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La solitudine del mondo tra smarrimento e
straniamento nell’opera di Philip Groening
Un particolare modo di porre attenzione all’uomo, al suo percorso emotivo tra la ricerca di autentici legami e risposte al senso del suo destino, la sua tendenza ad isolarsi per fuggire a situazioni di disagio, e ancora il soffermarsi sul tempo che passa e che resta, che crea distanze e avvicina, sono affrontati in modo personale e originale dal grande regista Philip Groening nei suoi film. Autore di fama internazionale, affermatosi con il documentario Il grande silenzio che gli valse anche l’European Film Award 2006, e vincitore del Premio Speciale della Giuria nel 2013 al festival di Venezia con La moglie del poliziotto, Groening (Düsseldorf, 7 aprile 1959) esplora le emozioni dell’uomo tra ansie e paure, conflitti interiori e desiderio di cambiamento, dando risalto ai difficili rapporti tra le persone, alla violenza che spesso divide gli stessi uomini, toccando anche questioni legate al disagio della società tedesca prima della caduta del Muro.
Roma dedica a questo cineasta tra i più apprezzati del cinema contemporaneo internazionale una rassegna di tre giorni presso il Cinema Trevi a Roma dal 27 al 29 novembre 2015 ad ingresso libero. L’evento LO SGUARDO DI PHILIP GROENING, patrocinato da MiBACT- Direzione Generale Cinema, Ambasciata Tedesca, Regione Lazio, Roma Capitale, Roma Lazio Film Commission, cui parteciperà lo stesso autore, presenterà nel corso delle tre giornate cinque lungometraggi e due cortometraggi per entrare nel vivo del pensiero di questo regista che guarda con attenzione e senza giudizi alla solitudine del mondo in cui l’uomo è tormentato, chiuso in un proprio universo interiore e in conflitto con la realtà esterna.
Si procede così dall’entrare nei meccanismi complessi del difficile, delicato e commovente rapporto tra un padre e un figlio autistico come in Sommer, suo primo film del 1986 alla descrizione di fatti di cronaca come quella del terzo film Die Terroristen su un tentato attacco terroristico, spia del disagio della società tedesca al tempo della riunione delle due Germanie, per arrivare all’analisi di situazioni estreme legate a scelte di vita come in Opfer. Zeugen del 1993 dove una coppia di punk rocker viene aggredita da una banda di naziskin, o a situazioni di fuga dal proprio mondo come in L’amour, l’argent, l’amour. Qui i protagonisti il giovane David e Marie una prostituta sono infatti in fuga dal proprio mondo, uniti in un viaggio da Berlino verso la Normandia. Due solitudini unite dall’amore verso ciò che è ancora da scoprire. Il film è stato premiato per la miglior interpretazione femminile al festival di Locarno del 2001. Scelte di vita estreme sono anche, in termini diversi, quelle dei frati certosini relegati alla vita del convento tra preghiera e ascolto mistico come presentato dal documentario Il grande silenzio. girato presso Grenoble a cogliere gli spazi austeri e silenziosi dai ritmi lenti di uno dei monasteri più antichi del mondo. Entro queste sequenze dove si respira una vita mistica, misteriosa e di conforto insieme, si intrecciano quasi a fondersi il canto e la preghiera, l’impercettibile movimento dell’acqua in superficie del fonte battesimale e il buio delle arcate a suggerire un’altra possibilità per ritrovare se stessi e salvarsi, ormai lontani da malesseri e situazioni difficili.
Silvana Lazzarino
LO SGAURDO di Philip Groening
Cinema Trevi
Vicolo del Puttarello 25- Roma
Proiezioni lungometraggi e cortometraggi del regista
Tre incontri con il regista. Modera Mario Sesti
27 e 28.11.2015 alle ore 20.00 e 29.11.2015 alle ore 18.00
Per informazioni: www.bluedesk.it; telefono: 06 678 1206
Ingresso libero
Programma dei film e cortometraggi durante le tre giornate 27-28-29 novembre
venerdì 27
ore 18.00 Sommer di Philip Groening (1986, 105′)
Un uomo passa l’estate su un lago di montagna con il figlio di sei anni, autistico dalla nascita. In un bianco e nero espressivo assistiamo al tentativo di un padre di stabilire una comunicazione impossibile con il proprio figlio. Rapportandosi con un mondo senza regole, senza parole che abbiano un significato.
ore 20.00 Incontro moderato da Mario Sesti con Philip Groening
a seguire
Il grande silenzio di Philip Groening (2005, 160′)
Uno dei documentari più premiati della storia del cinema. Un ritratto potente e delicato di un mondo immerso nel silenzio e nell’austerità. Groening ha ottenuto il privilegio di essere il primo ad entrare nel monastero dei Certosini con una telecamera, riuscendo nell’intento di raccontare la vita monastica scandita dal ritmo della ripetizione.
sabato 28
ore 18.00 Opfer.Zeugen di Philip Groening (1993, 25′)
Il film fa parte della serie Neues Deutschland, viaggio nella Germania degli anni ’90 a firma di cinque registi molto eterogenei. Tema unificante è la rinascita della violenza nazista. Groening, nel suo segmento Opfer.Zeugen, racconta attraverso l’occhio del documentario una coppia punk rocker attaccata e quasi uccisa dai naziskin.
a seguire Stachoviak di Philip Groening (1988, 35′)
Bernhardt Stachoviak è quello che definiremmo un normale cittadino. Impiegato alle poste, celibe, di buona salute. Questa è la sua storia, la storia di un uomo che sogna solo di essere come gli altri, a tutti i costi. Anche contro se stesso.
ore 20.00 Incontro moderato da Mario Sesti con Philip Groening
a seguire La moglie del poliziotto di Philip Groening (2013, 175′)
Una giovane coppia, una bambina dolcissima, una casa accogliente e una bellissima campagna che li circonda. Implacabilmente dietro i volti puliti e gli sguardi sorridenti matura la violenza. Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia, 59 quadri di grande rigore estetico che hanno fatto innamorare il presidente della giuria Bernardo Bertolucci.
domenica 29
ore 18.00 Incontro moderato da Mario Sesti con Philip Groening
a seguire L’amour, l’argent, l’amour di Philip Groening (2001, 128′)
Inverno. Berlino. Un ragazzo e una ragazza. Un incontro tra due solitudini senza identità. David vaga per la città in bici, con il braccio ingessato. Marie si guadagna da vivere sul marciapiede. David lascerà la città e Marie lo seguirà. Grande interpretazione dell’esordiente Sabine Timoteo, che ha vinto il Pardo per la miglior attrice al Festival di Locarno.
a seguire Die Terroristen di Philip Groening (1992, 93′)
Durante la riunificazione delle due Germanie, Claudia, Jürgen e Michael – tutti intorno ai vent’anni – pianificano un attentato per uccidere un importante uomo politico. Si finanziano con una rapina, affittano un appartamento per studiare il percorso e le abitudini dell’uomo, preparano una macchina telecomandata piena di esplosivo. Il giorno fatidico arriva, ma qualcosa va storto…