La Musa

Benvenuti

Views: 77

La Musa

La mia vita mai vissuta

Ignazio-L’incendio

Fantasia-Chi sa se tornerò

Il lusso-Io non mi allineo

Ignazia-La tempesta

La voce-Silenzio

Poesia-L’inganno

Il rifugio-Dimora

Orrido-L’attesa

Paura-Dogma (1)

Paura-Dogma (2)

Paura-Dogma (3)

La Frana-E Noi

Un saldo-Un rogo

Velina-Ma che vuoi?

Attingo

Come faremo

Discorso senza poesia

Cicala-Formica

Parte seconda

Verticalizza il vertice

Logico

A Vasco

A Medea

A Vasco e Medea

A Mario Sisana (1)

A Mario Sisana (2)

Pericolo

Ai comodi abbandoni (1)

Ai comodi abbandoni (2)

Languida menopausa

Maronti Muore

New York

Il bluf

Le guardie notturne

Ti benedica la Musa

Non fosti pioggia

Volteggio

Parte terza

Fessure archibugiere

Ibrido immacolato

Il duplo del mio Ignazio

Indaco

Forse riascolto un’eco

L’ovvio

Non ci sia data di silenziosa eutanasia

La Musa

Non sia per gli altri
uggioso affanno
la corsa della penna in sacrestia
– finestra aperta verso il nord
tavolo altare
ostia la carta
alle pareti le mie donnine scollacciate –
e tu neppure tu
tu l’ultima la prima
un passo oltre la porta.
Incanti senza storia,
– di betulle viandanti –,
scarnificano nel mio silenzio,
si scoprono imprudenti,
e lasciano una ciocca d’esuberanza inutile.

Ma Ignazia intanto
Ignazia la bruna
sì Ignazia ventenne
mostra labbra tagliate
tette sfregiate
labbra carnose
tette vistose
il nome del chirurgo
tatuato sul polpaccio.

Venite avanti contadinotte rumene
pomiciatrici polacche
maestrine ucraine
le donne di Messina…

Apro la sacrestia.

Attente! È notte di destini.
Nel cielo flussi luminosi,
è San Lorenzo.
Accetto speranze senza pegno
“Vorrei, vorrei”
“Vorrei che fosse”.
A me sta bene restare anonimo.
Stanotte mangio uva e sputo gli ossi.

La sirena delle diciassette

Sbambagiate

Mia merula,

Un’isola diversa

Prosieguo di parentesi

Paradiso apocrifo

Omeopatico tripudio

Loquace

Mantello a ruota

A chi lo dico

 

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

Lascia un commento