso il Teatro Talia (in Via Ruggero Guerriero) alla presenza di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi che ne sono i curatori.   Promossa da Polo Museale città di Gualdo Tadino, con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, l’esposizione, organizzata dall’Associazione Archivi Ventrone è allestita negli spazi della Chiesa Monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino dove resterà aperta dal 17 aprile al 28 ottobre 2018.

Un percorso intenso dove le nature morte di Luciano Ventrone cattureranno l’interesse dei visitatori per la forza evocativa con cui viene restituito l’universo delle emozioni a partire da rappresentazioni di fiori, frutta e oggetti in posa che proiettano verso percezioni volte oltre i sensi quasi ad avvertire l’ ipernaturale.

La scelta di Gualdo Tadino non è stata casuale: come hanno sottolineato gli organizzatori la stessa cittadina è stata patria di Matteo da Gualdo (1435 circa-1507), tra gli antesignani del genere della natura morta – con la sua celebre tavola raffigurante l’’Albero di Jesse’, della fine del XV secolo- genere pittorico che Ventrone ha interpretato secondo uno stile e un linguaggio innovativo tra i più apprezzati.

Luciano Ventrone mostra a Gualdo Tadino. Approdo

 

Ad accomunare le opere in mostra, realizzate grazie ad una tecnica senza imperfezioni, esagerata e metafisica è l’interazione tra luce, forma e colore a suggerire rappresentazioni scenografiche suggestive dalla forte spettacolarità tali da coinvolgere occhio e mente in un’armonia di stupore e estasi. Delle nature morte Ventrone restituisce l’intrinseca bellezza, la plasticità delle forme, il fascino nascosto esaltato dai riflessi delle luci su superfici ora concave e convesse dove si incontrano e accostano diverse gamme di colori caldi e intensi, opachi e vivaci. Emergono ricordi, nostalgie, attese, guardando al tempo che passa tra sogni e speranze dove affiorano vanità e fragilità per ritrovare se stessi nel mosaico di emozioni che accompagnano la vita.

Tra le opere vanno citate: “Accordi Naturali”, “Antichi sapori” (2011/2017), “Approdo” (2010/2018) e  i  due inediti paesaggi: “Silvi Marina” (2013/2017) e “I racconti del vento” (2006), rispettivamente una marina e un deserto (soggetto eseguito solo in quattro versioni). Esse sono vere e proprie istantanee di luce e colore, dove il sole sostituisce la fredda e artificiale luminosità elettrica delle nature morte riflettendo quella luce calda che vena d’avorio il mare Adriatico nei pomeriggi d’agosto, così come le dune di sabbia della Libia. E poi “Fragilità” (2013/2017), “Il filo di perle”(2010/2018) e “Il tempo delle vanità” (1998), senza dimenticare  “Mosaico” (2011), raffigurante una melagrana gigante spaccata, esposto nel Padiglione Italia della 54° edizione della Biennale di Venezia. Il Catalogo è edito da Carlo Cambi Editore.

Silvana Lazzarino

 

LUCIANO VENTRONE

MERAVIGLIA ED ESTASI

a cura di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi

Chiesa monumentale di San Francesco,

Corso Italia, Gualdo Tadino (Perugia)

Orari: da martedì a domenica 10.00 – 13.00; 15.00 – 19.00

dal 17 aprile al 28 ottobre 2018

Per informazioni: tel. 075. 9142445

 

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Il Dispari 20180416– Redazione culturale

Il Dispari 20180416– Redazione culturale

Il Dispari 20180416

Angela Maria Tiberi recensisce “L’urlo dell’innocenza” scritto da Francesco Terrone

Francesco Terrone è un grande autore riconosciuto per il grande valore poetico delle sue poesie che sono state tradotte in francese, spagnolo, rumeno, russo, albanese, slavo, tedesco, inglese, imponendosi così alla critica internazionale e ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.

Ha ricevuto tre medaglie dal Presidente della Repubblica italiana e due dal Senato.

È stato nominato “Cavaliere di grazia magistrale”, e successivamente, “Commendatore di grazia magistrale” dell’Orto Byzantinus Sancti Sepulchiri.
Fa parte del comitato di redazione della prestigiosa rivista culturale internazionale “Le Muse”.

La sua vera passione è la poesia
“… tutto ciò che serve al mondo per farlo essere più mondo per chi vive il mondo”.

Ha scritto numerosi libri e sono fortunata di essere sempre ricordata fra i suoi amici ricevendoli in dono come beni preziosi che abbelliscono l’anima nell’Amore universale.

“L’urlo dell’innocenza”

In questo testo di Francesco Terrone c’è l’anima di un padre di tutti gli innocenti dimenticati, ma valorizzati come pietre ineguagliabili e rare dal profondo poeta, il quale dedica la sua raccolta alla figlia Flora per concretizzare il suo amore verso tutti i bambini, ed invita il suo lettore a non toccare i loro sogni, facendoli camminare verso la libertà dei loro pensieri e facendoli accarezzare dal sole e crescere sotto le grondaie della vita perché sono vita… per la vita!

Non toccate i bambini.

Molto triste la sua anima poetica verso un figlio che non ha avuto la possibilità di guardare il sole e calpestare la terra ma è stato in grado di assaporare la capacità dell’uomo di creare l’amore con l’amore.
Francesco Terrone invita i duri di cuori a convertirsi all’amore perché

“ … Chi nasce muore,
chi non ama muore due volte,
nella vita e al di là della vita.“

Parole profonde che colpiscono la sensibilità del lettore attento alla sua poesia.
Sulle ali della vita.

Ogni verso colpisce l’anima per la sofferenza che si tocca leggendo attentamente i suoi versi dedicati al suo piccolo Leonardo atteso da una culla di petali di rose.
Conclude il poeta: “… muoio sulla croce”.

Piccolo Leonardo.
Immagini impressionate nei quadri di Patrizia Lo Feudo.
Particolarmente nel quadro del bambino a cui viene tolto il respiro (attacco chimico).
Per non dimenticare gli orrori delle guerre tra le quali l’interminabile guerra della Siria che continua a sterminare innocenti con il silenzio di tutti i potenti della Terra.
Un grido nel quadro di Patrizia Lo Feudo in cui una bambina dice: “Basta!”

Francesco Terrone dichiara che:

La rabbia di un bambino
è la rabbia dell’identità dell’amore;
nasce dal germoglio fresco della vita
e dalla naturale esistenza
a differenza di chi
l’ha generata, attori del vivere.
La rabbia di un bambino è la rabbia
devastante dell’essere che
elemosinerà l’amore per l’intera
sua esistenza nella vita,
al di là della vita.
Sì, al di là della vita,
dove i confini del mondo e dell’anima
diventino così sottili da confondersi
nello spazio infinito e nel concetto
divino del divino… la rabbia che
diventa sete di vita, sete d’amore;
la rabbia di un bambino crocifigge
l’amore per comprendere l’amore.

La fiducia nell’Umanità è racchiusa in questi versi:

… Dove
si accende
il sorriso
di un bambino,
lì si accende
la speranza del mondo
e l’orgoglio della vita.

Franco Bruno Vitolo apre lo scenario del libro, dichiarando in sintesi:

Il grido dell’innocenza è il grido dei bambini di sempre, maltrattati e oppressi, dei bambini di oggi, travolti dalle guerre e dalle migrazioni, dei bambini di mai, che vengono sognati e desiderati e anche concepiti, ma non riescono a volte neppure a vedere la luce e diventano figli di sogni… “ concludendo “… il grido del poeta viene da lontano, dal senso di paternità, ma arriva dentro, dove egli non smetterà mai di cercare, nel nome dell’amore,l’aquilone che lo porti al suo paese innocente”.

Oltre tutte le impurità…

Maria Rosaria Di Rienzo conclude l’opera dell’autore e dichiara, mettendo in luce l’importanza della coscienza umana e dell’amore, che senza di questi:

l’uomo non può inseguire su mari ignoti il libero volo dei gabbiani, ed è stato versato sangue affinché la sacralità dei diritti inalienabili dell’uomo venisse riconosciuta come la base del vivere civile.

La rivoluzione del cuore non è ancora compiuta perché l’uomo può perdersi tra le brutalità quotidiane che si vedono e si sentono, mentre è solo la poesia che può annullarle donando speranza di un mondo migliore in cui esista pace e serenità per gli innocenti.

Angela Maria Tiberi

Liga Sarah Lapinska | Conoscere Rainis

Il giorno 11 Settembre in Lettonia ha luogo il Giorno della Poesia.
I poeti leggono le loro poesie pubblicamente, con il pathos sonoro delle rauche voci raffreddate.
I debuttanti diventano molto timidi annaspando verso il pubblico di fronte.
Ci sono anche coloro che sono noiosi, recitando per la millesima volta i loro più popolari e più richiesti versi.

L’11 Settembre 1865 in Lettonia, a Kurzeme, è nato Jānis Pliekšāns che adottò lo pseudonimo Rainis.
Lui non era uno scrittore di quelli che non credono sia sufficiente lottare per un mondo migliore utilizzando qualche poesia ispirata o qualche spettacolo commovente.
Egli si rese conto che solamente l’arte non basta per salvare il mondo o guarire le sue, si può dire in altre parole, le nostre cicatrici.

Rainis era una figura pubblica attiva.

Uno dei miti più sbagliati è quello che lo descrive come un fanatico che camminava sempre con la Mauser nella tasca, pronto a sparare a tutti, che non sopportavano la sua classe sociale, cioè la classe degli operai.

