Compleanno

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Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”

Gaetano Di Meglio

Un anno che è stato sinceramente duro ed emozionante, ma alla fine è stato come volevamo.

Benvenuti questa sera: una serata particolare nella quale ricordiamo il primo anno di pubblicazione de

“Il dispari”,

il piccolo ma non tanto piccolo settimanale locale che viene edito ad Ischia.

Una serata che condividiamo felicemente con gli amici di

LENOIS, fra tutti 

Bruno Mancini

che è diventatio anche, nel frattempo, un’anima presente per la redazione de Il Dispari. Perché dovete sapere che Il Dispari ci ha permesso di vivere un giorno in più a settimana… nel senso che viviamo otto giorni, poiché martedì notte noi non dormiano, in quanto capita spesso che chiudiamo il giornale alle sei del mattino o alle sette e siamo operativi tutta la notte.

Spesso Bruno Mancini resta con me fino all’alba a lavorare, a cercare di correggere… nonostante tante volte siamo quasi quasi per addormentarci, ma insieme ci diamo forza e andiamo avanti.

Un anno che è stato sinceramente duro ed emozionante, ma alla fine è stato come volevamo.

Un anno fa eravamo sulla spiaggia qui vicina a festeggiare con pane e pomodoro il numero zero della nostra avventura editoriale – imprenditoriale – giornalistica, oggi ci troviamo, dopo appunto un anno, in un Hotel, più comodamente, non solo a festeggiare un anno di pubblicazioni che certamente è denso di significati ma i grandi passi che abbiamo fatto.

Oggi è il classico momento nel quale ci fermiamo e facciamo un piccolo  bilancio.

Piccolo  bilancio che in qualche modo ha prodotto questa Antologia poetica. Da piccolo settimanale quale siamo ci siamo tolti lo sfizio di pubblicare ben dieci poesie in lettone, non in una lingua comune tipo inglese, tedesco, francese, no, in essa abbiamo pubblicato tutta una sezione di poesie lettoni e abbiamo dato voce a questi poeti che vivono in un paese non certo vicino al nostro. Oggi, almeno nell’intenzione di chi edita Il Dispari, c’è anche la voglia di voler unire quelli che sono gli sforzi che tutti noi facciamo.

Chi naviga su internet sa bene che ad Ischia esiste il primo quotidiano on line che si chiama

www.tgischia.it

(anche se la testata giornalistica è quella de Il Dispari del quale io sono sempre l’editore e il direttore responsabile) che da agosto di due anni fa, ogni giorno, ha permesso a questa piccola isola di avere una informazione precisa.

Senza soldi, senza fondi, anche certe volte senza organizzazione, ma armati come siamo della nostra tra virgolette ”sciarmatezza” siamo riusciti a creare un nuovo tipo d’informazione.

Quando sono nato, ad Ischia vedeva la luce il primo settimanale stampato su carta, una carta verde, e sul primo numero c’erano gli auguri per la mia nascita. Da allora la mia famiglia ha dato a quest’isola d’Ischia quella informazione che ci è sempre mancata .

L’informazione specificamente particolare, perchè completamente libera, certamente contraria ad ogni forma di potere. Siamo partiti con la famiglia.  Per papà e mamma è stata una vita di sacrifici.

Facevano un settimanale, poi il settimanale l’abbiamo tramutato in quotidiano e per tanti anni io sono stato artefice di quel quotidiano. Poi è arrivato un momento della vita che si può chiamare “di pareggio”: 23 Marzo 2009, e abbiamo  ricominciato un’altra volta tutto daccapo. Con la morte di  Domenico

sicuramente si è chiusa un’era, definitivamente, completamente. Senza possibilità alcuna di ritorno, poiché essa s’dentificava con la sua era, le sue idee, la sua  forza, il suo back ground e tutto ciò che lui ha rappresentato per quest’isola, e non solo per quest’isola.

Da allora abbiamo iniziato a fare un tipo d’informazione: quell’informazione che abbiamo imparato a fare con Domenico e che Domenico ci ha insegnato a fare. Però senza volerla per nessun motivo imitare perchè avremmo rischiato  di scimmiottarla senza alcu motivo.

Noi abbiamo recepito l’insegnamento del Maestro e con lealtà, con sincerità, con assoluta trasparenza, cerchiamo, ogni giorno, con impegno, con sacrificio e con lealtà di applicare quell’insegnamento.

