Views: 19
Lettera aperta ai Giornalisti ischitani
Giuseppe Valentino, con il giusto orgoglio che spetta di diritto a tutti coloro i quali determinino, affrontino e vincano sfide che vadano ben oltre e sconquassino la quotidiana rilassatezza indotta dalla normale sudditanza all’imbonimento televisivo, ha proposto nei giorni scorsi la celebrazione del periodico “Ischia Oggi” fondato nel 1963 da suo padre Giuseppe.
Il titolo sulla prima pagina, priva di testo e con solo una foto, edita:
“L’isola di carta”.
L’occhiello del titolo sulla prima pagina:
“Due quotidiani, una decina di giornali periodici, una tv digitale e una web, una radio, decine di siti blog di informazione. Una storia che ha radici lontane. I 50 anni della nostra testata”
Sia il titolo, e sia l’occhiello, sono ripresi in una pagina interna del numero speciale presentando la disanima dell’informazione ischitana della quale mi piace proporvi qualche frase.
“Due quotidiani, 13 giornali, centinaia di giornalisti. L’informazione è la prima industria culturale dell’isola”
Segue un’analisi di tutti gli organi d’informazione indicati nel titolo con particolare riferimento a
Il Golfo – Il Dispari – Teleischia – Rassegna stampa – Ischia Mondo – Il Corriere dell’Isola – Ultimora – Isolaverde TV – Ischia blog – Movimento del gatto – Radiotreccia – Ischia news – Ischia City – e naturalmente Ischia Oggi.
L’articolo prosegue con le domande:
“Ma è tutto oro quel che luccica?
O è la spia di una società sempre più in crisi?
Quale sarà il futuro della nostra testata?”.
Questo lungo preambolo mi è servito per introdurre il principale argomento per il quale mi sento socialmente impegnato da alcuni anni: la cultura come risorsa di crescita artistica, sociale, democratica, turistica ed economica per l’intera comunità dell’isola d’Ischia.
Mi rendo conto che, scritto così, il concetto possa risultare estremamente vago e fantasioso, ma so bene che esso ha retto e reggerà con sicurezza contro qualsiasi critica che non sia preconcetta.
Questa idea della cultura come volano di qualificanti miglioramenti delle condizioni di vita personali e collettive, per la verità abbastanza abusata anche a sproposito, è la ragione di base di tutte le proposte che da oltre sei anni vengono presentate dal gruppo di Amici e di Pionieri che si riconoscono nei progetti culturali LENOIS (LE NOstre ISole) made in Ischia da me ideati con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Benedetto Valentino ci ha concesso più volte l’onore di partecipare agli incontri che abbiamo promosso in varie località ischitane.
Ora, capita che il 22 Dicembre 2013, nell’Hotel Parco Verde – Ischia di proprietà della famiglia Buono e diretto da Guerino Cigliano, sia stato organizzato dalla nostra LENOIS un incontro culturale abbondantemente divulgato attraverso i principali veicoli informativi, sia web e sia disponibili sul territorio, senza che NESSUNO degli organi d’informazione citati in occhiello “Due quotidiani, una decina di giornali periodici, una tv digitale e una web, una radio, decine di siti blog di informazione…” abbia inteso inviare un proprio rappresentate per acquisire informazioni, oppure anche semplicemente per relazionale alla comunità isolana l’eventuale “squallida cronaca” di una riunione di pervertiti mentali… poeti, musicisti, pittori, giornalisti, ambientalisti, intellettuali…
Ieri sera, inaugurando la Casa della Cultura “Le mille porte – Parco Verde” noi presenti non eravamo una banda di sciocchi (noi: Bruno Mancini, Vincenzo Savarese, Katia Massaro, Nunzia Zambardi, Martina De Caro, Vito Nicola Paradiso, Massimo Colella…), mentre, ieri sera, voi tecnici dell’informazione, assenti, non siete stati una banda di professionisti.
Lettera aperta ai Giornalisti ischitani – Lettera aperta ai Giornalisti ischitani – Lettera aperta ai Giornalisti ischitani
Lettera aperta ai Giornalisti ischitani – Lettera aperta ai Giornalisti ischitani – Lettera aperta ai Giornalisti ischitani