Views: 43
Per Aurora – volume primo – Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo H
Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo H
Parte seconda
Capitolo H
Il segreto dei sapori non riduce il piacere di un gustoso manicaretto.
Una donna, presente con discrezione negli anni passati della mia vita, guarniva gli arrosti bruciati con un trito di capperi ulive nere e bacche di mirto affondate in brandy di pessima qualità.
Bistecca stupenda.
Il massimo al lume di candela.
Anzi il massimo del massimo guardando Adriano Celentano in un suo spettacolo televisivo.
Lo dico con molta ignoranza e senza allegria.
Se il segreto dei sapori non riduce il piacere di un gustoso manicaretto…
… (Se)…
- il dubbio di una azione non condiziona l’emotività di una partecipazione attiva.
Un’altra donna, più giovane, che mi pestava i piedi per farsi baciare gli occhi, scopriva di notte, forse dormendo, forse, le tonde colline di sabbia del Sahara a sbalzo sul fondo della sua schiena.
Ancora più bello quando il lume acceso vi abbozzava chiari scuri in movimento.
Stupendo ogni volta che Cicciolina compariva nella storiella del film notturno sul canale 9870000.
Se il dubbio di una azione non condiziona l’emotività di una partecipazione attiva…
- (Se)…
- il segreto della verità è l’inganno della forza.
Vasco non disse mai la verità.
Medea non seppe mentire.
Il segreto della verità nasce dentro noi, a chi di più a chi meno, come i peli sul corpo.
In età diverse…
- di varia intensità…
- discontinui per sesso e per radici.
I peli sul corpo, barba, baffi, capelli, ciglia, sopracciglia, ascelle, pube, torso, petto, dita, culo, cosce, gambe, nuca, naso, orecchie, forse dimentico, sì dimentico cuore, stomaco, ed allora aggiungo anima e cervello.
Qualcuno li toglie, altri li ignorano.
La prima donna che, spavalda, tentò di vivere nella mia casa, li gratificava di affettuose attenzioni.
Vasco non sapeva mentire.
Medea amava i forti.
La mia prima donna, spavalda, aveva bellissimi capelli.
«Due coyote contemporaneamente Uhhh Uhhh per due minuti quasi senza prendere fiato. Incredibile.
Più lungo dell’ululato del coyote nel film “Oltre le ombre rosse”, quando Ellor Queen esce dal coma procurato dall’agguato per rapina che ha visto morire la sua amata Annì (Mary Vorter), e si sente pronto ad iniziare la caccia ai delinquenti criminali. Dura un minuto.
Non mi sbaglio.
Un minuto secco.
In nessun film ne avevo mai sentito uno simile al loro.
Quasi due minuti.
Insieme.
Se devo dare credito alla mia esperienza quel doppio Uhhhh…
… Uhhhhh mugolato da entrambi contemporaneamente poteva solo significare la fine di una verginità, e vista la posizione… dicono a pecora, a pecora e caprone, a cagna e cane, a cavallona… dicono i giornali: sesso contro natura, innaturale io dico, allora, allora io faccio il vigile notturno, di queste cose ne capisco.
Poi il silenzio, il mio silenzio, uno dei miei silenzi… fino a quando giunse Benna Nera.»
«Forse udendomi arrivare, lo sapete faccio molto rumore, si erano nascosti aspettando che passassi.
Forse esausti da quel doppio Uhhhh Uhhhh che dice Manson Red si erano appisolati, che ne so, certo non li ho visti in mezzo a tutte quelle schifezze, voglio dire non si distinguevano tra quelle masserizie.
Luce niente, nemmeno un lampione per cento metri, finestre aperte nessuna, figuriamoci, sono anni che il vecchio palazzo è disabitato, c’è solo il vecchio, non mi ricordo come si chiama, il custode…»
«Attilio?»
«Sì Attilio proprio lui. Le luci non le accende nemmeno a Natale, e non è perché dorme!
No, di notte va avanti e indietro lungo il viale, conosce tutte le pietre, i fossi, le radici, le tane dei topi, e va avanti e indietro per ore al buio, dal pollaio al cancello, dal cancello al muro rotto, e così e così e così.
Come se aspettasse.
Mai capito chi.
Mai arrivato nessuno.
Cioè non c’era nessuna luce di nessun tipo, nemmeno la luna, controllate, quella notte non era una notte di luna, allora come potevo vederli con quelle due lucette ai lati del mezzo, non servano a niente, solo a segnalarne la sagoma, io vado perché conosco le strade, allora come potevo vederli e come potevo pensare che stavano nell’immondizia silenziosi e fermi?
Così è successo.
Con la benna.
La benna, sì la parte sporgente del mio mezzo, quella specie di cucchiaio gigante posto avanti alla pala meccanica, una coppiglia, volendo posso farne un disegno.
Lo sapete serve a rimuovere i rifiuti, l’immondizia, calcinacci, tronchi d’albero, macigni, è tremenda non si ferma davanti a nessun ostacolo, basta un colpo e bang come un timbro gigantesco schiaccia tutto.
Ad agosto c’era una carretta di auto abbandonata, ci credete con un colpo la ho schiacciata di mezzo metro, con il secondo era poco più alta di una lavatrice, e con il terzo pronta ad essere caricata sul camion.
Poteva capitare a tutti, a me come a lui o come a loro.
Così è successo.
Con la benna.
Ho messo la prima ho accelerato al massimo ho alzato la benna per scamazzare l’immondizia e poi l’ho abbassata di colpo, con forza e la benna li ha…»
«Signori è l’ora del flambè».
TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA
Dedica – Brevi commenti amichevoli
Così o come.
L’Appuntamento
Vasco e Medea
Parte prima
Parte seconda
Capitolo H
Per Aurora – volume primo – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA
Per Aurora – volume primo di Bruno Mancini
ACQUISTA COM www.lulu.com
Per Aurora – volume primo
seconda edizione
Version 3 | ID 29772m
ISBN 978-1-4710-8114-9
Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-8114-9
Version 3 | ID 29772m
Creato: 20 ago 2022
Modificato: 20 ago 2022
Libro, 93 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00
Titolo Per Aurora volume primo
Sottotitolo Alla ricerca di belle storie d’amore
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Nuova edizione
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022
Aurora volume primo
Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 – 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com
Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com
DILA
Premi Otto milioni