Forse non ci riusciamo, forse dobbiamo ancora percorrere strade, dobbiamo ancora consumare inchiostro, però siamo tranquilli con la coscienza e siamo tranquilli con i risultati.

Vi parlavo di TgIschia perchè oggi deve avere un suo momento particolare. Sono passati due anni. Siamo a circa 2 milioni di visualizzazioni. La media quotidiana del nostro giornale on line è passata dalle mille visite di agosto 2010 per arrivare alle 10950 di maggio 2012. Due anni di durissimo lavoro dove abbiamo segnato sucuramente il passo dell’informazione e dove ci siamo spinti dove qualcuno non pensava. Oggi Ischia, che si dimostra un’isola sinceramente caina, continua a definire il quotidiano on line tgIschia .com “il blog”.

Blog nell’accezione negativa come dire: lì dove giocano, dove ci stanno i ragazzi che fanno finta. Ragazzi che fanno finta purtroppo non giocano. Fanno informazione seria, si beccano le querele, si beccano i danni che possono arrecare a chi sta da quell’altro lato. Quei ragazzi fanno soffrire le proprie famiglie, perché se c’è qualcuno che in questa operazione soffre, sono le famiglie di chi mette l’anima e la vita in questo tipo d’informazione. Mia moglie è qua, ed è forse quella che paga di più lo scotto di avere a fianco uno che ha il pallino di fare l’informazione. Se arriva la notizia alle 10 di sera, oppure se arriva la notizia in un altro orario, quando sei nei convenevoli di casa, si ferma l’orologio. Devi ricominciare, devi seguire la notizia devi andare oltre.

Forse queste cose possono essere adatte a chi fa la professione del Giornalista e quindi trae vantaggi economici da questa attività, ma sicuramente per il sottoscritto (ma con me tutti quelli che mettono mano ai nostri prodotti giornalistici), ve lo posso garantire, ci perdiamo soltanto, perché nessuno di noi ha uno stipendio né un rimborso spese né la possibilità di pagare con i soldi del giornale nemmeno le ricariche del telefono per le telefonate fatte.

No, Il Dispari vive, e siamo arrivati ad oggi, solo perché non diamo niente a nessuno. Non è che non vorremmo farlo, ma purtroppo, io per primo che sono sempre in prima linea, sono quello che invece di prendere ci rimetto. Come ci metto io impegno e sacrificio, però con la mia azienda e con i miei sacrifici metto a disposizione di chi collabora con me di poter investire sulla sua propria passione.

Ci sono persone e vi posso fare i nomi di tutti quelli che leggete sui miei gironali che hanno la passione di fare informazione rischiando in prima persona.

Rischiando di trovare per strada la persona contro la quale ha scritto la stessa mattina.

Quindi questa è la bellezza dell’informazione locale, ed è diversa da qualsiasi altra tipologia d’informazione.

Quando demmo alle stampe il libro “Sussurri e grida” che ormai è introvabile, scrivemmo sull’ultima pagina “Trenta anni nella trincea dell’informazione locale”. A papà non piaceva questa parola trincea, però fu messa perché era passato da poco un periodo in cui lui aveva avuto veri scontri fisici con le persone.

Siamo in diretta, e questo è uno degli argomenti che questa sera mi piace sottolineare.

Se il Dispari e TgIschia hanno un nemico, esso è il più difficile da battere, ma sicuramente vinceremo, è quello che ad Ischia si può dire in poche parole “ Ah! Gaetano scrive sul strunzate”.

Questo è il vero nemico.

Cosa succede? Scrivo contro un tizio e il tizio che semmai ha fatto cose talmente eclatanti che sono intervenuti i carabinieri e l’hanno visto mille persone… qualcosa di dominio pubblico, noi lo scriviamo e il tizio con tutto il suo gruppo comincia a mandare in giro il concetto che abbiamo scritto tutte stronzate e che non è vero niente.

Questo è il nemico più difficile da battere.

Stiamo riuscendo, pur senza farci troppi problemi, con forti sacrifici a far segnare il passo a queste illazioni.

Non voglio dilungarmi con le battaglie giornalistiche che abbiamo fatto in un anno. Non m’interessa.