Anche perché Rainis non è mai stato operaio, essendo nato in una famiglia che, nel paragone con i suoi vicini, poteva considerarsi ricca, pur non prendendosi grossa cura di guadagnare molto.
Aveva amici in differenti classi sociali e differenti nazionalità.

Odiava gli ipocriti, questo sì.

Rainis non aveva contrastato gli altri esseri umani intenti a sognare e lottare per un astratto e migliore futuro, anche se hanno ragione coloro che dicono che egli era un poeta orientato al futuro concreto.

Spesso ritornava nel passato (non solo suo personale) rinnovando vecchi miti, sia biblici sia leggendari, poiché non voleva dimenticare il suo passato personale onde progettare un futuro vivo e non astratto.

Quindi, le opere scritte da Rainis sono sempre attuali, ma non storiche né futuristiche.
Egli ha lavorato come avvocato, giornalista, attivista del partito socialdemocratico, così come il mio bisnonno, Oskar Bittmett.

Rainis, a volte con scarsa qualità e con noncuranza, ha tradotto libri di altri autori, perché la traduzione non era la sua vera vocazione ma, spesso, era la fonte per guadagnare un po’ di denari . Jānis Pliekšāns è stato in prigione ed anche esiliato.

Non era l’uomo dei compromessi.

Il giorno della Poesia viene celebrata in onore di Rainis, nella data del suo compleanno, come omaggio al poeta, ma anche al drammaturgo, poiché Rainis ha scritto diverse opere teatrali indimenticabili, che rimarranno note anche nel futuro in quanto la loro caratteristica è di proporre l’essenzialità e non la quotidianità.

Sapeva trovare l’equilibrio tra l’essenziale e il quotidiano, prediligendo spesso, come scrittore, di dare voce ai soggetti essenziali e perenni, mentre invece, come attivista in altri campi, era ben rapido e deciso.

Mio padre Viesturs si vantava del fatto che, come attore giovanissimo, aveva interpretato uno dei fratelli dell’eroe principale Antiņš (Antonio).
Il dramma “Il cavallo d’oro” è una fiaba classica su tre fratelli, di cui l’ultimo viene ritenuto un ingenuo perché è onesto e coraggioso.

Proprio lui è in grado di risvegliare la principessa che dorme sulla montagna di vetro, alla quale Antiņš dice:
Sono venuto con un nuovo sole“,
dopo che le maledetta Saulcerīte (quelle che stanno sperando nel sole) l’hanno fatta dormire per sette anni, senza svegliarla, in una bara di ghiaccio.

Disgelare il ghiaccio o risorgere, è un miracolo che non sanno fare gli scettici.

Sono solo gli stupidi e i sognatori che sono decisi a sellare i loro cavalli dorati per galoppare, non importa come, verso la collina verde in superficie o verso la montagna di vetro scosceso.
Nella mia prima infanzia, il mio spettacolo preferito di Rainis era, ed è per sempre, “Giuseppe e i suoi fratelli“.

Sono io Giuseppe e, nello stesso tempo, sono la più giovane tra tutte le stelle, Dina.

Però, io non sono Giuseppe per gli agricoltori, ma sono Giuseppe per i nomadi e per i perseguitati che con lui furono in viaggio verso l’Egitto.
Perché fratelli di Giuseppe, sinceramente amati, hanno dapprima deciso di ucciderlo ma poi, cambiando idea, l’hanno gettato in una fossa piena di aculei che avevano buttati come un tappeto atto a dilaniare la schiena di Giuseppe?

Alcune persone che ho amato, e anche i tarocchi, mi hanno detto: “Tu stai affrontando un destino simile a quello di Giuseppe. Sì, ogni mito è un po’ diverso, ma anche su di te quelli che ami hanno gettato i loro peccati”.
Ed io, proprio come Giuseppe, spero che coloro che ho sempre considerato come fratelli e sorelle capiranno meglio sia Giuseppe, sia Rainis, sia me.

Levy ammise, davanti alla fossa di Zichem, parlando a Giuseppe:

“No, non vivere mai più le speranze non vive per te!”

Ogni volta si può vedere quali sono i tuoi sogni!
Nessuno mai più avrà speranza nei sogni.
Queste parole di Levy, per fortuna, non hanno vinto.

Liga Sarah Lapinska

TWITTERONE

Silvana Lazzarino, Socia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte –DILA” nonché opinionista di questa testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, presenterà il suo novo lavoro poetico pubblicato nel libro “La seduzione dell’immagine dall’arte ai versi poetici. Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici”, il prossimo 22 Aprile 2018 a Roma presso l‘Enoteca Letteraria di Quattro Fontane in Via di Quattro Fontane 130 alle ore 18.30,

Il volume sarà presentato dal poeta, critico letterario e scrittore Sandro Angelucci.
Moderatrice della serata sarà Maria Rizzi, mentre le letture delle poesie saranno eseguite da Federica Sciandivasci.
Vittorio Bertolaccini realizzerà un servizio video – fotografico.
Insieme a Silvana Lazzarino, saranno presenti le due artiste ispiratrici del libro: Alba Gonzales e Patrizia Canola.
Ingresso gratuito.

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

 

Il Dispari 20180409

Il Dispari 20180409– Redazione culturale
Editoriale

Era il 1963 quando, durante una lunga permanenza bolognese, pubblicai per la prima volta alcune mie poesie in un’antologia dal titolo “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.

Molti anni dopo, verso il 2007, mi capitò tra le mani quel vecchio volume dal colore azzurro e, sfogliandolo, mi venne l’idea balzana di provare ad incontrare, anche solo tramite web o telefono, le decine di scrittori che ne avevano fatto parte.

Desideravo editare un’antologia con nuovi testi indicati da quanti di loro fossi riuscito a contattare.
La faccio breve perché ci saranno altre occasioni nelle quali potrò tornare sulla vicenda che ne seguì, e vengo al presente annunciando che dalle prossime settimane inizierà una speciale collaborazione con questa pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, la scrittrice, giornalista, professoressa Nina Lavieri.

Chi è Nina Lavieri?

Nina Lavieri, è una delle scrittrici che pubblicarono alcune loro opere nell’antologia “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.
Ho provato una grande emozione nel ricevere la sua telefonata per gli auguri di Pasqua e sono stato arci felice che lei abbia accettato di entrare nella nostra “Tribù” (ringrazio sempre Vincenzo Savarese per averci dedicato questo epiteto).
Benvenuta Nina.

“ENZO TORTORA: Un uomo onesto”

è l’articolo clou di oggi, poiché la recensione del libro “Enzo Tortora – Lettere a Francesca” (scritto da Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, con la prefazione di Giuliano Ferrara – Pacini Editore), è un privilegio che Caterina Guttadauro La Brasca regala ai lettori di “Il Dispari”.
Ciò in quanto, per la sua pubblicazione, Caterina Guttadauro La Brasca ha ottenuto l’assenso dell’Autrice la quale è persona, notoriamente, che non si concede con molta facilità ai media, tanto è vero che in giro non ci sono sue interviste.

Caterina Guttadauro La Brasca | “Enzo Tortora – Lettere a Francesca”

Si tratta di un libro testimonianza scritto da Francesca Scopelliti (Pacini Editore), presentato a Roma dal Circolo IPLAC (Insieme per la Cultura) il 10 Settembre 2017 presso l’Enoteca/Libreria di Tonino Puccica.

Questo libro segna il nuovo inizio di una battaglia combattuta prima e dopo la perdita di Enzo Tortora.
Con questo libro, Lei fa dono a tutti noi del vissuto di un uomo braccato, accusato, condannato in nome di una giustizia non giusta, che lo ha privato della necessità primaria dell’uomo, senza cui non c’è vita: la libertà.

Un uomo retto, onesto, colto e di successo che ogni italiano riceveva nella sua casa grazie al suo lavoro televisivo che svolgeva con una professionalità senza pari.

Eppure, alla luce del niente di alcune dichiarazioni deliranti di gente inaffidabile e venduta a poteri insani, è stato allontanato dai suoi affetti più cari che, nonostante tutto, riusciva a confortare, a far sperare, a credere, assieme a loro, che ancora fosse possibile un chiarimento che dimostrasse a tutti la sua innocenza.

È il lato umano che emerge dalle lettere l’oggetto di questa mia recensione, perché senza di esso, sarebbe limitativo parlarne.

Si ricomincia, quindi, con l’intento di fare palesare agli occhi di tutti il costo di una giustizia malata, del potere mediatico e delle sue conseguenze devastanti, a livello di opinione pubblica e decisioni dei giudici.

Accanto a tutto questo c’è anche la volontà di far conoscere le condizioni disumane di chi vive il carcere, giorni, ore e momenti infiniti in uno spazio di pochi metri, che Enzo cerca di tenere pulito, ordinato, perché si allontani “quell’aria di tana abbandonata “che gli faceva paura.

Sì, tana quindi una gabbia per animali non per uomini, soprattutto se innocenti.

E così, dice Enzo, gira la ruota, lentissima mola di mulino, che macina tedio, schifo, abbrutimento. E intanto chiedeva a Francesca “Ma gli italiani lo sanno?

Momenti di inevitabile scoramento di un uomo che, per quanto si legga e si rilegga nell’anima, non trova un motivo per subire un’accecata giustizia.

