Paura-Dogma (3)

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Paura-Dogma (3)

La mia vita mai vissuta

Ignazio-L’incendio

Fantasia-Chi sa se tornerò

Il lusso-Io non mi allineo

Ignazia-La tempesta

La voce-Silenzio

Poesia-L’inganno

Il rifugio-Dimora

Orrido-L’attesa

Paura-Dogma (1)

Paura-Dogma (2)

Paura-Dogma (3)

Genetico strabismo
in lui perdura
tra le Paure e i Dogmi:
come se avesse visto i Diavoli
(Paura)
e fosse certo di aver toccato i Diavoli
(Dogma).

Io guardo un letto
e godo sesso
(Dogma)
– dormire, il sonno è un optional –,
Ignazio, l’altra parte di me,
lo mostra e teme morte
(Paura);
mentr’io ristoro emozioni
all’ombra d’indefiniti drinks
(Dogma)
Lui vede brindisi addii
(Paura).
E più ne sono di riprese bifocali
e se ne sono tanti insieme
e se noi cingono d’assedio
– come nell’angolo di un ring –
non c’è libidine che ci trattenga il passo:
andiamo loro incontro.

… infine Tu avverti silenzi
(Paura),
interruttori di emozioni
(Dogma)
turbata dalle tipe che si spogliano nei nights,
e sì comprendi che nessuno
sbuccia castagne per annerire le dita:
lo scopo è un altro.

Bastava credere
al deficit del cuore sulla mente
per renderci sinonimi
come Paura e Dogma.

Parliamo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
dalla vinaccia al puro distillato.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada,
basta a formare il tema di una gita fra i vigneti.
se solo tu fossi un essere vivente
andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni!

Poesia
Amore
Malattia.

Dea della vita
anche a volte sedotta e sfavillante
ma di certo al momento dell’addio
“Intimità dimenticata”.

Parliamo sottovoce

La Frana-E Noi

Un saldo-Un rogo

Velina-Ma che vuoi?

Attingo

Come faremo

Discorso senza poesia

Cicala-Formica

Parte seconda

Verticalizza il vertice

Logico

A Vasco

A Medea

A Vasco e Medea

A Mario Sisana (1)

A Mario Sisana (2)

Pericolo

Ai comodi abbandoni (1)

Ai comodi abbandoni (2)

Languida menopausa

Maronti Muore

New York

Il bluf

Le guardie notturne

Ti benedica la Musa

Non fosti pioggia

Volteggio

Parte terza

Fessure archibugiere

Ibrido immacolato

Il duplo del mio Ignazio

Indaco

Forse riascolto un’eco

L’ovvio

Non ci sia data di silenziosa eutanasia

La Musa

La sirena delle diciassette

Sbambagiate

Mia merula,

Un’isola diversa

Prosieguo di parentesi

Paradiso apocrifo

Omeopatico tripudio

Loquace

Mantello a ruota

A chi lo dico

 

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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