LENOIS Post aboliti

Emma Running

“Vorrei farmi largo fra la rabbia e lo sgomento dei nostri giorni per concentrarmi su qualcosa di serio e di bello, ma anche di terribile e impronunciabile, tale è la sua forza misteriosa. Per alcuni studiosi l’amore deriverebbe dal sanscrito mar, morte, di cui rappresenta l’esatto contrario: Amar, non-morte, ovvero immortale. Come chiunque abbia subito un torto precoce, sono cresciuto con la pretesa di essere in credito con Amar. Una sensazione che ho ritrovato nel corso della vita in tutte le persone che avevano perduto ingiustamente un affetto, un sogno, un lavoro. Nella loro sofferenza, o insofferenza, ho visto rispecchiarsi la mia. Quel desiderio inestinguibile di essere risarciti, ricompensati. Una molla forsennata, ma alla lunga frustrante: chi pensa che la felicità consista nell’essere amati cerca negli altri qualcosa che, una volta trovato, lo rende stranamente infelice. Finché l’altalena della vita gli dischiuderà le porte di una scoperta, che come tante altre stava già scritta in un libro. Il «Simposio» di Platone. Tutti i personaggi concordano su un punto: Eros, il demone dell’amore, coincide con la persona amata. Tutti tranne Socrate, che nelle ultime pagine ribalta la prospettiva: Eros non visita l’amato, ma l’amante. E’ l’amante a essere posseduto dall’energia che trasforma le larve in uomini e gli uomini in dei. E’ l’amante che desidera, soffre, sublima. In una parola: ama. Ah, se avessi letto il Simposio con più attenzione al ginnasio. Ma forse non lo avrei capito. Ora invece so. So che la felicità non consiste nell’essere amati. Consiste nell’amare. Senza condizioni, nemmeno quella di essere ricambiati. Buon san Valentino.” Buongiorno (La Stampa.it) 14/02/2013 L’amante immortale Massimo Gramellini

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Musicista/gruppo musicale

The Misery

25* POESIA A TEMA “IL GIORNO DELLA MEMORIA (OLOCAUSTO)”VIAGGIO NELLA MEMORIA

Sò di treni pieni di stelle
giunti in una triste stagione
in stazioni di nebbia:

“ARBEIT MACHT FREI”.

Libertà costrette
in cerchi di filo spinato,
follie dell’uomo sull’uomo
fumanti da cento camini,
offesa dignità
d’ammassati cadaveri
a gonfiare pance di fosse comuni,
oltraggiata la terra.

Sò di treni
ch’erano pieni di stelle..

.

Non solo a sei punte.

22 gennaio 2014
Carmelo Salvaggio

 

Buongiorno a chiunque leggerá questo messaggio….(e anche a chi non lo fará)Se qualcuno fosse interessato a seguire le mie opere …. Ecco a voi dove potete trovarmi! All’interno della pagina, troverete siti per poter anche acquistare i miei scritti…

Grazie a tutte quelle persone che mi seguono e sono tante…. E che credono in me e nel mio “scrivere” …. Mi è stato detto da qualcuno che alcune delle mie opere descrivono le loro vite. Queste sono delle piccole, ma grandi gratificazioni e soddisfazioni. Grazie di cuore a tutti !
Ho molto ancora da imparare…ma sarete voi che mi insegnerete ….

E chi dovesse clikkare “mi piace” sulla mia pagina, vorrei lo facesse con l’idea che piace davvero. Io non vorrei, anzi, non voglio fare numero. Mi piacerebbe che le mie parole arrivassero all’animo.
Rinnovando i ringraziamenti, auguro una buona lettura!!!!

Haikuscolora lenta
scavando nell’anima
la fredda sera26 gennaio 2014
Carmelo Salvaggio

H.signore il vento
s’inchina al suo passare
la canna e l’olmo25 gennaio 2014
Carmelo Salvaggioimmagine dal web

Campi profumati…Un campo
pieno di fiori profumati
aumenta il desiderio
superando ogni limite
pioggia di fiori
ricopre
i nostri corpi
che dolcemente
si sfiorano
in questi
campi profumati
riempiendo il cuore
di un piacere intenso
facendomi tremare
con lunghi sospiri
fino all’ultimo
godendo
di ogni momento.Adele Boccabella.