La vita normale diventa un ricordo e chiede a Francesca un regalo semplice, possibile a tutti tranne a lui: “Cammina in mezzo al verde, raccogli un filo d’erba e mettitelo tra le labbra: sono io”. Quanto amore e quanto conforto riesce a dare alla persona che ama.

Soffre di più, se possibile, anche per questo: per avere trascinato i suoi affetti in quel fango, una piovra infame, sempre più viscida, con tentacoli sempre nuovi.

È una guerra la sua, vive in un lager frutto di una malata democrazia datata 1983.

A tenerlo in vita era il contatto con la sua donna, alla quale raccontava le sue miserie perché sapeva di essere capito, alla quale chiedeva di scriverne, di parlarne perché riteneva che il suo compito fosse uno: far sapere per far vincere la verità che, diceva… voglio vederla in piedi.

Traspare, anzi è evidente l’amore e la gratitudine per il sollievo che Francesca, con le sue risposte, sa fargli vivere e promette riscatto al suo dolore quando dice ”Ognuna delle tue lacrime ti verrà ripagata, è un regalo che ho giurato di farti”.

È grazie a Lei se riesce ad evadere mentalmente, attraverso le sue parole e i ricordi, anche per brevi istanti, da quella realtà immotivata.

Riesce a fare qualche amara battuta come quando dice che molti definiscono quella gabbia in cui vive “Carcere dei VIP”.

In tante lettere si dichiara disgustato all’idea che esistano giornalisti criminali della penna, analfabeti della vita, irresponsabili.

Non gli è stato risparmiato niente, ha vissuto il massimo dell’angoscia: in carcere innocente, durante un terremoto.

Tranne in rari momenti non mollò mai, perché non voleva subire il disonore senza combattere.

Un uomo pulito, ricco di orgoglio e dignità, che considerava ripugnanti gli arresti domiciliari perché erano una libertà provvisoria, chiesta e mendicata.

Cade e si rialza in una crocifissione senza fine.

Sappiamo tutti che la sentenza di primo grado e l’infamante accusa che gli costarono 10 anni di carcere, 50 milioni di multa e, infine la vita, fu rigettata in Appello e successivamente dalla Cassazione.

Enzo entrò ed uscì pulito da questa storia anche se nessuno potrà mai ripagare lui e la sua famiglia del dolore, dell’ingiustizia subita, della malattia che il suo corpo debilitato non riuscì a vincere.

Nessuno però potrà mai toglierci l’esempio che ci ha dato, la signorilità che non l’ha mai abbandonato nella sofferenza e che non ha mai esibito per avere degli sconti.

Tutti gli italiani onesti si riconoscono in lui e ci auguriamo che raccontino ai loro figli chi era questo grande uomo che, nonostante tutto, non smarrì mai sé stesso, la capacità d’amare e l’orgoglio di essere italiano.

Grazie Sig.ra Scopelliti per avermi consentito di parlare di emozioni che ha sempre custodito gelosamente dentro di Lei e che riscattano, con la forza che solo l’amore possiede.

Finalisti premi “Otto milioni” 2018

Do aver pubblicalo in data 26/3/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di musica e di letteratura, oggi proseguiamo l’informazione dando notizia degli articoli di giornalismo e delle opere di pesia finalisti di “Otto milioni” 2018). potrete votare l’opera o le opere da voi predilette cliccando su

https://www.emmegiischia.com/wordpress/esia-finalisti-premio/

(Finalisti Premio di poesia);


Cod.001 Franco Maccioni – Musiche assordanti
Cod.002 Miriam Bruni – Frutto
Cod.003 Franco Maccioni – Sai che
Cod.004 Giuseppe Vultaggio – Vivi il tuo cielo
Cod.005 Giuseppe Vultaggio – Alieno
Cod.006 Miriam Bruni – Mi vedo
Cod.007 Anna Rancāne – Non venite da me nell’autunno
Cod.008 Liga Sarah Lapinska – Non aspettarmi
Cod.009 Ināra Gaile – L’ageo
Cod.010 Angela Maria Tiberi – Walter Poli
Cod.011 Assunta Gneo – La nostra vittoria
Cod.012 Antonio Fiore – L’alba dell’amore
Cod.013 Enrico Danna – Insegnami a colorare il cielo
Cod.014 Flora Rucco – Madrilegio
Cod.015 Nina Lavieri – Lo spirito del vagabondo
Cod.016 Adam Ilyasov – Sesilia
Cod.017 Anita Ķēķe – La notte oscura
Cod.018 Ilze Zeimule – StepanovaL’arcobaleno
Cod.019 Broņislava Broņislava Dzene – Si può entrare in se così
Cod.020 Ingvar El Voron – I sogni colorati
Cod.021 Marija Gadaldi – La vita senza amore
Cod.022 Modris Andžāns – La Felicità
Cod.023 Nika Kolinz – In un attimo
Cod.024 Rasma Urtāne – Non toccarmi
Cod.025 Sanita Simsone – Rapsodia all’amore mio
Cod.026 Giuseppe Capoluongo -La sinfonia del tem
Cod.027 Sheril Curujev -La mia tristezza
Cod.028 Giuseppe Vultaggio – Irrimediabile pazzia
Cod.029 Milena Petrarca – Con il cuore negli occhi
Cod.030 Milena Petrarca – Il mio caffè francese
Cod.031 Aleksandra Zavišjus – Suicidarsi
Cod.032 Aleksandra Zavišjus – Aspetto ovvio.
Cod.033 Janis Jan Zarins – Un fiore bianco
Cod.034 Jānis Lapinskis – Per i mendicanti
Cod.035 Vera Roķe – La terapia di rugiada
Cod.036 Mairita Dūze – Il profumo di lillà
Cod.037 Ligija Kovaļevska – Accendi una candela
Cod.038 Anita Zvaigzne – Nel cielo dell’autunno
Cod.039 Eduards Aivars – Non mi piace l’organo
Cod.040 Elīna Zālīte – L’anima incurabile
Cod.041 Angela Maria Tiberi – Voglio Amarti
Cod.042 Liga Sarah Lapinska – Il mio Pescatore
Cod.043 Liga Sarah Lapinska – Il cervello dell’universo
Cod.044 Eva Mārtuža – Il mondo

e cliccando su

Giornalismo – Finalisti premio “Otto milioni” 2018

(Finalisti Premio di giornalismo)

COD001 Liga Sah Lapinska – La nostra isola
COD002 Caterina Guttadauro La Brasca – Hafez Haid
COD003 Angela Mia Tiberi – Caruso e zia Bettina
COD004 Silvana Lazzino – Roberto Prandin
COD005 Liga Sah Lapinska – Conoscere Rainis
COD006 Caterina Guttadauro La Brasca – Enzo Tortora
COD007 Silvana Lazzino – Patrizia Canola
COD008 Angela Mia Tiberi – Il colore degli aquiloni
COD009 Angela Mia Tiberi – L’urlo dell’innocenza

TWITTERONE

Nell’edicola della piazzetta San Girolamo a Ischia, potrete trovare il numero di Aprile del magazine Eudonna, edito da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.
L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” fa parte della redazione della rivista.



Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Il Dispari 20180326

Il Dispari 20180326 – Redazione culturale

Editoriale

DILA & Bookcity 2018

Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni”.

Il 21 Marzo 2018, accreditata alla conferenza #BCM18 per la presentazione del programma Bookcity 2018 che si è tenuta nella Sala Conferenze del Palazzo Reale di Milano, Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola nonché Ambasciatrice culturale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, ha donato antologie dei Premi “Otto milioni” ad alcuni dei partecipanti, tra i quali va ringraziata la Dottoressa Elena Puccinelli, Direttrice del settore “Proposte e palinsesto” di #BCM18 Bookcity, per la gentile disponibilità a concederci di farsi fotografare con Paola Occhi e le antologie.

CS|BOOKCITY MILANO 15-18 Novembre 2018 –#BCM18 presentazione programma

Dal 15 al 18 novembre 2018 si terrà la settima edizione di BOOKCITY MILANO, manifestazione dedicata al libro, alla lettura e dislocata in diversi spazi della città metropolitana, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico.

È promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

Il successo dell’originalissima formula di BookCity Milano ha contribuito all’assegnazione a Milano della importante qualifica di Città Creativa UNESCO per la Letteratura.
Il 21 marzo, alle ore 11, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, si sono riuniti, insieme al Comitato Promotore e alla Direzione organizzativa, i rappresentanti del mondo editoriale, librario, scolastico e bibliotecario e delle istituzioni culturali, per condividere tempistiche e specificità della nuova edizione in termini di idee, progetti e linee.

BOOKCITY MILANO

conferma il suo carattere di manifestazione aperta, diffusa, inclusiva, presente in tutto il territorio urbano e metropolitano, largamente partecipata.

BOOKCITY MILANO: teatri, musei, scuole, università, palazzi storici, librerie, circoli e associazioni culturali, spazi pubblici ma anche case private e negozi testimoniano il loro amore per il libro e la lettura ospitando incontri, dialoghi, spettacoli, mostre, eventi le cui caratteristiche sono affidate alle scelte di chi ospita ed è ospitato.

BOOKCITY MILANO coinvolge l’intera filiera del libro: editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età, così come chi alla lettura è stato sinora estraneo.

BOOKCITY MILANO

è ogni anno aperta a nuove adesioni e manifestazioni di interesse e si pone come momento di offerta di sapere, di informazione e come occasione di partecipazione critica.
Le iniziative che coinvolgono i numerosi stranieri che vivono a Milano e il focus sui problemi individuali e collettivi della immane crescita della tecnologia costituiranno un ulteriore arricchimento delle proposte per l’edizione 2018.

