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p2312 finalista Premio POESIA “Otto milioni” 2023
p2312 finalista Premio POESIA “Otto milioni” 2023
P2312
Māris Ruks (Lettonia)
Per fiorire da solo
Meglio se stessi quelli conoscono,
che vanno sulla strada lontano?
La natura non ama il vuoto,
moi vasi di fiori vuoti.
Anche le piante delle serre
talvolta in tutte le fessure crescono.
Chi annaffia, chi copre,
quando con gli occhi del mattino i geli guardano?
quando la pace con la mattutina combatte
quando la luna prende il vento affondato a manciate.
qualcuno si chiese di nuovo a bassa voce si chiese:
quando fioriranno quelli che non obbediscono al gelo?
Da molto tempo il mondo è sbloccato, è aperto.
Solamente l’estate cerca di essere spavento:
se uno che a fiorire da solo ha imparato,
da tutti i geli sa di salvarsi, è curato ?
Come un morbido luccio d argilla
o anche il cuor mio
come un morbido luccio d’argilla
vorresti incantare su una piccola
cannetta d’oro
e in un villaggio di montagna
contro dieci capre scambiarla
dieci caproni maschi ancora
neri colorati
contro le barbe le corna
illuminate.
In montagna piccole campanelle tintinnano
i cornutini piccoli la loro dama seguono.
Le canzoni dei venti
e se semplicemente così
incontrarti posso
quando non mi fermo
contro, di mezzanotte, il vento
e se semplicemente così
conoscerti posso
e se semplicemente così
posso catturare il vento.
A dormire da tempo in orario non vado
da tempo in orario non mi sveglio
e i pensieri del corso deviano
e in porti stranieri ritrovano
non si può ottenerti
non perdendoti
le canzoni ai venti ordini
ma tu stessa non applaudi.