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La mia vita mai vissuta – Tutte le poesie in lettura libera
Ignazio-L’incendio
Fantasia-Chi sa se tornerò
Il lusso-Io non mi allineo
Ignazia-La tempesta
La voce-Silenzio
Poesia-L’inganno
Il rifugio-Dimora
Orrido-L’attesa
Paura-Dogma (1)
Paura-Dogma (2)
Paura-Dogma (3)
La Frana-E Noi
Un saldo-Un rogo
Velina-Ma che vuoi?
Attingo
Come faremo
Discorso senza poesia
Cicala-Formica
Parte seconda
Verticalizza il vertice
Logico
A Vasco
A Medea
A Vasco e Medea
A Mario Sisana (1)
A Mario Sisana (2)
Pericolo
Ai comodi abbandoni (1)
Ai comodi abbandoni (2)
Languida menopausa
Maronti Muore
New York
Il bluf
Le guardie notturne
Ti benedica la Musa
Non fosti pioggia
Volteggio
Parte terza
Fessure archibugiere
Ibrido immacolato
Il duplo del mio Ignazio
Indaco
Forse riascolto un’eco
L’ovvio
Non ci sia data di silenziosa eutanasia
La Musa
La sirena delle diciassette
Sbambagiate
Mia merula,
Un’isola diversa
Prosieguo di parentesi
Paradiso apocrifo
Omeopatico tripudio
Loquace
Mantello a ruota
A chi lo dico
La mia vita mai vissuta
La mia vita mai vissuta
La mia vita mai vissuta, raccolta di poesie.
Quanto alla costruzione delle sue poesie, Bruno spesso usa le ripetizioni non solo per rendere i suoi versi più musicali, ma anche per sottolinearne delicatamente il senso, ogni volta diverso, in riflessioni differenti.
ISBN: 978-1-291-62997-2
La mia vita mai vissuta
Un’altra emozione che mai mi lascia (e che è necessaria per me), leggendo le poesie di Bruno, è il pensiero del collegamento di tutto ciò che esiste in questo mondo e fuori da esso, rispetto, sia con i teoremi delle regole della scienza della natura, sia con le convinzioni degli astrologhi antichi.
Ecco: il convincimento del collegamento tra il passato e il futuro; il collegamento tra noi tutti qui sulla terra, sotto e sopra; il ritmo ciclico secondo le regole della natura.
Solo quando facciamo nostro questo collegamento, solo sapendo che non siamo in solitudine ma uniti e collegati, possiamo diventare, eventualmente, davvero liberi, e non solo nelle nostre illusioni. Il sentimento di legame, di unità, apre per noi i confini prima chiusi e, inoltre, non chiaramente conosciuti.
È l’unico modo per sapere e vedere questi confini, dove loro iniziano, che cosa dividano e se davvero esistano
Dettagli di stampa:
5.83″ x 8.26″
rilegatura rilegatura termica
carta interna bianco (peso 60#)
inchiostro per l’interno B/N
carta esterna bianco (peso 100#)
inchiostro per l’esterno in quadricromia
€12.00(IVA esclusa)
comeicinesi il 13 gen 10 18:48 ha commentato:
In data 13 gen 10 16:12 nuzzi mi ha scritto:
“La mia vita non vissuta… momenti di vita vissuta,anche se non riconosciuta tale.E’ vero c’è una vita che non abbiamo vissuto… è li’che aspetta,instancabilmente la sentiamo chiamare… non è distante ,non ci sono barriere,è solitaria,nascosta… l’altra vita ha preparato per noi boschi e vallate dove il nostro fascio luminoso vagherà nell’oscurità del non essere…
le occasioni perdute…
rubbio il 3 gen 10 17:18 ha commentato:
In risposta al commento:
Commento 10384:
ciao, il tuo ultimo verso mi pare un’affermazione del contrario di quella che mi proponi come chiave di lettura (che sposerebbe la mia tesi). Dici: “la vita che non ho mai vissuto mi aspetta..”. E’ un’affermazione che però si potrebbe leggere come una speranza per attenuare il rimpianto che scorre nei versi precedenti e che hai nascosto (sempre a mio parere naturalmente) nel risentimento delle “occasioni perdute”. Si potrebbe però aprire la discussione sui tempi paralleli che forse viviamo e che è così di moda oggi. Allora dovresti tornare nel momento della tua occasione perduta e fare una scelta diversa, ma chissà se la fantasia non ha superato la realtà.
Comunque è un tema molto interessante e ognuno di noi ha le proprie di “occasioni perdute”…
alla prossima
Commento 10385
comeicinesi il 3 gen 10 2:51 ha commentato:
In risposta al commento:
Commento 10368:
… nemmeno io sono restato insensibile al tuo giudizio che sento spontaneo e deciso.
Grazie.
Commento 10384
comeicinesi il 3 gen 10 2:49 ha commentato:
In risposta al commento:
le occasioni perdute…:
Ciao Rubbio, trovo molto interessante la parte del tuo commento in cui avalli il concetto che “le occasioni perdute… forse… non ritornano mai (Battiato?)” tanto da volerti proporre una lettura che non eslude del tutto la tua tesi, infatti, non credi che… se chiudo lasciando indeterminato il luogo dell’incontro, in concreto, non considero improbabile che esso non avverrà mai?
Mi fa piacere ringaziarti per aver voluto aggiungere un tuo commento alla per me già gratificante tua lettura del testo che ho proposto.
Ciao a presto
Commento 10368
francoferrara il 2 gen 10 15:45 ha commentato:
Questa poesia mi attrae moltissimo.
Ti confesso che non m’è passata inosservata.
Bravo davvero!
Franco Ferrara
le occasioni perdute…
rubbio il 2 gen 10 0:25 ha commentato:
bella l’idea che le occasioni perdute si risentano di non essere state chiamate ad esistere, ma forse, diversamente dalla tua chiusa, “non ritornano mai”. Mi pare lo dicesse qualcuno in una canzone…
bella poesia
Commento 10356
Roberta il 1 gen 10 20:19 ha commentato:
Mi sembra una poesia adattissima a questo giorno, primo di un lungo anno. Mi astengo dal cercare di mettere per iscritto mie interpretazioni ai tuoi versi, flash di tuoi momenti di vita e di tue sensazioni che comunque leggo apprezzando il modo in cui sai rendere determinati concetti.
Commento 10354
ondagomma il 1 gen 10 13:52 ha commentato:
giù il cappello….. hic