BOOKCITY MILANO 2018 si articolerà dal 15 al 18 novembre 2018 in quattro giornate, di cui la prima dedicata alle scuole, e avrà un centro, che resta il Castello Sforzesco, al quale si affiancheranno alcuni Punti Cardinali. Ciascun Punto Cardinale ospiterà in più spazi un ricco palinsesto, aggregato intorno a un nucleo tematico.

BOOKCITY MILANO, oltre alla manifestazione che si terrà dal 15 al 18 novembre 2018, prevede attività di promozione della lettura durante tutto l’arco dell’anno, come il progetto per le scuole, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e che dà continuità alle strategie culturali del Comitato Promotore.

L’associazione BOOKCITY MILANO è presieduta da Piergaetano Marchetti e diretta da un Consiglio di indirizzo di cui fanno parte Carlo Feltrinelli, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti e Achille Mauri.

La presidenza per l’edizione 2018 è stata affidata ad Achille Mauri. Ai lavori dell’Associazione partecipa, in rappresentanza del Comune di Milano, l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.


DILA & Roberta Panizza al Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere”.

Il 27 e 28 Marzo 2018, l’Editore “Il Sextante”, l’Associazione “Aurora”, le reti femminili “Consulta Interassociativa Femminile di Milano” e l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” invitano a due serate dedicate alle donne, al lavoro e alla presentazione dell’opera teatrale Crepuscolo a Mitilene.

Il 27 Marzo, alle ore 17.30 a Trento presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, in occasione del II Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere“, promosso da Il Sextante in collaborazione con l’Associazione Aurora e le Reti femminili aderenti all’idea, presentano una giornata dedicata al progetto multiculturale che ha come obiettivo non solo quello di recuperare le genealogie, la vita e le opere delle donne che hanno contribuito alla formazione del Patrimonio Europeo nei più diversificati ambiti, ma anche quello di portare all’attenzione dei media modelli femminili di intraprendenza per le nuove generazioni.

Introduce: Caterina Dominici (Presidente Ass. Aurora).

Coordina: Mariapia Ciaghi (editrice, giornalista, direttrice de Il Sextante).
Relatrici: Laura Lada Caradonna (Presidente Consulta Interassociativa Femminile Milano), Roberta Panizza (Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA), Beatrice Barzaghi (animatrice culturale e scrittrice), Micaela Bertoldi (Insegnante, scrittrice, curatrice di conversazioni radiofoniche su tematiche culturali e pedagogiche).
Ospite d’onore: Aurora Lopez (Docente Università di Granada).

Il 28 Marzo, alle ore 20.00 presso il Teatro San Marco, sempre a Trento, Damiana Leone, Dilva Foddai, Antonella Spirito, Chiara Di Macco, Stefania Nocca e Lorena Locascio mettono in scena Crepuscolo a Mitilene, opera teatrale di Andres Pociña.
Nell’ambito del progetto per il recupero delle voci femminili nei miti classici e loro permanenza nella letteratura drammatica moderna, sarà presentata l’opera drammatica dell’autore spagnolo pubblicata per la prima volta da Il Sextante e messa in scena dalla Compagnia teatrale Bertolt Brecht di Formia per la regia di Maurizio Stammati.

Alla chitarra Franco Pietropaoli, proiezioni di Marco Mastantuono, audio e luci di Antonio Palmiero.


Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”: finalisti premi “Otto milioni” 2018

Finalisti Premio di musica
Cod.001M Antonio Di Nauta – L’abitudine
Cod.002M – Coquille
Cod.003M Franco Ruggiero Pino – El Vito
Cod.004M Gatis Mūrnieks – On My Way
Cod.005M Gatis Mūrnieks – Putnu Balle
Cod.006M Roberto Prandin – E sento bestemmiare
Cod.007M Valentina Gavrish – Canzone per San Valentino
Cod.008M Valentina Gavrish – Gilda
Cod.009M Valentina GavrishAngela Maria Tiberi – Pianoforte nero
Cod.010M Eva Strazdiņav– 1
Cod.011M Eva Strazdiņa – 2
Cod.012M Ivan Defabiani – Oh inferno
Cod.013M Valentina Gavrish – Roberta Panizza – Perle
Cod.014M Valentina Gavrish – Ultime gru
Cod.015M Nicola Pantalone – Il brivido più lungo
Cod.016M Alvils Cedrins Svētā – Jāņa baznīcai
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/musica-finalisti-premio/

Finalisti Premio di letteratura
001LE Boriss Cilevičs – La scelta
002LE Angela Maria Tiberi – Gioco d’amore a Sermoneta
003LE Caterina Guttadauro– La Storia siamo noi
004LE Liga Sarah Lapinska – Ritornarti, Sulamith
005LE Ksenia Svetlova – Vestito
006LE Felice Maria Corticchia – La scelta
007LE Liga Sarah Lapinska – Noi, sardine
008LE Valery Chursanov – Cronache dalla città di una bestia e di un uccello
008LE Angela Maria Tiberi – Filomena Marturano
010LE Liga Sarah Lapinska – Ninnananna
Per votare: https://www.emmegiischia.com/wordpress/narrativa-finalisti-premio/

Il Dispari 20180319 – Redazione culturale

DILA

Premi Otto milioni

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Quarta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Quarta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Quarta parte "Penne Note Matite" -  Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 52-53

Nadeem Ansari
Liga Sarah Lapinska
Sebastiano Grasso

Liga Sarah Lapinska
Recensione vincitrice del premio di giornalismo “Otto milioni”

Ischia nostalgia

Ho conosciuto il poeta scrittore, appassionato di cultura, e pescatore Bruno Mancini nel web già tanto tempo fa, quasi per caso.
Insieme con una mia lettera gli ho inviato la mia poesia:

La tua canzonetta, cantata mille volte,
in mille violini, in mille venti.
Ho cercato le note negli archivi,
intanto, ancora, mentre
i tigli nella pioggia,
i fuochi nella nebbia
cantavano, cantavano, logoravano, logoravano
la melodia perduta.
Sembrava, non la dimenticherò
mai mai mai,
proprio sangue fluente tra i mie tendini.
Le note non ho più cercato nella stampa sui fogli,
nelle righe sulle mie mani,
tra gli arcani dei venti nell’arte visuale dei cieli,
Intanto, ancora, mentre
da sopra, violenti,
infuriati i primi silenzi,
in attimi mai più,
stracciavano note dimenticate
sempre sempre sempre
coprendo il dolce suono della tua canzonetta.

Appena letto questa poesia, Bruno mi ha invitato a partecipare nel suo (insieme con i suoi amici migliori) progetto culturale non-commerciale.
Nei suoi programmi, ogni anno vengono pubblicate antologie (nelle quali ci sono poesie, riproduzioni di quadri ed opere realizzate con altri stili dell’arte visuale, recensioni di altri libri), hanno luogo mostre, vengono intervisti artisti e sostenitori, registrate canzoni, organizzati

Pag. 54-55

eventi veramente diversi, sia in biblioteche, sia nelle strade di notte,
ballando con i fuochi, per il piacere dei bambini, e tanto altro ancora.
La Città di Ischia si trova sull’isola chiamata Ischia, non distante da Napoli. Dall’isola d’Ischia, quando il tempo è chiaro, si può vedere sia Capri, sia Ventotene.

Nel nostro sito LENOIS (acronimo di LE NOstre Isole), basato su Fabebook, si sono iscritte circa 30.000 persone.

Non tutti sono artisti. Non tutti sono entusiasti dell’arte.

L’obiettivo dei veri entusiasti di LENOIS è unire gente diversa, capace non solo di vedere, ma anche di guardare, capace non solo di sentire, ma anche di ascoltare.

Le migliaia di articoli pubblicati su LENOIS e nei libri si possono leggere solo in italiano perché, per ora, mancano traduttori di buona volontà per divulgare le nostre idee in lingue diversi nel mondo.

Il nostro progetto LENOIS, come lo sono, di solito, i progetti non commerciali e le personalità di coloro che non hanno come scopo essenziale il guadagno (anche se loro, certo, vogliono guadagnare e sanno benissimo come investire il denaro) ha subito tante metamorfosi.

Il nostro sito LENOIS a volte è stato bloccato. Gli hacker hanno inserito informazioni false con “scherzi’ crudeli, deridendo le opere, di altri e di tutto il gruppo, che loro stessi non sono in grado di capire.

Ci sono individui, che preferiscono costruire, ma ci sono altri che provano gioia enorme nel distruggere le opere e gli entusiasmi altrui, sfruttando, quasi fosse un dono della natura, la fiducia ricevuta dai compagni, dagli sponsor, e dagli altri artisti.

Distruggere il rispetto per l’arte o il pensiero di un altro, e ancora, e di nuovo, contro coloro i quali essi non sono in grado di capire.

Solo all’inizio sembra che distruggere sia più facile che non approfondire gli argomenti.

Quando al posto di un albero tagliato ne viene seminato un altro, quello cresce molto lentamente.

Se qualcuno si sente ingannato e sta perdendo la speranza, allora, se è abbastanza forte, e gli sono di nuovo vicini gli amici empatici e capaci di credere in lui fermamente quasi dicendo “Siamo con te!”, può accadere che in lui la speranza non rinasca più, e lui, seppure più valente e più sincero, diventi cinico e scettico come lo sono gli altri scettici e cinici che poi, comunque, cercano, seguendo la loro
subcoscienza, smarriti il bambino che era in lui.

