LAMENTO PLEBEO

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LAMENTO PLEBEO

La sagra del peccato

Tutte le poesie in lettura gratuitaIschia 1957 – 2003Poesie

La sagra del peccato

PARTE PRIMA

LA MIA PRIMA POESIA

LAMENTO PLEBEO

Ho colto il senso
della tua assenza
dall’acre odore
di carta stampata.

Nel vecchio rodeo
di mitici emblemi
tu, fionda e Golia;
sul collo del vinto
catene preziose di pensieri.

Fasciati da dubbi,
contorti, snodati, strizzati,
salvati
uscimmo.
Era il millenovecentosessantuno.

Ne passa di tempo!

Oggi
il sole d’agosto
non sboccia più
semi nei sassi.
Il mare d’agosto
non gonfia più
vele nel golfo.

Manca l’addio
nella mia mente
non più plebea.

D’agosto
si muore
solo.

ALBORE
AMICO
PIU FINE CHE AMORE
GARANZA ROSA
PER ELENA
NESSUNO HA INFRANTO
CONOSCO UNA STORIA
NELLA FORESTA
NEL BUIO DONNA
QUALCOSA
LA MIA ULTIMA POESIA

PARTE SECONDA

SUL PALCO SI INIZIALEI BRUNA SEDEVASE NON HAI SCRITTO MAILE MUMMIE E LE VESTALIANCORA HAI VOGLIANEBBIALA MASCHERA E IL CAPPELLODOMENICHE DI FOLLELA CARTA E LA PALLINADIO BUROCRAZIA L’ARTISTAVOLAVA IN VIET NAMSTORDIAMO ANCORAIL FATTO E LA PASSIONE

PARTE TERZA

MENTRE ANDAVAMO IN PRIMO PIANOC’E’ UN PATTOA SALVATORE QUASIMODODISSISOGGIORNO PER UOMINI STANCHILA PENNA PER NASCEREADONE STANCOIO, FORSE LADROLE OMBRE, PER VIVERE 1,2,3MI DANZI INTORNOCI FOSSE ANCORAL’AMORE, PER ESSEREE BRUNO STAPPA IL CHIANTI

Bruno Mancini scrittore

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DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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