INPS aggiunge la beffa al danno

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INPS aggiunge la beffa al danno

Per la serie Esopo news

INPS

“Aggiungere la beffa al danno”, “Quando il diavolo ti accarezza vuole l’anima”, “Anche le uova della gallina nera sono bianche; ma staremo a vedere se anche i suoi pulcini sono bianchi”, “Bella ostessa, brutti conti”, “Chi si vanta del delitto è due volte delinquente”, “A chi vuole fare del male non manca l’occasione”, “Anche le colombe hanno il fiele”, “Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”, “A granello a granello si riempie lo staio e si fa il monte”, “Dai nemici mi guardo io ma dagli amici mi guardi Iddio”, “Chi mena per primo mena due volte”, “A pensar male, s’indovina sempre”, “Chi si scusa si accusa.”, “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, “Chi è generoso con la bocca, è avaro col sacco”, “Ben si caccia il diavolo, ma Satana ritorna”, “Chi non sa adulare non sa regnare”, “A brigante brigante e mezzo”, “Cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella”, “A buon cavalier non manca lancia”, “Bocca che tace nessuno l’aiuta”, “Chi più ne fa è fatto papa”, “Acqua e chiacchiere non fanno frittelle”, “Chi è bugiardo è ladro”, “Ai macelli van più bovi che vitelli”, “Chi a tutti facilmente crede, ingannato si vede”, “Chi nasce tondo non può morir quadrato”, “Al gatto che lecca lo spiedo non affidar arrosto”, “Chi ha polvere spara”, “Chi ti vuol male, ti liscia il pelo”, ecc. ecc

sono tutti motti-proverbi che ben si adattano alla lettera aperta  indirizzata ai “cittadini disabili e loro famiglie” verso i quali il Presidente dell’INPS Tito Boeri si è rivolto chiamandoli, bontà sua, “Cari amici“. 

Il Presidente dell’Istituto ha preso spunto da alcune critiche mosse al suo operato in ordine a quelle che lui definisce “presunte distorsioni nel sistema di misurazione e valutazione della performance dei medici dell’Istituto” e lo fa rassicurando che “ogni singola azione intrapresa è mossa dalla volontà di agire nell’interesse e per la tutela dei malati e dei cittadini invalidi”.

Il lungo e tecnicamente complesso documento, infarcito da espressioni di solidarietà, rispetto, amicizia ed innumerevoli altri nobili sentimenti, tenta di sfatare il sospetto che la norma, inserita con determinazione n.24 del 13 Marzo 2018 nel sistema di valutazione delle performance dei medici dell’Istituto, sia influente nella definizione delle erogazioni di contributi in favore dei cittadini ammessi ai benefici economici previsti per le invalidità civili.

In pratica, la norma stabilisce miglioramenti economici in favore di medici che contribuiscano alla riduzione delle prestazioni in favore di cittadini invalidi.

Il Presidente Boeri, pur ammettendo che “L’inclusione tra gli obiettivi delle revoche può aver dato luogo ad equivoci e alimentato timori sull’imposizione per via amministrativa di criteri più restrittivi nell’accesso alle prestazioni socio-assistenziali dell’Istituto” sottolinea che tali timori sono infondati in quanto “Questo indicatore incide su meno del 2% della retribuzione dei medici

Un aumento del 2% dello stipendi può essere sottovalutato?

Può sfatare i timori di comportamenti forzatamente adeguati alle direttive della norma?

Ad Esopo sembra molto strano, quasi una favola, che nella realtà sociale in cui viviamo (capitalistica, arrivista, individualista cinica e amorale) ci possa essere qualche individuo che trascuri di agire in modo da poter beneficiare (attraverso comportamenti più o meno moralmente corretti) di un bonus salariale pari al 2% del proprio stipendio!

Il Presidente Boerio, ed ecco un altro preciso riferimento ai proverbi suddetti, spinge la sua disanima fino al punto da manifestare vivo rincrescimento per “La polemica alimentata da alcune testate, che non hanno esitato ad offendere la professionalità dei nostri medici” giustificando la norma (che aggiunge soldi nelle buste paghe dei medici che riducono le prestazioni ai disabili, agli invalidi e ai malati terminali) come un provvedimento che “trae spunto dalla scelta dell’Inps di estendere loro l’obiettivo, sin qui stabilito per i soli dirigenti, di contribuire alla riduzione del debito pubblico (mediante la riduzione di spese per prestazioni indebite e l’abbattimento dell’evasione contributiva)“.

C’è chi crede alle sue parole?

C’é chi pensa che sia immorale spingere i medici ad agire in modo tale da ottenere benefici economici in cambio di riduzioni delle prestazioni assistenziale in favore della parte più debole, malata ed infelice della popolazione italiana?

Ci sono personaggi politici indignati da tale assurda forma di falsa equità?

Boh! Esopo ha solo la penna per scrivere.

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22 Ottobre 2018

lettera_aperta_cittadini_disabili_e_loro_famiglie

 

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