Cercano ancora altri entusiasmi.

Perciò la civiltà, parlando senza pathos, non continuerà senza gli artisti, gli scienziati, i medici, gli eroi veri, ossia, senza l’amore vero.

Amore per il proprio lavoro affinché ciò che si è creato possa continuare a vivere. E sempre esistono tanti individui con due facce, come c’insegnano le idee degli egiziani antichi e Kabbala, e le mie visioni dualistiche di chi talvolta costruisce e talvolta distrugge.

Costruiscono e distruggono talvolta unendosi a persone piene di entusiasmi, sfruttando la loro spiritualità per poi renderle vittime, talvolta in combutta con gente completamente cinica.

Nell’anno 2009, ad Ischia, particolarmente grazie a Roberta Panizza e Bruno Mancini, è stata pubblicata l’antologia “Ischia, un isola di poesia” nella quale si possono leggere le mie poesie in lingue italiana e lettone, e vedere i miei disegni.

Gradualmente, abbiamo implicato nei nostri progetti anche tanti altri autori. Io, prima quelli della Lettonia, e poi anche di altri Paesi.

Come Bruno, pure io penso che l’antologia e il concorso legato ad essa, adesso disponibile non solo per i poeti e per gli artisti visuali, ma anche per musicisti, si svilupperà, come sempre, in un più ampio progetto internazionale.

Vogliamo, e non credo che resterà solo un sogno, costruire tante collaborazioni, gemellaggi tra le città, reali e vive, non solo formali e non solo digitali.

Nel progetto abbiamo invitato tanti rappresentanti lettoni, sia poeti, sia pittori, sia ceramisti, e adesso anche scultori e musicisti.

Tante volte nella vita del nostro sito LENOIS sono accaduti attimi tristi, come sempre quando contro quelli di buona volontà lottano i cinici senza ragione e scopo.

Però, lo sviluppo di LENOIS testimonia che i cinici non sono nemmeno così tanti, comunque spesso sono hiper-attivi, mentre, purtroppo, alcuni di quelli di buona volontà, e spesso quelli con due facce, mancano di un valore tra i più fondamentali: il coraggio.

Pag. 56-57

Alcuni perdono il loro entusiasmo se, per esempio, la loro poesia non viene premiata, e l’invidia di base supera tutte le loro buone intenzioni.
Invece, altri diventano di nuovo entusiasti, fissando, che il dato progetto ha un evidente successo.

Proprio come quelli che tradiscono un amico quasi dimenticato.

Un amico di nuovo guarito o che ha superato problemi legali, un amico uscito dalla povertà o da altri simili problemi, verso il quale, ovviamente, vale la pena di sorridere di nuovo e di offrirgli ancora una volta la propria eterna amicizia.

Ce ne sono tanti, ma ce ne saranno sempre tantissimi che investiranno in un progetto più cuore e più energia proprio quando un progetto importante viene minacciato, quando è bloccato dagli hacker, quando le risa degli scettici e i mormorii degli invidiosi fanno il loro sporco lavoro capace di far perdere la convinzione a chi non è fortemente determinato.

Questo valore si chiama semplicemente: sincerità.

Non dico di essere sinceri verso qualsiasi progetto o verso qualsiasi persona, ma essere sinceri quando il progetto è sotto minaccia.

Lo sviluppo desiderato dipenderà dalla sincerità e dalla fiducia, dal coraggio e dall’amore, e la sua forza verrà da quelli, che, se sarà necessario, lavoreranno gratis come Bruno.

Bruno una volta mi ha detto:

Quello che diamo gratis agli altri, spesso non viene apprezzato.
Ci sono persone che capiscono il valore solo delle cose comprate con tanti soldi, non importa se si tratti di un prodotto pseudo artistico, di pseudo amore o di pseudo sincerità.”

Noi non neghiamo il guadagno e non siamo eremiti.

Anzi, siamo capaci di amare la vita e sappiamo non cercarla solo nei libri, che sono un riflesso, una variazione del mondo e della vita.

Noi non crediamo ad un mondo in cui tutto è denaro trasferito da una tasca ad un’altra, non lasciando quasi spazio per la luce del sole.

Ecco, questa e la forza fondamentale del nostro progetto e, nello stesso tempo, anche il rischio più serio.
Il rischio non solo di non essere apprezzati ogni volta che siamo pronti ad elargire gratis o forse in cambio di un riconoscimento simbolico.

Coloro che hanno possibilità economiche possono investire in questo progetto con la massima tranquillità, perché le garanzie più importanti sono i tanti entusiasti che non lasceranno il progetto neppure in tempo di crisi, che non dimenticheranno l’amico, uomo, animale, o anche solo
una rosa, seppure fosse già morta.

Coloro che non hanno la possibilità di far conoscere ad altri le proprie opere artistiche, il proprio “io e noi” attraverso i progetti commerciali, vengono invitati e sono benvenuti se decidono di parteciparsi qui, se la loro arte è sincera e non è ipocrita.

Tutti insieme: artisti attualmente famosi, debuttanti, troppo sicuri e troppo timidi.

Purtroppo, tanti sono troppo timidi e scrivono, e dipingono qualcosa nascondendolo in angoli silenziosi.

Hanno le idee chiare, ma hanno anche il pudore di non diventare importuni.
Quindi, nel dubbio di se stessi, loro cominciano a dubitare dei talenti degli altri.

Sentenze banali?
Del tipo che ha un senso solo quello che facciamo con tutto il cuore.
Del tipo che il fondamento artistico è nell’amore, nella sincerità e nel coraggio. Ma così è dovunque! Mai dire mai. Siamo tutti legati.
La bellezza e la creatività, insieme alla forza d’animo, sono le leve per salvare il mondo, parlando, di nuovo, senza tensione emotiva.

Finalmente nell’anno 2014, come vincitrice del Premio con la mia poesia “Io, l’ultima donna ingenua”, ho avuto la possibilità di visitare Ischia e incontrarmi con gli amici, alcuni dei quelli avevo già conosciuti nello spazio digitale: Bruno Mancini, Nunzia Zambardi, Enrico Buono, Gino Iorio, Lino Buono, Antonio di Nauta, Guerino Cigliano, Vincenzo Savarese, Katia Massaro, Maria Luisa Neri, Antonio Scarfone ed altri.

Lì, al Sud, la gente canta a piena voce per strada e non vengono considerati imbecilli.

Non ci sono posti strani dove, come più normali, vengono valutati quelli che bestemmiano per strada.

Una nobile donna, Maria Grazia Casola, davvero eccellente, che ha una villa situata vicino al porto nel quale, ritornando tardi dai numerosi eventi, ammiravo sempre splendide nel buio, bianche, piccole navi, lascia la porta aperta con le chiavi nella toppa.

Pag. 58-59

Poliziotti gentili mi hanno aiutata quando, scambiando gli indirizzi e diretta verso l’Hotel Parco Verde dove mi aspettava ancora un evento, ho rischiato di danneggiare il portone di un’altra casa simile alla villa dove alloggiavo.
Immigrati, con le teche collocate sui loro colli magri, vendono souvenir e, insieme al sorriso, regalano una collana di coralli.
Ho portato in Lettonia un loro souvenir, insieme ad una conchiglia.

I cani, abbandonati dai loro proprietari, ben nutriti, un po’ corpulenti, dormano tranquilli e comodi, attraverso tutto il marciapiede, e non hanno paura che qualcuno possa calpestare l’estremità della loro coda, o anche scalciarli con le gambe mentre sono addormentati.

Non si può calpestare una coda o un vaso di fiori.

Sì accadde tutto, ma dobbiamo essere premurosi con gli altri fino alla coda, con la speranza, con l’energia creativa e con la bellezza verso noi stessi e verso gli altri.

La forza è anche fragilità.

Il mio amico Bruno scrive:

“Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di granita biancastri,

TEMPO,

la sposa non mi chiede altro

i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.

Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.

Dalla raccolta poetica di Bruno Mancini “Non rubate la mia vita”
http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/non-rubate-la-mia-vita/3521454?

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/non-rubate-la-mia-vita/paperback/product-3521454.html

Liga Sarah Lapinska

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Paola Occhi

Presidente della Sede operativa di Mirandola per conto dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”
Presidente Nazionale Cantanti lirici
Ambasciatrice della Pace DILA per l’Emilia Romagna e la Basilicata.

Pag. 60-61

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “DA ISCHIA L’ARTE – DILA”
Paola Occhi

Presidente della Sede Operativa di Mirandola
Presenta il progetto

Benessere & Natura

L’urbanizzazione e il lavoro frenetico offuscano il vero bisogno di conoscenza dei luoghi che ci circondano.
Riappropriamoci della natura per curare il nostro benessere.
La tua avventura può iniziare da questo momento.
INFO: Paola Occhi
Via Montegrappa, 7 – 41037 Mirandola (MO)
Contatto e-mail info@nazionalecantantilirici.it
Telefono 3313175886

Pag. 62-63

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “DA ISCHIA L’ARTE – DILA”
Paola Occhi
Presidente Nazionale Cantanti Lirici
Presenta il progetto

Ama Madre Terra

Il progetto parte dalla conoscenza delle Api, perché è da loro che dipende l’equilibrio del nostro ecosistema.
Si tuffano nei fiori pieni di nettare.
Portano la vita, il polline ai fiori, permettendo alle piante di riprodursi, rinforzarsi, vivere.
Miele, Propoli, Polline, Pappa Reale, i prodotti delle Api sono fondamentali per il nostro benessere.
Il ritorno alla Terra è indispensabile per educare alla natura e raggiungere l’armonia che abbiamo perduto. Oggi le Api stanno scomparendo, minacciate dal “progresso” dell’uomo.
Salvare le Api è un obiettivo vitale per il presente e il futuro di tutti.

