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Bruno Mancini Ischia, 26 maggio 2020 ore 21:32
Per la serie Esopo news
Nella guerra al COVID-19 nessuna cavolata è stata più grande di quella che ha imposto la chiusura dei parchi (pinete comprese).
Il paradosso di dichiarare la vicinanza tra le persone come potenziale causa principale del contagio, cozza (si può dire senza essere fraintesi invertendo di posto le vocali?) con la chiusura di luoghi aperti “salubri” e “spaziosi” e la contemporanea disponibilità al traffico e alla sosta di vicoli, piazzette e slarghi “scarrupati” e “puzzolenti”.
A tele proposito, invito le persone civili ad azzardarsi a fare il paragone tra la pineta della pagoda di Ischia, CHIUSA, e il tratto APERTO che, intorno alla pineta della pagoda (foce vecchia per capirci), porta agli scogli della omonima baia.
Se una stessa persona impone tali chiusure ed aperture merita di essere venerata, probabilmente, come un nuovo Giano… che però non guarda al passato e al futuro ma ai bussolotti del gioco delle tre carte.
Questo vince e questo perde… e lo decido io.
P.S. comunque sì, oggi le pinete erano ancora CHIUSE e il vicolo che adduce agli scogli della pagoda non è MAI stato chiuso!