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Qualcuno la chiama camorra
Magari fosse solo una poesia!
Per la serie Esopo news.
La ballata dei camorristi
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ve lui sta lavorando come operaio edile, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando come operaio edile nel cantiere pubblico, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando come operaio edile nel cantiere pubblico stradale, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando come operaio edile nel cantiere pubblico stradale a supporto di un miniescavatore tipo “Bobcat”, questa, per qualcuno, è insopportabile intimidazione.
Se un giorno vai in giro per le tue strade a fotografare ciò che ti piace e un tizio, che non è neppure italiano, t’insegue per intimarti di NON scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando, senza nemmeno il casco protettivo, come operaio edile nel cantiere pubblico stradale a supporto di un miniescavatore tipo “Bobcat”, questa, per qualcuno è insopportabile intimidazione.
Se poi, al tuo invito di chiamare la “Polizia” per chiarire il tuo diritto a fotografare quel luogo pubblico, arriva in soccorso del tizio (che non è neppure italiano e ti ha inseguito per intimarti di non scattare foto in quel luogo pubblico ove lui sta lavorando, senza nemmeno il casco protettivo, come operaio edile nel cantiere pubblico stradale a supporto di un miniescavatore tipo “Bobcat”) un secondo “manovale”, italiano forse napoletano, anche lui attivo senza nemmeno il casco protettivo nel cantiere pubblico stradale a supporto di un miniescavatore tipo “Bobcat”, e ti sputa sul muso un “Me ne fotto della Polizia, qua decido io che non si possono scattare fotografie”, questa, per qualcuno, è CAMORRA.
Pubblicando le foto e i video dei cantieri pubblici stradali che qualche tizio avrebbe voluto impedirmi di riprendere, io sono un uomo libero; ma se le Autorità, dopo essere venute a conoscenza e/o avere semplicemente presa visione dei video relativi ai cantieri pubblici stradali che i tizi avrebbero voluto impedirmi di riprendere, non interverranno con tutta la determinazione loro consentita dalle leggi, non credete che sarebbe giusto considerarle “Pseudo Autorità colluse con la camorra”?
Magari fosse solo una poesia!
Via De Rivaz . Ischia
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