INFO: Paola Occhi
Via Montegrappa, 7 – 41037 Mirandola (MO)
Contatto e-mail info@nazionalecantantilirici.it
Telefono 3313175886

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cure 2 children onlus
www.cure2children.it

 

Pag. 64-65

La poetica di Angela Maria Tiberi non è consigliata a tutti coloro che abbiano freddo il cuore e scarso il senso dell’Amore.
Non riuscendo a farla propria, potrebbero ritenere, scioccamente, che si tratti di utopistiche trasposizioni in versi di ideali obsoleti, senza capire che i veri “vecchi” sono solo coloro che non sanno più credere all’amore.

A chi volesse verificare e approfondire questa nostra, necessariamente succinta presentazione delle note
artistiche di Angela Maria Tiberi, consigliamo la lettura del suo ultimo libro “Gioco d’amore a Sermoneta”, dal quale riceverà certamente sensazioni di serenità, pace e amore.
Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi
Pianoforte nero

Ricordi tristi e dolorosi
ritornano nella mia mente.
Vedo due bambini ad ascoltare
la melodia del piano nero,
suonata dal loro giovane padre.
Quanta armonia e sintonia c’erano nell’aria di festa.
Sembrava che il tempo si fosse fermato
per fare l’inchino a questo bel quadretto familiare.
Giorni felici e spensierati, mai si pensava alla morte
che con la sua trappola era pronta ad adescare
la felicità di due cuori amanti in un solo istante.
Amore mio, te ne andasti in silenzio senza un lamento,
non ricevesti il nostro bacio di addio.
Quanta malinconia sento nel mio cuore
a causa di questo mondo avido,
senza amore ed incomprensibile per noi mortali.
Io aspetto ancora te con i miei capelli grigi e con le rughe
che segnano il mio viso rigato dal pianto.
La dolce musica ancora sento nelle mie orecchie e le risate dei
nostri bambini inconsapevoli della sofferenza che presto
avrebbe solcato il loro cuore con la tua scomparsa improvvisa.
Sbattono le onde sulla roccia come il tempo trascorso
da quel giorno improvviso che te ne andasti da noi senza un sorriso.
Il tempo è fuggito, ma la musica è rimasta
nei nostri cuori del piano nero.
La melodia ci accompagna illudendoci che presto ci sarà il tuo ritorno
e continuo ad amarti nel silenzio e nella notte ti sogno in quegli attimi
d’amore rimasti intatti nel profondo del cuore e continuo a dirti:
Ti amo, mio dolce ed unico amore…

Dalla poesia Pianoforte nero, con il seguente testo adattato da Bruno Mancini, Valentina Gavrish ha musicato e cantato una canzone.

Pag. 66-67

Pianoforte Nero

Strofa
Ricordi tristi e dolorosi
ritornano nella mia mente.
Vedo due bimbi ad ascoltare
la melodia del piano nero,
suonata dal loro giovane padre.
Quanta armonia e sintonia
c’erano nell’aria di festa.
nel tempo che si era fermato:
inchino al bel quadretto familiare.
Giorni felici e spensierati,
mai si pensava alla morte
trappola pronta ad adescare
felicità rubata ai cuori amanti

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore…

Strofa
Sento malinconia nel cuore
per questo mondo avido,
senza amore per noi mortali.
Io aspetto ancora te da sempre
con i capelli grigi e con le rughe
Il viso rigato dal pianto.
dolce musica ancora sento
le risate dei nostri bimbi
prima della tua scomparsa improvvisa.
Sbattono onde sulla roccia
da quel giorno senza un sorriso
tempo fuggito ma musica
del piano nero rimasta nei cuori.

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore

Strofa
Ci accompagna la melodia
c’illudiamo del tuo ritorno
continuo ad amarti in silenzio
ti sogno in quegli attimi ancora
d’amore fino al profondo del cuore

Ritornello
Amore mio, te n’andasti in silenzio senza un lamento,
senza il nostro bacio di addio.
Ti amo, mio dolce ed unico amore.

Valentina Gavrish

è una cantante musicista ucraina residente in Italia da molti anni. In Italia ha indirizzata la sua attività artistica principalmente verso la composizione musicale, utilizzando testi di poeti partecipanti ai progetti culturali Made in Ischia ideati da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Senza disdegnare d’incidere brani, proposti con arrangiamenti scritti anche da suoi amici, che ha cantato con suggestioni esotiche.
Oltre ad Angela Maria Tiberi, gli stessi Bruno Mancini e Roberta Panizza le hanno fornito testi che lei ha modellato in canzoni spesso risultate di piacevole impatto, tipo “Gilda” diventata sigla della trasmissione televisiva “Da Ischia l’Arte” trasmessa per oltre 60 puntate dall’emittente televisiva Teleischia (digitale terrestre canale 89 e web http://www.teleischia.com). Questa che presentiamo è la copertina di un florilegio di canzoni ucraine che Valentina ha musicato negli ultimi anni.

Pag. 68-69

Sezione affidata ad Angela Maria Tiberi,

Presidente della Sede operativa di Pontina per conto
dell’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA

Michelangelo Angrisani

è un grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni.

Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio), Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.

La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano: medaglia d’argento del Presidente della Repubblica; medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati; medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.

Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.

Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri.

Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.

Angela Maria Tiberi

Flora Rucco,

dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali. Segretaria Naz. Ass. Museo delle Donne del Mediterraneo “Calmana”. Presidente dell’Ass. Artistica e culturale “Exper’art”. Insegnante, cura progetti creativi di Arte e “Yoga” per l’Educazione alla Pace.

Organizza eventi artistici e culturali curandone la critica d’arte.

Poetessa e pittrice, ha pubblicato il libro di poesie “Ecos” e il libro di poesie e immagini “Flussi Meridiani – Risveglio”.

Partecipa a varie Mostre collettive.

Corpo migrante

Nudo corpo migrante
senza più volto e un nome,
crocifisso, al filo della speranza,
senza più aspirazione
corpo di migrazione.
In fuga
da deserti e terre roventi,
muto e inerme, giunto
agli approdi marini.
Corpo sottile
inchiodato alla miseria
specchio dei miseri
per l’opulenza del Mondo.
Senza più un fil di voce
ma l’ombra di un sospiro
di una madre
impresso al cuore.
Dissolve crudele
l’urlo salmastro in mare
mediterraneo d’amare
turbato dal male.
Corpo allineato
come pattumiera del Mondo
Il varco della speranza
è di un corpo celeste
di stelle, alla terra straniera.

Angela Maria Tiberi

Pag. 70-71

Silvana Arbia

– Magistrato – Presidente della Fondazione internazionale Silvana Arbia.
Già alla Corte d’Appello a Milano, poi ad Arusha (Tanzania) col Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda (nove anni come chief of prosecutions nella Procura generale), adesso alla Corte penale internazionale dell’Aja con un mandato di cinque anni, eletta a capo della Registry, uno dei quattro organi in cui si articola la Corte penale internazionale.

Silvana ARBIA partecipò, come membro della delegazione italiana, alla conferenza tenutasi nel 1998 a Roma, in cui venne scritto lo statuto di quella che poi sarà la Corte Penale Internazionale.

Il 28 Febbraio 2008 viene eletta Registar (cancelliere) presso il Registry, il principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale.

Il suo compito è fornire supporto amministrativo ed extra-giudiziario nel perseguimento delle strategie della Corte.

La protezione e l’assistenza delle vittime e dei testimoni, la cooperazione giudiziaria, l’amministrazione del centro di detenzione, e della difesa, l’organizzazione e la gestione dei field offices, la gestione finanziaria e la sicurezza della Corte sono funzioni chiavi del Registry.

In questo ruolo è coinvolta nei casi attualmente trattati dalla corte: fra questi, il procedimento contro il presidente sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashir e le indagini sulle violenze occorse nel 2008 in Kenya, quelle in Libia, in Costa d’Avorio.

RICONOSCIMENTI

• Premio “Nicola Sole” 2010
• “Paul Harris” (da Rotary Catania)
• Premio “Carlo Levi” 2012
• Premio “Donne Zonta” 2012
• “Paul Harris” (da Rotary Basilicata) 2012
• “Peace Prize” da Soroptimist International of Europe 2013
• Il 29 Agosto 2015, l’Amministrazione Comunale di Pomarico le conferisce il Premio Lucania
• Oro per la Cultura Giuridica
• Chèvalier de la Legion d’Honneur.

Ultimo libro: Mentre il mondo stava a guardare – Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia, pubblicato da Strade Blu – Mondadori, nel novembre 2011. Premio Carlo Levi 2012.

Angela Maria Tiberi intervista Silvana Arbia sui “Bambini soldato”.

D – Si parla spesso in questi giorni di “Bambini soldato”, “Child soldiers”, “Enfants soldats”, e simili e pare che nonostante i numerosi sforzi per arginare tale pratica, centinaia di migliaia sono i bambini coinvolti in operazioni militari e il mondo rimane cieco e sordo, spesso tollerante.

