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Per Aurora – volume quinto – La menopausa di mia sorella – CAPITOLO QUARTO
TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA
Per Aurora – volume quinto – La menopausa di mia sorella – CAPITOLO QUARTO
CAPITOLO 4
Gli ero ormai talmente vicino che la mia maschera faticava a rendere completamente visibile l’estensione dei suoi tentacoli.
Comunque indirizzassi lo sguardo, una parte della sua mole usciva dai bordi della mia pinguino nera.
Sapevo bene che in situazioni di estrema tensione, nelle rischiose apnee, gli attimi valgono tutto, eppure, almeno per una frazione di tempo mi abbandonai all’impressione d’essere spettatore di una partita di tennis, seduto in linea con la rete, intento a seguire con continui spostamenti della testa il percorso della palla.
Di reale c’era il suo immobilismo, d’irreale la sua immobile attesa. Tra la forza della sua indole, forgiata dalla lunga esperienza, che imponeva alle sue caratteristiche naturali di trattenere finanche lo scorrere dell’acqua negli opercoli per sfuggire nascondendosi, e la potenza della sua smisurata, prorompente, devastante stazza che le chiedeva di occultarsi scappando, la preda continuava a privilegiare la prima congettura, anche se, per tale scelta, il vetro plastificato della mia maschera nera, durante il progressivo avvicinamento, doveva apparirle come la bocca spalancata del Terrore e del Male. Io, la mia faccia, il Terrore!
Quale percorso aveva condotto la mia vita verso e fino alla mortale sfida con quella icona bestiale?
Scompaginare il certo e rumoroso declino di quel tragitto in cui mi riconoscevo felice tuffandomi nei silenzi profondi?
Offuscare un prosieguo del mio viaggio esistenziale temuto troppo simile al decadente simbolismo dell’immagine di mia sorella, seduta con un gatto sulle ginocchia, nell’atto di tagliarsi le unghie, dopo la menopausa, per meglio palpeggiare la creta, proponendosi, pulsandosi in un nuovo mondo fatto di terracotta e di ceramiche?
Gilda?
Che c’entra Gilda?
Gilda?
Che c’entra Gilda?
Gilda si crogiola sulla spiaggia con le tette al sole, voluminose, le tette, tanto da costringere a sbirciarle anche sfigati esistenzialisti un po’ gay e un po’ narcisisti durante andirivieni senza senso che lei, anima candida, neppure nota.
Non è così?
Che cosa non è così?
Crogiola, spiaggia, sole, tette, voluminose, sbirciare, sfigati, esistenzialisti, gay, narcisisti, andirivieni?
Non è questo?
Che altro allora?
Bum… la macchia nera che prima era ondeggiante tra i tentacoli del mostruoso colosso posato sul fondo marino gli schizzò, con lo scatto breve e goffo di una pantegana, verso il testone immobile nella concentrazione mimetica.
C’è tutto un modo a noi sconosciuto di comunicare tra animali non solo della stessa specie, ma anche di razze profondamente dissimili, finanche, credo, tra uccelli e pesci o tra rettili e pesci o tra molluschi e mammiferi.
IL totano è un mollusco.
Simile al polpo.
La pantegana è un mammifero.
Anch’essa nel suo ambito, spesso, sfugge dai pericoli restando ferma acquattata in un angolo, il più buio possibile, il più profondo possibile, dalle pareti il più possibile di colore scuro come la sua pelle, la sua coda, la sua testa.
Una maniera efficace almeno quanto lo è lo sfrontato mimetismo dei cefalopodi, ma che essa spesso, d’improvviso abbandona sfruttando, con la sorpresa della fuga in una direzione imprevista, l’attimo in cui il suo nemico si blocca per elaborare e decidere la modalità dell’attacco.
Se esce indenne dal primo scatto, è salva.
La pantegana, abbandonato l’insicuro riparo, fuggendo, balzò sul capo di quell’immenso totem e forse gli disse…. Gilda?
Che c’entra Gilda?
Perché penso a Gilda?
Gilda?
Che c’entra Gilda?
Perché penso a Gilda?
Gilda si crogiola sulla spiaggia con le tette al sole, voluminose, le tette, tanto da costringere a sbirciarle anche sfigati esistenzialisti un po’ gay ed un po’ narcisisti durante andirivieni senza senso che lei, anima candida, neppure nota.
È vero.
Ne sono sicuro.
Sono… si… nooo…
Salgo a vedere.
Tanto bastò.
Il totano ne aveva già approfittato per mettere in moto un tentacolo nella mia direzione.
Salgo a vedere.
È troppo tardi?
Meglio, così…
Per Aurora – volume quinto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA
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Dedica
La menopausa di mia sorella
Conversazione fra un totano ed una pantegana
CAPITOLO PRIMO
CAPITOLO SECONDO
CAPITOLO TERZO
CAPITOLO QUARTO
CAPITOLO QUINTO
CAPITOLO SESTO
Così fu
PARTE 1
CAPITOLO PRIMO
CAPITOLO SECONDO
CAPITOLO TERZO
CAPITOLO QUARTO
CAPITOLO QUINTO
CAPITOLO SESTO
CAPITOLO SETTIMO
CAPITOLO OTTAVO
CAPITOLO NONO
CAPITOLO DECIMO
CAPITOLO UNDICESIMO
CAPITOLO DODICESIMO
CAPITOLO TREDICESIMO
PARTE 2
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
Poesia sporca
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Per Aurora – volume quinto – Vetrina LULU
Per Aurora volume quinto di Bruno Mancini
seconda edizione
Version 5 | ID r99qmg
ISBN 9781471068423
Bruno Mancini
ISBN 9781471068423
Versione 4 | ID r99qmg
Creato: 31 ago 2022
Modificato: 31 ago 2022
Libro, 100 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00
Titolo Per Aurora volume quinto
Sottotitolo Alla ricerca di belle storie d’amore
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 9781471068423
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Nuova edizione
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022
Per Aurora volume quinto
seconda edizione
Racconti
La menopausa di mia sorella
Così fu
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