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Professionisti DILA APS 20231005 – Il Dispari: Angela Maria Tiberi
Professionisti DILA APS 20231005
Angela Maria Tiberi | RUBRICA “Le interviste”: Sara Aliscioni fotografa
“… provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.”
D:- Buongiorno Sara Aliscioni e grazie per questa intervista esclusiva per il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
Vuoi dire ai nostri lettori come è nata la tua passione per la fotografica?
R:- Mi sono dedicata alla fotografia dal 2006.
Sin da bambina sono stata attratta dalle fotografie: ero affascinata dall’idea che le immagini potessero continuare a vivere oltre il tempo negli occhi di chi le osservava, poi mio padre mi ha fatto esplorare non solo il mondo del teatro, al quale mi sono dedicata come interprete e come fotografa, ma anche della musica, studiando solfeggio classico e suonando il basso, oltre che del cinema..
Ancora oggi ciò che mi spinge a fotografare è provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.
Oltre a vari corsi di tecniche fotografiche e workshop dedicati al reportage, ho frequentato la formazione promossa dal MoMA sulla fotografia come tecnica di esplorazione e documentazione della realtà.
Successivamente, spinta da un interesse per il fotogiornalismo come fonte primaria, ha seguito il corso sull’uso delle immagini e sulla loro interpretazione storica nel XX secolo presso l’Università di Londra e Royal Holloway.
Nel 2022 sono entrata a far parte delle piattaforme Knownorigin.io, Foundation.app e Sloika.xyz che curano e rilasciano collezioni NFT.
Tra le attività seguite, ho curato diversi lavori di backstage fotografico, l’ultimo di questi presso il Museo Macro di Roma.
D:- Hai progetti particolari? Per esempio su come diffondere la bellezza umana e renderla immortale?
R:-La mia scelta fotografica, orientata al Reportage e alla Street Photography, è caratterizzata da una calligrafia rigorosamente in bianco e nero.
Ispirata al linguaggio della regista ungherese Béla Tarr, propongo immagini fatte di simbolismo, drammaticità e poesia in un’interpretazione oggettiva, descrivendo la dura realtà che vede al centro l’uomo in contesti familiari e quotidiani.
Il filo conduttore è sempre la ricerca della bellezza anche quando ciò che circonda il soggetto è decadente, oscuro e dimenticato.
D:- Ora che con tuo marito Alessandro Bavari avete terminato “Kill the Covid!”, un mockumentary fotografico horror rurale ambientato in Italia, quali sono i tuoi progetti futuri?
Molti, ma tengo particolarmente a questi due.
Il primo è il progetto personale, NFTs Artists Portraits, che nasce dalla mia visione volta ad immortalare i protagonisti della nuova scena internazionale, esploratori del mondo Crypto.
Obiettivo è quello di testimoniare alcuni dei precursori della nuova frontiera dei mondi virtuali e reali interconnessi, come gli NFT, restituendo quel tipo di immortalità che l’uomo ha sempre cercato.
Alessandro mi ha seguito e incoraggiato durante tutto il lavoro.
Il secondo è, appunto, quello di promuovere “Kill The Covid!” con il massimo impegno.