R – La definizione di bambini soldato, come stabilita nel 1997 nei c.d. Principi di Città del Capo comprende non sono quelli armati e che combattono, ma

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Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Prima parte “Penne Note Matite”

Prima parte "Penne Note Matite" - Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 1

Premio Internazionale di Poesia
“Otto milioni”
Sesta edizione – 2017

Pag. 2-3

Liga Sarah Lapinska
dedica questo libro a Vilis Vizulis, Membro di LENOIS da molti anni, da sempre partecipante ai nostri progetti.
Pittore magnifico che ha scritto poesie colorate e racconti brevi.
Morto in strada il 14 Febbraio 2017, tanto povero da non poter comprare le medicine per curarsi

Pag. 4-5

Introduzione

Prima di entrare in qualsiasi tipo di presentazione, è opportuno precisare sia le analogie, sia le nuove positive caratteristiche che distinguono questa Antologia, collocata al tredicesimo posto nell’elenco dei volumi editi negli ultimi dieci anni da Bruno Mancini e Roberta Panizza, dalle altre che l’hanno preceduta.

In questa “Penne Note Matite” resta invariato il numero di pagine, 160, il formato A5, così come continua l’innovativo inserimento di pagine e messaggi pubblicitari.
Questa nostra Antologia, come tulle le altre che l’hanno preceduta, sarà distribuita in gratuita lettura attraverso gli innumerevoli canali che parteciperanno alla sua diffusione.

Il contenuto è ricco di contributi provenienti da Artisti impegnati in varie discipline: poesia, arti grafiche, giornalismo, narrativa, musica, eventi culturali eccetera.
Ciò che, invece, distingue questa da tutte le altre antologie fin qui prodotte è l’origine delle opere proposte, in quanto esse sono state selezionate dai Presidenti delle Sedi operative che DILA ha recentemente inaugurato.

Infatti, Liga Sarah Lapinska Ambasciatrice DILA in Lettonia, Paola Occhi Presidente della Sede operativa di Mirandola in Emilia Romagna, Angela Maria Tiberi Presidente della Sede operativa di Pontina nel Lazio e Dalila Boukhalfa Presidente della Sede operativa di Blida in Algeria hanno svolto un prezioso lavoro di selezione preparando, ciascuna di loro, una specifica sezione dedicata agli Artisti che seguono con interesse le proposte culturali attivate nelle suddette Sedi operative.

Un’ulteriore innovazione consiste nell’aver composto una sezione bilingue, Italia Lettonia, dove troverete poesie italiane e poesie lettoni reciprocamente tradotte in lettone e in italiano da Liga Sarah Lapinska.
Infine, ed è una novità che siamo certi sarà molto apprezzata da Autori e Lettori, allo scopo di rendere più efficace e realistica la riproduzione delle opere di Arte grafica, questa antologia si avvale, per la prima

Pag. 6-7

volta, della stampa a colori non solo per le copertine ma anche per le pagine interne.

“Penne note matite” voluta dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

è legata ai quattro Premi Internazionali ”Otto milioni” assegnati alla Poesia, alle Arti grafiche, alla Musica e al Giornalismo. Va segnalato che il Premio Internazionale “Otto milioni” dedicato alla Poesia è giunto alla sesta edizione.

Tutte le quattro sezioni hanno riscontrato una buona partecipazione e le opere, pervenute non solo dall’Italia ma da vari paesi europei ed extra europei, si sono distinte per qualità tecniche ed emotive.

In particolare le poesie, pur tradotte da svariate lingue grazie alla professionalità dell’equipe di traduttori guidata da Liga Sara Lapinska, hanno destato notevoli apprezzamenti nella Giuria tecnica presieduta da Roberta Panizza che ha effettuata la scelte delle finaliste.

Un segnale positivo che testimonia come la poesia continui la sua felice avventura nel mondo, rinnovandosi ogni volta nella voce di ogni poeta.
Come ha scritto Octavio Paz “La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono.

Operazione in grado di cambiare il mondo, l’attività poetica è rivoluzionaria per natura: esercizio spirituale, è un modo per liberarsi interiormente. La poesia rivela questo mondo e ne crea un altro.”, così oggi, più che mai, in un momento storico dilaniato da tensioni sociali, violenza e guerre, la poesia si offre dunque come linguaggio universale, in grado di costruire ponti di comprensione tra i popoli, al di là delle differenze di etnia, lingua, religione, genere, erigendo solide fondamenta per creare il migliore dei mondi possibili.

Il volume sarà presentato, oltre che in occasione della cerimonia di premiazione delle opere vincitrici dei premi “Otto milioni” che si terrà nel Museo Etnografico del Mare della Città di Ischia, anche in altre sedi quali il Bookcity di Milano, sarà poi proposto durante alcune puntate del programma televisivo MANCINEIDE (che andrà in onda su Teleischia, digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.con/live-tv, a partire da Settembre 2017), e sarà integralmente pubblicato a puntate nelle pagine culturali del quotidiano Il Dispari.

Le quattro opere prime finaliste troveranno spazio nella rivista Eudonna pubblicata dall’Editore Il Sextante che firma questa introduzione.

Il programma degli eventi previsti a complemento di questa edizione è ricco e intenso e giova ricordare che esso sarà realizzato, in questa così come in tutte le altre precedenti pubblicazioni DILA, grazie solo ai contributi volontari di amici e simpatizzanti che collaborano alle attività culturali proposte dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A tale proposito basterà precisare che presso il Museo del Mare a Ischia, così come a Vermiglio in Trentino, a Mirandola in Emilia Romagna, a Pontinia nel Lazio, a Blida in Algeria, a Jelgava in Lettonia e in numerose altre località italiane e straniere, sono in atto e continueranno a essere proposti incontri culturali Made in Ischia che spaziano in ogni settore del panorama artistico non solo italiano.

Il tutto, nella ferma convinzione che Ischia possa qualificarsi a livello internazionale non solo per il sole e per la bellezza del suo ambiente naturale, ma anche come fucina di una cultura priva di mediazioni lobbistiche quasi sempre responsabili di mortificanti favoritismi penalizzanti la qualità e il merito degli Artisti.

Con l’auspicio che le pagine di questa Antologia vi portino a diventare protagonisti della prossima edizione, desiderosi di incontrarvi nelle varie iniziative organizzate da DILA, vi auguriamo buona lettura.

L’Editrice
Mariapia Ciaghi

Pag. 8-9

Premio internazionale di poesia

Otto milioni

Sesta edizione 2017

Progetto culturale ideato da
Bruno Mancini

Direzione Artistica di
Roberta Panizza

Hanno collaborato
l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
Liga Sarah Lapinska
Silvana Lazzarino
Paola Occhi
Angela Maria Tiberi
Dalila Boukhalfa

Copertine realizzate da
Bruno Mancini
con immagini pittoriche di
Milena Petrarca e di Liga Sarah Lapinska

Pag. 10-11

Cod. 01 – Angela Maria Tiberi
Amicizia

Amicizia è il vero dono della vita.
Non conosce barriere,
etichette che distinguono il sesso.
Ha solo il rispetto delle anime,
che comunicano fra loro,
come i fiumi e i mari della Terra.
Amicizia è il dono più prezioso,
che rende immortale l’uomo
da generazione a generazione,
attraverso le emozioni racchiuse in un verso d’amore.

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Tutte le taglie, anche le più “comode”.

Cod. 05 – Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.

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Pag. 12-13

Cod. 07 – Franco Maccioni
Nello spiraglio di luce

L’incredula notte
nascondeva avanzi consumati.
Dietro lo spiraglio aperto
la luna filtrava argentei raggi
tra gli alberi sommersi dal sonno.
Avevo i tuoi occhi di pianto
uniche stelle generose
che dall’immenso cielo
potevo tuffarmi con gioia.
Dall’immensità del nostro amore
nell’incredula notte trascorsa,
l’orizzonte scopriva il nuovo giorno.
Le nostre mani si tenevano strette
e i tuoi occhi risplendevano ancora.
La luce del giorno abbagliava
tracciando nei nostri volti
una tremenda forza di vivere.

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Cod. 08 – Antonio Fiore
A mia madre

Non si potrà sottrarre
una sola briciola di tempo
per prorogare di quanto le stelle
hanno già scritto
nella nitida luce che arde,
ma che puntualmente si spegnerà,
a prescindere dal vento,
quando la notte scenderà
per addormentare le membra.

Colmo di speranza
l’anima si dilungherà
verso l’infinito sogno,
e su questa terra
che gela la polvere dei tuoi sandali,
nel freddo silenzio
mi ritrovo a respirare i mille ricordi
da riesumare per chi ha tanto amato
e resterà ad amarti.

