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Errore 3:

stupidi silenzi d’infelici pseudo rappresentanti del popolo

 

Nei mesi scorsi alcuni lettori di questo settimanale hanno sottoscritto

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“Errore2” ,

primi tentativi per stanare i cosiddetti rappresentanti del popolo dalle loro paleolitiche caverne adornate dai mille simboli dei loro mille privilegi e da scaffali desolatamente vuoti di libri di Poesia (ma gravati per i faldoni delle inchieste giudiziarie che li vedono coinvolti), ed altri lettori ci hanno inviate alcune loro riflessioni sul tema della pessima gestione con la quale è gestito il mondo culturale italiano.

Abbiamo stralciato gli scritti maggiormente indicativi della situazione ischitana e li proporremo a voi lettori ed ai nostri amministratori… in piccole dosi a partire da questo stesso numero.

Ho portato ad esempio la Poesia, indicando la mancata attenzione, conoscenza e valutazione delle sue opere moderne, non certamente per farle assumere un ruolo di primo piano o, peggio, di unica vittima nell’ambito artistico complessivo soggiacente alle strutture amministrative rette per lo più da professionisti dell’asservimento clientelare dei cittadini, ma l’ho fatto in ragione di una evidente realtà assolutamente incontestabile.

Infatti, mentre molte Aziende, per esempio nel campo musicale, sono propense a tentare l’avventura di lanciare uno/a sconosciuto, stimolate dalla speranza dei lauti guadagni che riceverebbero dal successo dell’impresa commerciale, NESSUNA Casa Editrice propone nei suoi cataloghi nemmeno  UNA sola opera poetica i cui costi di produzione non siano già stati preventivamente ammortizzati.

Ciò vuole dimostrare il fatto che la nascita di una star musicale, come nell’esempio, può valere il rischio della sua sponsorizzazione per migliaia di euro, mentre, per la Poesia, nessun imprenditore editoriale ha convenienza ad investire nemmeno  le poche centinaia di euro che costa la stampa di una piccola monografia.

Quindi.

Quindi la Poesia, e solo la Poesia, mancherà dagli scaffali di tutti coloro che affidano alle lobby affaristiche e commerciali la delega per la propria cultura artistica.

è socialmente avvilente, ma non tutto il male viene per nuocere così che la desolante realtà degli scaffali privi di opere poetiche fa sì che la Poesia continui a mantenere una sua autonomia espressiva grazie a sparuti ma competenti gruppi di appassionati – scrittori, lettori ed Artisti TENACI, TESTARDI e LOQUACI – capaci di contrastare gli stupidi silenzi d’infelici pseudo rappresentanti del popolo, più correttamente definibili GUITTI PIVELLI CIECHI SORDI E MUTI che non amministratori della nostra società civile.

Prima o poi anche le pietre si accorgeranno che

LENOIS

è uno di questi gruppi di TENACI, TESTARDI e LOQUACI .

 

Bruno Mancini


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Bruno Mancini

Da Bruno Mancini a tutti gli Amici e Pionieri

del progetto culturale LENOIS

Costanza e lealtà

Carissimi amici e Pionieri del progetto culturale

LENOIS “Le nostre isole”,

qualche volta, non sempre come sarebbe giusto che fosse, la lealtà e la costanza ottengono il meritato riconoscimento.
Il 6 Ottobre vi ho scritto dandovi notizia che

Il Dispari di

Gaetano Di Meglio

aveva deciso l’inserimento nel settimanale, a titolo di prova, di una rubrica culturale affidata alla mia redazione, ed oggi, dopo solo quattro puntate, ho ricevuto una mail nella cui prima parte mi si comunica che la rubrica verrà sospesa con effetto immediato.

1) Qualcuno di voi potrebbe pensare che “evidentemente” ad Ischia la cultura non abbia proseliti e quindi la scarsa attenzione da parte dei lettori abbia convinto la Direzione del settimanale ad interrompere l’impresa controproducente.
Ma io so che non è così: Ischia è terra di Artisti e di visitatori amanti dell’Arte.

2) Qualche altro tra voi, più maliziosamente, ma sempre legittimamente, potrà pensare che, in fondo, noi di LENOIS non siamo altro che “giornalisti sperimentali” e “scrittori sconosciuti” e “personaggi di nessun rilievo pubblico”, tanto da avere spudoratamente proposto articoli illeggibili e/o banalmente insignificanti.
Anche questa ipotesi io so che è sbagliata: quelli pubblicati non saranno stati articoli da premio Pulitzer, ma, se comparati con certa produzione giornalistica, non facevano proprio “schifo”.

3) Un terzo qualcuno tra voi potrebbe accennare l’ipotesi, che ritengo maggiormente inquietante, sussurrando che “forse” la classe politica – e/o un qualche particolare amministratore locale -, irritata (ed io aggiungerei “ingiustamente”) dagli articoli pubblicati, potesse aver indotto il Direttore Gaetano Di Meglio a chiudere il rubinetto del contestazioni nei loro confronti annullando la rubrica.
Io so che Gaetano Di Meglio, figlio di Domenico Di Meglio storico “Pioniere” del giornalismo di protesta isolana, ha scarpe dure ed adatte, a sferrare calci nel c… di coloro che tentassero d’imporgli censure, o, peggio, tradimenti.

Non mi sono soffermato ad elaborare altre ipotesi ed ho proseguito nella lettura della mail facendone scorrere sul monitor la seconda parte nella quale compariva scritto

“Dalla prossima settimana avrai una intera pagina…”.

Azz!
La lealtà e la costanza hanno ottenuto il meritato riconoscimento.
Quindi
1) La cultura ad Ischia ha protagonisti e lettori interessati ad essere informati, tutti pronti a seguire le vicende che porteranno nuova dignità all’Arte .
2) La tribù di LENOIS con la Direzione Artistica di

Roberta Panizza è adeguatamente preparata ad assumere responsabilità di indirizzo, sia protestando e sia proponendo.
3) Gaetano Di Meglio Direttore-Manager, e lo staff di giornalisti che collaborano al settimanale “Il Dispari“, non sono al servizio di nessuna bandiera politica e/o affaristica -amministrativa.

A me non pare un risultato di poco conto e continuo a chiedere la vostra partecipazione attiva per non far offuscare l’entusiasmo verso questo nuovo faro puntato, ad occhio di bue direbbe l’amico

Enzo Boffelli,

sul nostro/vostro progetto culturale LENOIS.

da

Gaetano Di Meglio dir@ildispari.com
a

Bruno Mancini

Bruno Mancini

data 05 novembre 2011
oggetto Pagina culturale Il DISPARI

Caro Bruno, ti confermo quanto concordato telefonicamente e cioè che, riscontrato l’interesse suscitato dagli argomenti trattati nelle precedenti puntate della tua collaborazione editoriale con

Il Dispari“, affido alla tua responsabilità la redazione di una nuova intera pagina culturale la cui testata sarà “….”.
Con l’augurio di una collaborazione efficace per la distribuzione del nostro settimanale e per la divulgazione dei tuoi progetti culturali ti saluto caramente
Gaetano Di Meglio.

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Gaetano Di Meglio
direttore responsabile
Il DISPARI

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