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Poe11 Poesia finalista Premio Poesia “Otto milioni” 2020
Poe11 Poesia finalista
Aleksandra Zavišjus – Bugarte
Corpo
Guardati nei suoi occhi ogni tanto
il burattino s’ingrandisce diminuisce
le palpebre si aprono e si chiudono
le dita qualcosa toccano
è solo un guscio con dentro la dimora dell’anima
ma è più importante?
Le cicatrici guariscono più velocemente sul corpo che sull’anima
a volte mi sento così viva come una creatura umana
calcando con il piede la strada nemmeno io sento il passo.
Lo sento mentre il sangue va veloce
mi scorre verso la gamba
si fissa e si aggrappa sul ginocchio.
Quanto piacevole è prendere tra le mani,
morbida e carina provo a raggiungerla
e sento i muscoli che diventano tesi
mentre il sangue si risveglia e scorre
come un torrente
quindi le dita pizzicano delicatamente l’orecchio.
Si sentono ossa nelle dita
però una volta dovrò dire addio alla vita fisica
e sarò solo uno spirito
reincarnazione, se esiste, allora sarò la merda
se come dicono rimane un essere inferiore.
Ho dubbi se sarò.
Ma ora è permesso divertirsi.
Non è così facile.
Se è più facile guardare dal margine come passa la Tua vita
preferisco divertirmi come non mi diverto mai.
Certo avremo il tempo, ovviamente, dell’addio.