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Redazione culturale quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio

Pag. 14-15

Cod. 09 – Angela Maria Tiberi
Cancellarmi

Cancellarmi dal tuo cuore vorresti,
ma in fondo alla tua anima
ci sono i ricordi di quei meravigliosi
momenti vissuti insieme
nel rito di quell’amore immenso che ci ha unito
fino all’estremità del cielo.
I sussurri sono dentro di noi
come lo scroscio di una cascata fresca
che accarezza ancora la nostra pelle di ricordi
indimenticabili siamo noi uniti nelle nostre anime,
anche se il silenzio ci vuole chiudere nell’oblio.
C’è una luce in noi… esiste il nostro amore
che tu vorresti cancellare come avrei voluto io.
No, non si può il nostro calore lo conosce anche il cielo.
Tu rimani in me come io in te,
e tu lo sai anche se smetti di sentirmi,
ormai vivi in me come io in te.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Pubblicità: Boutique Maria Grazia
Corso Vittoria Colonna 254 – Ischia
Tel. 081 984364

DILA

 

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BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

BCM18

Libretto di sala Mare Culturale Urbano 18 Novembre 2018

Libretto di sala SIAM 17 Novembre 2018

BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

Sabato 17 Novembre 2018 c/o Aula Magna SIAM MIlano

#BCM18 Bookcity Milano 2018 Foto Video

#BCM18 Progetti DILA per Bookcity 2018

DILA c/o SIAM 17 Novembre 2018 ore 10.30

Inviti artisti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o SIAM 17/10/2018 

Inviti opere e loghi – DILA per #BCM18 c/o Bookcity SIAM 17/10/2018

#BCM18 SIAM Libretto di sala

DILA c/o Mare Culturale Urbano 18 Novembre 2018 ore 20.30

 

Artisti inviti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o Mare Culturale Urbano 18/10/2018 

Opere e loghi inviti – DILA per #BCM18 Bookcity c/o Mare Culturale Urbano 18/10/2018

Nella sezione “Protagonisti” del sito Bookcity troviamo le seguenti indicazioni.

Bruno Mancini

Roberta Panizza

Don Backy

Angela Maria Tiberi

Associazione culturale “Da ischia L’Arte – DILA”

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Flora Rucco

Franco Maccioni

Gaetano Di Meglio

Mariapia Ciaghi

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

AGENPARL lancia i due eventi DILA #BCM18

Fino ad oggi 10 Aprile 2018, mi hanno autorizzato a divulgare la notizia della loro GRATUITA partecipazione ai progetti che presenteremo per far parte del palinsesto del prossimo #BCM18 Bookcity Milano (15-18 Novembre 2018), i seguenti Artisti:

in ordine alfabetico:

Abdeldjalil Amri

Abdeldjalil Amri

Abdeldjalil Amri

Aldo Caponi in arte Don Backy

Aldo Caponi in arte Don Backy

Aldo Caponi in arte Don Backy

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Anna Di Trani

Anna Di Trani

Anna Di Trani

Premio “Otto milioni!” 2018

Premio “Otto milioni!” 2018

Artisti finalisti delle cinque sezioni (poesia, musica, letteratura, giornalismo, arti grafiche) del premio “Otto milioni!” 2018

Assunta Gneo

Assunta Gneo

Assunta Gneo

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Caterina Guttadauro

Caterina Guttadauro

Caterina Guttadauro

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Flora Rucco

Flora Rucco

Flora Rucco

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

 

Giulio Menichelli

Giulio Menichelli

Giulio Menichelli

Guido Arbonelli

Guido Arbonelli

Guido Arbonelli

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi

Mariapia Ciaghi

Mariapia Ciaghi

Milena Petrarca

Milena Petrarca

Milena Petrarca

Natalia Benedetti

Natalia Benedetti

Natalia Benedetti

Nazionale Cantanti lirici

Nazionale Cantanti lirici

Nazionale Cantanti lirici

Nina Lavieri

Nina Lavieri

Nina Lavieri

Nunzio Buono

Nunzio Buono

Nunzio Buono

Paola Occhi

Paola Occhi

Redattori Magazine "Eudonna"

Redattori Magazine “Eudonna”

Redattori Magazine “Eudonna”

Redattori testata giornalistica "Il Dispari" 

Redattori testata giornalistica “Il Dispari”

Redattori testata giornalistica “Il Dispari” 

Roberta Panizza

Roberta Panizza

Roberta Panizza

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Roberto Federico

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Roberto Prandin

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Soci Associazione “Arte del suonare"

Soci Associazione “Arte del suonare”

Soci Associazione “Arte del suonare”

Soci Associazione culturale "Da Ischia L'Arte - DILA"

Soci Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Soci Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

 

Staff Editore "Il Sextante"

Staff Editore “Il Sextante”

Staff Editore “Il Sextante”

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

A partire dal giorno 11 Aprile 2018 hanno annunciata la loro presenza anche:

ANTONELLA RUOTOLO
MANAUELA RANALDI
Franco Maccioni
Francesca Luzzio

Conferenza stampa

Organizzazione
COMUNE DI MILANO

Assessore alla Cultura
Filippo Del Corno

Direttore Centrale
Giulia Amato

Settore Biblioteche
Stefano Parise (Direttore)

Monica Achille, Antonella Bassetti, Antonio Bosotti, Cristina Brambilla, Patrizia Camarsa, Emma Catiri, Emanuela Contini, Claudio De Bernardi, Paolo De Toni, Lucia Faini, Rosa Gessa, Bianca Girardi, Pasquale La Torre, Carmen Longoni, Ernesto Luciani, Paola Manara, Gianluca Melandri, Elettra Miglioli, Carla Macchi, Noemi Marcanti, Sergio Mazzarelli, Flavia Muccini, Maria Vittoria Nicotra, Alberto Rapomi Colombo, Laura Ricchina, Cinzia Rossi, Giuseppina Sansica, Adele Schiavone, Emanuela Semenzato, Letizia Sora, Federica Tassara, Fabrizio Ternelli, Valentina Tresoldi, Barbara Tripodo, Tommaso Trudu, Armando Vimercati

Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici
Claudio Salsi (Direttore)

Francesco Dodaro, Isabella Fiorentini, Maria Fratelli, Sergio Graffi, Giovanna Mori, Silvia Paoli, Emanuela Sivalli, Francesca Tasso

Servizio Polo Mostre e Musei Scientifici
Domenico Piraina (Direttore)

Settore Spettacolo
Marina Messina (Direttore)

Coordinamento BOOKCITY
Lory Dall’Ombra

Ufficio stampa
Elena Maria Conenna

In collaborazione con

Biblioteca Archeologica e Biblioteca d’Arte, Biblioteca Trivulziana e Archivio Storico, Biblioteca Comunale Centrale-Palazzo Sormani, Biblioteca Affori, Biblioteca Baggio, Bibliobus, Biblioteca Calvairate, Biblioteca Cassina Anna, Biblioteca Chiesa Rossa, Biblioteca Crescenzago, Biblioteca Fra Cristoforo, Biblioteca Niguarda, Biblioteca Oglio, Biblioteca Parco Sempione, Biblioteca Sant’Ambrogio, Biblioteca Sicilia, Biblioteca Tibaldi, Biblioteca Valvassori Peroni, Biblioteca Venezia, Biblioteca Villapizzone, Biblioteca Zara

Biblioteca di Assago, Biblioteca di Baranzate, Biblioteca di Canegrate, Biblioteca di Carugate, Biblioteca Roberto Camerani di Cassina De’ Pecchi, Biblioteca di Corbetta, Biblioteca di Corsico, Biblioteca Vittorio Sereni di Melzo, Biblioteca dei ragazzi di Rozzano, Biblioteca Simona Orlandi di San Donato Milanese, Biblioteca dei ragazzi di Sesto San Giovanni, Biblioteca di Vanzaghello, Centro civico di Assago, Centro culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo

MUDEC – Museo delle Culture, Civico Museo Archeologico, Museo Civico di Storia Naturale, Museo del Novecento, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Raccolte Artistiche del Castello, Raccolte Grafiche e Fotografiche, Studio Museo Francesco Messina

ASSOCIAZIONE BOOKCITY MILANO
Fondazione Corriere della Sera
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

Comitato d’indirizzo
Carlo Feltrinelli, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti (Presidente), Achille Mauri (Presidente Edizione 2016)

Gruppo operativo
Federico Angrisano, Maria Canella (poli tematici, università, partner), Luisa Finocchi (BOOKCITY per le scuole), Anna Gilardi (coordinamento generale), Nana Lohrengel, Giulia Maldifassi, Roberto Miglio (tesoriere), Oliviero Ponte di Pino (programma), Luisa Sacchi, Roberto Stringa (tesoriere), Massimiliano Tarantino, Marco Zapparoli

Con il sostegno di
AIE Associazione Italiana Editori AIB Associazione Italiana Biblioteche ALI Associazione Librai Italiani LIM Librerie Indipendenti Milano

Coordinamento programma
Elena Puccinelli

BOOKCITY per le scuole
Elettra Capisani
Luca Maccarelli

Progetti sociali
Antonella Minetto
Accapiù (progetto voci della città)

Organizzazione e Produzione BCM16

ArtsFor_
Valeria Cantoni (direzione)
Paolo Antonini (coordinamento della produzione e volontari)
Agnese Da Col (coordinamento sedi)
Paola Gasparri (organizzazione)
Francesco Marconcini (graphic design)
Linda Tavellin (organizzazione)

Accapiù
Manuela Rosignoli (coordinamento generale)
Matteo Milani (coordinamento produzione)
Fabio Ferretti (produzione Voci della città)
Sirio Rotatori (produzione Castello )
Barbara Gasperini (organizzazione)
Giovanna Alfieri (produzione polo Mudec/BASE)
Giulia De Brasi (sicurezza e coordinamento volontari)
Giovanni Fercioni (produzione)

Creative Direction
Antonio Iodice
Giulia Scalera

Ufficio Stampa Stilema
Roberta Canevari
Cristina Negri
Stefania Pezzoli
Clara Rizzitelli

Sito web
BigFive Agency

Video e documentazioni
A cura di hfilms
Margherita Leofanti
Federica Fascio
Filippo Castellano

Si ringraziano
TUTTI I VOLONTARI DI BOOKCITY MILANO

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