M’interessa invece ciò che sarà Il Dispari dal prossimo giovedi.

Dal prossimo giovedì il giornale vivrà uno sviluppo.

Non voglio chiamarlo “miglioramento”, ma proveremo a svilupparlo ed a virare anche la direzione su quelli che possono essere argomenti diversi.

Dopo tanti numeri nei quali abbiamo raccontanto, in una buona parte del giornale, tantissime eccellenze dell’isola d’Ischia, siamo ancora più convinti che Ischia, oggi, sia una terra che produce eccellenze. Su questo concetto vogliamo in qualche modo orientare la nostra informazione. Una informazione che sia positiva e che sia di denuncia. Continuiamo a denunciare… giovedì usciremo in edicola con un titolo forte “Cacciamo Equitalia” perché siamo convinti che Equitalia è un danno per quello che stiamo vivendo. C’è una signora di Buonopane che per non aver pagato 88 centesimi di una tassa irpef del 2007 è costretta a pagare 108 euro perché Equitalia ha mandato una cartella di 108 euro!

De Magistris l’ha cacciata dal 2013 noi da giovedì cominceremo a pressare i nostri amministratori affinché caccino Equitalia dai nostri comuni.

Vi partecipo che continueremo ancora sul segmento già pubblicato da tre numeri, di essere di supporto al turismo dell’isola d’Ischia.

Già con alcune inchieste, che abbiamo condiviso con Leonardo Sasso, abbimo messo in evidenza alcuni settori importanti e continueremo a farlo con maggiore incisività.

Proposte per un modo diverso per poter affrontare i problemi della nostra isola.

Il Dispari almeno nella sua versione cartacea conserverà lo stile verace, immediato, in anteprima, forse ancora con gli errori, perché per fare il giornale come lo stiamo facemdo dobbiamo ancora friggere i pesci con l’acqua e capita ancora tutta una serie di errori. Facciamo tante tante cose insieme!

Questa è l’occasione dei ringraziamenti. Non faccio nomi, altrimenti sarà probabile che dimentichi qualcuno, però quelli sono presenti che stanno qua li nomino perché fanno parte della seconda famiglia.

Rosa, Bruno, Giovan Giuseppe, Garibaldi, Vincenzo Schiano, Guerino Cigliano, Adele Iacono, gli amici di Amici in Arte, Davide Conte, Leonardo, Peppe D’Ambra, Veleno, Geppino Cuomo, Luigi Iannucci.

Ida Trofa, ragazza nata dalla scuola di Domenico, sempre presente sempre pronta a schierarsi dalla parte di chi sta subendo qualcosa. Una ragazza che per il giornale ha dato, sta dando, e continuerò a dare tutto il possibile.

Prima di aprire la bottiglia, che sono felice di aver ricevuto da Lucio Poerio Iacono, vorrei leggere la bella frase che ha aggiunto alla bottiglia “Una giusta opposizione è la foza della democrazia una stampa giusta è la forza dell’opposizione”.

Il Dispari, per linea editoriale, è sempre dalla parte dell’opposizione.

Noi continueremo ad essere convinti che il nostro ruolo d’informazione è di controllo nei confronti di chi sta al potere.

Infine c’è da ricordare Renato che è il mio terzo braccio, Morgera che molto spesso è stato il nostro fotografo ufficiale e Peppe Trani che ringrazio per essersi dimostrato amico anche dopo la morte di Domenico.

Gaetano Di Meglio

Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”
Diretta streaming 2012 06 10

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Il Dispari – Primo compleanno

re+start Ischia

mercoledì 8 giugno · 21.00 – 23.00

Luogo Lido Ippocampo – Spiaggia di San Pietro – Ischia

Creato da

 

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Gaetano Di Meglio,

Alessandra Ungaro, Peppe Trani, Agata Brescia

Maggiori informazioni Presentazione a “pane e pomodoro” in pieno stile

 

 

Domenico

de il primo numero de

Il Dispari,

il settimanale di tgischia.it, diretto da Gaetano Di Meglio.

Un’occasione per condividere insieme l’entusiasmo, l’iniziativa e il progetto ispirato ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio.

Inviti personali non se faranno. Tutto social network e tgischia.it, come sempre d’altronde -:)!

DILA

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Bruno Mancini

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