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La ciurma sanitaria nella Italia del 2021
Per la serie Esopo news
La ciurma sanitaria
Certamente qualcuno, senza fare nomi “Salvini”, guardandosi allo specchio la mattina deve avere molte difficoltà a riconoscersi se è vero che il volto è lo specchio dell’anima, perché la sua (ammesso che ne abbia una solo sua), super ballerina di can can, cambia colori (dal nero più nero non si può al bianco del biancofiore originale targato dc) e forme (dal grugnito al predicante) al minimo saliscendi dei sondaggi.
Certamente anche, però, la gestione sanitaria italiana da inizio pandemia ad ora ci ha relegati nella più profonda doglianza per i risultati ottenuti, e mi riferisco principalmente al fattore n.1 di determinazione di successo o di sconfitta: il numero di morti in proporzione con la popolazione.
Siamo nei primi posti mondiali e ciò, se si è in guerra, giustifica ogni tentativo di cambiare strategia, comandanti ed armamenti.
Ma l’offensiva contro Speranza è, a mio parere, carente di buona conoscenza della costituzione. Infatti avevo ancora il biberon in bocca quando iniziarono ad insegnarmi che la nuova Carta assegna al Consiglio dei Ministri la responsabilità della vita pubblica italiana.
Consiglio dei ministri tutto intero e non un singolo sparuto povero disgraziato ministro caricato del marciume accatastato in decenni di ruberie ed interessi privati e malavitosi realizzati in ambito sanitario.
Speranza, a prescindere da personali meriti o carenze, è solo il vertice della infame ciurma che ha gestito la nostra salute negli ultimi decenni che, con lui, dovrebbe essere messa alla gogna, defenestra nel senso storico del termine, se solo il popolo italiano fosse un popolo nazionale.
Buon vaccino a tutti!
Bruno Mancini