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LO DICO A IL GOLFO Tra caos e vaiasse, ecco il mio soggiorno a Ischia
Redazione10 Settembre 2021
LO DICO A IL GOLFO
Egregio direttore, sono il Gen.r.o Osvaldo Garrano. Da molti anni in pensione.
Rimasto vedovo della mia compagna, prof.ssa N.D.Maria Abate. Venivamo spesso ad Ischia. E prendevamo alloggio da amici.
Quest’anno sono ritornato ad Ischia. Da amici di Avellino.
Ma è stato un soggiorno indescrivibile.
Troppo poco definire triste! Chiasso notturno e inciviltà stradale a causa di giovani ineducati e donne attempate, volgari classiche vaiasse.
Vi sono stati anche turisti educati.
Sia di città campane che di altre regioni.
Ma solo una minoranza di questi ultimi! I tempi dei miei vent’anni non torneranno più.
Non si può restare giovani…se non nello spirito o nel sogno….Ma a ottant’anni che devo sognare di più?
Comunque fracassi dalle 23:00 alle 7:00 del mattino di giovani ubriachi e drogati, musica da bombardamento – meglio quello della guerra!
E tanti cafoni “avvinghiati” nelle piazze hanno completato lo squallore della mia vacanza ischitana che suppongo sia l’ultima.
Ascoltai in un bar la protesta di una distinta signora “Villeggiare ad Ischia è una follia in estate, specialmente in locali su strade un tempo signorili!”.
Le ho dato ragione.
Quei tempi non verranno più”
Cenai in un bel ristorante ma all’uscita quanta gentaglia e musica assordante!
E questo brutto binomio lo si rinveniva fino all’alba!
Un doveroso GRAZIE solo alle varie forze dell’ordine ma i signorotti della politica vogliono distruggere il mito d’ISCHIA, un tempo un piccolo Eden?
Ormai sono di ritorno a casa.
Ma non verrò mai più ad Ischia dove vi sono ancora prestigiose boutiques, alberghi di grido e ottimi ristoranti.
Negli anni sessanta vi erano bar con al timone personaggi ferrati e d’antico stampo educativo come il mai dimenticato Antonio Mancini.
Pagine di ricordi in archivio dei miei ricordi, della mia dolce compagna….
Cosa aggiungere in conclusione?
Addio, Ischia e a Lei, Direttore, grazie per la pubblicazione di questa lettera e molti auguri per la vita di questo quotidiano.
Gen Osvaldo Garrano
COMMENTI
Rossy
Caro Osvaldo come dico sempre io, per fortuna ci restano i ricordi. Fino a quando la mente li manterrà nessuno te li toglierà.
Bruno Mancini
Buongiorno Generale Osvaldo Garrano, sono Bruno Mancini figlio del da Lei apprezzato Antonio. Decisamente ha ragione su tutto il fronte, detto in linguaggio militare! Certamente ci siamo conosciuti durante una delle sue visite al nostro Bar Italia di Via Colonna. La ringrazio per la stima con la quale ho ricordato la figura morale e commerciale di mio padre e le auguro molti felici anni di vacanze serene.
Bruno Mancini emmegiischia@gmail.com